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La valutazione multidimensionale clinico-
psicologica nei disturbi psicosomatici e somato
psichici
Carlo PrunetiDipartimento di Psicologia
Sezione di Psicologia ClinicaUniversità degli Studi di Parma e mail: carlo.pruneti@unipr.it
SALUTEIPPOCRATE di COSIPPOCRATE di COS (IV secolo a.c.) fu il (IV secolo a.c.) fu il ““PRECURSORE”PRECURSORE”
della moderna concezione di salute, della della moderna concezione di salute, della valutazione multidimensionale e dell’intervento valutazione multidimensionale e dell’intervento integrato, per primo sostenne che lintegrato, per primo sostenne che l’organismo è ’organismo è
unitario. Secondo Ippocrate:unitario. Secondo Ippocrate:
• La malattia non è semplice affezione di un singolo apparato, ma di tutto un sistema, profondamente influenzato dai suoi rapporti con l’ambiente
• Individua nel cervello l’organo più potente del corpo, dalla cui capacità di discernimento dipendono gli organi di senso (studi sugli effetti di traumi o
malattie del SNC sul comportamento)
• Dal trattato Delle Epidemie: “Il medico deve studiare i costumi, il regime, il modo di vita, l’età di ognuno; i discorsi, i silenzi, i pensieri, il sonno, l’insonnia, i sogni – come e quando – i gesti involontari – strapparsi i capelli, grattarsi, piangere… Perché, il più grande errore che si commette oggi è separare la psiche dal soma…”
Nell'isola di Cos, tenne vere e proprie conferenze e ospitò malati di ansia e depressione ai quali venivano, tra gli altri, fatti effettuare esercizi di rilasamento.
Ippocrate di Cos
(circa 460-370 a.c)
TEORIA UMORALE (Pitagora, Ippocrate, Galeno)
VECCHIAIAINVERNOFLEMMATICOFLEGMA (cervello)UMIDOACQUA
MATURITÀAUTUNNOMALINCONICOBILE NERA (milza)
FREDDO
TERRA
GIOVINEZZAESTATEBILIOSOBILE GIALLA (cistifellea)
SECCO
FUOCO
INFANZIAPRIMAVERASANGUIGNOSANGUE (cuore)
CALDO
UMIDOARIA
ETÀSTAGIONICARATTERIUMORI (organo)QUALITÀRADICI
Gli umori, responsabili dello stato di salute o malattia e del temperamento sono Gli umori, responsabili dello stato di salute o malattia e del temperamento sono messi in relazione con le stagioni e le età della vita. messi in relazione con le stagioni e le età della vita.
Tale schema riflette il tentativo di una comprensione globale dell’uomo e della Tale schema riflette il tentativo di una comprensione globale dell’uomo e della natura. natura.
SALUTE
La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non consiste soltanto in un’assenza di malattia o infermità. Il possesso del massimo stato di salute che è capace di raggiungere costituisce uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano (OMS).
Cambiamento epistemologico , con importanti ripercussioni Cambiamento epistemologico , con importanti ripercussioni sul piano operativo, che coinvolge non solo il medico ma sul piano operativo, che coinvolge non solo il medico ma anche lo psicologo e gli altri operatori della salute:anche lo psicologo e gli altri operatori della salute:
• Obiettivo benessere psicofisicoObiettivo benessere psicofisico
• Valutazione multidimensionale e approccio globale alla Valutazione multidimensionale e approccio globale alla persona persona
• Formazione multidisciplinare degli operatori della “ salute Formazione multidisciplinare degli operatori della “ salute ””
• Dialogo e collaborazione fra specialisti delle diverse Dialogo e collaborazione fra specialisti delle diverse disciplinediscipline
• Interventi integrati e personalizzatiInterventi integrati e personalizzati
La complessità dell’organismo umano e l’estrema variabilità interindividuale presuppongono:
• in caso di malattie organiche, accanto alla diagnosi medica, una approfondita valutazione delle variabili psicologiche individuali e socio-ambientali intervenienti nell’insorgenza, nel mantenimento e nel decorso della malattia e che possono influenzare la compliance;
• in presenza di disturbi psicopatologici, la diagnosi multiassiale prevede insieme alla valutazione psicodiagnostica anche la valutazione di qualsiasi condizione medica (asse III - DSM) e dei problemi di natura psicosociale e ambientale (asse IV - DSM) concomitanti, che possono avere un ruolo nella manifestazione, nel mantenimento dei sintomi, oltre che nella programmazione dell’intervento e nell’efficacia del trattamento
VALUTAZIONE
MULTIDIMENSIONALE:
DIAGNOSI
“ “ Processo logico con cui il medico Processo logico con cui il medico definisce l’esistenza e la natura definisce l’esistenza e la natura della malattia e le condizioni del della malattia e le condizioni del
paziente…” paziente…” (Enciclopedia Universale Rizzoli)(Enciclopedia Universale Rizzoli)
Modello medico classico della diagnosi Primo contatto col malato e colloquio clinicoPrimo contatto col malato e colloquio clinico
OsservazioneOsservazione
Esame obiettivo clinicoEsame obiettivo clinico
Accertamenti diagnostici: esami strumentali e di laboratorioAccertamenti diagnostici: esami strumentali e di laboratorio
I risultati degli esami I risultati degli esami confermano l’ipotesi diagnostica?confermano l’ipotesi diagnostica?
TrattamentoTrattamento
Verifica trattamentoVerifica trattamento
Formulazione/Riformulazione ipotesi diagnosticaFormulazione/Riformulazione ipotesi diagnostica
SISI
NNOO
Le differenze fra diagnosi medica e clinico-psicologicaSegni e sintomiSegni e sintomi
Prima ipotesi Prima ipotesi
Verifica di laboratorioVerifica di laboratorio
o strumentaleo strumentale
Conferma della diagnosiConferma della diagnosi
InterventoIntervento
Verifica dell’efficaciaVerifica dell’efficacia
Segni e sintomiSegni e sintomi
Prima ipotesiPrima ipotesi
Valutazione del comportamentoValutazione del comportamento
Verifica della diagnosi (?)Verifica della diagnosi (?)
InterventoIntervento
Verifica dell’efficacia (?)Verifica dell’efficacia (?)
Il paradigma di HullORGANISMOSTIMOLO RISPOSTA
ESTERNO, oppure
INTERNO:
Cognitivo
Fisiologico
Fisico, ecc.
INFLUENZE:Genetiche
Temperamentali
Familiari
Educazione
Stati mentali
MOTORIO-VOLONTARIO
COGNITIVO-VERBALE
AUTONOMICO-INVOLONTARIO
La valutazione clinico-psicologica:
COSA INDAGARE
Comportamenti interni: cognitivi, emozionali, neurovegetativi, ecc.
Comportamenti esterni: verbali, motori, gestuali, di relazione, ecc.
Abitudini e condotte a rischio per la salute
Stili di vita disadattivi e comportamenti stress correlati
Tratti stabili, tipologie di personalità, temperamento
Risorse e stili di coping
Fattori socio-ambientali (status socio-economico; presenza/assenza di relazioni affettive significative, sostegno sociale, ecc)
Sintomi, disturbi psicopatologici
Quadro e profilo psicofisiologico
Quadro neuroendocrino
La valutazione clinico-psicologica
METODICHE D’INDAGINE• Anamnesi
• Colloquio
• Osservazione (comportamento, gestualità, mimica, ecc.)
• Somministrazione di test psicodiagnostici (valutazione dello stato attuale, personalità e temperamento, resistenza allo stress, stile e risorse di coping, sistema di credenze-aspettative, ecc.)
• Valutazione dell’assetto psicofisiologico
• Integrazione con altri dati medici (esami ematochimici, dosaggi ormonali, esami strumentali)
PATOLOGIE ORGANICHEDISTURBI SOMATICI
FATTORI PSICOLOGICI FATTORI PSICOLOGICI varabili individuali e socio-culturalivarabili individuali e socio-culturali
(storia clinica, aspettative e credenze, resistenza allo stress, abitudini e (storia clinica, aspettative e credenze, resistenza allo stress, abitudini e comportamenti tipici, status socio-economico, rete dei servizi, ecc)comportamenti tipici, status socio-economico, rete dei servizi, ecc)
DISTURBI DISTURBI PSICOSOMATICIPSICOSOMATICI
Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI:Disturbi sostenuti da FATTORI PSICOLOGICI: ruolo nell’insorgenza, intensità e mantenimento anche di disturbi ruolo nell’insorgenza, intensità e mantenimento anche di disturbi
fisicifisici
DISTURBI DISTURBI SOMATOPSICHICISOMATOPSICHICI
PATOLOGIE di TIPO più strettamente MEDICO:PATOLOGIE di TIPO più strettamente MEDICO: alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche alterazioni organiche con ripercussioni psicologiche
MENTECORPO
INTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITÀINTEGRAZIONE - INTERAZIONE - BIDIREZIONALITÀ
DSM IV - TR
Nel DSM IV non compare il termine “psicosomatico” ne’ “medicina psicosomatica” o
“disturbo psicosomatico” o il suo reciproco “disturbo somato – psichico” ma vi è una sezione riguardante disturbi “psicofisiologici”, disturbi post traumatici da stress, disturbi somatoformi e
condizioni mediche acute e disordini fisici (asse III)
DSM-IV Disturbi somatoformi
• Sintomi fisici che non trovano giustificazione in nessuna causa fisiologica e che sfuggono al controllo volontario
• Causa psicogena: ruolo cardine dell’ansia
• La mente produce effetti negativi sul corpo
• Insorgenza tipicamente correlata con eventi stressanti
DISTURBO DI CONVERSIONE (ISTERIA)DISTURBO DI CONVERSIONE (ISTERIA)
DISTURBO ALGICODISTURBO ALGICO
DISTURBO DI DISMORFISMO CORPOREODISTURBO DI DISMORFISMO CORPOREO
IPOCONDRIAIPOCONDRIA
DISTURBO DI SOMATIZZAZIONEDISTURBO DI SOMATIZZAZIONE
DSM IVDSM IVDisturbi psicofisiologiciDisturbi psicofisiologici
• Sintomi fisici veri e propri, causati o aggravati da fattori emozionali
• Rappresentano una prova empirica dell’integrazione mente-corpo
• La psiche, la mente produce effetti negativi sul soma, il corpo
• Non compaiono fra le categorie diagnostiche del DSM-IV e per tanto non sono riconosciuti come disturbi mentali
• Il DSM-IV tuttavia prevede la diagnosi di fattori psicologici che influenzano una condizione medica, codificata nella vasta sezione che comprende “altre condizioni che possono essere oggetto di attenzione clinica”
• Diagnosi applicabile a qualsiasi malattia organica influenzata nell’eziologia, decorso e mantenimento da fattori
psicologici, come lo stress.
DSM IVDisturbi Mentali Dovuti a una Disturbi Mentali Dovuti a una
Condizione Medica GeneraleCondizione Medica Generale caratterizzato dalla presenza di sintomi mentali che caratterizzato dalla presenza di sintomi mentali che
sono ritenuti la conseguenza fisiologica diretta di una sono ritenuti la conseguenza fisiologica diretta di una condizione medica generale. condizione medica generale.
Il termine Il termine condizione medica generalecondizione medica generale si riferisce a si riferisce a condizioni che sono codificate sull’Asse III del DSM IVcondizioni che sono codificate sull’Asse III del DSM IV
Lo scopo di distinguere le condizioni mediche generali Lo scopo di distinguere le condizioni mediche generali dai disturbi mentali è quello di incoraggiare dai disturbi mentali è quello di incoraggiare l’accuratezza delle valutazioni e di fornire uno l’accuratezza delle valutazioni e di fornire uno strumento pratico e rapido per favorire la strumento pratico e rapido per favorire la comunicazione tra operatori sanitaricomunicazione tra operatori sanitari
DSM IVDisturbo Post-traumatico da
Stress Acuto.Acuto. Questa specificazione dovrebbe essere usata quando Questa specificazione dovrebbe essere usata quando
la durata dei sintomi è inferiore a 3 mesi. la durata dei sintomi è inferiore a 3 mesi. Cronico.Cronico. Questa specificazione dovrebbe essere usata Questa specificazione dovrebbe essere usata
quando i sintomi durano 3 mesi o più.quando i sintomi durano 3 mesi o più. Ad Esordio Tardivo.Ad Esordio Tardivo. Questa specificazione indica che sono Questa specificazione indica che sono
trascorsi almeno 6 mesi tra l’evento e l’esordio dei sintomitrascorsi almeno 6 mesi tra l’evento e l’esordio dei sintomi L’individuo con PTSD, presenta sintomi persistenti di ansia o L’individuo con PTSD, presenta sintomi persistenti di ansia o
di aumento dell’arousal non presenti prima del trauma. di aumento dell’arousal non presenti prima del trauma. Questi sintomi possono includere difficoltà ad addormentarsi Questi sintomi possono includere difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, che può essere causata da incubi o a mantenere il sonno, che può essere causata da incubi frequenti durante i quali viene rivissuto l’evento traumatico, frequenti durante i quali viene rivissuto l’evento traumatico, ipervigilanza, ed esagerate risposte di allarme. Alcuni ipervigilanza, ed esagerate risposte di allarme. Alcuni individui riferiscono irritabilità o scoppi d’ira o difficoltà a individui riferiscono irritabilità o scoppi d’ira o difficoltà a concentrarsi o a eseguire compiti.concentrarsi o a eseguire compiti.
Reperti di laboratorio associati L’aumento dell’arousal può Reperti di laboratorio associati L’aumento dell’arousal può essere misurato attraverso studi del funzionamento del essere misurato attraverso studi del funzionamento del sistema neuro-vegetativo (per es., frequenza cardiaca, sistema neuro-vegetativo (per es., frequenza cardiaca, elettromiografia, attività delle ghiandole sudoripare).elettromiografia, attività delle ghiandole sudoripare).
Intervento multidisciplinare,disturbi psicofisiologici e stress• Secondo la teoria della debolezza somatica la connessione
tra lo stress e un determinato disturbo psicofisiologico risiede nella debolezza di un organo specifico.
• La teoria della reazione specifica, invece, si basa sul presupposto che le persone differiscono rispetto alle modalità, ai pattern di reattività, con cui il loro sistema nervoso autonomo risponde allo stress. L’apparato di organi più sensibile allo stress ha maggiore probabilità di ammalarsi. Per esempio, una persona il cui canale preferenziale di risposta autonomica è la frequenza cardiaca, con aumento della pressione arteriosa, è più suscettibile di sviluppare disturbi cardiovascolari.
• L’intensità e la durata della risposta individuale allo stress, la capacità di resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da variabili biologico-costituzionali, psicologico-cognitive, comportamentali e socioambientali.
Oltre ad essere parte integrante dell’assessment di tutti maggiori disturbi,la valutazione psicofisiologica gioca un ruolo fondamentale nei cosiddetti “disturbi psicosomatici” o meglio psicofisiologici.
Nel caso del paziente “psicosomatico tipico”, l’alterazione dell’equilibrio emozionale espressa dall’ansia tende a manifestarsi attraverso canali e vie di tipo somatico piuttosto che a livello comportamentale.
Spesso si ha uno scarico totale su vie vegetative ed endocrine al di fuori del livello di coscienza, senza vissuti intrapsichici e comportamenticorrelati. In questi casi solo un’ accurata valutazione clinico psicologica, psicofisiologica e psicoendocrina sarà in grado di descivere il disturbo ed indirizzare il trattamento.
Intervento multidisciplinare:disturbi psicofisiologici e assessment
psicofisiologico
Come i nostri schemi percettivi, Come i nostri schemi percettivi, cognitivi e l’ansietà….possono cognitivi e l’ansietà….possono influenzare il comportamentoinfluenzare il comportamento
““Quello che per il Quello che per il bruco sarà la fine del bruco sarà la fine del suo suo mondo....diventerà mondo....diventerà l'inizio della vita per l'inizio della vita per la farfalla”la farfalla”
Psicodiagnostica e psicologia clinica. Come scegliere il test giusto?
Vantaggi indubbi nell’utilizzo Vantaggi indubbi nell’utilizzo di una batteria standardizzata di una batteria standardizzata ma se ….ma se ….
Affiancata da strumenti Affiancata da strumenti specifici per ogni persona o per specifici per ogni persona o per giungere ad una descrizione giungere ad una descrizione accurata al fine di impostare accurata al fine di impostare un intervento miratoun intervento mirato
ASSESSMENT PSICOFISIOLOGICO
É un segmento della valutazione clinica É un segmento della valutazione clinica
generale del caso, rivolto all’esame della generale del caso, rivolto all’esame della
specifica configurazione di attivazione specifica configurazione di attivazione
psicofisiologica (SNA) in condizioni date.psicofisiologica (SNA) in condizioni date.
La catena di registrazione
Soggetto Soggetto elettrodoelettrodo
trasduttoretrasduttore
amplificatoreamplificatore
poligrafo oscilloscopio computerpoligrafo oscilloscopio computer
Assessment psicofisiologico:le principali variabili fisiologiche oggetto
d’indagine
• attività elettrodermica (scl/scr/gsr/spr) attività elettrodermica (scl/scr/gsr/spr)
• elettromiogramma di superficie (EMG)elettromiogramma di superficie (EMG)
• frequenza/ampiezza cardiaca (HR; HA)frequenza/ampiezza cardiaca (HR; HA)
• frequenza/ampiezza respiratoria (RR; RA)frequenza/ampiezza respiratoria (RR; RA)
• intervallo inter-battito (IBI)intervallo inter-battito (IBI)
• temperatura periferica (PT)temperatura periferica (PT)
• pressione arteriosa media (PWV)pressione arteriosa media (PWV)
• EEG bipolareEEG bipolare
PROFILO PSICOFISIOLOGICO DI STRESS (FULLER, 1974)
Nel PPF la registrazione si articola in tre fasi, Nel PPF la registrazione si articola in tre fasi, precedute da un periodo di adattamento precedute da un periodo di adattamento all’ambiente:all’ambiente:
• linea di base (Baseline/Riposo), 6 minuti;linea di base (Baseline/Riposo), 6 minuti;
• presentazione di uno stimolo stressante presentazione di uno stimolo stressante (Stress (Stress Presentation), 4 minuti;Presentation), 4 minuti;
• attesa di un possibile ritorno ai livelli di attesa di un possibile ritorno ai livelli di base base (Recovery/Recupero), 6 minuti.(Recovery/Recupero), 6 minuti.
ESEMPIO DI PROFILO PSICOFISIOLOGICO DI STRESS
PPF: modalità di registrazione
Il soggetto viene fatto accomodare sopra un lettino parzialmente Il soggetto viene fatto accomodare sopra un lettino parzialmente
reclinato con le braccia distese lungo il corpo, in una stanza reclinato con le braccia distese lungo il corpo, in una stanza
insonorizzata e con un illuminazione adeguata, a temperatura insonorizzata e con un illuminazione adeguata, a temperatura
costante (18°-22° C) ed umidità inferiore al 50%. costante (18°-22° C) ed umidità inferiore al 50%.
Dopo un’adeguata informazione del soggetto riguardo all’esame Dopo un’adeguata informazione del soggetto riguardo all’esame
(durata, modalità, breve spiegazione dei canali registrati, (durata, modalità, breve spiegazione dei canali registrati,
rassicurazioni sull’assenza di alcun pericolo o dolore), segue il rassicurazioni sull’assenza di alcun pericolo o dolore), segue il
posizionamento degli elettrodi.posizionamento degli elettrodi.
Anatomia della pelleAnatomia della pelle• Lo strato corneo è composto Lo strato corneo è composto
da cellule piatte e morte. da cellule piatte e morte. Queste vengono Queste vengono continuamente rimpiazzate da continuamente rimpiazzate da altre prodotte dallo strato altre prodotte dallo strato germinativo.germinativo.
• Il derma sottostante è formato Il derma sottostante è formato da tessuto connettivo e da tessuto connettivo e contiene vasi sanguigni, nervi, contiene vasi sanguigni, nervi, vasi linfatici, follicoli piliferi, vasi linfatici, follicoli piliferi, ghiandole sudoripare e ghiandole sudoripare e ghiandole sebacee.ghiandole sebacee.
• L’ipoderma è un tessuto L’ipoderma è un tessuto sottocutaneo ricco di grasso sottocutaneo ricco di grasso che contiene vasi sanguigni e che contiene vasi sanguigni e linfatici, le radici dei follicoli linfatici, le radici dei follicoli piliferi, nervi sensoriali e le piliferi, nervi sensoriali e le porzioni secretorie delle porzioni secretorie delle ghiandole sudoripare.ghiandole sudoripare.
CUTCUTEE
EPIDERMIDEPIDERMIDEE
Strato Strato CorneoCorneo
Strato Strato LucidoLucido
Strato Strato granulosogranuloso
Strato Strato spinosospinoso
Strato Strato germinativogerminativo
DERMADERMAStrato Strato
papillarepapillare
Strato Strato reticolarereticolare
IPODERMAIPODERMA
Ghiandola sudoriparaGhiandola sudoripara
La ghiandola sudoripara è un annesso La ghiandola sudoripara è un annesso cutaneo formato da un tubicino lungo e sottile, cutaneo formato da un tubicino lungo e sottile, un’estremità del quale è connessa con un’estremità del quale è connessa con l’esterno a livello dell’epidermide mentre l’altra l’esterno a livello dell’epidermide mentre l’altra termina a fondo cieco dopo essersi avvolta a termina a fondo cieco dopo essersi avvolta a gomitolo su sé stessa a livello del derma o gomitolo su sé stessa a livello del derma o anche dell’ipoderma (segmento secretorio). anche dell’ipoderma (segmento secretorio). Attraverso il derma il dotto, o glomerulo Attraverso il derma il dotto, o glomerulo sudoriparo, assume una forma ondulata che sudoriparo, assume una forma ondulata che diviene a spirale lungo l’epidermide.diviene a spirale lungo l’epidermide.
Psicofisiologia e fisiologia…le ghiandole sudoripare
ParametriParametri Frequenza: numero di EDRs osservate nella finestra Frequenza: numero di EDRs osservate nella finestra
temporale considerata.temporale considerata.
Ampiezza: altezza di una singola risposta. Ampiezza: altezza di una singola risposta.
Latenza: tempo che intercorre tra la presentazione Latenza: tempo che intercorre tra la presentazione dello stimolo e la comparsa della risposta. Rispetto dello stimolo e la comparsa della risposta. Rispetto ad altri biosegnali, quello relativo all’EDA presenta ad altri biosegnali, quello relativo all’EDA presenta una latenza di risposta più grande. La latenza della una latenza di risposta più grande. La latenza della risposta dell’EDA relativa alle misure esosomatiche risposta dell’EDA relativa alle misure esosomatiche si aggira intorno ai 1-2 sec (Edelberg, 1967). La si aggira intorno ai 1-2 sec (Edelberg, 1967). La latenza della SPR, invece, è più breve di circa 300 latenza della SPR, invece, è più breve di circa 300 msec (Venables & Christie, 1980).msec (Venables & Christie, 1980).
Tempo di ascesa Tempo di ascesa (Rise time)(Rise time): tempo che impiega la : tempo che impiega la EDR a raggiungere l’intensità massima.EDR a raggiungere l’intensità massima.
InnervazioneInnervazione La parte secretoria della ghiandola La parte secretoria della ghiandola
sudoripara è provvista di fibre nervose sudoripara è provvista di fibre nervose simpatiche ampiamente ramificate, alcune simpatiche ampiamente ramificate, alcune delle quali si estendono fino alle zone delle quali si estendono fino alle zone dermali del dotto.dermali del dotto.
Anche se la trasmissione post-gangliare Anche se la trasmissione post-gangliare simpatica è di norma adrenergica (NA come simpatica è di norma adrenergica (NA come neurotrasmettitore), quella relativa alla neurotrasmettitore), quella relativa alla secrezione di sudore è colinergica (ACh secrezione di sudore è colinergica (ACh come neurotrasmettitore). come neurotrasmettitore).
I neuroni pre-gangliari responsabili della I neuroni pre-gangliari responsabili della secrezione di sudore si accompagnano, a secrezione di sudore si accompagnano, a livello periferico, alle altre fibre nervose livello periferico, alle altre fibre nervose simpatiche provenienti dal corno laterale simpatiche provenienti dal corno laterale del midollo spinale (da C8 a L2) del midollo spinale (da C8 a L2) ipsilateralmente attraverso il tronco ipsilateralmente attraverso il tronco simpatico.simpatico.
ControlloControllo Stimolazioni elettriche dell’ipotalamo paraventricolare e Stimolazioni elettriche dell’ipotalamo paraventricolare e
dell’area posteriore dello stesso è seguita da dell’area posteriore dello stesso è seguita da vasocostrizione, piloerezione e secrezione di sudore. vasocostrizione, piloerezione e secrezione di sudore. Dall’ipotalamo le fibre “simpatiche” attraverso il Dall’ipotalamo le fibre “simpatiche” attraverso il tegmento e la formazione reticolare raggiungono tegmento e la formazione reticolare raggiungono ipsilateralmente il corno laterale del midollo spinale. ipsilateralmente il corno laterale del midollo spinale.
Esistono due principali fonti cerebrali di EDA:Esistono due principali fonti cerebrali di EDA: 1. 1. EDA 1, costituita da influenze ipsilaterali eccitatorie EDA 1, costituita da influenze ipsilaterali eccitatorie
provenienti dall’amigdala (reazioni di orientamento e provenienti dall’amigdala (reazioni di orientamento e difesa) e inibitorie dall’ippocampo (inibizione difesa) e inibitorie dall’ippocampo (inibizione comportamentale) mediata dalle aree termoregolatrici comportamentale) mediata dalle aree termoregolatrici dell’ipotalamo, concomitante a fattori emozionali.dell’ipotalamo, concomitante a fattori emozionali.
2. 2. EDA 2, costituita da influenze controlaterali EDA 2, costituita da influenze controlaterali provenienti dai gangli della base e dalle aree corticali provenienti dai gangli della base e dalle aree corticali premotorie, concomitante alla preparazione di azioni premotorie, concomitante alla preparazione di azioni motorie specifiche.motorie specifiche.
3. 3. EDA 3, costituita dall’attività modulatrice della EDA 3, costituita dall’attività modulatrice della formazione reticolare legata alle variazioni dell’arousal formazione reticolare legata alle variazioni dell’arousal generale. generale.
Proprietà resistive e capacitive della Proprietà resistive e capacitive della pellepelle
Una resistenza variabile costituita dallo strato Una resistenza variabile costituita dallo strato corneo.corneo.
Una resistenza fissa costituita dalla barriera Una resistenza fissa costituita dalla barriera dell’epidermide.dell’epidermide.
Resistenze costituite dai dotti delle ghiandole Resistenze costituite dai dotti delle ghiandole sudoripare.sudoripare.
Una resistenza fissa e bassa costituita dalla Una resistenza fissa e bassa costituita dalla parte inferiore dell’epidermide, dal derma e parte inferiore dell’epidermide, dal derma e probabilmente dall’ipoderma.probabilmente dall’ipoderma.
Le membrane della parte secretoria delle Le membrane della parte secretoria delle ghiandole sudoripare, data la loro ghiandole sudoripare, data la loro permeabilità selettiva a determinate specie permeabilità selettiva a determinate specie ioniche, accumulano e separano cariche (ioni) ioniche, accumulano e separano cariche (ioni) come dei condensatori.come dei condensatori.
MeccanismiMeccanismi
La maggior parte dell’EDA avviene nel derma o negli stessi La maggior parte dell’EDA avviene nel derma o negli stessi dotti sudoripari. La cavità del dotto ha infatti un potenziale dotti sudoripari. La cavità del dotto ha infatti un potenziale negativo rispetto al tessuto circostante che dà origine al negativo rispetto al tessuto circostante che dà origine al potenziale cutaneo. I dotti sono in genere pieni sino allo strato potenziale cutaneo. I dotti sono in genere pieni sino allo strato germinativo; è questa quantità statica di sudore che germinativo; è questa quantità statica di sudore che determina il livello tonico dell’EDA, cioè il SCL e il SPL. determina il livello tonico dell’EDA, cioè il SCL e il SPL.
Se il sudore contenuto nel dotto viene spinto Se il sudore contenuto nel dotto viene spinto temporaneamente verso l’alto da un aumento del tono temporaneamente verso l’alto da un aumento del tono simpatico nell’attività secretiva della ghiandola, si osserva un simpatico nell’attività secretiva della ghiandola, si osserva un aumento della conduttività (SCR) ovvero un aumento della aumento della conduttività (SCR) ovvero un aumento della negatività (SPR). Non è necessario che il sudore raggiunga la negatività (SPR). Non è necessario che il sudore raggiunga la superficie della pelle per distinguere una SCR o una SPR. superficie della pelle per distinguere una SCR o una SPR.
il tipo di dispersione del sudore successivo al all’innalzamento il tipo di dispersione del sudore successivo al all’innalzamento nel dotto modifica la morfologia della risposta. Una graduale nel dotto modifica la morfologia della risposta. Una graduale diffusione del sudore sullo strato corneo produce una SPR diffusione del sudore sullo strato corneo produce una SPR caratterizzata da un aumento transitorio di negatività caratterizzata da un aumento transitorio di negatività (risposta unifasica) e una SCR caratterizzata da un lento (risposta unifasica) e una SCR caratterizzata da un lento recupero. Un riassorbimento più attivo del sudore attraverso recupero. Un riassorbimento più attivo del sudore attraverso un cambiamento nella membrana selettiva del dotto produce un cambiamento nella membrana selettiva del dotto produce una SPR caratterizzata da una iniziale fase negativa ed una una SPR caratterizzata da una iniziale fase negativa ed una successiva fase positiva (risposta bifasica) e una SCR a successiva fase positiva (risposta bifasica) e una SCR a recupero più rapidorecupero più rapido
FREQUENZA CARDIACAFREQUENZA CARDIACA (FC)FREQUENZA CARDIACAFREQUENZA CARDIACA(FC) Elettrocardiogramma (ECG): Elettrocardiogramma (ECG):
registrazione a livello epidermico registrazione a livello epidermico dell’attività elettrica del muscolo dell’attività elettrica del muscolo cardiaco.cardiaco.
L’onda depolarizzante origina L’onda depolarizzante origina nel nodo seno-atriale e si nel nodo seno-atriale e si propaga, attraverso tessuti ad propaga, attraverso tessuti ad alta conducibilità, alle altre fibre alta conducibilità, alle altre fibre muscolari.muscolari.
L’intensità, la direzione e il verso L’intensità, la direzione e il verso dell’onda depolarizzante sono dell’onda depolarizzante sono rappresentate da un tracciato rappresentate da un tracciato tipico.tipico.
La frequenza cardiaca viene La frequenza cardiaca viene stimata in base al tempo che stimata in base al tempo che intercorre tra un’onda R e l’altra.intercorre tra un’onda R e l’altra.
Il cuore….
TEMPERATURA CUTANEA PERIFERICATEMPERATURA CUTANEA PERIFERICA
Le mani fredde e il pallore sono Le mani fredde e il pallore sono
dovuti alla riduzione del lume dei dovuti alla riduzione del lume dei
vasi sanguigni periferici vasi sanguigni periferici
(vasocostrizione).(vasocostrizione).
Ad una attivazione simpatico-Ad una attivazione simpatico-
adrenergica che provoca adrenergica che provoca
vasocostrizione cutanea vasocostrizione cutanea
corrisponde una attivazione corrisponde una attivazione
simpatico-colinergica che simpatico-colinergica che
determina vasodilatazione determina vasodilatazione
muscolare.muscolare.
Si registra applicando un termistore Si registra applicando un termistore
sulla porzione distale (temperatura sulla porzione distale (temperatura
cutanea distale) di un dito o cutanea distale) di un dito o
sull'eminenza ipotenare della mano sull'eminenza ipotenare della mano
(temperatura cutanea periferica).(temperatura cutanea periferica).
Segnale sinusoidale
Conversione analogico-digitale
Campionamento del segnale
Sottocampionamento
Physiological Changes in the Flight-or-Fight Response Organ Change
Pupils of the Eye Enlarge to facilitate greater acuity to see danger and escape routes
Brain Increased blood flow, increased metabolism of glucose, focusing more intense, fatiguing thoughts
Heart Increased heart rate and vasospasm for risk of stroke and heart attack
Lungs Increased respiratory rate, dilation of bronchi, increased oxygen supply to enable rigorous physical response to attack
Liver Increased glucose production via gluconeogenesis which depletes energy reserve
Muscles Increased breakdown of glycogen to glucose for immediate energy, increased residual tension causing neurons behavior, irritability and discomfort
Fat tissue Increased breakdown of stored fat, more fatty acids in the bloodstream increasing heart disease risk
Digestion Increased acidity and decreased motility causing discomfort, possible constipation (at first) followed by diarrhea (if reaction is severe)
Excretory Neuron stimulation of the bladder producing the urge to urinate in spite of the fact that urine flow is reduced
Lymph tissue Increased release of T cells and natural killer cells depleting the reserves thus decreasing immune function
Skin Decreased blood flow causing cold hands/feet
Sweat Glands (mouth, throat)
Increased sympathetic nervous response causes sweating and hyperhydresis
Salivary Glands Decreased flow of saliva causing thicker, sticky, dry mouth "cotton mouth"
Stress oggettivi:
Calcolo aritmetico (MAT)Calcolo aritmetico (MAT) Compiti di memoriaCompiti di memoria Iperventilazione forzata (manovra di Iperventilazione forzata (manovra di
ValsalvaValsalva Somministrazione di rumori molto forti Somministrazione di rumori molto forti
(90 dbl)(90 dbl) Cold pressor testCold pressor test Video gameVideo game Diapositive o filmatiDiapositive o filmati CPM 47 (in versione tradizionale o CPM 47 (in versione tradizionale o
computerizzatacomputerizzata
MENTAL ARITHMETIC TASK:
È un compito di calcolo mentale nel quale È un compito di calcolo mentale nel quale
al soggetto è richiesto di eseguire al soggetto è richiesto di eseguire
consecutivamente la sottrazione di un consecutivamente la sottrazione di un
numero di due cifre da un altro di tre, ad numero di due cifre da un altro di tre, ad
esempio del numero 13 a partire dal esempio del numero 13 a partire dal
numero ottenuto in ogni successiva numero ottenuto in ogni successiva
sottrazione a partire dal numero 1007 per sottrazione a partire dal numero 1007 per
tutti e quattro i minuti della fase di stress. tutti e quattro i minuti della fase di stress.
STRESS SOGGETTIVO:
Consiste nel chiedere al soggetto di parlare, per Consiste nel chiedere al soggetto di parlare, per
tutti e quattro i minuti della fase di stress, di un tutti e quattro i minuti della fase di stress, di un
argomento che sia risultato rilevante argomento che sia risultato rilevante
dall’anamnesi e dal colloquio clinico, in modo dall’anamnesi e dal colloquio clinico, in modo
tale da creare una condizione di “attivazione” tale da creare una condizione di “attivazione”
neurovegetativa. In taluni casi è possibile neurovegetativa. In taluni casi è possibile
intervenire con quesiti e richieste di precisazioni intervenire con quesiti e richieste di precisazioni
per favorire lo sviluppo di un’adeguata per favorire lo sviluppo di un’adeguata
immedesimazione nel compito richiesto.immedesimazione nel compito richiesto.
APPLICAZIONI DEL PROFILO PSICOFISIOLOGICO DI STRESS
Nella valutazione iniziale del caso, riesce a dare informazioni sullo stato attuale e relativo ai mesi precedenti, sulla reattività allo stress, e sull’esaurimento delle risorse emozionali.
E’ un utile strumento per la verifica dell’andamento del caso, ossia per vedere durante il trattamento la presenza, l’entità e la direzione di eventuali miglioramenti.
A termine del trattamento per una migliore valutazione dei risultati conseguiti, e durante il follow-up per testare l’effettivo consolidamento di essi.
Va da sé che il criterio di successo di un intervento terapeutico deve passare per tutti i tre maggiori sistemi di risposte (cognitivo, comportamentale e psicoficofisiologico)per avere una reale significatività clinica.
Psicofisiologia nella pratica clinica
Vi sono numerose evidenze cliniche per cui un profilo di generale di bassa attivazione:
SCL basso (0,7-1,5µS) e non reattivo,
HR stabile a frequenze relativamente basse e non reattivo,
TH relativamente bassa (29-31°C sull’eminenza tenar)
RISULTA TIPICO DI SINDROMI IMPRONTATE A DEPRESSIONE DELL’UMORE O GRAVE DISTURBO DI TIPO OSSESSIVO.
In assoluto il minimo livello di attivazione, con valori bassissimi di SCL
(anche 0,5-0,8µS), drammatica e stabile bassa temperatura (anche 25,5-
29°C sull’eminenza tenar) e bassa e irregolare H.R., si riscontra nelle
sindromi anoressiche conclamate.
Psicofisiologia nella pratica clinica
Un profilo caratterizzato da alti valori in:
S.C.L. (12-13µS o più),H.R. (80 o più bpm),E.M.G. frontale (4-7,5 µV, se più elevati valutare se si è in presenza di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia),bassi valori alla Temperatura Periferica (28-29°C sull’eminenza tenar), accompagnati da una spiccata reattività a stimoli stressanti, e soprattutto
se vi è scarso o assente recupero
risulta tipico di
sindromi caratterizzate da alto livello di ansietà, quali ansia generalizzata, DAP, disturbi somatoformi con
notevole interessamento somatico
PPF e disturbi d’ansia: evidenze cliniche
DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATA:
caratterizzato da elevati livelli basali e
di risposta in fase di stress, con scarsa
capacità di recupero, di ritorno ai livelli
di base-line.
DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO:
elevata risposta agli stressor e scarsa
capacità di ritorno ai livelli di baseline
FOBIE SPECIFICHE e FOBIA SOCIALE:
livelli basali non significativamente elevati,
significativa reattività neurovegetativa nella
fase di stress. Ritorno ai livelli di base-line
nella fase di recupero.
DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS:
caratterizzato da elevati livelli basali e di
risposta in fase di stress con scarsa capacità di
recupero.
PPF e disturbi d’ansia: evidenze cliniche
DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO:
caratterizzato da un profilo areattivo, con
assenza di risposta di allerta, conseguente
all’ipercontrollo emotivo derivante dagli
schemi cognitivi caratteristici del disturbo
orientati a prevenire l’ansia e ogni altra
reazione emotiva (guscio cognitivo).
PPF e disturbi d’ansia: evidenze cliniche
Lo stressLo stress
StressStress Hans Selye per primo Hans Selye per primo
impiegò questo impiegò questo termine per definire termine per definire la la rispostarisposta aspecifica aspecifica dell’organismo ad un dell’organismo ad un evento interno o evento interno o esterno. Tale reazione esterno. Tale reazione può divenire può divenire pericolosa quando si pericolosa quando si trasforma in trasforma in un’attivazione un’attivazione eccessiva, cronica ed eccessiva, cronica ed inutile per l’equilibrio inutile per l’equilibrio dell’organismo stesso.dell’organismo stesso.
MALA
TTI
A
STRESS
SALUTE
A PROPOSITO DI STRESS…..
distresdistresss
EustressEustress
STRESS: che cos’è?
Nel linguaggio comune assume il senso di Nel linguaggio comune assume il senso di
tensione, ansia, preoccupazione, malessere tensione, ansia, preoccupazione, malessere
diffuso, associato a conseguenze negative per diffuso, associato a conseguenze negative per
l’organismo e per lo stato mentale l’organismo e per lo stato mentale
dell’individuo. dell’individuo.
Il termine stress in genere viene Il termine stress in genere viene
indifferentemente utilizzato per indicare sia indifferentemente utilizzato per indicare sia
l’evento causante lo stress, sia la conseguente l’evento causante lo stress, sia la conseguente
risposta, in difesa dallo stesso. risposta, in difesa dallo stesso.
STRESS
Il termine stress fu impiegato per la prima volta in
ambito scientifico da Selye (1936), che lo definì come
RISPOSTA ASPECIFICA
DELL’ORGANISMO AD OGNI
RICHIESTA EFFETTUATA SU DI
ESSO
Lo stress è un adattamento dell’organismo al
cambiamento dell’omeostasi prodotto da uno stressor
Le definizioni e le teorie sullo stress si sono evolute storicamente
attraverso diverse fasi. A partire dalle prime elaborazioni teoriche
che enfatizzavano il ruolo dell’ambiente esterno e le
caratteristiche oggettive dello stimolo (APPROCCIO BASATO
SULLO STIMOLO), i modelli successivi si focalizzarono sul ruolo
dei fattori interni all’individuo nel determinare la risposta di
stress (APPROCCIO BASATO SULLA RISPOSTA), fino alla
elaborazione del MODELLO TRANSAZIONALE, basato
sull’interazione fra l’individuo e l’ambiente, secondo uno scambio
dinamico e reciproco
STRESS: storia della teoria
Una definizione articolata ed esaustiva
del concetto di stress,
che sintetizza in un’unica formulazione
i contributi teorici di diversi autori
(Selye, Mason e Lazarus),
è stata proposta da
Pancheri (1979):
STRESS: definizione
STRESS: definizione
Lo stress è una risposta emessa dall’organismo
conseguentemente ad uno stimolo che ne altera l’equilibrio
omeostatico.
Tale risposta si manifesta sia a livello fisiologico che a livello
comportamentale ed è mediata da un’attivazione emozionale
indotta da una valutazione cognitiva del significato dello
stimolo.
Essa è relativamente aspecifica, nel senso che un’ampia
gamma di stimoli può innescarla, ma è personalizzata in
rapporto al significato dello stimolo per il singolo individuo e
alle sue modalità di reazione psicofisica.
STRESS: definizione
Lo stress è di per sè una reazione Lo stress è di per sè una reazione fisiologica fisiologica
adattivaadattiva, che può tuttavia assumere un , che può tuttavia assumere un
significato significato patogenetico patogenetico quando è prodotta in quando è prodotta in
modo troppo intenso, rimane attiva per lunghi modo troppo intenso, rimane attiva per lunghi
periodi di tempo o quando è ostacolata nel suo periodi di tempo o quando è ostacolata nel suo
normale svolgimentonormale svolgimento
L’elaborazione teorica sullo stress evidenzia
L’ETEROGENEITÀ DEGLI STIMOLI STRESSOGENI
LA RELATIVA SPECIFICITÀ DELLA RISPOSTA DI
STRESS
LA VALENZA ADATTIVA DELLA RISPOSTA DI
STRESS
IL RUOLO DELLA VALUTAZIONE COGNITIVA E DELLA
REAZIONE EMOZIONALE COME MEDIATORI DELLA
RISPOSTA DI STRESS
La risposta allo stress varia da persona a persona: stimoli dotati dello stesso potere stressante non inducono necessariamente la stessa risposta in soggetti diversi, così come stimoli stressanti di differente entità possono provocare reazioni equivalenti in persone differenti. La nocività di uno stimolo stressante non dipende quindi solo dalla intensità e durata della stimolazione, ma anche da fattori individuali, come la valutazione cognitiva, i tratti di personalità, le condizioni psicofisiche attuali, la resistenza allo stress, le risorse e i meccanismi di coping utilizzati e dai condizionamenti di tipo ambientale e familiare
ST
RE
SS
OR
Stimoli fisici
Stimoli psicosociali
Stimoli biologici
Valutazione cognitiva
Influenze genetiche e socio-ambientali
Attivazione emozionale
Programma psicobiologico
Programma comportamentale
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Reazioni aspecifiche
Reazioni specifiche
Malattia somatica
Comportamento deviante
Rinforzi
Rinforzi
STRESS
SINDROME GENERALE DI
ADATTAMENTODescritta da Seley, si compone di tre fasi:
• Fase di ALLARME: l’organismo mobilita le sue
difese attivando sia l’asse ipotalamo-ipofisi-cortico-
surrene, sia la parte midollare del surrene attraverso
il SNA simpatico.
Durante questa fase si mobilitano le energie con
funzione difensiva (innalzamento della frequenza cardiaca,
della PA, dell’EMG, diminuzione della secrezione salivare,
aumento del cortisolo, ecc…)
• Fase di RESISTENZA: se lo stress
persiste, l’evento fondamentale è l’incremento della
secrezione del cortisolo, che ha come conseguenza,
a lungo termine, la soppressione delle difese
immunitarie.
L’organismo tenta di adattarsi alla situazione e gli
indici fisiologici tendono a normalizzarsi anche se lo
sforzo per il ripristino dell’omeostasi è intenso.
STRESS
SINDROME GENERALE DI
ADATTAMENTO
STRESS
SINDROME GENERALE DI
ADATTAMENTO
• Fase di ESAURIMENTO: si manifesta
se lo stress continua oppure è superiore alle
capacità di adattamento dell’organismo,
questa fase è associata a modificazioni
fisiologiche che rappresentano fattori
predisponenti all’insorgenza di disturbi
psicofisiologici
Le modificazioni fisiologiche caratteristiche della
reazione di stress, mediate dal sistema nervoso
autonomo e dall’asse ipotalamo-ipofisi-surrene,
determinano complessivamente un aumento del
rilascio di adrenalina, noradrenalina, glucocorticoidi
(tra cui il cortisolo, riconosciuto come ormone dello
stress per eccellenza), mineralcorticoidi e
modificazioni nei livelli di altri ormoni e
neurotrasmettitori, tra i quali la prolattina, il GH
(ormone della crescita), gli oppioidi endogeni,
l’acetilcolina, la dopamina, ecc.
La risposta di stress
Queste sostanze mediano
reazioni fisiologiche importanti, utili per
fuggire, reagire e/o resistere
al pericolo/minaccia.
Tuttavia, se l’attivazione fisiologica è
sufficientemente intensa o si protrae oltre un
certo periodo di tempo, senza un recupero dei
livelli pre-stress, può causare danni funzionali
e/o strutturali ai sistemi somatici interessati.
La risposta di stress
STRESSORSTRESSOR
ipotalamoipotalamo
CRF
SNA-SIMPATICOSNA-SIMPATICO
ipofisi anterioreipofisi anteriore
ACTH
corticale del surrenecorticale del surrene
GLUCOCORTICOIDI
midollare midollare del del
surrenesurrene
NORADRENALINA
ADRENALINA
MINERALCORTICOIDI
(Cortisolo, Cortisone, ecc.) (Aldosterone, ecc.)
TerminazioTerminazioni post-ni post-gangliari gangliari del SNA del SNA
simpaticosimpatico
SN
A S
IMP
ATIC
OS
NA
PA
RA
SIM
PA
TIC
O
L’attivazione L’attivazione
emozionale e la risposta emozionale e la risposta
catecolamminica ad catecolamminica ad
essa correlata essa correlata
dipendono dalla dipendono dalla
valutazione cognitiva valutazione cognitiva
dello stimolo e dal suo dello stimolo e dal suo
significato sul piano significato sul piano
emotivo per il soggettoemotivo per il soggetto
Stress e catecolamineStress e catecolamine
StimoliStimoliValutazio
ne Cognitiva
EFFETTI SOMATICIEFFETTI SOMATICI
+ PA+ FC+ gettata cardiaca+ glicogenolisi+ lipolisi+ dilatazione bronchiale- Attività intestinale
Attivazione emozionale
Aumento Aumento delle delle
CATECOLAMINCATECOLAMINEE
EFFETTI EFFETTI COMPORTAMENTALICOMPORTAMENTALI
. Attivazione EEG
. Migliori prestazioni motorie e cognitive. Aumento dell’attenzione e della vigilanza. Potenziamento della
ritenzione mnestica
• prodotto dalle ghiandole surrenali (corticale del surrene), è il principale principale ormone dello stres, è un ormone dello stres, è un glucocorticoide, coinvolto nel metabolismo delle proteine e carboidrati, in particolare del glucosio
• stress ipercortisolemia
• modificazioni dei livelli e del ritmo circadiano del cortisolo sono presenti nel disturbo depressivo, nell’anoressia mentale ed in varie malattie disturbo depressivo, nell’anoressia mentale ed in varie malattie
organiche organiche
• effetto euforizzante, antiinfiammatorio, immunosoppressivo
ORMONI e STRESS
CortisoloCortisolo
Ormone della Ormone della crescita (GH)crescita (GH)
• prodotta dall’ iposifi anteriore
• stimola la produzione del lattestimola la produzione del latte
• effetto inbitorio sul comportamento sessualeeffetto inbitorio sul comportamento sessuale: + PRL=calo del desiderio sessuale
• livelli ematici elevati di PRL si associano a una riduzione della secrezione di LH e ad anovulazione fino all’amenorrea
• stressstress iperprolattinemiaiperprolattinemia
• + estrogeni + PRL
ProlattinaProlattina
• La risposta del GH allo stress è più lenta di quella degli altri ormoniLa risposta del GH allo stress è più lenta di quella degli altri ormoni
• Stress Stress aumento dei livelli basali di GHaumento dei livelli basali di GH
CORTISOLO
I livelli di cortisolo seguono un ritmo
circadiano con livelli più elevati la mattina
(zenit) al risveglio e più bassi la sera (nadir).
Lo stress, ma anche l'esercizio fisico, la
gravidanza, diete restrittive, farmaci
contenenti estrogeni, il carbonato di litio, il
metadone e l'alcool etilico possono far
aumentare i livelli di cortisolo.
STRESSORSTRESSOR
ipotalamoipotalamo
GRF (+)
ipofisiipofisi
GH
fegato, reni, altri fegato, reni, altri tessutitessuti
SS (-)
crescita osseacrescita ossea
IGF-1
STRESSORSTRESSOR
ipotalamoipotalamo
GnRH
(+)ipofisiipofisi
FSH
ovaie - testicoli ovaie - testicoli
Ovulazione Ovulazione estrogeni estrogeni
progestreroneprogestrerone
STRESSORSTRESSOR
ipotalamoipotalamo
TRF (+)
ipofisiipofisi
TSH
tiroidetiroide
tessutitessuti
T3 e T4
SISTEMA SOMATOTROPIC
O
SISTEMA GONADICO
SISTEMA TIROIDEO
LH
SpermatogenesSpermatogenesi testosteronei testosterone
Gli stressor di varia natura
attivano, attraverso la
mediazione cognitiva, sia la
risposta comportamentale che
i tre sistemi fisiologici
rappresentati dal Sistema
Nervoso Autonomo (SNA), dai
Sistemi Neuroendocrino ed
Endocrino (SNE e SE) e dal
Sistema Immunitario (SI).
Integrazione psicobiologicaIntegrazione psicobiologica
StimoliStimoliValutazione Valutazione CognitivaCognitiva
Attivazione Attivazione SNCSNC
ComportamenComportamentoto
Attivazione Attivazione SNASNA
Attivazione Attivazione SNE e SESNE e SE
Azione sul Azione sul SISI
Modificazioni Modificazioni somatichesomatiche
INQUINANTI
ALIMENTI
FARMACI
VIRUS
BATTERI
PARASSITI
STRESS
ALLERGENI
INALANTI
Psicologia clinica e sistema immunitarioPsicologia clinica e sistema immunitario
DISFUNZIONI
CELLULO-UMORALI
AUTOIMMUNITA', TUMORI,
IMMUNO-DEFICIT
SIS
TE
MA IM
MU
NE
I PROBLEMI SONO TANTI CHE MI PROVOCANO MAL DI TESTA...
Stress e malattia
Il ruolo dello stress come Il ruolo dello stress come
fattore di rischio per la salute fattore di rischio per la salute
è stato ampiamente studiato e confermato da è stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche. innumerevoli evidenze empiriche.
Le conseguenze dannose dello stress sulla Le conseguenze dannose dello stress sulla
salute salute
sono mediate da sono mediate da
modificazioni del sistema endocrino, modificazioni del sistema endocrino,
immunitario e nervoso autonomo e immunitario e nervoso autonomo e
dall’influenza negativa che esercita sui dall’influenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salutecomportamenti rilevanti per la salute
Legge di Yerkes Legge di Yerkes DodsonDodson
Stress e stile di vita
STRESSSTRESS
STILE di VITASTILE di VITA
Stress e stile di vita
Le persone sotto stress, OVVERO IN PREDA A STRESS CRONICO, hanno maggiore probabilità
di mettere in atto comportamenti malsani o rischiosi, tra i quali: consumo di alcol, sostanze
stupefacenti ad essetto euforizzante, sigarette, farmaci (soprattutto ansiolitici e
ipnoinducenti), diminuzione delle ore di sonno, consumazione veloce dei pasti, ecc., il tutto,
nel tentativo di ridurre la sensazione incombente di minaccia o di controllare le
emozioni vissute come destabilizzanti. Per cui lo stress risulta anche come conseguenza dello
stile di vita adottato
Stress?
Lo stress è da identificare non solo e Lo stress è da identificare non solo e non tanto come l’evento o situazione non tanto come l’evento o situazione (interna od esterna all’individuo) che (interna od esterna all’individuo) che genera turbamento, quanto nella genera turbamento, quanto nella reazione complessa, a livello reazione complessa, a livello comportamentale, fisiologico ed comportamentale, fisiologico ed ormonale, che tale evento o situazione ormonale, che tale evento o situazione provoca ed alla permanenza nel tempo provoca ed alla permanenza nel tempo dello stato di disequilibrio che si viene a dello stato di disequilibrio che si viene a creare.creare.
Ansia e stress
Gli schemi di Gli schemi di valutazione valutazione cognitiva, le cognitiva, le convinzioni, sono in convinzioni, sono in grado di giocare un grado di giocare un ruolo di primo piano ruolo di primo piano nella percezione nella percezione degli stimoli esterni degli stimoli esterni e nella elaborazione e nella elaborazione interna della risposta interna della risposta d’ansia e stress.d’ansia e stress.
-Ne vuole una? L’ultima?Ne vuole una? L’ultima?
-Vuole scherzare? Quella roba uccide!Vuole scherzare? Quella roba uccide!
Ansia, stress e rilassamento E’ da tenere ben E’ da tenere ben
presente che la presente che la sola assenza di sola assenza di ansia non significa ansia non significa rilassamento. Così rilassamento. Così come per altre come per altre variabili, variabili, la qualitàla qualità, , la tipologia del la tipologia del riposo e della riposo e della distensione, è in distensione, è in grado di grado di condizionare la condizionare la risposta interna risposta interna dell’organismo.dell’organismo.
Infine, in che Infine, in che rapporto stanno: rapporto stanno: ansia, stress, ansia, stress, piacere? piacere? realizzazione di realizzazione di se? Spesso sono se? Spesso sono strettamente strettamente interconnessi.interconnessi.
L’intensità e la durata della risposta individuale allo stress, la capacità di
resistenza allo stesso e la sua possibile azione patogena sono mediate da:
VARIABILI BIOLOGICO-COSTITUZIONALI, PSICOLOGICHE E SOCIO-AMBIENTALI
Tra i fattori moderatori della relazione stress-salute/malattia rientrano le
strategie e le risorse di coping ……….
• "Coping", letteralmente, significa "far fronte
a, tener testa (con successo)". In
psicologia clinica, rappresenta la modalità di
risposta tendenzialmente impiegata dal
soggetto per cercare di fronteggiare i
problemi.
• Il coping può essere descritto come
un’insieme di pensieri. Schemi mentali e
relativi comportamenti che l’individuo mette
in atto conseguentemente ad un evento
stressante per cercare di fronteggiarlo.
Il “COPING”,
che cos’è?
Lazarus e Folkman (1984) definirono il coping come
“gli sforzi della persona, sul piano cognitivo e comportamentale, per gestire (ridurre,
attenuare, dominare o tollerare) le richieste interne ed esterne poste da quelle
interrelazioni persona-ambiente che vengono valutate come estenuanti o eccessive
rispetto alle risorse possedute”
COPING: definizione
Distinsero due stili fondamentali di coping
• Coping focalizzato sul problema o
strumentale finalizzato a gestire o
risolvere la situazione problematica
• Coping centrato sull’emozione o
palliativo
volto a ridurre le emozioni negative
associate all’esperienza di stress
STILI di COPING
Gli stimoli assumono una valenza
stressogena nella misura in cui sono
percepiti dal soggetto come
potenzialmente dannosi
(valutazione primaria o “appraisal”)
e se questi valuta le proprie risorse
insufficienti o inadeguate a prevenire il
verificarsi di conseguenze sfavorevoli
(valutazione secondaria, reappraisal”)
Valutazione primaria e secondaria
Altri autori successivamente distindero un’ulteriore strategia di coping:
COPING ORIENTATO
ALL’EVITAMENTO
che consiste nel mettere in atto
comportamenti sostitutivi o attività
distraenti rispetto alla situazione
stressante
STILI di COPING
L’efficacia delle diverse strategie di
coping dipende dalla natura dello
stimolo/situazione stressante e dalle
caratteristiche individuali.
Non esistono, dunque, modalità di
gestione dello stress intrinsecamente
funzionali/disfunzionali
STILI di COPING
Le strategie basate sull’evitamento, tuttavia,
come la negazione e il disimpegno, il
prendere le distanze o la fuga, sebbene
possano essere utili, in alcune circostanze,
nelle fasi precoci dell’adattamento a eventi
traumatici, se utilizzate sistematicamente,
possono rivelarsi disadattive, incrementando
il rischio di malattia
STILI di COPING
Occorre distinguere le
“risposte di coping”
dalle “risorse di coping”.
Quest’ultime possono essere
interne o personali oppure esterne
o ambientali
RISPOSTE E RISORSE DI COPING
RISPOSTE di coping
coping orientato al problema
coping orientato alle emozioni
strategie di evitamento
RISORSE di coping
interne o personali
esterne o ambientali
Le risorse interne comprendono:
1. risorse individuali quali lo stato di salute ed il
livello d’energia
2.particolari configurazioni e tratti di personalità
(propensione all’ottimismo, hardiness, ecc),
3.Believes, schemi cognitivi (autostima,
autoefficacia, percezione di controllo),
4. competenze e abilità (capacità di problem solving
e abilità sociali).
RISORSE DI COPING
Le risorse esterne comprendono:
risorse materiali
(disponibilità economica, ecc)
e socio-ambientali
(sostegno sociale, ecc)
RISORSE di COPING
La valutazione degli stili di coping è un momento importante della indagine psicodiagnostica, sia ai fini della programmazione dell’intervento psicologico e/o psicoterapeutico sia in presenza di patologie organiche.
Gli stili di coping, infatti, sono in grado di influenzare pesantemente sia la compliance ai regimi terapeutici che l’illness behaviour (comportamento di malattia).
La programmazione dell’intervento, dunque, non può prescindere dalla valutazione delle strategie di coping prevalenti (coping esteriorizzante-coping interiorizzante; coping orientato al problema, all’emozione o all’evitamento)
Valutazione degli stili di coping
I pazienti esteriorizzanti tendono ad accusare gli altri
dei loro problemi, attribuiscono all’esterno la causa e
la responsabilità del disagio incontrato nelle relazioni
interpersonali ed è perciò più probabile che
rispondano bene a quelle tecniche che siano
strutturate per modificare il loro comportamento
attraverso la gestione delle contingenze di rinforzo
interno, cognitivo, ma anche ambientale e sociale
piuttosto che con strategie progettate per facilitare
l’insight, l’autoresponsabilizzazione e l’attenzione
alle proprie caratteristiche più profonde.
Stili di coping e trattamento
I pazienti interiorizzanti cercano invece di gestire il
loro livello di sofferenza in modo molto diverso, ossia
tentando di dirigere i loro sforzi verso l’interno,
essendo acutamente sensibili al disagio, incolpando
se stessi di inabilità e, pensando di essere carenti in
tutta una serie di conoscenze e strategie, giungono
in alcuni casi ad un ipercontrollo sia degli impulsi
che dei sentimenti. Questo perché i soggetti
interiorizzanti tendono a “trattenersi” piuttosto che a
“reagire”, e di conseguenza sono più portati a
soffrire rispetto a quelli esteriorizzanti.
Stili di coping e trattamento
I pazienti che tendono ad una maggiore
esteriorizzazione sembrano essere più
responsivi alle procedure di trattamento
dirette alla facilitazione e alla maggiore abilità
comportamentale e di conseguenza
maggiormente orientati al cambiamento del
sintomo principale; sembrano, al contrario,
quasi refrattari, almeno nella prima fase del
trattamento psicoterapeutico, agli interventi
diretti a favorire l’insight e all’introspezione.
Stili di coping e trattamento
I pazienti più interiorizzanti, invece, risultano
essere molto più sensibili e capaci di
rispondere ai trattamenti che tentano di
aumentare il livello di consapevolezza emotiva
o la possibilità di discriminazione delle
emozioni, ma appaiono molto meno sensibili
agli interventi che si concentrano direttamente
sui sintomi e sui comportamenti di relazione.
Stili di coping e trattamento
Le considerazioni sugli stili di coping,
rientrano, pertanto, tra le variabili di cui il
clinico deve tenere conto nella scelta del
tipo di intervento più appropriato.
La valutazione degli stili di coping può
essere effettuata anche attraverso test
psicodiagnostici standardizzati, tra i
quali……..
Stili di coping e trattamento
Uno strumento psicodiagnostico Uno strumento psicodiagnostico fruibile in Italia:fruibile in Italia:
ilil“Coping Orientations to the “Coping Orientations to the
Problems Experienced” Problems Experienced” (COPE)(COPE)
Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)
Di Carver, Scheier e Weintraub (1989)Di Carver, Scheier e Weintraub (1989)
Versione italiana a cura di Sica e coll (1997)Versione italiana a cura di Sica e coll (1997)
Questionario di autovalutazione, strumento Questionario di autovalutazione, strumento
multidimensionalemultidimensionale
Somministrazione individuale o collettivaSomministrazione individuale o collettiva
Tempo richiesto per la compilazione: 5-10 minutiTempo richiesto per la compilazione: 5-10 minuti
Valutazione delle Valutazione delle modalità di coping tendenzialmente modalità di coping tendenzialmente
impiegate impiegate
60 item, 4 per ciascuna delle 15 scale che compongono 60 item, 4 per ciascuna delle 15 scale che compongono
il testil test
Valutazione della frequenza con la quale il soggetto Valutazione della frequenza con la quale il soggetto
mette in atto, in situazioni problematiche/stressanti, mette in atto, in situazioni problematiche/stressanti,
una determinata modalità di copinguna determinata modalità di coping
Modalità di risposta: scala likert da 1 (di solito non lo Modalità di risposta: scala likert da 1 (di solito non lo
faccio) a 4 (lo faccio quasi sempre)faccio) a 4 (lo faccio quasi sempre)
Il questionario valuta 15 diversi tipi di coping:Il questionario valuta 15 diversi tipi di coping:
ATTIVITATTIVITÀÀ: intrapendere un’azione per eliminare lo : intrapendere un’azione per eliminare lo stress o attutirne gli effettistress o attutirne gli effetti
PIANIFICAZIONEPIANIFICAZIONE: riflettere, pianificare, elaborare : riflettere, pianificare, elaborare strategie per superare il problemastrategie per superare il problema
SOPPRESSIONE DI ATTIVITÀ COMPETITIVE: SOPPRESSIONE DI ATTIVITÀ COMPETITIVE: mettere da mettere da parte ogni altra attività, evitare distrazioni per poter parte ogni altra attività, evitare distrazioni per poter affrontare più efficacemente il problemaaffrontare più efficacemente il problema
CONTENIMENTOCONTENIMENTO: aspettare l’occasione opportuna per : aspettare l’occasione opportuna per affrontare lo stress, trattenendosi dall’agire affrontare lo stress, trattenendosi dall’agire impulsivamenteimpulsivamente
RICERCA DI INFORMAZIONIRICERCA DI INFORMAZIONI: chiedere consigli, : chiedere consigli, assistenza, informazioniassistenza, informazioni
Str
ate
gie
focalizz
ate
su
l p
rob
lem
a
Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)
RICERCA DI COMPRENSIONERICERCA DI COMPRENSIONE: ottenere supporto : ottenere supporto morale, rassicurazioni, comprensionemorale, rassicurazioni, comprensione
SFOGO EMOTIVOSFOGO EMOTIVO: esprimere emozioni, dare sfogo ai : esprimere emozioni, dare sfogo ai propri sentimentipropri sentimenti
REINTERPRETAZIONE POSITIVA E CRESCITAREINTERPRETAZIONE POSITIVA E CRESCITA: elaborare : elaborare l’esperienza critica in termini positivi e/o di crescital’esperienza critica in termini positivi e/o di crescita
ACCETTAZIONEACCETTAZIONE: accettazione della situazione e/o : accettazione della situazione e/o della propria incapacità nell’affrontarladella propria incapacità nell’affrontarla
DEDICARSI ALLA RELIGIONEDEDICARSI ALLA RELIGIONE: cercare aiuto o conforto : cercare aiuto o conforto in un credo religiosoin un credo religioso
UMORISMOUMORISMO: prendersi gioco della situazione, riderci e : prendersi gioco della situazione, riderci e scherzarci sopra.scherzarci sopra.S
trate
gie
focalizz
ate
su
ll’e
sp
ressio
ne
em
oti
va
Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)
NEGAZIONENEGAZIONE: rifiutare l’esistenza della situazione : rifiutare l’esistenza della situazione critica, tentando di reagire come se lo stress non critica, tentando di reagire come se lo stress non esistesseesistesse
DISTACCO COMPORTAMENTALEDISTACCO COMPORTAMENTALE: corrisponde a una : corrisponde a una situazione di helplessness, si riducono gli sforzi per situazione di helplessness, si riducono gli sforzi per fronteggiare la situazione problematica, si fronteggiare la situazione problematica, si abbandonano I tentativi di risoluzione, aspettandosi abbandonano I tentativi di risoluzione, aspettandosi scarsi risultati dai propri tentativi di fronteggiamentoscarsi risultati dai propri tentativi di fronteggiamento
DISTACCO MENTALEDISTACCO MENTALE: è il contrario della soppressione : è il contrario della soppressione delle attività competitive, implica distrarsi, sognare delle attività competitive, implica distrarsi, sognare ad occchi aperti, dormire più a lungo, ecc.ad occchi aperti, dormire più a lungo, ecc.
USO DI DROGHE O ALCOLUSO DI DROGHE O ALCOL: uso di sostanze per : uso di sostanze per tollerare lo stresstollerare lo stress
Str
ate
gie
pote
nzi
alm
en
te d
isad
att
ive
Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)
In genere modalità di coping focalizzate sul In genere modalità di coping focalizzate sul
problema correlano positivamente con ottimismo, problema correlano positivamente con ottimismo,
autostima, resistenza e comportamento di tipo Aautostima, resistenza e comportamento di tipo A
Mentre si associano negativamente con l’ansia di Mentre si associano negativamente con l’ansia di
tratto tratto
Anche la scala di reinterpretazione positiva e Anche la scala di reinterpretazione positiva e
crescita presenta analoghe associazionicrescita presenta analoghe associazioni
Le scale di negazione e distacco comportamentale , Le scale di negazione e distacco comportamentale ,
invece, correlano negativamente con ottimismo, invece, correlano negativamente con ottimismo,
autostima, resistenza, tipo A e positivamentw con autostima, resistenza, tipo A e positivamentw con
l’ansia di trattol’ansia di tratto
Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)
Per la versione italiana, gli autori (Sica e coll, 1997), consigliano di Per la versione italiana, gli autori (Sica e coll, 1997), consigliano di
fare riferimento ai 5 fattori derivanti dall’analisi fattoriale di secondo fare riferimento ai 5 fattori derivanti dall’analisi fattoriale di secondo
ordine eseguita sul campione italiano, data l’insoddisfacente ordine eseguita sul campione italiano, data l’insoddisfacente
consistenza interna di alcune scale del questionario. Per analisi consistenza interna di alcune scale del questionario. Per analisi
approfondite è comunque possibile ricorrere alle singole scale del approfondite è comunque possibile ricorrere alle singole scale del
COPE:COPE:
SUPPORTO SOCIALESUPPORTO SOCIALE: ricerca di informazioni (5) + ricerca di : ricerca di informazioni (5) + ricerca di comprensione (6) + sfogo emotivo (7) comprensione (6) + sfogo emotivo (7)
EVITAMENTOEVITAMENTO: umorismo (11) + negazione (12) + distacco : umorismo (11) + negazione (12) + distacco comportamentale (13) + distacco mentale (14) + uso di comportamentale (13) + distacco mentale (14) + uso di droghe o alcol (15)droghe o alcol (15)
ATTITUDINE POSITIVA: ATTITUDINE POSITIVA: contenimento (4) + contenimento (4) + reinterpretazione positiva e crescita (8) + accettazione (9)reinterpretazione positiva e crescita (8) + accettazione (9)
ATTIVITÀATTIVITÀ: attività (1) + pianificazione (2) + soppressione di : attività (1) + pianificazione (2) + soppressione di attività competitive (3)attività competitive (3)
RELIGIONERELIGIONE: dedicarsi alla religione (10): dedicarsi alla religione (10)
5 F
ATTO
RI
(vers
ion
e
italian
a)
Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)
INTERPRETAZIONE dei RISULTATI:INTERPRETAZIONE dei RISULTATI: IL PUNTEGGIO ALLE SCALE DEL COPE AUMENTA AL CRESCERE DELLE IL PUNTEGGIO ALLE SCALE DEL COPE AUMENTA AL CRESCERE DELLE
ABILITABILITÀ RIFERITE DAL SOGGETTO, PER CUI A PIÙ ALTI PUNTEGGI À RIFERITE DAL SOGGETTO, PER CUI A PIÙ ALTI PUNTEGGI
CORRISPONDONO PICORRISPONDONO PIÙÙ ADEGUATE ABILITÀ DI COPING ADEGUATE ABILITÀ DI COPING
NON ÈNON È PREVISTO UN PUNTEGGIO TOTALE DI ABILITÀ DI COPINGPREVISTO UN PUNTEGGIO TOTALE DI ABILITÀ DI COPING
PER L’INTERPRETAZIONE DELLE SINGOLE SCALE E DEI 5 FATTORI PER L’INTERPRETAZIONE DELLE SINGOLE SCALE E DEI 5 FATTORI
VEDI DESCRIZIONI PRECEDENTIVEDI DESCRIZIONI PRECEDENTI
PARTICOLARE ATTENZIONE VA RIVOLTA A PUNTEGGI ELEVATI NELLE PARTICOLARE ATTENZIONE VA RIVOLTA A PUNTEGGI ELEVATI NELLE
SCALE DI SCALE DI EVITAMENTO, RELIGIONE E SUPPORTO SOCIALEEVITAMENTO, RELIGIONE E SUPPORTO SOCIALE. A . A
SECONDA DEI CASI, INFATTI, SECONDA DEI CASI, INFATTI, L’USO PROLUNGATO DI TALI L’USO PROLUNGATO DI TALI
STRATEGIE POTREBBE COMPORTARE SCARSO BENESSERE, SCARSO STRATEGIE POTREBBE COMPORTARE SCARSO BENESSERE, SCARSO
SENSO DI EFFICACIA PERSONALE, FATALISMO E COMPROMISSIONE SENSO DI EFFICACIA PERSONALE, FATALISMO E COMPROMISSIONE
DELLA QUALITÀ DELLA VITADELLA QUALITÀ DELLA VITA
AL CONTRARIO ELEVATI PUNTEGGI ALLE SCALE AL CONTRARIO ELEVATI PUNTEGGI ALLE SCALE ATTITUDINE ATTITUDINE
POSITIVA, E ORIENTAMENTO AL PROBLEMAPOSITIVA, E ORIENTAMENTO AL PROBLEMA IN GENERE IN GENERE
RAPPRESENTANO MODALITÀ FUNZIONALI ED ADATTIVE.RAPPRESENTANO MODALITÀ FUNZIONALI ED ADATTIVE.
Coping Orientations to the Problems Experienced (COPE)
PERSONALITÀ (E STATO DI
SALUTE) Organizzazione dei Organizzazione dei tratti comunitratti comuni,ovvero ,ovvero
delle dimensioni orizzontali che si ritrovano delle dimensioni orizzontali che si ritrovano in tutti gli individui (Allport,1937; 1960).in tutti gli individui (Allport,1937; 1960).
Evidenza, descrizione, analisi dei Evidenza, descrizione, analisi dei tratti tratti fondamentali, “source traits” costituenti fondamentali, “source traits” costituenti un un profilo di personalità profilo di personalità (Cattell, 1950).(Cattell, 1950).
ConnessioneConnessione tra aspetti biologico- tra aspetti biologico-costituzionali e comportamentali - sociali costituzionali e comportamentali - sociali (Mishel, & Peake, 1981).(Mishel, & Peake, 1981).
Tratti di Tratti di personalitàpersonalità
Categorie per la descrizione dei Categorie per la descrizione dei comportamenti più tipici.comportamenti più tipici.Taluni comportamenti o stili si Taluni comportamenti o stili si manifestano infatti in maniera più manifestano infatti in maniera più o meno costante in tutti gli o meno costante in tutti gli individui, altri invece sono più individui, altri invece sono più specifici: aggressività, specifici: aggressività, introversione, emotività, introversione, emotività, depressione, sono esempi di depressione, sono esempi di descrizioni comportamentali descrizioni comportamentali relativamente comuni.relativamente comuni.
personalitàpersonalità
Gli individui possono essere caratterizzati da qualità
permanenti che li distinguono gli uni dagli altri; tali caratteristiche, pur non andando a coprire tutto lo
spettro delle peculiarità individuali, sono in grado di
offrire importanti indicazioni per la comprensione del loro
comportamento in un’ampia gamma di situazioni
(Krahè, 1994).
Per un’adeguata valutazione del caso all’interno di una valutazione
multidimensionale clinico-psicologica in ambito medico-clinico è importante condurre un’analisi approfondita del
profilo di personalità
PERSONALITÀ E STATO DI SALUTE
Le evidenze cliniche dimostrano come
i tratti di personalità
abbiano un ruolo importante
in relazione allo stato di salute
PERSONALITÀ E STATO DI SALUTE
come possibili fattori di rischio o risorse rispetto all’insorgenza e/o al mantenimento di patologie organiche e sintomi somatici
sono state individuate configurazioni specifiche di personalità che sembrano predisporre e/o proteggere rispetto all’insorgenza di specifiche patologie: ad es. Tipo A, B, D, C di personalità
influenza sull’aderenza al trattamento e sul comportamento di malattia
PERSONALITÀ E STATO DI SALUTE
Uno dei test psicodiagnostici più utilizzati
per una valutazione globale della personalità
è il Sixteen Personality Factors
Questionnaire (16PF)
PERSONALITÀ E STATO DI SALUTE
Sixteen Personality Factors Sixteen Personality Factors QuestionnaireQuestionnaire
55aaedizione (16PF-5)edizione (16PF-5)
Sixteen Personality Factors Questionnaire – 5a
edizione (16 PF-5)
Test di personalità di CattellTest di personalità di Cattell
La versione italiana della 5La versione italiana della 5a a edizione è del 2000edizione è del 2000
Scopo: fornire una descrizione completa ed esaustiva Scopo: fornire una descrizione completa ed esaustiva della personalità normale, non patologicadella personalità normale, non patologica
Il 16 PF-5 misura 16 dimensioni o tratti stabili di Il 16 PF-5 misura 16 dimensioni o tratti stabili di personalità (fattori primari), bipolari e relativamente personalità (fattori primari), bipolari e relativamente indipendenti + 5 fattori globaliindipendenti + 5 fattori globali
Ciascuna dimensione di personalità è concepita come un Ciascuna dimensione di personalità è concepita come un
continuum bipolarecontinuum bipolare lungo il quale si colloca il soggetto e lungo il quale si colloca il soggetto e
la linea che congiunge le posizioni relative a ciascun la linea che congiunge le posizioni relative a ciascun
fattore traccia il profilo tipico complessivo della fattore traccia il profilo tipico complessivo della
personalità del soggetto. personalità del soggetto.
Sixteen Personality Factors Questionnaire – 5a
edizione (16 PF-5)
Del 16PF esistono diverse forme standardizzate sulla Del 16PF esistono diverse forme standardizzate sulla
popolazione italiana: 5 (ultima versione), A , C e Dpopolazione italiana: 5 (ultima versione), A , C e D
La forma 5 è composta da 185 item a scelta multipla La forma 5 è composta da 185 item a scelta multipla
con tre possibilità di rispostacon tre possibilità di risposta
Ciascuna scala comprende da 10 a 15 itemCiascuna scala comprende da 10 a 15 item
Sixteen Personality Factors Questionnaire – 5a
edizione (16 PF-5)
Oltre alle 16 scale riferite ai fattori primari, comprende Oltre alle 16 scale riferite ai fattori primari, comprende
3 scale di controllo:3 scale di controllo:
un indice di Managment dell’Immagine (IM), che un indice di Managment dell’Immagine (IM), che
valuta la desiderabilità socialevaluta la desiderabilità sociale
scala INF (infrequenza), elevato numero di risposte scala INF (infrequenza), elevato numero di risposte
diverse rispetto alla risposta prevalente emessa dal diverse rispetto alla risposta prevalente emessa dal
campione normativocampione normativo
scala ACQ (acquiescenza), tendenza a rispondere vero scala ACQ (acquiescenza), tendenza a rispondere vero
agli item senza tener conto del contenutoagli item senza tener conto del contenuto
Sixteen Personality Factors Questionnaire 5a
edizione (16 PF-5)
INDICI DELLO STILE DI RISPOSTAINDICI DELLO STILE DI RISPOSTA
SCALA di MENAGEMENT dell’ IMMAGINE (IM):SCALA di MENAGEMENT dell’ IMMAGINE (IM):
• • scala di desiderabilità sociale: punteggi alti riflettono la tendenza a dare scala di desiderabilità sociale: punteggi alti riflettono la tendenza a dare risposte socialmente desiderabili, mentre i punteggi bassi indicano la risposte socialmente desiderabili, mentre i punteggi bassi indicano la disponibilità ad ammettere caratteristiche o comportamenti socialmente disponibilità ad ammettere caratteristiche o comportamenti socialmente non desiderabilinon desiderabili
• • gli stili di risposta relativi alla desiderabilità sociale includono sia tentativi gli stili di risposta relativi alla desiderabilità sociale includono sia tentativi di mascheramento del sè sia di inganno dell’altro; la distorsione delle di mascheramento del sè sia di inganno dell’altro; la distorsione delle risposte può essere più o meno consapevolerisposte può essere più o meno consapevole
• • sono da considerarsi significativamente elevati i punteggi ≥ 95°sono da considerarsi significativamente elevati i punteggi ≥ 95°
• • sono da considerarsi significativamente bassi i punteggi ≤ 5°sono da considerarsi significativamente bassi i punteggi ≤ 5°
Sixteen Personality Factors Questionnaire – 5a
edizione (16 PF-5)
SCALA INFREQUENZA (INF):SCALA INFREQUENZA (INF):
• • alti punteggi alla scala indicano che l’esaminato ha risposto ad un alti punteggi alla scala indicano che l’esaminato ha risposto ad un numero relativamente ampio di item in modo differente rispetto numero relativamente ampio di item in modo differente rispetto alla maggior parte delle persone.alla maggior parte delle persone.
• • questo stile di risposta può riflettere: una tendenza a rispondere in questo stile di risposta può riflettere: una tendenza a rispondere in modo casuale, indecisione, difficoltà di lettura e/o comprensione, modo casuale, indecisione, difficoltà di lettura e/o comprensione, tentativi per evitare di fornire “impressioni sbagliate”tentativi per evitare di fornire “impressioni sbagliate”
• • sono da considerarsi significativamente elevati i punteggi ≥ 95°sono da considerarsi significativamente elevati i punteggi ≥ 95°
• • sono da considerarsi significativamente bassi i punteggi ≤ 5°sono da considerarsi significativamente bassi i punteggi ≤ 5°
Sixteen Personality Factors Questionnaire – 5a
edizione (16 PF-5)
SCALA ACQUIESCENZA (ACQ):SCALA ACQUIESCENZA (ACQ):
• • misura la tendenza a rispondere “vero” ad un item senza tenere misura la tendenza a rispondere “vero” ad un item senza tenere conto del contenutoconto del contenuto
• • questo stile di risposta può riflettere: incomprensione del questo stile di risposta può riflettere: incomprensione del contenuto dell’item, risposte casuali, difficoltà a rispondere a contenuto dell’item, risposte casuali, difficoltà a rispondere a domande di tipo autovalutativo, incapacità a scegliere tra le domande di tipo autovalutativo, incapacità a scegliere tra le alternative di risposta possibili, un’immagine di sè poco definita, alternative di risposta possibili, un’immagine di sè poco definita, un forte bissogno di approvazione un forte bissogno di approvazione
• • sono da considerarsi significativamente elevati i punteggi ≥ 95°sono da considerarsi significativamente elevati i punteggi ≥ 95°
• • sono da considerarsi significativamente bassi i punteggi ≤ 5°sono da considerarsi significativamente bassi i punteggi ≤ 5°
Sixteen Personality Factors Questionnaire – 5a
edizione (16 PF-5)
Il test non ha limiti di tempo, tuttavia è opportuno Il test non ha limiti di tempo, tuttavia è opportuno invitare i soggetti a non soffermarsi troppo sugli iteminvitare i soggetti a non soffermarsi troppo sugli item
Autosomministrazione, salvo nel caso di soggetti con Autosomministrazione, salvo nel caso di soggetti con particolari difficoltàparticolari difficoltà
Somministrazione sia individuale che di gruppoSomministrazione sia individuale che di gruppo
Tempo mediamente previsto 35-50 minuti Tempo mediamente previsto 35-50 minuti
Livello di scolarità richiesto per la compilazione: Livello di scolarità richiesto per la compilazione: completamento delle scuole elementaricompletamento delle scuole elementari
Sixteen Personality Factors Questionnaire – 5a
edizione (16 PF-5)
Il test è standardizzato e prevede la conversione dei Il test è standardizzato e prevede la conversione dei punteggi grezzi in punti sten (scala da 1 a 10) per i punteggi grezzi in punti sten (scala da 1 a 10) per i fattori primari e globali, mentre le scale di controllo fattori primari e globali, mentre le scale di controllo sono espresse in percentili.sono espresse in percentili.
Il 16 PF è impiegato non solo in ambito clinico, ma Il 16 PF è impiegato non solo in ambito clinico, ma anche nella selezione del personale e nell’orientamento anche nella selezione del personale e nell’orientamento scolastico e professionale.scolastico e professionale.
Sixteen Personality Factors Questionnaire – 5a
edizione (16 PF-5)
FATTORE Punteggi da 1 a 3
sten Punteggi da 8 a 10 sten
A ESPANSIVITÀ riservato,
impersonale, distaccato
espansivo, disinvolto, attento agli altri
B RAGIONAMENTO concreto astratto
C STABILITÀ
EMOZIONALE
reattivo, instabile, emozionalmente
mutevole
emozionalmente stabile, maturo, adattabile
E DOMINANZA remissivo,
cooperativo, evita i conflitti
dominante, energico, assertivo
F VIVACITÀ serio, misurato,
accurato vivace, esuberante, spontaneo
G COSCIENZIOSITÀ opportunista, non rispetta le regole
coscienzioso, ligio al dovere
H AUDACIA SOCIALE
timido, pavido, timoroso
socialmente audace, intraprendere, temerario, sfrontato, avventuroso
I SENSIBILITÀ utilitarista, non sentimentale, materialista
sensibile, esteta, sentimentale, romantico
L VIGILANZA fiducioso, non
sospettoso, accettante vigile, sospettoso, scettico, circospetto
M ASTRATTEZZA
pratico, aderente alla realtà, realista, orientato alla
soluzione
astratto, fantasioso, ideativo, orientato verso le idee
N PRUDENZA sincero, schietto, franco, genuino
prudente, discreto, guardingo, chiuso
O APPRENSIVITÀ sicuro di sè,
soddisfatto, tranquillo apprensivo, insicuro, preoccupato
Q1 APERTURA AL
CAMBIAMENTO tradizionalista, conservatore
aperto al cambiamento, sperimentatore
Q2 FIDUCIA IN SÈ dipendente dal
gruppo, affiliativo fiducioso di sè, solitario, individualista
Q3 PERFEZIONISMO tollerante il disordine,
approssimativo, flessibile
perfezionista, autodisciplinato, organizzato
Q4 TENSIONE rilassato, placido,
paziente teso, energico, impaziente, motivato
Controllato, inibisce gli istinti
impulsivo, segue gli istinti
SCautocontrollo
indipendente, persuasivo, volitivo
acconidiscendente, piacevole, altruista
INindipendenza
duro, risoluto, bassa empatia
ricettivo, aperto, intuitivo
TMdurezza
ansioso, alta ansietàimperturbabile, bassa
ansietàAX
ansietà
estroverso, socialmente participativo
introverso, socialmente inibito
EXestroversione
Punteggioda 8 a 10 sten
Punteggioda 1 a 3 stenFATTORE
ANALISI E VALUTAZIONE DELLE
VARIABILI PSICOLOGICHE,
COMPORTAMENTALI E DI
PERSONALITÀ IN SOGGETTI
CON SINDROME
PREMENOPAUSALE
DefinizioniMENOPAUSA NATURALEMENOPAUSA NATURALE ultima mestruazione fisiologica ultima mestruazione fisiologica
conseguente alla cessazione dell’attività follicolare ovarica, conseguente alla cessazione dell’attività follicolare ovarica,
identificata retrospettivamente dopo 12 mesi consecutivi di identificata retrospettivamente dopo 12 mesi consecutivi di
amenorrea, non riconducibile ad altre cause patologiche o fisiologiche amenorrea, non riconducibile ad altre cause patologiche o fisiologiche
evidenti (WHO, 1996). Nella popolazione italiana si manifesta evidenti (WHO, 1996). Nella popolazione italiana si manifesta
mediamente tra i 46 e i 53 anni (Genazzani, 2000).mediamente tra i 46 e i 53 anni (Genazzani, 2000).PERIMENOPAUSA: PERIMENOPAUSA: periodo di tempo, di durata estremamente periodo di tempo, di durata estremamente
variabile, compreso tra l’inizio delle prime irregolarità mestruali fino a variabile, compreso tra l’inizio delle prime irregolarità mestruali fino a
un anno dopo l’evento menopausa, in cui possono manifestarsi, ma un anno dopo l’evento menopausa, in cui possono manifestarsi, ma
non necessariamente, diversi disturbi che definiscono la Sindrome non necessariamente, diversi disturbi che definiscono la Sindrome
Climaterica. Climaterica. SINDROMESINDROME CLIMATERICACLIMATERICA o o PREMENOPAUSALE:PREMENOPAUSALE: è caratterizzata è caratterizzata
da un insieme di sintomi di diversa natura (psicologici, cognitivi e da un insieme di sintomi di diversa natura (psicologici, cognitivi e
organici) che riconoscono un’origine multifattoriale. La sintomatologia organici) che riconoscono un’origine multifattoriale. La sintomatologia
è estremamente variabile da donna a donna; i disturbi si manifestano è estremamente variabile da donna a donna; i disturbi si manifestano
secondo combinazioni diverse per entità, intensità e durata e possono secondo combinazioni diverse per entità, intensità e durata e possono
anche non manifestarsi affatto. Tra i fattori intervenienti rientrano, anche non manifestarsi affatto. Tra i fattori intervenienti rientrano,
oltre alle modificazioni fisiologiche, variabili psicologiche, oltre alle modificazioni fisiologiche, variabili psicologiche,
comportamentali e ambientali. comportamentali e ambientali.
SINDROME PREMENOPAUSALE
SSSIIINNNDDDRRROOOMMMEEE PPPRRREEEMMMEEENNNOOOPPPAAAUUUSSSAAALLLEEE
IIrrrreeggoollaarriittàà ddeell fflluussssoo ee ddeell cciicclloo
DDiissttuurrbbii vvaassoommoottoorrii DDiissttuurrbbii uurrooggeenniittaallii ee ddeellllaa ssffeerraa sseessssuuaallee
DDiissttuurrbbii ppssiiccoollooggiiccii ee ccooggnniittiivvii
DDiissttuurrbbii ssoommaattiiccii
polimenorrea vampate secchezza vaginale alterazioni dell'umore cefalea
oligomenorrea sudorazioni notturne irritabilità vertigini
menorragia disturbi del sonno
aumento del rischio di infiammazioni e infezioni ansia palpitazioni,
tachicardia
menotrorragia
prurito, bruciore depressione dolori articolari
ipomenorrea
urgenza della minzione
astenia tensione mammaria
ritenzione idrica
aumento della frequenza urinaria
difficoltà di concentrazione
aumento ponderale
incontinenza urinaria disturbi della memoria
dispareunia
atrofia della cute, dei capelli e delle unghie
vaginismo
calo del desiderio
sessuale
MENOPAUSA: Cenni di endocrinologia
ASSE IPOTALAMO-IPOFISI-OVAIO
OVAIO
STEROIDI:Estradiolo (E2)
Progesterone (P)
PEPTIDI:inibineactivine
IPOFISI
IPOTALAMO
GONADOTROPINE IPOFISARIE:FSH, LH
ORMONE LIBERANTELE GONADOTROPINE:
Gn-RH
Noradrenalina, Dopamina,Serotonina, Acetilcolina,
GABA, ecc… Menopausa:• Aumento del livelli
circolanti delle gonadotropine, in particolare FSH
• Deficit ormonali: riduzione dei livelli di E2 e P
Carenza ormonale:TESSUTI e ORGANI
interessati• SNA
• Apparato cardiovascolare
• Pelle e mucose
• Apparato urogenitale
• Osso
• SISTEMA SEROTONINERGICO
• Deficit estrogenico
• Incremento della sensibilità e della vulnerabilità agli stimoli stressanti
• Serotonina: controllo del tono dell’umore e del comportamento
• Depressione, ansia, irritabilità e disturbi della memoria
• SISTEMA CATECOLAMINERGICO (adrenalina, noradrenalina, dopamina)
• Regolazione umore e alcune funzioni motorie
• Deficit estrogenico
• Sintomi vasomotori
MENOPAUSA e SNC( Nappi e Affinito, 2000; Genazzani, 2000; Genazzani e Stomati, 2000)
NORADRENALINA NORADRENALINA DOPAMINA DOPAMINA
SEROTONINASEROTONINA
• SISTEMA OPPIOIDE (ß-endorfina ed altri oppioidi endogeni)
• modulazione del comportamento, analgesia, termoregolazione, proprietà neuroendocrine, sensazioni di benessere e di piacere
• Deficit estrogenico
• Alterazioni tono dell’umore, del comportamento e disturbi nocicettivi
ß-endorfina e altri oppioidi endogeni ß-endorfina e altri oppioidi endogeni
Introduzione La La transizione menopausaletransizione menopausale si configura come fonte significativa si configura come fonte significativa
di di stressstress e si associa ad un incremento della vulnerabilità per e si associa ad un incremento della vulnerabilità per
disturbi psicopatologicidisturbi psicopatologici quali i disturbi d’ansia, i disturbi quali i disturbi d’ansia, i disturbi
dell’umore e i disturbi sessuali, oltre ad un aumento dell’umore e i disturbi sessuali, oltre ad un aumento
dell’incidenza dei dell’incidenza dei disturbi psicofisiologicidisturbi psicofisiologici. .
Vista la natura Vista la natura multifattorialemultifattoriale della della Sindrome PremenopausaleSindrome Premenopausale e e
l’estrema variabilità interindividuale nel vissuto soggettivo e nella l’estrema variabilità interindividuale nel vissuto soggettivo e nella
sintomatologia riferita, emerge l’esigenza di sintomatologia riferita, emerge l’esigenza di interventi interventi
personalizzatipersonalizzati, “modellati” sul singolo caso, rendendosi quindi , “modellati” sul singolo caso, rendendosi quindi
necessaria una necessaria una valutazione multidimensionalevalutazione multidimensionale ed un ed un approccio approccio
multidisciplinaremultidisciplinare nella cura della donna in perimenopausa e nella cura della donna in perimenopausa e
menopausa. menopausa.
Scopo della ricerca
VERIFICARE L’ESISTENZA DI VERIFICARE L’ESISTENZA DI
CONFIGURAZIONI TIPICHE DI CONFIGURAZIONI TIPICHE DI
RISPOSTA E DI POSSIBILI RELAZIONI RISPOSTA E DI POSSIBILI RELAZIONI
TRA TRATTI STABILI DI TRA TRATTI STABILI DI
PERSONALITPERSONALITÀÀ, STILI DI VITA, , STILI DI VITA,
COMPORTAMENTI STRESS-COMPORTAMENTI STRESS-
CORRELATI E I SINTOMI CORRELATI E I SINTOMI
CARATTERISTICI DELLA SINDROME CARATTERISTICI DELLA SINDROME
PREMENOPAUSALEPREMENOPAUSALE
Campione Il campione è rappresentato da 30 soggetti in Il campione è rappresentato da 30 soggetti in
perimenopausa, reclutati presso il Centro Menopausa perimenopausa, reclutati presso il Centro Menopausa
dell’ospedale di Carpi.dell’ospedale di Carpi.
FREQ.FREQ.FREQ.FREQ.FREQ.
11 (36.7%)
12 (40%)
7 (23.3%)
9 (30%)
21 (70%)
50.53
(± 2.73)45-5530
M. SUP.M. INF.ELEM.NOSÌMEDIA
(DS)RANGE
LIVELLO D’ISTRUZIONELAVOROETÀ
N°
SOGGETTI
Presenza di sintomi tipici della Sindrome Premenopausale riferiti Presenza di sintomi tipici della Sindrome Premenopausale riferiti all’anamnesiall’anamnesi
Assenza di qualsiasi tipo di trattamento per ridurre la sintomatologia Assenza di qualsiasi tipo di trattamento per ridurre la sintomatologia climaterica (HRT, fitoestrogeni, cure omeopatiche, agopuntura, ecc.)climaterica (HRT, fitoestrogeni, cure omeopatiche, agopuntura, ecc.)
Assenza di condizioni medico-cliniche che potevano influire Assenza di condizioni medico-cliniche che potevano influire significativamente sull’insorgenza della menopausa, sui disturbi significativamente sull’insorgenza della menopausa, sui disturbi manifestati e sul benessere psicofisico complessivo (ovariectomia, manifestati e sul benessere psicofisico complessivo (ovariectomia, isterectomia, chemioterapia, radioterapiaisterectomia, chemioterapia, radioterapia, ecc.)
CRITERI D’INCLUSIONE nel campione:CRITERI D’INCLUSIONE nel campione:
Materiale e Procedura Le informazioni relative alla condizione medico-clinica e alla
sintomatologia climaterica, sono state raccolte mediante intervista
anamnestica semi-strutturata. Successivamente sono stati somministrati i seguenti test Successivamente sono stati somministrati i seguenti test
psicodiagnostici: psicodiagnostici: Symptom Questionnaire (SQ) di G.A. Fava e R. Kellner (1981),
questionario di autovalutazione che tende a valutare la presenza di eventuali sintomi e lo stato di benessere/malessere percepito dal soggetto in un periodo di tempo determinato;
Sixsteen Personality Factors Questionnaire - forma C (16 PF-C) di R.B. Cattell (1956), per la descrizione dei tratti stabili, non patologici, di personalità;
Pisa Stress Questionnaire (PSQ) di C.A. Pruneti (1996), test per valutare la presenza di stili di vita disfunzionali e comportamenti stress-correlati, a rischio per la salute.
Analisi dei dati Valori medi e relative deviazioni standard per tutti i punteggi
dei test, tracciando per ciascuno dei tre reattivi utilizzati un profilo
medio del campione. Test di Kruskal-Wallis (per tre o più campioni indipendenti) per
verificare l’eventuale esistenza di differenze significative nei
punteggi ai test tra i tre gruppi individuati utilizzando la variabile
“alterazioni del ciclo” (polimenorrea, oligomenorrea e amenorrea)
come variabile di raggruppamento. Test di Mann-Whitney (per due campioni indipendenti) per
confrontare le medie dei punteggi ottenuti all’SQ, al PSQ e al 16 PF-
C dai due gruppi distinti in base alla presenza/assenza di vampate e
sudorazioni. Sono stati calcolati il coefficiente “rs” di Spearman e il
coefficiente di regressione lineare semplice per ricercare
associazioni significative e relazioni d’influenza tra le variabili
misurate dai test utilizzati.
Risultati SQ
7,7 8,2
10,67
6,23
0
2
4
6
8
10
12
Ansia Depressione Sintomisomatici
Ostilità
punteggio medio valore di riferimento
Il campione presenta punteggi medi alle scale dell’SQ tutti sopra
soglia; questi dati correlano con la comparsa di fastidiosi disturbi fisici
e con la percezione di una maggiore ansietà, irritabilità e di una
tendenza ad essere di umore triste, lamentati dalla maggior parte
delle donne in perimenopausa.
Risultati PSQ
7 7 7 7
88
6
1
2
3
4
5
6
7
8
9
SR V DS PP TL I TOT
punteggio medio valore di riferimento
I punteggi medi ai 6 fattori del PSQ sono tutti elevati, eccetto il
punteggio al fattore Precisione e Puntualità, evidenziando una
tendenza da parte dei soggetti ad assumere comportamenti stress-
correlati e stili di vita disadattivi, a rischio per la salute ed una
vulnerabilità per i disturbi da stress.
Risultati
PROFILO MEDIO 16 PF-C
4
3 3
4 4
5
4
7
6
5 5
6
33
3
9
1
2
3
4
5
6
7
8
9
A B C E F G H I L M N O Q1 Q2 Q3 Q4
sta
nin
e
Il profilo ottenuto dai punteggi medi ai fattori del 16 PF-C descrive una tendenza
dei soggetti del campione ad essere emotivamente instabili, con difficoltà di
adattamento (C), sensibili e bisognosi di attenzione (I), resistenti al cambiamento
(Q1), dipendenti e bisognosi di approvazione sociale (Q2), con scarsa capacità di
controllo sul proprio comportamento e le proprie emozioni (Q3), inclini all’ansietà
generalizzata (Q4).
Risultati Test di Kruskal-Wallis:
non sono emerse differenze significative tra i
soggetti con oligomenorrea, polimenorrea e
amenorrea in riferimento ai tratti di personalità, allo
stile di vita e alla sintomatologia manifestata.
I risultati ottenuti, coerenti con le ipotesi iniziali,
evidenziano come i soggetti con diverse irregolarità
del ciclo non differiscano rispetto allo stile di vita,
alle dimensioni di personalità e allo stato
sintomatologico.
Risultati Test di Mann-Whitney: non sono state trovate delle differenze
rilevanti dal punto di vista statistico nelle variabili di stato, nello
stile di vita e nelle caratteristiche di personalità dei soggetti che
riferivano vampate e sudorazioni rispetto a quelli che non
presentavano tali disturbi. Dal calcolo del coefficiente “rs” di Spearman sono emerse
numerose correlazioni significative che descrivono configurazioni di
risposta tipiche comprendenti variabili di stato, tratto e inerenti allo
stile di vita.
L’impiego del coefficiente di regressione lineare semplice, per
indagare la direzione delle correlazioni rilevanti rispetto allo scopo
della ricerca, ha portato a risultati molto interessanti, in parte
attesi, altri fecondi di indicazioni nuove e di nuovi quesiti da
approfondire con ulteriori studi.
VARIABILE INDIPENDENTE
VARIABILE DIPENDENTE t p
C (16 PF-C) A (SQ) - 3.014 < 0.01
L (16 PF-C) A (SQ) 2.483 < 0.05
O (16 PF-C) A (SQ) 2.582 < 0.05
Q4 (16PF-C) A (SQ) 4.061 < 0.01
I ( PSQ) A (SQ) 2.845 < 0.01
TOT (PSQ) A (SQ) 2.394 < 0.05
F (16 PF-C) D (SQ) - 2.41 < 0.05
L (16 PF-C) D (SQ) 2.272 < 0.05
Q4 (16PF-C) D (SQ) 2.861 < 0.01
I (PSQ) D (SQ) 2.387 < 0.05
C (16 PF-C) O (SQ) - 2.925 < 0.01
L (16 PF-C) O (SQ) 3.571 < 0.01
O (16 PF-C) O (SQ) 2.334 < 0.05
Q4 (16PF-C) O (SQ) 4.533 < 0.01
TOT (PSQ) O (SQ) 1.915 N.S.
O (SQ) DS (PSQ) 2.228 < 0.05
TABELLA DELLE REGRESSIONI Caratteristiche di personalità come la
tendenza ad essere teso, frustrato, irritabile, emotivamente instabile (alti punteggi al fattore Q4 e bassi punteggi al fattore C), con un forte senso del dovere, associato a sensi di colpa, apprensione e insicurezza (alti punteggi al fattore O), risultano essere predittive di manifestazioni sintomatologiche di tipo ansioso-depressivo e di elevati livelli di ostilità. Anche i soggetti tendenzialmente diffidenti, scettici e dogmatici, con atteggiamenti “paranoici” (alti punteggi al Fattore L) sembrano avere una maggiore probabilità di manifestare alti livelli di ansia, umore depresso e irritabilità. Uno stile di vita iperattivo e la messa in
atto di comportamenti disfunzionali
associati ad elevati livelli di stress
sembrano influenzare
significativamente la comparsa dei
disturbi psicologici caratteristici della
sindrome climaterica.
Discussione e Conclusioni
I risultati ottenuti evidenziano
l’influenza di determinati tratti stabili di personalità
e stili di vita disadattivi
rispetto alla manifestazione e all’entità dei disturbi,
più strettamente psicologici, caratteristici della
Sindrome Premenopausale, a conferma l’importanza
di una valutazione multidimensionale e di un
approccio multidisciplinare nella cura della donna in
perimenopausa e menopausa.
Discussione e ConclusioniUna valutazione della personalità e delle Una valutazione della personalità e delle
variabili psicologichevariabili psicologiche e comportamentali, e comportamentali,
inoltre, può costituire un utile strumento perinoltre, può costituire un utile strumento per
interventi di prevenzioneinterventi di prevenzione,, attraverso attraverso
l’individuazione precoce di soggetti predisposti l’individuazione precoce di soggetti predisposti
a sviluppare una Sindrome Premenopausale a sviluppare una Sindrome Premenopausale
imponente e di eventuali inclinazioni imponente e di eventuali inclinazioni
psicopatologiche o disturbi psicopatologici che, psicopatologiche o disturbi psicopatologici che,
in questa fase critica di transizione, potrebbero in questa fase critica di transizione, potrebbero
manifestarsi, ripresentarsi o esacerbarsi. manifestarsi, ripresentarsi o esacerbarsi.
Discussione e ConclusioniLe problematiche della menopausa richiedono un Le problematiche della menopausa richiedono un
approccio multidisciplinare in cui il ginecologo svolge il approccio multidisciplinare in cui il ginecologo svolge il
ruolo di coordinatore. Questo è possibile solo se il ruolo di coordinatore. Questo è possibile solo se il
medico non vede il climaterio semplicemente come una medico non vede il climaterio semplicemente come una
fase di transizione nella fisiologia riproduttiva della fase di transizione nella fisiologia riproduttiva della
donna, preoccupandosi esclusivamente di individuare le donna, preoccupandosi esclusivamente di individuare le
alterazioni anatomo-funzionali legate ad essa, ma si alterazioni anatomo-funzionali legate ad essa, ma si
interessa anche dell'anamnesi psicologica dei soggetti. interessa anche dell'anamnesi psicologica dei soggetti.
Gli interventi terapeutici dovrebbero avere come Gli interventi terapeutici dovrebbero avere come
obiettivo il benessere psicofisico e non ridursi alla obiettivo il benessere psicofisico e non ridursi alla
semplice prescrizione di farmaci per l’eliminazione dei semplice prescrizione di farmaci per l’eliminazione dei
sintomi e il recupero di uno stato di salute sintomi e il recupero di uno stato di salute
soddisfacente. soddisfacente.
Discussione e ConclusioniUn intervento che sia rivolto alla donna,
nel rispetto della sua complessità e
unicità psicofisica, e non al semplice
contenimento della sintomatologia
climaterica, è realizzabile solamente
attraverso il dialogo e la collaborazione
fra specialisti di diverse discipline, nel
riconoscimento delle specifiche
competenze.
Discussione e ConclusioniUn intervento che sia rivolto alla donna,
nel rispetto della sua complessità e
unicità psicofisica, e non al semplice
contenimento della sintomatologia
climaterica, è realizzabile solamente
attraverso il dialogo e la collaborazione
fra specialisti di diverse discipline, nel
riconoscimento delle specifiche
competenze.
La valutazione multidimensionale in
CARDIOLOGIA
Le malattie cardiovascolari rappresentano una delle
principali cause di morte in tutto il mondo.
I disturbi cardiovascolari sono riconosciuti come “l’epidemia”
del secolo.
Il rischio cardiovascolare è di natura multifattoriale; è
importante a riguardo sottolineare come diversi fattori di
rischio siano modificabili grazie ad interventi di
modificazione comportamentale.
Centralità di un approccio multidisciplinare alla patologia
cardiovascolare sia sul piano della prevenzione che della
cura
La valutazione multidimensionale del paziente cardiovascolare
Le evidenze cliniche dimostrano e sottolineano l’efficacia di
un approccio e di interventi multidisciplinari al paziente
cardiovascolare.
L’indiscussa importanza dei fattori psicologici rispetto allo
stato di salute-malattia in generale e, nello specifico, al
rischio e alla riabilitazione cardiovascolare sostiene la
necessità di un approccio integrato alla malattia cardiaca, in
cui lo psicologo viene ad assumere un ruolo di rilievo sia
nell’ambito della prevenzione primaria e secondaria, che
della riabilitazione e della programmazione di interventi
personalizzati.
Ruolo dello psicologo nella prevenzione e/o cura della patologia cardiovascolare
Interventi informativi e formativi di
sensibilizzazione
Interventi di educazione alla salute
Consulenza e sostegno al paziente
cardiovascolare e ai familiari
Valutazione dei fattori di rischio e delle
risorse sul piano psicologico e socio-
ambientale.
Ruolo dello psicologo nella prevenzione e/o cura della patologia cardiovascolare
Valutazione clinico-psicologica (tratti di personalità, stili di
coping, livello di motivazione, ecc.) finalizzata alla
progettazione di interventi riabilitativi personalizzati orientati
a contenere lo stress connesso all’intervento e favorire
l’aderenza al trattamento
Diagnosi e trattamento di eventuali disturbi psicopatologici
concomitanti e/o predisponenti (disturbi dell’umore, disturbi
d’ansia, ecc.)
Interventi di modificazione comportamentale orientati a:
1. riduzione dei fattori di rischio 2. riduzione degli stili di vita e comportamenti disadattivi,
stress correlati
3. incremento di comportamenti preventivi e stili di vita
salutari
Ruolo dello psicologo nella prevenzione e/o cura della patologia cardiovascolare
• Secondo la definizione elaborata dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS) la riabilitazione cardiovascolare
comprende qualsiasi intervento in grado di riportare il
paziente alle condizioni fisiche, mentali e sociali, le migliori
possibili, compatibili con il proprio stato di malattia.
• Col termine Riabilitazione Cardiovascolare (RC) si intende “un
processo multifattoriale attivo e dinamico che ha come fine
ultimo quello di favorire la stabilità clinica di ridurre la
disabilità conseguente alla malattia, di favorire un ruolo
attivo nella società, in ultima analisi, di ridurre i rischi di
successivi eventi cardiovascolari, di migliorare la qualità della
vita e di incidere positivament sulla sopravvivenza”*
La RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE
*(Giannuzzi, P., 2003)
L’obiettivo dell’intervento riabilitativo è
perciò il raggiungimento del miglior stato di
benessere psicofisico del paziente, mediante
interventi integrati, che presuppongono
l’impiego di diversi strumenti, tecniche e la
collaborazione tra gli specialisti delle diverse
discipline coinvolte (cardiologo, internista,
terapisti della riabilitazione, psicologo, ecc).
La RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE
L’individuazione dei fattori di rischio, il
loro contenimento o la loro
modificazione, qualora possibile,
rappresentano un obiettivo
fondamentale dell’intervento sia di tipo
preventivo che riabilitativo
Fattori di rischio cardiovascolare: MODIFICABILI e NON MODIFICABILI
Comportamento di tipo A (ostilità)
Stress cronico a livello psicofisico
Depressione
Ridotto tono del parasimpatico
Stress ossidativi
Iperomocistieinemia
Ipertrigliceridemia
Diabete mellito
Stato post-menopausaleSovrappeso, obesità
Sesso Ipertensione arteriosa
(sistolica>120; diastolica>80)
EtàIpercolesterolemia (> 250 mg/dl)
FamiliaritàFumo (sia attivo che passivo)
Fattori di rischio non modificabiliFattori di rischio modificabili
COMPORTAMENTO DI TIPO A Tra i fattori di rischio cardiovascolare rientra il comportamento di TIPO
A: (Friedman e Rosenman, 1974)
configurazione di personalità caratterizzata da urgenza di
tempo, impazienza, ostilità, competitività, ambizione e
difficoltà a mostrare i propri sentimenti (compresa la rabbia)
Suddetti comportamenti disadattivi insieme, all’ incapacità di gestire
eventi stressanti, influenzano negativamente il benessere psicofisico
dell’individuo, sia incrementando il rischio di sviluppare una
patologia coronarica, che ostacolando il recupero della piena
funzionalità
Pisa Stress Questionnaire (PSQ) di C. Pruneti: strumento
psicodiagnostico per la valutazione dei i comportamenti disadattivi,
stress correlati; di facile e rapida somministrazione
DEPRESSIONE e ANSIANumerosi studi hanno evidenziato l’importanza della depressione
nella prognosi di soggetti cardiopatici, sottolineando come questa
debba essere considerata un fattore di rischio indipendente che
influisce direttamente sul sistema nervoso autonomo (SNA)
Anamnesi positiva per disturbi dell’umore, così come la presenza di
una depressione attuale, sindromica o subclinica, sono predittive di
un maggior rischio cardiovascolare, in soggetti senza alcuna
evidenza clinica di cardiopatia così come in soggetti cardiopatici.
Anche l’ansia è predittiva di un maggior rischio cardiovascolare, sia
in soggetti sani, che in quelli cardiopatici
Disturbi d’ansia e/o disturbi depressivi rappresentano, pertanto,
fattori predisponenti, concomitanti e/o conseguenti rispetto alla
patologia cardiovascolare.
Si evidenzia un elevata comorbilità tra patologia cardiovascolare e
disturbi psicologici quali la depressione, il disturbo di attacchi di
panico con/senza agorafobia, ecc.
SNA come FATTORE di RISCHIO CARDIOVASCOLARE
• Recenti studi hanno sottolineato l’importanza che il SNA riveste
nelle malattie cardiovascolari.
• Lo studio ATRAMI (Autonomic Tone and Reflexes After Myocardial
Infarction) ha evidenziato come in soggetti con infarto miocardico
acuto e in pazienti con ridotta frazione di eiezione l’aumento del
rischio di morte è associato alla presenza di uno squilibrio nella
regolazione autonomica.
• Gli indicatori di una ridotta attività vagale, come la minore
sensibilità al baroriflesso (BRS) e la minore variabilità della
frequenza cardiaca (HRV) sono importanti fattori prognostici di
aumentata mortalità per eventi cardiaci.
• Nei pazienti che hanno subito un evento cardiaco acuto il SNA
simpatico risulta avere una maggiore attivazione se ne deduce
che, avendo un ridotto tono parasimpatico (BRS e HRV depressi), in
questi pazienti è notevolmente aumentato il rischio cardiovascolare
STRESS come FATTORE di RISCHIO CARDIOVASCOLARE
Il ruolo dello stress come fattore di rischio per la
salute è stato ampiamente studiato e confermato da
innumerevoli evidenze empiriche. Le conseguenze
dannose dello stress sulla salute (fisica e psichica)
sono mediate da modificazioni del sistema
endocrino, immunitario e nervoso autonomo e
dall’influenza negativa che esercita sui
comportamenti rilevanti per la salute
STRESS come FATTORE di RISCHIO CARDIOVASCOLARE
Lo stress si configura come fattore di rischio per i
disturbi cardiovascolari principalmente per due
motivi:
1. Lo stress cronico si associa a squilibri neuorendocrini
caratterizzati da un incremento delle catolamine
(iperattivazione surrenale), cortisolo, prolattina, GnRH con
evidenti ripercussioni sulla funzionalità dell’apparato
cardiopvascolare
1. Le persone sotto stress hanno maggiore probabilità di mettere
in atto comportamenti malsani o rischiosi (consumo di alcol,
sigarette, tranquillanti, sonniferi, diminuzione delle ore di
sonno, consumazione veloce dei pasti, ecc.) nel tentativo di
ridurre la minaccia percepita o di controllare le emozioni
attivate dall’esperienza potenzialmente dannosa.
La diagnosi e l’intervento psicologico si
vengono, dunque, ad affiancare alla
diagnosi e all’intervento clinico-
farmacologico e, nel caso, cardio-
chirurgico
(Task Force e GICR, 2003).
Approccio multidisciplinare al paziente cardiovascolare
Confronto trattati-non trattati Confronto trattati-non trattati pre e post (Baseline), pre e post (Baseline), Pruneti e coll., Italian Heart Journal, 2002
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Tratt. (Post) 7,18 4,18 1,65 33,05 68,47
Non Tratt. (Post) 11,48 4,14 1,74 32,57 62,5
SCR EMG RR PT HR0
10
20
30
40
50
60
70
80
Tratt. (Pre) 13,12 5,11 1,75 32,2 67,31
Non Tratt.(Pre) 12,23 4,57 1,96 32,15 66,84
SCR EMG RR PT HR
Confronto trattati-non trattati pre e Confronto trattati-non trattati pre e post (Stress presentation) post (Stress presentation) Pruneti e coll., Italian Heart Journal, 2002
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Tratt. (Post) 13,45 7,18 2,2 31,88 80,12
Non Tratt. (Post) 18,08 6,84 2,66 30,19 84,57
SCR EMG RR PT HR0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Tratt. (Pre) 19,33 8,99 2,58 30,7 86,15
Non Tratt.(Pre) 18,48 7,14 2,72 30,57 82,57
SCR EMG RR PT HR
Confronto trattati-non trattati Confronto trattati-non trattati pre e post (Stress presentation) pre e post (Stress presentation) ((Pruneti e coll., Pruneti e coll., Italian Heart JournalItalian Heart Journal, 2002), 2002)
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Tratt. (Post) 13,45 7,18 2,2 31,88 80,12
Non Tratt. (Post) 18,08 6,84 2,66 30,19 84,57
SCR EMG RR PT HR0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Tratt. (Pre) 19,33 8,99 2,58 30,7 86,15
Non Tratt.(Pre) 18,48 7,14 2,72 30,57 82,57
SCR EMG RR PT HR
Alprazolam in AMI. Confronto Alprazolam in AMI. Confronto trattati-non trattati pre e post trattati-non trattati pre e post (Baseline),(Baseline), da: Pruneti e coll. Italian Hearth J., da: Pruneti e coll. Italian Hearth J., 20022002
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Tratt. (Post) 7,18 4,18 1,65 33,05 68,47
Non Tratt.(Post)
11,48 4,14 1,74 32,57 62,5
SCR EMG RR PT HR0
10
20
30
40
50
60
70
80
Tratt. (Pre) 13,1 5,11 1,75 32,2 67,3
NonTratt.(Pre)
12,2 4,57 1,96 32,2 66,8
SCR EMG RR PT HR
• In particolare l’efficacia terapeutica del biofeedback in riabilitazione cardiologica riguarda, insieme all’acquisizione della capacità di controllare meglio determinate risposte fisiologiche, anche lo sviluppo di una maggiore consapevolezza delle proprie risposte emotive e di quei bisogni e di alcune necessità di cui normalmente non si ha coscienza.
• Mediante questa tecnica il paziente apprende infatti a discriminare e a modificare non solo le proprie risposte disfunzionali o patologiche, ma anche le situazioni che sono in grado di provocare tali risposte, riuscendo in questo modo a imparare col tempo a prevenire tali comportamenti.
• Il biofeedback è stato, inoltre, impiegato per valutare l’efficacia di determinati farmaci.
BIOFEEDBACK e DISTURBI CARDIOVASCOLARI
Campione
DAG= 24DAG= 24
DAP= 9DAP= 9
DM= 13DM= 13
DOC= 8DOC= 8
TOT= 54TOT= 54
0
2
4
6
8
10
12
μS
“riposo” (minuto 6) risposta allo stress recupero dopo lostress
DAG DM DAP DOC
0
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
μS
“riposo” (minuto 6) 8,04 1,83 10,97 2,58
“stress” (minuto 1) 16,18 2,9 19,83 4,09
“recupero” (minuto 6) 10,84 2,89 15,25 4,44
DAG DM DAP DOC
Disturbo d’ansia generalizzata e Disturbo d’ansia generalizzata e dist. somatoforme: confronto (t di dist. somatoforme: confronto (t di Student) trattati vs non trattati Student) trattati vs non trattati (*=p<.01).(*=p<.01).
0
10
20
30
4050
60
70
80
90
TRATTATI 3,97 3,22 30,87 69,2
NON TRATTATI 4,4 13,46 32,75 82,1
EMG GSR PER.TEMP. HR
*
*
Episodio depressivo maggiore: Episodio depressivo maggiore: confronto (t di Student) trattati vs confronto (t di Student) trattati vs non trattati (*= p<.01).non trattati (*= p<.01).
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
TRATTATI 3,7 6,1 33,3 69
NON TRATTATI 4,1 2,2 31 83,6
EMG GSR PER. TEMP HR
*
*
Genetic Testing (APP, PS1, PS2)
Positron Emission Tomography
Biological Markers (CSF, Plt)
MRI EC-Hipp Atrophy
Neuropsych. Testing
MRI/TAC
MMSE
EON
Preclinical Stage MCI Dementia
I Marcatori della Diagnosi della Malattia di Alzheimer
+ and/or
+ and/ot
+ and/or
+ and/or
+ and/or
+ and/or
+ and/or
+
= Presymptomatic AD MCI DAT
AD Type
Analisi ed elaborazione dei dati nella pratica e nella
ricerca clinico- psicologica
Come utilizzare i dati raccolti in Come utilizzare i dati raccolti in psicologia clinica e psicopatologiapsicologia clinica e psicopatologia
Obiettivi della ricerca applicata in psicologia clinica Conoscenza delle caratteristiche Conoscenza delle caratteristiche
psicopatologiche di gruppi diagnostici o di psicopatologiche di gruppi diagnostici o di singoli casisingoli casi
Individuazione fattori funzionali per Individuazione fattori funzionali per l’impostazione del trattamentol’impostazione del trattamento
Valutazione dell’efficacia dei trattamentiValutazione dell’efficacia dei trattamenti
Dati utilizzabili nella ricerca clinica
MMPIMMPI 16- PF16- PF SQSQ Self- reportSelf- report
PPFPPF Esami Esami
ematochimici, ematochimici, dosaggi ormonalidosaggi ormonali
Problemi metodologiciStudi sperimentali su una Studi sperimentali su una
popolazionepopolazione clinica clinica
Come creare gruppi Come creare gruppi omogenei?omogenei?
Studio dei Studio dei singoli casisingoli casi cliniciclinici
Come integrare tra loro i Come integrare tra loro i dati raccolti?dati raccolti?
MMPI (Hathaway, McKinley) Strumento per valutare orientamenti Strumento per valutare orientamenti
psicopatologicipsicopatologici Costruito attraverso metodo empiricoCostruito attraverso metodo empirico Utile per l’approfondimento del caso Utile per l’approfondimento del caso
attraverso l’interpretazione attraverso l’interpretazione DELL’INTERO DELL’INTERO PROFILOPROFILO
10 scale cliniche + 3 scale di validità10 scale cliniche + 3 scale di validità
MMPI
5
10
15
20
25
30
35
40
DAP
DAG
DOC
DCA
DEP
DAP 14 31 30 19 26 12 25 24 17 31
DAG 13 31 27 19 24 10 23 21 21 28
DOC 10 31 26 21 24 11 22 21 15 26
DCA 15 34 29 22 23 14 27 27 18 30
DEP 13 35 28 23 25 14 26 26 17 34
Hs D Hy Pd Mf Pa Pt Sc Ma Si
Scale di validità LL: misura la tendenza da parte del soggetto a : misura la tendenza da parte del soggetto a
mostrare una buona immagina di sémostrare una buona immagina di sé FF: misura una serie di esperienze ritenute poco : misura una serie di esperienze ritenute poco
frequenti nella popolazione normale. Punteggi frequenti nella popolazione normale. Punteggi elevati indicano tendenza a considerare gravi i elevati indicano tendenza a considerare gravi i propri problemipropri problemi
KK: misura atteggiamenti difensivi nei confronti del : misura atteggiamenti difensivi nei confronti del test. Punteggi elevati indicano tendenza a negare i test. Punteggi elevati indicano tendenza a negare i problemi (atteggiamento difensivo)problemi (atteggiamento difensivo)
Scale di validità Atteggiamento Atteggiamento
difensivodifensivo
K alto (>71),K alto (>71),
L modale (tra 50- 59)L modale (tra 50- 59)
F basso (<45)F basso (<45)
Quadro esagerato dei Quadro esagerato dei sintomisintomi
F alto (<71)F alto (<71)
K, L bassiK, L bassi
30
35
40
45
50
55
60
65
70
75
80
L F K
30
40
50
60
70
80
90
L F K
Scale cliniche: caratteristiche
Ogni distribuzione di punti T ha un punteggio Ogni distribuzione di punti T ha un punteggio medio di 50 punti ed una deviazione standard di medio di 50 punti ed una deviazione standard di 1010
Il punto T 65 è il punto dal quale l’elevazione Il punto T 65 è il punto dal quale l’elevazione assume un significato clinico. Corrisponde al 92° assume un significato clinico. Corrisponde al 92° percentilepercentile
Un’elevazione tra 60 e 64 punti T è considerata Un’elevazione tra 60 e 64 punti T è considerata moderatamente elevatamoderatamente elevata
Bassi punteggi nelle scale cliniche non sono Bassi punteggi nelle scale cliniche non sono interpretati come indicativi di particolari interpretati come indicativi di particolari caratteristiche. Fanno eccezione Si e MFcaratteristiche. Fanno eccezione Si e MF
Scale cliniche Hs (ipocondria): item relativi a sintomi fisiciHs (ipocondria): item relativi a sintomi fisici D (depressione):ha a che fare con tristezza, bassa D (depressione):ha a che fare con tristezza, bassa
autostima, disperazioneautostima, disperazione Hy (isteria): item relativi a problemi fisici e dal Hy (isteria): item relativi a problemi fisici e dal
contenuto fortemente ottimistacontenuto fortemente ottimista Pd (deviazione psicopatica): item relativi a Pd (deviazione psicopatica): item relativi a
isolamento sociale e indifferenza a regole socialiisolamento sociale e indifferenza a regole sociali Mf (mascolinità/femminilità): item che riguardano Mf (mascolinità/femminilità): item che riguardano
interessi estetici, adesione più o meno rigida a interessi estetici, adesione più o meno rigida a stereotipi sessualistereotipi sessuali
Scale cliniche Pa (paranoia): item relativi al grado di sensibilità alle Pa (paranoia): item relativi al grado di sensibilità alle
opinioni altruiopinioni altrui Pt (psicoastenia): item che misurano aspetti relativi Pt (psicoastenia): item che misurano aspetti relativi
all’ansia, rimuginazione, compulsioniall’ansia, rimuginazione, compulsioni Sc (schizofrenia)item che misurano il grado di Sc (schizofrenia)item che misurano il grado di
confusione mentaleconfusione mentale Ma (ipomania): valuta il grado di energia della Ma (ipomania): valuta il grado di energia della
persona, espressa a livello ideativo, motorio, emotivopersona, espressa a livello ideativo, motorio, emotivo Si (introversione sociale): misura la tendenza ad Si (introversione sociale): misura la tendenza ad
isolarsi o a stare con gli altriisolarsi o a stare con gli altri
Assi di Diamond Schema elaborato per misurare variabili non Schema elaborato per misurare variabili non
direttamente indagate dalle scale cliniche di basedirettamente indagate dalle scale cliniche di base Si contrappongono tra loro due scale cliniche, due Si contrappongono tra loro due scale cliniche, due
coppie di scale con altre due o un gruppo con un coppie di scale con altre due o un gruppo con un altroaltro
VANTAGGIOVANTAGGIO: è possibile, attraverso regole : è possibile, attraverso regole interpretative, ottenere ulteriori informazioni di interpretative, ottenere ulteriori informazioni di interesse clinicointeresse clinico
Schema degli assi
Hs-------------------ScContatto interpersonale
8Fanta
stiche
rie intellet
tualiza
te
Hy-------------------PaPlasticità sociale
7Auto
commiserazione
Pt--------------------PdAsse valutazione di Sé
10
D
I
S
T
A
C
C
O
6Oppositività
D--------------------MaAsse timico
5Auto
accusa
9D
I
P
E
N
D
E
N
Z
A
Asse timico (D----Ma) Se D è maggiore: atteggiamento depressivoSe D è maggiore: atteggiamento depressivo se D è molto maggiore: perdita di interessise D è molto maggiore: perdita di interessi Se Ma è maggiore: ottimismoSe Ma è maggiore: ottimismo se Ma è molto maggiore: disforia se Ma è molto maggiore: disforia
inconcludenteinconcludente
Asse stima di sé (Pt—Pd)
Se Pt è maggiore: dubbiosità ed indecisioneSe Pt è maggiore: dubbiosità ed indecisione se Pt è molto maggiore: bassa autostima e se Pt è molto maggiore: bassa autostima e
bloccoblocco Se Pd è maggiore: immagine positiva di séSe Pd è maggiore: immagine positiva di sé se Pd è molto maggiore: ipervalutazione se Pd è molto maggiore: ipervalutazione
delle proprie capacitàdelle proprie capacità
Asse adattamento (Hy-Pa)
Se Hy è maggiore: elasticità nei confronti Se Hy è maggiore: elasticità nei confronti dell’ambientedell’ambiente
se Hy è molto maggiore: tendenza alla se Hy è molto maggiore: tendenza alla dipendenza dall’ambiente circostantedipendenza dall’ambiente circostante
Se Pa è maggiore: tendenza a seguire le Se Pa è maggiore: tendenza a seguire le proprie regoleproprie regole
se Pa è molto maggiore: ambiente vissuto se Pa è molto maggiore: ambiente vissuto come ostilecome ostile
Asse contatto sociale (Hs—Sc)
Se Hs è maggiore: tendenza a comunicare le Se Hs è maggiore: tendenza a comunicare le proprie esperienze emotiveproprie esperienze emotive
se Hy è molto maggiore: la vita emotiva è se Hy è molto maggiore: la vita emotiva è in funzione delle relazioni socialiin funzione delle relazioni sociali
Se Sc è maggiore: prevalgono momenti Se Sc è maggiore: prevalgono momenti introspettiviintrospettivi
se Sc è molto maggiore: tendenza marcata se Sc è molto maggiore: tendenza marcata all’incomunicabilitàall’incomunicabilità
Autoaccusa/oppositività (D+Pt)-(Ma+Pd) Se D – Pt è maggiore: tendenza Se D – Pt è maggiore: tendenza
all’autosvalutazione ed autoaccusaall’autosvalutazione ed autoaccusa se è molto maggiore: possibile blocco per se è molto maggiore: possibile blocco per
indecisione, rituali ossessivi o fobiciindecisione, rituali ossessivi o fobici Se Ma – Pd è maggiore: tendenza Se Ma – Pd è maggiore: tendenza
all’ipervalutazione di sé ed alla sottovalutazione all’ipervalutazione di sé ed alla sottovalutazione delle circostanzedelle circostanze
se molto maggiore: forti tratti oppositivi e marcata se molto maggiore: forti tratti oppositivi e marcata impulsivitàimpulsività
Autocommiserazione/ fantasticherie(Hy+Hs—Pa+Sc)
Se Hy – Hs è maggiore: tratti di dipendenza ed Se Hy – Hs è maggiore: tratti di dipendenza ed autocommiserazioneautocommiserazione
se è molto maggiore: marcata contesto/dipendenza se è molto maggiore: marcata contesto/dipendenza e ricerca di vantaggi secondarie ricerca di vantaggi secondari
Se Pa – Sc è maggiore: sviluppo di fantasie per Se Pa – Sc è maggiore: sviluppo di fantasie per proteggersi dalla realtàproteggersi dalla realtà
se è molto maggiore: ricca produzione di fantasie se è molto maggiore: ricca produzione di fantasie che possono anche sostituirsi alla realtàche possono anche sostituirsi alla realtà
Asse dipendenza/distacco(D+Pt+Hy+Hs—Ma+Pd+Pa+Sc)
Se D – Pt – Hy – Hs è maggiore: Se D – Pt – Hy – Hs è maggiore: dipendenza socialedipendenza sociale
Se Ma – Pd – Pa – Sc è maggiore: Se Ma – Pd – Pa – Sc è maggiore: ostilità socialeostilità sociale
16- PF (Cattell, 1956) Strumento per la valutazione di 16 dimensioni di Strumento per la valutazione di 16 dimensioni di
personalità (dimensioni bipolari)personalità (dimensioni bipolari) Per ciascun fattore si ottiene un punteggio grezzo Per ciascun fattore si ottiene un punteggio grezzo
che viene trasformato in un punteggio standard che viene trasformato in un punteggio standard normalizzato (sten, stanine)normalizzato (sten, stanine)
Punteggi bassi= <3 punti stenPunteggi bassi= <3 punti sten Punteggi alti= >8 punti stenPunteggi alti= >8 punti sten
Tratti: definizione““Abbiamo il diritto ed il dovere di sviluppare Abbiamo il diritto ed il dovere di sviluppare
il concetto di tratto come teoria definitiva, il concetto di tratto come teoria definitiva, poichè, in ogni attività della persona esiste, poichè, in ogni attività della persona esiste, accanto ad una parte variabile, anche una accanto ad una parte variabile, anche una parte costante, tendenziale. Quest’ultima parte costante, tendenziale. Quest’ultima la isoliamo nel concetto di tratto”.la isoliamo nel concetto di tratto”.
(Stern, 1921) (Stern, 1921)
Fattori del 16- PF A : Schizotimia – CiclotimiaA : Schizotimia – Ciclotimia B : Bassa attitudine generale – IntelligenzaB : Bassa attitudine generale – Intelligenza C : Instabilita generale – Forza dell’ioC : Instabilita generale – Forza dell’io E : Sottomissione – DominanzaE : Sottomissione – Dominanza F : Desurgenza – SurgenzaF : Desurgenza – Surgenza G : Debolezza di carattere – Forza del super-ioG : Debolezza di carattere – Forza del super-io H : Inibizione schizotimica – Intraprendenza ciclotimicaH : Inibizione schizotimica – Intraprendenza ciclotimica I : Rudezza – DelicatezzaI : Rudezza – Delicatezza L : Libertà da tensioni paranoiche – Tendenza paranoicaL : Libertà da tensioni paranoiche – Tendenza paranoica M : Atteggiamento pratico – Indifferenza alle convenzioni socialiM : Atteggiamento pratico – Indifferenza alle convenzioni sociali N : Ingenuità semplicità – SofisticazioneN : Ingenuità semplicità – Sofisticazione O : Libertà da ansia – Insicurezza ansiosaO : Libertà da ansia – Insicurezza ansiosa Q1 : Conservatorismo – RadicalismoQ1 : Conservatorismo – Radicalismo Q2 : Dipendenza dal gruppo – AutosufficienzaQ2 : Dipendenza dal gruppo – Autosufficienza Q3 : Mancanza di stabilità di carattere – Forza di volontàQ3 : Mancanza di stabilità di carattere – Forza di volontà Q4 : Distensione – Ansia somaticaQ4 : Distensione – Ansia somatica
Strumento per la valutazione di alcune Strumento per la valutazione di alcune variabili di stato:variabili di stato:
ANSIA ANSIA DEPRESSIONEDEPRESSIONE SINTOMI SOMATICISINTOMI SOMATICI OSTILITA’OSTILITA’= = “Termometro clinico”“Termometro clinico”
SQ (Fava, Kellner, 1981)
PPF Metodologia di registrazione di più funzioni Metodologia di registrazione di più funzioni
fisiologiche strettamente connesse con fisiologiche strettamente connesse con l’attività adrenergico- colinergical’attività adrenergico- colinergica
Registrazione in tre fasi: linea di base Registrazione in tre fasi: linea di base (baseline), presentazione di uno stimolo (baseline), presentazione di uno stimolo stressante (fase di stress), attesa di un stressante (fase di stress), attesa di un possibile ritorno ai livelli di base (fase di possibile ritorno ai livelli di base (fase di recupero)recupero)
EMG (elettromiografia di superficie)
Quando una fibra muscolare viene attivata si Quando una fibra muscolare viene attivata si determina un’onda di eccitazione, di natura determina un’onda di eccitazione, di natura elettrica, che si diffonde lungo tutta la fibra; elettrica, che si diffonde lungo tutta la fibra; questa attività elettrica è alla base della questa attività elettrica è alla base della contrazione muscolare. contrazione muscolare.
Per rilevare la tensione muscolare si utilizza un Per rilevare la tensione muscolare si utilizza un elettromiografo che rileva il livello di del elettromiografo che rileva il livello di del potenziale elettrodermico che eccita le fibre del potenziale elettrodermico che eccita le fibre del muscolo e ne determina la contrazione. Usando muscolo e ne determina la contrazione. Usando elettrodi di superficie l’attività elettrica registrata elettrodi di superficie l’attività elettrica registrata corrisponde alla somma dell’attività di numerose corrisponde alla somma dell’attività di numerose unità motorie.unità motorie.
EMG: esempi
2
2,5
3
3,5
4
4,5
5
5,5
6
Marianna 3,9 5,1 4,2
Iacopo 4,2 5,4 4,5
Stefania 3,6 4,05 3,8
B S R
GSR (conduttanza cutanea)
In presenza di molti stimoli emozionali e stessanti In presenza di molti stimoli emozionali e stessanti si possono osservare notevoli cambiamenti nella si possono osservare notevoli cambiamenti nella attività elettrica della pelle (riflesso attività elettrica della pelle (riflesso psicogalvanico). psicogalvanico).
Le ghiandole sudoripare sono innervate dalla Le ghiandole sudoripare sono innervate dalla branca simpatica del SNA: gli stimoli stressanti branca simpatica del SNA: gli stimoli stressanti aumentano l’attività di tali ghiandole aumentano l’attività di tali ghiandole incrementando, la conduttanza cutanea.incrementando, la conduttanza cutanea.
GSR: esempi
0
5
10
15
20
25
Marianna 0,7 0,8 0,9
Iacopo 11,3 18,8 20,1
Stefania 2,3 2,8 2,2
B S R
Thermal (temperatura periferica)
Fattori biochimici e psicologici influenzano Fattori biochimici e psicologici influenzano l’attività vasomotoria periferica e risposte l’attività vasomotoria periferica e risposte autonomiche quali la frequenza cardiaca e autonomiche quali la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa. L’attivazione della la pressione arteriosa. L’attivazione della componente simpatica provoca una componente simpatica provoca una riduzione nella temperatura periferica. Una riduzione nella temperatura periferica. Una condizione di rilassamento, con il prevalere condizione di rilassamento, con il prevalere dell’attività parasimpatica, è associata ad un dell’attività parasimpatica, è associata ad un aumento della stessa.aumento della stessa.
T: esempi
20
25
30
35
40
Marianna 27,9 27,7 27,6
Iacopo 33,2 34,3 34,4
Stefania 35,3 35,3 35,3
B S R
HR (frequenza cardiaca)
Il cuore ha una frequenza (FC) di circa 72 Il cuore ha una frequenza (FC) di circa 72 battiti al minuto (bpm). La frequenza battiti al minuto (bpm). La frequenza cardiaca può essere rilevata contando il cardiaca può essere rilevata contando il numero di battiti per minuto a livello della numero di battiti per minuto a livello della arteria radiale. Tuttavia, per una rilevazione arteria radiale. Tuttavia, per una rilevazione più precisa si utilizzano i cardiotacometri, più precisa si utilizzano i cardiotacometri, che non misurano direttamente la frequenza che non misurano direttamente la frequenza cardiaca, ma l’intervallo tra due battiti cardiaca, ma l’intervallo tra due battiti successivi.successivi.
HR: esempi
40
60
80
100
120
Marianna 100 104 102
Iacopo 70 72 70
Stefania 62 64 61
B S R
PPF: valori indicativi GSR 12-13 µSGSR 12-13 µS Hr > 80 bpmHr > 80 bpm EMG 4-7,5 EMG 4-7,5 µV (se più elevati valutare se si è in presenza µV (se più elevati valutare se si è in presenza
di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia).di una cefalea tensiva o altro tipo di distonia). Bassi valori di Th (28-29°C), accompagnati da una Bassi valori di Th (28-29°C), accompagnati da una
spiccata reattività a stimoli stressanti, e soprattutto se vi è spiccata reattività a stimoli stressanti, e soprattutto se vi è scarso o assente recupero…scarso o assente recupero…
… … risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di risulta tipica di sindromi caratterizzate da alto livello di ansietàansietà, quali , quali ansia generalizzataansia generalizzata, , DAPDAP, , disturbi disturbi somatoformisomatoformi con notevole interessamento somatico. con notevole interessamento somatico.
PPF: valori indicativi GSR basso (0,7-1,5 µS) e non reattivoGSR basso (0,7-1,5 µS) e non reattivo Hr stabile, bassa e non reattiva Hr stabile, bassa e non reattiva Th relativamente bassa (29°-31°C)Th relativamente bassa (29°-31°C)
… … risulta tipica di sindromi improntate a risulta tipica di sindromi improntate a depressionedepressione dell’umore o dell’umore o grave disturbo di tipo ossessivograve disturbo di tipo ossessivo..
In assoluto il minimo livello di attivazione, con valori In assoluto il minimo livello di attivazione, con valori bassissimi di GSR (anche 0,5-0,8 bassissimi di GSR (anche 0,5-0,8 µS), drammatica e µS), drammatica e stabile Th (anche 25,5-29°C) e bassa e irregolare Hr, si stabile Th (anche 25,5-29°C) e bassa e irregolare Hr, si riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate.riscontra nelle sindromi anoressiche conclamate.
Esami ematochimici
1.1. CortisoloCortisolo
2.2. EmocromoEmocromo
3.3. Ferritina, Transferrina, SideremiaFerritina, Transferrina, Sideremia
4.4. PRLPRL
5.5. FSH, LHFSH, LH
6.6. TSH, T3, T4TSH, T3, T4
7.7. Eventuale presenza di immunosoppressione, ipercolesterolemia o Eventuale presenza di immunosoppressione, ipercolesterolemia o alterazioni elettrolitiche (Azotemia, cloremia, Magnesemia, alterazioni elettrolitiche (Azotemia, cloremia, Magnesemia, Calcemia, ecc.)Calcemia, ecc.)
Self- report ““A 47 anni sono un bambino. (…) ho paura, sono A 47 anni sono un bambino. (…) ho paura, sono
inadatto, provo senso di colpa, tendo ad una inadatto, provo senso di colpa, tendo ad una perfezione protettiva e sedante, queste sono le perfezione protettiva e sedante, queste sono le emozioni che mi ritornano; come fragili bacchette emozioni che mi ritornano; come fragili bacchette di carta, affondate in una caotica, contraddittoria di carta, affondate in una caotica, contraddittoria battaglia con me stesso. (…). Quante volte sono battaglia con me stesso. (…). Quante volte sono fuori luogo e le cose diventano “grandi” e quindi fuori luogo e le cose diventano “grandi” e quindi creano ansia. Sono un uomo adulto fino a quando creano ansia. Sono un uomo adulto fino a quando il successo e il plauso mi sostengono, divento il successo e il plauso mi sostengono, divento bambino al primo rimprovero, incapace di bambino al primo rimprovero, incapace di tollerare il più piccolo insuccesso”. tollerare il più piccolo insuccesso”.
Self- report “…“…come la felicità non dura per sempre, così non come la felicità non dura per sempre, così non
dura la tristezza, l’una si trasforma nell’altra in dura la tristezza, l’una si trasforma nell’altra in modo del tutto naturale. Ogni momento può essere modo del tutto naturale. Ogni momento può essere accettato così come si presenta, qualunque sia il accettato così come si presenta, qualunque sia il suo colore emotivo; anche nel mezzo di una suo colore emotivo; anche nel mezzo di una grande sofferenza stiamo comunque provando grande sofferenza stiamo comunque provando qualcosa, abbiamo la possibilità di entrare in qualcosa, abbiamo la possibilità di entrare in contatto con la natura dell’esperienza (…)”contatto con la natura dell’esperienza (…)”
Concludendo…
Soltanto utilizzando un approccio olistico,Soltanto utilizzando un approccio olistico,
interventi personalizzati, interventi personalizzati,
““modellati” sul singolo casomodellati” sul singolo caso
e una concezione multifattorialee una concezione multifattoriale
della malattia e del benessere psicofisico, della malattia e del benessere psicofisico,
si può intervenire a vari livelli per unasi può intervenire a vari livelli per una
ristrutturazione dell’intero sistema.ristrutturazione dell’intero sistema.