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IL SISTEMA SOCIO-SANITARIO MARCHE
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Conferenza Regionale - Ancona 27 Aprile 2013
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La buona sanità si costruisce insieme
Intervento del Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca
I RISULTATI RAGGIUNTI
LA SANITÀ DELLE MARCHE:QUALITA’ ED EFFICIENZA
La sanità marchigiana si è distinta per un percorso «virtuoso» di crescita della qualità dei servizi e
di rispetto dei vincoli di bilancio.
Nei benchmarking a livello nazionale, Nei benchmarking a livello nazionale, la Regione Marche si colloca ai primissimi posti
sia nelle certificazioni degli organi istituzionali e di ricerca che testimoniano la qualità e l’efficacia assistenziale
dei servizi socio-sanitari, sia in termini economici avendo garantito il pareggio di bilancio,
mettendo i cittadini al riparo da ulteriori inasprimenti fiscali.
LA SANITÀ DELLE MARCHE:GARANZIA DEI LEA
Valutazione dei LEA
Certificazione 2012 LEA anno 2010
Efficienza
Spesa sanitaria pubblica e condizioni di salute
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QUALITA’ DEI SERVIZI SANITARIDELLE MARCHE
Fonte: Panorama della Sanità, n. 38 ottobre 2011
Efficacia- +
+
LA SANITÀ DELLE MARCHE:EQUILIBRIO DI BILANCIO
Risultati economici di competenzaIn milioni di €
1,24,5
0,6 0 0
23,9
-40
-20
0
20
2001 2004 2008 20092007 20112010
risultato di esercizio complessivo degli enti del SSR
-158,9
-149,9-160
-140
-120
-100
-80
-60
Tempi medi in giorni
SANITA’: TEMPI DI PAGAMENTO DEI FORNITORI
Fonte: Confartigianato - 7 gennaio 2013 su dati Corte dei Conti
IL NUOVO SCENARIO:
• LA CRESCITA DELLA VITA ATTESA• IL DEFINANZIAMENTO NAZIONALE• IL DEFINANZIAMENTO NAZIONALE
Marche al 1 posto per speranza di vita in Europa insieme all’Ile de France e la Comunidad de Madrid.
Marche tra le Regioni più longeve al mondo.
OPPORTUNITA’ E RISCHI: CRESCITA DELLA VITA ATTESA
Si riducono i ricoveri ospedalieri,in linea con gli standard
nazionali.
Cresce la necessità di servizi e dotazioni per accompagnare la
longevità.
OPPORTUNITA’ E RISCHI: LA DEOSPEDALIZZAZIONE
Tasso di ospedalizzazione
Anno 2010
Tasso di ospedalizzazione
Manovre nazionali di consolidamento della finanza pubblica:
DL 98/2011; DL 138/2011; DL 183/2011; DL 201/2011;DL 95/2012; Legge di stabilità 2013.
MANOVRE NAZIONALI 2011-2013: IL PARADIGMA CAMBIA
Cambia il paradigma di riferimento del sistema sanitario nazionale:
DA UN QUADRO DI RISORSE CRESCENTI ORA AFFRONTIAMO UNO SCENARIO DI RISORSE NAZIONALI CALANTI
IN TERMINI REALI
CIO’ VALE ANCHE NELLE MARCHE…
96,040
100,572 103,321
105,398 106,632
16
18
20
22
24
90
95
100
105
110
Trend decrescente di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale
IL CONTESTO FINANZIARIO DELLA SANITA’ NAZIONALE
88,195
91,173
96,040
7,5
3,4
5,34,7
2,72,0 1,2
0
2
4
6
8
10
12
14
16
50
55
60
65
70
75
80
85
90
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
Valo
ri p
erc
en
tuali
Milia
rdi d
i E
uro
Trend finanziamento SSN
Variazione % rispetto anno precedente
PIL e rapporto tra spesa sanitaria pubblica e PIL (1990-2011)
IL CONTESTO FINANZIARIODELLA SANITÀ NAZIONALE
Fonte: Rapporto OASI 2012
I tagli per la Regione Marche delle manovre nazionali nel periodo 2012-2015
(valori in milioni di Euro)
TAGLI NAZIONALI 2012-2015PER LA SANITA’ MARCHE
2012 2013 2014 2015
Tagli nazionali: -100 -188 -279 -282
L’AZZERAMENTO DEL FONDO NAZIONALE PER IL SOCIALE
2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Trend del FNPS (Fondo Nazionale per le Politiche Sociali)trasferito alla Regione Marche
(valori in milioni di Euro)
Fondo NazionalePolitiche Sociali: 20,7 19,3 17,5 13,8 10,0 4,7 0,2
L’aggravamento dei costi ed il pesante taglio delle risorse nazionali, in assenza di riforme strutturali, creano le condizioni
per il commissariamento anche per una Regione «virtuosa» come le Marche, che si è distinta in questi anni per qualità dei
servizi e rispetto dei vincoli di spesa.
Il commissariamento comporta:
I RISCHI PER LA SANITA’ DELLE MARCHE
perdita di autonomia e di equità, producendo inasprimenti fiscali automatici per cittadini (IRPEF) e imprese (IRAP);
riduzione degli interventi regionali per cittadini, famiglie e imprese oltre a tagli di servizi e personale (blocco automatico del turnover, blocco delle
spese non obbligatorie).
Appesantimento della crisi economica e sociale.
LA STRATEGIA DELLA RIFORMA
Con la riforma regionale il sistema sanitario cresce su tre livelli per garantire:
coerenza tra natura di bisogni/servizi, appropriatezza, diffusione e qualità dei servizi,
eliminazione di costi impropri burocratici animati dai localismi, tutela reale e qualificata del diritto alla salute dei cittadini
in tutti i territori delle Marche.
RIFORMA SOCIO-SANITARIAREGIONALE: LA STRATEGIA
Network territoriale socio-sanitario
per le post-acuzie, fragilità
Network ospedaliero di integrazione
clinica per le acuzie
Alta specializzazione
Centro trapianti
Alta specialità Discipline specialistiche mediche e chirurgiche
Punti nascita, ortopedia e traumatologia
Medicina generale, Chirurgia generale
Post-acuzie
Cure intermedie
Specialistica
Network territoriale socio-sanitario
per le post-acuzie, fragilità
Network ospedaliero di integrazione
clinica per le acuzie
Alta specializzazione
Presidio II LivelloNodo Regionale
RIFORMA SOCIO-SANITARIAREGIONALE: LA STRATEGIA
Centro diurno
RP
RSA
Continuità assistenziale
MMG / PLS
Hospice
Specialistica ambulatoriale
ADI
Presidio I Livello
DEA di 2 livello
DEA di 1 livello
Punto di Primo Intervento
Casa della Salute
Potes
L’integrazione in rete del SSR è costruita tenendoconto del livello di complessità dell’assistenza e
del grado di diffusione e di capillarità delle strutture di erogazione.
La Regione Marche ha delineato un percorso di evoluzione e sviluppo del sistema sanitario regionale
secondo specifiche linee di indirizzo strategico.
Le situazioni di rischio devono trasformarsi in opportunità:
realizzazione degli investimenti con una forte componente di
LE OPPORTUNITA’ PER LA SANITA’ DELLE MARCHE
realizzazione degli investimenti con una forte componente di innovazione tecnologica
diffusione dei servizi con la riqualificazione delle piccole strutture e dei trasporti
organizzazioni a rete con la differenziazione e la specializzazione delle competenze e delle attività
Attuazione della Riforma socio-sanitaria regionale.
La riforma sanitaria regionale prevede la crescita dei posti letto di lungodegenza e riabilitazione:
da 0,6 per mille abitantia 0,75 per mille abitanti
+244 posti letto di LD/RIABILITAZIONE.
ACCOMPAGNARE LA CRESCITA DELLA LONGEVITA’
COSTO PER IL SSN:
giovane di 20 anni 600 Euro/anno
anziano >65 anni 5.000 Euro/anno
+244 posti letto di LD/RIABILITAZIONE.
La Regione compensa interamente con fondi propri l’azzeramento dei trasferimenti nazionali
per le politiche sociali, consentendo l’invarianza delle risorse
a disposizione degli Enti locali per le politiche di welfarea sostegno delle fragilità sociali:
scelta di equità e coesione che aumenta i vincoli finanziari.
POLITICHE SOCIALI LOCALICON I FONDI REGIONALI
a sostegno delle fragilità sociali:scelta di equità e coesione che aumenta i vincoli finanziari.
I PRINCIPALI PROGETTI REGIONALIDELLA RIFORMA
POTENZIAMENTO DELLA RETE DI EMERGENZA E SOCCORSO.
ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE IN RETE (NETWORK).
RIFORMA SOCIO-SANITARIA REGIONALE: I PROGETTI
ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE IN RETE (NETWORK).
RIORGANIZZAZIONE OSPEDALIERA DIPOSTI LETTO E RETI CLINICHE.
EFFICIENTAMENTO DEI FATTORI DI PRODUZIONE(CENTRALE UNICA ACQUISTI, FARMACI, BENI E SERVIZI,
DISPOSITIVI MEDICI, PRIVATI, ECC.).
PIU’ SERVIZI E MEZZI A DISPOSIZIONE Si ampliano i servizi in rete di emergenza territoriale,con un nuovo sistema di trasporti sanitari per portare
il paziente nella sede giusta e nel tempo giusto.
MEZZI EQUIPAGGIO STANDARD RIFORMA
Rianimatore +
MANOVRE INTEGRATE: RETE EMERGENZA E URGENZA
Elisoccorso
Rianimatore + infermiere + pilota
+ tecnico volo1 / 2 2
MSA (mezzo soccorso avanzato)
Medico 118 + infermiere + autista
soccorritore26,1 / 29,6 32,5
MSI (mezzo socc. Infermieristico)
Infermiere + autista soccorritore 0 15
MSB (mezzo soccorso base)
Autista + soccorritore 44,4 62
TOTALE 71,5 / 76 94,5
Obiettivi principali:
fornire la risposta più appropriata e tempestiva in loco,
MANOVRE INTEGRATE: RETE EMERGENZA E URGENZA
fornire la risposta più appropriata e tempestiva in loco, garantire il supporto delle funzioni vitali,
identificare in breve tempo i bisogni diagnostici e terapeutici,
trasportare in sicurezza il paziente nella struttura più idonea.
Il bisogno di salute del cittadino richiede risposte che sempre di più spostino l’assistenza dall’ospedale al
territorio, al fine di favorire i soggetti fragili e in particolare gli anziani.
L’obiettivo è di offrire risposte adeguate ai bisogni di salute conseguenti all’aumento delle patologie cronico-
MANOVRE INTEGRATE:DALL’OSPEDALE AL TERRITORIO
conseguenti all’aumento delle patologie cronico-degenerative e di quelle a rilevanza socio-sanitaria.
Lo sviluppo di strutture adeguate, non ospedaliere, riconducibili alla tipologia della Casa della Salute, è
indispensabile per offrire ai cittadini un punto di riferimento certo, vicino a casa, in cui possano trovare una risposta per
attività di carattere ambulatoriale, specialistico e di prevenzione, fino a forme di ricovero residenziale.
La Casa della Salute, nodo delle cure intermedie, si configura come un nodo organizzativo autonomo, con vari livelli di complessità organizzativa, all’interno di una rete integrata di servizi, con relazioni cliniche e organizzative strutturate che mettono in relazione l’assistenza primaria
con gli altri nodi della rete (assistenza specialistica, ospedaliera, sanità pubblica, salute mentale, ecc.).
MANOVRE INTEGRATE: LA CASA DELLA SALUTE
Nella Casa della Salute il sistema integrato di servizi si prende cura delle persone fin dal momento dell’accesso attraverso:
l’accoglienza dei cittadini, la collaborazione tra i professionisti, la condivisione dei percorsi assistenziali, l’autonomia e la
responsabilità professionale, la valorizzazione delle competenze.
ospedaliera, sanità pubblica, salute mentale, ecc.).
Nella sua formulazione organizzativa minima, la Casa della Salute deve rappresentare il fulcro territoriale della medicina di assistenza primaria
(MMG, CA e PLS) e dell’erogazione di prestazioni infermieristiche e specialistiche per gli ambiti di maggiore prevalenza epidemiologica, al
fine di implementare percorsi clinici integrati per le patologie di maggior
Le Case della Salute possono tra loro differenziarsi in ragione della localizzazione territoriale e delle specifiche esigenze della
popolazione residente.
MANOVRE INTEGRATE: LA CASA DELLA SALUTE
specialistiche per gli ambiti di maggiore prevalenza epidemiologica, al fine di implementare percorsi clinici integrati per le patologie di maggior
impatto.
Possono essere presenti funzioni con la copertura continuativa del servizio delle cure primarie, un maggiore sviluppo dei servizi diagnostici–
terapeutici, l’integrazione con i servizi sociali per la presa in carico globale, servizi di prevenzione (Vaccinazioni, Certificazioni), fino alla
completa integrazione socio-sanitaria (presenza UVI).
Le situazioni di emergenza devono essere garantite dal sistema di emergenza territoriale, con la tipologia di mezzi adeguata
(MSA, MSI, MSB).
Al crescere della complessità assistenziale è prevista la presenza di almeno un modulo di degenza residenziale a ciclo continuativo a
finalizzazione sanitaria o socio-sanitaria, con la possibilità di prevedere la
Le Case della Salute possono tra loro differenziarsi in ragione della complessità organizzativa ed assistenziale presente nella
singola struttura.
MANOVRE INTEGRATE: LA CASA DELLA SALUTE
finalizzazione sanitaria o socio-sanitaria, con la possibilità di prevedere la presenza di attività di Primo Intervento.
Sono previsti posti letto di cure intermedie con la possibilità di trattare, da parte di MMG, pazienti con patologie ad andamento cronico, con
episodi di riacutizzazione, non gestibili a domicilio (scompenso cardiaco, BPCO, diabete, asma).
Al livello più alto di complessità assistenziale, è possibile prevedere l’integrazione delle funzioni territoriali con funzioni di tipo ospedaliero basilari, quali la lungodegenza ed eventualmente il day hospital / day
surgery.
L’individuazione di diversi possibili modelli di Case della Salute consente di adeguare alle esigenze dello specifico territorio la
La realizzazione delle Case della salute facilitalo spostamento dell’assistenza dall’ospedale al territorio.
RICONVERSIONE DELLE PICCOLE STRUTTURE
consente di adeguare alle esigenze dello specifico territorio la tipologia di Casa della salute che meglio risponde ai bisogni della
popolazione.
La disponibilità di strutture da riconvertire verso queste funzioni costituisce una opportunità di fondamentale importanza, per
valorizzare competenze professionali e attrezzature esistenti, già punto di riferimento per i residenti.
1998Legge regionale n.34
«Piano Sanitario Regionale 1998-2000»:18 strutture
2005Delibera amm.va n.163
«Piano Sanitario Regionale 2003-2006»:
I PICCOLI OSPEDALINELLE MARCHE
«Piano Sanitario Regionale 2003-2006»:15 strutture
2009Delibera Giunta Regionale n.77:
15 strutture
2011Delibera amministrativa n.38
(Piano Socio-Sanitario 2012-2014):15 strutture
MARCHE: RETE OSPEDALIERA TROPPO FRAMMENTATA
MARCHE: RETE OSPEDALIERATROPPO FRAMMENTATA
Dimensione media degli istituti di ricovero per regione
(Graduatoria decrescente)
Fonte: Ministero della salute – anno 2009
La presenza di una rete di emergenza diffusa sul territorio, in
grado di garantire soccorsi avanzati, medi e di base attraverso il potenziamento dei mezzi a
disposizione consente di superare la frammentazione delle strutture
MANOVRE INTEGRATE: RETE OSPEDALIERA E RETI CLINICHE
frammentazione delle strutture ospedaliere.
- La nuova organizzazione -Rete di strutture e servizi
differenziati per intensità di cure fornite: acuzie, postacuzie,
riabilitazione, domicilio.
L’identificazione delle strutture più adeguate per il trattamento dei pazienti deve avvenire con la ridefinizione dei percorsi diagnostico
terapeutici all’interno delle reti cliniche:
Intensità di cura e assistenza
Appropriatezza
Integrazione delle competenze
Differenziazione e specializzazione.
MANOVRE INTEGRATE: LE RETI CLINICHE
• Requisiti strutturali (tipologie di edifici, distribuzione interna, etc.)
• Requisiti tecnologici (tipologie di attrezzature, impiantistica, etc.)
• Requisiti organizzativi (dipartimenti, strutture complesse e semplici, personale di assistenza, etc.)
• Standard professionali (linee guida, PDT, etc.)
• Indicatori di performance (volumi di attività, complessità, esiti, etc.
Individuazione Standard di Riferimento
dei Nodi di Rete Clinici
Differenziazione e specializzazione.