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Microcogenerazione a metano | caratteristiche tecniche, requisiti impiantistici vantaggi operativi e
applicazioni
La microcogenerazione
La produzione combinata di energia elettrica e
calore in uno stesso impianto prende il nome
di cogenerazione La direttiva 2004/8/CE
introduce il concetto di Cogenerazione ad Alto
Rendimento (CAR), ovvero la produzione
combinata di energia elettrica e calore che
garantisce un significativo risparmio di energia
primaria rispetto agli impianti separati. Con
microcogenerazione si intendono le unità di
cogenerazione con capacità di generazione
installata inferiore a 50 kWe.
.
LA MICROCOGENARZIONEVANTAGGI
Si ottiene un vantaggio quando l’energia in ingresso al CHP è minore di quella
utilizzata per la produzione separata, a parità di effetti utili in termini di
energia elettrica e calore per l’utente finale
Cogenerare l’energia ove essa è necessaria,
consente un risparmio di energia primaria
del 30% rispetto alla produzione separata di
energia elettrica e termica
Con il TOTEM, l’energia termica viene
interamente recuperata ed utilizzata e inoltre si
annullano le perdite di rete per il trasporto
dell’energia elettrica.
dCombustibile
100
32
65
3 Perdite
Energia termica
Energia elettrica
dCombustibile
75
30
65
45
dCombustibile
68
+
Perdite
Perdite
3
Energia termica
Energia elettrica
LA MICROCOGENARZIONEVANTAGGI
Vantaggi per il sistema elettrico e per il Paese:
Risparmio energetico: vantaggi per la bilancia dei pagamenti, diminuisce la dipendenza dall’estero (minore
importazione combustibili fossili)
Contenimento emissioni inquinanti (con generatori puliti) e CO2
Riduzione del sovraccarico delle linee di trasmissione, possibile aumento di affidabilità del sistema elettrico
Riduzione perdite di trasmissione e distribuzione
Si evita la costruzione di nuove grandi centrali / di nuove linee di trasmissione
Favorisce ingresso nuovi operatori / liberalizzazione settore energetico
Vantaggi per l’utente:
Benefici economici: risparmio sulle bollette energetiche (ruolo degli incentivi)
Maggiore sicurezza negli approvvigionamenti elettrici (possibilità con alcune macchine di funzionare anche
“in isola” a fronte di black-out)
Funzionamento in “Peak-shaving” per far fronte ad elevate richieste di potenza per periodi di tempo limitato
Funzionamento per “Power quality” per garantire tensione e frequenza costante a salvaguardia di un
processo produttivo
LA MICROCOGENARZIONEVANTAGGI
Il concetto di
Efficienza è
normalmente
correlato a quella
elettrica. Di norma,
le tecnologie
possono essere
confrontate in base
all’efficienza di
conversione del
vettore energetico,
al CAPEX e
all’OPEX
LE TECNOLOGIE ESISTENTI
0-6 kWe 10-20 kWe 25-50 kWe
€/KWe
Fuell Cells Solid Oxide (SOFC) € 30.000!
Stirling€16.000 - 6.000
Motori Motociclistici €3.400
Clienti Domestici
Motori Automobilistici € 3.100-2.000
Palestre, Piccoli alberghi, Case di Cura
Motori Automobilistici€ 2.500 – 1.500
Micro Turbine € 1.500
Motori Industriali 2.500 - € 3.000
Piscine, Realtà Industriali
LE TECNOLOGIE ESISTENTI
La microcogenerazioneAudit energetico
Alberto RicchiardiResponsabile Operations
a.ricchiardi@totem.energy
Milano, 18 luglio 2016
AUDIT ENERGETICOOBIETTIVO
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Un audit energetico preliminare è indispensabile per
acquisire e valutare le richieste di calore e di energia
elettrica dell’utenza e dimensionare l’impianto in modo
tale da garantire gli obiettivi di risparmio.
L’obiettivo è ottenere un risparmio di energia primaria
garantendo una riduzione dei costi che permetta il rientro
in tempi rapidi dell’investimento:
� risparmio di energia primaria
� riduzione bolletta energetica
AUDIT ENERGETICOOBIETTIVO
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Un’oculata scelta nella taglia di un microcogeneratore,
ponendo attenzione a non sovradimensionare la potenza
termica ed elettrica rispetto ai fabbisogni medi dell’utenza,
garantisce un utilizzo continuativo del cogeneratore,
riducendo la cessione di energia elettrica in regime di
scambio sul posto e aumentando la rapidità di rientro
dell’investimento.
AUDIT ENERGETICOCRITERI GENERALI
Al fine di ottenere gli obiettivi di risparmio energetico ed economico,
garantendo il rientro dell’investimento in tempi rapidi, nel
dimensionamento dell’impianto vanno osservati i seguenti criteri
generali:
� Massimizzare il numero di ore/anno di funzionamento
(almeno 4.000 ore/anno): il risparmio annuo dipende dalle ore di
funzionamento che possono essere garantite da un corretto
dimensionamento
� Massimizzare l’energia elettrica autoconsumata e
minimizzare quella ceduta in rete: tipicamente il risparmio per
l’energia autoconsumata è tra 0,18-0,24 €/kWh contro un ricavo di
0,035-0,04 €/kWh per quella immessa in rete. Il contributo per lo
scambio sul posto consente un ulteriore vantaggio per l’energia
immessa in rete e prelevata in un secondo momento.
� Copertura della baseline dei consumi termici dell’utente:
non dimensionare per la copertura dei picchi di potenza
termica che si presentano pochi giorni all’anno e possono
essere coperti con sistemi di accumulo e una caldaia di
rincalzo
� Preferire l’uso di taglie inferiori per aumentare il numero
di ore di funzionamento/anno a pieno carico
� Non ipotizzare il funzionamento del TOTEM in isola (no
funzionamento da gruppo elettrogeno)
� Prevedere accumuli termici per aumentare le ore di
funzionamento e coprire in parte i picchi
� Considerare una vita utile del TOTEM pari ad almeno 10
anni o 60.000 ore (in presenza di opportune
manutenzioni) per i propri business plan
� Prevedere 2 unità in parallelo per offrire funzionamento
modulare e maggiore continuità operativa
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AUDIT ENERGETICOCRITERI GENERALI
Spesso gli impianti esistenti negli immobili, sui quali è utile e
interessante proporre una soluzione microcogenerativa, non
sono dotati di strumentazione per la misura puntuale dei
consumi e dei fabbisogni.
Gli strumenti per una valutazione preliminare dei carichi termici
ed elettrici e le informazioni necessarie possono limitarsi alla
raccolta di alcune informazioni pressoché sempre disponibili o
rintracciabili.
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AUDIT ENERGETICORACCOLTA DATI
Dati generali
� Localizzazione geografica
� Tipologia di attività (piscina, hotel, SPA, ecc..)
Caratteristiche degli impianti esistenti
� Efficienza termica della caldaia esistente
� Potenza termica istallata
� Numero ore giornaliere di funzionamento dell’impianto
termico per i vari mesi dell’anno
� Numero giorni di funzionamento dell’impianto termico per
ciascun mese dell’anno
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AUDIT ENERGETICODATI GENERALI
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1. Consumi mensili di metano/GPL (mc/l)
2. Consumi mensili di elettricità (kWh)
3. Numero giorni di funzionamento dell’impianto termico per i vari mesi dell’anno
4. Numero ore giornaliere di funzionamento dell’impianto termico per i vari mesi dell’anno
5. Efficienza del gruppo termico/caldaia esistente (%)
6. Numero ore giornaliere di funzionamento del TOTEM ipotizzate in base ai consumi termici dell’utente
1
2
3
4
5
6
1
2
34
5
6
AUDIT ENERGETICORACCOLTA DATI
Per un corretto calcolo dei risparmi economici vanno
raccolte alcune informazioni sulle caratteristiche delle
forniture di energia.
Energia elettrica
� Zona tariffa elettrica (Nord, Centro, Sud, Isole)
� Tipologia di fornitura elettrica (BT/MT/AT)
� Tipologia di utenza elettrica (domestica/non domestica)
� Prezzo unitario praticato dal distributore dell’elettricità (€/kWh, Iva esclusa)
Combustibili
� Tipologia del combustile della caldaia (Gas Metano, GPL, gasolio)
� Prezzo unitario praticato dal distributore del metano/ GPL/gasolio (€/Smc o €/l Iva esclusa)
� Tipologia combustile TOTEM (Gas metano/GPL)
� Prezzo unitario praticato dal distributore del metano/GPL (€/Smc o €/l Iva esclusa)
� Presenza di accisa gas per uso industriale (Si/No).
AUDIT ENERGETICORACCOLTA DATI
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Al fine di una prima valutazione va definito o
calcolato:
� numero di macchine e potenza per soddisfare i
consumi termici ed elettrici dell’utenza
� costo di installazione per il nuovo impianto e
costo di trasporto
� numero di ore/anno in cui il microcogeneratore
risulta in funzionamento
� % di energia elettrica che viene
autoconsumata
� valori del Leasing finanziario (se presente);
nello specifico, per esempio, anticipo, riscatto,
durata del finanziamento e valore della rata
mensile.
AUDIT ENERGETICODIMENSIONAMENTO
AUDIT ENERGETICOBUSINESS MODEL
Ricavi
� Risparmio nell’acquisto dell’energia elettrica grazie
all’autoconsumo
� Risparmio combustibile per la caldaia
� Ricavo dalla vendita dell’energia elettrica immessa
in rete
� Contributo in conto scambio per l’energia elettrica
scambiata con la rete
� Risparmio di accisa per la defiscalizzazione del
gas naturale utilizzato in cogenerazione
� Vendita dei Certificati Bianchi
Costi investimento
� Costo di acquisto del microcogeneratore
� Costo di installazione e costo di trasporto
Costi operativi
� Costo di acquisto del combustibile
� Costi di manutenzione del microcogeneratore
� Accise sull’energia elettrica autoconsumata
AUDIT ENERGETICOPAYBACK
Vita utile dell'impianto anni 14
Payback anni 3,68
Risparmio annuo € 14.996
Al fine di una corretta
valutazione dell’iniziativa
vanno calcolati il
risparmio annuo e il
payback.
In genere il rientro
dell’investimento è
garantito tra i 2 e i 5
anni.
L’energia elettrica prodotta dal microcogeneratore può essere direttamente autoconsumata o immessa
in rete.
La macchina avrà caratteristiche diverse se progettata per funzionare in rete o in isola:
Funzionamento in rete
I cogeneratori progettati per il funzionamento in rete sono caratterizzati da un generatore
asincrono; tali generatori devono necessariamente essere connessi alla rete elettrica per potere
funzionare e possono operare a un regime di rotazione fisso vincolato alla frequenza della rete
Funzionamento in isola
Queste macchine sono invece caratterizzate da un generatore sincrono e possono funzionare anche
se non connesse alla rete elettrica; in genere sono caratterizzate dalla presenza di un inverter.
LOGICHE DI FUNZIONAMENTO
Un microcogeneratore può essere progettato per funzionare tipicamente secondo due logiche di
funzionamento:
Inseguimento termico
In questo caso il sistema si aziona quando vi è una richiesta da parte dell’utente di energia termica.
L’energia elettrica che di conseguenza viene prodotta può essere autoconsumata se vi è una
contemporanea richiesta, altrimenti può essere immessa in rete sfruttando il meccanismo di
scambio sul posto
Inseguimento elettrico
La macchina segue il profilo di richiesta elettrica assicurando l’autoconsumo dell’energia prodotta. Il
calore che contemporaneamente viene erogato deve essere sfruttato o eventualmente accumulato
in uno o più puffer.
I microcogeneratori generalmente non dispongono infatti di sistemi di dissipazione dell’energia
termica.
LOGICHE DI FUNZIONAMENTOINSEGUIMENTO ELETTRICO VS TERMICO
Per ottimizzare il funzionamento e le rese è possibile l’integrazione con altre
tecnologie:
Pompa di calore elettrica
In questo modo l’energia elettrica prodotta e non autoconsumata dall’utente
può essere utilizzata per azionare una pompa di calore (ad aria o ad acqua)
per la produzione di ulteriore calore o freddo. In questo modo si ottengono
efficienze termiche complessive del 140%, e si evita la cessione di energia
elettrica in rete, che è poco valorizzata economicamente
Accumuli termici/elettrici
L’istallazione di sistemi di accumulo può consentire un migliore sfruttamento
dell’energia prodotta. L’accumulo di energia termica avviene in serbatoi di
acqua calda; sono in fase di studio accumuli con materiali a cambiamento di
fase.
Anche l’accumulo elettrico consente di incrementare l’autoconsumo di energia
elettrica anche se ancora poco diffuse per via dei costi elevati
LOGICHE DI FUNZIONAMENTOINTEGRAZIONE
INTEGRAZIONE SMART GRID - MCHP
La microcogenerazione si integra
nel moderno concetto di smart-grid
consentendo lo sviluppo di nuove
soluzioni di gestione energetica
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Le valutazioni preliminari e i criteri progettuali per inserimento di un microcogeneratore all’interno di
impianti tecnologici destinati alla produzione di riscaldamento e di acqua calda sanitaria non si
discostano significativamente da quelle necessarie per il corretto dimensionamento degli impianti a
servizio di una caldaia e di un impianto fotovoltaico.
Questo vale per tutte le tipologie d’installazione, sia terziario o industriale, sia residenziale.
I sistemi microcogenerativi compatti e modulari consentono una semplificazione degli impianti, delle
opere da eseguirsi in sito e degli ingombri.
Vediamo di seguito quali sono le raccomandazioni più comuni …
PROGETTAZIONEVALUTAZIONI PRELIMINARI
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Interno
Nel caso d’installazioni all’interno di locali tecnici occorre prevedere un corretto apporto di aria
tramite ventilazione naturale o ventilazione forzata al fine di garantire la necessaria portata di aria
comburente e lo smaltimento del calore irraggiato dagli impianti. Simili valutazioni sono necessarie
anche per la messa in opera di generatori di calore tradizionali.
Esterno
Alcuni produttori consentono anche l’installazione delle unità all’esterno, in luoghi aperti o su tetti
piani. Oltre a verificare con il produttore la conformità di questa tipologia d’installazioni e l’eventuale
necessità di prevedere tettoie o ripari, va altresì considerato che il microcogeneratore deve
comunque essere raggiungibile in condizioni di sicurezza dal personale tecnico per le attività
manutentive.
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Normalmente gli spazi necessari all’intervento del personale tecnico sono allineati a quelli previsti dalle
normative vigenti in materia di sicurezza e, oltre all’area occupata dalla pianta del microcogeneratore,
vanno previsti mediamente ulteriori 60/80 cm su ciascun lato.
ISTALLAZIONELOCALI TECNICI
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Un microcogeneratore ha un peso “a secco”, normalmente superiore a quello di una caldaia di
pari potenza termica, di circa 3-4 volte.
Per dare un’indicazione la massa di un microcogeneratore con potenza di da 25 kW elettrici si
attesta tra i 700 e gli 800 kg.; andrà pertanto sempre valutata l’adeguatezza strutturale delle
fondazioni su cui viene posato.
Normalmente una pavimentazione piana in CLS è adeguata per la posa.
INSTALLAZIONEBASAMENTO
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Le moderne unità di microcogenerazione già prevedono al proprio interno sistemi di
riduzione delle vibrazioni e hanno in dotazione supporti antivibranti in grado di ridurre
la trasmissione delle vibrazioni attraverso il basamento.
Esistono anche soluzioni per un’ulteriore riduzione delle vibrazioni, ma ha senso
applicarle solo qualora ci si approcci a installazioni estremamente critiche.
INSTALLAZIONEVIBRAZIONI
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La maggior parte delle moderne unità di microcogenerazione sono state specificatamente progettate per
ridurre al minimo la dispersione di rumorosità in ambiente e tramite le linee di scarico per consentire
l’installazione anche in applicazioni residenziali e del terziario.
La rumorosità a 1 metro, misurata in campo libero, si attesta a valori tra i 50 ed i 65 dBa; si è ampiamente
all’interno della “zona di riposo”.
INSTALLAZIONERUMORE
Per la riduzione della rumorosità dai condotti di
scarico, alcuni modelli già prevedono silenziatori
interni al box; in altri casi o in presenza di
installazioni in luoghi sensibili occorre prevedere
l’installazione di silenziatori opzionali.
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Vanno previste sulla linea di mandata le protezioni richieste dalla raccolta
INAIL R2009 per tutti i generatori di calore di potenza superiore a 37,5 kW
ovvero:
� termostato a riarmo manuale
� pressostato di massima a riarmo manuale
� pressostato di minima
� flussostato
� valvola di emergenza
� pozzetto di ispezione.
I microcogeneratori compatti rendono disponibili connessioni idrauliche per
l’utenza del tutto simili a quelle di una caldaia.
Talune unità hanno al proprio interno anche il modulo di condensazione,
riducendo gli ingombri e le complessità installative.
INSTALLAZIONECONNESSIONI IDRAULICHE
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La circolazione dell’acqua dell’utenza viene gestita da una pompa esterna, normalmente non
fornita come parte integrante del microcogeneratore in quanto deve essere dimensionata
sulla perdita di carico dell’impianto dell’utenza per mantenere la corretta portata nominale
del microcogeneratore. E’ prassi scegliere di posizionarla sul ramo più freddo (ritorno) per
consentirne un funzionamento a temperature inferiori e preservarne l’affidabilità.
INSTALLAZIONECIRCUITO ACQUA UTENZA
E’ consigliato l’inserimento di una valvola di non ritorno (Clapet), di un defangatore e di un
filtro ad Y.
L’inserimento di un accumulo termico, allo scopo di aumentare l’inerzia termica del sistema,
garantisce un funzionamento più regolare del microcogeneratore, minimizzando i fermi del
microcogeneratore dovuti a richieste di fabbisogno termico discontinuo.
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Nella micro cogenerazione è fortemente sconsigliato l’inserimento di dissipatori di
calore, in quanto vengono meno le semplificazioni autorizzative e le necessità
impiantistiche (sistema di contabilizzazione del calore e misuratore del gas) utili a
conseguire il riconoscimento presso il GSE dell’impianto come Cogenerazione ad Alto
Rendimento e la monetizzazione dei Certificati Bianchi.
INSTALLAZIONECIRCUITO ACQUA UTENZA
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I microcogeneratori spinti da motori endotermici sono normalmente alimentati a gas naturale con
pressione di rete intorno ai 20 mBar.
Altre tecnologie, quali per esempio le microturbine, necessitano di gas a pressioni più elevate,
pertanto occorre prevedere anche unità di compressione del gas.
Si consiglia sempre l’installazione sulla linea del gas di un riduttore/regolatore di pressione, di un
filtro, della VIC (Valvola Intercettazione Combustibile), di una elettrovalvola d’intercettazione del gas
e di un giunto dielettrico.
In particolare, è consigliata l’installazione di più riduttori/regolatori di pressione qualora ci siano
installazioni di unità multiple o per installazioni di unità insieme ad altre caldaie per ottimizzare il
bilanciamento della linea.
INSTALLAZIONEALIMENTAZIONE GAS NATURALE
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In Italia le norme e leggi che regolano l’installazione
delle canne fumarie e dei canali da fumo per impianti
con potenza > 35 kW sono:
� Dlgs 152 parte II allegato IX
� Norma UNI 11528/14
INSTALLAZIONEEVACUAZIONE FUMI
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Alcuni punti salienti che derivano dalle normative e che vale la
pena ricordare sono:
� non possono essere collegati alla stessa canna fumaria
generatori di diverso tipo
� deve essere impedito il ritorno dei gas negli stessi nei
generatori spenti
� non si possono montare serrande
� devono essere preservate, in qualunque condizione di
funzionamento, la massima contropressione dei gas di
scarico ammessa, in riferimento alla portata gas di scarico
secchi
� deve essere impedito il ritorno dei gas negli stessi nei
generatori spenti
� devono essere utilizzati materiali conformi alla UNI EN
1856-1/2 per i materiali metallici e UNI EN 14471 per i
materiali plastici
� devono essere predisposti adeguati scarichi di condensa
lungo tutto il tratto di scarico evitino ristagni.
INSTALLAZIONEEVACUAZIONE FUMI
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La micro cogenerazione gode dell’esperienza maturata nell’ambito fotovoltaico.
La connessione alla rete di un microcogeneratore è del tutto simile a quella di un impiantofotovoltaico e occorre prevedere:
� Dispositivo di protezione d’interfaccia con relativo DDI
� Misuratore di energia elettrica prodotta:� per potenze da 1 a 20 kWe viene obbligatoriamente installato a cura del distributore� per potenze superiori il produttore può decidere di installarne uno proprio nel rispetto delle
caratteristiche di precisione di taratura e di teleleggiblità richiesti dal distributore (rifAllegato A alla deliberazione ARG/elt 99/08)
• Il misuratore di energia elettrica sul POD del cliente dovrà invece essere reso bidirezionale
(sostituzione o aggiornamento firmware).
INSTALLAZIONECONNESSIONE ELETTRICA
• Valorizzazione dell’energia elettrica autoconsumata
Ogni kWh cogenerato e autoconsumato dà luogo a un implicito risparmio di acquisto dell’energia
elettrica dal proprio fornitore.
• Certificati bianchi
Riconoscimento dei certificati CAR in base al DM 5 settembre 2011 per il risparmio di energia
primaria
• Defiscalizzazione del gas naturale
Agevolazione fiscale per una quota del gas naturale utilizzato in cogenerazione
• Scambio sul posto
Riconoscimento di un contributo in conto scambio per l’energia immessa e poi prelevata dalla rete
I vantaggi
ricettivoalberghi, villaggi turistici, campeggi
benessere piscine, SPA, stabilimenti termali
healthcarepiccoli ospedali, case di riposo
abitativocondomini, residence,
Gli utenti…
pubblicoscuole, caserme, uffici
agroalimentarecaseifici, pastifici, aziende agricole
distribuzionesupermercati, shopping center
piccola/media industria
• Gas metano:
almeno 50.000 mc o € 25.000
• Energia elettrica:
almeno 80.000 kWh o € 15.000
• Ore di funzionamento impianto termico:
minimo 4.000 h
…e i loro consumi (minimi) annui
• Località e regione utenza
• Tipologia di utenza (piscina/centro
sportivo/condominio/piccola industria..)
• Consumi e funzionamento impianto termico
• Numero centrali termiche
• Numero contatori gas metano
• Numero contatori energia elettrica (POD)
Analisi economica e informazioni necessarie (1/4)
• Prezzo unitario praticato dal distributore del
metano/GPL (€/mc, iva esclusa dove
deducibile)
• Prezzo unitario praticato dal distributore
dell’elettricità (€/kWh, costi fissi e iva, dove
deducibile, esclusa)
• IVA deducibile o non deducibile
Analisi economica e informazioni necessarie (2/4)
• Presenza di accisa gas per uso industriale
(si/no)
• Tipologia di fornitura elettrica
(bassa tensione/media tensione/alta
tensione)
• Tipologia di utenza elettrica
(domestica/non domestica)
• Potenza elettrica contrattualmente impegnata
Analisi economica e informazioni necessarie (3/4)
• Potenza elettrica media richiesta
• Potenza del gruppo termico/caldaia esistente
(kW)
• Efficienza del gruppo termico/caldaia esistente
(%)
• Temperatura acqua di ingresso impianto
termico
• Temperatura acqua di uscita impianto termico
Analisi economica e informazioni necessarie (4/4)
Tipologia utente
Piscina
Località
Piemonte
Efficienza caldaia esistente
85%
Accisa uso industriale
Si
Tipologia fornitura elettrica
Bassa tensione
118.542 m³/anno
78.621€/anno
CONSUMI ATTUALI
COSTI ATTUALI
267.045 kWh/anno
49.817€/anno
ENERGIA ELETTRICAENERGIA ELETTRICA
CALORECALORE
Business case | piscina
• Modello TOTEM
TOTEM 20
• Potenza elettrica nominale
20 kWe
• Produzione del TOTEM
175.200 kWhe (= 20kWe x 8.760) pari al 65% del fabbisogno elettrico
367.920 kWht (= 42kWe x 8.760) pari al 36% del fabbisogno termico
• Copertura dei bisogni residui
dalla rete elettrica: 91.845 kWhe, pari al 35% fabbisogno elettrico
tramite caldaia esistente: 817.500 kWht pari al 64% del fabbisogno termico
Business case | piscinaSoluzione proposta
• Potenza termica nominale
42 kWt
• Ore di funzionamento annue
8.760
0,0
5.000,0
10.000,0
15.000,0
20.000,0
25.000,0
30.000,0
gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic
Consumo energia elettrica [kWh]
Energia elettrica mCHP [kWh]
Business case | piscinaCopertura fabbisogno elettrico
€ 78.621
€ 49.817
€ 53.465
€ 17.134
€ 37.803
€ 20.037
ANTE TOTEMI Clienti pagano per energia elettrica e
calore
€ 128.438
POST TOTEMI Clienti pagano per
energia elettrica, caloree operatività TOTEM
€ 108.402
€ 128.438
RISPARMIO
€ 108.402
Costo calore
Costo energia elettrica
Costo operatività TOTEM
Riisparmio totale annuo
Costo operatività TOTEM
Acquisto metano per TOTEM 32.325 €
Full service TOTEM e telecontrollo + 6.585 €
accisa + oneri di sistema
su e.e. autoconsumata + 1.926 €
– certificati bianchi - 2.569 €
– defiscalizzazione accisa metano - 464 €
Costo energia elettrica
Costo unitario. x energia prelevata dalla rete:
0,182 €/kWh x 91.845 kWh x 1,025 = 17.134 €
Costo generazione calore (con caldaia)
Costo unitario metano x metano prelevato per uso
caldaia / efficienza caldaia
0,55 €/mc x 80.613 mc / 0,85 x 1.025 = 53.465 €
Business case | piscinaGenerazione risparmi
Costi annui attuali| ANTE TOTEM
Energia elettrica
Calore
Costi annui futuri | POST TOTEM
Energia elettrica
Calore
Costo operatività TOTEM
Risparmio annuo
Costo annuo leasing*
Payback time
49.817 €
78.621 €
17.134 €
53.465 €
37.803 €
20.037 €
7.630 €
5 mesi
*Riferito al leasing di nr.1 unità TOTEM 20 (comprensivo di trasporto, installazione e messa in servizio) per una durata di 6 anni, con anticipo pari a €4.500. Alla fine del periodo l’impianto resterà di proprietà del Cliente finale.
Business case | piscinaPiano finanziario
141.540 m³/anno
80.220€/anno
CONSUMI ATTUALI
COSTI ATTUALI
480.000 kWh/anno
91.020 €/anno
ENERGIA ELETTRICAENERGIA ELETTRICA
CALORECALORE
Business case | hotel
Tipologia utente
Hotel
Località
Valle d’Aosta
Efficienza caldaia esistente
85%
Accisa uso industriale
Si
Tipologia fornitura elettrica
Bassa tensione
Modello TOTEM
TOTEM 20
Numero unità TOTEM
2
Potenza elettrica nominale
20 kW
Potenza termica nominale
42 kW
Ore di funzionamento annue
7.036 (per unità)
Copertura del TOTEM
59% del fabbisogno elettrico
50% del fabbisogno termico
RISPARMIO
€ 136.345
ANTE TOTEMI Clienti pagano per energia elettrica e
calore
€ 171.240
POST TOTEMI Clienti pagano per
energia elettrica, caloree operatività TOTEM
€ 136.345
Costo calore
Costo energia elettrica
Costo operatività TOTEM
Riisparmio totale annuo
Business case | hotelSoluzione proposta
€ 80.220
€ 91.020
€ 45.769
€ 37.652
€ 52.924
€ 34.895
€ 171.240
Business case | hotelPiano finanziario
Costi annui attuali| ANTE TOTEM
Energia elettrica
Calore
Costi annui futuri | POST TOTEM
Energia elettrica
Calore
Costo operatività TOTEM
Risparmio annuo
Costo annuo leasing*
Payback time
91.020 €
80.220 €
37.652 €
45.769 €
52.924 €
34.895 €
14.882 €
6 mesi
*Riferito al leasing di nr.2 unità TOTEM 20 (comprensivo di trasporto, installazione e messa in servizio) per una durata di 6 anni, con anticipo pari a € 9.174. Alla fine del periodo l’impianto resterà di proprietà del Cliente finale.
104.900 m³/anno
54.090€/anno
CONSUMI ATTUALI
COSTI ATTUALI
585.000 kWh/anno
119.925 €/anno
ENERGIA ELETTRICAENERGIA ELETTRICA
CALORECALORE
Business case | agroalimentare
Tipologia utente
Salumificio
Località
Emilia Romagna
Efficienza caldaia esistente
98%
Accisa uso industriale
Si
Tipologia fornitura elettrica
Bassa tensione
Modello TOTEM
TOTEM 20
Numero unità
2
Potenza elettrica nominale
20 kW
Potenza termica nominale
42 kW
Ore di funzionamento annue
5.548 (per unità)
Copertura del TOTEM
50% del fabbisogno elettrico (totale)
70% del fabbisogno termico (totale)
Costo energia elettrica
€ 54.090
€ 119.925
€ 20.412
€ 60.065
€ 57.398
€ 36.141
€ 137.875
SAVINGS
Costo calore
ANTE TOTEMI Clienti pagano per energia elettrica e
calore
€ 174.015
POST TOTEMI Clienti pagano per
energia elettrica, caloree operatività TOTEM
€ 137.875
Costo operatività TOTEM
Riisparmio totale annuo
Business case | agroalimentareSoluzione proposta
€ 174.015
Business case | agroalimentarePiano finanziario
Costi annui attuali| ANTE TOTEM
Energia elettrica
Calore
Costi annui futuri | POST TOTEM
Energia elettrica
Calore
Costo operatività TOTEM
Risparmio annuo
Costo annuo leasing*
Payback time
119.925 €
54.090€
60.065 €
20.412 €
57.398 €
36.141 €
14.882 €
7 mesi
*Riferito al leasing di nr.2 unità TOTEM 20 (comprensivo di trasporto, installazione e messa in servizio) per una durata di 6 anni, con anticipo pari a €9.174. Alla fine del periodo l’impianto resterà di proprietà del Cliente finale.
Installazione hotel
Italia | Valle d’Aosta
Installazione hotel
Italia | Valle d’AostaInstallazione hotelItalia | Valle d’Aosta2 X TOTEM 20