La promozione dei titoli italiani all’estero:

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La promozione dei titoli italiani all’estero: le richieste dei nostri laureati e gli strumenti necessari Francesco Planchenstainer Bologna Expert Rappresentante del CNSU. - PowerPoint PPT Presentation

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La promozione dei titoli italiani all’estero:

le richieste dei nostri laureati e gli strumenti necessari

Francesco Planchenstainer

Bologna Expert Rappresentante del CNSU

• Secondo EUROSTAT (The Bologna Process in Higher Education in Europe, 2009) gli studenti che studiano in un paese diverso dell’EU-EFTA nel 2006:

1,6% - Italia• Contro una media del:

3,2 % - Paesi del Processo di Bologna

Alcuni dati di partenza:• Gli studenti provenienti da un paese

dell’EU-EFTA diverso da quello di immatricolazione:

2,4% - Italia

• Contro una media del:

7,5 % - Paesi del Processo di Bologna

La nostra percezione:• Sono non pochi gli studenti che stanno

decidendo di proseguire il secondo livello all’estero;

• Sono sempre più numerose le segnalazioni di studenti che chiedono di essere sostenuti;

• La scarsa mobilità non viene solo dalla mancanza di sostegno economico, ma anche dalla carenza di chiarezza (fonte Indagine Eurostudent Italia, 2008)

1. Consapevolezza degli attori

• Primo passo per una valorizzazione dei titoli è la comprensione che lo studente deve avere di quello che ha in mano;

• L’esperienza insegna che molti sforzi per implementare le azioni del Processo di Bologna si rendono inutili se gli obiettivi non sono comprese dagli studenti.

Caso Diploma Supplement• Il Consiglio Nazionale degli Studenti

Universitari (CNSU) ha condotto una propria indagine nell’ambito dei propri documenti sul Processo;

• La stragrande maggioranza degli atenei rilasciano il DS a richiesta;

• Il modello è quello che è stato codificato in sede nazionale con un DM 26 ottobre 2005, n.49;

• Alcuni atenei ancora non sono pronti per farlo: occorre uno sforzo in più.

• Le richieste di DS da parte degli studenti sono ridotte e ridotta è la diffusione

MOTIVI• Amministrativi (già conosciuti)• European Students’ Union (Bologna

with students’ eyes, 2009), non conoscono il DS:– 34% studenti;– 65% datori di lavoro

2. Quadro Italiano dei Titoli• QIT è un strumento per la consapevolezza da

parte dello studente: si comprende quanto vale il proprio titolo in una scala ben definita;

• Il CNSU ha chiesto:– Valorizzazione dei titoli italiani in una posizione

corretta nella classificazione– Presenza dei titoli del cd. vecchio ordinamento– Presenza della formazione professionale

superiore

Un Nota Bene• La necessità che anche gli studenti del

vecchio ordinamento siano forniti di questi strumenti è fondamentale;

• Sono presenti in maggioranza nel mercato del lavoro attuale;

• Se parliamo di Apprendimento continuo e Spazio Europeo dell’Educazione, giocoforza l’aggiornamento può avvenire all’estero.

3. Syllabus dei corsi• Il DS riporta i Syllabus dei corsi in traduzione;• Il significato pedagogico del Syllabus non è

compreso;• La funzione del Syllabus và in tre direzioni:– Agevola la preparazione dello studente interno– Presenta il corso allo studente straniero (tradotto)– Serve ai terzi per comprendere quanto appreso.

4. Valorizzazione della carriera scientifica

• Oggi non basta il titolo, servono pubblicazioni (cfr. impact factor, conteggio citazioni…);

• Tesi non è più l’unico lavoro scientifico, oggi si elabora altro (assignments, paper, casi…);

• Università humboldtiana deve dare conto anche dell’attività scientifica, non solo didattica.

• Proposta: portfolio dei lavori scientifici?

Ricadute

• Datore comprende a quale area scientifica il laureato appartenga;

• Si comprende la rete di scienza (comunità pratica) da cui lo studente proviene;

• Lo studente si presenta con le referenze dei propri docenti.

5. La promozione del SUR italiano

• ENIT promuove le risorse naturali italiane (quelle che abbiamo a gratis); chi promuove il capitale umano in cui investiamo?

• Partner Europei sono un passo avanti: es. DAAD, British Council …

• Ammiccanti portali stranieri offrono:– Immatricolazioni online;– Sussidi di studio;– Servizi abitativi.

• David Kirp parla in di:“Global market of education”

Possono questi strumenti avere ricadute≠ makenting?

• Portali servono per far conoscere il sistema all’estero per chi trovi un titolo italiano

• Servono per presentare unitariamente l’offerta didattica italiana all’esterno

• Italia ha www.study-in-italy.it

www.study-in-italy.it• E’ un primo passo MIUR in

collaborazione con il CIMEA;

Migliorabile:• Contenuti dinamici e più funzioni da

sportello;• Possibilità di comprensione ictu oculi

del sistema Italia

Agenzie all’estero di certificazioni e credenziali

• Un altro paragone con l’economia: ICE segue imprenditori all’estero Serve qualcuno che sostenga/accompagni il laureato all’estero;

• Datore/Università destinazione devono poter trovare un interlocutore affidabile che dia informazioni “autorevoli”.

6. Reti di Atenei

• Riforma della governance: si dice spinga verso federazioni di atenei;

• Presentazione degli atenei italiani all’estero molto difficile, poca visibilità soprattutto atenei medio-piccoli;

• Effetti positivi delle reti:– Accreditano qualità degli atenei;– Stipulano partnership che ricadono su tutti

gli aderenti;– Promuovono i titoli dei laureati della rete

7. Azioni degli studenti• Studenti che si muovono verso l’estero non

sono risorsa persa promotori del proprio ateneo (cfr. esperienza students’ ambassador);

• Laureati (Alumni): Italia non ha la tradizione anglosassone. L’effetto è positivo perché sono dei professionisti che contribuiscono a creare un’immagine/nomea all’ateneo che valorizza gli altri.

8. Borse/Tirocini

• Il titolo si valorizza anche favorendone la spendibilità:– Coordinamento le offerte di borse,

grant, sussidi che vengono dall’estero;– Offerta di tirocini adeguati per il titolo

tramite le reti di ateneo;– Servizio di orientamento al lavoro

all’estero .

8. Anagrafi• Abbiamo un potenziale di dati su ogni

singola carriera;• MIUR ha ancora OFF-pubblica e

Anagrafe studenti: la carriera è all’interno del sistema;

• Occorre verificare se v’è lo spazio, rispettata la normativa sulla riservatezza, perché diventino enti certificatori delle carriere v. degree mills.

Grazie

Francesco Planchenstainer

Bologna Expert

Consiglio Universitario NazionaleConsiglio Nazionale degli Studenti Universitari

f.planchenstainer@unitn.it

Riferimenti Bibliografici• Eurostat, The Bologna Process in Higher Education in

Europe, Bruxelles, 2009;• Eurydice, Higher Education in Europe 2009:

Developments in the Bologna Process, Bruxelles, 2009;• Eurostudent, Social and Economic Conditions of

Student Life in Europe, Bielefeld, 2009;• CNSU, Mozione del CNSU in merito agli ostacoli alla

diffusione del diploma supplement, Roma, 2007;• CNSU, Parere concernente il “Quadro Italiano dei Titoli

– Italian Qualification Framework”, Roma, 2009; • Kirp T., Shakespeare, Einstein, and the Bottom Line:

The Marketing of Higher Education, New York, 2004;• ESU, Bologna with Student’s Eyes, IV ed., Bruxelles,

2009.