LA COMUNICAZIONE ATTRAVERSO LE ARTI ARTE E COMUNICAZIONE --------- ARTE E COMUNICAZIONE.

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LA COMUNICAZIONE ATTRAVERSO LE ARTI

ARTE E COMUNICAZIONE---------

ARTE E’ COMUNICAZIONE

U.Boccioni, 1913, “Forme Uniche Della Continuità Dello Spazio” bronzo, Civico Museo d’Arte Contemporanea, Milano.

“Tutti i corpi si muovono e partecipano del moto universale”.(Manifesto Futurista)

“Non è una scultura ma un insieme scultorio, rappresentazione del ritmo plastico”. U. Boccioni

“L’immagine deve essere manifestazione dinamica della forma, la rappresentazione dei moti della materia nella traiettoria che ci viene dettata dalla linea di costruzione dell’ oggetto e della sua azione”. (U. Boccioni)

“Il dinamismo universale deve essere reso come sensazione dinamica”(Manifesto tecnico della pittura futurista).

“…Ma noi non vogliamo più saperne del passato, noi giovani e forti futuristi ! “(Manifesto Futurista)

Nike di Samotracia, Scuola rodiense, 190 a.C.

“Ispirarsi ai classici è come voler attingereacqua da un pozzosecco”(Umberto Boccioni).

Jean de Boulogne, (Giambologna),Mercurio,Bronzo 1576, Museo del Bargello

Auguste Rodin,“L’uomo che cammina”,bronzo, 1907.Parigi, Museo Rodin.

E’ un ibrido, un moderno centauro, mezzo uomo e mezzo macchina. La testa è un montaggio, un assemblaggio di cranio, elmetto ed elsa di spada ed è compenetrato dai piani intersecanti delle forme dello spazio circostanti.

Il tronco, come la Nike di Samotracia o l’uomo che cammina di Rodin, è privo di braccia, ma nella parte

posteriore spuntano forme simili ad ali e nel petto emerge una sagoma che ricorda la prua di una nave. I muscoli della coscia sono profilati ad evidenziare la forma aerodinamica e a suggerirne la potenza; i polpacci sono a forma di tubo di scarico di automobile e denotano l’energia propulsiva e

la velocità del movimento. Il richiamo alle ali ai piedi di Mercurio è evidentissimo. L’ambiente in cui la figura si

muove è compenetrato e intersecato con essa. L’uomo di Boccioni si presenta come risultante plastica di oggetto e ambiente come forma-forza. Egli è l’uomo futurista che

trascende le forme e le proporzioni tradizionali così come il superuomo di Nietzsche trascende e supera tutti i valori,

ponendosi al di là del bene e del male.

“La città che sale”U. Boccioni, 1910-1911, New York, Museum of Modern Art.

“La città moderna è un deserto di uomini che si estende in un infinito dai tratti inafferrabili;

la sua essenza è il transitorio, il fuggevole, il contingente (…)”

Charles Baudelaire“Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere

o dalla sommossa; (…) canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che

fumano; le officine appese alle nuvole pei contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano

i fiumi (…) i piroscafi avventurosi che fiutano l’orizzonte, le locomotive

dall’ ampio petto, che scalpitano sulle rotaie (…) e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento (…).

F.T. Marinetti, Manifesto Futurista, 1909.

“La Moderna Babele”, Fortunato Depero, 1932

Carbonia città futurista

“Periferia urbana” 1921, Mario Sironi

“La vecchia Sardegna è morta / vola nel cielo la nuovasincronizzata col battito / dei motori.

Ecco industria i tuoi eserciti / di perforatrici idrovore gru

Che la divina geometria intreccia / coi fili ad alta tensione (…)

“Che importa dei marmi / di Roma o d’Atenedelle ricamate guglie/ del duomo di Milano

quando innalziamo edifici/ di cemento e cristallo (…)(…) “Noi abbiamo innalzato/ la diga del Tirso

che come una diabolica bocca/ può inghiottiretutto il cielo d’ Europa.”

“Altri utilizzino i picconi/ per disseppellire necropolinoi scaveremo gallerie/per baciare l’anima metallica

della terra (…)”

(Aeropoema futurista della Sardegna, Gaetano Pattarozzi, 1939).

“Paesaggio urbano”, 1922, Mario Sironi

“Carica di lancieri”, 1911, U.Boccioni

“Per la persistenza dell’immagine nella retina, le cose in movimento si moltiplicano, si deformano,

susseguendosi, come vibrazioni, nello spazio che percorrono. Un cavallo in corsa non ha 4 zampe: ne ha venti e i loro

movimenti sono triangolari”(Manifesto Della Pittura Futurista).

“Dinamismo di un caneal guinzaglio”1912, Giacomo BallaNew York, the MuseumOf Modern Art.

“Mercurio passa davantiAl sole”, Giacomo Balla, 1912

“Mercurio passa davantial sole”,Giacomo Balla, 1912

“Il tempo e lo spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell’ assoluto, poiché abbiamo già creata l’eterna velocità onnipresente”.(Manifesto futurista)

“La strada entra nella casa”

U.Boccioni, Hannover, Kunstmuseum, 1911.

“Noi non limitiamo la scena a ciò che il quadro della finestra

permette di vedere, ma ci sforziamo di dare il complesso

di sensazioni plastiche provate dal pittore che sta sul balcone;

il brulichio soleggiato della strada… il che significa simultaneità d’ambiente e quindi dislocazione e

smembramento degli oggetti, sparpagliamento e fusione dei

dettagli, liberati da ogni logica comune e indipendenti gli uni dagli altri.”

(U. Boccioni)

“Lampada ad arco”G. Balla, 1909-1911, New York, The Museum Of Modern Art.

“Il moto e la luce distruggono la materialità dei corpi”. (F.T. Marinetti)

“Dinamismo di un’automobile”Luigi Russolo, 1912-1913, Parigi, Musée d’Art Moderne.

“Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità.

Un automobile da corsa, col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall’ alito esplosivo (…) un automobile

ruggente (…) è più bello della Nike di Samotracia”.

(Manifesto futurista, 1909).

“Il cannone in azione”, Gino Severini, 1915“Noi vogliamo glorificare la guerra sola igiene del mondo”.

(Manifesto futurista, 1909)

“Il treno blindato”,Gino Severini, 1915

“La guerra è la sintesi culminante e perfetta del progresso… è un’imposizione fulminea di coraggio ed esautorerà tutti

i suoi nemici: diplomatici, musei, professori; svilupperà la ginnastica e lo sport,

(…)ringiovanirà l’Italia, l’arricchirà di uomini d’azione. (…)(…) Siamo felici di vivere finalmente questa grande ora futurista d’Italia mentre agonizza l’immonda genia dei

pacifisti (…) “.

F. T. Marinetti, “Guerra sola igiene del mondo”.(Manifesto futurista, 1909)

“In picchiata sulla città”, Tullio Crali, 1925

“Finalmente è arrivato il giorno dell’ira dopo i lunghi crepuscoli della paura(…) Finalmente … una caldo

bagno di sangue nero, dopo tanti umidicci e tiepidumi di latte materno e di lacrime fraterne: una bella innaffiatura

di sangue. In ogni canto del mondo è aperto un

macello… si sgozza, si sbuzza, si sbudella … siamo troppi, la

guerra è un’operazione maltusiana, giova all’ agricoltura,

giova all’ umanità. Amiamo la guerra e assaporiamola da

buongustai finchè dura. (..). “

Giovanni Papini, Lacerba 1914.

“Guernica”, Picasso, 1937

Il 16 aprile 1937 aerei tedeschi della legione Condor, in appoggio del Generale Francisco Franco contro il legittimo

governo repubblicano, rasero al suolo di notte, con un bombardamento terroristico, la cittadina basca di Guernica. Non vi erano obiettivi militari : l’azione di guerra fu condotta

intenzionalmente contro civili inermi. La distruzione fu totale.

“Madrid 1937”Horacio Ferrer

La donna col bambino morto evoca la classica

immagine sacra della Pietà o della

Strage degli Innocenti. Il toro che

incombe sulla donna, muggisce con i

lineamenti stravolti : è l’animale sacrificale

per eccellenza ed è simbolo della

Spagna martoriata e offesa.

Il cavallo che calpesta il corpo del giovane morto

è simbolo della libertà oppressa;

l’uomo caduto è simbolo dell’ inutile

valore di chi combatte contro armi di

distruzione totale;le due donne che

fuggono dalla casa che crolla,

la figura avvolta dalle fiamme a destra rappresentano

allegoricamente la tragedia del popolo

spagnolo.

La drammaticità della scena è accentuata dalla lampada accesa, i cui raggi luminosi sono acuminati come lame ed è una citazione della lampada delle “Fucilazioni di Goya”, nel quale,

il grande pittore spagnolo, evoca i “disastri della guerra”.

Più in generale uomini, donne, animali, cose sono travolti e schiacciati dalla furia distruttiva dei bombardamenti che

sconvolgono il paesaggio urbano e la campagna. Lo scenario di morte è evocato, senza colore, dai toni del bianco, del

grigio e del nero: i colori infatti sono la vita e poichè la vita a Guernica non c’è più, “il colore è andato via”. (G.C.Argan).

“Nel pannello a cui sto lavorando e che si chiamerà Guernica, e in tutte le mie opere recenti, esprimo chiaramente la mia avversione per la casta militare che ha affondato la Spagna

in un oceano di dolore e di morte”

Picasso, 1937.

Guernica, per volere testamentario di Picasso, è tornata in Spagna, dal Museum of Modern Art di New York,

solo negli anni ’80, quando la Spagna è tornata alla Democrazia.

Foto di una delle vittimeDei bombardamenti Nazisti sulla Spagna, 1937

I RIFERIMENTI CULTURALI E IDEOLOGICI DEL FUTURISMO :

1. 1.      Mito della guerra e della violenza rivoluzionaria.2. 2.      George Sorel e il socialismo rivoluzionario.3. 3.      Friedrich Nietzsche , la volontà di potenza, il superuomo.4. 4.      Richard Wagner e l’opera d’arte totale.5. 5.      Henry Bergson e l’idea del flusso temporale.6. 6.      Mito della macchina e dell’elettricità.7. 7.      Mito della città industriale.8. 8.      La violenta polemica antipassatista.9. 9.      L’energetismo, il relativismo, il simultaneismo.

I RIFERIMENTI CULTURALI E IDEOLOGICI DEL CUBISMO E DI PICASSO :

1. 1.    Il Surrealismo di Apollinaire.2. 2.    Il Relativismo.3. 3.    Nietzsche “dionisiaco” 4. (la condanna dell’ideale apollineo di bellezza).5. 4.    Il Realismo e Cezanne.6. 5.    Derain e Matisse7. 6.    Il Primitivismo.8. 7.    L’antimilitarismo, il pacifismo, il socialismo.9.