Post on 17-Feb-2019
" JUVENTUS F.C. S.p.A. "
Sede Torino, corso Galileo Ferraris n. 32
Capitale sociale euro 8.182.133,28
Registro delle imprese - ufficio di Torino
n. 00470470014
società le cui azioni sono ammesse alle
negoziazioni presso il
Mercato Telematico Azionario
organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.
* * * * *
Verbale dell'assemblea ordinaria degli azionisti
tenutasi il 23 ottobre 2015 .
* * * * *
Il ventitre ottobre duemilaquindici ,
in Torino, presso lo Juventus Stadium, corso Gaeta-
no Scirea n. 50, alle ore 10,30 circa, si è riuni-
ta in un'unica convocazione l'assemblea ordinaria
degli azionisti della Società, convocata con avvi-
so pubblicato sul sito Internet della Società stes-
sa e sul sito di stoccaggio autorizzato 1Info in
data 11 settembre 2015 nonché, per estratto, sul
quotidiano La Stampa in data 12 settembre 2015 per
discutere e deliberare sul seguente
Ordine del giorno
1. Bilancio d'esercizio al 30 giugno 2015 e delibe-
1
razioni relative .
2. Nomina degli organi sociali :
a) Determinazione del numero dei componenti del
Consiglio di Amministrazione e della durata in ca-
rica nonché del relativo compenso .
b) Nomina del Consiglio di Amministrazione .
c) Nomina del Collegio Sindacale .
d) Determinazione degli emolumenti del Collegio
Sindacale .
3. Relazione sulla remunerazione ai sensi dell'ar-
ticolo 123-ter del D.lgs. 58/98 .
Assume la presidenza, a sensi di statuto, e regola
lo svolgimento dell'assemblea il presidente del
consiglio di amministrazione dottor Andrea AGNEL-
LI.
Dopo la proiezione di un breve filmato di introdu-
zione, il presidente espone quanto segue:
" Signori azionisti, cari campioni d'Italia, di nuo-
vo buongiorno e benvenuti all'assemblea della JU-
VENTUS.
"Nessuna istituzione può ignorare per lungo tempo
le richieste di maggiore trasparenza e di rinnova-
mento senza il rischio concreto di essere travol-
ta": è così che ho concluso la mia lettera a voi
indirizzata, che trovate oggi nel fascicolo di bi-
2
lancio di cui vi chiederemo l'approvazione.
Sono passati solo pochi giorni e lo scenario è ra-
dicalmente cambiato, in peggio, sia in Italia che
all'estero. In Italia, alla nota istruttoria del-
l'Antitrust, che ha aperto in merito all'assegna-
zione dei diritti televisivi per il triennio
2015/2018, apprendiamo da fonti giornalistiche del-
l'indagine da parte della Procura di Milano in me-
rito a possibili reati che sono distanti anni luce
da un perimetro di attività sportiva; parimenti,
sempre da fonti giornalistiche, apprendiamo da par-
te di commissari o subcommissari nominati dalla Fe-
derazione Italiana Giuoco Calcio delle loro dimis-
sioni in quanto denuncerebbero ostacoli alla loro
attività. A livello internazionale apprendiamo o-
gni giorno di una nuova sanzione emanata dalla Com-
missione Etica della FIFA, a questo o quel dirigen-
te, per scandali e scambi di voto che hanno visto
arrivare al coinvolgimento fino all'assegnazione
di Germania 2006, quindi a tornare addirittura in-
dietro nel tempo. Io, come sempre, e come sempre
ha sostenuto la JUVENTUS, ho un profondo rispetto
di chi sta indagando, ma, come sempre, devo parti-
re da una presunzione di innocenza di chiunque ven-
ga colpito da questo tipo di attività. Che deve va-
3
lere per tutti e deve valere anche, qualora siano
rinviati a giudizio, sia nell'ordinamento sporti-
vo, sia in quello civile, il principio di un giu-
sto processo.
A questo quadro mutato dalla mia lettera ad oggi
credo che sia significativo in questa mia introdu-
zione informarvi anche dei recenti sviluppi sulle
note vicende del 2006.
Abbiamo letto negli ultimi mesi le motivazioni del-
la Cassazione, abbiamo letto con attenzione e stia-
mo valutando il ricorso presentato da GAZZONI. Ab-
biamo un costante dialogo con la Federazione e con
il presidente della Federazione TAVECCHIO in meri-
to alle azioni intraprese dalla JUVENTUS nel 2011;
devo dire che ho altresì letto con interesse le di-
chiarazioni dell'avvocato MEDUGNO e ho solo fatto
molta fatica a trovare nel bilancio della Federa-
zione gli accantonamenti a cui egli faceva riferi-
mento.
Ma, alla luce di questi nuovi eventi, non ritenia-
mo che il quadro entro il quale operiamo ci permet-
ta oggi di trarre conclusioni diverse da quelle
che ho più volte esposto. Ciò che sicuramente emer-
ge dal quadro che vi ho appena dipinto è veramente
un enorme bisogno di un cambiamento: un cambiamen-
4
to principalmente a livello della governance del
calcio, mondiale e nazionale, che permetta al mon-
do del calcio di riacquisire credibilità e centra-
lità verso tutti gli stakeholders, ma soprattutto
verso i tifosi, che sono il vero motore di questo
straordinario mondo in cui abbiamo il privilegio
di lavorare.
Il cambiamento non deve spaventare. Il cambiamen-
to, per usare una definizione di un noto saggista
americano, Alvin TOFFLER, "è il processo con il
quale il futuro invade le nostre vite".
In JUVENTUS abbiamo affrontato il cambiamento al
culmine di un'annata, quella che vi raccontiamo at-
traverso i freddi numeri di cui oggi vi chiederemo
l'approvazione, una stagione che nella conferenza
stampa dell'8 giugno 2015 non ho faticato a defini-
re "straordinaria". Il 2014/2015 ha visto la JUVEN-
TUS segnare il record di fatturato a 348 milioni,
ha visto il ritorno all'utile di esercizio per cir-
ca 3 milioni, ha visto la conquista del quarto scu-
detto consecutivo e la decima Coppa Italia, ci ha
inoltre visti protagonisti in Champions League con
il raggiungimento della finale di Berlino che non
nascondo che, così come quella notte, così come
l'8 giugno 2015, lascia dentro di me ancora tanta
5
amarezza, ma questo significa principalmente che
il turn around che avevamo iniziato nel 2010 con
la stagione 2014/2015 si può definire completato.
Le sfide che ci attendono, se possibile, sono oggi
ancora più ambiziose. Dovremo avere la capacità di
fronteggiare il vero dilemma di ogni società calci-
stica di alto livello ovvero che solamente i gran-
di risultati sportivi, le vittorie a livello nazio-
nale ed internazionale danno accesso ai grandi ri-
cavi, siano essi televisivi, commerciali o sporti-
vi. Ma solo in presenza di una struttura equilibra-
ta e diversificata di ricavi si può competere ad
alto livello. L'attività principale per noi rima-
ne, resta, è sempre stata, la Squadra e secondo me
abbiamo avuto il coraggio di capire che un ciclo
con la stagione 2014/2015 si era compiuto e di rin-
novare profondamente la rosa della Prima Squadra.
Oggi i vari DYBALA, RUGANI, LEMINA, STURARO, POG-
BA, MORATA, ZAZA, sono tutti ragazzi di 22/23 anni
che garantiscono un grande futuro alla JUVENTUS.
Nel processo di rinnovamento che abbiamo compiuto
nell'estate eravamo perfettamente consapevoli che
questo ci avrebbe potuto portare a qualche diffi-
coltà nell'inizio della stagione in corso, che
però, ancorché siamo ancora all'inizio del campio-
6
nato, non è assolutamente una giustificazione per
il quattordicesimo posto che oggi ricopriamo in
classifica.
Abbiamo la consapevolezza che per proseguire in
questo processo di sviluppo dobbiamo senza soste
lavorare sul fronte del commerciale e aumentare si-
gnificativamente i ricavi per ridurre l'esposizio-
ne che abbiamo verso i ricavi da Champions League
e bilanciare ulteriormente le fonti di ricavo del-
la Società, oggi ancora troppo squilibrate verso i
diritti televisivi.
E' per questo motivo che il 1°luglio 2014 è stata
portata a compimento una riorganizzazione che ha
dato vita a quella che è la mia visione della ge-
stione di una società sportiva, ovvero le tre prin-
cipali aree che hanno piena responsabilità sulla
Società: quella centrale legata allo sport, quella
in cui vengono raggruppate tutte le fonti di rica-
vo e quella in cui operano tutti i servizi a dispo-
sizione delle altre due aree.
Per questo motivo continueremo senza sosta a svi-
luppare i ricavi attraverso la creazione di quat-
tro aree che sono: il marketing e il digitale, che
fa capo a Federico PALOMBA, il Brand, Licensing e
Retail a Silvio VIGATO, le Global Partnerships e
7
Corporate Revenues a Giorgio RICCI e lo stadio a
Francesco GIANELLO.
Ma è il contesto nel quale operiamo che rimane fon-
damentale per permettere alla JUVENTUS la rincorsa
o almeno il mantenimento del distacco con i nostri
principali competitors internazionali e su questi
io cito sempre i soliti quattro che sono BAYERN MO-
NACO, REAL MADRID, BARCELLONA e MANCHESTER UNITED.
Il REAL MADRID ha fatturato 650 milioni di euro,
il BARCELLONA 600 e il BAYERN MONACO oltre 500:
questo ci deve far capire quanto è il lavoro che
abbiamo ancora davanti a noi.
Ma, come vi dicevo, è il contesto che può fare si-
curamente una grandissima differenza ed è per que-
sto che l'attenzione viene posta sempre a una se-
rie di temi che sono noti.
Se guardiamo al contesto nazionale, il primo tema
non possono che essere le infrastrutture, gli sta-
di, i teatri entro i quali noi mettiamo in scena
lo spettacolo, sia esso vissuto dal vivo per la
gente che viene allo stadio, sia esso per i tele-
spettatori.
Salvo rare eccezioni - parliamo dell'UDINESE, che
sta facendo un bellissimo progetto a Udine, del
SASSUOLO, che sta lavorando sul suo stadio di pro-
8
prietà, possiamo citare un revamping a San Siro in
occasione della finale di Champions di quest'anno
- i nostri impianti sono gli stessi di 40 anni fa,
sono degli impianti obsoleti.
Quando parlo di ragionare sul significato dei tea-
tri parlo dei servizi che devono essere messi a di-
sposizione, parlo dei premium seats, parlo dei man-
ti erbosi che devono essere omogenei, parlo del-
l'intrattenimento che deve essere fatto entro e
nelle vicinanze dello stadio, parlo dell'ospita-
lità e dell'agibilità per quanto riguarda i bambi-
ni. Questi sono i servizi che devono essere offer-
ti, ma parimenti non dobbiamo dimenticare che le
regole che abbiamo devono incominciare a smettere
di poter usufruire di un'istituzione tutta italia-
na che è il principio della deroga.
Noi dobbiamo operare all'interno di un perimetro
di regole che ci siamo dati, ma non dobbiamo più
permettere deroghe; se abbiamo bisogno di un nume-
ro di stewart, quelli devono essere, se abbiamo bi-
sogno di una copertura di telecamere per la sicu-
rezza, quella deve essere, se una persona non ha
il tagliando non deve entrare allo stadio ed è per
questo che il capitolo di tecnologia e sicurezza è
un capitolo che all'interno degli impianti sporti-
9
vi deve essere prioritario nell'affrontare i pro-
blemi del prossimo futuro.
Un sistema, la Lega, che in pochi mesi trova le ri-
sorse finanziarie, parliamo di circa 400 mila euro
per ogni stadio per adottare la Gol Line Technolo-
gy, di cui io personalmente e la JUVENTUS tutta è
favorevole, deve e ha senz'altro la forza per adot-
tare tecnologie di sicurezza allo stato dell'arte
negli stadi stessi. Si tratta di tecnologie, tele-
camere e quant'altro, che costano meno della metà
di quei 400 mila euro e che garantirebbero ai tifo-
si un ambiente più sicuro e un lavoro più efficace
alle società e alle forze dell'ordine che dentro e
fuori dei nostri stadi sono responsabili per la lo-
ro tutela. Ciò consentirebbe di applicare sanzioni
dirette per comportamenti individuali e solo dopo
la definitiva certezza dei fatti farebbe scattare
la responsabilità oggettiva rendendola così meno o-
pinabile.
Il secondo tema che ci sta molto a cuore è la ri-
forma dei campionati a cui deve essere necessaria-
mente accompagnata una riforma delle squadre al-
l'interno delle società sportive. E' un tema che
ormai è all'ordine del giorno e il presidente TA-
VECCHIO l'ha nominata come la madre di tutte le ri-
10
forme: la riforma dei campionati. Ecco, la Lega
Calcio ha nominato la settimana scorsa una commis-
sione che deve portare una serie di proposte, com-
missione nella quale per la JUVENTUS lavorerà il
direttore Giuseppe MAROTTA.
Per quanto riguarda la riduzione del numero di
squadre credo che siamo tutti consapevoli di que-
sta necessità, ancorché il tema che ci viene sem-
pre posto all'ordine del giorno è che le principa-
li leghe europee contano di 20 squadre.
Lascerei magari più tardi al direttore Giuseppe MA-
ROTTA argomentare su quello che è il livello tecni-
co-tattico di un campionato italiano e quello che
è il livello tecnico-tattico di altri campionati e
quindi quelle che sono le 60-65 partite a cui una
società come la JUVENTUS va incontro nelle diffi-
coltà e nelle complessità di un campionato italia-
no sono sostanzialmente molto diverse dalle diffi-
coltà cui i nostri principali competitors interna-
zionali vanno incontro all'interno delle loro le-
ghe di riferimento.
Nell'ottica delle riforme e della riduzione del nu-
mero di squadre quello che consta è valutare come
la Lega Pro, suo malgrado, a causa di una serie di
fallimenti, sia scesa nell'arco di pochi anni da
11
90 a 54 squadre e questo mi lascia pensare che spa-
zio per l'introduzione delle seconde squadre ce
n'è ampiamente, avendo perso così tante squadre
nell'arco di pochi anni.
L'importante dal mio punto di vista è che la rifor-
ma dei campionati non sia figlia di un mero ragio-
namento di sostentamento e quindi valutare quali e
quante risorse finanziarie servano per finanziare
l'attività corrente di società che militano in cam-
pionati inferiori, ma che sia figlia di un vero e
proprio percorso di sviluppo sportivo. Io non ho
mai nascosto con i miei interlocutori abituali,
che sono i miei colleghi nella Lega di Serie A, i
miei colleghi che lavorano nella Lega di Serie B e
nella Lega Pro, che la Serie A possa ipotizzare
maggiori contributi alle leghe inferiori, però que-
sti devono essere finalizzati a un progetto sporti-
vo. Perché la Lega di Serie A investe nei campiona-
ti inferiori e ha un investimento e non, come vi
dicevo poco fa, un sostentamento dell'attività cor-
rente di società inefficienti.
Per quanto riguarda il percorso di un progetto
sportivo ci sono alcune valutazioni che devono fa-
re riflettere e questi sono anche figli di cambia-
menti sociali all'interno del nostro Paese. Noi
12
non siamo più un Paese in cui i nostri ragazzi si
formano per strada, inteso calcisticamente; quando
andiamo nei parchi delle grandi città, negli orato-
ri delle grandi città o nei cortili dei palazzi
delle grandi città trovare dei bambini che giocano
a pallone ormai è quasi impossibile e non abbiamo
ancora una vera e propria organizzazione che per-
metta la scelta e lo sviluppo dei giovani talenti
per portare quanti più ragazzi a esprimersi ad al-
to livello e dare alle nazionali giocatori che pos-
sano competere per la vittoria nelle varie manife-
stazioni di riferimento.
E' stato presentato ieri il progetto da parte del-
la Federazione dell'apertura di 200 centri tecnici
federali. Questa è sicuramente una iniziativa lode-
vole da parte della Federazione, ma quello che ri-
leva è come questi centri tecnici opereranno. Quin-
di chi saranno i formatori dei formatori dei cal-
ciatori di eccellenza e come verranno fatte le
scelte per la selezione dei ragazzi che questi cen-
tri dovranno frequentare per poter così crescere
nel loro percorso tecnico e professionale.
Come ho avuto modo di dire in passato, e questa è
una constatazione amara, il nostro campionato non
è più una destinazione finale per i grandi calcia-
13
tori, ma è un campionato di transito. Una volta, e
parlo di JUVENTUS, acquistavamo i giocatori all'a-
pice della loro carriera, e Pavel NEDVED che è qui
con noi oggi ne è un esempio. Oggi acquistiamo cal-
ciatori di prospettiva, e VIDAL è il chiaro esem-
pio, oppure dove dobbiamo essere bravi sfruttando
anomalie del mercato, e qui mi riferisco a TEVEZ.
La riduzione del numero delle squadre è fondamenta-
le, ma per permettere la crescita ai nostri talen-
ti è fondamentale l'istituzione delle squadre B;
con l'eccezione dell'Inghilterra, dove comunque
l'ultimo campionato del settore giovanile è riser-
vato agli under 21, tutti i principali campionati
hanno seconde squadre che permettono ai giovani ta-
lenti di misurarsi con realtà sfidanti.
Ci sono un paio di esempi che devono fare riflette-
re, questi sono dati della stagione in corso, quin-
di del 2015/2016:
- i due campionati che non hanno le seconde squa-
dre sono quelli che hanno i maggiori giocatori in
prestito per lo sviluppo dei calciatori,
- la Premier League, alla quale facevo riferimento
prima, che comunque ha il suo ultimo campionato
del settore giovanile agli under 21, ha quest'anno
175 giocatori in prestito, perché un ragazzo di
14
20-21 anni non trova più sbocco nella sua società
di appartenenza e deve per forza andare altrove
per continuare il suo percorso di crescita. La Pre-
mier League ha 175 giocatori in prestito, che è un
numero analogo a quello della Serie B italiana,
172.
Nei campionati dove ci sono le seconde squadre, la
Bundesliga ha 45 giocatori in prestito, la Liga
88, la Ligue1 65 e l'Eredivisie 25. La Serie A il
triplo, il quadruplo, il quintuplo di queste con
452 giocatori in prestito. Questo vuol dire che si
perde per le società di serie A il controllo della
crescita professionale e umana del giocatore. Que-
sto deve fare riflettere.
Per rimanere a esempi di casa nostra parliamo di
MORATA, classe 1992: nella stagione 2012/2013,
quindi tre anni fa, ha collezionato 18 presenze
nel CASTILLA, la seconda squadra del REAL MADRID,
e 15 nel REAL MADRID, di cui una in Champions Lea-
gue. Questo vuol dire poter far crescere all'inter-
no della propria società un calciatore di chiaro
potenziale.
Da ultimo, avendo analizzato la riforma dei campio-
nati e le seconde squadre, tornerei a condividere
con voi una riflessione generale che è quella di
15
un Testo Unico dello Sport.
All'interno di ogni ordinamento sportivo abbiamo
l'influenza di una serie di leggi dello Stato,
com'è giusto che sia, che influiscono sull'atti-
vità quotidiana delle società sportive.
In Italia le principali leggi in ambito sportivo
sono numerose, ve ne cito alcune, le più importan-
ti: il decreto Legislativo 242/99, il riordino del
CONI, la legge 91/81 sul professionismo sportivo,
la legge 280/2003 "Disposizioni urgenti in materia
di giustizia sportiva", la legge 9/2008 cosiddetta
"Legge Melandri", la legge 1099/71 sulla tutela sa-
nitaria delle attività sportive, la legge 398/91
sulle disposizioni tributarie relative alle asso-
ciazioni sportive dilettantistiche, la legge
376/2000 "Lotta al doping" e così avrei altri esem-
pi.
Ecco che allora una volta di più - mi rifaccio al-
la classe politica italiana – vista l'importanza
che lo sport ricopre anche all'interno del sistema
economico italiano, con incidenza, come abbiamo a-
vuto modo di ricordare in passato, di circa 2 pun-
ti e mezzo percentuali del PIL italiano, forse un
Testo Unico in cui raggrupparle in modo armonioso
all'interno dello stesso potrebbe garantire a chi
16
opera in questo settore grande efficienza.
E fin qui abbiamo parlato del contesto entro il
quale operiamo e ora mi piacerebbe toccare alcuni
temi di natura economica, che poi sono quelli che
ci permettono di rimanere competitivi nel panorama
internazionale.
La UEFA ha recentemente presentato il suo report
annuale, ormai giunto alla settima edizione, degli
European Club Footballing Landscape, che offre da-
ti interessanti per considerazioni macro in quanto
sono tutta una serie di dati che raggruppano il pe-
so economico del calcio a livello europeo.
Ma all'occhio di un italiano, e io questo ve l'ho
già evidenziato nella mia lettera, il dato più si-
gnificativo non può che essere uno ed unico: dal
2009 al 2014 il tasso di crescita del giro d'affa-
ri del calcio inglese è stato del 61%, quello tede-
sco del 46%, quello spagnolo del 32%, quello fran-
cese del 42%, quello russo dell'86% e quello turco
del 62%. Nel medesimo periodo il tasso di crescita
dell'Italia è stato del 14%.
Le fonti di ricavo sono essenzialmente tre, per
qualsiasi società sportiva, e, se escludiamo -
così come fa la DELOITTE - il players trading, ri-
mangono il cosiddetto "botteghino", i diritti tele-
17
visivi e gli sponsor. Ebbene, noi perdiamo terreno
rispetto alle principali Leghe in ognuno di questi
indicatori.
Se vogliamo parlare di diritti televisivi potrebbe
risultare semplice parlare di quelli che sono i gi-
ganti attuali nella Premier League, che sono passa-
ti dall'anno scorso a quest'anno da 2,2 miliardi a
3,6 miliardi distribuibili all'interno delle sue
società, 20 come noi.
Ma la Spagna è quella che deve far più riflettere,
che ha recentemente collettivizzato i diritti e li
ha venduti per la prima volta: ebbene, semplicemen-
te eliminando l'intermediario, quindi MEDIA PRO, e
andando sul mercato in maniera diretta, è riuscita
a passare da circa 200 milioni dei diritti interna-
zionali, quindi quelli al di fuori dei confini spa-
gnoli, a circa 650 milioni, a cui si sommano i cir-
ca 700 milioni ai quali ha venduto i suoi diritti
internamente; questo fa sì che la Spagna al primo
giro di vendita di diritti collettivi ha già supe-
rato l'Italia.
Il dato che deve far più riflettere sono i dati di
cessione dei diritti internazionali, quei 650 mi-
lioni, che si paragonano con una media nostra sul
triennio 2015/2018 di 185 milioni. Ecco, questi so-
18
no dati macro a cui potrei far seguire molte ri-
flessioni, ma quello che dobbiamo capire è il tas-
so di crescita dell'ultimo quinquennio e quali so-
no le misure che vorremmo prendere collettivamente
per riportare il calcio italiano ad essere competi-
tivo e ritornare a riaffermare il proprio dominio
in Europa.
A livello internazionale - ho fatto alcuni cenni
nell'introduzione del mio discorso – nutro senti-
menti misti, perché se da un lato è vero ciò che
sta avvenendo in seno alla FIFA e quindi a livello
politico, dall'altro non possiamo non notare che
comunque il calcio vive di grandissime manifesta-
zioni internazionali.
I campionati del mondo di calcio sono i veri compe-
titors delle olimpiadi estive e sono veramente una
manifestazione fiore all'occhiello di questo movi-
mento.
Da un punto di vista di squadre di club, se pren-
diamo la Champions League questa è l'unica vera ma-
nifestazione che può permettersi di offrire un con-
fronto con la principale manifestazione internazio-
nale, che è l'NFL americana.
Quando guardiamo i dati di distribuzione televisi-
va e di telespettatori della finale di Champions
19
League rispetto al Super Bowl, la Champions League
surclassa il Super Bowl; detto questo, quando poi
andiamo ad analizzare i dati macroeconomici delle
varie manifestazioni, quindi dell'NFL, delle so-
cietà che operano in NFL, rispetto alle società
che partecipano alla Champions League o all'inter-
no dei rispettivi campionati, vediamo e notiamo
con grande piacere che comunque davanti a noi ab-
biamo tantissimo spazio di crescita.
Come esperienza personale a livello internazionale
io non posso che ricordare una volta di più il
grandissimo lavoro che è svolto dall'EUROPEAN CLUB
ASSOCIATION, l'ECA, presieduta dal presidente del
BAYERN MONACO Karl Heinz RUMMENIGGE. Ecco, l'ECA è
un'organizzazione che realmente è riuscita a dia-
logare con le sue istituzioni di riferimento, e
quindi l'UEFA in primis e nell'ultimo periodo, pri-
ma della nascita dei recenti scandali, anche con
la FIFA, e i risultati che è riuscita ad ottenere
sono senza dubbio di portata storica. Il memoran-
dum of understanding che abbiamo presentato duran-
te l'assemblea di Stoccolma e firmato qualche gior-
no prima, nel marzo di quest'anno, ha dato dei ri-
sultati che sono, come vi dicevo prima, di portata
storica in quanto hanno permesso a due rappresen-
20
tanti di club per la prima volta nella storia del-
l'UEFA di entrare in seno al comitato esecutivo
dell'UEFA: i due rappresentanti sono Karl Heinz
RUMMENIGGE e il sottoscritto.
Come ho avuto modo di dire in passato è sicuramen-
te per me un grandissimo onore far parte del comi-
tato esecutivo, ma anche una grandissima responsa-
bilità perché vuol dire per la prima volta portare
in seno al maggior organismo decisionale dell'UEFA
le istanze dei soggetti investitori del calcio.
Parimenti, nel memorandum of understanding sono
stati raggiunti degli importanti risultati per i
club in merito alla retribuzione dei giocatori im-
pegnati a livello delle varie nazionali e delle co-
perture assicurative ad esse associati che, come
leggete ogni volta che le nazionali giocano, sono
fonte di preoccupazione da parte dei rispettivi
club.
Per concludere, viviamo giorni difficili, sia a li-
vello internazionale sia in Italia, ma ogni crisi
porta con sé una montagna di opportunità se si ha
il coraggio di guardare in faccia i problemi.
Come vi dicevo poco fa, la collaborazione tra ECA
e UEFA è solo un esempio, ma tutti gli stakehol-
ders coinvolti nel calcio, siano essi investitori
21
o istituzioni, tifosi o calciatori, meritano di po-
ter continuare a godere di uno spettacolo formida-
bile come il calcio.
Il 2016 sarà un anno fondamentale, oltre alle an-
nunciate elezioni per la presidenza della FIFA, in
Italia, come sapete, scade il quadriennio olimpico
e con esso tutte le cariche federali che andranno
a nuove elezioni.
Il calcio, a livello internazionale, per ritornare
ad essere centrale e credibile, deve continuare ad
essere il gioco più amato e più diffuso al mondo.
E per questo, alla luce delle recenti vicende, ser-
vono risposte credibili, servono proposte credibi-
li e servono persone credibili. In una parola ser-
ve il cambiamento.
Grazie. "
All'esposizione del presidente segue un caloroso
applauso da parte dell'assemblea.
Quindi il presidente comunica:
- che l'avviso di convocazione è stato pubblicato,
come dianzi detto, sul sito Internet della Società
e sul sito di stoccaggio autorizzato 1Info in data
11 settembre 2015 nonché, per estratto, sul quoti-
diano La Stampa in data 12 settembre 2015, ai sen-
si dell'articolo 10 dello statuto sociale e delle
22
relative disposizioni normative;
- che sono stati regolarmente effettuati i previ-
sti adempimenti informativi nei confronti del pub-
blico;
- che l'assemblea si svolge in unica convocazione;
- che sono presenti o rappresentati n. 216 azioni-
sti per n. 739.661.677 azioni sulle n.
1.007.766.660 azioni senza valore nominale;
- che l'assemblea è regolarmente costituita e vali-
da a deliberare sull'ordine del giorno.
Il presidente invita, con il consenso dell'assem-
blea, a fungere da segretario il dottor Ettore MO-
RONE e dà atto:
- che, oltre ad esso presidente, sono presenti gli
amministratori:
Giuseppe MAROTTA – amministratore delegato e di-
rettore generale area sport
Aldo MAZZIA - amministratore delegato e chief fi-
nancial officer
Paolo GARIMBERTI
Assia GRAZIOLI-VENIER
Pavel NEDVED
Enrico VELLANO.
Nel corso della riunione sopraggiungono gli ammini-
stratori Giulia BONGIORNO e Camillo VENESIO;
23
- che sono inoltre presenti i sindaci effettivi:
Paolo PICCATTI - presidente
Silvia LIRICI
Roberto LONGO;
- che ha giustificato l'assenza l'amministratore
Maurizio ARRIVABENE;
- di aver accertato, a mezzo di personale all'uopo
incaricato, l'identità e la legittimazione dei pre-
senti.
Il presidente informa che l'elenco nominativo dei
partecipanti all'assemblea, in proprio o per dele-
ga, con l'indicazione del numero delle rispettive
azioni sarà allegato al presente verbale (allegato
"M") e comunica che partecipano al capitale socia-
le sottoscritto, in misura superiore al 2%, i se-
guenti soggetti:
* EXOR S.p.A., società controllata dalla GIOVANNI
AGNELLI e C. società in accomandita per azioni,
n. 642.611.298 azioni (63,766%)
* LINDSELL TRAIN LTD n. 50.593.738 azioni (5,020%).
Il presidente precisa che sono inoltre presenti
rappresentanti della società di revisione e perso-
nale qualificato per il migliore svolgimento dei
lavori e che, se l'assemblea non ha nulla in con-
trario, assistono alla riunione alcuni studenti
24
della Facoltà di Economia dell'Università di Tori-
no ed analisti finanziari nonché, in una sala loro
riservata, giornalisti specializzati.
Prega coloro che intendessero abbandonare l'assem-
blea prima del termine e comunque prima di una vo-
tazione di farlo rilevare all'uscita per l'aggior-
namento dei voti presenti.
Prima di passare allo svolgimento dell'ordine del
giorno, ricorda che, ai sensi dell'articolo 5.2
del Regolamento assembleare, in assenza di specifi-
ca richiesta approvata dall'assemblea non si darà
lettura della documentazione che è stata deposita-
ta, a disposizione degli interessati, come indica-
to nell'avviso di convocazione.
Per quanto riguarda gli interventi, fa presente
che coloro che intendono prendere la parola sugli
argomenti all'ordine del giorno, qualora non lo a-
vessero ancora fatto, devono prenotare il loro in-
tervento al tavolo di segreteria precisando l'argo-
mento.
Ricorda poi che, ai sensi dell'articolo 3.6 del Re-
golamento assembleare, non è consentito l'uso di
apparecchiature di registrazione audio e video da
parte di azionisti ed i telefoni portatili devono
essere disattivati.
25
Ricorda inoltre a coloro che verranno chiamati al
microfono che, ai sensi dell'articolo 6.4 del mede-
simo Regolamento, gli interventi dovranno essere
concisi e strettamente pertinenti alle materie al-
l'ordine dl giorno; inoltre, sempre in base a tale
articolo, fa presente di ritenere adeguato il ter-
mine massimo di 5 minuti per gli interventi, nei
quali dovranno essere comprese anche eventuali di-
chiarazioni di voto, e di 2 minuti per le repliche
alle risposte fornite.
L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA
chiede di dare atto a verbale della sua opposizio-
ne.
Il presidente
prosegue precisando che, al fine di garantire il
miglior svolgimento dei lavori assembleari nell'in-
teresse di tutti i presenti, una volta esaurito il
tempo massimo gli interventi e le repliche saranno
considerati terminati, il microfono verrà disatti-
vato e la parola passerà automaticamente all'azio-
nista successivo.
Quindi dichiara aperti i lavori e passa alla trat-
tazione dell'ordine del giorno dando lettura dei
punti in esso contenuti.
Sul punto
26
1. Bilancio d'esercizio al 30 giugno 2015 e delibe-
razioni relative ,
il presidente fa presente che si procederà ad esa-
minare il bilancio (allegato "A"), contenuto nel
fascicolo distribuito, e l'andamento della gestio-
ne attraverso la proiezione di alcune slide preci-
sando che copia di quanto proiettato è a disposi-
zione, al tavolo di segreteria, di coloro che ne
fossero interessati.
Quindi dà la parola all'amministratore delegato e
chief financial officer Aldo MAZZIA il quale illu-
stra i fatti di rilievo dell'esercizio 2014/2015,
gli elementi essenziali del bilancio, i fatti di
rilievo avvenuti dopo il 30 giugno 2015 e l'evolu-
zione prevedibile della gestione attraverso la pro-
iezione delle predette slide (allegato "C").
Durante l'illustrazione viene proiettato un breve
filmato relativo al progetto dell'iniziativa Conti-
nassa al termine del quale l'amministratore delega-
to e chief financial officer Aldo MAZZIA fa presen-
te che la Cascina Continassa sarà la sede della JU-
VENTUS.
All'esposizione segue un caloroso applauso da par-
te dell'assemblea.
Quindi il presidente dà lettura della proposta di
27
approvazione del bilancio e di destinazione dell'u-
tile dell'esercizio riportata al termine della re-
lazione sulla gestione (allegato "B"), contenuta
nel fascicolo predetto, e che qui di seguito si
trascrive:
"Signori Azionisti,
Vi invitiamo ad approvare il Bilancio dell'eserci-
zio chiuso al 30 giugno 2015 e Vi proponiamo di de-
stinare l'utile di euro 2.298.263,28 come segue:
Euro
- il 5% alla Riserva Legale 114.913,16
- il 10%, alla Riserva ex art. 26 dello
Statuto Sociale da utilizzarsi per le
scuole giovanili di addestramento e
formazione tecnico-sportiva 229.826,33
- alla Riserva utili portati a nuovo
il residuo importo 1.953.523,79
UTILE DELL'ESERCIZIO 2014/2015 2.298.263,28."
Segnala poi che nella documentazione distribuita
ai presenti è ricompresa la relazione sul governo
societario e gli assetti proprietari (allegato
"D").
Quindi comunica che un avente diritto al voto ha
ritenuto di avvalersi del diritto di porre domande
prima dell'assemblea e che, entro il termine indi-
28
cato nell'avviso di convocazione (20 ottobre
2015), sono quindi pervenute numerose domande, an-
che di dettaglio, la cui risposta in formato carta-
ceo è stata messa a disposizione, all'inizio del-
l'odierna assemblea, di ciascuno degli aventi di-
ritto al voto ed è ancora disponibile presso il ta-
volo di segreteria.
Quindi passa alla discussione sul bilancio al 30
giugno 2015 pregando coloro che si sono prenotati
di accedere al microfono, quando verranno chiama-
ti, e di porre domande di interesse generale ed u-
tili all'assunzione di deliberazioni sulla base di
una adeguata informativa, facendo quindi interven-
ti concisi e pertinenti e restando comunque entro
il tempo massimo di 5 minuti, nei quali - come an-
ticipato - dovranno essere comprese anche eventua-
li dichiarazioni di voto, e di 2 minuti per le re-
pliche alle risposte fornite.
Fa poi presente che al termine del tempo massimo,
come già precisato, gli interventi e le repliche
saranno considerati terminati, il microfono verrà
disattivato e la parola passerà automaticamente al-
l'azionista successivo e che un breve segnale acu-
stico evidenzierà che manca 1 minuto alla scadenza
del termine.
29
Precisa inoltre che nel presente verbale non saran-
no riportati né allegati interventi o parti di in-
tervento che non siano stati effettivamente letti
a beneficio dei presenti e pertinenti alle materie
all'ordine del giorno.
Quindi dichiara aperta la discussione sul bilancio
al 30 giugno 2015.
Una sintesi viene qui di seguito riportata.
L'azionista Salvatore COZZOLINO
si complimenta per il bilancio e per l'ottima ge-
stione sportiva;
precisa che cercherà nel proprio intervento di por-
re all'attenzione dell'assemblea, in un'ottica co-
struttiva, le eventuali aree di miglioramento dei
risultati di bilancio;
è dell'avviso che il tema "aumento e consolidamen-
to dei ricavi" sia un tema che sta a cuore a tutte
le squadre e in particolare alla JUVENTUS, che sta
affrontando ingenti investimenti;
pensa che la nota stonata di quest'anno sia il ri-
cavato dalla vendita della maglia: nonostante la
finale di Champions League il ricavato conseguito
dalla vendita della maglia con sponsor JEEP – ulti-
mo anno del vecchio contratto - è stato di 13 mi-
lioni di euro;
30
ritiene che sia un ricavato non proporzionato ai
risultati sportivi della Società e che sia sicura-
mente sottomercato;
fa notare che è stato sottoscritto un nuovo con-
tratto della durata di 6 anni che scadrà nel 2021
con ricavi previsti di circa 17/18 milioni annui,
ritenendoli anche in questo caso sottomercato;
raffronta i ricavi delle altre squadre come il MI-
LAN di circa 20 milioni di euro, il LIVERPOOL di
circa 27 milioni di euro e il TOTTENHAM intorno ai
21 milioni di euro e ritiene che forse si poteva
ottenere qualcosa di più visti anche i risultati
di vendita della JEEP e del Gruppo FIAT negli ulti-
mi mesi;
non condivide la durata del nuovo contratto che a
suo parere doveva essere più breve e auspica che
possa essere oggetto di rinegoziazione;
vuole sapere, in merito al merchandising, quali
siano i primi risultati della gestione "captive";
dichiara di aver ricevuto molte richieste di chia-
rimento in merito al blocco del sito gestito da
lui stesso e da un gruppo di amici;
precisa di aver cambiato visione sull'argomento
Calciopoli: in una prima fase era d'accordo a por-
tare in maniera mediaticamente violenta all'atten-
31
zione delle persone ciò che stava accadendo, ma at-
tualmente, viste le sentenze, a suo parere scanda-
lose, della Corte di Cassazione, la questione va
affrontata diversamente;
dissente da quelle persone che affermano che la So-
cietà dovrebbe appellarsi all'articolo 39 del codi-
ce di giustizia sportiva della FIGC;
precisa che la scelta di bloccare il sito e quindi
l'informazione mediatica è stata presa perché sul-
l'argomento Calciopoli d'ora in poi bisogna "cammi-
nare a fari spenti" e ritiene che conoscere i fat-
ti nel dettaglio ha da una parte agevolato le di-
scussioni da "Bar dello Sport", ma probabilmente
ha anche influenzato alcune sentenze.
L'azionista Roberto DRAGO
ribadisce l'apprezzamento per la gestione e per
l'aumento dei ricavi, che rappresenta un risultato
eccezionale e ritiene che se anche dovessero peg-
giorare, soprattutto in previsione di una Cham-
pions League difficilmente ripetibile, non debbano
essere mosse critiche nell'anno prossimo;
si complimenta con il consiglio di amministrazione
ed è dell'avviso che rappresenti il classico esem-
pio di come deve essere un'azienda, ovvero "una co-
ordinazione in atto di persone e di cose che tendo-
32
no a raggiungere un determinato scopo"; si ricolle-
ga a una tale definizione, molto scolastica, di a-
zienda, precisando che ne esistono due grandi tipo-
logie, di produzione e di erogazione, e che la JU-
VENTUS ricomprende aspetti di entrambe;
sottolinea che il 99% delle aziende sono aziende
di produzione dove gli obiettivi sono l'utile e la
soddisfazione dell'azionista in termini economici,
come per la JUVENTUS in quanto società per azioni,
e che le aziende di erogazione per eccellenza sono
le onlus, sottolineando che ne esiste una che po-
chi considerano, ovvero la famiglia;
considera la politica di rinnovamento che è stata
portata avanti a livello sportivo quest'anno e la
condivide pienamente; ritiene che la volontà di de-
terminati giocatori di lasciare la JUVENTUS sia
stata sicuramente stata tenuta in considerazione
dall'amministratore delegato MAROTTA e che alcune
cessioni fossero inevitabili per i conti economici;
crede che il discorso legato alla famiglia riguar-
di anche il fatto che la Società debba restare uni-
ta il più possibile, come è stato fatto presente
l'anno scorso dal presidente, perché gli attacchi
che la JUVENTUS subisce a livello mediatico e a li-
vello sportivo sono difficili da fronteggiare e
33
subdoli; reputa che l'atteggiamento del presidente
sia positivo e che sia una persona con una grande
apertura mentale;
chiede al presidente e all'amministratore delegato
MAROTTA di prestare sempre la massima attenzione
al tifoso perché la JUVENTUS non è solo una so-
cietà per azioni, ma è anche un fatto sociale
poiché coinvolge tante persone, alcune delle quali
hanno sostenuto ingenti spese nel periodo tra mag-
gio e giugno per andare a Madrid e a Berlino e per
il rinnovo degli abbonamenti anche se in settori
"popolari"; ciò costituisce al giorno d'oggi un
grande esborso, sebbene i competitors europei ap-
plichino tariffe più care; parla per esperienza
personale in quanto nel corso degli anni ha segui-
to regolarmente le trasferte e non ha saltato pra-
ticamente mai una partita durante la stagione; è
dell'avviso che una persona faccia queste scelte
anche perché esiste il concetto di famiglia, che
auspica non venga mai abbandonato dal presidente;
dice di aver percepito l'orgoglio del presidente
quest'estate durante l'amichevole a Villar Perosa,
quando ha mostrato la tenuta di famiglia alla Squa-
dra, e ciò lo ha molto colpito perché gli ha fatto
venire in mente alcune foto del presidente quando
34
era ragazzo a Villar Perosa col dottor Umberto A-
GNELLI e la gioia dei bambini che, come esso azio-
nista, alla fine degli anni Settanta - inizio anni
Ottanta andavano a Villa Perosa;
pensa che il fatto di potersi rapportare con una
persona intelligente come il presidente sia una e-
norme fortuna e si augura che continui a farlo con
la tifoseria.
Il presidente chiama l'azionista BAVA al microfono
e, assentandosi momentaneamente, cede la direzione
dei lavori assembleari all'amministratore delegato
Aldo MAZZIA.
L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA
ringrazia il dottor MAZZIA per aver accettato di
presiedere momentaneamente l'assemblea;
precisa che i suoi siti sono www.marcobava.it,
www.nuovomodellodisviluppo.it e
www.omicidioedoardoagnelli.net;
informa che è stato pubblicato di recente un nuovo
libro dal titolo "Edoardo Agnelli, un giallo trop-
po complicato", il cui autore, Giuseppe PUPPO, ave-
va curato anche il libro "80 metri di mistero";
si augura che il progetto della Continassa si svi-
luppi velocemente, in quanto se sarà, come afferma-
to, la nuova futura sede legale, le assemblee si
35
potranno svolgere in un ambiente più ampio e più
luminoso, a differenza dell'odierna sede assemblea-
re;
richiede informazioni sulla richiesta di risarci-
mento da parte di GAZZONI;
afferma che, in riferimento al tema della diversi-
ficazione, i ricavi ottenuti negli altri rami, qua-
le la sponsorizzazione o il merchandising, sono
troppo bassi in un momento critico come questo, in
cui anche il responsabile dottor CALVO è uscito
dalla Società;
vorrebbe sapere chi sostituirà CALVO nel suo ruolo
e quanto è costata alla Società la sua uscita;
ritiene, chiedendo che venga messo a verbale, che
le azioni che una persona compie nella sua vita
privata non debbano essere parte della sua vita
professionale, riferendosi alle notizie dei giorna-
li riguardanti l'ultimatum da parte di John ELKANN
verso il presidente, in cui gli avrebbe intimato
di risolvere le sue questioni personali, altrimen-
ti di uscire dalla Società;
ritiene che di questo argomento oggi non se ne par-
lerà, ma che il solo fatto che venga pubblicato
debba essere fonte di riflessione;
si domanda se le decisioni della Società apparten-
36
gano o meno alla Società stessa e se sia possibile
arrivare a questi punti di sospetto, pensando che
questo argomento non sia da sottovalutare e che la
JUVENTUS debba a questo proposito rivendicare la
sua indipendenza;
ritiene che la Società stia agendo da una parte in
modo morale, come illustrato dallo stesso presiden-
te, ma dall'altra anche in modo immorale, riferen-
dosi alla cifra esorbitante degli stipendi dei cal-
ciatori;
evidenzia come gli investimenti siano inferiori a-
gli stipendi dei calciatori e che questi ultimi
crescano più dei ricavi; sostiene che i calciatori
vengano pagati grazie ad uno sponsor che basa la
sua economia sullo sfruttamento del lavoro, sia pu-
re approvato dal Papa che, in occasione della sua
visita a Torino, ha avuto modo di salutare Sergio
MARCHIONNE che, a parere di esso azionista, rappre-
senta il diavolo per il suo continuo sfruttamento
dei lavoratori, chiedendo che questo venga messo a
verbale;
ritiene che la JUVENTUS sia ben gestita, eccezion
fatta per gli stipendi dei calciatori, mentre la
FIAT sia mal gestita poiché sta facendo delle ope-
razione di svuotamento e di depatrimonializzazione
37
della FERRARI, annullando una storia mondiale,
chiedendosi se non sia molto più grave ciò rispet-
to al gestire la propria vita privata come ha fat-
to e ha avuto il diritto di fare il presidente.
Il presidente , avendo ripreso la direzione dei la-
vori assembleari, invita al microfono l'azionista
GOTTA.
L'azionista Roberto GOTTA
chiede di sapere a che punto è il processo per Cal-
ciopoli.
L'azionista Graziano CAMPI
dice che Andrea AGNELLI è il suo presidente e che
ne è orgoglioso, alla faccia di chi ne parla male;
afferma di aver capito che c'è stato un cambio di
strategia su Calciopoli e si augura che non si fac-
ciano passi indietro e che si continui a chiedere
ciò che spetta alla Società, anche se probabilmen-
te per riavere lo scudetto dall'INTER si dovrà pas-
sare dal tribunale fallimentare di Milano;
chiede di sapere se, alla luce dell'inchiesta giu-
diziaria in materia di gestione dei diritti televi-
sivi, la JUVENTUS possa ritenersi danneggiata ma,
soprattutto, se tali stratagemmi abbiano influito
a livello di politica sportiva sulla elezione del
presidente TAVECCHIO;
38
chiede all'amministratore delegato Giuseppe MAROT-
TA se la forte ingerenza da parte di terze parti,
quali fondi di investimento e agenti sportivi, ab-
bia comportato eccessivi costi per la JUVENTUS;
vorrebbe sapere come la JUVENTUS intende affronta-
re la questione legata al contenzioso tra le nuove
normative dell'UEFA e della FIFA relative ai fondi
di investimento, anche a livello di mercato;
ritiene che, alla luce degli investimenti fatti in
questi anni, il settore giovanile della Società ab-
bia delle difficoltà a produrre elementi validi
per la Prima Squadra;
sottolinea, con riferimento alle seconde squadre,
che la JUVENTUS ha tantissimi, forse troppi, giova-
ni e che forse sarebbe il caso di cambiare strate-
gia per garantire una migliore valorizzazione dei
suoi talenti;
chiede di sapere se la JUVENTUS ha sul giovane ta-
lento BERARDI un diritto di opzione, anche solo
verbale o mediante una stretta di mano, o se il
giocatore è libero sul mercato;
dice di aver letto sulla Gazzetta dello Sport che
su CUADRADO sarebbe stato raggiunto un accordo per
il suo riscatto a 22 milioni e, se così fosse, sug-
gerisce al presidente di trattare sul prezzo;
39
evidenzia che la JUVENTUS è in difficoltà in que-
sto inizio di stagione, che si è parlato di un cam-
biamento e che la chiave di lettura può essere du-
plice: da un lato, molte squadre impegnate in Cham-
pions League stanno faticando in campionato e ciò
può essere una questione di preparazione, dall'al-
tro lato potrebbe esserci stata qualche incertezza
a livello di strategia, di tattica;
chiede se a gennaio ci possano essere dei corretti-
vi significativi o se si proseguirà sulla strada
già intrapresa e di avere ragguagli sui giocatori
in scadenza di contratto;
vorrebbe sapere la posizione della Società sulle
frasi pronunciate dal presidente ZAMPARINI che ha
criticato l'allenatore della JUVENTUS per il manca-
to impiego di DYBALA.
L'azionista Thomas MASCIOVECCHIO
dice di voler tornare sulla finale di Berlino
perché ritiene giusto non sorvolare su di essa; ri-
tiene che a Berlino si poteva vincere e che non si
è vinto non solo perché l'avversario era forte, ma
anche perché non è stato fatto tutto il possibile,
che bisognava avere coraggio anche in considerazio-
ne della storia della Società nelle finali e che
bisognava prendere il "toro per le corna";
40
è dell'avviso che a Berlino si è scesi in campo
con la stessa formazione con cui si sarebbe affron-
tato il SASSUOLO; ricorda che la Squadra aveva più
di 20 giorni di tempo per preparare la partita e
che l'allenatore diceva che tali partite si prepa-
rano da sole, precisando di aver pensato che si
trattasse piuttosto di una pretattica che avrebbe
sorpreso tutti;
ritiene che alcuni giocatori avrebbero dovuto esse-
re messi in discussione, che non si era obbligati
a far giocare PIRLO a 36 anni o quel VIDAL o quel
POGBA e che c'erano giocatori come PEREYRA e STURA-
RO che in quel momento erano in grande forma;
ricorda che nel primo tempo della semifinale con-
tro il REAL in campo c'era STURARO non POGBA
perché POGBA non avrebbe avuto quell'intensità che
ha messo in campo STURARO;
chiede se siano state fatte un'analisi dei gol su-
biti e riflessioni sul punto, perché altrimenti
non serve fare tanti discorsi sui progetti se poi
si gioca come si è giocato il 6 giugno;
si chiede perché sia stato dato il numero 10 a POG-
BA, non ritenendolo un fenomeno, e domanda se sia
stata una mossa di marketing ritenendo che, se
così fosse, non ci si debba prestare alla volontà
41
dello sponsor;
ricorda che ogni volta che la JUVENTUS affronta il
REAL MADRID lo batte, sottolineando che nella fina-
le dei mondiali del 2006 la JUVENTUS era la squa-
dra con più Palloni d'Oro e più campioni del mondo
della storia;
chiede a gran voce che la JUVENTUS vinca la Cham-
pions sostenendo che questo è l'obiettivo e che
non ce ne sono altri; dice che per farlo deve esse-
re allestita una squadra adatta e che al di là dei
grandi campioni ci vogliono giocatori tecnici e ve-
loci;
riconosce che sono stati fatti molti investimenti
ma che ci vogliono i trequartisti, ali e attaccan-
ti veloci e tecnici; fa presente che anche quando
si gioca a pallone tra amici quando c'è da fare
una squadra si prende quello tecnico e bravo e lo
si mette in attacco;
ricorda che la JUVENTUS, da TREZEGUET in poi, ha
puntato in attacco su giocatori non tecnici e ri-
tiene che certi giocatori possono anche fare gol,
magari fanno un gol e vincono la Champions, ma poi
l'anno successivo, quando si tratta di giocare una
partita, non hanno la tecnica per vincerla;
ritiene che occorra impostare la Squadra come face-
42
va BONIPERTI.
L'azionista Paolo BATTESINI
riporta una notizia circolata sull'argomento "Far-
sopoli" che afferma che la JUVENTUS, nel silenzio
più totale, ha lasciato scadere i termini per la
richiesta di revisione del processo sportivo e
che, se confermata, non lascerebbe molte speranze
per farsi restituire il "maltolto";
domanda al presidente se è vera tale notizia, fa-
cendosi portavoce di tutti i tifosi juventini,
quelli che amano davvero la JUVE e la sua storia
gloriosa violentata dall'impostura chiamata "Cal-
ciopoli", quelli che hanno visto infrangere la lo-
ro dignità di tifosi;
paragona i due scudetti a due figli rapiti da pic-
coli e portati in luoghi dove non vogliono stare,
perché il loro posto è allo Juventus Stadium; teme
che possano credere di non essere solo stati rapi-
ti, ma anche abbandonati dai loro padri senza com-
battere;
fa sapere che il proprio figlio di quasi due anni
già sorride davanti al simbolo della JUVENTUS e
non vorrebbe che venisse tacciato, tra 10-15 anni
e per il resto della sua vita, di essere uno "ju-
ventino ladro";
43
è dell'avviso che affermare che la JUVE rubi sia
ormai diventato l'alibi e il simbolo della pochez-
za degli avversari e si rammarica che le future ge-
nerazioni di juventini, che per ovvi motivi non a-
vranno la giusta preparazione sull'argomento, sa-
ranno costantemente bollate come ladre, comprovate
da un Albo d'oro monco; si domanda come il presi-
dente possa essere indifferente a tutto ciò pur es-
sendo padre di figli piccoli;
nota che tra i principali accusatori vi siano i ti-
fosi di una squadra che ha più malefatte impunite
che trofei in bacheca;
afferma che il ritorno degli scudetti 28 e 29 sia
imprescindibile per il buon nome della JUVENTUS,
per la sua storia gloriosa, passata, presente e fu-
tura, per la dignità di ogni appassionato juventi-
no pesantemente calpestata negli ultimi anni, per
i loro figli che non dovranno subire vili e ingiu-
sti attacchi per una passione calcistica e soprat-
tutto per chi questi due tricolori li ha meritata-
mente conquistati con duro lavoro in campo e die-
tro la scrivania; ritiene che questa storia offen-
da anche la memoria di chi purtroppo non è più pre-
sente;
è dell'avviso che la Società e la proprietà non
44
debbano permetterlo e che vi siano tutti i mezzi a
disposizione per ottenere tale importante risulta-
to;
sottolinea che i tifosi non dimenticano, auspican-
do che faccia altrettanto il presidente regalando
ai tifosi la vittoria più bella.
L'azionista Graziano SPINELLI
elogia il presidente e tutti i collaboratori e re-
sponsabili dell'area tecnica e amministrativa per
gli ottimi risultati ottenuti in sede sportiva e
di bilancio; si complimenta anche con l'area spor-
tiva per la campagna mercato fatta, ritenendola di
primissimo valore;
pensa che la Squadra sia forte e che i problemi
siano altri in questo momento, augurandosi di ri-
solverli;
sottolinea la pessima gestione della trasferta di
Berlino dal punto di vista del viaggio e dei bi-
glietti, ritenendola vergognosa sotto certi punti
di vista e dispiacendosi per questo; racconta come
l'abbia vissuta in prima persona e come sia stato
vergognoso che questo abbia portato molti tifosi a
pensare di abbandonare il tifo per la Squadra; au-
spica che in futuro questo non si ripeta, in quan-
to una così vergognosa macchia sul nome e sull'a-
45
spetto della JUVENTUS nei confronti dei propri ti-
fosi non è assolutamente da tollerare;
domanda per quale motivo sia così lunga la tempi-
stica di attesa (dell'ordine di sei, otto mesi)
per la ricezione della tessera Member o del Welco-
me Pack;
domanda in quale modo, in riferimento all'aumento
dei ricavi prospettato, viene proposto il merchan-
dising sui mercati dell'Oriente, in particolar mo-
do la Cina, zona in notevole e illimitata espansio-
ne, con un numero molto elevato di tifosi;
si complimenta anche per il bellissimo e affasci-
nante progetto J Village, che dimostra ancora una
volta l'efficienza della attuale dirigenza, speran-
do nella sua realizzazione nei tempi previsti e im-
maginando il suo certo successo;
vuole sapere la situazione della squadra Primave-
ra, in quanto i risultati attuali non sono molto
soddisfacenti;
anticipa la sua approvazione al bilancio, rinnovan-
do i complimenti;
domanda per la prossima assemblea, se possibile,
di riservare una piccola quota di utile ai quei
piccoli azionisti che hanno a suo tempo acquistato
le azioni a un prezzo elevato e sottoscritto l'au-
46
mento di capitale, chiedendo scherzosamente al pre-
sidente di distribuire utili sufficienti almeno
per una cena.
L'azionista Gino GAMBACORTI PASSERINI
chiede di avere degli aggiornamenti in merito al
procedimento intentato dal consigliere di ammini-
strazione della PIRELLI e di altre aziende vicine
al presidente della seconda squadra di Milano;
ritiene che la richiesta di 113 milioni di euro
sia eccessiva e vorrebbe sapere se ciò potrebbe
comportare un esborso e se saranno previsti degli
accantonamenti nel bilancio in corso;
vuole altresì conoscere se ci sono ancora margini
per la richiesta di revisione del processo sporti-
vo ai sensi dell'articolo 39 del Codice di Giusti-
zia Sportiva e quando deve essere presentata;
si ricollega a quanto detto in precedenza dall'a-
zionista BATTESINI in merito a suo figlio che teme
cresca in un clima d'odio nei confronti della JU-
VENTUS; ritiene che ciò sia inevitabile e che non
ci sia nulla da fare al riguardo; a suo avviso lo
scrittore George ORWELL era stato profetico
perché, quando aveva previsto nel suo libro "1984"
i cosiddetti due minuti d'odio, sapeva che ci sa-
rebbero state un giorno le 38 giornate d'odio ver-
47
so la JUVENTUS;
crede che i "bisognosi d'odio" necessitino della
JUVENTUS e ritiene che essa debba essere sempre mi-
gliore per far sì che venga odiata di più, citando
una squadra di calcio ai cui giovani giocatori vie-
ne insegnato a disprezzare e a odiare la JUVENTUS;
conosce ciò per esperienza diretta, tanto è vero
che in occasione di uno scontro l'allenatore della
Primavera di questa squadra ha detto di non strin-
gere le mani ai giocatori della JUVENTUS perché
"non siamo come loro";
dice di essere perfettamente d'accordo con il pre-
sidente in merito al fatto che le seconde squadre
siano indispensabili, anche se è dell'avviso che
in Italia solo la JUVENTUS potrebbe avere una se-
conda squadra ed essere ben organizzata in modo ta-
le da far crescere i giovani; crede che sia meglio
acquistare società minori estere oppure sviluppare
partnership con tali società, usando le stesse co-
me proprie seconde squadre;
fa presente che se la JUVENTUS non si colloca ai
primi posti nel campionato italiano non ha possibi-
lità di partecipare alla prossima Champions League
e il suo fatturato crolla, come è successo al MAN-
CHESTER UNITED;
48
chiede se EXOR, nel caso in cui il fatturato della
Società dovesse crollare per fattori interni od e-
sterni, rifinanzierebbe la Società partecipando ad
un aumento di capitale; riconosce che la sede adat-
ta per discuterne non sia l'assemblea odierna ma
quella di EXOR, anche se visto che è presente un
suo rappresentante potrebbero essere fornite le ri-
sposte;
rende noto che gli farebbe piacere che non fosse
più EXOR la proprietaria della JUVENTUS, ma che lo
fosse uno juventino;
ammette che l'operazione Continassa un po' lo spa-
venta poiché teme che la JUVENTUS in futuro diven-
ti una società immobiliare domandando se i relati-
vi ricavi andranno a favore del settore sportivo e
se il cacio sarà sempre il core business.
Il signor Giuseppe BELVISO , per delega dell'azioni-
sta Fausto AQUILINO,
premette che il suo intervento sarà concluso da
chi interverrà dopo di lui;
dice di rappresentare l'associazione "Giùlemanidal-
laJuve" e che la stessa, dopo due anni di assenza,
ha deciso di tornare a far sentire la propria voce;
ricorda che si è finalmente giunti all'indomani
delle sentenze della giustizia ordinaria su Calcio-
49
poli; rammenta che alcuni anni fa, quando probabil-
mente "GiùlemanidallaJuve" era ancora percepita co-
me un soggetto con una sua utilità, il presidente
ribadì che si sarebbe giunti alla restituzione di
due scudetti, anche se dopo quasi 10 anni si è an-
cora in paziente attesa;
racconta che "GiùlemanidallaJuve" è scesa in campo
nel lontano maggio 2006 per lottare contro quella
colossale ingiustizia più comunemente nota col no-
me di Calciopoli;
precisa che "GiùlemanidallaJuve" fece ricorso an-
cor prima di quello della JUVENTUS che poi lo ri-
tirò, giungendo al paradosso di vedere respinta la
sua azione in quanto il soggetto che avrebbe dovu-
to promuoverla in via principale era appunto la JU-
VENTUS;
rivela che "GiùlemanidallaJuve" si è data un obiet-
tivo ambizioso e cioè quello di cancellare dai li-
bri di storia quella farsa che ha saziato ed avva-
lorato il comune sentimento popolare secondo il
quale "la JUVE ruba" e che per tale motivo l'asso-
ciazione continuerà a esistere e a lottare fino al-
la fine;
dice che "GiùlemanidallaJuve" tornerà a discutere
di Farsopoli a breve, ma nel frattempo chiede le
50
siano concesse alcune domande e concise considera-
zioni;
fa presente di essere stato citato in giudizio dal-
la JUVENTUS per lo sfruttamento del logo, troppo
simile si è detto a quello della società biancone-
ra, circostanza quest'ultima che potrebbe creare
gravi danni commerciali alla stessa JUVENTUS;
precisa che il logo "GiùlemanidallaJuve" è stato
registrato solo per tutelarlo e che lo stesso non
è mai stato utilizzato per operazioni commerciali
e, a differenza di altre associazioni e gruppi or-
ganizzati che usano comunemente il proprio logo
per fare merchandising, "GiùlemanidallaJuve" non
ha mai venduto neppure uno spillo e non vorrebbe
che questa azione di rivalsa fosse riconducibile
alla sola volontà di attaccare chi non ha mai volu-
to allinearsi alle direttive bianconere;
chiede di sapere, poiché gli avvocati si pagano,
quanto ha speso la JUVENTUS per attaccare chi l'ha
sempre difesa e perché i legali bianconeri non han-
no investito il loro tempo per chiedere conto a
tutti quelli che la umiliano nella sua storia e
nel suo blasone;
evidenzia che proprio in tema di "scopiazzature"
la JUVENTUS ha pagato alla INDEPENDENT IDEAS di La-
51
po ELKANN la realizzazione di una veste grafica
della campagna abbonamenti 2015 incentrata sull'im-
magine che è risultata in seguito una copia di
quella già realizzata da una squadra di quarta di-
visione spagnola; fa notare che nel bilancio si
legge di un debito verso la predetta società di
261 mila euro e che il DEPORTIVO BADAJOZ non ha
chiesto risarcimenti, augurandosi che la prossima
società di creativi sia scelta con maggiore atten-
zione, anche a costo di rivolgersi a qualcuno che
non è di famiglia;
ammette che non c'è molto da eccepire sul piano
sportivo perché i risultati sono sotto gli occhi
di tutti, ma chiede gli sia consentito tuttavia di
sottolineare l'assurdità delle modalità con cui so-
no stati ceduti, o forse senza mezzi termini rega-
lati, tre giocatori fondamentali come PIRLO, VIDAL
e TEVEZ nel corso della stessa sessione di calcio-
mercato;
ritiene che una ricostruzione così imponente ed o-
nerosa, 120 milioni di euro, sia stata poco convin-
cente e che con pochi innesti di qualità a quello
splendido gruppo che era già stato costituito la
Squadra avrebbe fatto l'ultimo salto di qualità
per ambire finalmente al trofeo continentale più
52
prestigioso;
è dell'avviso che oggi la Squadra stia pagando ta-
li scelte con una sequela di record negativi nella
storia bianconera;
vorrebbe sapere dal presidente, senza entrare nel
merito del gossip, chi ha pagato la liquidazione
del dottor CALVO e a quanto ammonta poiché si par-
la di circa 2 milioni di euro a carico della JUVEN-
TUS; ritiene che si sia trattato di un errore di
mala gestio, che si è ripercosso sulle tasche di
tutti gli azionisti e sulla stessa immagine della
Società;
ritiene che si sia perso un valido collaboratore,
capace di procacciare un contratto da 140 milioni
di euro, che appena liberato dal vincolo si è imme-
diatamente accasato alla squadra campione d'Euro-
pa; chiede che, se così fosse, siano presi seri
provvedimenti da parte dell'azionista di maggioran-
za perché si tratta di una circostanza inaccettabi-
le;
vorrebbe sapere se le 17 vertenze, contenute nella
relazione di EXOR agli azionisti, che riguardano
la Società siano riconducibili a errate scelte ge-
stionali o siano fisiologicamente legate solo ai
risultati, che ovviamente appaiono più incerti do-
53
po l'ultima campagna acquisti e cessioni;
ribadisce che il suo intervento sarà proseguito
dal signor Mario ROCCA.
Il signor Mario ROCCA, per delega dell'azionista
Roberta Carla POSSOLA,
torna sul tema Farsopoli, imprescindibile per la
JUVENTUS e che sta molto a cuore a "Giùlemanidal-
laJuve", rilevante anche quando si parla di bilan-
ci economici;
intende sottolineare che, a quanto risulta, non ci
sono somme accantonate nei bilanci FIGC per le cau-
se contro di essa intentate dalla JUVENTUS e che o
si tratta di un gesto di irresponsabilità da parte
della federazione oppure questa non ha nulla da te-
mere da tali ricorsi che sono sempre stati visti
dai tifosi bianconeri come "fumo negli occhi";
fa presente che è attualmente pendente avanti al
TAR del Lazio un ricorso sulla disparità del trat-
tamento in cui "GiùlemanidallaJuve" si è costitui-
ta ad adiuvandum, che la FIGC ha depositato istan-
za di prelievo, che "GiùlemanidallaJuve" lo farà
nei prossimi giorni e che la JUVENTUS non è perve-
nuta; espone che l'enorme mole di documentazione
processuale emersa grazie alla difesa MOGGI e la
relazione di PALAZZI hanno certificato in modo in-
54
controvertibile che da anni ormai la federazione
ha agito secondo lo schema dei "due pesi e due mi-
sure";
dice che se è vero che la JUVENTUS non ha parteci-
pato attivamente alla ricerca della verità giuridi-
ca, che non ha fatto alcuna richiesta che faccia
sì che la FIGC abbia accantonato dei fondi, che
non ha mai fatto alcuna richiesta di risarcimento
danni alla FIGC, che non ha mai fatto alcuna ri-
chiesta di risarcimento all'ex amministratore dele-
gato Antonio GIRAUDO, se è vero tutto ciò, signifi-
ca che la JUVENTUS ammette implicitamente le pro-
prie colpe;
rivela che per tali ragioni "GiùlemanidallaJuve"
si vede costretta a malincuore a citare in giudi-
zio la Società per danni morali ed economici con
l'obiettivo di dare impulso alla risoluzione di
questa faccenda e che nel caso in cui la Società
decidesse di prendere una decisa posizione prope-
deutica a riottenere quanto le è stato ingiustamen-
te sottratto, "GiùlemanidallaJuve" si dichiara fin
d'ora disponibile a rinunciare alle sue pretese e
ad appoggiare pienamente quelle della Società;
precisa che "GiùlemanidallaJuve" ha assunto l'impe-
gno di sostenere economicamente, grazie al contri-
55
buto dei propri associati, la costruzione di un re-
parto per le leucemie infantili dell'Ospedale San
Gerardo di Monza e che qualunque sia l'esito di
tutte queste cause di class action, tutto sarà de-
voluto al predetto istituto;
invita tutti gli azionisti interessati e quelli
che leggeranno in seguito l'intervento ad unirsi
per cercare di chiudere finalmente tale vertenza e
gridare sempre più forte: "giù le mani dalla JUVE!"
Il presidente , assentandosi momentaneamente, cede
la direzione dei lavori assembleari all'amministra-
tore delegato Aldo MAZZIA.
L'azionista Giovanni SANTA
desidera avere una risposta sulle domande già for-
mulate dai precedenti azionisti sulle opzioni di
riacquisto di Domenico BERARDI e sul costo per
l'acquisto di CUADRADO;
domanda, in riferimento al problema del trequarti-
sta, se era necessario pagare 11 milioni di euro
per un giocatore classe 1985 che è a fine carriera
e non spenderli per un sostituto di PIRLO, lascian-
do MARCHISIO nel suo naturale ruolo di interno.
L'azionista Renato ZERBONE
si complimenta con la dirigenza e con la Squadra
per i risultati ottenuti nello scorso campionato,
56
anche se non si è conseguito il successo più impor-
tante;
riferisce del malcontento di diversi soci Member,
di cui fa parte anche lo stesso azionista, manife-
stato in riferimento al rinnovo della tessera che
consente ai tifosi di poter acquistare i biglietti
della partita con prelazione;
spiega come in quest'anno vi siano stati problemi
sia strutturali nel sito per potersi registrare e
poter quindi accedere all'iscrizione al Member,
sia organizzativi, in quanto egli stesso ha dovuto
inviare una seconda volta alla Società i documenti
necessari per l'iscrizione, perché forse smarriti;
lamenta come dal 3 luglio scorso ad oggi egli stes-
so non abbia ancora ricevuto la tessera, non abbia
quindi potuto usufruire della prelazione per vede-
re le partite casalinghe della JUVENTUS e abbia
quindi dovuto accedere alla vendita libera fortuna-
tamente quale possessore della tessera del tifoso;
domanda per quale motivo per poter chiedere chiari-
menti direttamente a un operatore si debba telefo-
nare ad un numero a pagamento, piuttosto che chia-
mare un classico numero urbano, dato che per i so-
ci il pagamento dell'iscrizione è già stato esegui-
to;
57
riprende il precedente intervento dell'azionista
COZZOLINO in riferimento alla scarsa vendita delle
maglie, sostenendo che il principale motivo per
cui il guadagno è così scarso è dovuto alla vendi-
ta contemporanea di maglie contraffatte ad un prez-
zo di 30 euro nei mercatini di fronte lo stadio,
mentre negli store ufficiali il costo delle maglie
originali è più alto, dell'ordine degli 80-110 eu-
ro;
pensa che questa notevole differenza di prezzo, in
una situazione attuale in cui la crisi è ai massi-
mi livelli, faccia sì che molti preferiscano acqui-
stare una maglia a basso prezzo anche se di qua-
lità più bassa e durata più limitata, piuttosto
che una maglia originale più costosa ma di durata
eterna;
consiglia di abbassare il prezzo delle maglie a 50
euro, in modo che quelle contraffatte non abbiano
più mercato e non vengano più acquistate;
precisa che questo può essere un metodo valido per
poter incrementare le vendite, che nelle altre na-
zioni le maglie ufficiali sono vendute bene e che
non è colpa della JUVENTUS se in questa nazione
non accade altrettanto;
esorta il presidente ad ascoltare ogni tanto il pa-
58
rere dei tifosi, che fanno parte della JUVENTUS co-
me in una grande famiglia e la Società deve per
questo tutelarli;
pensa che, in riferimento alle scelte di mercato e
alle altre decisioni prese dalla Società, lui stes-
so non sia così competente da dare un giudizio va-
lido e che non sia questa la sede per farlo;
ringrazia i presenti e si complimenta per gli scu-
detti in bella vista in sala come già successo nel-
le scorse assemblee, auspicando la prossima volta
di vedere anche la coppa della Champions League.
Il presidente, avendo ripreso la direzione dei la-
vori assembleari, invita al microfono il signor AI-
CARDI.
L'azionista Paolo AICARDI ,
afferma di parlare a titolo personale e come presi-
dente dell'associazione dei Piccoli Azionisti;
precisa di aver sempre mantenuto nei propri inter-
venti assembleari un profilo istituzionale, a suo
avviso doveroso all'evento e al ruolo, ma oggi si
lascia andare ad un'espressione più emozionale, vi-
sti i risultati e il filmato della Continassa, e-
sclamando: "è proprio bello essere juventini!";
ritiene tali risultati un merito del consiglio che
negli anni ha saputo portare la Società a dimostra-
59
re che si può vincere e convincere, sia dal punto
di vista sportivo che dal punto di vista economico;
osserva che sul bilancio sia difficile pronunciar-
si negativamente ma che forse l'unica cosa che lo
preoccupa da tempo è l'indebitamento per cassa e,
a tale proposito, chiede al dottor MAZZIA se vi
siano iniziative per abbassare tale indebitamento;
dichiara di essere interessato alla verve immobi-
liarista del dottor MAZZIA, iniziata con lo JUVEN-
TUS Stadium e proseguita con J-VILLAGE e J-MEDICAL
ed ironizza proponendo un eventuale "J-ANNI AZZUR-
RI", un luogo dove poter andare in un prossimo fu-
turo e completare così il quadro dalla nascita al-
la morte;
vuole sapere quali saranno i ricavi stimati dei
prossimi tre anni ottenuti da tali iniziative e
quanto verrà messo a patrimonio dal punto di vista
immobiliare;
ritiene che si debba prendere in considerazione il
bilancio del MANCHESTER UNITED che l'anno passato
non ha giocato la Champions;
osserva che partecipare alla Champions e superare
il "group stage" porta ingenti ricavi alle squadre
e ritiene che la JUVENTUS, per mantenersi a livel-
li di competitività, dovrebbe arrivare a fatturare
60
300 milioni di euro senza i ricavi da Champions
League, domandando quando la Società pensa di po-
ter arrivare a una cifra simile;
preannuncia il proprio voto favorevole;
ritiene che la Società, per quanto riguarda la vi-
cenda Calciopoli, abbia subito processi ingiusti e
sentenze inique;
dichiara di essere sempre stato d'accordo con le i-
niziative prese dalla Società, così come lo è l'as-
sociazione della quale è presidente;
è dell'avviso che si debba fare qualcosa e dare un
punto fermo e finale a questa vicenda;
è convinto che con i quattro scudetti, le coppe,
la finale di Champions e soprattutto col riconosci-
mento che ha avuto il presidente in sede europea,
la Squadra abbia già vinto la propria partita con-
tro la FIGC e le altre squadre, non ultima la se-
conda di Milano che si è presa uno scudetto della
JUVENTUS.
L'azionista Piercarlo DEPAOLI
precisa di partecipare all'assemblea dopo un anno
di assenza per intervenire sulla proposta di appro-
vazione del bilancio;
teme che l'utile portato a bilancio sia quasi un
miraggio dopo anni di perdite, dopo un aumento di
61
capitale e dopo una spesa per il rinnovamento del
parco giocatori sbilanciata verso valorizzazioni
di giovani calciatori, come hanno modo di fare so-
lo le squadre inglesi;
fa presente di aver paura che il prossimo anno si
debba far ricorso a un altro aumento di capitale,
a meno che non si faccia un altro accordo tecnico
come quello fatto con ADIDAS, che due anni fa ha
salvato la JUVENTUS;
si augura che dopo gli investimenti immobiliari vi
sia un rinnovamento dal punto di vista della spon-
sorizzazione tecnica della maglia e che l'avvento
della compagnia aerea ETIHAD a Torino porti nuova
linfa finanziaria per far fronte alle spese anche
della gestione del settore giovanile;
vuole sapere dal direttore MAROTTA come mai il gio-
catore GABBIADINI sia stato svenduto al NAPOLI e
perché sia stato riscattato il giocatore ZAZA,
chiedendone i relativi valori;
ritiene che la Società abbia un problema di costi
di gestione e che la proposta di aumento del consi-
glio di amministrazione da 10 a 12 membri sia un
controsenso;
è dell'opinione che solo grazie alla finale di
Champions la Società ha ricavato un utile; ritiene
62
che la JUVENTUS debba diminuire il numero dei mem-
bri del consiglio di amministrazione, utilizzando
persone che abbiano una competenza tecnica per aiu-
tare la gestione della Squadra e non avvocati in
carriera che spingono il consiglio a fare delle
cause che portano solo danni economici, come effet-
tivamente sta accadendo in questo periodo;
pensa che il rinnovamento del consiglio di ammini-
strazione debba partire anche dalla figura del pre-
sidente, che in questi anni ha maturato una retori-
ca politica che dovrebbe portare in sede di FIFA e
UEFA, dove c'è effettivamente un vuoto di potere
per ovvie vicende etiche e morali;
suggerisce, così come aveva fatto anni fa in EXOR,
la candidatura del presidente AGNELLI nelle varie
leghe nazionali e internazionali così da poter da-
re un contributo al loro rinnovamento.
L'azionista Corrado BERTOLINI
si complimenta con il consiglio di amministrazione
e si focalizza su alcune domande e punti di criti-
cità con una valenza costruttiva;
vorrebbe avere dei chiarimenti in merito ai dirit-
ti relativi allo stadio, che sono stati ceduti al-
la SPORTFIVE, e in particolare vorrebbe sapere
qual è la percentuale che andrà alla JUVENTUS;
63
riguardo alla sponsorizzazione delle maglie di 17
milioni di euro non vuole fare un paragone con il
REAL MADRID o con il MANCHESTER UNITED, anche se
potrebbe essere fatto in relazione al fatturato e
al numero di utenti – followers di Facebook, ma
preferisce riferirsi ad un'altra squadra, l'EIN-
TRACHT di Francoforte, che ha 400 mila followers e
che si trova nelle ultime posizioni della classifi-
ca in Germania, sponsorizzata dal Gruppo FIAT CHRY-
SLER che la paga 6 milioni di euro all'anno; vor-
rebbe quindi capire il motivo di queste differenze
di trattamento e soprattutto la ragione per la qua-
le il premio di risultato, che è stato dato l'anno
scorso con un risultato inferiore, non è stato da-
to anche quest'anno;
domanda quanto possa fruttare la gestione diretta
da parte della JUVENTUS del merchandising alla lu-
ce della comunicazione che il Club ha rilasciato
ad agosto;
vuole sapere a che punto sono gli sponsor regiona-
li e qual è il loro budget, ricordando l'accordo
sottoscritto dalla Società con una birra messicana
e che altre società inglesi hanno decine di milio-
ni dagli sponsor regionali;
vorrebbe capire il filo logico delle iniziative di
64
internazionalizzazione, come il ristorante in Giap-
pone o la partecipazione della mascotte al Colum-
bus Day, e se hanno un ritorno economico;
domanda quando la Società raggiungerà i 300 milio-
ni di euro di ricavi esclusa la Champions;
propone di creare un incubatore di idee rivolto ai
tifosi per iniziative di business che potrebbero
essere sfruttate anche con la partecipazione dello
stesso proponente;
chiede quale sia la ragione per la quale la So-
cietà non compri una squadra all'estero, come ha
fatto l'UDINESE, magari in Inghilterra, che può co-
stituire anche una ingente fonte di ricavo;
domanda perché non sia stato sfruttato l'incasso
record di quest'anno per abbattere l'indebitamento;
chiede perché non vengano avviate azioni di
buy-back sulle azioni;
vorrebbe capire perché non si proceda ad un piano
di assegnazione di stock-option agli amministrato-
ri;
chiede perché non venga assegnata gratuitamente u-
n'azione ogni dieci, cosa che potrebbe far bene al
titolo e quindi agli azionisti;
ironizza sul fatto di spostare la sede legale al-
l'estero, visto che altre società del Gruppo l'han-
65
no fatto, e chiede come mai JUVENTUS non venga quo-
tata sul mercato americano, come è successo con
FERRARI, per dare maggiore visibilità anche al mar-
chio;
vuole sapere come mai l'intervento alla Continassa
non è avvenuto direttamente, ma ci si è rivolti al-
la Accademia SGR.
L'azionista Guido MARCHELLO
evidenzia che i contratti dei calciatori sono impe-
gni bilaterali, che costringono da un lato la so-
cietà a fornire un certo ingaggio al giocatore e
dall'altro lato il giocatore a fornire prestazioni
alla società;
ritiene che se la Società permette ai giocatori di
scegliere se giocare, allora tanto vale che i con-
tratti vengano firmati solo dalla medesima;
ritiene che questo non sia il modo più corretto
per gestire la JUVENTUS e che avrebbe preferito
che la Società nel caso TEVEZ si fosse impuntata e
mantenuto in Squadra il calciatore senza lasciarlo
andare, e che se lo stesso non avesse voluto gioca-
re gli si sarebbe dovuto imporre uno stop per un
certo periodo di tempo, se necessario anche fino
al termine del contratto;
pensa che la JUVENTUS debba imporsi sui giocatori
66
e che i giocatori non possano imporre la loro vo-
lontà alla Squadra;
ricorda che il presidente del BOCA JUNIORS conti-
nua a ringraziare la JUVENTUS per la cessione pra-
ticamente gratuita di un calciatore nel pieno del-
le forze e al culmine della sua carriera, in cam-
bio di un giocatore della Primavera;
lamenta come lo scambio non sia stato alla pari e
come al posto del giocatore della Primavera poteva
esserci un giocatore di Prima Squadra;
pensa che la JUVENTUS in questo modo si sia fatta
prendere in giro, come si farà prendere in giro se
comprerà in futuro sempre dal BOCA JUNIORS altri
tre giovani ora in prelazione;
spera che nel contratto di cessione effettuato per
TEVEZ siano state inserite clausole che non permet-
tano al BOCA JUNIORS di vendere TEVEZ, perché al-
trimenti non verrebbe tutelato l'interesse della
Società;
domanda se era proprio necessario smantellare to-
talmente la Squadra dopo quattro scudetti; afferma
di non essersi stancato di vincere e spera che an-
che i dirigenti non lo siano;
sostiene che togliere dalla Squadra tre giocatori
del calibro di TEVEZ, VIDAL e PIRLO e pensare di
67
vincere ugualmente sia una visione troppo ottimi-
stica;
domanda se era necessario acquistare calciatori co-
me MANDZUKIC, ZAZA e HERNANES che, se sommati a DY-
BALA, permettevano, arrivando a più di 50 milioni
di euro, l'acquisto di un giocatore top player, al-
zando così il tasso tecnico della Squadra;
ha l'impressione che MANDZUKIC sia stato acquista-
to solamente perché fosse necessario calmare gli a-
nimi nei giorni dell'abbandono di TEVEZ, prendendo
un nome qualsiasi;
sostiene che MANDZUKIC applichi lo stesso gioco di
LLORENTE e che il suo acquisto sia stato inutile a-
vendone già uno in Squadra;
lamenta mancanza di organizzazione, poichè HERNA-
NES è stato acquistato poco prima della chiusura
della campagna acquisti in quanto era l'ultimo ri-
masto sulla piazza;
desidera sapere se era necessario pagare 32 milio-
ni di euro e 8 milioni di bonus per DYBALA, un gio-
catore inesperto che ha fatto solamente un campio-
nato nel Palermo;
sostiene che fosse meglio cedere POGBA e tenere VI-
DAL, in quanto il primo è molto sopravvalutato e
fa solo un gioco molto bello a vedersi, come face-
68
va ZIDANE, mentre il secondo, molto più concreto,
come NEDVED, porta a una sicura vittoria;
afferma che si sarebbe aspettato un rendimento mi-
gliore nella campagna acquisti dal direttore spor-
tivo PARATICI e dall'amministratore delegato MAROT-
TA, dichiarandosi questa volta molto deluso dal lo-
ro comportamento.
Il presidente
risponde agli intervenuti precisando che, poiché
una serie di azionisti hanno formulato domande ana-
loghe, inizialmente risponderà per macrotemi per
poi passare alle domande specifiche;
nota con piacere la "juventinità" spesso sottoli-
neata dagli azionisti e l'amore che i tifosi hanno
per la Squadra, anche se è certo che nessuno debba
spiegargli cosa significhi amare la JUVENTUS;
dichiara di aver cercato di esprimere, in merito
alle vicende del 2006, qual è la posizione della
Società, notando che alcuni azionisti hanno colto
il valore di quanto espresso, mentre altri hanno
necessità di maggiori spiegazioni.
Quindi precisa quanto segue:
la valutazione degli elementi emersi nel recente
passato sono agli atti della Società; non si ritie-
ne che il quadro nel quale si opera permetta di
69
trarre conclusioni diverse da quelle già più volte
esposte;
l'articolo 39 non va in prescrizione; dal punto di
vista penale si è concluso recentemente il procedi-
mento con la sentenza della Cassazione - di cui si
è data informativa in bilancio - ma sono ancora
pendenti davanti al TAR la richiesta di risarcimen-
to danni e davanti alla Corte d'Appello di Roma
l'impugnazione contro la decisione degli organi fe-
derali di non decidere sulla revoca dello scudetto;
non andando l'articolo 39 in prescrizione nulla è
cambiato, ma nulla vi è da aggiungere a quello che
è stato più volte esposto;
la richiesta di risarcimento danni da parte di GAZ-
ZONI alla JUVENTUS non è di 100 milioni di euro ma
è di 30 milioni di euro; il ricorso è arrivato in
Società, saranno fatte tutte le necessarie valuta-
zioni e se sarà necessario si farà un accantonamen-
to nel bilancio 2015/2016; attualmente non è anco-
ra stata completata la valutazione e quando il
prossimo anno verrà presentato il progetto di bi-
lancio si saprà se sono state accantonate o meno
delle risorse per tale ricorso;
la scelta di fare accantonamenti in Federazione
viene operata da chi in quel momento amministra la
70
Federazione; quali siano stati i motivi per cui
non si è deciso di effettuare accantonamenti sono
da chiedere alla Federazione e non alla Società;
la Società è consapevole dell'esigenza di un aumen-
to di ricavi; le slide illustrate dal dottor MAZ-
ZIA mostrano un trend importante con un CAGR del
19% negli ultimi 5 anni; ciò non significa che la
Società si è fermata o che non ha idee di come svi-
luppare ulteriormente i ricavi;
le linee di ricavo tradizionali sono tre: ricavi
da stadio, sponsorizzazioni e diritti televisivi,
a cui si assomma il players trading;
in primo luogo vi sono i ricavi da stadio per il
quale vi sono in progetto diversi avvenimenti che
porteranno nelle casse della Società ricavi impor-
tanti; l'anno passato lo stadio ha fatturato circa
48 milioni di euro ed è chiaro che più partite si
giocano più i ricavi aumentano;
vi è poi il valore delle sponsorizzazioni, che ri-
flette sempre il valore nel quale vengono siglati
certi accordi - se si passa da 13 milioni a 17 mi-
lioni di euro, oltre ad una serie di bonus addizio-
nali - si deve tornare al momento in cui questi ac-
cordi sono stati firmati;
la Società ha strategicamente valutato di allinea-
71
re il valore del main sponsor – attualmente JEEP –
con quello che è lo sponsor tecnico; lo sponsor
tecnico, un contratto che la Società ha siglato un
anno e mezzo fa, è un contratto che ha delle esi-
genze per le quali non è possibile siglarlo per me-
no di 6 anni; la JUVENTUS è passata da un contrat-
to con NIKE con scadenza a 12 anni a quello con A-
DIDAS con scadenza a 6 anni; vi sono tutta una se-
rie di tempistiche che richiedono l'esigenza di a-
vere almeno un paio di anni per soddisfare la cate-
na di produzione e distribuzione da parte di que-
ste grandi multinazionali; per tali motivi il tem-
po minimo necessario per un contratto tecnico è di
6 anni; spesso accade che non si aspettino le sca-
denze per rinnovare e rivedere le clausole del con-
tratto;
la Società è consapevole delle problematiche rela-
tive alle tessere del tifoso e all'accessibilità
ai diritti di prelazione e di ciò la Società doman-
da scusa quotidianamente ai propri tifosi; alcuni
elementi sono sicuramente migliorabili; è necessa-
rio sottolineare che oltre alla grande quantità di
richieste da assolvere - sicuramente superiori al-
le tifoserie di altre società - prima di emettere
le tessere è necessario attendere il benestare del-
72
la Questura;
la Società è consapevole che può migliorare: fuori
dalla sala dell'assemblea è presente uno stand che
potrà affrontare tutte le varie problematiche che
vi sono per l'emissione della "tessera del tifoso"
e delle tessere delle varie membership;
lo chief revenue officer Francesco CALVO ha contri-
buito nell'arco degli anni a creare la struttura
che oggi opera in JUVENTUS racchiudendo in essa
tutte le attività revenue della Società quali: il
marketing, il digital, il Brand, Licensing e Re-
tail, le Global Partnerships e Corporate Revenues
e lo stadio; recentemente ha accettato di affronta-
re un'analoga sfida in un'altra società, il BARCEL-
LONA; l'Azienda ha valutato, vista la professiona-
lità delle quattro persone che hanno dirette re-
sponsabilità su queste attività, di non sostituire
la sua figura;
le notizie lette su alcuni organi di informazione
in merito ad eventuali buonuscite sono inesatte:
c'è stata una risoluzione consensuale con accordi
di riservatezza per tutelare la Società;
per la finale di Berlino la JUVENTUS aveva una di-
sponibilità di 17.000 biglietti; è estremamente
difficoltoso riuscire a soddisfare le esigenze di
73
tutti i tifosi quando si affrontano eventi di quel
tipo; gli abbonati e i membri delle varie member-
ship superano la disponibilità dei biglietti e qua-
lunque fosse stata la decisione da parte della So-
cietà avrebbe scontentato comunque una parte dei
tifosi;
l'execution ha lasciato insoddisfatta anche la So-
cietà, non tanto dal punto di vista commerciale –
il dover vendere il biglietto associato a un pac-
chetto di viaggio – ma per tutta una serie di dis-
servizi per i quali ci si scusa con i tifosi che
hanno fruito di un servizio che non è stato all'al-
tezza;
la Società ha sbagliato, ha cambiato il fornitore,
e l'auspicio è quello di riuscire a raggiungere un
analogo risultato sportivo per poter migliorare il
servizio che verrà offerto ai tifosi;
le domande relative all'azionista EXOR devono esse-
re fatte all'assemblea di EXOR che ha la titola-
rità di rispondere in merito alle sue partecipate;
quotidianamente capita di sentire le preferenze
dei tifosi rispetto ai giocatori, ai moduli di gio-
co o alle formazione per determinate partite; la
Società non è mai riuscita a trovare un comune de-
nominatore che mettesse d'accordo la gente; in JU-
74
VENTUS le responsabilità dell'area sportiva sono
affidate al direttore MAROTTA e tutte le scelte
tecniche sono affidate all'allenatore.
Quindi il presidente cede la parola all'amministra-
tore delegato Giuseppe MAROTTA per le risposte al-
le domande tecniche.
L'amministratore delegato Giuseppe MAROTTA
risponde agli intervenuti precisando che:
le valutazioni sul mondo dello sport e del calcio
in particolare sono decisamente opinabili; la dimo-
strazione è data dal fatto che anche nel corso del-
l'odierna assemblea la Società ha ricevuto compli-
menti, consensi e condivisioni per la campagna tra-
sferimenti da alcuni azionisti, ma anche critiche,
educate e composte, di cui farà sicuramente teso-
ro, da altri;
non bisogna dimenticare che la stagione è iniziata
con la vittoria della Supercoppa e che il merito è
del gruppo, dall'allenatore ai giocatori;
la nuova stagione è iniziata all'insegna di un sem-
plice processo evolutivo e non rivoluzionario; ta-
le rinnovamento è dovuto a fattori diversi: da una
parte la Società ha tentato di abbassare l'età me-
dia rispetto alla scorsa stagione, portandola da
29 a 26 anni, e dall'altra ha dovuto subire deter-
75
minate decisioni da parte di alcuni giocatori ai
quali non si poteva dire di no;
già a gennaio dello scorso anno TEVEZ aveva manife-
stato l'intenzione di tornare in Argentina; la So-
cietà è riuscita a gestirlo fino al termine della
stagione, dopodiché non avrebbe avuto nessuna pos-
sibilità di trattenerlo perché non bisogna dimenti-
care che la Società ha a che fare con degli uomini
che hanno dei sentimenti e degli affetti e non con
degli oggetti, e quando un uomo come TEVEZ chiede
di essere ceduto perché non riesce più a stare in
Italia a causa della nostalgia della propria casa
e della propria nazione pare corretto non tratte-
nerlo; si è trattato di una decisione presa anche
come forma di riconoscimento a quello che il cal-
ciatore ha fatto nelle ultime due stagioni e che
ha consentito alla Società di raggiungere risulta-
ti straordinari;
è stato rinnovato quasi il 50% della rosa, perché
è giusto che nell'ambito delle valutazioni fatte
appunto in chiave sportiva bisogna capire quand'è
il momento di rinnovare senza farsi condizionare
dai sentimentalismi perché altrimenti la Società a-
vrebbe dovuto trattenere giocatori più avanti nel-
l'età che molto hanno dato a questa maglia;
76
sul discorso età e rinnovamento e sul fatto di non
farsi condizionare da quello che si chiama "sindro-
me di appagamento", che spesso colpisce negli
sport di squadra, si è agito cercando di ottenere
il massimo dalle possibilità che il mercato poteva
offrire e considerando che la volontà del giocato-
re è sempre predominante rispetto a qualsiasi ri-
chiesta avanzata dalle società;
l'ipotesi di acquisto di DRAXLER era già stata ab-
bandonata prima della chiusura del mercato dopo
che la Società, all'inizio di luglio, aveva preso
contatto con il giocatore per sondarne la disponi-
bilità, che era stata parzialmente ottenuta; dopo-
diché il calciatore ha deciso, forse anche per un
fatto di nazionalismo, di rimanere nella Bundesli-
ga e quindi nel WOLFSBURG; ciò dimostra che talvol-
ta, a livello mediatico, le informazioni arrivano
all'azionista in modo non veritiero perché contra-
stano in pieno con quello che è l'operato dei diri-
genti che, nella fattispecie, è quello di allesti-
re una squadra il più forte possibile, cercando di
mixare quelle che sono le esigenze patrimoniali ed
economiche, e che possa competere per raggiungere
il massimo degli obiettivi;
nella storia e nel DNA della JUVENTUS il palmares
77
è ricco di successi prima ancora dell'avvento di
questa dirigenza, nella speranza che possa conti-
nuare così anche in futuro;
il modello JUVENTUS è un modello vincente e la So-
cietà lo ha dimostrato in questi anni e non biso-
gna dimenticare che negli ultimi quattro anni sono
stati ottenuti dei risultati straordinari grazie
alla capacità degli allenatori che si sono susse-
guiti, dei giocatori e della Società;
la Squadra è sempre lo specchio della Società ed
infatti se la Società è forte lo è anche la Squa-
dra in campo e di ciò tutti devono essere fieri;
anche se questo è un anno di cambiamento, la So-
cietà vuole assolutamente partecipare a tutte le
competizioni con un solo obiettivo, quello di vin-
cere, anche se da un anno all'altro gli avversari
fanno investimenti diversi e possono quindi acca-
parrarsi i giocatori più forti; questo non deve
spaventare la Società, che guarda in casa e a quel-
lo che è in grado di fare; la Squadra è partita si-
curamente in modo difficoltoso al di là forse di
quelle che erano le aspettative più critiche; oggi
la Squadra è quattordicesima, ma il campionato è
in una fase altamente interlocutoria e sono ancora
moltissimi i punti a disposizione; al di là dei
78
cambiamenti di cui si è parlato poco fa, bisogna
considerare che si sono verificati diversi infortu-
ni importanti che hanno condizionato anche le scel-
te dell'allenatore;
la scelta dei giocatori avviene dopo un'attività
di scouting all'interno della Società in un con-
fronto aperto tra il sottoscritto, PARATICI e Pa-
vel NEDVED, quest'ultimo molto attivo anche nei
rapporti tra il management e l'allenatore; l'obiet-
tivo è quello di tracciare delle linee guida su
quelli che sono i profili e le valutazioni dei cal-
ciatori in rosa e successivamente si procede verso
quella che è la fase di mercato, condizionata da
diversi fattori; non sempre si possono acquistare
i calciatori che sono in cima alla lista delle pre-
ferenze di coloro che vorremmo acquistare, non so-
lo per un motivo economico, ma anche per mancanza
di disponibilità della società cedente oppure per
un rifiuto, anche se accade davvero di rado, da
parte del giocatore;
quando si è insediato l'attuale management i rifiu-
ti erano numerosi perché la JUVENTUS stava attra-
versando un momento storico davvero difficile, men-
tre oggi c'è grande volontà da parte di tanti cam-
pioni di venire a giocare nella JUVENTUS; tutta-
79
via, se le società che detengono i diritti sporti-
vi non assecondano queste volontà, per la JUVENTUS
diventa utopistico e impossibile poter definire
gli acquisti;
la compartecipazione del giocatore BERARDI è stata
definita in favore del SASSUOLO per l'importo di
10 milioni di euro ed oggi il giocatore è tutto
del SASSUOLO; con il SASSUOLO la JUVENTUS intrat-
tiene buoni rapporti e la Società chiaramente lo
sta monitorando;
la Società attende di vedere quale sarà il consun-
tivo della stagione in corso, ma non ci deve esse-
re preoccupazione sui giovani in circolazione
perché il brand JUVENTUS è molto forte, soprattut-
to per quello che la JUVENTUS ha rappresentato e
rappresenta nel mondo e quindi la facilità di con-
cludere le operazioni è molto elevata;
CUADRADO è stato preso in prestito libero senza al-
cun diritto di riscatto perché la controparte non
l'ha concesso, ma il giocatore si sta inserendo in
modo molto positivo e ha già manifestato il piace-
re di giocare nella JUVENTUS e di essere intenzio-
nato a proseguire la sua esperienza anche nelle
stagioni che verranno; al momento opportuno si par-
lerà con il CHELSEA e successivamente si arriverà
80
sicuramente a una conclusione, che però oggi è mol-
to improbabile;
ALLEGRI non ha mai avanzato esplicitamente la ri-
chiesta di acquisto di un trequartista ma ha indi-
cato alla Società alcuni profili di giocatori; nel
calcio moderno il compito dell'allenatore è quello
di valorizzare appieno le risorse tecniche che ha
a disposizione attraverso dei moduli che sono la
conseguenza di ciò che si ha in casa; nel suo modo
di interpretare il calcio ALLEGRI contempla anche
la figura del trequartista, ma non è facile pensa-
re di acquistare quel giocatore piuttosto che un
altro se le società che hanno la titolarità del
cartellino non hanno la volontà di cederlo o manca
da parte del calciatore la volontà di trasferirsi;
la campagna acquisti si è chiusa in extremis con
l'operazione HERNANES che non rappresentava una
prima scelta; la Società ritiene che al di là de-
gli 11 giocatori che scendono in campo ci sia una
rosa da costruire e ritiene che sia stata costrui-
ta una rosa composta da 24 giocatori, di cui il
50% nuovi, con operazioni adeguate; la cessione di
HERNANES ha generato una minusvalenza nella posta
di bilancio dell'INTER perché il giocatore è stato
acquistato dalla JUVENTUS a un valore di bilancio
81
nettamente inferiore a quello che aveva nell'IN-
TER; la Società non ha mai pensato di portare a ca-
sa un fenomeno;
le valutazioni dei giocatori che si sono trasferi-
ti nella scorsa campagna acquisti in Italia e al-
l'estero lo hanno fatto a cifre completamente di-
verse da quella di HERNANES, che può comunque far
comodo nell'economia della Squadra e che ha apprez-
zato l'interesse della Società nei suoi confronti,
e queste sono componenti fondamentali;
il presidente nel suo discorso di introduzione ha
parlato delle seconde squadre che rappresentano
una grossa lacuna del sistema calcio che la So-
cietà continua combattere dall'interno ma che anco-
ra non riesce a sconfiggere; al termine di ogni
stagione sportiva del campionato Primavera escono
400 ragazzi che purtroppo non trovano collocazione
all'interno della stessa società per limiti di età
e devono essere collocati altrove; la JUVENTUS ha
55 giocatori in prestito, di età interessante, che
vanno dal 1993 al 1996 e che militano divisi nelle
varie leghe italiane e in alcune società estere;
non avere la seconda squadra non permette alla So-
cietà di averli sotto controllo, di dare loro una
continuità metodologica negli allenamenti, di cono-
82
scere i propri compagni, di conoscere i campioni,
anche perché allenandosi vicino ai campioni con un
concetto di emulazione si può davvero trarre un
grande beneficio; questo spiega perché in Italia
siano utilizzati pochissimi giovani rispetto ad al-
tre nazioni e perché le ultime due società che han-
no vinto il campionato Primavera, il CHIEVO due an-
ni fa e il TORINO nel 2015, non hanno presentato
un giocatore in Prima Squadra, alcuni infatti sono
andati in Serie B, altri in Lega Pro; ciò signifi-
ca che il sistema è un po' distorto e va assoluta-
mente integrato e l'auspicio è che stimolando tut-
to ciò di cui ha parlato il presidente, la cui fi-
gura è molto rilevante a livello nazionale, si ar-
rivi anche alle seconde squadre;
la JUVENTUS monitora tutti i giocatori giovani in
Italia e non a caso è comunemente ritenuta tra le
società più precoci nell'andare a comprare i gioca-
tori; quando GABBIADINI ha fatto dei discreti cam-
pionati nell'ATALANTA, la Società ha acquistato la
metà del suo cartellino, mentre l'altra metà è sta-
ta acquisita dalla SAMPDORIA; a gennaio del 2015
c'è stata una richiesta di acquisto da parte del
NAPOLI e la SAMPDORIA era d'accordo a cedere la
propria metà; la JUVENTUS, alla luce di quello che
83
era lo scenario degli attaccanti che aveva a dispo-
sizione, ha deciso di cedere la sua metà generando
una leggera plusvalenza; l'operazione GABBIADINI
ha generato, se non in termini tecnici, dei vantag-
gi dal punto di vista economico; è del resto impos-
sibile trattenere 10 giocatori e sono state fatte
delle scelte che possono essere opinabili, forse
sbagliate, ma l'unico arbitro è il tempo; anche da
questo punto di vista si tratta di una fase inter-
locutoria e se si facesse un paragone tra ZAZA e
GABBIADINI sarebbe difficile dare una risposta, se
non forse tra qualche anno.
L'amministratore delegato Aldo MAZZIA
risponde agli intervenuti precisando che:
il progetto Continassa è la logica evoluzione del
progetto stadio: per quest'ultimo infatti la So-
cietà aveva già investito 155 milioni di euro e si
trovava a stretto contatto con un'area di 176 mila
metri quadrati che versava in assoluto stato di de-
grado e abbandono, in cui fiorivano arti e mestie-
ri non proprio edificanti e una discarica a cielo
aperto;
ciò costituiva un problema da risolvere: il primo
obiettivo quindi è stato quello della difesa del-
l'investimento nello stadio; il secondo obiettivo
84
è stato quello di realizzare tale operazione in ma-
niera intelligente, in modo non solo da riqualifi-
care ma anche valorizzare l'area e trarne il giu-
sto profitto; il terzo obiettivo è stato un recupe-
ro di efficienza da parte della Società, che oggi
opera sostanzialmente in tre siti: lo stadio, la
sede di Corso Galileo Ferraris n. 32 e Vinovo; per-
tanto, concentrando nell'area Continassa la sede,
il nuovo centro di allenamento della Prima Squadra
e lo stadio, si recupera grande efficienza in quan-
to si è più vicini, più uniti per lavorare insieme
e in sintonia;
non ultimo c'è il prodotto derivato dallo sposta-
mento del centro di allenamento della Prima Squa-
dra da Vinovo alla Continassa: ciò darà modo di a-
vere l'area di Vinovo a completa disposizione del
settore giovanile e di realizzare quella che sarà
la prima "Academy" in Italia totalmente dedicata
al settore giovanile;
tale operazione avrà pertanto due scopi: quello di
recuperare efficienza e quello di difesa dello sta-
dio;
la JUVENTUS ha acquistato l'area per 11,7 milioni
di euro dal Comune di Torino, ha lavorato in modo
da poter proporre a un pool di investitori un pro-
85
getto interessante e ci è riuscita;
la predetta area è stata valutata 24 milioni, che
rappresentano la quota di possesso di JUVENTUS nel-
l'ambito del fondo; di questi 24 milioni di euro
la Società si è impegnata a tenerne 12 costantemen-
te investiti nel fondo, mentre gli altri 12 potran-
no essere successivamente venduti; il che signifi-
ca che la Società ha messo da parte un bel tesoret-
to che in futuro potrebbe servire, ad esempio, per
riscattare la sede del Club, acquistare la pro-
prietà della Continassa, se sarà un obiettivo del-
la Società, oppure monetizzare i 12 milioni nel
corso della vita del fondo; quindi la Società non
ha intenzione di trasformarsi in una società immo-
biliare;
nell'area della Continassa verranno costruiti la
sede e il nuovo centro di allenamento della Prima
Squadra e la JUVENTUS sarà titolare di questi due
asset; nell'area sorgeranno anche un hotel, una
scuola internazionale e un centro commerciale mol-
to innovativo dedicato all'intrattenimento, soprat-
tutto rivolto ai giovani e alle famiglie;
la parte più cospicua dell'investimento è già sta-
ta realizzata; la Società avrà probabilmente delle
partecipazioni nell'ambito dell'hotel, dell'area
86
"entertainment" e dell'area food ad essa collega-
ta, ma saranno sostanzialmente operazioni in cui
la presenza della JUVENTUS sarà più che altro ri-
volta alla governance, al controllo e alla verifi-
ca della conduzione di questi asset; ad esempio il
J-HOTEL sarà utilizzato dalla Prima Squadra in par-
te come foresteria per tutto il corso della stagio-
ne sportiva, quindi è giusto che JUVENTUS sia lì a
controllare;
il J-MEDICAL, invece, non è un'operazione immobi-
liare; la Società aveva 3.500 metri quadrati di
spazio nello stadio che erano inutilizzati; ci si
è a lungo interrogati su quale sarebbe stato il mo-
do migliore per valorizzare tali locali disponibi-
li e sono stati trovati i partner giusti per svi-
luppare un'iniziativa dalla quale si attendono ri-
cavi importanti;
questa è un'occasione di business, non tanto immo-
biliare: l'aspetto immobiliare c'entra solo per il
fatto che si è reso necessario trasformare i loca-
li dallo stato grezzo in cui si trovavano dopo la
ristrutturazione dello stadio Delle Alpi a essere
idonei ad accogliere l'attività del Centro;
l'anno scorso la JUVENTUS è riuscita a contenere
l'indebitamento, che costituisce una delle sue
87
preoccupazioni giornaliere;
all'inizio di quest'anno, invece, si è dovuto te-
ner conto delle necessità di investimento nell'a-
rea sportiva; quindi ci si aspetta nel corso di
quest'anno un innalzamento dell'indebitamento, che
non è però preoccupante in quanto le linee di cre-
dito della Società sono ampiamente capienti per co-
prire eventuali necessità di cassa; è chiaro che
la dinamica dell'indebitamento è correlata all'an-
damento dei ricavi e alla stagione sportiva con i
frutti che essa genera, quindi comunque l'attenzio-
ne è massima;
il finanziamento da parte di EXOR era già nato con
la previsione di una sua estinzione al 31 dicembre
2015; JUVENTUS lo ha estinto il 30 settembre e ha
deciso di non farvi più ricorso; laddove ci fosse
necessità verranno negoziate altre disponibilità
di liquidità con la stessa controparte, ma questo
non è garantito; la Società ha lo stesso tipo di
dialogo con banche e altri istituti che sono in
grado di assolvere a tali necessità;
la gestione diretta del merchandising ha come o-
biettivo l'innalzamento del fatturato: la Società
avrà più ricavi rispetto a prima in quanto l'atti-
vità era svolta per la totalità da NIKE; è stato
88
fatto un attento lavoro di studio di quello che
era il modello di business che aveva adottato NIKE
e si è dell'idea di essere riusciti anche a miglio-
rarlo, per taluni aspetti, andando a selezionare
forse meglio i partners e rivedendo un po' tutta
l'attività sotto ogni aspetto;
JUVENTUS ha recentemente sottoscritto l'accordo
con la birra messicana TECATE e sono in corso mol-
ti contatti e trattative per definire altri accor-
di che si spera vadano a buon fine;
sono state intraprese alcune azioni per incrementa-
re la presenza della Società a livello internazio-
nale, si pensi ad esempio a J-FOOD e a J-HOTEL: se
avranno successo potranno essere esportati abba-
stanza facilmente;
JUVENTUS ha i canali social totalmente aperti an-
che per raccogliere idee e suggerimenti dei tifo-
si;
prevedere piani di buy-back di azioni vorrebbe di-
re drenare liquidità dalla Società per comprare a-
zioni sul mercato; nella situazione contingente
della Società sarebbe solamente un drenaggio ulte-
riore di liquidità e quindi il management non se
la sente di proporre tale idea;
JUVENTUS oggi ha un introito importante derivante
89
dal contratto con SPORTFIVE relativamente al nome
dello stadio; ad oggi non ha segnalato la possibi-
lità di trovare alternative, sponsor effettivi e
quindi la Società si accontenta di utilizzare la
denominazione Juventus Stadium.
Il presidente procede quindi con le repliche, chia-
ma l'azionista BAVA al microfono e, assentandosi
momentaneamente, cede la direzione dei lavori as-
sembleari all'amministratore delegato Aldo MAZZIA.
L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA
chiede che venga messo a verbale che quanto succe-
de potrebbe essere un segno del destino, in quanto
l'amministratore delegato MAZZIA potrebbe veramen-
te diventare il nuovo presidente della JUVENTUS,
visto l'atteggiamento dell'attuale presidente;
pensa che l'atteggiamento del presidente dimostri
inimicizia, ma nonostante questo intende difendere
gli avversari quando hanno ragione;
ritiene che il presidente avrebbe dovuto dire in
questa sede qualcosa in risposta al suo intervento
e a quello che è stato riportato sui giornali;
riprende il concetto del giocattolo JUVENTUS da da-
re al ramo genealogico derivante da Umberto AGNEL-
LI, già espresso in altre sedi;
sottolinea che JUVENTUS non deve essere il giocat-
90
tolo di nessuno, ma una società quotata in borsa
in cui non sia possibile fare illazioni senza poi
spiegarle o smentirle;
richiede nuovamente in questa sede una risposta al
suo intervento poiché riguarda un'informazione sen-
sibile;
pensa che quando vengono fornite informazioni gior-
nalistiche su un possibile cambio di presidenza
per ragioni private sia doveroso da parte dell'a-
zionista di maggioranza dare delle risposte, evi-
tando leggerezze "da bar".
L'azionista Salvatore COZZOLINO
domanda per quale motivo, in riferimento al tema
della sponsorizzazione della maglia, ci debba esse-
re correlazione tra lo sponsor di maglia e lo spon-
sor ADIDAS poiché, essendo un contratto sottostima-
to rispetto al valore della maglia, sarebbe neces-
saria una rinegoziazione il più presto possibile,
anche tenendo in considerazione i rapporti con E-
XOR;
considera che quest'anno la JEEP abbia avuto gran-
di vantaggi dall'abbinamento del marchio JUVENTUS,
e i risultati sul campo e nella vendita delle auto
lo dimostrano, e pensa che pertanto sarebbe forse
stato necessario fare qualcosa in più rispetto a-
91
gli anni precedenti;
intende fornire una chiave di lettura diversa sul
tema calciopoli;
ritiene che non sia la strada giusta quella intra-
presa ora dalla Società, poiché richiedere l'appli-
cazione dell'articolo 39 significherebbe esporsi
troppo con la giustizia sportiva;
pensa che, considerando la mancanza di cambiamen-
to, il sistema autoreferenziale presente a Roma e
la posizione conflittuale della Società, applicare
l'articolo 39 in questo momento non porterebbe a
far valere le ragioni della Società, ma solamente
a farsi prendere in giro;
auspica che la JUVENTUS intraprenda in questo sen-
so procedure diverse.
L'azionista Roberto DRAGO
si dichiara soddisfatto delle risposte fornite in
precedenza;
ritiene che gli sponsor e l'azionista di maggioran-
za non valorizzino abbastanza la JUVENTUS;
evidenzia che il marchio è uno tra i più conosciu-
ti al mondo, forse a livello mediatico ultimamente
ancora di più dopo la notizia del closing di EXOR
con PartnerRe del prossimo 2016, in una operazione
del valore di 6,9 miliardi di dollari che porterà
92
ricavi per 348 milioni di euro;
precisa che questa operazione non deve essere di-
menticata e che è una nota di merito per la So-
cietà, soprattutto per le sue aree tecniche e ammi-
nistrative;
ritiene che la Società abbia fatto un errore la
scorsa estate nell'organizzare la preparazione dei
calciatori a Vinovo con una temperatura di 40 gra-
di e con carichi di lavoro durissimi, che portano
a numerosi infortuni in quanto una qualsiasi perso-
na che ha fatto attività sportiva è a conoscenza
che gli allenamenti non sono utili con un tasso di
umidità come quello presente in estate a Vinovo,
soprattutto se immediatamente si giocano partite
in Svizzera o in Polonia, con temperature molto
più basse;
consiglia, alla luce di ciò, di riconsiderare un
ritiro estivo diverso, con magari anche un ritorno
economico.
L'azionista Thomas MASCIOVECCHIO
sottolinea che non è stata data risposta su Berli-
no, ma spera di trovarla nel lavoro futuro della
Squadra e della Società; ritiene debole la rispo-
sta data in riferimento all'organizzazione del
viaggio a Berlino, ricordando come il costo di 800
93
euro sia stato assurdo;
riprende le parole dette dall'amministratore dele-
gato MAROTTA "questo è un anno di cambiamento",
precisando che sarebbe stato meglio se questa af-
fermazione fosse stata fatta a luglio, in quanto è
già in questo mese che si precisa di puntare a vin-
cere il campionato, come già accaduto negli anni
passati;
pensa che la separazione di compiti spiegata - il
parco giocatori gestito da MAROTTA e scelte tecni-
che decise da ALLEGRI - necessiti di una maggiore
unione che deve partire da uno spirito generale
che forse attualmente nella JUVENTUS manca;
crede che sia stata persa a causa di MOGGI la filo-
sofia del calcio insegnata da BONIPERTI, trasfor-
mando la JUVENTUS in una Squadra statica, senza il
gioco con tre punte, chiave di numerosi successi
in Europa;
ritiene che sia necessaria una personalità forte,
un gruppo dirigente forte del calibro di CRUYFF al
BARCELLONA o SACCHI al MILAN, che porti la JUVEN-
TUS a un nuovo livello come già era stato per tan-
to tempo e che ora è stato perduto.
Il presidente , avendo ripreso la direzione dei la-
vori assembleari, invita al microfono l'azionista
94
DEPAOLI.
L'azionista Piercarlo DEPAOLI
vorrebbe che la direzione fosse maggiormente pre-
sente nelle scelte di formazione, in quanto nelle
prime partite di campionato sono stati persi punti
preziosi a causa di errori di formazione, impiegan-
do PADOIN come mediano al posto di PIRLO oppure co-
me terzino anche se il suo ruolo è interno/ala;
precisa che il discorso deve essere ampliato anche
in riferimento al settore giovanile, nel quale pos-
sono essere considerati giocatori a costo zero, an-
ziché acquistare HERNANEZ per 11 milioni di euro;
esorta ad avere più coraggio nelle scelte verso i
giovani, come ha fatto il MANCHESTER UNITED con
MARTIAL, diventato già titolare all'età di 19 anni;
domanda quali siano le prospettive dell'andamento
economico, dato che sembra che la chiusura del
prossimo esercizio sia in perdita, e, nel caso in
cui la Società non raggiunga un regime di fattura-
to dell'80% di quello prodotto nell'esercizio pre-
cedente, come verrà affrontata la problematica.
L'azionista Corrado BERTOLINI
ringrazia per le risposte date;
richiede precisazioni sul discorso dell'eventuale
assegnazione gratuita di una azione ogni dieci e
95
chiarisce che tale procedura, già adottata in al-
tre occasioni, non avrebbe nessun costo per la So-
cietà, darebbe una rivitalizzazione e porrebbe il
titolo sotto i riflettori;
domanda spiegazioni riguardo alla collaborazione
con la società VR46 S.r.l. di Valentino ROSSI, ri-
tenendo che comunque sia una realtà molto piccola
con un fatturato nel 2013 di 8 milioni di euro; si
chiede perché non sia stato stipulato invece un ac-
cordo con una società che abbia una distribuzione
mondiale più cospicua;
vuole saper per quale motivo non è stato proposto
dagli amministratori un piano di stock-option per
loro stessi, in quanto il loro lavoro è stato evi-
dente ed è giusto che per questo ricevano un pre-
mio.
Il presidente
risponde facendo presente che è necessario fare
una precisazione a notizie riportate in maniera
non corretta da alcuni organi di stampa; eventuali
accantonamenti per qualsiasi ricorso devono essere
approvati dal consiglio di amministrazione; in me-
rito al ricorso del signor GAZZONI la Società non
ha nessun timore in base alle sue richieste e alle
sue azioni.
96
L'amministratore delegato Aldo MAZZIA
aggiunge che per appostare un accantonamento in bi-
lancio a fronte di una controversia in corso è ne-
cessario che il consiglio valuti che sia probabile
la soccombenza e quindi che eventualmente insorga
una passività; in questo momento la Società non ha
alcuna certezza che questo sia probabile.
Nessun altro chiedendo la parola, il presidente
chiude la discussione e passa alla votazione invi-
tando il segretario a procedere alle relative ope-
razioni.
Il segretario procede alle operazioni di voto del-
la proposta di approvazione del bilancio e di de-
stinazione dell'utile dell'esercizio riportata al
termine della relazione sulla gestione, precisando
che per la stessa si procede mediante il sistema
di televoto in base alle istruzioni che sono pro-
iettate.
Fa presente che la votazione è aperta e che è quin-
di possibile premere il tasto:
. F per il voto favorevole
. C per il voto contrario
. A per l'astensione
evidenziando che, dopo aver controllato sul di-
splay che il voto espresso sia corretto, occorre
97
premere il tasto OK e verificare sempre sul di-
splay che il voto sia stato registrato.
Precisa inoltre che i delegati o i fiduciari che
necessitano di esprimere voto differenziato sono
pregati di accedere al tavolo di voto assistito.
Quindi chiede se tutti hanno votato.
Al termine della votazione il presidente accerta
l'esito della stessa; la proposta di approvazione
del bilancio al 30 giugno 2015 e di destinazione
dell'utile dell'esercizio è approvata a maggioran-
za con:
voti favorevoli n. 740.926.525
voti contrari n. 8.516
voti astenuti n. 8.242
non hanno espresso il voto n. 2.250 azioni.
Coloro che risultano aver espresso voto favorevo-
le, voto contrario, essersi astenuti o non aver vo-
tato, con il numero delle rispettive azioni, sono
evidenziati nell'elenco dei partecipanti all'assem-
blea (allegato "M").
Sul punto
2. Nomina degli organi sociali :
a) Determinazione del numero dei componenti del
Consiglio di Amministrazione e della durata in ca-
rica nonché del relativo compenso .
98
b) Nomina del Consiglio di Amministrazione .
c) Nomina del Collegio Sindacale .
d) Determinazione degli emolumenti del Collegio
Sindacale ,
il presidente, per quanto riguarda l'organo ammini-
strativo , fa presente che, come riportato nella re-
lazione del consiglio di amministrazione distribui-
ta ai presenti (allegato "G"), viene proposto di:
. determinare in 12 il numero degli amministratori
ed in 3 esercizi il relativo periodo del mandato
che terminerà alla data dell'assemblea chiamata ad
approvare il bilancio relativo all'esercizio
2017/2018,
. stabilire in euro 25.000 il compenso annuo per
ciascun amministratore.
Sempre per quanto riguarda l'organo amministrati-
vo , segnala che l'azionista di maggioranza EXOR
S.p.A., che detiene il 63,766% del capitale socia-
le, ha depositato la seguente lista di dodici can-
didati che, nella sua composizione, rispetta le
previsioni di cui all'articolo 13 dello statuto so-
ciale:
1) Paolo GARIMBERTI
2) Andrea AGNELLI
3) Giulia BONGIORNO
99
4) Assia GRAZIOLI-VENIER
5) Caitlin HUGHES
6) Daniela MARILUNGO
7) Giuseppe MAROTTA
8) Aldo MAZZIA
9) Pavel NEDVED
10) Francesco RONCAGLIO
11) Enrico VELLANO
12) Maurizio ARRIVABENE.
Precisa che copia della lista con i relativi alle-
gati è stata distribuita e tra i curricula dei can-
didati vi sono quelli di Caitlin HUGHES, Daniela
MARILUNGO e Francesco RONCAGLIO dei quali si propo-
ne per la prima volta la nomina (allegato "H").
Fa poi presente che del dottor Camillo VENESIO non
viene proposta la riconferma in quanto per lo stes-
so, essendo stato amministratore per nove eserci-
zi, sono venuti meno i requisiti di indipendenza
previsti dal Codice di Autodisciplina delle So-
cietà Quotate.
Quindi ringrazia il dottor VENESIO per questi nove
anni in cui ha contribuito nei vari momenti della
Società, dopo averla presa in mano in un periodo
non proprio felice ed esserle stato accanto, ricor-
dando che lo stesso ha seguito tutto il ciclo di
100
esso presidente dal suo ingresso un po' traumati-
co, e che si è sviluppato un rapporto di fiducia,
stima e confronto sulle varie attività della JUVEN-
TUS. Chiede all'assemblea di fargli un ringrazia-
mento.
Segue un caloroso applauso da parte dell'assemblea.
Il presidente segnala poi che i candidati Paolo GA-
RIMBERTI, Giulia BONGIORNO, Assia GRAZIOLI-VENIER,
Caitlin HUGHES e Daniela MARILUNGO hanno dichiara-
to di essere in possesso dei requisiti di indipen-
denza di cui all'articolo 147 ter, comma 4 del De-
creto Legislativo 58/1998 nonché di quelli previ-
sti dal Codice di Autodisciplina delle Società Quo-
tate.
Quindi precisa che, per quanto riguarda la nomina
del consiglio di amministrazione, non sono state
depositate ulteriori liste di candidati.
In merito alla nomina del collegio sindacale , il
presidente segnala che lo stesso azionista di mag-
gioranza EXOR S.p.A. ha depositato la seguente li-
sta di candidati che, nella sua composizione, ri-
spetta le previsioni di cui all'articolo 22 dello
statuto sociale:
per la carica di sindaco effettivo
1) Paolo PICCATTI
101
2) Silvia LIRICI
3) Roberto LONGO
per la carica di sindaco supplente
1) Roberto PETRIGNANI
2) Nicoletta PARACCHINI.
Evidenzia poi che, come si può notare, viene propo-
sta la riconferma dell'intero collegio sindacale u-
scente e che è stata distribuita copia della lista
e dei relativi allegati tra i quali gli elenchi de-
gli incarichi di amministrazione e controllo rico-
perti dai candidati presso altre società (allegato
"I").
Quindi segnala che della mancata presentazione di
liste di minoranza per la nomina dei sindaci, del-
l'ulteriore termine per la presentazione delle
stesse e della riduzione della soglia minima previ-
sta dallo statuto è stata data notizia nei modi di
legge e che, anche in tale ulteriore termine, non
sono state depositate altre liste di candidati.
Quindi precisa che, in assenza di liste di minoran-
za, dall'azionista di maggioranza è giunta propo-
sta di nominare presidente del collegio sindacale
il dottor Paolo PICCATTI.
Fa presente che, sempre per quanto riguarda il col-
legio sindacale , nella predetta relazione illustra-
102
tiva del consiglio di amministrazione che è stata
distribuita (allegato "G") viene proposto di fissa-
re il relativo emolumento annuo in euro 21.000 per
il presidente e in euro 14.000 per gli altri due
sindaci effettivi.
Quindi passa alla discussione sul secondo punto al-
l'ordine del giorno ricordando che gli interventi
dovranno essere concisi e pertinenti e che coloro
che interverranno dovranno restare comunque entro
il tempo massimo di 5 minuti, nei quali - come già
indicato - dovranno essere comprese anche eventua-
li dichiarazioni di voto, e di 2 minuti per le re-
pliche alle risposte fornite.
Precisa poi che al termine del tempo massimo, come
già precisato, gli interventi e le repliche saran-
no considerati terminati, il microfono verrà disat-
tivato e la parola passerà automaticamente all'a-
zionista successivo e che un breve segnale acusti-
co evidenzierà che manca 1 minuto alla scadenza
del termine.
Quindi dichiara aperta la discussione sul secondo
punto all'ordine del giorno precisando che alla
stessa seguiranno quattro separate votazioni.
Una sintesi viene qui di seguito riportata.
L'azionista Salvatore COZZOLINO
103
ritiene che l'aumento del numero dei consiglieri
sia in contrasto con le politiche di riduzione dei
costi e desidera conoscere in che cosa sia consi-
stita l'attività di alcuni consiglieri nel corso
del triennio precedente;
rileva un deficit di rappresentanza cronico nel-
l'ambito del consiglio di amministrazione perché,
come ha detto più volte, manca un rappresentante
dei piccoli azionisti, a prescindere dalla possibi-
lità di presentare una lista;
ricorda che nel corso degli anni è stato chiesto
ai piccoli azionisti un impegno economico, in alcu-
ni casi anche alla cieca, ed è dell'avviso che i
piccoli azionisti, per passione e non certo per in-
vestimento economico, abbiano sempre risposto;
dice che c'è stato qualche tentativo di organizza-
re una realtà in tal senso, ma in una società come
la JUVENTUS ciò non può nascere in maniera conflit-
tuale ma condivisa, altrimenti si forma quel defi-
cit palpabile di cui si è parlato in precedenza;
ritiene che i piccoli azionisti siano soci e non
semplicemente clienti, al di là degli aspetti fol-
cloristici dell'assemblea;
si augura che nei prossimi esercizi ci sia più at-
tenzione su tali aspetti, anche con riferimento al-
104
le decisioni sulle possibili azioni dedicate ai
piccoli azionisti;
racconta di aver spesso dialogato con il presiden-
te sui possibili canali da dedicare ai piccoli a-
zionisti e di aver avuto l'occasione di proporre
delle cose, anche se non si è mai arrivati a nulla;
auspica che tali canali e tematiche siano poste al-
l'attenzione del nuovo consiglio di amministrazio-
ne, a cui augura buon lavoro per il prossimo trien-
nio.
Il presidente chiama l'azionista BAVA al microfono
e, assentandosi momentaneamente, cede la direzione
dei lavori assembleari all'amministratore delegato
Aldo MAZZIA.
L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA
saluta il dottor MAZZIA, che ritiene professioni-
sta e indipendente, auspicando professionalità an-
che in tutti gli altri consiglieri di amministra-
zione;
ringrazia il dottor VENESIO per la sua assistenza
economica alla Squadra attraverso la sua banca, in
continua crescita nonostante la concorrenza;
ritiene che alcuni dati riguardanti la Società sia-
no noti, ma siano ancora più pesanti se resi in
percentuale; ricorda ad esempio che nei costi ope-
105
rativi gli stipendi dei calciatori sono pari al
67% e che l'aumento dei costi è pari al 58%;
sottolinea che i risultati sportivi di oggi, nono-
stante le alte percentuali, non vanno nella stessa
direzione;
crede che l'amministrazione non sia stata capace
di portare avanti il merchandising, domandando chi
coordinerà in futuro tale settore;
pensa che la presenza di NEDVED sia di aiuto nella
gestione della Società, avendo un passato di cal-
ciatore, ma che non sia l'unico disponibile e che
l'amministratore delegato MAZZIA ne sia consapevo-
le;
ritiene che l'amministratore delegato MAROTTA pos-
sa portare un contributo come lo possano portare i
vecchi calciatori ai nuovi;
pensa che tutto il consiglio di amministrazione ap-
plichi il principio di "predica bene e razzola ma-
le";
ritiene non corretto che i consiglieri percepisca-
no degli emolumenti sia in misura fissa sia varia-
bile;
ricorda all'avvocato BONGIORNO che alcune informa-
zioni sono sottoposte alla price sensitivity, ai
sensi dell'articolo 185 TUF, e che hanno anche ri-
106
svolti penali;
esige, direttamente dalla Società o attraverso la
CONSOB, una risposta riguardante la notizia pubbli-
cata dai giornali della possibile richiesta da par-
te del presidente di EXOR di dimissioni del presi-
dente in funzione di scelte private;
ritiene di dover avere una risposta su questo pun-
to in quanto questa è una informazione price sensi-
tive;
prega l'avvocato BONGIORNO di spiegare al presiden-
te questo discorso, altrimenti farà un esposto for-
male alla CONSOB;
dichiara di non essere nemico della JUVENTUS, in
quanto egli stesso ha sempre voluto la Società ai
massimi livelli;
prega il dottor MAZZIA di far riflettere il presi-
dente su quelli che sono i suoi obblighi e doveri
e lo invita entro la chiusura dell'assemblea a fa-
re delle dichiarazioni pubbliche su questo punto.
Il presidente
avendo ripreso la direzione dei lavori assembleari,
ribadisce che le domande relative all'azionista E-
XOR devono essere fatte durante l'assemblea EXOR;
conferma che nelle intenzioni del management si
vuole riservare alle attività con gli azionisti
107
una particolare attenzione nell'ambito del program-
ma di membership, ben sapendo che ci sono anche al-
tre categorie sulle quali si intendono sviluppare
azioni analoghe.
Il presidente procede quindi con le repliche e
chiama l'azionista COZZOLINO al microfono.
L'azionista Salvatore COZZOLINO
si augura che ci siano delle iniziative commercia-
li per i piccoli azionisti, perché sono coloro che
hanno messo i propri soldi nel corso degli anni;
vuole sapere se la Società pensa di colmare il de-
ficit di rappresentanza dei piccoli azionisti nel-
l'ambito del consiglio di amministrazione e in ca-
so affermativo quando pensa di farlo.
Il presidente
fa presente all'azionista COZZOLINO che questa è
una domanda da fare all'azionista EXOR che ha pre-
sentato la lista dei nominativi del consiglio di
amministrazione.
L'azionista Salvatore COZZOLINO
vuole sapere quando EXOR solleciterà i piccoli a-
zionisti alla presentazione di una nuova lista.
Il presidente
afferma che si farà parte diligente e porterà l'i-
stanza nel consiglio di EXOR.
108
L'azionista Salvatore COZZOLINO
è dell'avviso che tecnicamente sia necessario pre-
sentare, da parte degli azionisti, una seconda li-
sta per poi poter scegliere.
Il presidente chiama l'azionista BAVA al microfono
e, assentandosi momentaneamente, cede la direzione
dei lavori assembleari all'amministratore delegato
Aldo MAZZIA.
L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA
ironizza sul fatto che il dottor MAZZIA è il suo
presidente favorito, in quanto il suo atteggiamen-
to gli sembra più maturo di quello del presidente
AGNELLI;
insiste per avere una risposta alla sua domanda,
ritenendo che oggetto dell'informazione sia JUVEN-
TUS e che debba essere JUVENTUS a informare in me-
rito e che comunque per trasparenza la notizia va-
da data, in quanto il mercato ha il diritto di sa-
pere qual è stato l'atteggiamento di EXOR verso la
Società.
Nessun altro chiedendo la parola, il presidente, a-
vendo ripreso la direzione dei lavori assembleari,
chiude la discussione e passa alle votazioni preci-
sando che:
- la prima riguarderà il numero dei componenti il
109
consiglio di amministrazione, la durata del relati-
vo mandato e il compenso annuo degli amministrato-
ri,
- la seconda riguarderà la nomina del consiglio di
amministrazione,
- la terza riguarderà la nomina del collegio sinda-
cale,
- la quarta riguarderà il compenso del collegio
sindacale.
Fa poi presente che, in assenza di pluralità di li-
ste sia per la nomina del consiglio di amministra-
zione sia per la nomina del collegio sindacale,
non è possibile procedere con il sistema delle li-
ste previsto dagli articoli 13 e 22 dello statuto
sociale e pertanto, per tutte le predette votazio-
ni, si procederà come in precedenza mediante il si-
stema di televoto in base alle istruzioni che sa-
ranno di volta in volta proiettate.
Quindi invita il segretario a procedere con la pri-
ma votazione .
Il segretario procede alle operazioni di voto del-
la proposta di:
- determinare in 12 il numero degli amministratori
ed in 3 esercizi il relativo periodo del mandato
che terminerà alla data dell'assemblea chiamata ad
110
approvare il bilancio relativo all'esercizio
2017/2018,
- stabilire in euro 25.000 il compenso annuo per
ciascun amministratore.
Fa presente che la votazione è aperta e che è quin-
di possibile premere il tasto:
. F per il voto favorevole
. C per il voto contrario
. A per l'astensione
evidenziando che, dopo aver controllato sul di-
splay che il voto espresso sia corretto, occorre
premere il tasto OK e verificare sempre sul di-
splay che il voto sia stato registrato.
Precisa inoltre che i delegati o i fiduciari che
necessitano di esprimere voto differenziato sono
pregati di accedere al tavolo di voto assistito.
Quindi chiede se tutti hanno votato.
Al termine della votazione il presidente accerta
l'esito della stessa; la proposta è approvata a
maggioranza con:
voti favorevoli n. 740.605.522
voti contrari n. 136.727
voti astenuti n. 98.097
non hanno espresso il voto n. 10.500 azioni.
Coloro che risultano aver espresso voto favorevo-
111
le, voto contrario, essersi astenuti o non aver vo-
tato, con il numero delle rispettive azioni, sono
evidenziati nell'elenco dei partecipanti all'assem-
blea (allegato "M").
Quindi il presidente invita il segretario a proce-
dere con la seconda votazione .
Il segretario procede alle operazioni di voto del-
la proposta di nominare amministratori i signori:
1) Paolo GARIMBERTI
2) Andrea AGNELLI
3) Giulia BONGIORNO
4) Assia GRAZIOLI-VENIER
5) Caitlin HUGHES
6) Daniela MARILUNGO
7) Giuseppe MAROTTA
8) Aldo MAZZIA
9) Pavel NEDVED
10) Francesco RONCAGLIO
11) Enrico VELLANO
12) Maurizio ARRIVABENE.
Fa presente che la votazione è aperta e che è quin-
di possibile premere il tasto:
. F per il voto favorevole
. C per il voto contrario
. A per l'astensione
112
evidenziando che, dopo aver controllato sul di-
splay che il voto espresso sia corretto, occorre
premere il tasto OK e verificare sempre sul di-
splay che il voto sia stato registrato.
Precisa inoltre che i delegati o i fiduciari che
necessitano di esprimere voto differenziato sono
pregati di accedere al tavolo di voto assistito.
Quindi chiede se tutti hanno votato.
Al termine della votazione il presidente accerta
l'esito della stessa; la proposta è approvata a
maggioranza con:
voti favorevoli n. 740.713.294
voti contrari n. 36.775
voti astenuti n. 92.777
non hanno espresso il voto n. 8.000 azioni.
Coloro che risultano aver espresso voto favorevo-
le, voto contrario, essersi astenuti o non aver vo-
tato, con il numero delle rispettive azioni, sono
evidenziati nell'elenco dei partecipanti all'assem-
blea (allegato "M").
Il consiglio di amministrazione eletto risulta co-
stituito da:
Paolo GARIMBERTI, nato a Levanto (SP) il 2 febbra-
io 1943, codice fiscale GRMPLA43B02E560G,
cittadino italiano,
113
Andrea AGNELLI, nato a Torino il 6 dicembre 1975,
codice fiscale GNLNDR75T06L219C,
cittadino italiano,
Giulia BONGIORNO, nata a Palermo il 22 marzo 1966,
codice fiscale BNGGLI66C62G273E,
cittadina italiana,
Assia GRAZIOLI-VENIER, nata a Roma il 31 luglio
1980, codice fiscale GRZSSA80L71H501F,
cittadina italiana,
Caitlin Mary HUGHES, nata a Bangor (Galles) il 19
febbraio 1980, codice fiscale HGHCLN80B59Z114J,
cittadina britannica,
Daniela MARILUNGO, nata a Bologna il 4 novembre
1970, codice fiscale MRLDNL70S44A944T,
cittadina italiano,
Giuseppe MAROTTA, nato a Varese il 25 marzo 1957,
codice fiscale MRTGPP57C25L682W,
cittadino italiano,
Aldo MAZZIA, nato a Torino il 14 agosto 1956, codi-
ce fiscale MZZLDA56M14L219N,
cittadino italiano,
Pavel NEDVED, nato a Cheb (Repubblica Ceca) il 30
agosto 1972, codice fiscale NDVPVL72M30Z156Z,
cittadino ceco,
Francesco RONCAGLIO, nato a Milano il 1° dicembre
114
1978, codice fiscale RNCFNC78T01F205L,
cittadino italiano,
Enrico VELLANO, nato a Torino il 13 ottobre 1967,
codice fiscale VLLNRC67R13L219U,
cittadino italiano,
Maurizio ARRIVABENE, nato a Brescia il 7 marzo
1957, codice fiscale RRVMRZ57C07B157P,
cittadino italiano,
tutti domiciliati presso la sede della Società e
in possesso dei requisiti di legge e di statuto.
Quindi il presidente invita il segretario a proce-
dere con la terza votazione .
Il segretario procede alle operazioni di voto del-
la proposta di nominare, per tre esercizi e con
scadenza alla data dell'assemblea convocata per
l'approvazione del bilancio al 30 giugno 2018:
sindaci effettivi :
Paolo PICCATTI
Silvia LIRICI
Roberto LONGO
sindaci supplenti :
Roberto PETRIGANI
Nicoletta PARACCHINI
presidente del collegio sindacale :
Paolo PICCATTI.
115
Fa presente che la votazione è aperta e che è quin-
di possibile premere il tasto:
. F per il voto favorevole
. C per il voto contrario
. A per l'astensione
evidenziando che, dopo aver controllato sul di-
splay che il voto espresso sia corretto, occorre
premere il tasto OK e verificare sempre sul di-
splay che il voto sia stato registrato.
Precisa inoltre che i delegati o i fiduciari che
necessitano di esprimere voto differenziato sono
pregati di accedere al tavolo di voto assistito.
Quindi chiede se tutti hanno votato.
Al termine della votazione il presidente accerta
l'esito della stessa; la proposta è approvata a
maggioranza con:
voti favorevoli n. 740.682.936
voti contrari n. 3.202
voti astenuti n. 156.708
non hanno espresso il voto n. 8.000 azioni.
Coloro che risultano aver espresso voto favorevo-
le, voto contrario, essersi astenuti o non aver vo-
tato, con il numero delle rispettive azioni, sono
evidenziati nell'elenco dei partecipanti all'assem-
blea (allegato "M").
116
Il collegio sindacale eletto risulta costituito da:
Paolo PICCATTI, nato a Torino il 18 giugno 1957,
codice fiscale PCCPLA57H18L219U, sindaco effettivo
- presidente,
Silvia LIRICI, nata a Parma il 13 marzo 1970, codi-
ce fiscale LRCSLV70C53G337G, sindaco effettivo,
Roberto LONGO, nato a Alpignano (TO) il 21 aprile
1947, codice fiscale LNGRRT47D21A222J, sindaco ef-
fettivo,
Roberto PETRIGNANI, nato a Torino il 27 ottobre
1963, codice fiscale PTRRRT63R27L219B, sindaco sup-
plente,
Nicoletta PARACCHINI, nata a Torino il 7 marzo
1962, codice fiscale PRCNLT62C47L219M, sindaco sup-
plente,
tutti domiciliati presso la sede della Società, in
possesso dei requisiti di legge e di statuto e cit-
tadini italiani.
Quindi il presidente invita il segretario a proce-
dere con la quarta votazione .
Il segretario procede alle operazioni di voto del-
la proposta di fissare l'emolumento annuo del col-
legio sindacale in euro 21.000 per il presidente e
in euro 14.000 per ciascuno degli altri due sinda-
ci effettivi.
117
Fa presente che la votazione è aperta e che è quin-
di possibile premere il tasto:
. F per il voto favorevole
. C per il voto contrario
. A per l'astensione
evidenziando che, dopo aver controllato sul di-
splay che il voto espresso sia corretto, occorre
premere il tasto OK e verificare sempre sul di-
splay che il voto sia stato registrato.
Precisa inoltre che i delegati o i fiduciari che
necessitano di esprimere voto differenziato sono
pregati di accedere al tavolo di voto assistito.
Quindi chiede se tutti hanno votato.
Al termine della votazione il presidente accerta
l'esito della stessa; la proposta è approvata a
maggioranza con:
voti favorevoli n. 740.613.882
voti contrari n. 21.030
voti astenuti n. 209.484
non hanno espresso il voto n. 9.200 azioni.
Coloro che risultano aver espresso voto favorevo-
le, voto contrario, essersi astenuti o non aver vo-
tato, con il numero delle rispettive azioni, sono
evidenziati nell'elenco dei partecipanti all'assem-
blea (allegato "M").
118
Sul punto
3. Relazione sulla remunerazione ai sensi dell'ar-
ticolo 123-ter del D.lgs. 58/98 ,
il presidente precisa che lo stesso riguarda la re-
lazione sulla remunerazione riportata nella relati-
va relazione del consiglio di amministrazione di-
stribuita ai presenti (allegato "L").
Sottolinea poi che la Prima Sezione della relazio-
ne sulla remunerazione fornisce al mercato le in-
formazioni riguardanti la politica della Società
in materia di remunerazione, come approvata dal
consiglio di amministrazione - su proposta del co-
mitato per le nomine e la remunerazione - in data
11 settembre 2015, a seguito dell'entrata in vigo-
re delle disposizioni regolamentari della CONSOB
per l'attuazione dell'articolo 123 ter del Testo U-
nico della Finanza.
Precisa che tale politica delle remunerazioni è de-
lineata in funzione del settore sportivo professio-
nistico nel quale opera la Società e della comples-
sità della sua struttura organizzativa che prevede
la presenza nel consiglio di amministrazione di
consiglieri con deleghe operative (in particolare
esso presidente e gli amministratori delegati Giu-
seppe MAROTTA e Aldo MAZZIA) e non prevede la nomi-
119
na di un direttore generale.
Fa poi presente che, come precisato nella citata
relazione, l'assemblea è chiamata, ai sensi del-
l'articolo 123 ter del Decreto Legislativo 58/98,
ad esprimere il proprio voto non vincolante in me-
rito alla politica adottata dalla Società in mate-
ria di remunerazione dei componenti degli organi
di amministrazione ed alle procedure utilizzate
per la sua adozione e attuazione, di cui alla Pri-
ma Sezione della relazione sulla remunerazione.
Quindi passa alla discussione sul terzo punto al-
l'ordine del giorno ricordando che gli interventi
dovranno essere concisi e pertinenti e che coloro
che interverranno dovranno restare comunque entro
il tempo massimo di 5 minuti, nei quali - come già
indicato - dovranno essere comprese anche eventua-
li dichiarazioni di voto, e di 2 minuti per le re-
pliche alle risposte fornite.
Precisa poi che al termine del tempo massimo, come
già precisato, gli interventi e le repliche saran-
no considerati terminati, il microfono verrà disat-
tivato e la parola passerà automaticamente all'a-
zionista successivo e che un breve segnale acusti-
co evidenzierà che manca 1 minuto alla scadenza
del termine.
120
Quindi dichiara aperta la discussione sul terzo
punto all'ordine del giorno.
Una sintesi viene qui di seguito riportata.
L'azionista Salvatore COZZOLINO
dice di non voler sindacare sulle remunerazioni,
poiché ritiene che se si lavora bene i soldi non
siano mai tanti;
ritiene che per vari motivi nel corso dell'ultimo
triennio per alcuni consiglieri di amministrazio-
ne, come nel caso di ARRIVABENE che ha altri impe-
gni di lavoro, l'apporto all'attività del consi-
glio sia stato un po' limitato, specie con riferi-
mento al rapporto tra presenza e emolumenti perce-
piti, anche se ciò può derivare da un problema di
comunicazione.
Il presidente chiama l'azionista BAVA al microfono
e, assentandosi momentaneamente, cede la direzione
dei lavori assembleari all'amministratore delegato
Aldo MAZZIA.
L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA
rinnova la propria soddisfazione ad avere il dot-
tor MAZZIA a presiedere l'assemblea;
ritiene gli emolumenti, specialmente quelli del
dottor MAROTTA, scandalosi perché in gran parte de-
rivano dagli sponsor;
121
precisa che utilizzerà il tempo a sua disposizione
per dare lettura di una lettera scritta da un'ope-
raia di Melfi che si è firmata "Ape Operaia" nella
quale si racconta come siano fatti i soldi che il
dottor MARCHIONNE dà alla JUVENTUS;
invita l'assemblea e il management a fare una ri-
flessione e chiede agli azionisti di votare negati-
vamente;
quindi dà lettura di quanto segue:
" Si lavora sei mattine, dalle 6 alle 14, da lunedì
a sabato, poi si riattacca domenica sera alle 22,
per quattro notti di seguito, poi due giorni di ri-
poso, tre pomeriggi di lavoro, compresa una domeni-
ca, due giorni di riposo, tre notti di lavoro, due
riposi e altri quattro pomeriggi di lavoro. Final-
mente una domenica di sosta. Ma lunedì alle 6 si
ricomincia daccapo. È come vivere in un continuo
cambio di fuso orario.
Già i primi dieci giorni ci hanno sfinite, le ore
in fabbrica si trascorrono in piedi, davanti ad
una catena sempre più veloce, perché grazie al "si-
stema migliorativo, Ergo uas", tutto il materiale
ci arriva direttamente in postazione, su carrelli-
ni trainati dai robot automatizzati che spesso per-
dono pezzi per strada o si fermano e non vogliono
122
saperne di ripartire. Loro non sentono le minacce
dei capi. Decidono di non lavorare più, è così è
se vi pare.
Le operazioni sono tutte cronometrate e le posta-
zioni saturate; in teoria dovremmo star ferme ed
assemblare comodamente, .... ossia ci si allontana
sempre di più dai confini della postazione disegna-
ti sul pavimento, basta un qualunque imprevisto,
una vite sfilettata o un semplice starnuto per ren-
dere spasmodica la risalita. A volte ci paragonia-
mo ai salmoni e speriamo che non ci attenda la
stessa fine.
Quando si avvicina la pausa c'è il conto alla rove-
scia dei minuti e scherzando ci chiediamo cosa riu-
sciremo a fare in quei 10 minuti: andiamo al ba-
gno, fumiamo, mangiamo qualcosa? Magari potremmo
fare la fila davanti al bagno mangiando il panino,
nella peggiore delle ipotesi, almeno una cosa l'a-
vremo fatta.
I bagni sono pochi rispetto al numero delle perso-
ne, così anche i distributori di caffè e merende,
circondate da sei o sette sedie – pochissime - a
creare una piccola area relax; le file sono lun-
ghe, il caffè conviene dividerlo con uno o più col-
leghi. Abbiamo chiesto più bagni o qualche minuto
123
in più di pausa: qualche capo spiritoso ci ha sug-
gerito di non bere per ridurre le esigenze fisiolo-
giche. Chi trascorre la pausa in postazione si ap-
poggia ai cassoni o si siede su una cassettina vuo-
ta e, anche se non si potrebbe fare, mangia qualco-
sa.
I primi dieci giorni consecutivi di lavoro sono
stati devastanti ... "
Il presidente, avendo ripreso la direzione dei la-
vori assembleari, concede all'azionista BAVA i due
minuti della replica per terminare l'intervento.
L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA
prosegue nella sua lettura:
"... avevamo i polsi, i polpastrelli e tutti i mu-
scoli indolenziti. I due giorni di riposo li avrem-
mo dedicati alle faccende di casa, in teoria, ma
la stanchezza era tanta e non siamo riuscite a fa-
re tutto. Al rientro in fabbrica avevamo la sensa-
zione di non esserne mai uscite, nessuna di noi è
riuscita a realizzare tutti i propositi in quei
due giorni e qualche capo, sempre più spiritoso,
ha suggerito di mettere "un aiuto in casa". Magari
che si occupi anche dei nostri affetti? No, grazie!
Seguire i bambini e aiutarli nei compiti è un'al-
tra impresa: durante il turno di pomeriggio non
124
riusciamo quasi a vederli, mentre con i turni di
mattina e notte cerchiamo di recuperare e di dare
il massimo.
Sono molti i casi di coniugi che si sono separati
e lavorano in squadre diverse per far sì che uno
dei due sia a casa in assenza dell'altro, ma con
la nuova turnazione ci troviamo a fare anche due
turni diversi nella stessa settimana e se uno dei
coniugi è stato posizionato sulla linea di produ-
zione della Grande Punto, dove si lavora una setti-
mana di mattina e una di pomeriggio, capita di ri-
trovarsi nello stesso turno per cui bisogna cerca-
re una persona affidabile che accudisca i bambini
in nostra assenza e che abbia la possibilità di se-
guire questi nuovi orari.
Intanto sono arrivati i nuovi assunti, tanti ragaz-
zi e ragazze che potrebbero avere l'età dei nostri
figli; alcuni hanno iniziato con entusiasmo, altri
con rassegnazione: tutti hanno portato una ventata
di freschezza e di novità ... ".
Esaurito il tempo a disposizione, l'azionista BAVA
termina la propria lettura a microfono disattiva-
to.
Nessun altro chiedendo la parola, il presidente
chiude la discussione e passa alla votazione invi-
125
tando il segretario a procedere alle relative ope-
razioni.
Il segretario procede alle operazioni di voto del-
la politica adottata dalla Società in materia di
remunerazione dei componenti degli organi di ammi-
nistrazione e le procedure utilizzate per la sua a-
dozione e attuazione, di cui alla Prima Sezione
della relazione sulla remunerazione, precisando
che la stessa si farà mediante il sistema di tele-
voto in base alle istruzioni che sono proiettate.
Fa presente che la votazione è aperta e che è quin-
di possibile premere il tasto:
. F per il voto favorevole
. C per il voto contrario
. A per l'astensione
evidenziando che, dopo aver controllato sul di-
splay che il voto espresso sia corretto, occorre
premere il tasto OK e verificare sempre sul di-
splay che il voto sia stato registrato.
Precisa inoltre che i delegati o i fiduciari che
necessitano di esprimere voto differenziato sono
pregati di accedere al tavolo di voto assistito.
Quindi chiede se tutti hanno votato.
Al termine della votazione il presidente accerta
l'esito della stessa; la politica adottata dalla
126
Società in materia di remunerazione dei componenti
degli organi di amministrazione e le procedure uti-
lizzate per la sua adozione e attuazione, di cui
alla Prima Sezione della relazione sulla remunera-
zione, sono approvate a maggioranza con:
voti favorevoli n. 716.918.110
voti contrari n. 22.364.875
voti astenuti n. 113.707
non hanno espresso il voto n. 4.160 azioni.
Coloro che risultano aver espresso voto favorevo-
le, voto contrario, essersi astenuti o non aver vo-
tato, con il numero delle rispettive azioni, sono
evidenziati nell'elenco dei partecipanti all'assem-
blea (allegato "M").
Null'altro essendovi all'ordine del giorno da deli-
berare, il presidente dichiara chiusa l'assemblea
alle ore 14,30 circa.
Si allegano al presente verbale, per farne parte
integrante e sostanziale:
. sotto la lettera "A" il bilancio di esercizio al
30 giugno 2015,
. sotto la lettera "B" la relazione sulla gestione,
. sotto la lettera "C" copia delle slide illustra-
te dall'amministratore delegato e chief financial
officer Aldo MAZZIA,
127
. sotto la lettera "D" la relazione sul governo so-
cietario e gli assetti proprietari,
. sotto la lettera "E" la relazione del collegio
sindacale,
. sotto la lettera "F" la relazione della società
di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A.,
. sotto la lettera "G" la relazione del consiglio
di amministrazione sul secondo punto all'ordine
del giorno,
. sotto la lettera "H" la lista per la nomina del
consiglio di amministrazione depositata dall'azio-
nista di maggioranza EXOR S.p.A., con i relativi
allegati,
. sotto la lettera "I" la lista per la nomina del
collegio sindacale depositata dall'azionista di
maggioranza EXOR S.p.A., con i relativi allegati,
. sotto la lettera "L" la relazione del consiglio
di amministrazione sul terzo punto all'ordine del
giorno,
. sotto la lettera "M" l'elenco nominativo dei par-
tecipanti all'assemblea, in proprio o per delega,
con l'indicazione del numero delle rispettive azio-
ni, nel quale sono evidenziati, per ciascuna vota-
zione, coloro che risultano aver espresso voto fa-
vorevole, voto contrario, essersi astenuti o non a-
128
ver votato.
Il presidente
Firmato
(dottor Andrea AGNELLI)
Il segretario
Firmato
(dottor Ettore MORONE)
129