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L’ANALISI DEL TESTO NARRATIVO LETTERARIOFormatrice: Maria Concetta Sclafani
L’analisi del testo letterario: che cos’è e a cosa serve
L’analisi del testo letterario: che cos’è e a cosa serve
Che cos’è? È un metodo di studio che permette di individuare e analizzare i diversi piani testuali di un’opera e le connessioni che intercorrono tra di essi.
A che cosa serve?L’analisi testuale serve a comprendere la complessità del testo letterario e a scoprirne le molteplici sfaccettature che la sola lettura non consente di cogliere.
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L’analisi testuale nel biennio e nel triennioL’analisi testuale nel biennio e nel triennio
L’analisi testuale nel biennio Nel corso del biennio si acquisisce il metodo di analisi e si impara ad
applicarlo ai testi, che vengono studiati nella loro specificità e sono inquadrati nei diversi generi letterari.
Si possono svolgere anche percorsi tematici in modo da collegare i testi in base al tema trattato. Questa modalità di lavoro permette di cogliere i rapporti intertestuali e di comprendere che un’opera contiene riferimenti espliciti e impliciti ad altre opere contemporanee e/o del passato.
L’analisi testuale nel triennio Nel triennio l’analisi del testo si colloca in una prospettiva più ampia
che comporta l’inquadramento dell’autore e dell’opera nel contesto storico-letterario in cui è stata prodotta.
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UNA GUIDA PER L’ANALISI
Gli elementi di un’opera narrativaUNA GUIDA PER L’ANALISI
Gli elementi di un’opera narrativa
l’autore patto narrativo il lettore
il narratore
la storia
i personaggi
lo spazio
l’arco temporale 4
UNA GUIDA PER L’ANALISI
Autore e narratore: due figure distinteUNA GUIDA PER L’ANALISI
Autore e narratore: due figure distinte
AUTORE: colui che scrive il testo, dunque una persona reale. NARRATORE: è la voce che racconta i fatti, dunque una finzione
letteraria creata dall’autore.
Tipologie del narratore Narratore esterno: racconta in terza persona e non fa parte della
storia. Narratore interno: racconta in prima persona, è un personaggio
della storia.
Livelli del narratore Narratore di primo grado: racconta la vicenda dall’inizio alla fine. Narratore di secondo grado: racconta una storia secondaria e
viene introdotto dal narratore di primo grado.
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La storia: è la vicenda narrata, costituisce l’elemento fondamentale di un testo narrativo.
I personaggi: sono le colonne portanti della narrazione, coinvolgono il lettore, animano la vicenda narrata.
Il punto di vista: è l’angolazione dalla quale sono presentati e filtrati gli avvenimenti e i personaggi. Una narrazione, infatti, non è mai oggettiva. I temi: sono le problematiche umane, psicologiche e sociali che vengono
affrontate nel testo. Lo stile: è l’insieme degli elementi formali (linguaggio, sintassi, figure
retoriche, suoni) attraverso i quali l’autore narra la storia, tratta le tematiche ed esprime il proprio mondo interiore.
Il contesto: è l’ambientazione della storia (contesto interno) e anche la realtà storico-culturale nella quale l’opera viene prodotta (contesto esterno).
UNA GUIDA PER L’ANALISI
I piani testualiUNA GUIDA PER L’ANALISI
I piani testuali
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lo sviluppo narrativo
l’ordine del racconto
il tempo
lo spazio
le sequenze
la struttura
UNA GUIDA PER L’ANALISI
Gli elementi della storiaUNA GUIDA PER L’ANALISI
Gli elementi della storia
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Esposizione: la presentazione della situazione iniziale. Esordio: l’evento che mette in moto l’azione. Peripezie o mutamenti: gli avvenimenti che modificano la situazione. Spannung: il momento di massima tensione. Scioglimento: la composizione di un nuovo equilibrio. Conclusione: gli avvenimenti o le riflessioni che seguono lo
scioglimento.
Possibili variazioni della struttura: esposizione differita avvio in medias res finale a sorpresa finale aperto
UNA GUIDA PER L’ANALISI
La struttura del testo narrativoUNA GUIDA PER L’ANALISI
La struttura del testo narrativo
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Fabula: la storia nel suo sviluppo cronologico
Intreccio: il modo in cui la storia viene narrata secondo: - l’ordine naturale - l’ordine artificiale
analessi prolessi intreccio (o flashback) dei filoni
narrativi
UNA GUIDA PER L’ANALISI
L’ordine del raccontoUNA GUIDA PER L’ANALISI
L’ordine del racconto
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In un’opera narrativa si distinguono:
il tempo della storia: l’arco temporale in cui si svolgono i fatti che si misura in anni, mesi, giorni, ore, minuti
il tempo del racconto: lo spazio dedicato alla narrazione dei fatti che si misura in pagine, righe, parole
ritmo del racconto
UNA GUIDA PER L’ANALISI
Il tempoUNA GUIDA PER L’ANALISI
Il tempo
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È il fondale su cui si svolgono le azioni e si muovono i personaggi.
Può essere rappresentato in diversi modi: - rappresentazione oggettiva - rappresentazione soggettiva - rappresentazione simbolica.
L’organizzazione dello spazio comunica importanti messaggi che il lettore deve essere in grado di comprendere e interpretare.
UNA GUIDA PER L’ANALISI
Lo spazioUNA GUIDA PER L’ANALISI
Lo spazio
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Ruoli Gerarchia: personaggi principali – personaggi secondari – comparse Tipologia: protagonista – antagonista – aiutanti – oppositori – oggetto – mandante
Caratterizzazione Fisica – psicologica – sociale – ideologica Personaggi a tutto tondo o multidimensionali Personaggi piatti o unidimensionali Personaggi statici Personaggi dinamici
Presentazione Come: ritratto diretto – ritratto indiretto Da chi: dal narratore – dal personaggio stesso – da un altro personaggio
Sistema Triangolare – binario – quadrangolare – altro
UNA GUIDA PER L’ANALISI
I personaggiUNA GUIDA PER L’ANALISI
I personaggi
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Focalizzazione zero: • Narratore onnisciente
Focalizzazione interna:• Io narrante• Narratore testimone• Narratore anonimo popolare
Focalizzazione esterna:• Narratore esterno
UNA GUIDA PER L’ANALISI
Tre tipi di focalizzazioneUNA GUIDA PER L’ANALISI
Tre tipi di focalizzazione
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Temi: le problematiche umane, psicologiche, sociali che vengono affrontate nel testo. Sono espressi direttamente dall’autore attraverso la narrazione o dai
personaggi attraverso discorsi diretti o indiretti, monologhi, riflessioni; emergono dalle azioni e dai comportamenti dei personaggi.
Stile: l’aspetto formale.• Elementi dello stile: lessico, sintassi, figure retoriche, suoni.
Contesto: la realtà storico-culturale all’interno della quale l’opera viene prodotta e che entra in rapporto con essa.• Contesto storico-sociale• Contesto letterario• Contesto biografico
UNA GUIDA PER L’ANALISI
I temi, lo stile, il contestoUNA GUIDA PER L’ANALISI
I temi, lo stile, il contesto
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Leggere attentamente il testo, utilizzando le note esplicative. Dividere il testo in sequenze. Adattare gli strumenti di analisi alla specificità dell’opera
selezionando i più pertinenti al testo da analizzare. Individuare i temi. Esaminare lo stile. Contestualizzare la vicenda, l’opera e l’autore. Dare una propria chiave di lettura del testo fondata sugli
elementi ricavati dall’analisi.
Dall’analisi all’interpretazione del testoDall’analisi all’interpretazione del testo
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1ª sequenza: Una guida molto particolare – Esposizione
2ª sequenza: L’inizio e le motivazioni del viaggio – Esposizione 3ª sequenza: Un nuovo passeggero – Esordio
4ª sequenza: Conversazioni – Mutamento
5ª sequenza: Il controllo dei documenti e la scoperta del nome – Mutamento
6ª sequenza: Il passeggero racconta una piccola storia – Mutamento - Flashback
7ª sequenza: L’arrivo a Madras e la separazione – Mutamento
8ª sequenza: Un omicidio – Spannung - Flashback
9ª sequenza: La telefonata – Scioglimento – Conclusione
UN ESEMPIO PRATICO L’analisi di un racconto: divisione in sequenze, struttura, ordine del racconto
UN ESEMPIO PRATICO L’analisi di un racconto: divisione in sequenze, struttura, ordine del racconto
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I treni che vanno a Madras di Antonio Tabucchi
Due narratori interni: il protagonista e il viaggiatore Un narratore di primo grado – Un narratore di
secondo grado Focalizzazione interna Tecniche utilizzate: narrazione – discorso diretto – ellissi – straniamento – disseminazione di indizi
UN ESEMPIO PRATICO
L’analisi di un racconto: il narratore e la focalizzazione
UN ESEMPIO PRATICO
L’analisi di un racconto: il narratore e la focalizzazione
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L’io narrante, che si presenta da solo (ritratto indiretto)
Il passeggero, che viene presentato dal narratore di primo grado (ritratto diretto e indiretto)
Il medico che viene descritto dal passeggero e dall’articolo sul giornale
UN ESEMPIO PRATICO
L’analisi di un racconto: i personaggi
UN ESEMPIO PRATICO
L’analisi di un racconto: i personaggi
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Gli eventi casuali, incongrui, che imprimono una svolta alla vita interiore dei personaggi Piccoli equivoci senza importanza
L’offesa all’uomo la Shoah
Il cerchio della vita la doppia interpretazione
L’uomo dimidiato l’ombra
UN ESEMPIO PRATICO
L’analisi di un racconto: i temiUN ESEMPIO PRATICO
L’analisi di un racconto: i temi
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UN ESEMPIO PRATICO
L’analisi di un racconto: i richiami intertestualiUN ESEMPIO PRATICO
L’analisi di un racconto: i richiami intertestuali
L’OMBRA
Storia straordinaria di Peter SchlemihlAdelbert von Chamisso 1814 Età romantica
Il fu Mattia Pascal Luigi Pirandello 1904 Avanguardia del primo
Novecento
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UN ESEMPIO PRATICO
L’analisi di un racconto: i richiami intertestualiUN ESEMPIO PRATICO
L’analisi di un racconto: i richiami intertestuali
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Storia straordinaria di Peter Schlemihl
Il giovane Peter Schlemil vende al diavolo la sua ombra in cambio di una borsa piena di inesauribili monete d’oro. Ma la sua menomazione gli impedisce di vivere una vita normale. Compreso il suo errore e perduta la donna amata, si ritira a vivere in solitudine.
Nell’opera, chiara espressione della cultura romantica, coesistono elementi drammatici, favolistici, umoristici.
Emerge una visione provvidenziale della vita vista come un «grande ingranaggio nel quale noi entriamo solo a cooperare come ruote che spingono e a loro volta sono spinte; ciò che deve essere sarà, ciò che doveva essere fu. E non senza l’intervento di quell’ordine provvidenziale che finalmente imparai a rispettare».
UN ESEMPIO PRATICO
L’analisi di un racconto: i richiami intertestualiUN ESEMPIO PRATICO
L’analisi di un racconto: i richiami intertestuali
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Il significato dell’ombra in Storia straordinaria di Peter Schlemihl
L’ombra rappresenta la parte più autentica di sé che il personaggio cede al diavolo in cambio della ricchezza.
L’ombra è vista anche come espressione del conformismo della società borghese. Chi non vi si adatta è emarginato. «Amico mio, se vuoi davvero vivere con gli uomini, impara a essere rispettoso in primo luogo della tua ombra, e poi del tuo denaro. Ma se, al contrario, vuoi vivere solo con te stesso, e magari con la parte migliore di te stesso, allora non ti serve proprio nessun consiglio».
In Peter Schlemihl l’autore ha voluto adombrare la sua condizione di esule e l’esperienza di chi si sente estraneo e isolato tra gli uomini.
UN ESEMPIO PRATICO L’analisi di un racconto: i richiami intertestuali
UN ESEMPIO PRATICO L’analisi di un racconto: i richiami intertestuali
Io e l’ombra mia (cap. XV)Uscii di casa come un matto. Mi ritrovai dopo un pezzo per la via Flaminia, vicino a Ponte Molle. Che ero andato a far lì? Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s’affissarono su l’ombra del mio corpo e rimasi un tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, io non potevo calpestarla, l’ombra mia.Chi era più ombra di noi due? Io o lei?Due ombre!Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io, zitto; l’ombra, zitta.L’ombra d’un morto. Ecco la mia vita…Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo con le quattro zampe, poi le ruote del carro.- Là, così! Forte, sul collo! Oh oh, anche tu, cagnolino? Su, da bravo, sì: alza un’anca! alza un’anca!Scoppiai a ridere d’un maligno riso; il cagnolino scappò via spaventato; il carrettiere si voltò a guardarmi. Allora mi mossi; e l’ombra, meco, dinanzi. Affrettai il passo per cacciarla sotto altri carri, sotto i piedi de’ viandanti, voluttuosamente. Una smania mala mi aveva preso, quasi adunghiandomi il ventre; alla fine non potei più vedermi davanti quella mia ombra; avrei voluto scuotermela dai piedi. Mi voltai; ma ecco, la avevo dietro, ora.«E se mi metto a correre,» pensai, «mi seguirà!»Mi stropicciai forte la fronte, per paura che stessi per ammattire, per farmene una fissazione. Ma sì! Così era! Il simbolo, lo spettro della mia vita era quell’ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé dei piedi altrui. Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stìa: la sua ombra per le vie di Roma.Ma aveva un cuore quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così!Allora la sentii come cosa viva, e sentii dolore per essa, come il cavallo e le ruote del carro e i piedi de’ viandanti ne avessero veramente fatto strazio. E non volli lasciarla più lì, esposta, per terra. Passò un tram, e vi montai.
Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cap. XV
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UN ESEMPIO PRATICO
L’analisi di un racconto: i richiami intertestualiUN ESEMPIO PRATICO
L’analisi di un racconto: i richiami intertestuali
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Il tema dell’ombra nel Fu Mattia Pascal
Mattia Pascal: l’uomo che visse due volte
La prima vita di Mattia Pascal e la morte-liberazione.
La seconda vita di Mattia Pascal-Adriano Meis e il finto suicidio.
L’impossibile ritorno di Mattia Pascal alla vita di prima e l’approdo alla non- vita del fu Mattia Pascal.
UN ESEMPIO PRATICO
Guida all’analisi UN ESEMPIO PRATICO
Guida all’analisi
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Comprensione e analisi1. Sintetizza il contenuto del brano.2. Delinea le caratteristiche del personaggio.3. Individua il narratore e la focalizzazione ed esamina le tecniche
utilizzate.4. Soffermati sulla sintassi e mettine in luce le caratteristiche.
InterpretazioneIndividua il tema dell’«ombra» esaminando tutti i punti in cui la parola ricorre, anche come referente pronominale, e specifica quando il termine viene usato nel suo significato letterale e quando assume valore metaforico.
UN ESEMPIO PRATICO
L’analisi testualeUN ESEMPIO PRATICO
L’analisi testuale
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Un’unica sequenza aperta e chiusa da verbi di movimento: Uscii di casa….. vi montai
Un unico personaggio scisso in tre figure prive di consistenza: • Adriano Meis • l’ombra • Mattia Pascal
Focalizzazione interna:• Narratore interno: io narrante• Tecniche:
discorso diretto discorso indiretto libero monologo interiore
Tema: • l’uomo ombra, simbolo dell’inconsistenza del personaggio che non ha più
un’identità Stile:
• sintassi frantumata • linguaggio espressionistico
UN ESEMPIO PRATICO
I rapporti intertestualiUN ESEMPIO PRATICO
I rapporti intertestuali
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Il tema dell’ombra nei tre testi
Nel racconto di Tabucchi l’ombra rappresenta la parte di sé di cui il personaggio è stato privato durante la deportazione.
Nel racconto di von Chamisso l’ombra è la parte più autentica di sé che Peter ha venduto al diavolo in cambio della ricchezza, ma può essere interpretata anche come simbolo del conformismo della società borghese.
Nel romanzo di Pirandello l’ombra simboleggia l’inconsistenza del personaggio che non ha più un’identità: è un’ombra che cammina.
Verso l’esame di StatoVerso l’esame di Stato
Traccia prima prova esame di Stato (tipologia A) simulazione 26 marzo 2019
Io mi vidi escluso per sempre dalla vita, senza possibilità di rientrarvi. Con quel lutto nel cuore, con quell’esperienza fatta, me ne sarei andato via, ora, da quella casa, a cui mi ero già abituato, in cui avevo trovato un po’ di requie, in cui mi ero fatto quasi il nido; e di nuovo per le strade, senza meta, senza scopo, nel vuoto. La paura di ricader nei lacci della vita, mi avrebbe fatto tenere più lontano che mai dagli uomini, solo, solo, affatto solo, diffidente, ombroso; e il supplizio di Tantalo si sarebbe rinnovato per me. Uscii di casa come un matto. Mi ritrovai dopo un pezzo per la via Flaminia, vicino a Ponte Molle. Che ero andato a far lì? Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s’affissarono su l’ombra del mio corpo e rimasi un tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, io non potevo calpestarla, l’ombra mia.Chi era più ombra di noi due? Io o lei?Due ombre!Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io, zitto; l’ombra, zitta.L’ombra d’un morto. Ecco la mia vita…Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo con le quattro zampe, poi le ruote del carro.- Là, così! Forte, sul collo! Oh oh, anche tu, cagnolino? Su, da bravo, sì: alza un’anca! alza un’anca!Scoppiai a ridere d’un maligno riso; il cagnolino scappò via spaventato; il carrettiere si voltò a guardarmi. Allora mi mossi; e l’ombra, meco, dinanzi. Affrettai il passo per cacciarla sotto altri carri, sotto i piedi de’ viandanti, voluttuosamente. Una smania mala mi aveva preso, quasi adunghiandomi il ventre; alla fine non potei più vedermi davanti quella mia ombra; avrei voluto scuotermela dai piedi. Mi voltai; ma ecco, la avevo dietro, ora.«E se mi metto a correre,» pensai, «mi seguirà!»Mi stropicciai forte la fronte, per paura che stessi per ammattire, per farmene una fissazione. Ma sì! Così era! Il simbolo, lo spettro della mia vita era quell’ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé dei piedi altrui. Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stìa: la sua ombra per le vie di Roma.Ma aveva un cuore quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così!Allora la sentii come cosa viva, e sentii dolore per essa, come il cavallo e le ruote del carro e i piedi de’ viandanti ne avessero veramente fatto strazio. E non volli lasciarla più lì, esposta, per terra. Passò un tram, e vi montai.
Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cap. XV
Verso l’esame di StatoVerso l’esame di Stato
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Comprensione e analisi 1. Riassumi il contenuto del brano. 2. Individua e spiega i temi centrali di questo episodio, facendo riferimento alle espressioni più significative presenti nel testo. 3. Soffermati sulla sintassi, caratterizzata da frasi brevi, sulle continue variazioni del tipo di discorso (indiretto, diretto, indiretto libero, ecc.) e sulla presenza di figure retoriche basate su ripetizioni o contrapposizioni di coppie di termini e spiegane il nesso con lo stato d'animo del protagonista. 4. Spiega la parte conclusiva del brano: Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così! Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo organico le risposte agli spunti proposti. Interpretazione Proponi una tua interpretazione complessiva del brano, delle sue tematiche e del contesto storico di riferimento e approfondiscila con opportuni collegamenti all'autore e/o ad altre tue eventuali letture e conoscenze personali, in cui ricorrano temi e riflessioni in qualche modo riconducibili a quelle proposte nel testo.
La contestualizzazioneLa contestualizzazione
Il brano va contestualizzato all’interno del romanzo e dell’intera opera di Pirandello che va a sua volta inquadrata nel contesto storico-culturale del primo Novecento (Seconda rivoluzione industriale, trasformazione della società, svolta nell’ambito della scienza, scoperta dell’inconscio, avanguardie artistico-letterarie).
Non più poeta vate né intellettuale scienziato, lo scrittore del primo Novecento avverte e rivendica l’emarginazione del ruolo, diventando coscienza della crisi. Egli si rispecchia pertanto in personaggi sconfitti, inetti, inadatti a vivere nella società «delle banche e delle imprese industriali» (secondo la definizione verghiana).
Mattia Pascal, come Vitangelo Moscarda di Uno nessuno e centomila, come gli inetti di Svevo o l’uomo senza qualità di Musil, avverte lo sdoppiamento e la dissoluzione dell’io, e alla fine della sua avventura giunge alla consapevolezza di essere solo un uomo-ombra, destinato per sempre all’emarginazione e all’esclusione familiare e sociale.
Il fu Mattia Pascal è inoltre un esempio della trasformazione radicale del romanzo del primo Novecento che non rivolge più l’attenzione alla società e ai meccanismi che ne regolano lo sviluppo, ma pone al centro l’analisi del personaggio e si rinnova anche nella struttura che risulta spesso volutamente slegata e rispecchia la destrutturazione dell’io che «non è più padrone in casa sua».
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RICHIAMI INTERTESTUALI A PARTIRE DAL FU MATTIA PASCAL
La storia straordinaria di Peter Schlemihl di Adelbert von Chamisso (l’ombra)
I treni che vanno a Madras di Antonio Tabucchi (l’ombra, la casualità)
«Lo scrittore è innanzitutto un ladro delle storie altrui, di cui si nutre, ed è anche un grande ascoltatore»
(Antonio Tabucchi)