Post on 14-Jul-2015
Realizzazione multimediale a cura di:
G. Colli, R. Lombardi, C. Lucchi e M. Mordenti
Coordinamento: prof.ssa Meri Massi
Liceo Linguistico Statale Cesena
La 2ªC presenta
a.s 2013-2014
La “ lezione” del maestro Alberto Manzi
Alberto Manzi, il più famoso maestro, maanche scrittore e autore radio-televisivoitaliano, nacque a Roma il 3 novembre 1924.
Concluse i suoi studi diplomandosicontemporaneamente all’Istituto magistrale eall’Istituto nautico.
Prestò servizio nei sommergibili della MarinaMilitare Italiana durante la seconda guerramondiale e finalmente, nel 1946, iniziò la suaattività scolastica.
Dal 1955 al 1977 fu sindaco di Pitigliano,luogo in cui morì il 4 dicembre 1997.
CHI ERA ALBERTO MANZI?
Alberto Manzi è diventato famoso in Italia grazie al suoprogramma televisivo Non è mai troppo tardi, con il qualeinsegnò a milioni di italiani a leggere e a scrivere negli annisuccessivi alla seconda guerra mondiale, epoca in cuil’analfabetismo era molto diffuso.
Si fece conoscere anche nel resto del mondo, soprattutto inSudamerica, dove costruì vari centri educativi per i nativos,molti dei quali conservano ancora oggi il suo nome.
PERCHÉ È COSÌ FAMOSO?
Non è mai troppo tardi fu un programma televisivo che risultò uno dei più
importanti esperimenti di educazione degli adulti.
Il maestro cercava di coinvolgere persone di qualsiasi età, con la sua pazienza e la
sua passione, per invogliarle a leggere e a scrivere.
La trasmissione avveniva nel tardo pomeriggio, prima dell’ora di cena; egli
utilizzava un grosso blocco di carta montato su un cavalletto, sul quale, con l’aiuto
di un carboncino, scriveva lettere e parole semplici accompagnate da disegni.
Fu riconosciuto dall’Unesco come uno dei migliori programmi televisivi per la
lotta contro l’analfabetismo.
NON È MAI TROPPO TARDI
Manzi mostrò sempre un interesse speciale per la radio, checonsiderava un mezzo di comunicazione particolarmenteefficace e stimolante.
Per la Rai lavorò per diversi programmi radiofonici, tra iquali “La radio per le scuole”.
Le 40 trasmissioni di “Curiosità della lingua italiana”, nel1996, per gli italiani all’estero e gli stranieri studiosi dellanostra lingua divennero la sua ultima collaborazione conRadio-Rai.
UNA VOCE PER TUTTI
La prima esperienza come educatore Alberto Manzi la fece nel
carcere minorile di Roma, subito dopo la guerra (1946 – 1947).
Le condizioni in cui Manzi si trovò ad insegnare lo misero a dura
prova: “aule” senza banchi, sedie, libri, senza niente, con 94 ragazzi
dai 9 ai 17 anni.
La collaborazione tra il maestro e gli allievi fu portata a termine nel
migliore dei modi, dando persino vita a “La tradotta”, il primo
giornale mensile redatto e stampato in un istituto di pena.
ISTRUZIONE NEL CARCERE
Il maestro Manzi aveva idee (e ideali) molto chiari. Vedeva come
purtroppo andavano o non andavano le cose, sia nelle scuole urbane che
in quelle rurali.
Considerava infatti la scuola di quell’epoca la “rovina di un prossimo
futuro”; sosteneva, inoltre, che il male fosse alle radici, ovvero nei
maestri, nei direttori, negli ispettori, nel ministro.
“Il maestro non può insegnare pensieri, ma deve insegnare a pensare”
Alberto Manzi dedicava alle sue lezioni infinito entusiasmo e passione e
seguiva metodi che tutti quanti i professori dovrebbero tenere a mente al
giorno d’oggi.
LA SCUOLA SECONDO MANZI
- Premio “Collodi” per Grogh, “Storia di un castoro”;
- Premio internazionale “H.C.Andersen” per Orzowei;
- Premio “Antenna d’oro”, UNESCO e “Presidenza del Consiglio” perla trasmissione “Non è mai troppo tardi”;
- Clamoroso successo per il romanzo Orzowei, che fu tradotto in 32lingue e ne fu prodotto un film;
- La trasmissione “Non è mai troppo tardi” ispira altri paesi comel’Argentina a produrne versioni simili.
(per citarne solo alcuni)
MERITI
Il maestro Manzi ci ha lasciato un patrimonio di valori e idealiimmenso. In seguito alla visita alla mostra sono emerse alcuneriflessioni e aspetti più importanti della sua personalità che noiragazzi abbiamo apprezzato, come:
determinazione, forza di volontà, bontà, pazienza, coraggio, intraprendenza, passione e impegno verso la scuola.
Oltre ad aver avuto un’incredibile importanza a livello scolastico,Alberto Manzi ha rivoluzionato la scuola del tempo e ha elaboratoconcetti e valori che tutt’ora la scuola dovrebbe rispettare.
IL RICORDO
“Alberto Manzi non rappresenta solo il maestro che ognuno di noi sognava di avere, è il maestro che vorremmo per i nostri figli, un maestro di vita sempre proiettato verso nuovi progetti, che trasmetteva il gusto per l’esplorazione dell’alfabeto delle cose e sapeva stimolare e incuriosire con ironia e leggerezza”.
V. Errani, M. Donini, Alberto Manzi, storia di un maestro, Bologna 2009
“… I voti in pagella, per esempio:
una sorta di marchio che si rifiutava di apporre su un
bambino che sarebbe cambiato di lì a qualche mese,
imparando, evolvendo, crescendo.”
“Era quello che ci insegnava a parlare senza paura disbagliare. Che invece di darci le rispostepreconfezionate ci chiedeva “Tu che ne pensi?”, ed eraveramente interessato alle nostre opinioni sui granditemi…”
CITAZIONI
Pensieri di ex-alunni
Realizzazione multimediale a cura di:
Giulia Colli, Rebecca Lombardi, Chiara Lucchi e Matilde Mordenti
Coordinamento: prof.ssa Meri Massi
La classe 2ªC: Antolini Anna, Bellini Monica, Caminati Filippo, Cangini Valentina, Capanna
Andrea, Colli Giulia, Esposito Alberto, Farneti Roberto, Franco Giulia, Lezziero Eleonora,
Lombardi Rebecca, Lucchi Chiara, Menghi Silvia, Molari Marco, Mordenti Matilde, Moretti
Gloria, Ndiaye Fatima, Nucci Lucia, Pacchioni Giovanni, Palella Giusj, Ricci Francesca, Riolo
Mario, Vacirca Anna, Valdifiori Linda e Vitali Giorgia.