Les Confessions

“Ecco il solo ritratto d’uomo, dipinto esattamente dal

naturale e in tutta la sua verità, che esiste e che probabilmente

esisterà mai.”Jean-Jacques

Rousseau

[…] Nate dall’amara nostalgia della pace perduta, dall’orrore della persecuzione, dal desiderio di giustizia, esse ci appaiono come lo sfogo sincero di un’anima dolce e tormentata che trova un rifugio nei ricordi dell’infanzia e un sollievo nella speranza del giudizio dei posteri. […]

Valeria Sottile Scaduto

L’autobiografia è un genere letterario diffuso fin dal passato, ma che Rousseau ripropone in un’ottica tutta nuova.

La struttura universale di questo genere letterario permette la manifestazione della coscienza dell’autore-narratore.

Perché è un’opera moderna?Pur riprendendo il titolo usato da sant’Agostino, l’autobiografia non racconta più il percorso intellettuale e la carriera di uno scrittore, ma diventa una coraggiosa e persino provocatoria “confessione” dell’autore.Rousseau si ripropone di trattare tutti gli ambiti della sua vita, anche quelli più intimi e superficiali.

La menzogna non consiste nell’alterare la verità, ma anche soltanto nel nasconderne una parte.

“So bene che al lettore non interessa tutto questo, ma ho bisogno di dirglielo.”

Il ritratto dell’infanzia compiuto da Rousseau precorre i tempi e rimane senza successori. Le conseguenze saranno tratte più di un secolo dopo dalla psicoanalisi fondata da Sigmund Freud.

Il bambino possiede caratteristiche che se si dovessero manifestare in età adulta sarebbero considerate perversioni.

Il piacere provato per una punizione si avvicina a quello che successivamente potrebbe essere una perversione, cioè il masochismo.

L’opera non serve solamente al lettore per conoscere Rousseau, bensì è necessaria all’autore per una ricerca introspettiva di se stesso.

In quest’opera egli riveste il ruolo di autore, quello di narratore e anche

quello del protagonista.Nel primo libro l’autore passa dal raccontare in veste di protagonista, a rivolgersi direttamente al narratore riportandolo alla realtà.

Il linguaggioUn grande interrogativo che

Rousseau si pone in corso d’opera è inerente a quale registro formale utilizzare:• non troppo curato, altrimenti

andrebbe contro la volontà di non auto-celebrarsi;

• rifiuto della ricercatezza, voleva un’opera accessibile a tutti;

• rifiuto dell’eleganza e della raffinatezza;

• rifiuto dell’uniformità.

Tuttavia si riserva di modificare la forma espressiva in seguito, qualora si trovi in disaccordo con le caratteristiche indicate.

“Mostrandomi avrei

occupato di me l’universo,

non l’universo intero però”

Rousseau

L’opera rispecchia alcuni tra gli ideali

illuministici: • tolleranza delle idee altrui;

• fratellanza tra gli uomini (rapporto

con il cugino).

“Lo stato fittizio in cui riuscivo a mettermi mi ha fatto dimenticare il mio stato reale di cui ero così scontento.” Rousseau

“L'intera esistenza è sogno, caratterizzata quindi da illusorietà, fugacità del tempo, vanità delle cose terrene.” Calderón de la Barça

Bibliografia• La scrittura autobiografica e la formazione del

soggetto in J.J. Rousseau a partire dall’interpretazione di J. Derrida; Andrea Potestio © 2012 Clarens Rousseau, tous droits réservés. Réalisation: Caret Communications

• J.J. Rousseau Les Confessions• Torino, Unione Tipografico – EDITRICE TORINESE

(GIÀ DITTA POMA); Stampa 1956• L’esperienza della letteratura, Dalla Controriforma al

Romanticismo; P. Cataldi, E. Angioloni, S. Panichi; Palumbo Editore

A cura di: • Campagna Mariateresa• De Franceschi Valentina• Gianvecchio Flavio• Lacitignola Matteo• Spagnoletta Fabio