LIBRO «L'onere della toga»: Quei sapori senza tempo ... · ro dell’Accademia pubblica nel-le...

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VENERDÌ 13 SETTEMBRE 201310

LIBRO IERI ALLA FELTRINELLI PRESENTAZIONE CON L'AUTORE, GIULIANO MOLOSSI E RENATO ROMANO

«L'onere della toga»:professione magistratoI sacrifici di una vita in trincea raccontati dal giornalista Lionello Mancini

L'onere della toga Da sinistra: Romano, Mancini e Molossi.

Le nostre iniziative Un volume dell'Aic

Quei sapori senza tempoche arrivano dall'AppenninoChichibio

Se non fosse per la ric-chezza delle informa-zioni su usi, tradizio-ni, ristoranti e tratto-rie o per le antiche ri-

cette raccolte nelle valli del Ta-ro e del Ceno, basterebbe la«Prefazione» di Giovanni Bal-larini, Presidente nazionaledell’Accademia Italiana dellaCucina, a giustificare l’acquistodi questo volume: «50 anni disapori nelle valli del Taro e delCeno 1963-2013» che, in occa-sione dei suoi 50 anni di vita, laDelegazione di Borgo val di Ta-ro dell’Accademia pubblica nel-le edizioni della «Gazzetta diParma» (da domani in edicola a8,80 euro più il prezzo del gior-nale). Basterebbe la «Prefazio-ne», perché qui Giovanni Bal-larini mette a punto con chia-rezza un concetto assai di mo-da, e altrettanto abusato, dietrocui molti nascondono la pro-pria insipienza o, peggio, la pro-pria pigrizia mentale e, visto ilterreno su cui ci muoviamo, ga-stronomica. Non basta infattiproporre ricette antiche, pro-dotti locali, cibi stagionali o le-gati al posto, spesso sconosciutia chi non vive nel luogo, per po-ter dire di fare «cucina di ter-ritorio»: dietro questa defini-zione, è capitato spesso che sispacciassero evidenti errori dipreparazione o dilettantescheapprossimazioni con la scusache «un tempo si faceva così»,difetti di materie prime o diprodotti trasformati con la giu-stificazione che quello era l’an -tico sapore, mentre le varie«puzzette» diventavano quasiun distintivo di stile, ad esem-

pio in molti vini con pretese diautentica naturalità. Questi so-no solo errori: cucina del ter-ritorio, scrive Ballarini, «signi-fica 'leggere' e 'pensare' il ter-ritorio», vale a dire fare un la-voro di ricerca e conoscenza sulpatrimonio gastronomico e cul-turale, sulle materie prime, suquanto è ad esse connesso. Si-gnifica riportare alla luce quan-to è nascosto o dimenticato,

senza accontentarsi di ripetereun uso, ma approfondendo e,cercando di capire, aggiungen-do il proprio segno, e in questomodo arricchendo la tradizionee il territorio con un contributonuovo. «Conoscere, interpreta-re e vivere le tradizioni di co-noscenza e di uso degli alimen-ti, le tecniche culinarie e gastro-nomiche di trasformazione»porterà a «dar voce al cibo lo-cale» (sempre Ballarini) e, sipuò aggiungere, che si tratteràdi una voce moderna, vicino al-la sensibilità d’oggi e ben attac-cata alle radici. Oltre cheespressione storica di quantos'è prodotto in un paese, in unaregione, in una città, la cucinadel territorio così intesa è ancheil miglior mezzo per difendere evalorizzare quel territorio: Bal-larini può allora concludere ral-legrandosi, perché proprio inquesto senso va il libro dellaDelegazione di Borgo Taro e illavoro che gli accademici quisvolgono. Ma nel volume c'èdell’altro e dunque attenzionealla rassegna stampa sull'attivi-tà della Delegazione, alla suastoria, alle vecchie foto. Agli in-terventi sulla cucina degli orti(Luigi Fecci), al saggio sulle tra-dizioni gastronomiche (SaraLusardi), sul porcino (Pier Gio-vanni Bracchi); poi, il ricettario,la descrizione di osterie, tratto-rie, ristoranti. Il volume chiudein dolcezza con la storia dei ge-latieri di Bardi, di Borgo Taro econ lo struggente ricordo dellapiù brava di tutti: l’elegante,sorridente, indomita MariaGatti sul suo carrettino, i suoicappelli, gli occhi indagatori e iquei suoi meravigliosi coni allacrema. �

ALPINISMO QUATTRO PARMIGIANI NEL TEAM CHE HA SCALATO IL KHAN TENGRI PEAK

La sfida al «Signore del cielo»L'impresa in Kyrgyzstansi è fermataper il maltempoa quota 5.500 metri

Mariagrazia Manghi

II Una squadra di sei alpinisti, dicui quattro parmigiani ha sfidatoad agosto il «Signore del cielo», ilKhan Tengri Peak , 7.010 metri,nellacatena montuosa del TienShan in Kyrgyzstan.

Il sogno di Anna Bernazzoli,Andrea Brait, Monica Gargan,Alex Keim, Roberto Mattioli e Ste-fania Zarotti, un team formatosinelle gare multidisciplinari si èfermato a quota 5.500 metri a cau-sa delle pessime condizioni me-teo.

«Un vento proibitivo che rag-giungeva i 120 km all’ora e unaperturbazione che ha portato ne-vicate abbondanti ci ha obbligati alasciare - racconta Roberto Me-

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NotizieInBreveSTASERA

Incontro a Betaniacon Giorgio Pagliari�� Saranno le ultime vicendepolitiche nazionali, dal «casoBerlusconi» al congresso delPartito democratico fino alleriforme costituzionali e iprovvedimenti presi dal go-verno Letta, al centro del con-fronto tra il senatore GiorgioPagliari e i cittadini che sisvolgerà stasera, alle 21 nellala sala incontri della Comu-nità Betania di Marore. Ilconfronto, dedicato al tema«Tra governo, incandidabilitàe congresso: il Pd in mezzo alguado» costituirà l'occasioneper la ripresa degli incontriperiodici che lo stesso sena-tore svolge e intitolati «Ri-partiamo? La politica a Par-ma e non solo». Il dibattitovuole essere una occasione diconfronto aperto, incontro edibattito tra la cittadinanza ei rappresentanti parmigianiin parlamento all'insegna del-la democrazia e della parte-cipazione.

DOMANI AL REGIO

Il Touring presentail mensile�� Il Touring Club Italianopresenta domani, alle ore 17al Ridotto del Teatro Regio,«Touring, il nostro modo diviaggiare», il mensile dell’As -sociazione che raggiunge lecase di 350.000 soci. Touring,la rivista di turismo più lettain Italia, è realizzata in col-laborazione con la prestigiosaNational Geographic Society,già presente in altri quindicipaesi. Nell’anno del bicente-nario della nascita di Giusep-pe Verdi, «Viva Verdi (ma an-che Toscanini)», l’articolopubblicato sul numero di set-tembre 2013 di Touring ce-lebra due figure che hannofatto guadagnare a Parma iltitolo di capitale della musicaitaliana. Un vero e proprioviaggio tra luoghi, paesaggi,note, sapori e storia che offrelo spunto di riflessione su co-me valorizzare le numerosepotenzialità culturali e turi-stiche del territorio.

e bellezza, una sorta di Cervino ingrande. Volevamo un 7.000 e que-sto era proprio quello con il giustomix, una via facile fino al campotre e poi un percorso più tecni-co».

L’impresa ha avuto il patroci-nio della Provincia di Parma cheha affidato al team una targa daportare sulla vetta. «Come pro-vincia non siamo mai stati così inalto - ha scherzato l’assessore,Walter Antonini - la targa è ar-rivata insieme a loro a 5.500 metri- la meraviglia di queste sfide stanella capacità di misurarsi, nellaqualità della preparazione e nellagaranzia di affrontare la prova insicurezza. La scalata è un’attivitàsportiva a tutto tondo, ancor dipiù in questo caso in cui è statarealizzata con l’intento di saliretutti insieme».

Un’avventura che ha consen-tito di sperimentare la condivisio-ne della vita del campo con al-pinisti di tutto il mondo con cuiscambiare informazioni e aiutooltre a qualche scaglia di parmi-giano portata da casa. «Ci torne-remo - conclude Alex - saliremodal versante nord, ci colleghere-mo al campo tre con il versantesud e se il cielo lo consentirà ten-teremo anche una seconda vet-ta». �

CRONACA

Tgnèmmos vìsst ENRICOMALETTI

Un spetàcol in djalètt pramzànal simitéri ädla Vilètta

Vón al diz: mo posìbbilun spetàcol in djalèttpramzàn ala Vilètta?Pròprja acsì. Sàbot 14

setémbor a vùnz’or ädla ma-tén’na sòtta ala Galarja nord dalSimitéri ädla Vilétta, a s’ podràvèddor “L’Antica Parlata” me -morjj djaletäli pramzàni. P’r alcuärt an’, organizè da l’ A.D.E. i

sràn arcordè sìnch poeta djale-täl pramzàn ch’ i ripòzon ala Vi-lètta. Renzo Pezzani, AlfredoZerbini, Luigi Vicini, BrunoLanfranchi e Bruno Pedrane-schi, còssti chì j én i poetapramzàn ch’ a srà dedichè lamatén’na e srà lizù socuàntpoezjj scrìtti da lór.A srà arcordè anca j atór e avtórdjaletäl ch’ j én suplì ala Vilétta.S’ arcordarà Ubaldo Grassiin-t-al décim anivarsäri ädlamorta, Grassi par pù ‘d vìnt’an’l’à portè al vestì ädla màscrapramzàna al Dsèvvod.Srà recitè ‘na poezia scrìtta daLuigi Vicini dedicäda a PietroBarilla p’r al centenäri ädla na-

sita e ala fén la poezia “I danl’Otèllo” äd Renzo Pezzani p’rarcordär al bicentenäri ädla na-sita äd Giuseppe Verdi.Il leturi in djalètt pramzàn isràn ezeguìdi dal sotoscrìtt, e isràn sfalsädi dal coro feminìl“Cuòtor Stagjón” dirét da Ma-riangela Bazoni. Srà prezént p’ral Cmón äd Pärma l’Asesór alaCultura Laura Maria Ferraris,al tutt al srà prezentè da Gian-carlo Gonizzi.Tùtta la citè l’é invidäda p’rasisstor a còll curjóz spetàcolchì d’ importànsa culturäla tuttin djalètt pramzàn al simitériädla Vilètta.Tgnèmmos vìsst.�

In edicola domanicon la Gazzettaa 8,80 europiù il prezzodel quotidiano

Chiara Pozzati

II Magistrati con l’anima. Manon chiamateli eroi, le etichettevanno strette a chi semplice-mente «fa il proprio mestiere».Eppure le vite di Lucia Musti,Marco Ghezzi, Fabio Di Vizio,Alessandra Dolci, Cuno JakobTarfusser, qualcosa di straordi-nario ce l’hanno. Vite abilmentecatturate da un cronista di giu-diziaria di razza, oggi editoria-lista del Sole24ore. Eccole le sto-rie di questi magistrati raccon-tate da Lionello Mancini ne«L’onere della toga» (edizioniRizzoli), presentato ieri da Fel-trinelli.

Poco meno di 300 pagine perdipingere la straordinaria nor-malità di chi studia le carte, af-fronta criminali e deve fare i con-ti con stress e sacrifici personali.Magistrati che sono soprattutto«persone perbene. Conosciamosolo le cronache frettolose deimedia, qualche stralcio di sen-tenze, ma non vediamo cosa pro-va il magistrato: paure, ansie,debolezze. In altre parole Man-cini ci svela i tratti umani di chiconduce le inchieste o è chia-mato a giudicare». E’ il direttoredella Gazzetta di Parma, Giulia-no Molossi, a presentare il libroinsieme a Renato Romano, pre-sidente dell’Associazione nazio-nale dirigenti del ministero dellaGiustizia.

Sono seduti vicini i due ex cro-nisti abituati ai corridoi del Pa-lazzo di giustizia di Milano, neglianni ’80: Molossi scriveva per «il

Giornale» di Montanelli, Man-cini per «Lotta Continua». Tra icapitoli più toccanti, sicuramen-te c'è quello legato al piccoloTommy: la vicenda fu seguita dalpm Musti, a quel tempo alla Ddadi Bologna, costretta ad abban-donare per un mese intero il pa-dre gravemente malato. Ma c’èanche la battaglia di Fabio Di Vi-zio, sostituto procuratore che, a38 anni, ha sfidato lo «stato cas-saforte» di San Marino («Siamonel 2008-2009 – spiega l’autore –quando nelle casse ci sono 13 mi-liardi di euro, frutto di evasionefiscale»). «Non si tratta di unsaggio sulla giustizia – assicuraMancini al direttore della Gaz-zetta di Parma –ma il racconto dicinque persone che affrontano almeglio il proprio mestiere. An-che in questa professione esisto-no cialtroni e appassionati di te-lecamere, ma su 2600 magistratiin Italia si tratta di una mino-ranza». E, seppure l’autore di-fenda i magistrati perbene, ri-sponde secco: «Credo si tratti diuna casta: sono autoreferenziali,guardano solo al loro interno».«Parlare di scarso impegno pro-fessionale da parte di questa ca-tegoria è da malfattori. –assicurainvece Romano – Prendo peresempio la Corte d’appello diTrieste. Si parla di 230 sentenzepenali l’anno, significa che duevolte a settimana hanno luogodue udienze dalle 9 della mattinaalle 7 di sera. Studiare fascicoli,scrivere sentenze non è proprioda tutti». Ma per qualcuno è«normale routine».�

Domani alla VillettaL'Antica ParlataDomani alle 11, nella gallerianord del cimitero dellaVilletta, si terrà lamanifestazione «L'Antica

Parlata», nell’ambito delprogetto «Città dellaMemoria», organizzato dalComune di Parma e da AdeSpa.

COMUNE DI PARMAESTRATTO AVVISO DI PROCEDURA APERTA

Il Comune di Parma – Servizio Contratti– L.go Torello De Strada, 11/A - 43121 Parma(tel. 0521 218384) informa che in G.U.R.I., sul sito del Comune di Parma e all'AlboPretorio Comunale on-line è pubblicato l'avviso di gara per l’ “Affidamento della gestio-ne del servizio: azioni socio-educative in favore di nuclei famigliari, di persone di mino-re età e di giovani adulti. L’importo, presunto, annuo è di € 615.000,00. L’importo com-plessivo, presunto del contratto è di € 1.230.000,00. Il criterio di aggiudicazione è quel-lo dell’offerta economicamente più vantaggiosa. I soggetti interessati a partecipare allaprocedura di gara dovranno presentare regolare offerta entro le ore 12,00 del04/11/2013, secondo le modalità stabilite nel bando integrale di gara, reperibile al sitohttp://www.comune.parma.it, al quale si rimanda anche per tutto quanto qui noncontemplato. R.U.P. Dott. ssa Elisabetta Mora (tel. 0521 218375). Parma, 03/09/2013

Il Dirigente del Servizio Servizi per il Welfare e la FamigliaDott. William Sgarbi

I ricordi del pm Lucia Musti

«Quel giorno con la mamma di Tommy»�� Parma ne «L’onere della to-ga»: «Il capitolo in cui si rac-conta il pm Lucia Musti è quellopiù ricco di emozioni. – spiegal’autore – L’ho intervistata l’an-no scorso, sei anni dopo la tra-gedia di Casalbaroncolo e leiera ancora scossa». L’autore,testimone silenzioso delle emo-zioni provate dal magistrato, ri-corda: «Quando abbiamo par-lato del “caso Tommy” mi haassicurato che ne conservatracce indelebili. Il momento

peggiore è stato il giorno in cuiha dovuto dare la notizia dellamorte del bimbo a Paola Pel-linghelli, la mamma». In quelmese buio fatto di intercetta-zioni e pressioni schiaccianti,la Musti ha dovuto entrare escavare a fondo nelle vite deglialtri. «Presentarsi dalla Pellin-ghelli per darle la notizia de-vastante della morte del figlioè stato difficilissimo per questomagistrato donna e madre diuna figlia».

dioli, nella sala Borri di PalazzoGiordani, mostrando un filmato emolte suggestive fotografie realiz-zate ai campi 1 e 2 rispettivamentea 4.100 e 5.500 metri, in cui sivedono le tende completamentesommerse dalla bufera di neve -:tornare indietro è una scelta dif-ficile ma necessaria e d’altra partesappiamo che la percentuale diriuscita di queste imprese resta

limitata». Una preparazione quo-tidiana in corsa e bicicletta e tutti iweek end degli ultimi tre mesi inalta quota sull’arco alpino hannocementato le relazioni del gruppo,la forza fisica e l’abilità tecnica.

Tre uomini e tre donne che sisono impegnati a compiere il viag-gio insieme dividendo equamentefatica e responsabilità, scegliendodi salire dal campo base alla vetta

senza portatori e mezzi tecnicid’ausilio. «In realtà il più esperto èAlex - dicono - il nostro riferimen-to e quello a cui spetta l’ultimaparola». «Abbiamo imparatomolto da questa esperienza - dicelui chiamato in causa - soprattuttonella gestione dei materiali e deipesi. La vetta è stata la primacosa che abbiamo scelto, unamontagna di straordinaria forma