Post on 17-Feb-2019
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ISTITUTO COMPRENSIVO “LUIGI FANTAPPIÉ”
VITERBO
PTOF La nostra offerta formativa
2016 -2019
….crescere insieme….
per….crescere meglio…..
Istituto Comprensivo “Luigi Fantappiè” Viterbo
Piano Triennale dell’Offerta Formativa
2 016 /2 019
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INDICE Introduzione e contesto socio-culturale
Sezione n°1:L’organizzazione generale dell’Istituto
Allegato: Verbale dell’incontro delle scuole della provincia di
Viterbo con i rappresentanti
dei soggetti del territorio
pag. 100
MISSION D’ISTITUTO
pag. 9
Sezione n°2: La Pianificazione Curricolare pag. 12
Allegato: Documento di Valutazione
pag. 102
Progetti per l’Arricchimento/Ampliamento dell’Offerta Formativa
pag. 19
Ambienti di Apprendimento supportati dalle Tecnologie Digitali
pag. 42
Sezione n° 3: Governance d’Istituto pag. 46
Funzioni e ruoli a livello di organismi collegiali e di persone
Fabbisogno di organico
pag. 48
Schede Organico Potenziato
pag. 49
Sicurezza nel PTOF
pag. 63
Sezione n° 4: Piano di Miglioramento
pag. 66
Sezione n° 5: Formazione del Personale
pag. 99
Allegato n° 1: Verbale dell’incontro delle scuole della provincia di Viterbo
con i rappresentanti dei soggetti del territorio
pag. 100
Allegato: Documento di Valutazione
pag. 102
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INTRODUZIONE E CONTESTO SOCIO-CULTURALE
Il piano dell’offerta formativa è la carta d’identità di ogni scuola in
condizione di autonomia. Nel P.T.O.F sono indicati tutti i progetti, le attività e
i servizi offerti dall'Istituto.
IL P.T.O.F è un documento pubblico, che ha come fonte di ispirazione la
Costituzione italiana e nasce dall’esigenza di ricercare intendimenti comuni
tra le diverse parti, interagenti nel processo di crescita, educativo e di
apprendimento. Elaborato dal Collegio dei Docenti nonché approvato dal Consiglio d'Istituto,
il documento illustra la struttura, l'organizzazione della scuola e le attività
che vi si svolgono. Lo scopo principale è quello di definire le caratteristiche
specifiche della scuola e di fornire le necessarie informazioni alle famiglie,
agli enti locali o ad altri soggetti con i quali la scuola opera.
Partendo dall'analisi dei bisogni e delle risorse del territorio e dalla attenta
valutazione delle competenze professionali del personale scolastico, il
P.T.O.F. rappresenta la ricerca ragionata di informazioni, impegni, procedure
e scadenze che il Collegio dei Docenti, organizzato in commissioni di lavoro,
propone all'approvazione degli altri Organi Collegiali, affinché tutta la
comunità scolastica si renda responsabile della qualità del servizio.
Lo scopo, infatti, è quello di perseguire una strategia della qualità che passi
attraverso l’individuazione dei bisogni, la conoscenza del contesto interno-
esterno, l’impegno didattico e valutativo.
Le scelte educative, gli aspetti formativi e pedagogici sono integrati dal
Regolamento d'Istituto, che si conforma al principio generale della
responsabilizzazione di tutte le componenti scolastiche, nei confronti delle
loro specifiche attività.
Il regolamento stabilisce le funzioni degli Organi Collegiali, le norme che
regolano il comportamento degli alunni, dei docenti, del personale A.T.A. e
dei genitori in una struttura organizzativa, in cui i doveri d'ufficio e quelli
della funzione docente devono adeguarsi alla complessità del sistema.
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In generale possiamo dire che l’utenza scolastica risulta di varia
natura riguardo alla sua caratterizzazione socio-culturale ed
economica. La maggior parte degli alunni proviene dalla città, con
buone disponibilità di risorse economiche e culturali, mentre una
fascia di popolazione non è esente da situazioni di disagio
ambientale, riflettendo i problemi legati ai rapidi mutamenti che
stanno ridisegnando l'intero quadro sociale, come l’immigrazione di
alunni stranieri.
Di qui lo stimolo ad ampliare al massimo delle nostre possibilità
l'offerta formativa, al fine di armonizzare eventuali squilibri nella
crescita degli alunni e di legarli il più possibile alla scuola, intesa
come ideale referente educativo.
Il nostro Istituto è pertanto impegnato nell'accoglienza di nuove
esigenze culturali e formative, attraverso progetti in grado di favorire
integrazione, intercultura e valorizzazione delle differenze.
L'offerta formativa della scuola è, inoltre, volta a far fronte alle
esigenze di una preparazione di base che permetta agli alunni di
comprendere ed elaborare la moltitudine di informazioni e messaggi a
cui, indipendentemente dalla condizione sociale, sono sottoposti.
La scuola si propone come:
una comunità dove alunni, famiglie e tutto il personale, nella
ricchezza delle relazioni, costruiscono insieme un ambiente
positivo, attento ai bisogni di ognuno;
un centro di cultura capace di fondere e integrare, in un percorso
unitario di conoscenze e di approfondimento, la varietà delle
proposte educative offerte dalla famiglia, dal territorio e dalle
varie agenzie culturali;
PTOF
SCUOLA
FAMIGLIA STUDENTI
Territorio Comuni Provincia
Enti pubblici Mondo produttivo
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un luogo dove il progetto educativo risponde a criteri di
affidabilità e responsabilità;
mira alla formazione di un alunno che sia cittadino:
consapevole di sé e degli altri
capace di collaborare in modo costruttivo
abituato a porsi delle domande e a ricercare delle risposte
capace di operare scelte responsabili
solidale e aperto nei confronti di ogni persona
preparato a leggere criticamente messaggi diversi in linguaggi
diversi
abile ad esprimersi in modo chiaro ed efficace, in relazione alle
situazioni
capace di organizzare le proprie conoscenze in modo sistematico
ed esauriente
I In questo percorso, accanto alle professionalità della scuola, sono
necessarie altre risorse fondamentali che si sostanziano nella
condivisione del progetto educativo da parte della famiglia e della
società.
La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire
un’alleanza educativa con i genitori. Non si tratta solo di stringere
rapporti nei momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i
loro reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni
SCELTA
CONSAPEVOLE
ABILITA’
TECNOLO- GICHE
EDUCATIVE
ABILITA’ LOGICHE
ABILITA’ LINGUISTICHE
ABILITA’
ESPRESSIVE
SOLIDARIETA’ E
RISPETTO
VALORIZZA- ZIONE DELLE DIFFERENZE
ACCOGLIENZA E
CONTINUITA’
ALUNNO
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finalità educative.
Lo scopo, pertanto, della sottoscrizione del ”patto di
corresponsabilità" tra scuola e famiglia è quello di sancire la
condivisione dello scopo, del piano dell’offerta formativa e delle
regole dell’istituzione scolastica.
SEZIONE N°1: ORGANIZZAZIONE GENERALE
DELL’ISTITUTO
1.1 - Sedi scolastiche: la sede centrale e gli altri
plessi
L’Istituto comprensivo “Luigi
Fantappié” è dislocato in tre sedi
logistiche, così caratterizzate:
Sede di Via Vetulonia n. 44
Ufficio di Presidenza
Ufficio di segreteria
Scuola secondaria di 1° grado
Fantappiè
Scuola primaria Concetti
Sede di Piazza S.Sisto
Scuola dell’infanzia
S.Sisto
Sede di Via Minciotti s.n.c.
Scuola dell’infanzia
Pilastro
Scuola dell’Infanzia San Sisto
Piazza San Sisto, 6 01100 Viterbo Telefono: 0761-228187 La Scuola dell’Infanzia San Sisto è composta da tre sezioni con turno antimeridiano e pomeridiano. L’antico edificio che la ospita risale ai primi anni del '900. Orario di funzionamento: dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 16:00 Responsabile di plesso: Gobattoni Giovanna
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SCUOLA DELL’INFANZIA PILASTRO
Via Minciotti 01100 Viterbo Telefono: 0761 340601 La Scuola dell’Infanzia Pilastro è composta da quattro sezioni con turno antimeridiano e pomeridiano. L'edificio, recentemente ristrutturato, è circondato da un ampio giardino.
Orario di funzionamento: dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 16:00 Responsabile di plesso: Giovannelli Elvira
Scuola Primaria Luigi Concetti
Via Vetulonia, 44 01100 Viterbo Telefono: 0761 343161 La scuola è situata all'interno delle mura cittadine, nei pressi di Porta della Verità. Quello che ospita la scuola Primaria “Luigi Concetti” (anche la scuola Secondaria “Fantappié”) è il primo edificio a Viterbo progettato e costruito come scuola elementare nel 1936. Tale dato risulta da un Documento dell'Archivio di Stato del 27/10/1936, Anno XIV, del Consiglio Superiore dei LLPP, Sezione I: "Il progetto prevede la costruzione di un edificio per le scuole elementari del Comune di Viterbo col precipuo scopo di raccogliere in un unico fabbricato la numerosa popolazione scolastica della parte est della città…." La scuola viene ricordata da molti come “Principe di Napoli” ma anche come “le scuole rosse” (in origine infatti l’intonaco che ricopriva l’edificio era di colore rosso)
Notizie su Luigi Concetti
Luigi Concetti è nato a Viterbo nel 1855 e è morto a Roma nel 1920). È stato un medico attivo nel campo della pediatria, ma anche grande clinico romano e ministro dell’istruzione. Ottenne la laurea in medicina del 1879 e prestò subito attenzione particolare alla cura del fanciullo. Nel 1882 divenne comprimario della Sala Alessandrina dell’Ospedale S. Spirito in Sassia, con annesso un piccolo reparto infantile e successivamente istituì una sezione pediatrica, trasferita nel 1906 al Policlinico Umberto I. Concetti fu il primo in Italia ad applicare la sieroterapia antidifterica, la puntura lombare sui bambini, a compiere degli studi sulla malaria in età infantile e ad indagare sulla secrezione interna, in particolare della tiroide, nel bambino. Promosse il Primo Congresso Italiano di Pediatria e fu fondatore e presidente della Società Italiana di Pediatria nel1903.
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Orario di funzionamento:
sei classi a 27 ore per cinque giorni (con rientro settimanale)
cinque classi a 40 ore per cinque giorni (tempo pieno)
Responsabile di plesso: Rosella Spanata
Scuola Secondaria di 1° grado Luigi
Fantappié
Via Vetulonia, 44 01100 Viterbo Telefono: 0761 304774L’edificio scolastico che ospita la scuola Secondaria è lo stesso nel quale si trova la Scuola primaria Concetti.
Notizie su Luigi Fantappié
Luigi Fantappié è nato a Viterbo il 15 settembre 1901 e ha frequentato l’Università di Pisa, laureandosi con lode in matematica pura il 4 luglio del 1922. Dal 1922 al 1924 è stato presso varie Università straniere, nel 1926 ha vinto la cattedra di Analisi Algebrica all’Università di Firenze e nel 1927 la cattedra di Analisi Infinitesimale all’Università di Palermo. Nel 1929 ha vinto la medaglia d’oro per la matematica della Società Italiana delle Scienze. Tra il 1934 al 1939 è stato a San Paolo in Brasile, dove ha fondato all’interno dell’Università l’Istituto matematico. È morto a Bagnaia di Viterbo il 28 luglio 1956, a soli 55 anni di età.
Orario di funzionamento:
nove classi a 30 ore con sei ore di lezione al giorno per cinque giorni (da
lunedì a venerdì)
cinque classi a 30 ore con sei ore di lezione al giorno per sei giorni (da
lunedì a sabato)
Responsabile di plesso: Antonella Monterosso
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Risorse finanziarie Le risorse finanziarie provengono
prevalentemente dai finanziamenti
ministeriali; il Comune di Viterbo
rende disponibile un finanziamento
per la piccola manutenzione
ordinaria.
Nello specifico la scuola si avvale dei
seguenti contributi:
Contributi istituzionali della
Direzione Generale;
contributi speciali del MIUR, della
Direzione Generale;
contributi volontari delle famiglie
degli studenti, come da delibera del
C.d.I.;
RISORSE UMANE E
CULTURALI
La comunità scolastica è
costituita da un insieme di
soggetti che interagiscono, in
ambiti e in aggregazioni
diverse, per il raggiungimento
del fine istituzionale che la
legge assegna alla scuola
statale: l’istruzione e la
formazione dei giovani.
Gli alunni
Il contributo degli studenti, considerati protagonisti
del processo educativo, consiste non solo nel mettere
a disposizione della comunità scolastica conoscenze e
competenze acquisite in altri ambiti, ma anche nel
collaborare attivamente all’organizzazione e al
successo delle manifestazioni di vita scolastica.
Le famiglie
Il contributo di questa componente viene assicurato
tramite la partecipazione ai Consigli di Classe,
interclasse, intersezione e al Consiglio d’Istituto.
Vengono, inoltre, utilizzate e valorizzate le esperienze
umane e professionali di coloro che intendono
metterle a disposizione.
Il Dirigente Scolastico, gli insegnanti, il personale
amministrativo e il personale ATA
Le figure professionali presenti nella scuola
concorrono, ciascuna per le proprie competenze, alla
gestione organizzativa, didattica ed amministrativa.
La scuola dell’autonomia prevede, oltre al dirigente
Risorse materiali e
strutturali
L’Istituto ha cura di
incrementare il proprio
patrimonio di risorse
materiali e strutturali, in
quanto valido supporto alle
molteplici iniziative previste.
Attualmente è dotata di:
Sede Via Vetulonia n. 44
Aule d’informatica
12 Aule con LIM
Palestra
Aula cinema/teatro
Aula di musica
Accesso a palestre esterne
Sala mensa
Sede di Piazza S.Sisto
Giardino
Sala mensa
2 Aule laboratori
Sede di Via Minciotti s.n.c.
Giardino
Sala mensa
Aula laboratori
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scolastico, organismi e figure professionali di
sistema, dotati di compiti specifici quali: il direttore
dei Servizi Generali ed Amministrativi (DSGA), i
collaboratori del dirigente, docenti con funzioni
strumentali al piano dell’offerta formativa (F.S. al
PTOF), le rappresentanze sindacali unitarie per la
contrattazione integrativa d’istituto (R.S.U.), il
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, il
responsabile del servizio di prevenzione e protezione.
IN ALLEGATO IL VERBALE DELL’INCONTRO DELLE SCUOLE DELLA
PROVINCIA DI VITERBO CON I RAPPRESENTANTI
DEI SOGGETTI DEL TERRITORIO
I NOSTRI CONTATTI – IL SITO SCOLASTICO
NUMERI DI TELEFONO
Tel. Segreteria Via Vetulonia e
Scuola primaria Concetti
0761/343161
Tel. Scuola sec. di 1° grado
Fantappiè 0761/304774
Fax 0761/227453
Tel. Scuola dell’infanzia S.
Sisto
Tel. Scuola dell’infanzia
Pilastro
0761/228187
0761/340601
INDIRIZZI DI POSTA ELETTRONICA
e-mail istituzionale
vtic82900n@pec.istruzione.i
vtic82900n@istruzione.it
SITO INTERNET
www.icfantappie.gov.it
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Ricevimenti
La segreteria è aperta: lun/merc/ven dalle ore 11.30 alle ore
13.30;
mart/giov/sab dalle ore 8.00 alle ore
10.00.
Il dirigente scolastico riceve previo appuntamento.
LA MISSION D’ISTITUTO
Le Linee Guida per le Politiche di Integrazione nell’Istruzione (2009)
dell’UNESCO suggeriscono che:
“La scuola inclusiva è un processo di fortificazione delle capacità del
sistema di istruzione di raggiungere tutti gli studenti. ... Un sistema
scolastico “incluso” può essere creato solamente se le scuole comuni
diventano più inclusive. In altre parole, se diventano migliori
nell’“educazione di tutti i bambini della loro comunità”.
L’Italia, a differenza degli altri Paesi europei, può vantare un’esperienza di
ormai trenta anni d’integrazione scolastica degli alunni con disabilità nella
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scuola ordinaria, a partire dalla prima legge datata 1971 (118/71 art.28), fino
ad arrivare alla Legge Quadro 104 del 1992.
Il termine “integrazione” scolastica è stato ormai racchiuso e sostituito dal
termine “inclusione” come suggerisce la CM n. 8 del 6/03/2013 del MIUR
“Indicazioni operative sulla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 –
Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica".
“La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i
principi dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture,
considerando l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile. La scuola
consolida le pratiche inclusive nei confronti di bambini e ragazzi di
cittadinanza non italiana promovendone la piena integrazione.
Favorisce inoltre, con specifiche strategie e percorsi personalizzati, la
prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del fallimento
formativo precoce (…) Particolare cura è riservata agli allievi con disabilità o
con bisogni educativi speciali, attraverso adeguate strategie organizzative e
didattiche, da considerare nella normale progettazione dell’offerta
formativa”.
(Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo
Ciclo d’Istruzione- Settembre 2012)
L’Integrazione:
È un percorso che fa riferimento
all’ambito educativo che:
Riguarda un singolo alunno.
Ha un approccio compensatorio.
Interviene sul soggetto, poi sul
contesto.
Incrementa una risposta
specialistica.
L’inclusione:
È un processo che:
Riguarda tutti gli alunni
(indistintamente/differentemen
te) e tutte le loro potenzialità,
coinvolgendo la globalità delle
sfere educative, sociali e
politiche.
Interviene prima sul contesto,
poi sul soggetto.
Trasforma la risposta
specialistica in ordinaria.
Una scuola che” include” è una scuola che pensa a tutti i suoi alunni e
intraprende un percorso, dove essi possano “star bene”; sarà un cammino
che continuerà nel tempo e che aiuterà a contrastare le disuguaglianze,
costruire una società più giusta, valorizzare le differenze e garantire a tutti
il diritto di partecipare ai processi educativi e formativi, secondo le proprie
possibilità e le proprie caratteristiche.
La scuola di oggi è sicuramente complessa e articolata, fatta di molti
soggetti diversi che convergono in uno stesso ambito.
Se si analizzano, infatti, le componenti e poi si mettono insieme, quello che si
ottiene è un soggetto, dove le parti e i ruoli a volte sono separati, a volte si
confondono o si sovrappongono.
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I “soggetti principali” sono sia i singoli studenti sia la classe; quando
parliamo di classe, dobbiamo tenere conto che la stessa è un qualcosa di
profondamente diverso dalla somma dei singoli alunni.
Se non si pensasse in questo modo, non si spiegherebbero certe dinamiche
emozionali e comportamentali che possono migliorare in un clima
relazionale positivo.
Lo studente è il soggetto di cui la scuola si occupa e di cui esso stesso ne è
una componente, ma va ricordato che prima di essere un alunno, è un
ragazzo inserito in una famiglia, in un contesto socio-culturale-economico
preciso e con un carattere definito, quindi innanzitutto e prima di tutto, un
individuo.
A volte si commetta l’errore di non tenere conto di ciò e di mettere in
secondo piano l’individuo rispetto all’alunno.
L’adozione di quest’ottica richiede:
la personalizzazione dei percorsi educativi e di apprendimento per i
soggetti individuati come BES e immediatamente, per tutti gli studenti
della scuola;
la valorizzazione delle eccellenze.
E’ una scuola che risponde in maniera adeguata, individualizzata, ai vari e
diversissimi Bisogni Educativi Speciali mostrati da tanti alunni, anche non
certificati come disabili.
In questo percorso i docenti non rispondono solo di loro stessi e del loro
lavoro: sono chiamati alla costruzione di un progetto formativo comune,
coerente e unitario, attraverso la strategia pedagogica condivisa del team
docente.
È un lavoro complesso e impegnativo che mette al centro del processo
d’inclusione gli insegnanti curricolari che cooperano con gli insegnanti
specializzati di sostegno nella co-progettazione.
Lavorare per una scuola inclusiva comporta quindi una presa di
responsabilità e un pensiero pedagogico attivo che si dovrebbe riflettere
nell’azione didattica.
STRATEGIE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA
Partire dalle competenze dell’alunno.
Favorire la condivisione di sentimenti ed emozioni.
Stimolare il senso di fiducia.
Favorire la motivazione ad accettare e interiorizzare le regole sociali di
convivenza.
Utilizzare molteplici linguaggi (pittorico, teatrale, musicale…) per
esprimere e valorizzare le diverse personalità. Utilizzare un approccio
operativo esperienziale per l’acquisizione dei saperi.
Attuare un processo di apprendimento-insegnamento che ponga
l’alunno al centro del processo come protagonista attivo della
costruzione delle proprie conoscenze, secondo una logica costruttivista.
Promuovere la riflessione su ciò che si apprende: metacognizione.
La didattica mira a far sviluppare nell’alunno una maggiore
consapevolezza dei suoi processi di
apprendimento e di memorizzazione, per meglio utilizzarli.
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Tutto questo implica anche la conoscenza e l’uso dei diversi stili
cognitivi e mnestici (uditivo,
visivo, globale, analitico) e l’individualizzazione/ personalizzazione
degli apprendimenti di tutti gli
alunni, non solo di quelli con bisogni speciali, rendendoli protagonisti
nell’individuazione delle
strategie.
In quest’ottica l’utilizzo di mappe concettuali e delle tecnologie
interattive risulta molto
significativo.
Tenere conto che ogni soggetto ha i propri tempi di sviluppo
(eterocronia).
Ragionare in termini di potenzialità, per favorirne lo sviluppo ottimale
(non nel senso del “sa fare/ non sa fare”).
Lavorare con una didattica laboratoriale-esperienziale per promuovere
l’apprendimento per scoperta.
La scuola deve suggerire l’idea dell’attività, della ricerca, della
produttività creativa attraverso
cui apprendere, attivamente e vantaggiosamente, quelle abilità con
cui costruire il proprio
sapere in modo critico e autonomo.
Promuovere l’apprendimento cooperativo attraverso lavori di gruppo
(piccolo o grande), tutoring.
Nel gruppo è necessario che ciascun alunno possa mettere a
disposizione di tutti il proprio
sapere e le proprie capacità e possa imparare a condividerle con gli
altri in un’ottica tesa alla
pro socialità (apprendimento reciproco,educazione tra pari.)
Conoscere i contenuti della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e
dell’Adolescenza.
Per attuare e vivere quotidianamente i principi di tale convenzione, si
devono promuovere e
valorizzare percorsi formativi finalizzati alla realizzazione del diritto
ad apprendere, garantendo
a tutti le medesime opportunità di diventare protagonisti del futuro.
Promuovere e valorizzare l’Educazione alla Cittadinanza e alla
Costituzione ,la partecipazione e la cultura della legalità come
dimensione trasversale di tutti i saperi, nonché premessa culturale
indispensabile a tutte le discipline di studio.
Promuovere il dialogo come strumento della consapevolezza di sé.
Ascoltare le opinioni degli alunni, promuovere la loro partecipazione e il
loro protagonismo e coinvolgerli direttamente nei processi di
apprendimento.
Favorire la socializzazione, l’autocontrollo, l’autodisciplina ,la capacità
di ascolto, la capacità di interagire all’interno di un gruppo con un
proprio ruolo specifico; promuovere i valori di rispetto reciproco e delle
regole di convivenza.
La valutazione deve essere coerente con i percorsi programmati, le sue
modalità vanno dichiarate e condivise con gli alunni e le famiglie,
tenendo conto soprattutto dei percorsi e non soltanto dei risultati.
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La valutazione assume la funzione di strumento regolatore dei processi
e ha carattere:
promozionale: per dare all’alunno la percezione dei suoi punti forti,
prima di sottolineare i suoi punti deboli;
formativo: per dare all’alunno la percezione del punto in cui è arrivato,
per permettergli di capire, all’interno del processo formativo, che cosa
deve fare e che cosa deve chiedere alla scuola;
orientativo: per rendere consapevole l’alunno dei propri aspetti di forza
e di debolezza e acquisire maggiore capacità di scelta e di decisione.
Una scuola inclusiva utilizza la valutazione anche come mezzo per
“giudicare” sé stessa, in un’ottica di continuo miglioramento sia per
quanto riguarda l’utilizzo delle risorse umane sia delle materiali.
“Ognuno è un genio.
Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui
passerà tutta la sua vita a credersi stupido.”
Albert Einstein
SEZIONE N° 2 LA PIANIFICAZIONE CURRICOLARE
La fase operativa: il rilevamento dell’utenza
La scuola rileva ogni anno i bisogni formativi dell’utenza e l’adeguatezza degli
strumenti attraverso:
Collegi docenti periodici
Dipartimenti Disciplinari
La programmazione settimanale di 2 ore ( scuola primaria)
Consigli di classe, di interclasse ed intersezione
Incontri periodici dei gruppi di lavoro
Incontri di inizio d’anno con i genitori degli alunni, assemblee di classe.
Ricevimento famiglie in orario pomeridiano: novembre/ dicembre – marzo/ aprile;
colloqui individuali con i genitori, in orario antimeridiano, due ore al mese a
settimane alterne.
Rilevazione ed elaborazione di dati relativi alle condizioni socio-culturali delle
famiglie di provenienza, ottenuti attraverso le schede di iscrizione, le
informazioni della scuola di provenienza o le segnalazioni fornite da ASL o altri.
L’azione didattica
L’azione didattica si esprime attraverso la scelta di metodologie, strategie, obiettivi,
contenuti e attività, criteri di valutazione.
Modalità e tempi
Al fine di rendere effettivo il lavoro collegiale dei docenti, vengono programmate
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all’inizio dell’anno scolastico riunioni per Dipartimenti disciplinari, classi parallele,
consigli di classe, di interclasse, di intersezione, (modalità diverse a seconda del
grado di scuola), durante i quali si ridefiniscono e/o si individuano e si scelgono:
criteri, contenuti e modi per organizzare i saperi in relazione alle diverse fasi
dello sviluppo dell’alunno
le metodologie e le strategie comuni
obiettivi parziali intermedi (relativi al saper essere/ al saper fare/al sapere)
le singole competenze che gli alunni dovranno dimostrare di aver
progressivamente raggiunto e i relativi tempi e modi di valutazione
i contenuti e le azioni didattiche più efficaci per la cui realizzazione risulta
particolarmente significativa la varietà delle risorse umane, didattiche,
organizzative e logistiche di cui la scuola dispone.
i percorsi mirati al soddisfacimento di determinati bisogni formativi (Progetti
specifici)
le modalità organizzative più adeguate al raggiungimento degli obiettivi
formativi.
Linee metodologiche
E’ necessario dedicare una particolare cura alle condizioni che favoriscono lo
sviluppo dell’affettività e dello star bene a scuola, al fine di ottenere la
partecipazione più ampia ,dei bambini e degli adolescenti, a un progetto educativo
condiviso. La formazione di importanti legami di gruppo non contraddice la scelta di
porre la persona al centro dell’azione educativa, ma è al contrario condizione
indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno. La scuola deve porre le
basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso
proseguirà in tutte le fasi successive della vita. In tal modo la scuola fornisce le
chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le mappe dei
saperi, rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile
evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti. Si tratta di elaborare gli strumenti di
conoscenza necessari per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali,
antropologici nei quali gli studenti si troveranno a vivere e a operare.
In un’ottica di scuola flessibile ed aperta alle evoluzioni del processo di
insegnamento/apprendimento, l’Istituto sta cercando di offrire una gamma di
opportunità educative/formative diversificate, adeguate alle varie età dei suoi
alunni(3/14 anni) e in grado di rispondere alle complesse ed eterogenee esigenze di
crescita e di formazione-istruzione.
Variare l’offerta formativa non solo dal punto di vista dei contenuti ma anche delle
modalità, è fondamentale in un’azione di insegnamento/apprendimento che voglia
accogliere la pluralità degli stili individuali.
Ove possibile, si propongono percorsi integrati, percorsi individualizzati, percorsi
mirati in piccolo gruppo.
Gli obiettivi prioritari dei percorsi sono:
Scuola dell’infanzia
Fare in modo che i bambini acquisiscano atteggiamenti di fiducia e sicurezza.
Avvicinare i bambini all’inedito per renderli capaci di interagire
costruttivamente con gli altri, l’ambiente, gli oggetti.
Fare in modo che i bambini sviluppino abilità necessarie per comprendere,
interpretare, rielaborare e comunicare le proprie idee.
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Premessa al curricolo
Definizione:
il curricolo della scuola dell’infanzia si pone come generativo del curricolo complessivo. Il curricolo si pone come ricerca dei criteri, dei contenuti e dei modi per organizzare la conoscenza in relazione alle diverse fasi dello sviluppo del bambino. E’ inoltre un curricolo flessibile e contestualizzato, libero da rigidità disciplinari, non si risolve in una scansione predeterminata di obiettivi e contenuti settorializzati, non prescinde dai vissuti, dalle esperienze, dall’identità personale e culturale di ogni bambino.
Traguardi per lo sviluppo della competenza per la Scuola dell’Infanzia
Il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie
esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato.
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia,
della comunità e sviluppa un senso di appartenenza.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è
bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri
diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il
suo comportamento.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che
esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto.
È consapevole delle differenze e sa averne rispetto.
Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di
vista.
Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in
modo costruttivo e creativo con gli altri bambini.
Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti, sa seguire
regole di comportamento e assumersi responsabilità.
Il curricolo della Scuola dell’Infanzia riconosce 3 nuclei di competenze trasversali
irrinunciabili:
LINGUAGGIO SIMBOLICO
Capacità di dare forma al mondo interno del
bambino.
Tale capacità si esprime nel gioco del far finta,
nel disegno, nella narrazione, nella
costruzione di realtà immaginarie, nella
elaborazione di ipotesi e
di teorie sul mondo. Inoltre costituisce un
dispositivo forte di affermazione dell’io -
costruzione dell’identità – uno strumento di
organizzazione dell’esperienza – capacità di
generalizzare e fare comparazioni- e
costituisce la via di accesso alle discipline
LINGUAGGIO VERBALE
Capacità di esprimersi verbalmente
comunicando bisogni, condividendo emozioni,
pensieri, ricordi, creando mondi immaginari,
collegando concetti e conoscenze.
18
5) La conoscenza del mondo
4) I discorsi e le parole
3)Linguaggi, creatività, espressione
2) Il corpo in movimento
1) Il sé e l’altro
Aree di apprendimento
con attività laboratoriali
Le varie forme del linguaggio verbale sono
strumenti da arricchire e sviluppare nel corso
della scuola dell’infanzia.
LINGUAGGIO RELAZIONALE
Tener conto del punto di vista altrui
nell’azione e
nella comunicazione: cooperare, apprendere
tramite lo scambio valorizzando le diversità.
Scuola primaria
Educare alla conoscenza e al rispetto di sé e dell’altro
Educare a riconoscere nell’altro valori – potenzialità
Educare al confronto, all’interazione, alla reciprocità
Educare al rispetto del singolo, della diversità etnica, sociale, religiosa,
psicofisica
Educare alla disponibilità, allo scambio, all’aiuto reciproco, alla
collaborazione responsabile
Educare alla condivisione di esperienze, di progetti e di relazioni
Fare apprezzare il patrimonio conoscitivo, valoriale e comportamentale
del proprio contesto di vita
Permettere forme autonome di espressione
Favorire l’acquisizione di competenze essenziali per comprendere il
presente e progettare il futuro attraverso scelte metodologiche che
puntano su:
1) la ricerca-azione
19
2) la personalizzazione dei percorsi
3) la problematizzazione dell’esperienza
4) la multimedialità
5) la didattica laboratoriale
Scuola secondaria di 1° grado agevolare il completamento, per tutti, del percorso educativo-formativo;
contrastare il fenomeno della dispersione scolastica proponendo percorsi
caratterizzati dall'integrazione di teoria e pratica, di conoscenze e abilità e
da contesti di apprendimento efficaci;
stimolare la produzione di esperienze di valutazione formativa e
orientativa, che affianchino e integrino la tradizionale valutazione delle
conoscenze acquisite;
rafforzare capacità di orientamento e motivazione, accompagnando gli
alunni in una scelta consapevole;
sostenere e stimolare la ricerca e la sperimentazione per quanto riguarda:
1) aspetti didattici,
2) metodologie,
3) stili di lavoro,
4) modalità di relazione con gli studenti
offrire agli studenti esperienze significative di apprendimento. L'obiettivo è
creare percorsi di eccellenza, lungo i quali ogni studente abbia la possibilità
di sperimentare stili di apprendimento diversificati e possa crescere, con
maggiore consapevolezza scoprendo se stesso, i propri interessi e le proprie
attitudini.
Progettazione comune e condivisa tra i docenti della scuola
Forte accordo tra istituzione scolastica e agenzie formative del territorio
Condivisione della valutazione, esaltandone gli aspetti orientativi e
formativi.
Particolare attenzione è riservata agli alunni in situazione di disagio, per i
quali sono organizzati percorsi didattici individualizzati e attività di
integrazione, con specifico riferimento agli alunni diversamente abili.
Obiettivi e competenze specifiche
Scuola primaria
Tenendo conto delle esigenze delle agenzie educative e della vocazione culturale del
territorio si è giunti all’individuazione di alcune linee guida per la costruzione del
Curricolo della Scuola Primaria:
20
Si è tenuto conto dell’ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA basata su scelte di
curricola e progetti che si attuano con metodologie appropriate e condivise, si
realizzano attraverso risorse, strumenti ed organizzazione, si servono di spazi e
tempi adeguati. Inoltre si promuovono occasioni di apprendimento diversificato per
trasformare le potenzialità di ciascun alunno in Traguardi di sviluppo delle
competenze ( T. S. C.) coerenti con gli standard delle “ Indicazioni per il Curricolo”( Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo
d’Istruzione- Settembre 2012)
FLESSIBILITÀ
Si esplica con alcune variabili: distribuzione differenziata del monte-ore delle discipline
affidate ai docenti secondo l’organizzazione prescelta distribuzione del tempo-scuola settimanale adattamento del calendario scolastico definizione delle unità temporali d’apprendimento
VALENZA DEL TERRITORIO Trova la sua esplicazione nella progettazione ed attuazione del PTOF.
CONTESTO DELLA SCUOLA
le cui variabili sono:
i progetti integrati, i laboratori, le attività di arricchimento l’ampliamento dell’offerta formativa
SNODI STRUTTURALI
a)TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
b) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
c) ATTIVITA’ OPZIONALI
d) PROGETTI
e) CURRICOLO IMPLICITO
21
Scuola secondaria di 1° grado
In conformità ai principi e alle scelte educative concordate, vengono precisati, nelle
Unità di apprendimento predisposte, programmate e verificate in itinere dal
Consiglio di classe, gli obiettivi specifici, definiti in termini di competenze, che gli
alunni dovranno progressivamente acquisire sul piano del saper essere, del saper
fare, del sapere.
La scansione in obiettivi intermedi costituisce il presupposto per la costruzione dei
criteri secondo i quali viene valutato il grado di competenza acquisito dallo studente
nei diversi ambiti e la base su cui vengono poi elaborati i giudizi per la valutazione
intermedia e finale.
Contenuti e attività
I contenuti di studio e le attività, proposti agli alunni, vengono scelti e organizzati
in modo funzionale, organico e coerente agli obiettivi stabiliti sul piano del saper
essere, del saper fare, del sapere.
Nello scegliere le attività, i docenti si impegnano a soddisfare in primo luogo i
bisogni formativi primari, quali l’autostima e la motivazione.
A tal fine, le attività, attraverso le quali si offre agli studenti la possibilità di
accostarsi ai contenuti delle singole discipline, si articolano in una molteplice
varietà di proposte, strutturate in un complesso di unità di apprendimento e di
progetti rivolti a tutte le classi, a singole classi, a gruppi di alunni di classi diverse, a
piccoli gruppi di una stessa classe.
Ciò consente di:
offrire un approccio ai contenuti più stimolante, in grado di suscitare e
rafforzare la motivazione
rispettare i diversi stili cognitivi e rispondere quindi in modo più adeguato ai
bisogni formativi di ciascuno
consolidare la padronanza nella comprensione e nell’uso dei diversi linguaggi
permettere un’ampia gamma di esperienze, utili a sviluppare capacità di
scegliere in modo consapevole
potenziare l’acquisizione di atteggiamenti maturi e responsabili anche verso
gli altri.
Finalità educative di istituto Valorizzazione ambientale, intesa sia come conoscenza del territorio e delle sue
componenti culturali, sia come promozione di quei comportamenti volti a
salvaguardare, conservare, migliorare il patrimonio naturale e artistico a
disposizione di tutti;
Convivenza civile, intesa come conoscenza dei diritti e consapevolezza dei doveri
del cittadino, come assunzione di comportamenti, di rispetto per gli altri e per gli
impegni del vivere comune;
Valorizzazione delle diversità, intesa come:
educazione all’interculturalità, per ampliare la capacità di relazione degli
alunni, per superare stereotipi e pregiudizi e per affrontare una società
sempre più multiculturale;
presa di coscienza della realtà dei diversamente abili, cui offrire opportunità di
crescita, mediante interventi individualizzati da attivarsi in classe o in contesti
22
diversi.
Orientamento, inteso come processo educativo-evolutivo, attraverso il quale la
persona va riconoscendo e maturando una specifica personalità, in vista anche
delle future scelte professionali.
OBIETTIVI Acquisire atteggiamenti di fiducia e sicurezza.
Crescita delle capacità autonome di studio
Sviluppo di un metodo di apprendimento, comune a tutte le discipline
Rafforzamento delle attitudini all’integrazione sociale
Consolidamento del processo di formazione di una propria identità personale e
sociale
Sviluppo armonico della personalità, attraverso il sapere ed il saper fare
Sviluppo armonico della personalità, attraverso l’essere ed il saper essere
Autoconoscenza delle capacità e attitudini di ciascuno, finalizzata alla
costruzione di un personale progetto di vita.
Educazione alla convivenza democratica, anche in situazioni multi etniche e
pluri-confessionali
2.4 - Ambiti di sviluppo della programmazione
2.4.a - Sviluppo generale
Acquisizione delle competenze linguistico-espressive
Acquisizione delle competenze logico - intellettuali
Acquisizione delle competenze operativo - motorie
Acquisizione delle competenze sociali, di lavoro, di autonomia
Utilizzo dei linguaggi specifici delle discipline
Sviluppo dei processi logici insiti in ogni disciplina
Sviluppo progressivo delle competenze e delle capacità di scelta
Sviluppo del corretto rapporto con le attività didattiche
Sviluppo del rispetto dell’ambiente
Riconoscimento delle proprie potenzialità e sviluppo di corretti rapporti con gli
altri
Le attività interdisciplinari sono finalizzate a:
Fornire all’alunno opportunità formative unitarie e non settoriali
Educare l’alunno ad interpretare unitariamente la realtà, tramite il contributo
delle varie discipline
2.4.b - Sviluppo disciplinare
La programmazione didattica è elaborata:
per progetto dai docenti della scuola dell’infanzia, che tiene conto dei campi di
esperienza che rappresentano i luoghi del fare e dell'agire del bambino e
introducono ai sistemi simbolico-culturali.
Durante le riunioni d’inizio d’anno dal team delle docenti di scuola primaria che
23
operano nelle stesse classi e per discipline nei Dipartimenti disciplinari.
Per materie , durante le riunioni d’inizio anno tra docenti delle stesse
discipline, riuniti in Dipartimenti disciplinari, per renderla omogenea in tutte le
classi della scuola secondaria di 1° grado.
Per classi nei consigli di Classe; in quest’ambito si delinea il percorso formativo
individualizzato, con riferimento alle necessità della classe e del singolo
allievo.
La progettazione nell’ambito dell’Educazione alla convivenza civile è programmata
dal Dipartimento educazionale.
1. Il progetto della scuola dell’infanzia è lo sfondo integratore di tutte le
attività. Ogni insegnante prenderà spunto dalle tematiche proposte per
sviluppare percorsi individualizzati e di sezione.
2. La programmazione è elaborata in forma di piano di studi personalizzato,
per mezzo di unità di apprendimento ed obiettivi formativi.
Spetta ai consigli di Classe, interclasse ed intersezione, di cui fanno parte anche i
rappresentanti dei genitori, sottoporre sistematicamente a verifica il lavoro svolto,
per adeguarlo ed adattarlo alle mutevoli esigenze della classe e dei singoli alunni.
Sono prese in seno ai Consigli le decisioni sulla definizione di particolari obiettivi
educativi, sull’adattamento degli obiettivi didattici e/o formativi, delle metodologie
usate alle particolari condizioni dell’alunno, sugli interventi di sostegno, recupero,
consolidamento, potenziamento da effettuare su gruppi d’alunni o su singoli
individui.
2.5 - Strategie educative
Scuola secondaria di 1° grado
Due snodi cruciali rispetto all'obiettivo centrale del contenimento della dispersione
scolastica
la didattica;
la valutazione.
La didattica come spazio aperto alle dimensioni di ricerca e scoperta, con
l'obiettivo di favorire il riavvicinamento alla scuola di allievi che, probabilmente,
vivono un difficile contesto familiare o di integrazione sociale o che hanno già
registrato difficoltà (e sconfitte) scolastiche e che, anche per questo, sono poco
motivati allo studio. Queste modalità didattiche, intrecciate con le tecniche
dell'apprendimento cooperativo, con il tutoring, la focalizzazione, la
comunicazione a due vie, la ricerca guidata, la libera scoperta, possono essere un
ulteriore stimolo anche per altri studenti che hanno minori o nessuna difficoltà e
che possono, attraverso questa esperienza, approfondire interessi e vocazioni,
ma soprattutto scoprire le proprie potenzialità, che in un ambito più rigido
difficilmente vengono alla luce.
La valutazione come strumento di orientamento e non esclusivamente come
strumento accertativo. Essa va arricchita, valorizzandone la dimensione
formativa e quella orientativa. L'innovazione didattica e l'innovazione nella
valutazione costituiscono due aspetti strettamente interdipendenti: se cambia la
didattica nell'ottica dell'apprendimento come ricerca e scoperta e
dell'apprendimento cooperativo, allora anche gli strumenti e le modalità
valutative devono cambiare, valorizzando la dimensione formativa e orientativa.
24
Al tempo stesso, se cambia la valutazione, allora anche la didattica deve
cambiare, perché non è possibile valutare gli allievi in termini formativi e
orientativi se essi sono chiamati prevalentemente ad assistere passivamente a
lezioni frontali e a lavorare solo individualmente.
Le modalità di lavoro proposte privilegiano le dimensioni della ricerca sul campo e
della sperimentazione in classe, in un'ottica di ricerca-azione intesa a sostenere la
progettazione e la pratica didattica comune e una ricaduta sulla pratica didattica
effettiva.
Per sostenere qualitativamente lo sviluppo e l'evoluzione dei percorsi si
promuoveranno:
un coordinamento provinciale con il coinvolgimento attivo delle scuole e delle
agenzie formative;
studi e ricerche sulla soddisfazione di allievi e docenti;
corsi di formazione;
gruppi di lavoro su didattica e valutazione;
materiali informativi e pubblicazioni con la sintesi dei risultati raggiunti.
2.5.a - Metodi e strumenti
Per il conseguimento delle finalità e degli obiettivi, le attività educative sono
distribuite nelle seguenti attività:
accoglienza
progettazione disciplinare e pluridisciplinare
interventi individualizzati
attività di recupero, di potenziamento e di approfondimento
apprendimento cooperativo
orientamento
progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa
visite guidate
fruizione di spettacoli teatrali
attività sportive e integrative
laboratori
strumentazione audiovisiva e informatica
strumenti di riproduzione sonora.
IN ALLEGATO IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO/ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Legenda
P I Progetto svolto da docenti interni
P E Progetto svolto in collaborazione con esperti esterni
P P Progetto svolto dai docenti dell’organico potenziato
Salute e Ben-essere
Denominazione
progetto
PROGETTO BIODANZA
25
Destinatari Alunni Scuola dell’Infanzia “S. Sisto”
Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di Cittadinanza
Traguardo di risultato
(event.)
Uniformità nella osservazione del comportamento degli
alunni.
Altre priorità
(eventuale)
Benessere emotivo dell’alunno in età prescolare
Situazione su cui
interviene
Progetto finalizzato alla scoperta del proprio corpo nella
relazione con l'altro attraverso
il ritmo e la musica.
Attività previste Attività che utilizzano la musica ed il ritmo per conoscere il
proprio corpo nella relazione con l’altro.
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuno
Risorse umane / tempi Esperto esterno – ins. Giovanna Gobattoni . Intero anno
scolastico
Altre risorse
necessarie
Nessuna
Indicatori utilizzati Benessere scolastico dell’alunno
Valori / situazione
attesi
Benessere scolastico dell’alunno
Denominazione
progetto
PROGETTO TETRAEDRO
Destinatari Alunni Scuola dell’Infanzia “S. Sisto”
Altre priorità Percorsi di approfondimento interdisciplinari afferenti ai
diversi Campi di Esperienza
Situazione su cui
interviene
Coinvolgimento ed integrazione alunni con B.E.S.
Attività previste Teatro
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Esperti esterni – ins. Giovanna Gobattoni Intero anno
scolastico
Altre risorse
necessarie
Materiali di recupero
Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni durante il progetto
Valori / situazione
attesi
Competenze linguistiche e mimico gestuali
Denominazione
progetto
HAPPY CHILDREN "LA PRATICA PSICOMOTORIA DI TIPO
RELAZIONALE”
Destinatari Alunni Scuola dell’Infanzia “Pilastro”
Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di Cittadinanza
Traguardo di risultato
(event.)
Uniformità nella osservazione del comportamento degli
alunni.
Altre priorità
(eventuale)
Benessere emotivo dell’alunno in età prescolare
26
Situazione su cui
interviene
Il progetto nasce dalla consapevolezza che il corpo è il
nucleo dell'organizzazione psichica e sociale dell'individuo,
la cui crescita armonica avviene attraverso il corpo in
relazione a sé a al mondo.
Attività previste Attività di psicomotricità
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuno
Risorse umane / tempi Docenti – referente ins. Elvira Giovannelli Intero anno
scolastico
Altre risorse
necessarie
Nessuna
Indicatori utilizzati Benessere scolastico dell’alunno
Valori / situazione
attesi
Benessere scolastico dell’alunno
Denominazione
progetto e codice
PROGETTO “LIBRI A SCUOLA” P I
Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/Risultati scolastici
Traguardo di risultato
(event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
Orientamento strategico e organizzazione didattica
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Logistica e didattica Ridisegnare l’ambiente formativo, la
ristrutturazione degli spazi, la revisione dei modi di
insegnare, il potenziamento concreto di quanto attiene ai
valori fondanti: la responsabilità, l’ospitalità, la comunità.
Attività previste Le classi prime e seconde a tempo pieno organizzeranno una
didattica in base alla quale gli alunni effettueranno i
compiti durante le lezioni lasciando i libri a scuola.
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Progettazione dei team docenti . Intero anno scolastico
Altre risorse
necessarie
Spazi alternativi (laboratori)
Indicatori utilizzati Benessere degli alunni e capacità di gestire questa nuova
organizzazione
Stati di avanzamento Autovalutazione a fine anno scolastico
Valori / situazione
attesi
Competenza dell’alunno di autogestirsi
Denominazione
progetto
PROGETTO “ZAINO LEGGERO” P I
Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/Risultati scolastici
Traguardo di risultato
(event.)
/
27
Obiettivo di processo
(event.)
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
Orientamento strategico e organizzazione didattica
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Logistica e didattica Ridisegnare l’ambiente formativo, la
ristrutturazione degli spazi, la revisione dei modi di
insegnare, il potenziamento concreto di quanto attiene ai
valori fondanti: la responsabilità, l’ospitalità, la comunità.
Attività previste Le classi terze, quarte e quinte a tempo pieno effettueranno
la maggioranza dei compiti durante le lezioni; solo per le
materie orali vi potrà essere uno studio casalingo.
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Progettazione dei team docenti. Intero anno scolastico
Altre risorse
necessarie
Spazi alternativi (laboratori)
Indicatori utilizzati Benessere degli alunni e capacità di gestire questa nuova
organizzazione
Stati di avanzamento Autovalutazione a fine anno scolastico
Valori / situazione
attesi
Competenza dell’alunno di autogestirsi
Denominazione
progetto
BENESSERE A COLORI: FRUTTA NELLE SCUOLE P E
Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/Risultati scolastici
Traguardo di risultato
(event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
Orientamento strategico e organizzazione didattica
Altre priorità
(eventuale)
Educazione alimentare - Benessere dell’alunno – clima
organizzativo
Situazione su cui
interviene
Corrette abitudini alimentari. Alimentazione come parte
integrante dei processi di insegnamento/apprendimento.
Attività previste Progetto finanziato dal MIUR per favorire la conoscenza ed
il consumo della frutta nelle scuole
Risorse finanziarie
necessarie
Finanziamento MIUR
Risorse umane / tempi Docenti – Collaboratori Scolastici – referente Sensi Letizia
Tempi in base al programma fornito
Altre risorse
necessarie
/
Indicatori utilizzati Approccio dell’alunno nei confronti dei cibi proposti
Stati di avanzamento Autovalutazione di fine anno
Valori / situazione
attesi
Consumo da parte degli alunni di tutti i tipi di frutta
proposti
28
Denominazione
progetto
SAPERE SAPORI-SLOW FOOD P E
Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/Risultati scolastici
Traguardo di risultato
(event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
Orientamento strategico e organizzazione didattica
Altre priorità
(eventuale)
Educazione alimentare – Benessere degli alunni
Situazione su cui
interviene
Con “Sapere i Sapori”, la Regione Lazio intende svolgere un
ruolo informativo rispetto all’importanza della corretta
alimentazione, della conoscenza dei prodotti, della
responsabilità alimentare e della salute nella sua ampia più
accezione: come corretto stile di vita e benessere. Inoltre si
propone di favorire e sviluppare attraverso laboratori e
attività educative, comprendenti il gioco, un confronto
diretto con l’ambiente, il mondo agricolo e il cibo.
Attività previste il progetto “LAZIO, SAPORE DI BUONO” vuole essere un viaggio
che parte dalla terra e, attraverso le filiere agricole e della
pesca,
attraverso le migrazioni e le alchimie di popoli, tra passato
e presente, serve a raccontare la storia e le tradizioni
dell’agricoltura e dei suoi prodotti e produttori fino a far
comprendere l’importanza di una corretta e responsabile
alimentazione. Di qui la promozione alla salute personale e
sociale, che nell'età evolutiva è a carico delle agenzie
formative, prima fra tutte la scuola.
Risorse finanziarie
necessarie
Finanziamento Regione Lazio
Risorse umane / tempi Docenti classi interessate, esperti esterni – Referente :
Rosella Spanata. Tempi indicati dal progetto (settembre –
novembre)
Altre risorse
necessarie
/
Indicatori utilizzati far conoscere l’agricoltura e il sistema agroalimentare del
Lazio;
• informare e favorire lo sviluppo di comportamenti
alimentari e di stili di vita corretti sensibilizzando al
consumo di prodotti agroalimentari biologici e legati al
territorio;
• promuovere la trasversalità dell’educazione alimentare,
informando sugli aspetti
storici, culturali, antropologici delle produzioni
agroalimentari e del loro territorio d’origine, i cambiamenti
in corso legati ai nuovi mutamenti sociali e ad una presenza
nelle scuole di italiani di seconda generazione;
• promuovere un confronto tra il mondo della scuola e
l’ambiente, l’agricoltura, il cibo, e costruire le condizioni per
una conoscenza diretta e proficua del mondo del lavoro e
delle professioni che ruotano attorno al comparto agro-
alimentare;
• favorire l’integrazione, nelle attività didattiche, di
esperienze dirette di agricoltura;
29
• utilizzare una metodologia didattica improntata alle ICT,
per loro natura facilmente accessibili, democratiche e
universali.
Stati di avanzamento Monitoraggio del progetto secondo la calendarizzazione
progettata
Valori / situazione
attesi
Raggiungimento degli obiettivi sopra indicati
Denominazione
progetto
ALFABETIZZAZIONE MOTORIA: SPORT DI CLASSE P E
Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/Risultati scolastici
Traguardo di risultato
(event.)
Riduzione della variabilità tra classi
Obiettivo di processo
(event.)
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
Orientamento strategico e organizzazione didattica
Altre priorità
(eventuale)
Approfondimento attività motoria scuola Primaria –
Benessere degli alunni – clima organizzativo
Situazione su cui
interviene
L’obiettivo è la valorizzazione dell’educazione fisica e
sportiva nella scuola primaria per le sue valenze trasversali
e per la promozione di stili di vita corretti e salutari,
favorire lo star bene con se stessi e con gli altri nell’ottica
dell’inclusione sociale, in armonia con quanto previsto dalle
Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia
e del I ciclo d’Istruzione, di cui al Decreto Ministeriale 16
novembre 2012, n. 254.
Attività previste Il progetto ha le seguenti caratteristiche generali:
coinvolgimento di tutte le classi dalla 1^ alla 5^ delle
Istituzioni scolastiche ed educative statali, paritarie
sedi di scuola primaria per l’anno scolastico 2015/16 a
partire da dicembre 2015;
insegnamento dell’Educazione fisica per due ore
settimanali impartite dal docente titolare della
classe;
coinvolgimento dei docenti di Educazione fisica
eventualmente presenti nei posti dell’organico
dell’autonomia per effetto della Legge 107/2015;
inserimento della figura del Tutor Sportivo Scolastico
all’interno del Centro Sportivo Scolastico per la scuola
primaria come figura a supporto dell’Istituzione
scolastica;
affiancamento del Tutor all’insegnante titolare della
classe per due ore mensili in compresenza durante le
lezioni di Educazione fisica e realizzazione delle altre
attività trasversali previste dal progetto;
piano di informazione/formazione iniziale ed in itinere
del Tutor sportivo scolastico;
coinvolgimento dell’insegnante titolare della classe e
del docente referente per l’Educazione fisica di plesso
30
in momenti informativi sull’attuazione del progetto;
realizzazione di attività che prevedono percorsi
d’inclusione degli alunni con “Bisogni Educativi
Speciali” (BES) e con disabilità;
realizzazione dei Giochi di primavera nella seconda
metà del mese di marzo e dei Giochi di fine anno
scolastico che si terranno in occasione della
settimana dello sport scolastico programmata dal 29
maggio al 4 giugno 2016;
realizzazione di un percorso valoriale contestuale alle
attività del progetto, aventi ad oggetto i corretti stili
di vita ed i principi educativi dello sport;
coinvolgimento delle Regioni e degli Enti Locali in
eventuali implementazioni e sinergie relative al
progetto Sport di Classe;
compatibilità con altre progettualità promosse dagli
Uffici Scolastici Regionali, Enti e Organismi del
territorio, riferite alla promozione ed al
potenziamento dell’Educazione fisica nella scuola
primaria.
Risorse finanziarie
necessarie
Finanziamento MIUR
Risorse umane / tempi Docenti della classe – Esperto esterno . Gennaio - maggio
Altre risorse
necessarie
/
Indicatori utilizzati Osservazione durante le attività e partecipazione degli
alunni
Stati di avanzamento Autovalutazione fine anno scolastico
Valori / situazione
attesi
Competenza degli alunni nell’attività motoria e clima
organizzativo
Denominazione
progetto
- PROGETTO CALCIO CON ASS.
BARCOMURIALDINA, CON GIORNATA FINALE
PRESSO CAMPO SPORTIVO DELL’ASS.
- PROGETTO DANZA SPORTIVA CON TECNICO
FIDS, ( ACCORDO STIPULATO TRA MIUR E
COMITATO REGIONALE LAZIO DELLA F.I.D.S.)
- GIOCATLETICA: ATTIVITÀ DI ATLETICA PRESSO
IL CAMPO SPORTIVO DI VITERBO
P E
Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/Risultati scolastici
Traguardo di risultato
(event.)
Riduzione della variabilità tra classi
Obiettivo di processo
(event.)
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
Orientamento strategico e organizzazione didattica
Altre priorità
(eventuale)
Approfondimento attività motoria scuola Primaria –
Benessere degli alunni – clima organizzativo
Situazione su cui
interviene
L’obiettivo è la valorizzazione dell’educazione fisica e
sportiva nella scuola primaria per le sue valenze trasversali
31
e per la promozione di stili di vita corretti e salutari,
favorire lo star bene con se stessi e con gli altri nell’ottica
dell’inclusione sociale, in armonia con quanto previsto dalle
Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia
e del I ciclo d’Istruzione, di cui al Decreto Ministeriale 16
novembre 2012, n. 254.
Attività previste Il progetto ha le seguenti caratteristiche generali:
coinvolgimento alcune classi dalla 1^ alla 5^ della
scuola primaria
collaborazione tra il docente titolare della classe e
l’esperto esterno
realizzazione di attività che prevedono percorsi
d’inclusione degli alunni con “Bisogni Educativi
Speciali” (BES) e con disabilità;
realizzazione della giornata finale dello sport a
giugno 2016;
realizzazione di un percorso valoriale contestuale alle
attività del progetto, aventi ad oggetto i corretti stili
di vita ed i principi educativi dello sport;
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Docenti della classe – Esperto esterno . Intero anno
scolastico, una volta la settimana
Altre risorse
necessarie
/
Indicatori utilizzati Osservazione durante le attività e partecipazione degli
alunni
Stati di avanzamento Autovalutazione fine anno scolastico
Valori / situazione
attesi
Competenza degli alunni nell’attività motoria e clima
organizzativo
Denominazione
progetto
- PROGETTO IN RETE PER LA PROMOZIONE
DELL’ ATTIVITA’ SPORTIVA SCOLASTICA
“SCUOLA – MOVIMENTO – SPORT – SALUTE”
- GRUPPO SPORTIVO STUDENTESCO
PREPARAZIONE DEGLI ALUNNI ALLE GARE DEI
CAMPIONATI STUDENTESCHI PROVINCIALI E
REGIONALI PROGETTO “CLASSI IN GIOCO”
P I
Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/Risultati scolastici
Traguardo di risultato
(event.)
Riduzione della variabilità tra classi
Obiettivo di processo
(event.)
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
Orientamento strategico e organizzazione didattica
Altre priorità
(eventuale)
Approfondimento attività motoria scuola Secondaria di 1° –
Benessere degli alunni – clima organizzativo
Situazione su cui
interviene
promuovere e accrescere l’offerta formativa delle
Istituzioni scolastiche con interventi destinati alla
totalità degli alunni/e volti ad un arricchimento delle
abilità tecniche già in loro possesso; a tal fine ogni
32
incontro interscolastico comprenderà una fase iniziale
didattica tenuta da un esperto, seguita dallo
svolgimento della parte ludica, indispensabile per
sostenere la motivazione degli alunni sia come
momento di confronto che come “fase applicativa” di
quanto inizialmente spiegato ed appreso;
coinvolgere il maggior numero di ragazzi anche con
compiti di giuria-arbitraggio ed organizzazione di
eventi sportivi;
arricchire la propria corporeità attraverso pratiche
motorie codificate e non, con l’apprendimento di
schemi tecnici sui quali cimentarsi per esperienze
gratificanti e d’impegno personale;
proporre significativi momenti di aggregazione
sociale che siano d’impulso per una continuità nella
pratica sportiva per tutta la vita, organizzati in rete
con modalità di partecipazione per rappresentativa
“di classe” e “di Istituto”.
Attività previste Completata la procedura di adesione alla rete, Il
nostro Istituto, scuola capofila, invierà la
comunicazione relativa ad una conferenza di servizio
aperta a tutti gli insegnanti di educazione fisica e di
sostegno, che si terrà in orario antimeridiano nella
prima decade di settembre 2015, immediatamente
prima dell’inizio delle lezioni;
In tale occasione sarà presentato un “calendario di
massima” con il ventaglio degli eventi e delle attività
previste;
Ciascun Istituto potrà aderire all’intero programma o a
parte di esso, dandone una comunicazione “di
massima” iniziale; la conferma della effettiva
partecipazione alla singola attività potrà essere data
al referente organizzativo in corso d’anno, ma
comunque in tempo utile per la stesura del calendario
relativo;
Dopo la conferenza di servizio, tutti i contatti tra i
docenti ed il referente organizzativo avverranno via
mail;
Per facilitare l’organizzazione, ogni Dirigente
Scolastico individuerà un insegnante di riferimento e
lo comunicherà all’Istituto capofila al momento
dell’adesione;
Ogni Istituto avrà cura di inserire le attività prescelte
tra quelle proposte, in sede di “riunione di
dipartimento” per la programmazione annuale di
educazione fisica;
Ogni evento sarà indetto con una comunicazione
ufficiale dell’Istituto capofila in cui saranno definiti
tutti gli aspetti organizzativi (giorni, orari ed impianti
di svolgimento) e regolamentari dell’attività; a tale
comunicazione sarà anche allegato l’elenco degli
studenti e degli insegnanti “specialisti” che dovranno
di volta in volta ricoprire funzioni di giuria-arbitraggio
e/o organizzative e pertanto essere esonerati
temporaneamente dalle lezioni o dal servizio per tale
33
scopo;
Per le attività che si svolgeranno al di fuori delle
palestre scolastiche sarà garantita l’assistenza
sanitaria; per alcune attività di particolare impegno
sarà richiesta la certificazione medica “non
agonistica”;
Al termine di ogni giornata di incontro interscolastico,
l’insegnante della rappresentativa ospitante dovrà
compilare e restituire al referente organizzativo via
mail entro 24 ore un’apposita scheda di rilevazione
dell’attività svolta con i dati relativi alla
partecipazione, alle tematiche affrontate in sede di
approfondimento tecnico ed i risultati della parte
dedicata al gioco stesso; sarà inoltre possibile inserire
una nota per suggerimenti utili al miglioramento
dell’attività.
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Docenti di ed fisica – esperti esterni- Tempi di svolgimento
in base alla calendarizzazione delle date
Altre risorse
necessarie
associazioni partner
Indicatori utilizzati Osservazione durante le attività e partecipazione degli
alunni
Stati di avanzamento Autovalutazione fine anno scolastico
Valori / situazione
attesi
Competenza degli alunni nell’attività motoria e clima
organizzativo
Consolidamento della rete.
Denominazione
progetto
PROGETTO PIEDIBUS P E
Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/Risultati scolastici
Traguardo di risultato
(event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
Orientamento strategico e organizzazione didattica
Altre priorità
(eventuale)
Autonomia dell’alunno
Situazione su cui
interviene
Organizzazione di una modalità diversa di accompagnare gli
alunni a scuola in considerazione del fatto che il nostro
Istityto non è servito da Scuolabus
Attività previste Il Piedibus è un autobus che va a piedi, è formato da una
carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo,
accompagnati da due adulti, un “autista” davanti e un
“controllore” che chiude la fila. Il Piedibus, come un vero
autobus di linea, parte da un capolinea e seguendo un
percorso stabilito raccoglie passeggeri alle “fermate”
predisposte lungo il cammino, rispettando l’orario
prefissato.
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
34
Risorse umane / tempi Genitori degli alunni . Intero anno scolastico
Altre risorse
necessarie
/
Indicatori utilizzati Numero Alunni partecipanti
Stati di avanzamento Aumento delle linee
Valori / situazione
attesi
Buon rapporto percentuale tra alunni che vengono
accompagnati dai genitori ed alunni che usufruiscono del
piedi bus.
Denominazione
progetto
LABORATORIO CREATIVO P I
Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/Risultati scolastici
Competenze chiave e di cittadinanza
Traguardo di risultato
(event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
Orientamento strategico e organizzazione didattica
Inclusione e differenziazione
Altre priorità
(eventuale)
Potenziamento di percorsi di inclusione a seguito di
Formazione “Progetto B.E.S.”
Situazione su cui
interviene
Laboratorio creativo per alunni con B.E.S.
Attività previste Il laboratorio è stato finalizzato all’integrazione degli alunni
con disabilità e allo sviluppo delle loro capacità creative
attraverso attività manipolative
Risorse finanziarie
necessarie
Materiale di facile consumo
Risorse umane / tempi Docenti di sostegno. 2 ore settimanali
Altre risorse
necessarie
Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al laboratorio
Stati di avanzamento Monitoraggio bimestrale
Valori / situazione
attesi
Acquisizione di competenze e benessere psicofisico
dell’alunno.
Denominazione
progetto
PROGETTO ALIMENTAZIONE P E
Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza
Traguardo di risultato
(event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Orientamento strategico ed organizzazione della scuola
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Corretta alimentazione
Attività previste Lezione tematica sula prevenzione delle malattie legate alla
corretta alimentazione (Diabete, obesità ecc) per gli alunni
35
della scuola secondaria di 1°
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Esperti esterni. Lezione di 2 ore in tutte le classi – Referenti:
docenti di scienze
Altre risorse
necessarie
Attrezzature multimediali della scuola (LIM)
Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto
Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto
Valori / situazione
attesi
Acquisizione di corrette abitudini alimentari
Denominazione
progetto
PROGETTO FORMAZIONE PRIMO SOCCORSO ALUNNI P E
Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza – Formazione alunni
sulle tematiche della sicurezza così come previsto dalla L. n.
107/2015
Traguardo di risultato
(event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Orientamento strategico ed organizzazione della scuola
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Comportamenti corretti in caso di interventi di primo
soccorso
Attività previste Lezione teorico pratica sulle tecniche di primo soccorso per
gli alunni delle classi 4^/5^ Scuola Primaria e Scuola
secondaria di 1°gr.
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Esperti esterni. Lezione di 2 ore in tutte le classi – Referenti:
tutti i docenti
Altre risorse
necessarie
Attrezzature multimediali della scuola (LIM)
Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto
Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto
Valori / situazione
attesi
Acquisizione di competenze nel campo del primo soccorso
Denominazione
progetto
A SCUOLA DI BENESSERE
P I + PE
Priorità cui si
riferisce
Competenze chiave e di cittadinanza – Formazione alunni
sulle tematiche della sicurezza così come previsto dalla L. n.
107/2015.
Traguardo di
risultato (event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Interventi specifici sul tema della sicurezza scolastica,
integrati e coordinati nell’ambito del progetto per
36
l’educazione alla salute.
1) promozione della cultura della prevenzione dei rischi;
2) informarsi per prevenire;
3) interiorizzazione del “bene salute” come valore di
riferimento nelle scelte di vita.
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Comportamenti corretti in caso di situazioni di pericolo
Attività previste Norme sulla sicurezza in classe.
Prove di simulazione e di evacuazione annunciate e a
sorpresa.
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane /
tempi
Esperti esterni- tutti i docenti/ Referente: Mattioli Daniele
Altre risorse
necessarie
Nessuna
Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto
Stati di
avanzamento
Autovalutazione a fine progetto
Valori / situazione
attesi
Acquisizione di competenze nel campo della sicurezza
ambientale e personale
Denominazione
progetto
SCUOLA SICURA VIGILI DEL FUOCO P E
Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza – Formazione alunni
sulle tematiche della sicurezza così come previsto dalla L. n.
107/2015
Traguardo di risultato
(event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Orientamento strategico ed organizzazione della scuola
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Comportamenti corretti in caso di situazioni di pericolo
Attività previste Norme sulla sicurezza in classe, nell’ambito familiare e
personale
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Esperti esterni. Lezione di 2 ore in tutte le classi – Referenti:
tutti i docenti
Altre risorse
necessarie
Attrezzature multimediali della scuola (LIM)
Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto
Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto
Valori / situazione
attesi
Acquisizione di competenze nel campo della sicurezza
ambientale e personale
37
Denominazione
progetto
PROGETTO GOJI VIP – VITERBO P E
Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza
Traguardo di risultato
(event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Orientamento strategico ed organizzazione della scuola
Inclusione e differenziazione
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Solidarietà ed inclusione
Attività previste Incontro dei volontari dell’associazione con gli alunni per
presentare il volontariato dei Clown in corsia.
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Esperti esterni. Lezione di 2 ore in tutte le classi – Referenti:
tutti i docenti
Altre risorse
necessarie
Attrezzature multimediali della scuola (LIM)
Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto
Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto
Valori / situazione
attesi
Acquisizione di competenze chiave di cittadinanza
Lingue e linguaggi Denominazione
progetto
CORO E CONCERTO DI NATALE P I
Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza
Traguardo di risultato
(event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Orientamento strategico ed organizzazione della scuola
Continuità e orientamento
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Potenziamento attività artistico/musicali in una prospettiva
di continuità didattica tra i 3 ordini di scuola presenti
nell’Istituto.
Attività previste Canti natalizi degli alunni Scuola Primaria e bambini di 5
anni delle Scuola dell’Infanzia e concerto di natale degli
alunni della Scuola Secondaria di 1°
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Progetto svolto in orario curricolare
Altre risorse
necessarie
Materiale di facile consumo, strumenti musicali
Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto
38
Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto
Valori / situazione
attesi
Acquisizione di maggiori competenze nell’attività musicale
Denominazione
progetto
PROGETTO CONTINUITÀ INFANZIA/PRIMARIA
PROGETTO CONTINUITÀ PRIMARIA/SEC. 1° GRADO
P I
Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/ Risultati scolastici
Traguardo di risultato
(event.)
Riduzione della variabilità tra classi in un prospettiva di
continuità Progettazione nei Dipartimenti Disciplinari
Obiettivo di processo
(event.)
Curricolo, progettazione e valutazione
Continuità e orientamento
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Continuità didattica
Attività previste Lezioni condivise tra alunni cinquenni della Scuola
dell’Infanzia di San Sisto e alunni e docenti delle classi
quinte di Scuola Primaria
Lezioni condivise tra alunni e docenti delle classi quarte e
quinte di Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Docenti classi ponte. Incontri da gennaio a maggio
Altre risorse
necessarie
/
Indicatori utilizzati Realizzazione delle lezioni condivise
Stati di avanzamento Monitoraggio in itinere
Valori / situazione
attesi
Realizzazione di percorsi di attività didattica in continuità e
non solo a livello progettuale
Denominazione
progetto
ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI P P
Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti / Risultati scolastici
Traguardo di risultato
(event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Curricolo, progettazione e valutazione
Inclusione e differenziazione
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Alfabetizzazione alunni stranieri
Attività previste Percorsi di prima alfabetizzazione e di consolidamento di
Italiano come L2 per alunni stranieri
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Docenti dell’organico potenziato (Scuola Primaria e
Secondaria di 1°). Intero anno scolastico
39
Altre risorse
necessarie
/
Indicatori utilizzati livello di alfabetizzazione di Italiano come L2
Stati di avanzamento Monitoraggio in itinere
Valori / situazione
attesi
Aumento della competenza in Italiano degli alunni stranieri
dell’Istituto.
Denominazione
progetto
LABORATORI DI RECUPERO DIDATTICO P P
Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti / Risultati scolastici
Traguardo di risultato
(event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Curricolo, progettazione e valutazione
Inclusione e differenziazione
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Alunni con B.E.S.
Attività previste Percorsi di recupero e potenziamento per alunni con B.E.S.
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Docenti dell’organico potenziato (Scuola Primaria e
Secondaria di 1°) - Intero anno scolastico
Altre risorse
necessarie
/
Indicatori utilizzati livello di competenza nelle discipline di Italiano, Matematica
ed altre discipline
Stati di avanzamento Monitoraggio in itinere
Valori / situazione
attesi
Aumento della competenza in Italiano, Matematica ed altre
discipline
Denominazione
progetto
CINEFORUM P I
Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza
Traguardo di risultato
(event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Orientamento strategico ed organizzazione della scuola
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Cittadinanza, tematiche sociali
Attività previste Visione di film d’autore su tematiche di carattere
sociale/culturale e successive schede didattiche. Incontro
con i registi.
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Progetto svolto in orario curricolare
40
Altre risorse
necessarie
LIM
Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto
Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto
Valori / situazione
attesi
Acquisizione di maggiori competenze in competenze chiave
di cittadinanza
Denominazione
progetto
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN LINGUA
INGLESE CAMBRIDGE FLYERS – KET FOR SCHOOL
P I
Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti / Risultati scolastici
Traguardo di risultato
(event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Potenziamento della lingua inglese
Attività previste Corso di potenziamento per la certificazione delle
competenze in lingua inglese CAMBRIDGE FLYERS – KET FOR
SCHOOL per gli studenti delle classi 2^/3^ Scuola sec. di 1°
grado
Risorse finanziarie
necessarie
FIS
Risorse umane / tempi Docenti di Inglese Scuola Secondaria di 1° - Lezioni
pomeridiane 20 ore a gruppo.
Altre risorse
necessarie
/
Indicatori utilizzati livello di competenza in inglese
Stati di avanzamento Monitoraggio in itinere
Valori / situazione
attesi
Superamento dell’esame ed acquisizione della certificazione
Denominazione
progetto
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN LINGUA
FRANCESE DELF SCOLAIRE
P P
Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti / Risultati scolastici
Traguardo di risultato
(event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Potenziamento della lingua francese
Attività previste Corso di potenziamento per la certificazione delle
competenze in lingua inglese CAMBRIDGE FLYERS – KET FOR
SCHOOL per gli studenti delle classi 2^/3^ Scuola sec. di 1°
grado
41
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Docente di francese dell’organico potenziato - Lezioni
pomeridiane 20 ore a gruppo.
Altre risorse
necessarie
/
Indicatori utilizzati livello di competenza in francese
Stati di avanzamento Monitoraggio in itinere
Valori / situazione
attesi
Superamento dell’esame ed acquisizione della certificazione
Denominazione
progetto
PROGETTO ERASMUS + P I + P P
Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti / Risultati scolastici
Competenze chiave e di cittadinanza
Traguardo di risultato
(event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Curricolo, progettazione e valutazione
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Scambio culturale
Attività previste Anche per questo anno scolastico il nostro istituto è
coinvolto in un progetto europeo “Erasmus +“ che vedrà la
scuola secondaria di I grado “L.Fantappiè” gemellarsi e
confrontarsi con tre istituti europei, l’INSTITUT D'AURO di
Santpedor, Catalogna , Spagna e gli istituti “Ticaret Odası
Vakfı Mesleki ve Teknik Anadolu Lisesi” di Gebze, Kocaeli,
Turchia e “Gimnazjum nr 2 im. Jana Wegnera “di Łowicz,
Polonia.
Il progetto, finalizzato alla realizzazione di un Musical,
prevede una iniziale fase di progettazione nella quale sono
coinvolti i docenti referenti di ogni Istituto e
successivamente, lo scambio degli alunni così come è
avvenuto per il progetto Comenius.
Rispetto al precedente progetto, la mobilità dei nostri
alunni e l’accoglienza dei ragazzi stranieri, si sostanzierà in
5-6 giorni, viaggio compreso.
Destinatari: studenti delle classi 2^/3^ Scuola sec. di 1°
grado.
Risorse finanziarie
necessarie
Finanziamento apposito € 26.000 per il biennio
Risorse umane / tempi Docenti referenti. Gruppo di lavoro del progetto.
Altre risorse
necessarie
/
Indicatori utilizzati Partecipazione e coinvolgimento ne progetto
Stati di avanzamento Monitoraggio in itinere e a fine anno
Valori / situazione
attesi
Riuscita del progetto in tutti i suoi aspetti (mobilità,
realizzazione del musical, scambio di esperienze ecc..)
42
Legalità e Convivenza democratica
Denominazione
progetto
PROGETTO “TENERE LA CLASSE” P I
Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza
Traguardo di risultato
(event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Inclusione e differenziazione
Orientamento strategico ed organizzazione della scuola
Ambiente di apprendimento
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Solidarietà ed inclusione benessere scolastico –
prevenzione bullismo
Attività previste Il progetto in rete con altri 20 istituti della Provincia,
precede una fase di formazione per gli insegnanti e
successivamente attività in classe sulle tematiche del
bullismo.
Destinatari : alunni delle classi 5^ Scuola Primaria e studenti
della Scuola sec. di 1° grado.
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Docenti referenti Filoscia Serena – Carrozza Roberta.
Percorsi didattici in classe secondo le modalità stabilite dai
gruppi di lavoro (formazione) con altri docenti degli altri
Istituti partecipanti alla rete -
Altre risorse
necessarie
Attrezzature multimediali della scuola (LIM)
Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto
Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto
Valori / situazione
attesi
Acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza
Denominazione
progetto
PROGETTO SAFER INTERNET CENTER P I
Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza
Traguardo di risultato
(event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Orientamento strategico ed organizzazione della scuola
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Solidarietà ed inclusione benessere scolastico –
prevenzione bullismo
Attività previste Diffusione di iniziative ed attività volte a favorire un uso
corretto e consapevole di Internet e dei nuovi media
Destinatari: alunni classi quarte Scuola Primaria e studenti
43
Scuola sec. di 1° grado
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Docenti referenti Spanata Rosella – Cavalletti Monica
Percorsi didattici in classe secondo le modalità stabilite dal
progetto
Altre risorse
necessarie
Attrezzature multimediali della scuola (LIM)
Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto
Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto
Valori / situazione
attesi
Acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza
Denominazione
progetto
- ANGOLO DELLA LEGALITÀ: “UNA VITA DA
SOCIAL” “ECONOMIA SICURA”
LA QUESTURA A SCUOLA
- POLIZIOTTI DI QUARTIERE: SPORTELLO DI
ASCOLTO
P E
Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza
Traguardo di risultato
(event.)
/
Obiettivo di processo
(event.)
Orientamento strategico ed organizzazione della scuola
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Solidarietà ed inclusione benessere scolastico –
prevenzione bullismo e cyberbullismo
Attività previste - Incontri tematici con la Polizia Postale, la Polizia di
Stato e Guardia di Finanza. Destinatari: studenti Scuola
sec. di 1° grado
- Lezioni sulla prevenzione del bullismo scolastico, tra
amici, in famiglia, ad opera di agenti della Questura di
Viterbo. Destinatari: studenti Scuola sec. di 1° grado
- Per due ore la settimana i poliziotti di quartiere
mettono a disposizione degli studenti uno sportello di
ascolto, volto ad affrontare e risolvere situazioni di
disagio che possono crearsi all’interno e a’esterno
della scuola.
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Referenti: Coordinatori di classe
Gli incontri vengono di volta in volta concordati con gli
esperti esterni. Il progetto “Sportello di Ascolto” viene
effettuato per due ore settimanali.
Altre risorse
necessarie
Attrezzature multimediali della scuola (LIM)
Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto
Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto
Valori / situazione
attesi
Acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza
44
Denominazione
progetto
CITTADINANZA ATTIVA P I
Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza
Traguardo di risultato
(event.)
Uniformità nella valutazione del comportamento degli
alunni
Obiettivo di processo
(event.)
Orientamento strategico ed organizzazione della scuola
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Solidarietà ed inclusione benessere scolastico –
prevenzione bullismo e cyberbullismo
Attività previste Coinvolge tutte le classi della scuola secondaria di 1° grado,
secondo la seguente una articolazione: educare al rispetto
delle regole – la costituzione italiana; ambiente e territorio
(globale e locale) per le classi prime; educazione alla salute:
benessere psico-fisico (rispetto di sé e degli altri) per le
classi seconde; educazione alla legalità (individuale e
collettiva) per le classi terze.
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Referenti: Coordinatori di classe. Oltre a lezioni tematiche
specifiche, le attività sono trasversalizzate in tutte le
discipline
Altre risorse
necessarie
Attrezzature multimediali della scuola (LIM)
Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto
Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto
Valori / situazione
attesi
Acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza
Denominazione
progetto
PROGETTO ANTI ABBANDONO DEGLI ANIMALI DA
AFFEZIONE
P E
Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza
Traguardo di risultato
(event.)
Obiettivo di processo
(event.)
Orientamento strategico ed organizzazione della scuola
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Solidarietà – tematiche sociali.
Attività previste Incontri tematici per Sensibilizzare gli alunni sul problema
dell’abbandono degli animali da affezione
Destinatari : alunni classi 4^ Scuola Primaria; studenti classi
1^ e 2^ Scuola sec. di 1° grado.
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
45
Risorse umane / tempi Referenti: Coordinatori di classe. 1 ora a classe
Altre risorse
necessarie
Attrezzature multimediali della scuola (LIM)
Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto
Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto
Valori / situazione
attesi
Acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza
Multiculturalità: valorizzazione delle differenze Denominazione
progetto
LABORATORIO DI EDUCAZIONE ALLA PACE P I
Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza
Traguardo di risultato
(event.)
Obiettivo di processo
(event.)
Orientamento strategico ed organizzazione della scuola
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Solidarietà – tematiche sociali.
Attività previste Attraverso i personaggi di un fumetto, costruendone la
storia gli alunni imparano il valore e l’importanza della pace
in famiglia, a scuola e nei vari ambienti
Destinatari: alunni classi prime Scuola Primaria
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Referenti: docenti della classe
Altre risorse
necessarie
Attrezzature multimediali della scuola (LIM)
Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto
Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto
Valori / situazione
attesi
Acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza
Denominazione
progetto
STAFFETTA DEI POPOLI P I
Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza
Traguardo di risultato
(event.)
Obiettivo di processo
(event.)
Orientamento strategico ed organizzazione della scuola
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Solidarietà – tematiche sociali.
46
Attività previste Partecipazione ad una maratona che prevede la
partecipazione degli alunni di vari Istituti scolastici; si terrà
a “Prato Giardino” in primavera.
Destinatari: alunni classi quinte Scuola Primaria
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Referenti: docenti della classe
Altre risorse
necessarie
/
Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto
Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto
Valori / situazione
attesi
Acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza
Denominazione
progetto
1) PROGETTO ORIENTAMENTO
2) REDAZIONE DEL “DIARIO DI BORDO”
3) INCONTRO CON E PROFESSIONI
(ORIENTAMENTO)
4) OPEN DAY
P I
P E
Priorità cui si riferisce Esiti degli studenti/ Risultati scolastici
Risultati a distanza
Traguardo di risultato
(event.)
Riduzione della variabilità tra classi in un prospettiva di
continuità Progettazione nei Dipartimenti Disciplinari
Obiettivo di processo
(event.)
Curricolo, progettazione e valutazione
Continuità e orientamento
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Orientamento
Attività previste 1) Attività di Orientamento propedeutiche alla scelta
della Scuola Secondaria di 2° grado. Test di
autovalutazione. Incontri con le famiglie. Destinatari:
studenti classi seconde Scuola sec. di 1° grado.
Referente Pangari Giuseppe Massimo /docenti della
classe
2) All’interno delle attività di orientamento, gli alunni
elaborano testi in cui sottolineano le proprie
competenze scolastiche ed extrascolastiche
Destinatari: studenti classi terze Scuola sec. di 1°
grado Referente: Quaratino Roberta
3) Nell’ambito delle attività sull’orientamento, gli
studenti hanno incontrato ed intervistato in singoli
incontri professionisti legati a diversi aspetti del
mondo del lavoro. Destinatari: studenti Scuola sec. di
1° grado Referenti: tutti i docenti
4) Tutti i docenti e gli alunni organizzano laboratori
didattici pomeridiani aperti all’utenza per la
presentazione dell’Istituto in vista delle future
iscrizioni . Destinatari: tutti gli alunni dell’Istituto
47
Referenti: Giovannelli Elvira e Carozza Roberta
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane e
tempi
Docenti, Funzioni Strumentali, Esperti esterni. I progetti
vengono effettuati in momenti diversi e/o coincidenti
durante l’anno scolastico
Altre risorse
necessarie
/
Indicatori utilizzati Sviluppo dei progetti
Stati di avanzamento Monitoraggio in itinere
Valori / situazione
attesi
Raggiungimento degli obiettivi progettati
Denominazione
progetto
LA GIORNATA DELLA MEMORIA P I
Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza
Traguardo di risultato
(event.)
Obiettivo di processo
(event.)
Orientamento strategico ed organizzazione della scuola
Inclusione e differenziazione
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Solidarietà – tematiche sociali.
Attività previste Rievocazione della Shoah con lezioni tematiche trasversali
alle diverse discipline.
Manifestazione finale ala presenza delle autorità.
Destinatari: studenti Scuola sec. di 1° grado
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Referenti: docenti della classe
Altre risorse
necessarie
/
Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto
Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto
Valori / situazione
attesi
Acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza
Denominazione
progetto
1) INCONTRI TEMATICI SULLA CONVENZIONE DEI
DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
2) PROGETTO PER TUTTO L’ISTITUTO “VERSO UNA
SCUOLA AMICA”
P I
Priorità cui si riferisce Competenze chiave e di cittadinanza
Traguardo di risultato
(event.)
Obiettivo di processo
(event.)
Orientamento strategico ed organizzazione della scuola
Inclusione e differenziazione
48
Altre priorità
(eventuale)
/
Situazione su cui
interviene
Solidarietà – tematiche sociali.
Attività previste 1) Attività, lezioni per far conoscere i vari articoli della
Convenzione. Destinatari: tutti gli alunni dell’Istituto
2) Il progetto intende promuovere la piena conoscenza e
la valorizzazione della convenzione sui diritti
dell’infanzia e dell’adolescenza nel mondo della scuola;
mira ad attivare processi che rendano le scuole
medesime luoghi fisici e relazionali nei quali i diritti dei
ragazzi siano concretamente vissuti e si realizzi un
ambiente a loro misura, fino ad arrivare avere
l’attestazione di “Scuola Amica”. Destinatari: tutti gli
studenti dell’Istituto
Risorse finanziarie
necessarie
Nessuna
Risorse umane / tempi Referenti: tutti i docenti
Per Scuola Amica: Della Casa / Petronio. Intero anno
scolastico
Altre risorse
necessarie
/
Indicatori utilizzati Partecipazione degli alunni al progetto
Stati di avanzamento Autovalutazione a fine progetto
Valori / situazione
attesi
Acquisizione di competenze chiave e di cittadinanza
Normativa
Valutazione degli alunni
Per gli alunni dei diversi ordini di scuola è prevista una valutazione periodica
(trimestrale o quadrimestrale) e una valutazione finale, riferite sia ai livelli di
apprendimento acquisiti sia al comportamento.
Per quanto riguarda gli apprendimenti nelle varie discipline di studio, per gli alunni
del primo ciclo (scuola primaria e scuola secondaria di I grado) la valutazione, in
base alle disposizioni apportate dalla legge 169/2008, viene espressa con voto in
decimi anziché con giudizio sintetico. Per quanto riguarda invece il comportamento,
in base alla legge 169/2008, è prevista la valutazione con voto in decimi per gli
studenti della secondaria di I e di II grado. Per gli alunni della scuola primaria la
valutazione viene espressa invece con giudizio, non con voto in decimi.
La valutazione nelle classi intermedie avviene per scrutinio, mentre per le classi
terminali (terzo anno di scuola secondaria di I grado, ultimo anno delle superiori)
avviene per esame di Stato.
Una disposizione prevede che l'anno scolastico non sia considerato valido,
indipendentemente dalla valutazione degli apprendimenti, se l'alunno ha
frequentato meno di tre quarti delle ore di lezione previste.
Valutazione nella scuola primaria La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell'alunno,
nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva, vengono
adottate dai docenti della classe.
49
La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione (scheda
individuale dell'alunno) nei modi e nelle forme che ciascuna scuola ritiene opportuni;
viene consegnata alla famiglia e accompagnata da un colloquio esplicativo.
Per quanto riguarda la decisione circa la promozione alla classe successiva (art. 3
legge 169/2008), l'eventuale non ammissione deve essere assunta all'unanimità.
Criteri e modalità della valutazione sono definiti dal Regolamento di coordinamento
delle norme sulla valutazione degli alunni (dpr 122/2009).
Nella scuola primaria non è previsto un esame finale di licenza.
Valutazione nella scuola secondaria di I grado La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell'alunno,
nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva vengono adottate
per scrutinio dai docenti della classe.
La valutazione viene registrata su un apposito documento (scheda individuale
dell'alunno) nei modi e nelle forme che ciascuna scuola ritiene opportuni; viene
consegnata alla famiglia e accompagnata, all’occorrenza, da un colloquio
esplicativo. Per quanto riguarda la promozione alla classe successiva o all'esame
(art. 3 legge 169/2008), gli alunni devono conseguire la sufficienza in ogni disciplina,
nonché nel comportamento (art. 2 legge 169/2008).
L’eventuale decisione di non ammissione alla classe successiva o all'esame è,
comunque, assunta a maggioranza da parte dei componenti del consiglio di classe.
Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione è richiesta la frequenza di almeno
tre quarti dell'orario annuale personalizzato di ciascun alunno. Per casi eccezionali,
le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al
suddetto limite.
Il corso di studi si conclude con l'esame di Stato il cui superamento è titolo
indispensabile per l'iscrizione agli istituti del 2° ciclo.
L'ammissione all'esame comporta un giudizio di idoneità, accompagnato da un voto
in decimi, riferito agli esiti dell'intero percorso compiuto dall'alunno nella scuola
secondaria.
Tra le prove d’esame è prevista una prova scritta nazionale predisposta dall’Invalsi,
l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema scolastico.
La valutazione finale dell'esame è espressa con un voto in decimi.
Criteri e modalità della valutazione sono definiti dal Regolamento di coordinamento
delle norme sulla valutazione degli alunni (dpr 122/2009).
Valutazione degli alunni
In una visione di scuola formativa, la valutazione serve a migliorare il processo di
insegnamento-apprendimento, nei suoi aspetti metodologici e programmatici.
Si effettueranno interventi valutativi:
prima dell’intervento didattico (valutazione diagnostica)
durante l’intervento didattico (valutazione formativa)
dopo l’intervento didattico (valutazione sommativa).
Certificazione dei Traguardi di Sviluppo delle Competenze
Nella scuola dell’Infanzia, per formalizzare alcuni momenti valutativi intermedi
e finali, si usano l’osservazione e la rilevazione che ogni plesso elabora
secondo modalità proprie.
50
La valutazione diagnostica, prima dell’intervento didattico, consiste nell’analisi
della situazione iniziale. Si procede attraverso un’attenta azione di osservazione
sistematica, volta alla conoscenza dei cosiddetti prerequisiti e abilità di base.
La valutazione formativa non ha lo scopo di dare un giudizio sull’allievo in relazione
al suo profitto, ma serve all’insegnante per poter valutare la correttezza del suo
operato (programma di lavoro), permettendogli una immediata presa di coscienza di
eventuali errori. In questo modo egli può adottare tempestivamente dei correttivi,
apportando al programma le modifiche necessarie.
La valutazione degli apprendimenti è una procedura sistematica e continua, distinta
in valutazione disciplinare e valutazione globale.
La valutazione disciplinare è condotta conformemente alle indicazioni ed ai criteri
riportati nei singoli progetti disciplinari, i quali costituiscono la continuità
documentale del presente piano.
L’insegnamento di informatica, considerato trasversale alle varie discipline, è
valutato all’interno delle stesse.
La valutazione globale è articolata in due quadrimestri.
Integrazione alunni con bisogni educativi
speciali(Bes)
Criteri organizzativi delle attività didattiche integrative e di
sostegno Nell’ambito dell’accoglienza a tutti gli alunni, una particolare attenzione sarà
prestata ai diversamente abili.
Per assicurare un servizio scolastico adeguato si ricorrerà, oltre che agli interventi
di sostegno, anche ad interventi specialistici (neuro-psichiatrici, psicologici,
riabilitativi).
I Piani Educativi Individualizzati (PEI) e i Profili Dinamico Funzionali sono redatti
dagli insegnanti di sostegno con la collaborazione dei docenti del consiglio di classe,
interclasse, intersezione e, in sede di GLHO, confermati ed approvati dagli operatori
del servizio specialistico AUSL.
Il progetto educativo e didattico, relativo agli alunni diversamente abili, si esprime
attraverso le seguenti fasi:
Conoscenza del tipo di svantaggio e delle difficoltà da esso derivanti, per
un corretto ed equilibrato rapporto con la classe e tutta la comunità scolastica;
Valutazione iniziale volta a verificare il grado di capacità e di abilità di base, indispensabili per ulteriori sviluppi sia a livello di apprendimenti cognitivi che di
comportamenti sociali e relazionali;
Formulazione degli obiettivi di carattere sociale, affettivo e cognitivo che si
intende raggiungere;
Individuazione di particolari metodologie, quali la sperimentazione, la
concettualizzazione, la rappresentazione, la scelta dei contenuti;
Verifiche sistematiche degli obiettivi specifici di apprendimento;
51
Progettazione educativa personalizzata.
Tra le proposte metodologiche si adotterà anche quella delle classi aperte; l’alunno
esperirà le sue competenze con alunni di altre classi, in piccoli gruppi.
Il processo d’insegnamento-apprendimento avrà sempre come costante punto di
riferimento il vissuto del ragazzo e le competenze già da lui acquisite; si mirerà al
consolidamento di queste, all’acquisizione di nuove abilità, nel rispetto dei ritmi
individuali e delle gradualità degli apprendimenti.
I docenti di sostegno promuovono l’attivazione di laboratori, che propongano anche
attività ludiche e motorie.
Nel caso in cui vi sia la presenza di alunni con particolari esigenze, sarà necessario
attrezzare un apposito locale multifunzionale, ove poter svolgere attività specifiche:
musicali, motorie, pratiche, pittoriche, informatiche.
2.7.c Piano annuale per l’inclusività
A seguito della Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013 la nostra Scuola ha
elaborato per l’Anno Scolastico 2013/14, il “Piano Annuale per l’Inclusività” alla
stesura del quale hanno collaborato le F.S., i coordinatori di classe, intersezione,
interclasse e referente al Progetto.
Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013
Nei punti che seguono sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili
significative che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di
inclusività dell’istituzione scolastica.
LA NOZIONE DI INCLUSIONE
La nozione di inclusione, oggetto della nuova normativa d’indirizzo per la
programmazione didattica delle scuole, apporta una significativa precisazione
rispetto alla precedente nozione di integrazione.
Il concetto di inclusione attribuisce importanza all’operatività che agisce sul
contesto, mentre col concetto di integrazione l’azione si focalizza sul singolo
soggetto, cui si imputano deficit o limiti di vario genere e a cui si offre un aiuto di
carattere didattico e strumentale per il superamento o il mitigamento degli stessi e
per essere integrato nel sistema .
Si tratta di un cambiamento di prospettiva che impone al sistema “scuola” una
nuova impostazione e , quindi, importanti modifiche e messe a punto:
esse debbono avvenire nella concretezza e nella prassi ordinaria , quindi
dall’interno;
il nuovo punto di vista deve essere eletto a linea guida dell’attività educativo-
didattica quotidiana, ovvero della “normalità” ( non della “straordinarietà”) del
funzionamento scolastico.
Ne consegue che:
l’adozione di questa ottica impone la personalizzazione dei percorsi educativi e di
apprendimento per i soggetti individuati come BES, ma anche , immediatamente, per
tutti gli studenti della scuola.
IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE
La scuola italiana si è mossa in direzione dell’accoglienza e delle pari opportunità di
studio,(anche in anticipo rispetto ad altre nazioni europee di grande tradizione
educativa) , con una normativa,la legge 104 /1992 e norme susseguenti o collegate ,
indirizzata all’ “handicap” , oggi “disabilità”.
52
L’introduzione di studenti D.A. nella scuola è stata per molto tempo il segno di
apertura di una scuola capace d’innovare, di accogliere e di operare adeguatamente
rispetto a nuove esigenze.
La spinta propulsiva si è , però, in determinati casi, stemperata e ristretta in un
ambito tecnico “medicalizzato” , piuttosto che allargarsi a prospettiva
generalizzata.
Successivamente sono state affiancate altre categorie di bisogno, definito
impropriamente “svantaggio’’, con un termine generalizzante che elude la
necessaria disamina fra categorie totalmente diverse fra loro : DSA, immigrati.
In ultimo , prima l’INVALSI poi la direttiva del 27/12/2012 (e la CM 8/2013) hanno
introdotto la nozione di BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES), aggiungendo ulteriori
profili quale, ad es., lo svantaggio socio-culturale.
Il nostro Istituto riconosce la validità delle indicazioni ministeriali in materia e
ritiene doveroso procedere alla redazione ed all’applicazione di un piano di
inclusività generale da ripresentare annualmente in relazione alla verifica della sua
ricaduta e alla modifica dei bisogni presenti;
ritiene che, nella programmazione e nell’effettuazione del percorso, l’indicazione
didattica verso la personalizzazione e/o individualizzazione dei percorsi educativi
debba rispettare la peculiarità di approccio, metodo /stile e livello di apprendimento
afferente a tutti i discenti e, in particolare, ai BES; precisa che, proprio nel rispetto
dell’individualità e delle sue caratteristiche, si deve operare nella programmazione e
nell’effettuazione del percorso, con piena consapevolezza dello specifico delle
diverse categorie di bisogno educativo, evitando quanto più possibile la
generalizzazione e la genericità e riconoscendone, al contrario, le matrici
tutt’affatto diverse;
ritiene , di conseguenza, di dover far riferimento alle prassi, alle modalità ed agli
strumenti che la scuola ha già elaborato, posto in essere e validato nella ricaduta
,in relazione a individuate categorie di BES e, più specificamente a quanto attiene a
studenti stranieri, oltre che a studenti DSA e DA.
Propone, quindi, che, per quanto attiene allo specifico didattico, si ricorra a:
1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);
2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
3) strumenti compensativi;
4) misure dispensative;
utilizzati secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla
normativa nazionale e/o alle direttive del POF.
Propone altresì:
un impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali già
disponibili nella scuola o da reperire con richieste esterne ( ministero, enti locali ecc.
es. facilitatore linguistico, psicologo );
ritiene infine necessario operare per abbattere i limiti di accesso al reale diritto allo
studio che possono qualificarsi come ostacoli strutturali (v. barriere architettoniche
per quanto riguarda i DA ) o funzionali (mancanza della dotazione della
strumentazione individuale: libri di testo, ecc., per quanto riguarda lo svantaggio
socio-economico e culturale).
53
Nel nostro Istituto verranno effettuate degli Screenings, prove didattiche per la
prevenzione delle difficoltà di apprendimento che saranno somministrate:
ai bambini di 5 anni della Scuola dell’infanzia;
agli alunni delle classi prime della Scuola primaria;
agli studenti delle classi prime della Scuola secondaria di 1° grado.
Il nostro Istituto è stato eletto Scuola polo del Centro Studi ITAD – Scuola
Pedagogica Clinica accreditata MIUR.
AMBIENTI DI APPRENDIMENTO SUPPORTATI
DALLE TECNOLOGIE DIGITALI
Premessa
La legge 107 prevede che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale (http://www.istruzione.it/scuola_digitale/index.html), per perseguire obiettivi:
di sviluppo delle competenze digitali degli studenti,
di potenziamento degli strumenti didattici laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche,
di adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati,
di formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale,
di formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nella amministrazione,
di potenziamento delle infrastrutture di rete,
di valorizzazione delle migliori esperienze nazionali,
di definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.
Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.
Per facilitare questo processo di cambiamento in ogni scuola è stato individuato un Animatore Digitale (AD), una nuova figura che coordina – in collaborazione con il DS e il DSGA - la diffusione dell’innovazione digitale a scuola e le attività del PNSD.
L’Animatore sarà fruitore di una formazione specifica affinché possa
54
“favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le
politiche legate all'innovazione didattica
attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano
Nazionale Scuola digitale”
(rif. Prot. n° 17791 del 19/11/2015)
Il suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto a:
Formazione interna
Stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.
Coinvolgimento della comunità scolastica
Favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
Creazione di soluzioni innovative
Individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.
Progetto – azioni preliminari
In attesa dell’avvio della formazione specifica prevista per gli AD dalla nota 17791 del 19/11/2015, la sottoscritta individua le azioni preliminari da intraprendere in questa prima fase del proprio intervento:
pubblicazione nel sito della scuola del Piano Nazionale Scuola Digitale all’interno di un’area dedicata
condivisione del documento con l’intero corpo docente attraverso la diffusione di materiali e dispense nell’area riservata del sito
somministrazione di un questionario online per la rilevazione di conoscenze, competenze, tecnologie e aspettative dei docenti per l’individuazione dei bisogni sui tre ambiti del PNSD (strumenti, curricolo, formazione)
elaborazione e pubblicazione sul sito della scuola degli esiti dell’indagine
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Piano di attuazione PNSD – interventi triennio 2016-2019
Ambito Interventi A.S. 2016-2017
Formazione interna
Creazione di uno sportello di assistenza Partecipazione alla formazione specifica per Animatore
Digitale. Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori
Digitali. Formazione base per tutti i docenti per l’uso degli strumenti
tecnologici già presenti a scuola. Formazione per un migliore utilizzo degli ampliamenti
digitali dei testi in adozione. Formazione per l’uso di software per la Lim. Formazione all’utilizzo di cartelle condivise e documenti
condivisi di Google Drive per la condivisione di attività e la diffusione
delle pratiche. La sicurezza e la privacy in rete. Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali. Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze
digitali acquisite.
Coinvolgimento della comunità scolastica
Utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (per es. Google apps for Education)
Partecipazione a Generazioni Connesse sui temi della cittadinanza Digitale
Partecipazione a progetti ed eventi nazionali ed internazionali eTwinning o Erasmus+
Coordinamento con lo staff dirigenziale e con le altre figure di sistema per la creazione di un gruppo di lavoro in ogni plesso dell’istituto, costituito da coloro che intendono mettere a disposizione le proprie competenze in un’ottica di crescita condivisa con i colleghi.
Creazione di una commissione web di Istituto. Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai
genitori e agli alunni, sui temi del PNSD ( cittadinanza digitale, sicurezza, privacy, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo)
Ambito Interventi A.S. 2017-2018
Formazione interna
Mantenimento dello sportello di assistenza Formazione specifica per AD - Partecipazione a comunità
di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale
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Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito digitale.
Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione. Formazione all’utilizzo delle Google Apps for Educational
per l’organizzazione e per la didattica. Formazione all’uso del coding nella didattica. Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del
pensiero computazionale. Utilizzo di piattaforme di e-learning (per es. Edmodo o
Fidenia) per potenziare e rendere interattivo il processo di insegnamento/apprendimento e favorire la comunicazione tra i membri della comunità scolastica.
Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola.
Coinvolgimento della comunità scolastica
Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema e il gruppo di lavoro.
Implementazione degli spazi web specifici di documentazione e diffusione delle azioni relative al PNSD.
Realizzazione da parte di docenti e studenti di video, utili alla didattica e alla documentazione di eventi/progetti di Istituto.
Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato multimediale.
Utilizzo di cartelle e documenti condivisi di Google Drive per la formulazione e consegna di documentazione: programmazioni, relazioni finali, monitoraggio azioni del PTOF e del PdM
Utilizzo di strumenti per la condivisione con gli alunni (gruppi, community)
Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio.
Creazione di soluzioni innovative
Stimolare e diffondere la didattica project-based. Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un
ambiente digitale con metodologie innovative e sostenibili (economicamente ed energeticamente).
Potenziamento di Google apps for Education Creazione di repository disciplinari per la didattica auto-
prodotti e/o selezionati a cura della comunità docenti. Cittadinanza digitale. Costruire curricola verticali per le competenze digitali,
soprattutto trasversali o calati nelle discipline. Creazione biblioteca mediatica
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Creazione di aule 2.0 Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica
(linguaggio Scratch) Attivazione di un Canale Youtube per la raccolta di video
delle attività svolte nella scuola sperimentazione di nuove soluzioni digitali hardware e
software. Ambito Interventi A.S. 2018-2019
Formazione interna
Mantenimento dello sportello di assistenza Progettazione di percorsi didattici integrati basati sulla
didattica per competenze. Realizzazione di learning objects con la LIM o altri
strumenti dedicati. Uso del coding nella didattica. Sostegno ai docenti per lo
sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale. Utilizzo di piattaforme di elearning per potenziare e
rendere interattivo il processo di insegnamento/apprendimento
Utilizzo del cloud d’Istituto per favorire la condivisione e la comunicazione tra i membri della comunità scolastica - relativa formazione ed implementazione
Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa.
Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e all’adozione di metodologie didattiche innovative.
Formazione sulle tematiche della cittadinanza digitale. Utilizzo di e-portfoli da parte di docenti ed alunni.
Coinvolgimento della comunità scolastica
Eventi aperti al territorio, sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo)
Utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche (Google apps for Education).
Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” a Code Week e a all’ora di coding attraverso la realizzazione di laboratori di coding aperti al territorio.
Partecipazione a Generazioni Connesse sui temi della cittadinanza Digitale
Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema
Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali anche attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche / Enti / Associazioni /
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Università
Creazione di soluzioni innovative
Stimolare e diffondere la didattica project-based. Diffusione della sperimentazione di nuove metodologie
nella didattica: webquest, flipped classroom, eTwinning
Creazione di repository disciplinari a cura della comunità docenti.
Utilizzo del coding con software dedicati (Scratch). Partecipazione ad eventi / workshop / concorsi sul
territorio. Risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti
digitali. Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme
digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca.
Implementazione biblioteca mediatica. Creazione di aule 2.0 o 3.0
Essendo parte di un Piano Triennale ogni anno potrebbe subire variazioni o venire aggiornato secondo le esigenze e i cambiamenti dell’Istituzione Scolastica.
L’Animatore Digitale Monica Cavalletti
SEZIONE N° 3: GOVERNANCE D’ISTITUTO
Funzioni e ruoli a livello di organismi collegiali e di persone
Le attività della scuola sono gestite attraverso i seguenti organi:
3.1 – Organigramma
Dirigente Scolastico:
Prof. Alessandro Ernestini
Collaboratori del D.S.:
Monterosso Antonella, con funzione vicario e responsabile scuola sec.
di 1°grado Fantappiè
Spanata Rosella, responsabile scuola primaria Concetti
Gobattoni Giovanna, responsabile scuola dell’ infanzia S. Sisto
Giovannelli Elvira, responsabile scuola dell’infanzia Pilastro
59
Funzioni strumentali:
Interventi e servizi per gli studenti
1. Eutizi Daniela/ Gobattoni Giovanna – Intercultura
2. Pangari Giuseppe Massimo – Orientamento
3. Giovannelli Elvira/ Carrozza Roberta - Continuità
4. Bastianini Evelina– Gestione disturbo specifico d’apprendimento
– DSA
5. Cavalletti Monica – Tecnologie informatiche
6. Sensi Letizia – P.T.O.F. e autovalutazione d’Istituto
Organi collegiali d’istituto:
Consiglio d’Istituto
Giunta esecutiva
Collegio dei docenti (articolato in gruppi di lavoro e commissioni)
Consigli di classe, interclasse, intersezione
Comitato per la valutazione del servizio
Collegio di Garanzia.
Ufficio di Segreteria
Direttore dei servizi generali e amministrativi: Sig. ra Zega Dina
Assistenti amministrativi:
Sig.ra Billi Maria Lilia
Sig.ra Lana Nadia
Sig.ra Sarzana Paola
Sig.ra Zega Paola
Collaboratori scolastici
Sig.ra Baldi Maria Assunta
Sig.ra Bernabei Palmira
Sig.ra Burratti Mauro
Sig.ra Cignini Lucia
Sig. Costantini Alfredo
Sig.ra Latini Annina
Sig.ra Lombardo Domenica
Sig.ra Madrignani Tiziana
Sig.ra Pianura Anna Rita
Sig. Puglisi Sergio
Sig.ra Ragonesi Paola
Sig. Sensi Paolo
Sig.ra Troiano Maria Giovanna
Sig.ra Vannini Lucia
60
FABBISOGNO DI ORGANICO
In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in
riferimento alle sezioni “L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e
collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015:
a. posti comuni e di sostegno
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Annualità Fabbisogno per il
triennio
Motivazione: indicare il
piano delle sezioni
previste e le loro
caratteristiche (tempo
pieno e normale,
pluriclassi….)
Posto
comune
Posto di
sostegno
Scuola
dell’infanzia
a.s. 2016-
17: n. 17
15
2
a.s. 2017-
18: n.
15
2
a.s. 2018-
19: n.
15
2
Scuola
primaria
a.s. 2016-
17: n. 22
18
2
a.s. 2017-
18: n.
18
2
a.s. 2018-
19: n.
18
2
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO
Classe di
concorso/sostegno
a.s.
2016-17
a.s. 2017-
18
a.s.
2018-19
Motivazione:
indicare il piano
delle classi previste
e le loro
61
caratteristiche
A028
ED. ART.
1 + ore 8
(C.O.)
( Cont.
Orario)
1 + ore 8 (C.O.)
( Cont. Orario)
1 + ore 8
(C.O.)
( Cont.
Orario)
A030
ED. FIS.
1 + ore 8
(C.O.)
1 + ore 8 (C.O.)
1 + ore 8
(C.O.)
A032
ED. MUS.
1 + ore 8
(C.O.)
1 + ore 8 (C.O.)
1 + ore 8
(C.O.)
A033
ED. TEC.
1 + ore 8
(C.O.)
1 + ore 8 (C.O.)
1 + ore 8
(C.O.)
A043
LETTERE
7 + 4 ore
(C.O.)
7 + 4 ore (C.O.)
7 + 4 ore
(C.O.)
A059
MATEMAT.
4 + 6 ore
(C.O.)
4 + 6 ore (C.O.)
4 + 6 ore
(C.O.)
A245
FRANCESE
1
1
1
A345
INGLESE
2 + 3 ore
(C.O.)
2 + 3 ore (C.O.)
2 + 3 ore
(C.O.)
A445
SPAGNOLO
Ore 10 (C.O.)
Ore 10 (C.O.)
Ore 10 (C.O.)
SOSTEGNO
5
5
5
RELIGIONE
ORE 13
ORE 13
ORE 13
Posti per il potenziamento
Tipologia (es. posto
comune primaria,
classe di concorso
scuola secondaria,
sostegno…)
n.
docenti
Motivazione
Scuola primaria – Posto Comune
Scuola primaria – Ambito logico
mat.
1
1
Scuola secondria I grado:
A028
A030
A043
A059
Sostegno
1
1
1
1
1
Sarà accantonato preliminarmente un posto di docente
della classe concorso A028 per il semiesonero del primo
collaboratore del Dirigente Scolastico.
62
Posti per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario,
nel rispetto di quanto
stabilito dal comma 14 dell’art. 1, legge 107/2015.
Tipologia n.
Assistente amministrativo
4
Collaboratore scolastico
13
Assistente tecnico e relativo
profilo (solo scuole superiori)
Altro - DSGA
1
SCHEDE INDIVIDUALI DEI DOCENTI DELL’ORGANICO
POTENZIATO
SCHEDA DI PROGETTAZIONE PER L’ATTIVITA’ DEI DOCENTI DELL’ORGANICO
POTENZIATO
SCHEDA INDIVIDUALE
ISTITUTO I. C. “L.
FANTAPPIE’”
VITERBO
INDIRIZZO Via Vetulonia n.
44
codice
meccanografico
VTIC 82900N
Cognome e nome
del docente
MURA ANTIOCO Luogo e data di
nascita
Ardauli (OR)
07/06/1962
CLASSE DI
CONCORSO
Docente Scuola
Primaria
NOMINATO IN
RUOLO FASE C
SUPPLENTE FINO
AL 30/06/2016
Sì
Si prevede
l’utilizzo
nelle seguenti
classi
Corso A, Corso B, 4
C
Numero totale di
ore
settimanali di
impegno nel
progetto
22
63
L’insegnante
sostituisce
figure di
collaborazione
del dirigente
scolastico
(se sì, indicare in
quali
classi)
NO Numero totale di
ore
settimana
/
Si prevede anche
l’utilizzo per
supplenze
brevi si/no
SI Numero totale di
ore
settimana
In base alle
esigenze
L’insegnante sarà
utilizzato
in un grado di
scuola
diverso rispetto a
quello
della sua nomina?
Si/No
NO
Indicare
l’eventuale
grado di scuola
differente
e l’eventuale
diverso
Istituto di
titolarità
/
AMBITO DI UTILIZZO ORGANIZZAZIONE RELAZIONE CON
L’ART. 1 C. 7 LEGGE
107/2015
RELAZIONE CON LE
PRIORITA’
INDIVIDUATE NEL
RAV
64
Supporto alunni con
B.E.S.
Attività
individualizzata
e/o in piccolo
gruppo con alunni
B.E.S.
Classi 2B, 3A, 3B,
4A, 4C, 5A, 5B
12 ore settimanali
Art. 1, comma 7,
lett
i) potenziamento
delle metodologie
laboratoriali e
delle attività di
laboratorio;
l) potenziamento
dell'inclusione
scolastica e del
diritto allo studio
degli alunni con
bisogni educativi
speciali
attraverso
percorsi
individualizzati e
personalizzati
anche con il
supporto e la
collaborazione dei
servizi socio-
sanitari ed
educativi del
territorio e delle
associazioni di
settore;
n) riduzione del
numero di
alunni e di
studenti per
classe o per
articolazioni di
gruppi di
classi,
p) valorizzazione
di percorsi
formativi
individualizzati e
coinvolgimento
degli alunni e degli
studenti;
r) alfabetizzazione
e perfezionamento
dell'italiano come
lingua seconda
attraverso corsi e
laboratori per
studenti di
cittadinanza o di
lingua non italiana
Priorità
Esiti degli
studenti/Risultati
scolastici
Traguardo
Riduzione della
variabilità tra
classi Area di
Processo
Inclusione e
differenziazione:
potenziamento
percorsi di
inclusione a
seguito di Piano di
Formazione
“Progetto B.E.S.
Orientamento
strategico e
organizzazione
della scuola:
creazione di spazi
per la condivisione
di strumenti e
materiali didattici.
Sviluppo e
valorizzazione
delle risorse
umane:
Formazione per
l’aggiornamento
professionale dei
docenti (“Progetto
B.E.S.”).
Potenziamento area
matematico/scientifica
4 A e 4 C
progetto Miur:
Programma il
Futuro
b) potenziamento
delle competenze
matematico-
logiche e
65
10 ore settimanali scientifiche;
h) sviluppo delle
competenze
digitali degli
studenti, con
particolare
riguardo al
pensiero
computazionale,
all'utilizzo critico
e consapevole dei
social network e
dei media
Modularità dell’utilizzo
in supplenze brevi
a) competenze
linguistiche
(lingua
nazionale e
lingua
straniera);
b) competenze
matematiche e
scientifiche e
tecnologiche
c) imparare a
imparare;
d) competenze
sociali e civiche;
Art 1, comma 7,
lett:
a) valorizzazione e
potenziamento
delle competenze
linguistiche,
con particolare
riferimento
all'italiano;
b) potenziamento
delle competenze
matematico-
logiche e
scientifiche;
d) sviluppo delle
competenze in
materia di
cittadinanza
attiva e
democratica
attraverso la
valorizzazione
dell'educazione
interculturale e
alla pace, il
rispetto delle
differenze e il
dialogo tra le
culture, il
sostegno
dell'assunzione di
responsabilità
nonché della
solidarietà e della
cura dei beni
comuni e della
consapevolezza
dei diritti e dei
doveri;
e) sviluppo di
comportamenti
responsabili
Priorità
Esiti degli
studenti/Risultati
scolastici
Traguardo
Riduzione della
variabilità tra
classi
Area di Processo
Curricolo,
progettazione e
valutazione.
66
ORARIO SETTIMANALE DEL DOCENTE (suscettibile di variazioni dinamiche a seconda della modularità) ORA LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI
1 2B 4 A 4 C 4 C 4 A
2 2 B 4 A 4 C 4 A 4 A
3 5 B 2 B 3 A 4 A
4 5 B 4 C 3 A 3 B
5 5 B 4 C 3 A 3 B
Nota: Tutte le attività, sono coerenti con il curricolo generale di
Istituto e in esso sono organicamente inserite in termini di
competenze, abilità e conoscenze da raggiungere e strumenti e
modalità di valutazione. Lo sviluppo di dettaglio delle attività sarà
oggetto del piano di lavoro dei singoli docenti o gruppi di docenti e
potrà essere oggetto di modularizzazione variabile nel corso
dell’anno, come previsto dal DPR 275/99.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
SCHEDA DI PROGETTAZIONE PER L’ATTIVITA’ DEI DOCENTI DELL’ORGANICO POTENZIATO
SCHEDA INDIVIDUALE
ISTITUTO I. C. “L.
FANTAPPIE’”
VITERBO
INDIRIZZO
Via Vetulonia n. 44
codice
meccanografico
VTIC 82900N
Cognome e nome
del docente SASSARA
ANTONELLA
Luogo e data di
nascita
Viterbo, 20/01/1970
CLASSE DI CONCORSO
A246 NOMINATO IN RUOLO
FASE C
SUPPLENTE FINO
30/06/2016
SI
ispirati alla
conoscenza e al
rispetto della
legalità della
sostenibilità
ambientale, dei
beni paesaggistici,
del patrimonio e
delle attività
culturali;
67
Si prevede l’utilizzo
nelle seguenti classi
di concorso
Storia, italiano,
matematica,
scienze e lingue
straniere.
Numero totale di
ore
settimanali di
impegno nel
progetto
18/18
L’insegnante
sostituisce
figure di
collaborazione
del dirigente
scolastico
(se sì, indicare in
quali
classi)
NO Numero totale di
ore
settimana
Si prevede anche
l’utilizzo per
supplenze
brevi si/no
SI Numero totale di
ore
settimana
In base alle
esigenze
L’insegnante sarà
utilizzato in un
grado di scuola
diverso rispetto a
quello della sua
nomina? Si/No
SI
Indicare l’eventuale
grado di scuola
differente
e l’eventuale
diverso
Istituto di titolarità
Scuola Secondaria
1°
AMBITO DI UTILIZZO ORGANIZZAZIONE RELAZIONE CON
L’ART. 1 C. 7
LEGGE 107/2015
RELAZIONE CON LE
PRIORITA’
INDIVIDUATE NEL
RAV
Recupero e
potenziamento nelle
discipline di Italiano,
Matematica, Storia,
Scienze, Lingue Straniere
Suddivisione del
gruppo classe in
gruppi di livello e
gruppi di interesse
art. 1, comma 7
lett.
a) valorizzazione
e potenziamento
delle
competenze
linguistiche,
con particolare
riferimento
all'italiano
nonché alla
lingua inglese
e ad altre lingue
dell'Unione
europea;
b)
potenziamento
delle
competenze
matematico-
logiche e
scientifiche;
n) riduzione del
numero di
alunni e di
Priorità
Esiti degli
studenti/Risultati
scolastici
Traguardo
Riduzione della
variabilità tra
classi
Area di Processo
Curricolo,
progettazione e
valutazione.
68
studenti per
classe o per
articolazioni di
gruppi di
classi;
p)valorizzazione
di percorsi
formativi
individualizzati
e coinvolgimento
degli alunni;
- Alfabetizzazione
alunni stranieri
- Supporto alunni con
B.E.S.
Alfabetizzazione
alunni stranieri
Attività
individualizzata e
supporto alunni
B.E.S.
art. 1, comma 7
lett.
i)
potenziamento
delle
metodologie
laboratoriali e
delle attività di
laboratorio;
l) potenziamento
dell'inclusione
scolastica e del
diritto allo
studio
degli alunni con
bisogni
educativi
speciali
attraverso
percorsi
individualizzati
e personalizzati
anche con il
supporto e la
collaborazione
dei servizi socio-
sanitari ed
educativi del
territorio
e delle
associazioni di
settore;
p)
valorizzazione
di percorsi
formativi
individualizzati
e
coinvolgimento
degli alunni e
degli studenti;
r)
alfabetizzazione
e
Priorità
Esiti degli
studenti/Risultati
scolastici
Traguardo
Riduzione della
variabilità tra
classi
Area di Processo
Inclusione e
differenziazione:
potenziamento
percorsi di
inclusione a
seguito di Piano
di Formazione
“Progetto B.E.S.
Orientamento
strategico e
organizzazione
della scuola:
creazione di spazi
per la
condivisione di
strumenti e
materiali
didattici.
Sviluppo e
valorizzazione
delle risorse
umane:
Formazione per
l’aggiornamento
professionale dei
docenti
(“Progetto
B.E.S.”).
69
perfezionamento
dell'italiano
come lingua
seconda
attraverso corsi
e laboratori per
studenti di
cittadinanza o
di lingua non
italiana;
Certificazione “Delf
Scolaire” Lingua Francese
Classi 2 e 3 A, 2 e 3
B, 2 e 3 D
Orario
extracurricolare
Lunedì 14.15 – 16.15
Rientri
pomeridiani per la
preparazione al
conseguimento
della certificazione
“Delf Scolaire”
n) apertura
pomeridiana
delle scuole e
riduzione del
numero di
alunni e di
studenti per
classe o per
articolazioni di
gruppi di
classi, con
potenziamento
del tempo
scolastico
Priorità
Esiti degli
studenti/Risultati
scolastici
Traguardo
Riduzione della
variabilità tra
classi
Area di Processo
Curricolo,
progettazione e
valutazione.
Modularità dell’utilizzo in
supplenze brevi
e) competenze
linguistiche
(lingua
nazionale e
lingua
straniera);
f) competenze
matematiche e
scientifiche e
tecnologiche
g) imparare a
imparare;
h) competenze
sociali e civiche;
art. 1, comma 7
lett.
a) valorizzazione
e potenziamento
delle
competenze
linguistiche,
con particolare
riferimento
all'italiano;
b)
potenziamento
delle
competenze
matematico-
logiche e
scientifiche;
d) sviluppo delle
competenze in
materia di
cittadinanza
attiva e
democratica
attraverso la
valorizzazione
dell'educazione
interculturale e
alla pace, il
rispetto delle
differenze e il
dialogo
Priorità
Esiti degli
studenti/Risultati
scolastici
Traguardo
Riduzione della
variabilità tra
classi
Area di Processo
Curricolo,
progettazione e
valutazione.
70
tra le culture, il
sostegno
dell'assunzione
di
responsabilità
nonché della
solidarietà e
della cura dei
beni comuni e
della
consapevolezza
dei diritti e dei
doveri;
e) sviluppo di
comportamenti
responsabili
ispirati alla
conoscenza e al
rispetto della
legalità della
sostenibilità
ambientale, dei
beni
paesaggistici,
del patrimonio e
delle attività
culturali;
ORARIO SETTIMANALE DEL DOCENTE (suscettibile di variazioni dinamiche a seconda della modularità)
ORA LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI SABATO
1 Matematica Italiano Italiano
2 Matematica Italiano
3 Storia Italiano Italiano
4 Inglese Inglese Matematica
5 Italiano Spagnolo Inglese
6 Matematica Italiano
7* Delf Scolaire
8* Delf Scolaire
* = orario extracurricolare
Nota: Tutte le attività, sono coerenti con il curricolo generale di
Istituto e in esso sono organicamente inserite in termini di
competenze, abilità e conoscenze da raggiungere e strumenti e
modalità di valutazione. Lo sviluppo di dettaglio delle attività sarà
oggetto del piano di lavoro dei singoli docenti o gruppi di docenti e
potrà essere oggetto di modularizzazione variabile nel corso
dell’anno, come previsto dal DPR 275/99.
71
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
SCHEDA DI PROGETTAZIONE PER L’ATTIVITA’ DEI DOCENTI DELL’ORGANICO POTENZIATO
SCHEDA INDIVIDUALE
ISTITUTO I. C. “L.
FANTAPPIE’”
VITERBO
INDIRIZZO
Via Vetulonia n. 44
codice
meccanografico
VTIC 82900N
Cognome e nome
del docente IACARELLI
SAHARA
Luogo e data di
nascita
Roma, 27/10/1978
CLASSE DI CONCORSO
A028 NOMINATO IN RUOLO
FASE C
SUPPLENTE FINO
30/06/2016
SI
Si prevede l’utilizzo
nelle seguenti classi
Corso A – Corso B –
1 e 3 C – 1D (st.arte)
1B (supporto 2
alunni BES)
2C (alfabetizzazione
1 alunno)
Numero totale di
ore
settimanali di
impegno nel
progetto
18
L’insegnante
sostituisce
figure di
collaborazione
del dirigente
scolastico
(se sì, indicare in
quali
classi)
NO Numero totale di
ore
settimana
/
Si prevede anche
l’utilizzo per
supplenze
brevi si/no
SI Numero totale di
ore
settimana
In base alle
esigenze
L’insegnante sarà
utilizzato
in un grado di
scuola
diverso rispetto a
quello
della sua nomina?
Si/No
NO
Indicare l’eventuale
grado di scuola
differente
e l’eventuale
diverso
Istituto di titolarità
/
AMBITO DI UTILIZZO ORGANIZZAZIONE RELAZIONE CON
L’ART. 1 C. 7
LEGGE 107/2015
RELAZIONE CON LE
PRIORITA’
INDIVIDUATE NEL
RAV
72
Potenziamento Storia
dell’Arte
Corso A – Corso B
– 1 e 3 C – 1D
Numero di ore
settimanali :
8/10 ore a
settimane
alternate.
consapevolezza ed
espressione
culturale (st.arte)
Ogni giorno i
ragazzi sono
sottoposti a una
pluralità di stimoli
visivi che non
sempre
decodificano. Il
modulo di
potenziamento
nasce dalla
necessità di
comprendere e
approfondire i
meccanismi con
cui guardiamo il
mondo, attraverso
un percorso che
permetta di
leggere e
individuare gli
elementi che
compongono il
linguaggio visivo.
Oltre a maturare
una maggiore
attenzione verso
la realtà esterna
imparando a
tradurre ciò che
osservano
attraverso i mezzi
offerti
dall’operare
artistico. La
comprensione di
una lingua non
può prescindere
dalla sua pratica:
è perciò
necessario
sperimentare l’uso
della grammatica
visuale, che va a
comporre il
linguaggio
art. 1, comma 7
lett.
c)
potenziamento
delle
competenze
nella pratica e
nella cultura
dell'arte e nella
storia dell'arte
f)
alfabetizzazione
all'arte, alle
tecniche e ai
media di
produzione e
diffusione delle
immagini;
Priorità
Esiti degli
studenti/Risultati
scolastici
Traguardo
Riduzione della
variabilità tra
classi
Area di Processo
Curricolo,
progettazione e
valutazione.
73
universale usato
dagli artisti per
comunicare idee,
sentimenti ed
emozioni e che si
serve di tecniche
come il disegno, la
pittura, la scultura
e l’architettura.
Questo progetto di
potenziamento
vuole indagare
aspetti inerenti il
mondo dell’arte,
mettendo in
evidenza non solo
modalità legate
alle arti visive ma
anche attraverso
l’attuale ricerca
utilizzando come
strumenti i media
interattivi e il
cinema. Questi
strumenti
disciplinari che
hanno
caratteristiche e
linguaggi
differenti,
saranno infatti un
fertile campo
d’indagine per
rielaborare.
- Alfabetizzazione
alunni stranieri
- Supporto alunni
con B.E.S.
(Laboratorio
creativo)
1 B – 2 C
Alfabetizzazione
alunni stranieri
+ Laboratorio
Creativo (
supporto Alunni H)
art. 1, comma 7
lett.
i)
potenziamento
delle
metodologie
laboratoriali e
delle attività di
laboratorio;
l) potenziamento
dell'inclusione
scolastica e del
diritto allo
studio
degli alunni con
bisogni
educativi
speciali
attraverso
percorsi
individualizzati
Priorità
Esiti degli
studenti/Risultati
scolastici
Traguardo
Riduzione della
variabilità tra
classi
Area di Processo
Ambiente di
apprendimento:
miglioramento
dell’organizzazione
degli spazi
(creazione di
laboratori)
Inclusione e
differenziazione:
potenziamento
percorsi di
inclusione a
74
e personalizzati
anche con il
supporto e la
collaborazione
dei servizi socio-
sanitari ed
educativi del
territorio
e delle
associazioni di
settore;
p)
valorizzazione
di percorsi
formativi
individualizzati
e
coinvolgimento
degli alunni e
degli studenti;
r)
alfabetizzazione
e
perfezionamento
dell'italiano
come lingua
seconda
attraverso corsi
e laboratori per
studenti di
cittadinanza o
di lingua non
italiana;
seguito di Piano di
Formazione
“Progetto B.E.S.
Orientamento
strategico e
organizzazione
della scuola:
creazione di spazi
per la condivisione
di strumenti e
materiali didattici.
Sviluppo e
valorizzazione
delle risorse
umane:
Formazione per
l’aggiornamento
professionale dei
docenti (“Progetto
B.E.S.”).
Modularità dell’utilizzo
in supplenze brevi
i) competenze
linguistiche
(lingua
nazionale e
lingua
straniera);
j) competenze
matematiche e
scientifiche e
tecnologiche
k) imparare a
imparare;
l) competenze
sociali e civiche;
art. 1, comma 7
lett.
a) valorizzazione
e potenziamento
delle
competenze
linguistiche,
con particolare
riferimento
all'italiano;
b)
potenziamento
delle
competenze
matematico-
logiche e
scientifiche;
d) sviluppo delle
competenze in
materia di
cittadinanza
attiva e
Priorità
Esiti degli
studenti/Risultati
scolastici
Traguardo
Riduzione della
variabilità tra
classi
Area di Processo
Curricolo,
progettazione e
valutazione.
75
democratica
attraverso la
valorizzazione
dell'educazione
interculturale e
alla pace, il
rispetto delle
differenze e il
dialogo
tra le culture, il
sostegno
dell'assunzione
di
responsabilità
nonché della
solidarietà e
della cura dei
beni comuni e
della
consapevolezza
dei diritti e dei
doveri;
e) sviluppo di
comportamenti
responsabili
ispirati alla
conoscenza e al
rispetto della
legalità della
sostenibilità
ambientale, dei
beni
paesaggistici,
del patrimonio e
delle attività
culturali;
ORARIO SETTIMANALE DEL DOCENTE (suscettibile di variazioni dinamiche a seconda
della modularità)
Settimana A
ORA LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’
1 3A st arte supporto 2B st arte supporto
/alfab
2 3A st arte supporto
/alfab
2B st arte supporto
/alfab
3 supporto/alfab supporto
/alfab
4 supporto
/alfab
supporto
/alfab
1C st arte supporto
/alfab
3C st arte
5 supporto
/alfab
1C st arte 3C st arte
Settimana B
76
ORA LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’
1 supporto
/alfab
1A st arte supporto
/alfab
2A st arte
2 supporto
/alfab
1A st arte supporto
/alfab
2A st arte
3 supporto
/alfab
supporto
/alfab
4 3B st arte 1D st arte supporto
/alfab
1B st arte supporto
/alfab
5 3B st arte 1D st arte 1B st arte
Nota: Tutte le attività, sono coerenti con il curricolo generale di
Istituto e in esso sono organicamente inserite in termini di
competenze, abilità e conoscenze da raggiungere e strumenti e
modalità di valutazione. Lo sviluppo di dettaglio delle attività sarà
oggetto del piano di lavoro dei singoli docenti o gruppi di docenti e
potrà essere oggetto di modularizzazione variabile nel corso
dell’anno, come previsto dal DPR 275/99.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
SCHEDA DI PROGETTAZIONE PER L’ATTIVITA’ DEI DOCENTI DELL’ORGANICO POTENZIATO
SCHEDA INDIVIDUALE
ISTITUTO I. C. “L.
FANTAPPIE’”
VITERBO
INDIRIZZO Via Vetulonia n. 44
codice
meccanografico
VTIC 82900N
Cognome e nome
del docente PECORARI
FRANCESCO
Luogo e data di
nascita
Orvieto (TR), 29/12/1984
CLASSE DI
CONCORSO
A032 SUPPLENTE FINO
30/06/2016 SU
POSTO ORGANICO
POTENZIATO
NOMINATO IN
RUOLO
FASE C
SI (per 4 ore settimanali)
Si prevede
l’utilizzo
nelle seguenti
Numero totale di
ore
settimanali di
77
classi impegno nel
progetto
L’insegnante
sostituisce
figure di
collaborazione
del dirigente
scolastico
(se sì, indicare in
quali
classi)
NO Numero totale di
ore
settimana
/
Si prevede anche
l’utilizzo per
supplenze
brevi si/no
SI Numero totale di
ore
settimana
All’occorrenza
L’insegnante sarà
utilizzato
in un grado di
scuola
diverso rispetto a
quello
della sua nomina?
Si/No
NO
Indicare
l’eventuale
grado di scuola
differente
e l’eventuale
diverso
Istituto di
titolarità
/
78
AMBITO DI UTILIZZO ORGANIZZAZIONE RELAZIONE CON
L’ART. 1 C. 7 LEGGE
107/2015
RELAZIONE CON LE
PRIORITA’
INDIVIDUATE NEL
RAV
Potenziamento
nelle disciplina
Musica
Suddivisione del
gruppo classe in
gruppi di livello e
gruppi di interesse
Venerdì dalle 12.10
alle 14.10
Art. 1, comma 7,
lett:
c) potenziamento
delle competenze
nella pratica e
nella cultura
musicali;
n) riduzione del
numero di alunni e
di studenti per
classe o per
articolazioni di
gruppi di classi;
p)valorizzazione di
percorsi formativi
individualizzati e
coinvolgimento
degli alunni.
Priorità
Esiti degli
studenti/Risultati
scolastici
Traguardo
Riduzione della
variabilità tra
classi
Area di Processo
Curricolo,
progettazione e
valutazione
Progetto Erasmus
+ KA2
Partnership con tre
istituti europei,
l’Institut D'Auro di
Santpedor,
Catalogna , Spagna
e gli istituti “Ticaret
Odası Vakfı Mesleki
ve Teknik Anadolu
Lisesi” di Gebze,
Kocaeli, Turchia e
“Gimnazjum nr 2 im.
Jana Wegnera “di
Łowicz, Polonia.
Il progetto,
finalizzato alla
realizzazione di un
Musical, prevede
una iniziale fase di
progettazione nella
quale sono
coinvolti i docenti
referenti di ogni
Istituto e
successivamente,
loscambio degli
alunni La mobilità
dei nostri alunni e
l’accoglienza dei
ragazzi stranieri, si
sostanzierà in 5-6
giorni, viaggio
Classi 3 A, 3 B, 3 C, 3
D, 3 E, 3F
Rientri pomeridiani
per la preparazione
del Musical
Orario : 14.30 –
16.30
n) apertura
pomeridiana delle
scuole e riduzione
del numero di
alunni e di studenti
per classe o per
articolazioni di
gruppi di classi,
con potenziamento
del tempo
scolastico
Priorità
Esiti degli
studenti/Risultati
scolastici
Traguardo
Riduzione della
variabilità tra
classi
Area di Processo
Curricolo,
progettazione e
valutazione
79
compreso.
Destinatari:
studenti classi 2^ e
3^ Scuola
Secondaria di 1°.
ORARIO SETTIMANALE DEL DOCENTE (suscettibile di variazioni dinamiche
a seconda della modularità)
ORA LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI SABATO
1
2
3
4
5 Potenziamento
Musica
6 Potenziamento
Musica
7* Progetto Erasmus
+
8* Progetto Erasmus
+
* = orario extracurricolare
Nota: Tutte le attività, sono coerenti con il curricolo generale di
Istituto e in esso sono organicamente inserite in termini di
competenze, abilità e conoscenze da raggiungere e strumenti e
modalità di valutazione. Lo sviluppo di dettaglio delle attività sarà
oggetto del piano di lavoro dei singoli docenti o gruppi di docenti e
potrà essere oggetto di modularizzazione variabile nel corso
dell’anno, come previsto dal DPR 275/99.
ORGANIZZAZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
Dipartimenti disciplinari Dipartimento educazionale
Commissioni e gruppi di lavoro
Docenti
Ciccarelli Carmela
Falesiedi Stefania
Filosomi Anna
Girelli Antonella
80
Scuola dell’infanzia S.
Sisto
Posti comuni
Gobattoni Giovanna
Migani Anna Maria
Patassini Rosalba
Docenti
Scuola dell’infanzia
Pilastro
Posti comuni
Adami Maria
Bellumore Francesca
Cima Paola
Cignini Maria Teresa
Errera Alessandra
Giovannelli Elvira
Migani Anna Maria
Prisco Domenica
Rampolli Mariani Roberta
Docenti
Scuola Primaria Concetti
Posti comuni e
posti docenti specializzati
L2
Buttinelli Rosanna
Codino Teresa Antonella
Confessa Carmela
Croce Emilia
D’Agostino Giovanna
Delfino Margherita
Della Casa Anna Rita
Filoscia Maria Serena
Giorni Margherita
Lupi Ilaria
Manfroni Sabina
Olimpio Maria Dolores
Pagnottelli Maria Chiara
Pallotta Francesca
Pasquini Patrizia
Primavera Paola
Sacconi Luciana
Sensi Letizia
Spanata Rosella
81
Docenti
Classi di concorso
Scuola secondaria di 1°
grado
Fantappiè
Auricchio Natalia
Barberio Maria Rosaria
Buzzi Lanfranco
Cardarelli Maria Valentina
Carrozza Roberta
Cavalletti Monica
Ceccarini Liana
Chiatti Rosa
Cicconi Luigino
Eutizi Daniela
Faccenda Valerio
Fioravanti Carla
Fontana Enrico
Fortugno Paolo
Giorni Gabriella
Lazzari Emilia
Marziali Manuela
Mencarelli Alessandra
Menghini Emanuela
Mercurio Rossana Daniela
Mezzetti Claudia
Monterosso Antonella
Mura Claudia
Pangari Giuseppe Massimo
Pedichini Paolo
Polidori Antonella
Pontremoli Manuela
Quaratino Roberta
Sbandi Anna
Scarponi Laura
Tesoriere Maria
Tomarelli Laura
Vozzella Simona
82
Docenti di sostegno dell’Istituto Fantappiè
SCUOLA DELL’INFANZIA SAN SISTO
SCUOLA DELL’INFANZIA PILASTRO
Achilli Giorgia
Bellitto Luigina
SCUOLA PRIMARIA CONCETTI Buratti Raffaella
Mattioli Daniele
SCUOLA SEC. DI 1° GRADO
FANTAPPIÈ
Bartoletti Alessandra
Bastianini Evelina
Cerolini Luigi
Patitucci Carla
Peruzzi Ester
Petronio Lucia
LA SICUREZZA NEL PTOF
SICUREZZA SCOLASTICA
Il P.O.F. dell’I.C. Fantappiè assume il tema della sicurezza quale
termine di riferimento centrale nell’ambito dei programmi per
l’educazione alla salute.
Gli interventi didattici relativi ai temi della sicurezza sono coordinati
nell’ambito di un progetto unitario denominato “ a scuola di
benessere” che comprende le seguenti parti:
a) DESTINATARI:
tutti gli alunni della scuola;
b) FINALITA’
Le finalità del progetto prevedono:
1) promozione della cultura della prevenzione dei rischi;
2) informarsi per prevenire;
3) sviluppare l’abitudine a prevedere (“anticipare”) le possibili
conseguenze delle
proprie ed altrui azioni o di eventi ambientali;
4) interiorizzazione del “bene salute” quale valore di riferimento nelle
scelte di vita.
83
c) AZIONI
Le azioni coordinate dell’educazione alla sicurezza comprendono:
1) contestualizzazione dei temi della sicurezza nell’ambito dei
programmi ordinari di
educazione alla salute inseriti in “Cittadinanza e Costituzione”;
2) rilevazione/memorizzazione dei fattori di rischio presenti negli
ambienti scolastici e
3) adozione dei comportamenti preventivi conseguenti;
4) partecipazione alle prove simulate di evacuazione d’emergenza,
lettura
consapevole della cartellonistica, rispetto delle consegne;
5) trasferimento degli apprendimenti afferenti ai temi della sicurezza
anche in ambito
extra-scolastico (sulla strada, negli ambienti domestici, nei locali
pubblici ecc);
6) ciascun insegnante, nelle classi di competenza, assicura:
interventi informativi sui fattori di rischio presenti negli ambienti
scolastici;
interventi informativi sul corretto uso delle strutture,
strumentazioni e dotazioni scolastiche;
interventi informativi sui comportamenti preventivi.
SUI REGISTRI/AGENDE DEGLI INSEGNANTI E DI CLASSE
riportare periodicamente la seguente dicitura:
data........: in conformità con le opzioni programmatiche è
stato effettuato intervento informativo sui temi della tutela
del bene-salute e della sicurezza scolastica; in particolare è
stata ribadita l’informazione sui fattori di rischio presenti
nei locali scolastici e sui comportamenti preventivi
conseguenti.
SUI VERBALI DEI CONSIGLI DI INTERSEZIONE/INTERCLASSE/CLASSE
inserire una formula di questo tipo:
Gli insegnati confermano di aver regolarmente attuato le
indicazioni previste dal progetto “A scuola di benessere”
riportato nel PTOF 2016-2019 ed effettuato l’informazione
preventiva in ordine ai rischi rilevati.
Obbligo D.lg.626/94- D.Lvo 81/08
Figure sensibili per la sicurezza scolastica, organizzate nei seguenti
servizi:
84
Servizio di primo soccorso
Scuola dell’infanzia S.Sisto Scuola dell’infanzia
Pilastro Sig.ra Venanzi Silvana Ins. Giovannelli Elvira
Ins. Girelli Antonella
Scuola Primaria Concetti Ins. Codino Teresa Antonella
Ins. Sensi Letizia
Sig.ra Vannini Lucia
Scuola Secondaria di 1° grado Fantappiè Prof.ssa Bastianini Evelina
Prof.ssa Tesoriere Maria
Prof.ssa Monterosso Antonella
Sig. Costantini Alfredo
Servizio antincendio evacuazione
Scuola dell’infanzia S.Sisto Scuola dell’infanzia Pilastro Ins. Patassini Rosalba Sig.ra Ragonesi Paola
Sig.ra Venanzi Silvana Sig. Sensi Paolo
Scuola primaria Concetti Ins. Olimpio Maria Dolores
Ins. Codino Teresa Antonella
Ins. Sensi Letizia
Sig. Buratti Mauro
Scuola secondaria di 1° grado Fantappiè Sig.ra Pianura Anna Rita
Sig. Costantini Alfredo
Servizio di prevenzione e protezione
Datore di lavoro: D.S. Alessandro Ernestini
Membri del servizio di prevenzione e protezione
Ing. Amalio Rosati – Responsabile SPP
Prelegatiposti: Monterosso Antonella, Gobattoni Giovanna,
Giovannelli Elvira
ASPP: Ins. Mattioli Daniele, Ins. Patassini Rosalba, Ins. Errera
Alessandra
Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: Ins. Cignini Maria
Teresa
85
SEZIONE N°4 PIANO DI MIGLIORAMENTO
PIANO DI MIGLIORAMENTO (ai sensi del comma 14 dell’art. 1 L. 107/2015 e previsto dal D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80.)
Il Piano di Miglioramento si articola in 4 sezioni: Sezione 1: scelta degli obiettivi di processo più rilevanti Sezione 2: individuazione delle azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo Sezione 3: pianificazione delle azioni per ciascun obiettivo di processo Sezione 4: valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del Piano di Miglioramento Le prime due sezioni nascono da una riflessione approfondita e condivisa sulla scelta degli obiettivi di processo e delle azioni di miglioramento ad esse connesse (Sezione 5 del RAV). Le sezioni 3 e 4 costituiscono invece, il cuore della progettazione del Piano di Miglioramento e de monitoraggio del suo andamento.
SEZIONE 1. SCEGLIERE GLI OBIETTIVI DI PROCESSO PIU’ RILEVANTI IN 3 PASSI Passo1. Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi. Connessione tra ogni obiettivo di processo e le priorità individuate in modo da ottenere un quadro sinottico degli obiettivi di processo collegate alle priorità e traguardi.
TABELLA 1. RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO E PRIORITA’ STRATEGICHE
AREA DI PROCESSO
OBIETTIVI DI PROCESSO E’ CONNESSO ALLE PRIORITA E TRAGUARDI
Priorità Traguardo
CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
1. Elaborazione della Rubrica di Valutazione di istituto con obiettivi, indicatori e traguardi di sviluppo delle competenze per ogni sezione e classe.
Esiti degli studenti/Risultati scolastici: Elaborazione della Rubrica di Valutazione (indicatori e descrittori)
Riduzione della variabilità tra classi
2. Elaborazione criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza all’interno della Rubrica di Valutazione
Competenze chiave e di Cittadinanza
Uniformità nella valutazione del comportamento degli alunni.
3. Elaborazione ex novo prove intermedie strutturate per classi parallele e revisione delle prove iniziali e finali
Esiti degli studenti/Risultati scolastici
Riduzione della variabilità tra classi
4. Introduzione dei Dipartimenti Disciplinari e scansione annuale nei mesi di settembre, ottobre, febbraio, marzo, maggio. Elaborazione ex novo di prove intermedie strutturate per classi parallele e revisione delle esistenti prove iniziali e finali nelle
Esiti degli studenti/ Risultati nelle prove standardizzate nazionali: Introduzione dei Dipartimenti Disciplinari
Riduzione della variabilità degli esiti delle prove standardizzate nazionali tra le classi
86
discipline di Italiano, Matematica e lingue comunitarie
AMBIENTE DI APRENDIMENTO
1.Miglioramento dell’organizzazione degli spazi (creazione di laboratori)
Esiti degli studenti/Risultati scolastici
Riduzione della variabilità tra classi
2. Acquisto di dotazioni tecnologiche (LIM e PC) . Avvio classe 2.0
Esiti degli studenti/Risultati scolastici
Riduzione della variabilità tra classi
3. Potenziamento della rete Esiti degli studenti/Risultati scolastici
Riduzione della variabilità tra classi
INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE
1.Potenziamento percorsi di inclusione a seguito di Piano di Formazione “Progetto B.E.S.
Esiti degli studenti/Risultati scolastici
Riduzione della variabilità tra classi
CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
1. Incontri con i genitori, somministrazione di questionari orientativi in aggiunta alle consuete attività di orientamento in uso nell’Istituto.
Risultati a distanza: Maggior coinvolgimento delle famiglie nelle attività di Orientamento
Aumentare del 10% (nel triennio) della coincidenza tra consiglio orientativo espresso dal Consiglio di Classe e scelta delle famiglie
ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
1. Creazione di spazi per la
condivisione di strumenti e
materiali didattici
Esiti degli studenti/Risultati scolastici
Riduzione della variabilità tra classi
SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
1. Formazione per l’aggiornamento professionale dei docenti (Nel secondo e terzo anno saranno indicate altre iniziative di formazione sulla base delle procedure di autovalutazione di Istituto)
Esiti degli studenti/Risultati scolastici
Riduzione della variabilità tra classi
INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
1.
2.
3.
4.
Passo 2. Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo
TABELLA 2. CALCOLO DELLE NECESSITA’ DELL’INTERVENTO SULLA BASE DI FATTIBILITA’ E IMPATTO
Al fine di valutare la rilevanza di ciascun obiettivo di processo, è stata effettuata una stima della loro fattibilità. Ad ogni obiettivo è stato quindi attribuito un valore di fattibilità ed uno di impatto, determinando così una scala di rilevanza. La stima della fattibilità è stata attuata sulla base di una valutazione delle reali possibilità di realizzare le azioni previste, tenendo conto delle risorse umane e finanziarie a disposizione.
87
La stima dell’impatto implica una valutazione degli effetti che potrebbero avere le azioni messe in atto al fine di perseguire l’obiettivo descritto.
Indici di fattibilità e di impatto
1 Nullo
2 Poco
3 Abbastanza
4 Molto
5 Del tutto
Al fine di calcolare la rilevanza dell’obiettivo, nella tabella è stata riportata la stima sulla fattibilità e sull’impatto e il prodotto dei due valori numerici
OBIETTIVI DI PROCESSO ELENCATI
FATTIBILITA’ (DA 1 A 5)
IMPATTO (DA 1 A 5)
PRODOTTO: VALORE CHE IDENTIFICA LA RILEVANZA DELL’INTERVENTO
1. Elaborazione della Rubrica di Valutazione di istituto con obiettivi, indicatori e traguardi di sviluppo delle competenze per ogni sezione e classe.
5
5
10
2. Elaborazione criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza all’interno della Rubrica di Valutazione
5
5
10
3. Elaborazione ex novo prove intermedie strutturate per classi parallele e revisione delle prove iniziali e finali
5
5
10
4. Introduzione dei Dipartimenti Disciplinari e scansione annuale nei mesi di settembre, ottobre, febbraio, marzo, maggio. Elaborazione ex novo di prove intermedie strutturate per classi parallele e revisione delle esistenti prove iniziali e finali nelle discipline di Italiano, Matematica e lingue comunitarie
5
5
10
5. Miglioramento dell’organizzazione degli spazi (creazione di laboratori)
4 5 9
6. Acquisto di dotazioni tecnologiche (LIM e PC) . Avvio classe 2.0
4
5
9
7. Potenziamento della rete 4 5 9
8. Potenziamento percorsi di inclusione a seguito di Piano di Formazione “Progetto B.E.S.
4
5
9
9. Incontri con i genitori, somministrazione di questionari
3
4
8
88
orientativi in aggiunta alle consuete attività di orientamento in uso nell’Istituto.
10. Creazione di spazi per la
condivisione di strumenti e
materiali didattici
5
5
10
11. Formazione per l’aggiornamento professionale dei docenti (Nel secondo e terzo anno saranno indicate altre iniziative di formazione sulla base delle procedure di autovalutazione di Istituto)
4
5
9
Passo 3. Ridefinire l’elenco degli obiettivi di processo e indicare i risultati attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di misurazione dei risultati.
Sulla base della pianificazione e valutazione ex ante sopra riportata, è stata ridefinita la lista degli obiettivi di processo che saranno oggetto di nuova pianificazione. Per ogni obiettivo sono stati definiti i risultati attesi e gli indicatori su cui basare la misurazione periodica dei processi attivati ai fini del monitoraggio dell’efficacia delle azioni intraprese.
TABELLA 3. RISULTATI ATTESI E MONITORAGGIO Nella colonna “indicatori di monitoraggio”, è stato espresso un elemento su cui basare il controllo periodico del processo in atto. L’indicatore dovrebbe essere un valore misurabile o comunque accertabile in modo univoco)
OBIETTIVI DI PROCESSO IN VIA DI ATTUAZIONE
RISULTATI ATTESI
INDICATORI DI MONITORAGGIO
MODALITA’ DI RILEVAZIONE
1. Introduzione dei Dipartimenti Disciplinari e scansione annuale nei mesi di settembre, ottobre, febbraio, marzo, maggio. Elaborazione ex novo di prove intermedie strutturate per classi parallele e revisione delle esistenti prove iniziali e finali nelle discipline di Italiano, Matematica e lingue comunitarie
Revisione delle prove di ingresso per classi parallele
Produzione dei materiali durante gli incontri dipartimentali
Controllo dei verbali
2. Elaborazione della Rubrica di Valutazione di istituto con obiettivi, indicatori e traguardi di sviluppo delle competenze per ogni sezione e classe.
Elaborazione della Rubrica di Valutazione
Produzione dei materiali durante gli incontri dipartimentali
Controllo e verifica dei materiali prodotti
3. Elaborazione criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza
Elaborazione di criteri comuni per le competenze
Produzione dei materiali durante gli incontri
Indicatori condivisi per la valutazione del
89
all’interno della Rubrica di Valutazione
chiave di Cittadinanza
dipartimentali comportamento e modalità operative di attuazione.
4. Miglioramento dell’organizzazione degli spazi (creazione di laboratori)
Creazione del laboratorio informatico di scuola Primaria e Biblioteca di Istituto
Sinergie tra Ente Locale, Associazione ACLI e ARCI
Colloqui e tavoli di concertazione
5. Creazione di spazi per la
condivisione di strumenti
e materiali didattici
Aule laboratorio alunni con BES e aula per la personalizzazione dell’insegnamento (alfabetizzazione alunni stranieri ad es.)
Sistemazione degli spazi (tinteggiatura e arredi)
Controllo
6. Acquisto di dotazioni tecnologiche (LIM e PC) . Avvio classe 2.0
Avvio classe 2.0 Produzione dei materiali durante le riunioni propedeutiche di avvio e nel corso dell’anno scolastico “in situazione”
Controllo dei materiali prodotti e dei verbali.
7. Potenziamento della rete Collegamento alla Scuola Secondaria di 1° della rete internet attraverso cavo ethernet
Controllo dei lavori della ditta appaltatrice
Funzionalità della rete
8. Formazione per l’aggiornamento professionale dei docenti (Nel secondo e terzo anno saranno indicate altre iniziative di formazione sulla base delle procedure di autovalutazione di Istituto)
Formazione Progetto “BES”. Diffondere a tutto il personale la cultura dell’inclusione e della personalizzazione degli apprendimenti
Progettazione e realizzazione delle attività, osservazione, (screenings, sportello di ascolto) effettuati in collaborazione con l’Associazione
Controllo dei materiali prodotti e dei verbali
9. Potenziamento percorsi di inclusione a seguito di Piano di Formazione “Progetto B.E.S.
Laboratorio creativo per alunni con BES e percorsi di personalizzazione
Realizzazione di quanto appreso durante la formazione
Funzionalità del laboratorio creativo e verifica delle competenze raggiunte dagli alunni con BES
10. Incontri con i genitori, somministrazione di questionari orientativi in aggiunta alle consuete
Maggior coinvolgimento delle famiglie nei percorsi di
Partecipazione dei genitori
Maggior coincidenza tra le indicazioni date dalla
90
attività di orientamento in uso nell’Istituto.
orientamento per la scelta della scuola secondaria di 2°: informazione, incontri collegiali, sportello di ascolto, sezione dedicata sul sito della scuola.
scuola e le scelte effettuate da alunni/genitori, in merito alla prosecuzione del percorso di studi nella Scuola Secondaria di 2°
SEZIONE 2. DECIDERE LE AZIONI PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO IN DUE PASSI
Passo 1. Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi a medio e lungo termine TABELLA 4. VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI
AZIONE PREVISTA
EFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE
EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE
EFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
EFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
Introduzione dei Dipartimenti Disciplinari e scansione annuale nei mesi di settembre, ottobre, febbraio, marzo, maggio. Elaborazione ex novo di prove intermedie strutturate per classi parallele e revisione delle esistenti prove iniziali e finali nelle discipline di Italiano, Matematica e lingue comunitarie
Creazione di sinergie educativo/didattiche nella progettazione e realizzazione di attività comuni.
Nessuno
Riduzione della variabilità tra classi sia nello svolgimento delle programmazioni che nelle modalità di verifica.
Nessuno
Elaborazione della Rubrica di Valutazione di istituto con obiettivi, indicatori
Creazione di un tangibile ed immediato punto di riferimento per tutti i docenti nell’atto di
Difficoltà da parte di qualche docente, di cambiare
Realizzazione di una progettualità condivisa da parte di tutti i docenti, in linea
Nessuno
91
e traguardi di sviluppo delle competenze per ogni sezione e classe.
programmare modalità operative
con la mission di Istituto.
Elaborazione criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza all’interno della Rubrica di Valutazione
Creazione di un tangibile ed immediato punto di riferimento per tutti i docenti nell’atto di valutare le competenze chiave di Cittadinanza e quindi il Comportamento degli alunni
Difficoltà da parte di qualche docente, di cambiare modalità operative
Realizzazione di una modalità condivisa da parte di tutti i docenti, in linea con la mission di Istituto per quanto concerne le competenze e la valutazione delle competenze chiave di Cittadinanza.
Nessuno
Miglioramento dell’organizzazione degli spazi (creazione di laboratori)
Creazione di aule speciali (lab. Informatica Scuola Primaria), Biblioteca di Istituto, Lab. Musicale (prossimo a.s.)
Nessuno
Percorsi educativo-didattici realizzati in aule speciali con l’adeguato supporto strumentale
Nessuno
Creazione di spazi
per la condivisione
di strumenti e
materiali didattici
Creazione di spazi di condivisione: aula alunni BES (lab. Creativo) e aula per la personalizzazione dei percorsi didattici (alfabetizzazione alunni stranieri ad es.)
Nessuno
Percorsi educativo-didattici realizzati in aule speciali con l’adeguato supporto strumentale e spazi per la condivisione di materiali da parte dei docenti
Nessuno
Acquisto di dotazioni tecnologiche (LIM e PC) . Avvio classe 2.0
Avvio di attività didattiche relative all’attività della classe 2.0, con l’utilizzo quindi di supporti informatici per ogni alunno
Difficoltà da parte di alcuni docenti ad inserirsi in un sistema didattico informatizzato
Realizzazione di buone pratiche condivisibili
Nessuno
Potenziamento della rete
Miglioramento della rete Scuola Secondaria di 1° (passaggio dai router wifi al cavo ethernet
Nessuno
Miglioramento della rete Scuola Secondaria di 1° (passaggio dai router wifi al cavo ethernet
Nessuno
Formazione per l’aggiornamento professionale dei
Formazione di tutto il personale
Reticenza iniziale dopo anni di
Formazione come elemento imprescindibili
92
docenti (Nel secondo e terzo anno saranno indicate altre iniziative di formazione sulla base delle procedure di autovalutazione di Istituto)
formazione facoltativa (formazione che in questo Istituto era lasciata esclusivamente all’iniziativa dei singoli docenti)
della professionalità del personale
Nessuno
Potenziamento percorsi di inclusione a seguito di Piano di Formazione “Progetto B.E.S.
Avvio di percorsi di personalizzazione dell’apprendimento in riferimento agli alunni con BES attraverso il supporto dell’Associazione UNIPED
Reticenza iniziale dei docenti
Buone pratiche educativo didattiche nella redazione della documentazione (PEI e PDP) ma soprattutto nello svolgimento delle attività di personalizzazione per tutti i tipi di BES
Nessuno
Incontri con i genitori, somministrazione di questionari orientativi in aggiunta alle consuete attività di orientamento in uso nell’Istituto.
Reazione di sinergie Scuola – Famiglia circa la scelta della Scuola Secondaria di 2° degli alunni.
Nessuno
Aumento della percentuale di coincidenza, nella scelta della Scuola Secondaria di 2°, tra le indicazioni della Scuola e quelle degli alunni e famiglie.
Nessuno
Passo 2. Rapportare gli effetti delle azioni un quadro di riferimento normativo
TABELLA 5. CARATTERI INNOVATIVI (connessione delle azioni previste con gli obiettivi triennali previsti dalla L. n. 107/2015)
CARATTERI INNOVATIVI DELL’OBIETTIVO
CONNESSIONE CON IL QUADRO DI RIFERIMENTO (L. N. 107/2015, ART. 1
COMMA 7)
Introduzione dei Dipartimenti Disciplinari e scansione annuale nei mesi di settembre, ottobre, febbraio, marzo, maggio. Elaborazione ex novo di prove intermedie strutturate per classi parallele e revisione delle esistenti prove iniziali e finali nelle discipline di Italiano, Matematica e lingue comunitarie
Lett. a), b),c), f), g)
Elaborazione della Rubrica di Valutazione di istituto con obiettivi, indicatori e traguardi di sviluppo delle competenze per ogni sezione e classe.
Lett. a), b),c), f), g), h)
93
Elaborazione criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza all’interno della Rubrica di Valutazione
Lett. d), e)
Miglioramento dell’organizzazione degli spazi (creazione di laboratori)
Lett. h), i)
Creazione di spazi per la condivisione di
strumenti e materiali didattici
Ett. I), r)
Acquisto di dotazioni tecnologiche (LIM e PC) . Avvio classe 2.0
Lett. h)
Potenziamento della rete Lett. h)
Formazione per l’aggiornamento professionale dei docenti (Nel secondo e terzo anno saranno indicate altre iniziative di formazione sulla base delle procedure di autovalutazione di Istituto)
Lett. l), p)
Potenziamento percorsi di inclusione a seguito di Piano di Formazione “Progetto B.E.S.
Lett. l), p)
Incontri con i genitori, somministrazione di questionari orientativi in aggiunta alle consuete attività di orientamento in uso nell’Istituto.
Lett. s)
SEZIONE 3. PIANIFICARE LE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO INDIVIDUATO IN 3
PASSI
I passi di questa sezione vengono ripetuti per ciascun obiettivo di processo che si intende raggiungere nell’anno in corso. Di seguito vengono specificati gli obiettivi di miglioramento che saranno perseguiti nel corrente anno scolastico e quelli che saranno differiti agli anni scolastici successivi.
N. OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO A.S. 2015/2016 A.A.S.S. SUCCESSIVI
1. Introduzione dei Dipartimenti Disciplinari e scansione annuale nei mesi di settembre, ottobre, febbraio, marzo, maggio. Elaborazione ex novo di prove intermedie strutturate per classi parallele e revisione delle esistenti prove iniziali e finali nelle discipline di Italiano, Matematica e lingue comunitarie
Introduzione Dipartimenti Disciplinari e revisione prove iniziali e finali in tutte le discipline.
Elaborazione prove intermedie in tutte le discipline
2. Elaborazione della Rubrica di Valutazione di istituto con obiettivi, indicatori e traguardi di sviluppo delle competenze per ogni sezione e classe.
X
3. Elaborazione criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza all’interno della Rubrica di Valutazione
X
4. Miglioramento dell’organizzazione degli spazi (creazione di laboratori)
Predisposizione degli spazi per la realizzazione della Biblioteca di Istituto e del Laboratorio di
Realizzazione della Biblioteca di Istituto, del laboratorio di Informatica di Scola Primaria e
94
informatica Scuola Primaria
del Laboratorio di Musica
5. Creazione di spazi per la condivisione di
strumenti e materiali didattici
Aula per
laboratorio
creativo alunni
B.E.S. e aula per
gruppi di lavoro
alunni B.E.S. (ad
es.
alfabetizzazione
alunni stranieri)
6. Acquisto di dotazioni tecnologiche (LIM e PC) . Avvio classe 2.0
X Acquisto LIM (sua base dei fondi eventualmente disponibili)
7. Potenziamento della rete Potenziamento della rete Scuola Secondaria di 1°
Potenziamento della rete Scuola Primaria e introduzione rete internet Scuola del’Infanzia “S. Sisto”
8. Formazione per l’aggiornamento professionale dei docenti (Nel secondo e terzo anno saranno indicate altre iniziative di formazione sulla base delle procedure di autovalutazione di Istituto)
Formazione “Progetto B.E.S.”
X
9. Potenziamento percorsi di inclusione a seguito di Piano di Formazione “Progetto B.E.S.
X
X
10. Incontri con i genitori, somministrazione di questionari orientativi in aggiunta alle consuete attività di orientamento in uso nell’Istituto.
Somministrazione questionari agli alunni, piattaforma Orientamento sul sit web dell’Istituto per comunicazioni con i genitori
Incontri con i genitori in apposite riunioni
Passo 1. Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali IN QUESTA SEZIONE VENGONO PIANIFICATE, PER OGNI OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO INDICATO NELLA TABELLA SOPRASTANTE, LE AZIONI DA COMPIERE.
OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO N. 1 Introduzione Dipartimenti Disciplinari e revisione prove iniziali e finali in tutte le discipline. TABELLA 6. DESCRIVERE L’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
FIGURE PROFESSIONALI
TIPOLOGIA DI ATTIVITA’
ORE AGGIUNTIVE PRESUNTE
COSTO PREVISTO
FONTE FINANZIARIA
95
DOCENTI Dipartimenti Disciplinari
All’interno delle ore previste dall’art. 29 comma 3 lett. B CCNL 2006/09
Nessuno /
PERSONALE ATA
Vigilanza collaboratori scolastici
4 ore (2 coll. Scol.)
12,50 X 4= € 50,00 (lordo dipendente) X 4 D.D. = € 200,00 (lordo dipendente)
FIS
ALTRE FIGURE No
TABELLA 7. DESCRIVERE L’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA SCUOLA E/O BENI E SERVIZI
IMPEGNI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI SPESA
IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA
FORMATORI / /
CONSULENTI / /
ATTREZZATURE / /
SERVIZI / /
ALTRO / /
Passo 2. Definire i tempi di attuazione delle attività
TABELLA 8. TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ Viene di seguito indicata la tempistica per il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento (fase di progettazione). La seguente tabella sarà aggiornata in corso di attuazione del PdM utilizzando la seguente tabella
ANS Azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti
AIC Azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa.
AAC Azione attuata/conclusa, come da obiettivi previsti
ATTIVITA’ PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’
Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .
Mag. Giu.
Dipartimenti Disciplinari
X X X X X
Revisione delle prove di ingresso e finali per disciplina
X
iniziali
X
iniziali
X
finali
X
finali
X
finali
ATTIVITA’ ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’
Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .
Mag. Giu.
Dipartimenti
96
Disciplinari
Revisione delle prove di ingresso e finali per disciplina
Passo 3. Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo TABELLA 9. MONITORAGGIO DELLE AZIONI
DATA DI RILEVAZIO
NE
INDICATORI DI
MONITORAGGIO DEL
PROCESSO
STRUMENTI DI
MISURAZIONE
CRITICITA’
RILEVATE (testo
libero)
PROGRESSI RILEVATI
(testo libero)
MODIFICHE/NECESSITA’ DI
AGGIUSTAMENTI (testo libero)
31/10/2015 Dipartimenti Disciplinari. Elaborazione delle prove iniziali comuni per classi parallele nelle diverse discipline
Verifica della documentazione prodotta
Nessuna
31/05/2016 Dipartimenti Disciplinari. Elaborazione delle prove finali comuni per classi parallele nelle diverse discipline
Verifica della documentazione prodotta
Nessuna
OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO N. 2 e 3 Elaborazione della Rubrica di Valutazione di istituto con obiettivi, indicatori e traguardi di sviluppo delle competenze per ogni sezione e classe. Elaborazione criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza all’interno della Rubrica di Valutazione TABELLA 6. DESCRIVERE L’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
FIGURE PROFESSIONALI
TIPOLOGIA DI ATTIVITA’
ORE AGGIUNTIVE PRESUNTE
COSTO PREVISTO
FONTE FINANZIARIA
DOCENTI Attività di avvio anno scolastico e Dipartimenti Disciplinari
All’interno delle ore previste dall’art. 29 comma 3 lett. A e B CCNL 2006/09
Nessuno /
PERSONALE Vigilanza Nessuna ora aggiuntiva. Nelle attività di avvio
97
ATA collaboratori scolastici
dell’anno scolastico il personale ATA ha osservato il normale orario di servizio. Per quanto riguarda i Dipartimenti Disciplinari il costo è stato indicato nella tabella apposita dell’obiettivo di miglioramento n. 1 pertanto non sono presenti ulteriori costi
ALTRE FIGURE No
TABELLA 7. DESCRIVERE L’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA SCUOLA E/O BENI E SERVIZI
IMPEGNI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI SPESA
IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA
FORMATORI / /
CONSULENTI / /
ATTREZZATURE / /
SERVIZI / /
ALTRO / /
Passo 2. Definire i tempi di attuazione delle attività
TABELLA 8. TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ Viene di seguito indicata la tempistica per il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento (fase di progettazione). La seguente tabella sarà aggiornata in corso di attuazione del PdM utilizzando la seguente tabella
ANS Azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti
AIC Azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa.
AAC Azione attuata/conclusa, come da obiettivi previsti
ATTIVITA’ PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’
Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .
Mag. Giu.
Elaborazione della Rubrica di Valutazione e Elaborazione criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza all’interno della Rubrica di Valutazione
X X
ATTIVITA’ ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’
Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .
Mag. Giu.
98
Elaborazione della Rubrica di Valutazione e Elaborazione criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza all’interno della Rubrica di Valutazione
AAC
Passo 3. Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
TABELLA 9. MONITORAGGIO DELLE AZIONI
DATA DI RILEVAZIO
NE
INDICATORI DI
MONITORAGGIO DEL
PROCESSO
STRUMENTI DI
MISURAZIONE
CRITICITA’
RILEVATE (testo
libero)
PROGRESSI RILEVATI
(testo libero)
MODIFICHE/NECESSITA’ DI
AGGIUSTAMENTI (testo libero)
22/09/2015 Stato di attuazione della Rubrica di Valutazione e dei criteri comuni competenze chiave di Cittadinanza all’interno della Rubrica di Valutazione
Verifica della documentazione prodotta
Nessuna Testo elaborato e deliberato con Delibera n. 24 nel Collegio dei Docenti del 06/10/2015
Nessuna
OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO N. 4 Predisposizione degli spazi per la realizzazione della Biblioteca di Istituto e del Laboratorio di informatica Scuola Primaria TABELLA 6. DESCRIVERE L’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
FIGURE PROFESSIONALI
TIPOLOGIA DI ATTIVITA’
ORE AGGIUNTIVE EFFETTUATE
COSTO PREVISTO
FONTE FINANZIARIA
DOCENTI Individuazione degli spazi e progettazione degli ambienti
/
/
/
99
PERSONALE ATA
Collaboratori Scolastici (tinteggiatura dei locali)
6 ore 6 ore X 12,50 = € 75,00 (lordo dipendente)
FIS
ALTRE FIGURE /
TABELLA 7. DESCRIVERE L’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA SCUOLA E/O BENI E SERVIZI
IMPEGNI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI SPESA
IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA
FORMATORI / /
CONSULENTI / /
ATTREZZATURE / /
SERVIZI / /
ALTRO / /
Passo 2. Definire i tempi di attuazione delle attività
TABELLA 8. TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ Viene di seguito indicata la tempistica per il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento (fase di progettazione). La seguente tabella sarà aggiornata in corso di attuazione del PdM utilizzando la seguente tabella
ANS Azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti
AIC Azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa.
AAC Azione attuata/conclusa, come da obiettivi previsti
ATTIVITA’ PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’
Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .
Mag. Giu.
Predisposizione degli spazi per la realizzazione della Biblioteca di Istituto e del Laboratorio di informatica Scuola Primaria
X X
ATTIVITA’ ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’
Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .
Mag. Giu.
Passo 3. Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
TABELLA 9. MONITORAGGIO DELLE AZIONI
100
DATA DI RILEVAZIO
NE
INDICATORI DI
MONITORAGGIO DEL
PROCESSO
STRUMENTI DI
MISURAZIONE
CRITICITA’
RILEVATE (testo
libero)
PROGRESSI RILEVATI
(testo libero)
MODIFICHE/NECESSITA’ DI
AGGIUSTAMENTI (testo libero)
30/10/2015 Stato di attuazione del progetto da parte dei docenti e dei lavori da parte del collaboratore scolastico
Report dei docenti e sopralluogo dei locali
Economiche da parte dell’Ente Locale per il cablaggio dell’aula informatica
Progetto in fase di sviluppo e Ambienti tinteggiati
Coinvolgimento delle associazioni ACLI e ARCI per l’organizzazione della Biblioteca
OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO N. 5
Aula per laboratorio creativo alunni B.E.S. e aula per gruppi di lavoro alunni B.E.S. (ad es. alfabetizzazione alunni stranieri) TABELLA 6. DESCRIVERE L’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
FIGURE PROFESSIONALI
TIPOLOGIA DI ATTIVITA’
ORE AGGIUNTIVE EFFETTUATE
COSTO PREVISTO
FONTE FINANZIARIA
DOCENTI Individuazione degli spazi
/
/
/
PERSONALE ATA
Collaboratori Scolastici (sistemazione degli ambienti)
/
/
/
ALTRE FIGURE /
TABELLA 7. DESCRIVERE L’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA SCUOLA E/O BENI E SERVIZI
IMPEGNI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI SPESA
IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA
FORMATORI / /
CONSULENTI / /
ATTREZZATURE / /
SERVIZI / /
ALTRO / /
101
Passo 2. Definire i tempi di attuazione delle attività
TABELLA 8. TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ Viene di seguito indicata la tempistica per il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento (fase di progettazione). La seguente tabella sarà aggiornata in corso di attuazione del PdM utilizzando la seguente tabella
ANS Azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti
AIC Azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa.
AAC Azione attuata/conclusa, come da obiettivi previsti
ATTIVITA’ PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’
Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .
Mag. Giu.
Aula per laboratorio creativo alunni B.E.S. e aula per gruppi di lavoro alunni B.E.S. (ad es. alfabetizzazione alunni stranieri)
X
ATTIVITA’ ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’
Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .
Mag. Giu.
Aula per laboratorio creativo alunni B.E.S. e aula per gruppi di lavoro alunni B.E.S. (ad es. alfabetizzazione alunni stranieri)
AAC
Passo 3. Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
TABELLA 9. MONITORAGGIO DELLE AZIONI
DATA DI RILEVAZIO
NE
INDICATORI DI
MONITORAGGIO DEL
PROCESSO
STRUMENTI DI
MISURAZIONE
CRITICITA’
RILEVATE (testo
libero)
PROGRESSI RILEVATI
(testo libero)
MODIFICHE/NECESSITA’ DI
AGGIUSTAMENTI (testo libero)
14/09/2015 Sistemazione dei locali
sopralluogo dei locali
/ / /
102
OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO N. 6 Acquisto di dotazioni tecnologiche (LIM e PC) . Avvio classe 2.0 TABELLA 6. DESCRIVERE L’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
FIGURE PROFESSIONALI
TIPOLOGIA DI ATTIVITA’
ORE AGGIUNTIVE EFFETTUATE
COSTO PREVISTO
FONTE FINANZIARIA
DOCENTI Progettazione attività classe 2.0
5 ore X 10 docenti
5 ore X 17,50= € 875,00 (lordo
dipendente)
FIS
PERSONALE ATA
/ / / /
ALTRE FIGURE /
TABELLA 7. DESCRIVERE L’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA SCUOLA E/O BENI E SERVIZI
IMPEGNI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI SPESA
IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA
FORMATORI / /
CONSULENTI / /
ATTREZZATURE 1 LIM 25 PC portatili
3 LIM 1 LIM
1= finanziamenti classe 2.0 25 PC portatili=
finanziamenti classe 2.0 Finanziamento CARIVIT
Avanzo di amministrazione
SERVIZI / /
ALTRO / /
Passo 2. Definire i tempi di attuazione delle attività
TABELLA 8. TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ Viene di seguito indicata la tempistica per il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento (fase di progettazione). La seguente tabella sarà aggiornata in corso di attuazione del PdM utilizzando la seguente tabella
ANS Azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti
AIC Azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa.
AAC Azione attuata/conclusa, come da obiettivi previsti
ATTIVITA’ PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’
Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .
Mag. Giu.
Classe 2.0 X Riunione docenti
X Installazione
X Riunione docenti
X Riunione docenti
X Riunione docenti
Acquisto e sistemazione LIM
X X X
103
ATTIVITA’ ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’
Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .
Mag. Giu.
Classe 2.0
Acquisto e sistemazione LIM
AAC
Passo 3. Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
TABELLA 9. MONITORAGGIO DELLE AZIONI
DATE DI RILEVAZIO
NE
INDICATORI DI
MONITORAGGIO DEL
PROCESSO
STRUMENTI DI
MISURAZIONE
CRITICITA’
RILEVATE (testo
libero)
PROGRESSI RILEVATI
(testo libero)
MODIFICHE/NECESSITA’ DI
AGGIUSTAMENTI (testo libero)
22/09/2015 27/10/2015 24/11/2015
Progettazione delle attività classe 2.0
Verbalizzazioni
Iniziale disorientamento dei docenti
Progressiva acquisizione di sicurezza nel progettare e realizzare le unità di apprendimento.
30/11/2015 Messa in opera LIM acquistate
Funzionalità dei materiali acquistati
Qualche ritardo nelle consegna delle LIM
OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO N. 7
Potenziamento della rete Scuola Secondaria di 1° TABELLA 6. DESCRIVERE L’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
FIGURE PROFESSIONALI
TIPOLOGIA DI ATTIVITA’
ORE AGGIUNTIVE PRESUNTE
COSTO PREVISTO
FONTE FINANZIARIA
DOCENTI / / / /
PERSONALE ATA
/ / / /
DITTA Dimensione Telefonia
Installazione cavi ethernet per collegamento aule Scuola Secondaria
/
€ 3.767,80 Classe 2.0= € 1.740,79 A05 (manutenzione edifici)= € 2.027,01
104
1°alla rete internet
TABELLA 7. DESCRIVERE L’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA SCUOLA E/O BENI E SERVIZI
IMPEGNI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI SPESA
IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA
FORMATORI / /
CONSULENTI Ditta Dimensione Telefonia Classe 2.0= € 1.740,79 A05 (manutenzione edifici)= € 2.027,01
ATTREZZATURE / /
SERVIZI / /
ALTRO / /
Passo 2. Definire i tempi di attuazione delle attività
TABELLA 8. TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ Viene di seguito indicata la tempistica per il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento (fase di progettazione). La seguente tabella sarà aggiornata in corso di attuazione del PdM utilizzando la seguente tabella
ANS Azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti
AIC Azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa.
AAC Azione attuata/conclusa, come da obiettivi previsti
ATTIVITA’ PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’
Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .
Mag. Giu.
Installazione cavi ethernet per collegamento aule Scuola Secondaria 1°alla rete internet
X
ATTIVITA’ ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’
Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .
Mag. Giu.
Installazione cavi ethernet per collegamento aule Scuola Secondaria 1°alla rete internet
AAC
105
Passo 3. Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
TABELLA 9. MONITORAGGIO DELLE AZIONI
DATE DI RILEVAZIO
NE
INDICATORI DI
MONITORAGGIO DEL
PROCESSO
STRUMENTI DI
MISURAZIONE
CRITICITA’
RILEVATE (testo
libero)
PROGRESSI RILEVATI
(testo libero)
MODIFICHE/NECESSITA’ DI
AGGIUSTAMENTI (testo libero)
14/09/2015 Verifica stato dei lavori di installazione dei cavi ethernet
Funzionalità /
/
/
OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO N. 8
Formazione per l’aggiornamento professionale dei docenti. Formazione “Progetto B.E.S.” TABELLA 6. DESCRIVERE L’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
FIGURE PROFESSIONALI
TIPOLOGIA DI ATTIVITA’
ORE AGGIUNTIVE PRESUNTE
COSTO PREVISTO
FONTE FINANZIARIA
DOCENTI Formazione per tutti i docenti
5 (15 in orario non aggiuntivo) X 25 docenti per
coordinamento formazione all’interno del Consiglio di
Intersezione/Interclasse/Classe
€ 2.187,50 (lordo
dipendente)
Avanzo di amm.ne
PERSONALE ATA
Vigilanza 5 x un Coll Scol € 62,50 (lordo dipendente)
FIS
RESPONSABILE DI PROGETTO
Coordinamento della formazione in orario curricolare ed extracurricolare ed on line (piattaforma Edmodo)
8 X 1 docente
€ 140,00 (lordo
dipendente)
FIS
ASSOCIAZIONE UNIPED, Prof. Mauro Spezzi
Organizzazione della formazione: lezioni in presenza, predisposizione degli screenings, sportello di ascolto
€ 1.259,04 (lordo dipendente)
P 04 (Formazione)
106
TABELLA 7. DESCRIVERE L’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA SCUOLA E/O BENI E SERVIZI
IMPEGNI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI SPESA
IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA
FORMATORI Prof. M. Spezzi Associazione UNIPED
P04 (Formazione)
CONSULENTI / /
ATTREZZATURE / /
SERVIZI / /
ALTRO / /
Passo 2. Definire i tempi di attuazione delle attività
TABELLA 8. TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ Viene di seguito indicata la tempistica per il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento (fase di progettazione). La seguente tabella sarà aggiornata in corso di attuazione del PdM utilizzando la seguente tabella
ANS Azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti
AIC Azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa.
AAC Azione attuata/conclusa, come da obiettivi previsti
ATTIVITA’
PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’
Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr . Mag.
Giu.
Progetto “Formazione B.E.S.”
Formazione attività avvio a.s.
10 ore
Sportello di
ascolto (pianificazione delle
attività)
Organizzazione e somministrazione
screenings classi ponte
Organizzazione e somministrazione
screenings classi ponte
Organizzazione e somministrazione
screenings classi ponte
Sportello di
ascolto (Monitoraggio delle
attività)
Formazione in
presenza (5 ore extracurricolari)
Autoformazione on line (5 ore)
piattaforma
Edmodo
Sportello di
ascolto
(Verifica
delle attività)
ATTIVITA’ ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’
Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .
Mag. Giu.
Progetto “Formazione B.E.S
AAC
AAC
AAC
Passo 3. Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
TABELLA 9. MONITORAGGIO DELLE AZIONI
107
DATE DI RILEVAZIO
NE
INDICATORI DI
MONITORAGGIO DEL
PROCESSO
STRUMENTI DI
MISURAZIONE
CRITICITA’
RILEVATE (testo
libero)
PROGRESSI RILEVATI
(testo libero)
MODIFICHE/NECESSITA’ DI
AGGIUSTAMENTI (testo libero)
14/09/2015 Formazione iniziale in presenza
Foglio firme Nessuna /
/
30/10/2015 Organizzazione sportello di ascolto
Presenza alla riunione
Nessuna
30/11/2015 Organizzazione degli screenings
Report dei docenti
Nessuna
22/12/2015 Organizzazione degli screenings
Report dei docenti
30/01/2016 Organizzazione degli screenings
Report dei docenti
29/02/2016 Organizzazione sportello di ascolto
Presenza alla riunione
31/03/2016 Formazione in presenza
Foglio firme
30/04/2016 Autoformazione on line
Accesso piattaforma Edmodo
31/05/2016 Organizzazione sportello di ascolto
Presenza alla riunione
OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO N. 9
Potenziamento percorsi di inclusione a seguito di Piano di Formazione “Progetto B.E.S. TABELLA 6. DESCRIVERE L’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
FIGURE PROFESSIONALI
TIPOLOGIA DI ATTIVITA’
ORE AGGIUNTIVE PRESUNTE
COSTO PREVISTO
FONTE FINANZIARIA
DOCENTI Potenziamento dei percorsi di
inclusone alunni B.E.S. in orario
curricolare attraverso
personalizzazione dei percorsi in classe e nei
laboratori
/
/
/
PERSONALE ATA
/ / / /
108
TABELLA 7. DESCRIVERE L’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA SCUOLA E/O BENI E SERVIZI
IMPEGNI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI SPESA
IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA
FORMATORI Si veda tabella 7 obiettivo di miglioramento n. 8
Si veda tabella 7 obiettivo di miglioramento n. 8
CONSULENTI / /
ATTREZZATURE / /
SERVIZI / /
ALTRO / /
Passo 2. Definire i tempi di attuazione delle attività
TABELLA 8. TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ Viene di seguito indicata la tempistica per il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento (fase di progettazione). La seguente tabella sarà aggiornata in corso di attuazione del PdM utilizzando la seguente tabella
ANS Azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti
AIC Azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa.
AAC Azione attuata/conclusa, come da obiettivi previsti
ATTIVITA’ PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’
Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .
Mag. Giu.
Potenziamento dei percorsi di inclusone alunni B.E.S. in orario curricolare attraverso personalizzazione dei percorsi in classe e nei laboratori
X X X X X X X X X X
ATTIVITA’ ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’
Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .
Mag. Giu.
Potenziamento dei percorsi di inclusone alunni B.E.S. in orario curricolare attraverso personalizzazione dei percorsi in classe e nei laboratori
109
Passo 3. Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
TABELLA 9. MONITORAGGIO DELLE AZIONI
DATE DI RILEVAZIO
NE
INDICATORI DI
MONITORAGGIO DEL
PROCESSO
STRUMENTI DI
MISURAZIONE
CRITICITA’
RILEVATE (testo
libero)
PROGRESSI RILEVATI
(testo libero)
MODIFICHE/NECESSITA’ DI
AGGIUSTAMENTI (testo libero)
Date dei Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe come da Piano Annuale delle attività
Personalizzazione percorsi alunni BES
Verifica progettualità e monitoraggio delle azioni durante i Consigli di Classe
Iniziale difficoltà organizzativa da parte di alcuni
docenti
Acquisizione di maggior sicurezza
nelle azioni progettate grazie alla formazione effettuata
OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO N. 10 Orientamento. Somministrazione questionari agli alunni, piattaforma Orientamento sul sit web dell’Istituto per comunicazioni con i genitori TABELLA 6. DESCRIVERE L’IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA
FIGURE PROFESSIONALI
TIPOLOGIA DI ATTIVITA’
ORE AGGIUNTIVE PRESUNTE
COSTO PREVISTO
FONTE FINANZIARIA
DOCENTI Organizzazione attività curricolari di orientamento
/
/
/
PERSONALE ATA
/ / / /
FUNZIONE STRUMENTALE
Organizzazione delle attività: elaborazione e somministrazione questionari agli alunni, organizzazione delle giornate di orientamento, supporto ai docenti nelle attività curricolari, organizzazione
45 X 1 docente € 791,35 (lordo dipendente)
FIS
110
della piattaforma WEB insieme alla FS tecnologie
TABELLA 7. DESCRIVERE L’IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA SCUOLA E/O BENI E SERVIZI
IMPEGNI FINANZIARI PER TIPOLOGIA DI SPESA
IMPEGNO PRESUNTO FONTE FINANZIARIA
FORMATORI / /
CONSULENTI / /
ATTREZZATURE / /
SERVIZI / /
ALTRO / /
Passo 2. Definire i tempi di attuazione delle attività
TABELLA 8. TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ Viene di seguito indicata la tempistica per il raggiungimento dell’obiettivo di miglioramento (fase di progettazione). La seguente tabella sarà aggiornata in corso di attuazione del PdM utilizzando la seguente tabella
ANS Azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti
AIC Azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa.
AAC Azione attuata/conclusa, come da obiettivi previsti
ATTIVITA’ PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’
Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .
Mag. Giu.
Pianificazione della attività curricolari di orientamento da parte dei docenti
X
Predisposizione della piattaforma on line Orientamento sul sito web dell’Istituto
X
Presentazione delle Scuole di 2° in orario curricolare
X
X
Somministrazione dei questionari agli alunni
X
Giudizio orientativo da parte del Consiglio di
X
111
classe
Socializzazione e confronto con i genitori degli alunni
X
ATTIVITA’ ATTUAZIONE DELLE ATTIVITA’
Sett. Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Mar. Apr .
Mag. Giu.
Pianificazione della attività curricolari di orientamento da parte dei docenti
Predisposizione della piattaforma on line Orientamento sul sito web dell’Istituto
Presentazione delle Scuole di 2° in orario curricolare
Somministrazione dei questionari agli alunni
Giudizio orientativo da parte del Consiglio di classe
Socializzazione e confronto con i genitori degli alunni
Passo 3. Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
TABELLA 9. MONITORAGGIO DELLE AZIONI
DATE DI RILEVAZIO
NE
INDICATORI DI
MONITORAGGIO DEL
PROCESSO
STRUMENTI DI
MISURAZIONE
CRITICITA’
RILEVATE (testo
libero)
PROGRESSI RILEVATI
(testo libero)
MODIFICHE/NECESSITA’ DI
AGGIUSTAMENTI (testo libero)
06/10/2015 Pianificazione della attività curricolari di orientamento da parte dei
Progettazione inserita nel P.O.F. annuale
Nessuna
112
docenti
30/10/2015 Predisposizione della piattaforma on line Orientamento sul sito web dell’Istituto
Verifica sul sito internet della scuola
Nessuna
22/12/2015 Presentazione delle Scuole di 2° in orario curricolare
Pianificazione degli incontri
Nessuna
30/01/2016 Somministrazione dei questionari agli alunni
Elaborazione del questionario
Nessuna
29/02/2016 Giudizio orientativo da parte del Consiglio di classe
Consigli di Classe
Nessuna
31/03/2016 Socializzazione e confronto con i genitori degli alunni
Presenza all’incontro
Alcune non
coincide coi tra il giudizio
orientativo dato dalla
scuola e la
volontà dei
genitori circa la
prosecuzione degli
studi dei propri figli
SEZIONE 4. VALUTARE, CONDIVIDERE E DIFFONDERE I RISULTAT DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO IN 4 PASSI
Passo 1. Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi al traguardi del RAV
TABELLA 10. LA VALUTAZIONE IN ITINERE DEI TRAGUARDI LEGATI AGLI ESITI In questa sezione si torna a considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione degli esiti previsti; è stata ripresa quindi la Sezione 5 del RAV e la mappa degli indicatori ed è stata fatta questa
113
azione per ciascuna priorità individuata per le priorità già sviluppate, per le altre tale sezione sarà compilata al termine dell’anno scolastico.
PRIORITA’ 1
TRAGUARDO DELLA
SEZIONE V DEL RAV
DATA RILEVAZIO
NE
INDICATORI SCELTI
RISULTATI
ATTESI
RISULTATI RISCONTRA
TI
DIFFERENZA
CONSIDERAZIONI CRITICHE E PROPOSTE DI
INTEGRAZIONE E/O MODIFICHE
Esiti degli studenti . Risultati scolastici
06/10/2015 Elaborazione della Rubrica di Valutazione (indicatori e descrittori)
Riduzione della variabilità tra classi
Il testo è stato agevolmente elaborato all’interno dei Dipartimenti Disciplinari
Nessuna Il testo potrebbe essere rivisto a seguito dei processi di autovalutazione di istituto di fine anno scolastico.
PRIORITA’ 2
TRAGUARDO DELLA
SEZIONE V DEL RAV
DATA RILEVAZIO
NE
INDICATORI SCELTI
RISULTATI ATTESI
RISULTATI RISCONTR
ATI
DIFFERENZA
CONSIDERAZIONI CRITICHE E PROPOSTE
DI INTEGRAZION
E E/O MODIFICHE
Esiti degli studenti. Risultati nelle prove standardizzate nazionali.
30/11/2015 Introduzione dei Dipartimenti Disciplinari per la revisione delle prove di ingresso e finali nelle diverse discipline.
Riduzione della variabilità degli esiti delle prove standardizzate nazionali tra le classi.
Nessuna difficoltà nel confronto tra docenti grazie anche al fatto che i DD erano stati introdotti in via sperimentale già nel precedente anno scolastico.
PRIORITA’ 3
TRAGUARDO DELLA SEZIONE V DEL RAV
DATA RILEVAZIO
NE
INDICATORI SCELTI
RISULTATI ATTESI
RISULTATI RISCONTR
ATI
DIFFERENZA
CONSIDERAZIONI CRITICHE E PROPOSTE
DI INTEGRAZION
E E/O MODIFICHE
Esiti degli studenti.
06/10/2015 Elaborazione, all’interno della
Uniformità nella valutazione del
114
Rubrica di Valutazione, di criteri comuni per le competendo chiave di cittadinanza
comportamento
PRIORITA’ 4
TRAGUARDO DELLA
SEZIONE V DEL RAV
DATA RILEVAZIO
NE
INDICATORI SCELTI
RISULTATI
ATTESI
RISULTATI RISCONTR
ATI
DIFFERENZA
CONSIDERAZIONI CRITICHE E PROPOSTE
DI INTEGRAZION
E E/O MODIFICHE
Maggior coinvolgimento delle famiglie nelle attività di orientamento
22/12/2015 elaborazione e somministrazione questionari agli alunni, organizzazione delle giornate di orientamento, supporto ai docenti nelle attività curricolari, organizzazione della piattaforma WEB
Passo 2. Descrivere i processi di condivisione del piano al’interno della scuola
TABELLA 11. CONDIVISIONE INTERNA DELL’ANDAMENTO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
STRATEGIE DI CONDIVISIONE DEL PDM ALL’INTERNO DELLA SCUOLA
MOMENTI DI CONDIVISIONE INTERNA
PERSONE COINVOLTE
STRUMENTI CONSIDERAZIONI NATE DALLA
CONDIVISIONE
Collegio dei Docenti Tutti Slide Partecipazione e condivisione del 90% dei docenti
Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe
Team dei docenti
Verbali Partecipazione e condivisione del 90% dei docenti
Consiglio di Istituto Consiglieri Documentazione prodotta
Partecipazione e condivisione
115
Passo 3. Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all’interno, sia all’esterno dell’organizzazione scolastica.
TABELLE 12 E 13. LE AZIONI DI DIFFUSIONE DEI RISULTATI INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA
STRATEGIA DI DIFFUSIONE DEI RISULTATI DEL PDM ALL’INTERNO DELLA SCUOLA
METODI/STRUMENTI DESTINATARI TEMPI
Collegio dei Docenti Docenti dell’Istituto 01/09/2015; 10/09/2015;
06/10/2015; 15/01/2016; 20/05/2016; 30/06/2016
Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe
Team dei docenti Infanzia e Primaria: 26/11/2015; 11/02/2016; 28/04/2016. Secondaria di 1°: Consigli di Ottobre, Dicembre, Aprile e Maggio.
Consiglio di Istituto Consiglieri 29/10/2015; 02/12/2015 e negli altri che saranno via via effettuati
Comunicazioni interne sito web dell’Istituto
Tutto il Personale Aggiornamento constante in base alla documentazione prodotta
STRATEGIA DI DIFFUSIONE DEI RISULTATI DEL PDM ALL’ESTERNO
METODI/STRUMENTI DESTINATARI DELLE AZIONI
TEMPI
Consiglio di Istituto Consiglieri 29/10/2015; 02/12/2015 e negli altri che saranno via via effettuati
Comunicazioni sulla home page del sito internet dell’Istituto
Utenza in generale Aggiornamento constante in base alla documentazione prodotta
Comunicazioni specifiche Enti, associazioni, scuole partner e/o in rete
Aggiornamento constante in base alla documentazione prodotta
Articoli per giornali e giornali on line
Utenza in generale In caso di eventi di particolare rilevanza
Passo 4. Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di Valutazione TABELLA 14 E FORMAT 15. COMPOSIZIONE DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE E CARATTERISTICHE DEL PERCORSO SVOLTO
NOME RUOLO
Alessandro Ernestini Dirigente Scolastico
Elvira Giovannelli Docente Scuola del’Infanzia F.S. continuità
Rosella Spanata Docente Scuola Primaria Collaboratrice del DS
Letizia Sensi Docente Scuola Primaria F.S. P.O.F., autovalutazione e
116
I.N.V.A.L.S.I.
Daniele Mattioli Docente Scuola Primaria, Responsabile interno Dlgs. 81/2008
Evelina Bastianini Docente Scuola Secondaria di 1° FS area B.E.S.
Daniela Eutizi Docente Scuola Secondaria di 1° FS area Intercultura
Roberta Carozza Docente Scuola Secondaria di 1° FS area Continuità
Daniela Mercurio Docente Scuola Secondaria di 1° ex FS area Orientamento
Giusepe Massimo Pangari Docente Scuola Secondaria di 1° FS area Orientamento
15.1 Sono coinvolti genitori, studenti o altri membri della comunità scolastica in qualche fase del PdM?
[ X] sì [ ] no
15.2 Se sì, chi è stato coinvolto? [ X] genitori, classi Terze [ ] studenti classi……………. Altri membri della comunità scolastica (specificare quali) Consiglio di Istituto
15.3 La scuola si è avvalsa di consulenze esterne? [ ] sì [X ] no
15.4 Se sì, da parte di chi?
15.5 Il Dirigente è stato presente agli incontri del Nucleo di Valutazione nel percorso di miglioramento?
[X ] sì [ ] no
15.6 Il Dirigente ha monitorato l’andamento del Piano di Miglioramento?
[ X] sì [ ] no
SEZIONE N° 5 LA FORMAZIONE DEL PERSONALE
FORMAZIONE DEL PERSONALE; PIANO FORMATIVO D’ISTITUTO 2016-20119
La formazione per il personale costituisce uno dei principali fattori di
sviluppo delle risorse umane dell’istituto, per tale ragione si dà luogo ad uno
specifico Piano Formativo d’Istituto (PFI) per il triennio 2016-2019; il predetto
piano integra le previsioni riportate nelle disposizioni di seguito richiamate:
- commi 12, 121, 122, 124 e 125 dell’Art. 1 della L. 107/2015;
- nota MIUR n° 35 del 7/1/2016;
- Art. 66 e seguenti del vigente CCNL;
- Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) ex Art. 1, commi 56, 57, 58 e 59
della L. 107/2015.
Il PFI 2016-2019 opera in continuità e sinergia con:
a) il piano nazionale di formazione e il PNSD;
b) le iniziative di formazione promosse dalla rete
c) le scelte individuali di ciascun dipendente con particolare riferimento a
quelle accessibili per
mezzo della “carta elettronica per l’aggiornamento” del docente, ex commi
121 e 122.
Il piano prevede anche la progressiva messa a regime del “portfolio
personale del docente” ex nota MIUR 35/2016.
In attesa dell’assegnazione all’istituto delle risorse finanziarie
espressamente destinate alla formazione e della compiuta definizione dei
117
piani di cui alla precedente lettera “a”, di seguito vengono indicate le
priorità strategiche del PFI 2016-2019.
7-A) FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
Durante il triennio di riferimento, compatibilmente con le risorse
effettivamente assegnate, verranno organizzate le seguenti attività
formative.
1) DOCENTI NEO-ASSUNTI
Per i docenti neo-assunti, impegnati nell’anno di prova-formazione verrà
data attuazione alle iniziative di tutoraggio e formative previste per questa
particolare categoria di docenti dal DM 850 del 27/10/2015. Al momento
attuale i predetti docenti risultano così distribuiti:
SEGMENTO SCOLASTICO N° DOCENTI IMPEGNATI
NELL’ANNO
DI FORMAZIONE-PROVA
Scuola dell’infanzia N°……… di cui di
sostegno……..
Scuola primaria N°……… di cui di
sostegno……..
Scuola secondaria di 1° grado N°……… di cui di
sostegno……..
Scuola secondaria di 2° grado N°……… di cui di
sostegno……..
2) INIZIATIVE DI FORMAZIONE CONSEGUENTI ALLA GESTIONE DEL RAV
TEMATICA N° ore e
collocazione
temporale
FORMAT MONITORAGGIO
DEGLI ESITI
Formazione per
l’aggiornamento
professionale
dei docenti (Nel
secondo e terzo
anno saranno
indicate altre
iniziative di
formazione
sulla base delle
procedure di
autovalutazione
di Istituto)
8-9/09/2015 – 8
ore
19/01/2016 – 2
ore
Incontri d’aula
seguiti da
laboratori di
lavoro
1) riscontro del
raggiungimento degli
obiettivi di processo e dei
traguardi aree 5.1 e 5.2 del
RAV;
2) questionario di
autovalutazione e
soddisfazione del docente
Potenziamento
percorsi di
inclusione a
seguito di Piano
Due incontri
d’aula seguiti da
laboratori di
lavoro
1) riscontro nel
raggiungimento degli
obiettivi di processo e dei
traguardi aree 5.1 e 5.2 del
RAV;
118
di Formazione
“Progetto B.E.S.
2) questionario di
autovalutazione e
soddisfazione del docente
2) INIZIATIVE FORMATIVE COLLEGATE AL PNSD
TEMATICA N° ore e
collocazione
temporale
FORMAT MONITORAGGIO
DEGLI ESITI
Le risorse in
rete per la
didattica
digitale.
Due incontri nel
laboratorio
informatico con
esperienze simulate e
il tutoraggio
dell’Animatore
Digitale
Vedere 3^ riga
La gestione
della “area
studenti” del
sito scolastico
Un incontro nel
laboratorio
informatico con
esperienze simulate e
il tutoraggio
dell’Animatore
Digitale
Vedere 3^ riga
L’interazione
digitale fra la
postazione del
docente e i
terminali di
lavoro degli
alunni/
studenti
Tre incontri nel
laboratorio
informatico con
esperienze simulate e
il tutoraggio
dell’Animatore
Digitale
1) Un monitoraggio
conclusivo a cura
dell’Animatore Digitale
per la verifica di:
a) aumento degli accessi
a Internet per reperire
sorgenti e materiali di
studio;
b) aumenti degli accessi
nella area studenti”;
c) aumento del grado di
impiego
delle LIM e tablet nella
comunicazione didattica.
2) questionario di auto-
valutazione e
soddisfazione del docente
3) INIZIATIVE FORMATIVE COLLEGATE ALLA SICUREZZA-IGIENE NEI LUOGHI DI
LAVORO EX D.L.vo 81/2008 (NB: UNITAMENTE AL PERSONALE ATA)
TEMATICA N° ore e
collocazione
temporale
FORMAT MONITORAGGIO
DEGLI ESITI
informazione e
formazione di base
in materia di igiene
e sicurezza nei
luoghi di lavoro.
5 H tutti gli AA.SS. Incontro collegiale
con
formatore esterno
seguito da
question-time e
dibattito
questionario di
autovalutazione e
soddisfazione del
personale
119
7-B) FORMAZIONE DEL PERSONALE ATA
Durante il triennio 2016-2019 verranno organizzate le seguenti attività
formative:
INIZIATIVE FORMATIVE COLLEGATE AL PNSD
TEMATICA N° ore e
collocazione
temporale
FORMAT MONITORAGGIO
DEGLI ESITI
La digitalizzazione
dei flussi
documentali (DSGA e
AA)
Due incontri nel
laboratorio informatico
con esperienze
simulate e il tutoraggio
dell’Animatore Digitale
questionario di
autovalutazione
e soddisfazione
del personale
La pubblicazione
degli atti sull’area
“pubblicità legale”
del sito scolastico
(DSGA e AA)
Un incontro nel
laboratorio informatico
con esperienze
simulate e il tutoraggio
dell’Animatore Digitale
questionario di
autovalutazione
e soddisfazione
del personale
INIZIATIVE FORMATIVE PER IL PERSONALE COLLABORATORE SCOLASTICO
TEMATICA N° ore e
collocazione
temporale
FORMAT MONITORAGGIO
DEGLI ESITI
Assistenza di base
e ausilio materiale
agli alunni/studenti
disabili
Incontro
collegiale con
formatore
esterno seguito
da question-time
e dibattito
questionario di
autovalutazione e
soddisfazione del
personale
ALLEGATI AL POTF
Allegato n°1
In base al comma 5 del nuovo Art. 3 DPR 275/1999, così come modificato dalla L. n. 107/2015, si riporta, in appendice, il verbale dell’incontro di consultazione con i soggetti del territorio avvenuto il 19 ottobre 2015
120
VERBALE DELL’INCONTRO DELLE SCUOLE DELLA PROVINCIA DI VITERBO CON I RAPPRESENTANTI
DEI SOGGETTI DEL TERRITORIO
Il giorno 19 ottobre 2015, alle ore 10, presso l’aula magna dell’ITE “P. Savi” di Viterbo si è svolto, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3, comma 5 del DPR 275/1999, come modificato dall’art. 1, comma 14 della L. 107/2015, un incontro fra rappresentanti delle istituzioni scolastiche della provincia di Viterbo e delle realtà istituzionali, sociali, culturali ed economiche del territorio. Il predetto incontro si è svolto secondo la modalità dell’invito rivolto alla grande maggioranza delle realtà sopra richiamate. All’incontro ha partecipato un rilevante numero dei soggetti invitati, consiglieri comunali, sindacati, ordini professionali, presidenti/membri dei consigli d’istituto, genitori, insegnanti e dirigenti di un alto numero di scuole etc; l’elenco completo è allegato agli atti presso l’ITE “P. Savi”. Presiede l’incontro la DS Maria Patrizia Gaddi; svolge la relazione introduttiva il dirigente dell’USR del Lazio, uff. 10° AT di Viterbo, dott. Daniele Peroni; funge da segretario il DS Giuseppe Guastini. Dopo una breve nota introduttiva della DS M. Patrizia Gaddi, che richiama l’importanza del sopra citato comma 5 e dei rapporti con il territorio, prende la parola il dott. Daniele Peroni che illustra i nuovi importanti spazi di autonomia e di sviluppo aperti dalla L. 107/2015 e alcuni significativi risultati conseguiti dal sistema formativo della provincia di Viterbo, risultati che collocano la nostra provincia in posizione di rilievo in ambito regionale. Successivamente il DS Giuseppe Guastini richiama l’importanza dei rapporti scuola-territorio e come l’incontro provinciale consegua al fatto che un alto numero di importanti soggetti territoriali siano ubicati nella città di Viterbo. Successivamente prendono la parola i rappresentanti dei seguenti soggetti:
3) AUSER e rete delle scuole migranti: Giovanna Cavarocchi e Raimondo Raimondi; 4) SORRISI CHE NUOTANO: Maurizio Casciani; 5) AT di Viterbo, responsabile per l’inclusione scolastica e del progetto UNICEF “scuola amica”
Rachelina Maio; 6) ASL di Viterbo, dott. Adrio Savini; 7) UNIVERSITA’ DELLA TUSCIA: prof.ssa Patrizia Sibi, responsabile TFA e LABFORM
(formazione docenti); 8) CENTRI SERVIZI PER IL VOLONTARIATO, Massimiliano Venturi; 9) ASS. SPORTIVA PARALIMPICA: Paola Grispigni; 10) ARCHEOTUSCIA: Letizia Pasquini; 11) UNICEF: Mauro Sarnari; 12) AUCS, BOTTEGA COMMERCIO EQUO E SOLIDALE: Umberto Cinalli; 13) GENITORINFORMA: Attilio Pisicchio.
Ciascuno dei sopra elencati rappresentanti illustra il campo d’interesse dell’ente rappresentato e i punti di forza e di debolezza dell’interazione scuola-territorio; tutti dichiarano la piena disponibilità a collaborare e supportare le istituzioni scolastiche. Di seguito è riportato l’elenco dei soggetti che hanno dichiarato la propria disponibilità e i relativi contatti.
SOGGETTO CAMPO DI INTERESSE CONTATTI
AUSER rete scuole migranti
Ass. volontariato: 1)alfabetizzazione in Italiano quale L.2 per stranieri; 2) “invecchiamento attivo” dialogo fra generazioni; 3) mediazione culturale e inclusione migranti
raimondo.raimondi@hotmail.it info@auserviterbo.it
121
CAI (club alpino Italiano) Ass. volontariato: ed. ambientale.
info@caiviterbo.it
UNICEF infanzia e scuola sarnari.mauro@gmail.com
ARCHEOTUSCIA tutela beni archeologici, artistici e culturali
info@archeotuscia.it
ARLAF onlus famiglia e minori arlaf.vt@libero.it carmelagra@alice.it
FONDAZIONE OLTRENOI inclusione attraverso lo sport cultura del volontariato
progetto.fondazione@libero.it
ASS. SPORTIVA “SORRISI CHE NUOTANO” ETA BETA
inclusione sorrisi.etabeta@libero.it
VITERSPORT sport paralimpico pgrispigni@libero.it
AIPD inclusione persone down aipdviterbo@gmail.com
UNUVERSITA’ DELLA TUSCIA
orientamento stefanoniale@unitus.it
UNIVERSITA’ DELLA TUSCIA formazione docenti sipa263@gmail.com
ARCI SOLIDARIETA’ cultura e sociale capo@arci.it
GENITORINFORMA genitorialità genitorinforma@libero.it
CENTRO SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO CESV-SPES
cultura e promozione del volontariato
viterbo@volontariato.lazio.it
LIBERA COORD. VITERBO cultura e promozione del volontariato
chiaradecarolis@yahoo.it
AUCS bottega commercio equo e solidale
ambiente pace integrazione ucinalli@libero.it
Alle ore 12.45, terminati gli interventi dei soggetti territoriali, la DS M. P. Gaddi conclude l’incontro ringraziando gli intervenuti e rilevando la ricchezza e la vivacità della società civile del Viterbese. Il presente verbale è redatto in un momento successivo sulla base di appunti presi in corso di seduta e verrà trasmesso a tutte le istituzioni scolastiche della provincia. IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE F/to Giuseppe Guastini F/to Maria Patrizia Gaddi
Allegato n°2
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
122
ISTITUTO COMPRENSIVO“ LUIGI FANTAPPIE’” Via Vetulonia, 44 -01100 VITERBO - Tel. 0761/343161 Fax 0761/227453
Pec: vtic82900n@pec.istruzione.it mail: vtic82900n@istruzione.it C.F. 80014890562
Il presente documento, elaborato dal Collegio dei Docenti nella composizione dipartimentale, si compone di diverse sezioni:
Parte Prima. Quadro Generale (Premessa) Parte Seconda. Traguardi per lo sviluppo delle Competenze Parte Terza. Scala dei parametri valutativi per la Scuola Primaria e Secondaria di I grado. Parte Quarta. Indicatori per la valutazione dei compiti scritti e delle interrogazioni (Scuola
Primaria e Secondaria di 1°) Parte Quinta. Indicatori e descrittori per ogni Campo di Esperienza dai 3 ai sei anni per la
Scuola dell’Infanzia Parte Sesta. Indicatori e descrittori per ogni Ambito Disciplinare dalla Classe Prima alla Classe
Quinta di Scuola Primaria. Parte Settima. Indicatori e descrittori per ogni Disciplina dalla Classe Prima alla Classe Terza di
Scuola Secondaria di I grado. Parte Ottava. Indicatori e descrittori per la valutazione del Comportamento. Parte Nona. Esame di Stato conclusivo del 1° ciclo d’istruzione: criteri per la definizione delle
tracce, criteri per la correzione delle prove scritte e per il colloquio pluridisciplinare. Parte Decima. Protocollo di accoglienza e continuità tra i tre ordini scolastici dell'istituto Parte Undicesima. Indicazione per la valutazione degli alunni con Bisogni educativi Speciali
PARTE PRIMA QUADRO GENERALE (PREMESSA)
LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO
In un tempo molto breve, abbiamo vissuto il passaggio da una società relativamente stabile a una società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità. Questo nuovo scenario è ambivalente: per ogni persona, per ogni comunità, per ogni società si moltiplicano sia i rischi sia le opportunità. Gli ambienti in cui la scuola è immersa sono i più ricchi di stimoli culturali, ma anche più contraddittori. Il paesaggio educativo è diventato estremamente complesso. Le funzioni educative sono meno definite di quando è sorta la scuola pubblica. In particolare ivi è un’attenuazione della capacità adulta di presidio delle regole e del senso del limite e sono, così, diventati più faticosi i processi di identificazione e differenziazione da parte di chi cresce e anche i compiti della scuola in quanto luogo dei diritti di ognuno e delle regole condivise. La scuola è perciò investita da una domanda che comprende, insieme, l’apprendimento e il «saper stare al mondo». Per potere assolvere al meglio alle sue funzioni istituzionali, la scuola è da tempo chiamata a occuparsi anche di altre delicate dimensioni dell’educazione. Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta. La piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza (articoli 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede oggi, in modo ancor più attento e mirato, l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola , con particolare attenzione alle disabilità e ad ogni fragilità, ma richiede altresì la collaborazione delle formazioni sociali, in una nuova dimensione di integrazione fra scuola e territorio, per far sì che ognuno possa «svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società» (articolo 4 della Costituzione). Dunque il «fare scuola» oggi significa mettere in relazione la complessità di modi radicalmente nuovi di apprendimento con un’opera quotidiana di guida, attenta al metodo, ai nuovi media e alla ricerca multi-dimensionale. Al contempo significa curare e consolidare le competenze e i saperi di base irrinunciabili, sia perché rappresentano le fondamenta per l’uso consapevole del sapere diffuso ma anche perché
123
rendono precocemente effettiva ogni possibilità di apprendimento nel corso della vita. Poiché le relazioni con gli strumenti informatici sono tuttora assai diseguali fra gli studenti come fra gli insegnanti, il lavoro di apprendimento e riflessione dei docenti e di attenzione alla diversità di accessi ai nuovi media, diventa di decisiva rilevanza. In tale scenario, alla scuola spettano alcune finalità specifiche:
offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base; far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a
selezionare le informazioni; promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare
da bussola negli itinerari personali; favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione di
saperi a partire da concreti bisogni formativi. La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio. Questo comporta saper accettare la sfida che la diversità pone: innanzi tutto nella classe, dove le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza e all’esterno, affinché le situazioni di svantaggio sociale, economiche, culturali non impediscano il raggiungimento degli essenziali obiettivi di qualità che è doveroso garantire. In entrambi i casi, perseguendo la finalità sancita dalla nostra Costituzione, cioè quella di garantire e di promuovere la dignità e l'uguaglianza di tutti gli studenti «senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali» e impegnandosi a rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che possano impedire «il pieno sviluppo della persona umana».
CENTRALITÀ DELLA PERSONA Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l'originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente è posto al centro dell'azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato. Sin dai primi anni di scolarizzazione è importante che i docenti definiscano le loro proposte in una relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini e degli adolescenti. È altrettanto importante valorizzare simbolicamente i momenti di passaggio, che segnano le tappe principali di apprendimento e di crescita di ogni studente. Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso. La formazione di importanti legami di gruppo non contraddice la scelta di porre la persona al centro dell' azione educativa, ma è al contrario condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno. La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita. In tal modo la scuola fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le mappe dei saperi rendendo le continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti. Si tratta di elaborare gli strumenti di conoscenza necessari per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici nei quali gli studenti si troveranno a vivere e a operare.
PER UNA NUOVA CITTADINANZA La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime
124
l'esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l'intero arco della vita (Life Long Learning); quella orizzontale indica la necessità di un' attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo. Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo. La scuola non può interpretare questo compito come semplice risposta a un'emergenza. Non è opportuno trasformare le sollecitazioni che le provengono da vari ambiti della società in un moltiplicarsi di microprogetti che investano gli aspetti più disparati della vita degli studenti, con l'intento di definire norme di comportamento specifiche per ogni situazione. L’obiettivo non è solo quello di accompagnare passo dopo passo lo studente nella quotidianità di tutte le sue esperienze, bensì di proporre un'educazione che lo spinga a fare scelte autonome e feconde, quale risultato di un confronto continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui vive. La scuola perseguirà costantemente l'obiettivo di costruire un' alleanza educativa con i geni- tori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti forniti dall' autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di concepire il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali. L’acquisizione dell' autonomia rappresenta un momento decisivo per le istituzioni scolastiche. Grazie a essa si è già avviato un processo di sempre maggiore responsabilizzazione condiviso dai docenti e dai dirigenti, che favorisce altresì la stretta connessione di ogni scuola con il suo territorio. In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito "dell'insegnare ad apprendere» quello dell'insegnare a essere». L’ obiettivo è quello di valorizzare l'unicità e la singolarità dell'identità culturale di ogni studente. La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un'opportunità per tutti. Non basta riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture, in un confronto che non eluda questioni quali le convinzioni religiose, i ruoli familiari, le differenze di genere. La promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola in maniera vicendevole la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella società, ma questa stessa società bisogna crearla continuamente insieme. Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale. Non dobbiamo dimenticare che fino a tempi assai recenti la scuola ha avuto il compito di formare cittadini nazionali attraverso una cultura omogenea. Oggi, invece, può porsi il compito più ampio di educare alla convivenza proprio attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente. La finalità è una cittadinanza che certo permane coesa e vincolata ai valori fondanti della tradizione nazionale, ma che può essere alimentata da una varietà di espressioni ed esperienze personali molto più ricca che in passato. Per educare a questa cittadinanza unitaria e plurale a un tempo, una via privilegiata è proprio la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e memorie nazionali: non si possono realizzare appieno le possibilità del presente senza una profonda memoria e condivisione delle radici storiche. A tal fine sarà indispensabile una piena valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio nazionale, proprio per arricchire l'esperienza quotidiana dello studente con culture materiali, espressioni artistiche, idee, valori che sono il lascito vitale di altri tempi e di altri luoghi. La nostra scuola, inoltre, deve formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell'Europa e del mondo. I problemi più importanti che oggi toccano il nostro continente e l'umanità tutta intera non possono essere affrontati e risolti all'interno dei confini nazionali tradizionali, ma solo attraverso la comprensione di far parte di grandi tradizioni comuni, di un'unica comunità di destino europea così come di un'unica comunità di destino planetaria. Perché gli studenti acquisiscano una tale
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comprensione, è necessario che la scuola li aiuti a mettere in relazione le molteplici esperienze culturali emerse nei diversi spazi e nei diversi tempi della storia europea e della storia dell'umanità. La scuola è luogo in cui il presente è elaborato nell'intreccio tra passato e futuro, tra memoria e progetto.
PER UN NUOVO UMANESIMO Le relazioni fra il microcosmo personale e il macrocosmo dell'umanità e del pianeta, devono essere intese oggi in un duplice senso. Da un lato tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona; dall' altro, ogni persona tiene nelle sue stesse mani una responsabilità unica e singolare nei confronti del futuro dell'umanità. La scuola può e deve educare a questa consapevolezza e a questa responsabilità i bambini e gli adolescenti, in tutte le fasi della loro formazione. A questo scopo il bisogno di conoscenze degli studenti non si soddisfa con il semplice accumulo di tante informazioni in vari campi, ma solo con il pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari e, contemporaneamente, con l'elaborazione delle loro molteplici connessioni. È quindi decisiva una nuova alleanza fra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia, in grado di delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo. In tale prospettiva, la scuola potrà perseguire alcuni obiettivi, oggi prioritari:
insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza - l'universo, il pianeta, la natura, la vita, l'umanità, la società, il corpo, la mente, la storia - in una prospettiva complessa, volta cioè a superare la frammentazione delle discipline e a integrarle in nuovi quadri d'insieme;
promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi; la capacità di comprendere le implicazioni, per la condizione umana, degli inediti sviluppi delle scienze e delle tecnologie; la capacità di valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze; la capacità di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento;
diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell' attuale condizione umana (il degrado ambientale, il caos climatico, le crisi energetiche, la distribuzione ineguale delle risorse, la salute e la malattia, l'incontro e il confronto di culture e di religioni, i dilemmi bioetici, la ricerca di una nuova qualità della vita) possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture.
Tutti questi obiettivi possono essere realizzati sin dalle prime fasi della formazione degli alunni. L’esperimento, la manipolazione, il gioco, la narrazione, le espressioni artistiche e musicali sono infatti altrettante occasioni privilegiate per apprendere per via pratica quello che successivamente dovrà essere fatto oggetto di più elaborate conoscenze teoriche e sperimentali. Nel contempo, lo studio dei contesti storici, sociali, culturali nei quali si sono sviluppate le conoscenze, è condizione di una loro piena comprensione. Inoltre, le esperienze personali che i bambini e gli adolescenti hanno degli aspetti a loro prossimi della natura, della cultura, della società e della storia, sono una via di accesso importante per la sensibilizzazione ai problemi più generali e per la conoscenza di orizzonti più estesi nello spazio e nel tempo. Ma condizione indispensabile per raggiungere questo obiettivo è ricostruire insieme agli studenti le coordinate spaziali e temporali necessarie per comprendere la loro collocazione rispetto agli spazi e ai tempi assai ampi della geografia e della storia umana, così come rispetto agli spazi e ai tempi ancora più ampi della natura e del cosmo. Oggi la scuola italiana può proporsi concretamente un tale obiettivo, al fine di generare un essere umano integrale, capace di concentrare nella singolarità del microcosmo personale i molteplici aspetti del macrocosmo umano.
PROFILO DELLO STUDENTE La storia della scuola italiana, caratterizzata da un approccio pedagogico e antropologico che cura la centralità della persona che apprende, assegna alla scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione un ruolo preminente in considerazione del rilievo che tale periodo assume nella biografia di ogni alunno. Entro tale ispirazione, la scuola attribuisce grande importanza alla relazione educativa e ai metodi didattici capaci di attivare pienamente le energie e le potenzialità di ogni bambino e ragazzo. Al tempo stesso la scuola italiana ha imparato a riconoscere e a valorizzare apprendimenti diffusi che avvengono fuori dalle sue mura, nei molteplici ambienti di vita in cui i bambini e i ragazzi crescono e attraverso nuovi media, in costante evoluzione, ai quali essi pure partecipano in modi diversificati e creativi.
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La generalizzazione degli istituti comprensivi, che riuniscono scuola d'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, crea le condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base che prenda in carico i bambini dall'età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di istruzione e che sia capace di riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre, entro un unico percorso strutturante. Il profilo che segue descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza che un ragazzo deve mostrare di possedere al termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo, costituisce l'obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano.
PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità
è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.
Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e
testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
Nell'incontro con persone di diverse nazionalità, è in grado di esprimersi in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea.
Utilizza la lingua inglese nell'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e
fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.
Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento, si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
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LA SCUOLA DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
La Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione ( scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado) ricoprono un arco fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le conoscenze di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. Per realizzare tale finalità la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione e promuove la pratica consapevole della cittadinanza.
L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
La Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione si costituiscono come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. A tal proposito, l’istituto Comprensivo si pone, da sempre, l’obiettivo di rendere flessibili gli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica , disponendo di luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza per le scienze, la tecnologia, le lingue comunitarie,la produzione musicale, il teatro, le attività pittoriche, la motricità. In tal senso, gli interventi quotidiani mirano a:
Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni
Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità
Favorire l’esplorazione e la scoperta
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo (cooperative learning)
Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere
Realizzare attività didattiche anche in forma di laboratorio
PARTE SECONDA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SCUOLA DELL’INFANZIA
IL SÉ E L’ALTRO
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.
Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme.
Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.
Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della
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giornata a scuola.
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.
Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva.
Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento. IMMAGINI, SUONI, COLORI
Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente.
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
I DISCORSI E LE PAROLE
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.
Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole.
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.
Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.
Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
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SCUOLA PRIMARIA
ITALIANO
L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione.
Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.
Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.
Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.
È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo).
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
LINGUA INGLESE
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.
Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni.
Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera. STORIA
L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.
Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.
Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.
Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.
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Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
GEOGRAFIA
L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali.
Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.
Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie).
Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.)
Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti.
Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale.
Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
MATEMATICA
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.
Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo.
Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.
Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...).
Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici
Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.
Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria.
Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri.
Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...).
Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà.
SCIENZE
L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.
Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi
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personali, propone e realizza semplici esperimenti.
Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.
Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.
Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.
Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.
Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.
MUSICA
L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.
Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.
Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali, suoni e silenzi.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.
Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica.
Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
ARTE E IMMAGINE
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)
Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.
EDUCAZIONE FISICA
L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.
Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva.
Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.
Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso
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degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza.
Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.
TECNOLOGIA
L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.
È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale.
Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.
Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale.
Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni.
Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali.
Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.
SCUOLA SECONDARIA DI 1°
ITALIANO
L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.
Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).
Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.
Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.
Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.
Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.
Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità).
Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.
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Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.
LINGUA INGLESE
L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.
Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio.
Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti.
Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.
Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.
Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.
Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.
Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.
Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere. SECONDA LINGUA COMUNITARIA
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.
Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.
Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante.
Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio.
Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare. STORIA
L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali.
Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi.
Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio,
Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.
Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
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Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.
Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente.
Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.
GEOGRAFIA
Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.
Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali.
Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.
Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
MATEMATICA
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.
Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi.
Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.
Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.
Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.
Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi.
Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione).
Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta.
Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale.
Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità.
Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.
SCIENZE
L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici
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contesti ambientali.
È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.
Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.
Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.
MUSICA
L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.
Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani musicali.
È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.
Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.
Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
ARTE
L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.
Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.
EDUCAZIONE FISICA
L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti.
Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.
Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.
Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.
Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.
È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune. TECNOLOGIA
L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.
Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte.
È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di
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descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.
Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.
Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.
Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.
Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione.
PARTE TERZA. SCALA DEI PARAMETRI VALUTATIVI PER LA SCUOLA PRIMARIA E
SECONDARIA DI I GRADO Il Documento di Valutazione dell’I.C. “L. Fantappiè” di Viterbo, è parte integrante del P.O.F. di Istituto e ne rappresenta la naturale continuità in base alle scelte effettuate in sede di Collegio dei Docenti. Tutti i docenti, nell’atto di programmare e nelle procedure di valutazione intermedia e finale, si riferiscono agli indicatori e descrittori ivi presenti nonché ai principi esposti e procedure descritte. Tutto ciò per perseguire l’obiettivo di una progettazione / valutazione che possa essere coerente ed in continuità tra i diversi ordini di scuola che compongono l’Istituto Comprensivo. Il Collegio Docenti di questa scuola, nell’elaborare il Documento di valutazione sopracitato, ha posto criteri chiari, distinguendo tra
- misurazione delle prestazioni, declinata attraverso descrittori specifici, proposti dalle strutture sottocollegiali dei Dipartimenti Disciplinari, sistemati in scala da 3 a 10 per la valutazione sulla scheda quadrimestrale dell’alunno
- valutazione come conseguenza di una serie di elementi pedagogici applicati ai singoli casi relativi alle persone alunni (vedi i concetti di potenziale di apprendimento, metacognizione, valore didattico aggiunto, puntualmente dichiarati in premessa al nostro documento di valutazione)
In base al “combinato disposto” dei criteri sopra esposti i docenti sono tenuti a vagliare tutti gli elementi validi alla considerazione di una valutazione formativa, congruente con la programmazione didattico-educativa realizzata, con gli esiti in relazione agli obiettivi di apprendimento, che tenga conto dei processi formativi dell’alunno e del differenziale di apprendimento, nonché del peso della preparazione generale rispetto al raggiungimento di traguardi di sviluppo di competenze, I Criteri – guida per la valutazione degli alunni equa e trasparente nel rispetto della libertà d'insegnamento muovono quindi da:
considerazione del “valore aggiunto” di ogni alunno che si sostanzia nella differenziale tra il livello di partenza e quello di arrivo (valutazione autentica)
considerazione dell’impegno dell’alunno nell’affrontare i doveri scolastici, il rispetto delle regole della comunità scolastica, la partecipazione, il comportamento e l’atteggiamento nei confronti delle proposte educativo – didattiche
valutazione che assuma il valore di valutazione formativa e non meramente aritmetica a garanzia di equità e trasparenza dell’atto valutativo.
Da quanto sopra esposto si evince chiaramente che la valutazione seppur fondata su parametri oggettivi e validi per tutti gli alunni, deve tener conto anche del percorso personale effettuato da ogni alunno e quindi del valore educativo intrinseco all’atto del valutare. Si deve tener presente inoltre che vi sono alunni con bisogni educativi speciali che necessitano di una valutazione che tenga conto delle loro
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caratteristiche personali, della loro specificità affinché il loro potenziale venga valorizzato. Tutto ciò si pone ovviamente in linea con la vigente normativa e con una scelta precisa del nostro Istituto che mira alla piena valorizzazione di tutti gli alunni frequentanti le nostre scuole.
SCALA DEI PARAMETRI VALUTATIVI PER LA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO
SCUOLA PRIMARIA Valutazione globale quadrimestrale La valutazione quadrimestrale è condotta sulla base del seguente sistema di indicatori di processo e di livello: La valutazione e l’attribuzione dei voti decimali, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1, comma 4 del DPR 122/2009, viene effettuata sulla base dei criteri di seguito riportati.
la gamma dei voti decimali da 5 a 10 viene ripartita in intervalli, di seguito denominati “range”, cui corrisponde ciascuno una situazione di apprendimento determinata e riconoscibile
i “range” e le corrispondenti situazioni d’apprendimento sono riportati nella tabella che segue
SITUAZIONI DI APPRENDIMENTO RANGE
fase pre-disciplinare conoscenza di frammenti disorganici di contenuti disciplinari
5
assistenza con l'assistenza e la guida dell'insegnante l'alunno manifesta le abilità e le conoscenze disciplinari essenziali
6
padronanza l'alunno ha conseguito pienamente gli obiettivi disciplinari
7 - 8
eccellenza l'alunno, in aggiunta alla padronanza, mostra particolare impegno, attenzione, brillantezza di ragionamento ecc
9 - 10
I docenti, sulla base delle rilevazioni effettuate e delle situazioni di apprendimento riportate nella tabella attribuiscono, a ciascun alunno, per ciascuna disciplina, il “range” rappresentativo dell’effettivo livello di profitto disciplinare conseguito. Ove il “range” comprende più voti, i docenti attribuiscono il voto meglio rappresentativo del livello di
preparazione disciplinare dell’alunno. I docenti, in aggiunta al voto determinato secondo le specificazioni dei punti precedenti, hanno a
disposizione un ulteriore punteggio, denominato "punteggio integrativo", sino ad un massimo di due punti decimali, per riconoscere meriti particolari, progressi in atto, compensare situazioni di svantaggio sociale, psicologico ecc.
Agli alunni i quali, partendo da una situazione di insufficienza in una o più discipline, raggiungano una votazione positiva per effetto del punteggio integrativo di cui al precedente punto 4, nelle discipline in parola viene in ogni caso attribuito il voto "sei decimi".
Nel verbale di scrutinio, in relazione agli alunni di cui al precedente punto 5, viene riportata la motivazione dell'attribuzione del punteggio integrativo; ai genitori/affidatari dei medesimi alunni viene inviata una comunicazione riservata nella quale sono evidenziate le carenze disciplinari rilevate.
I voti disciplinari, determinati secondo le procedure di cui ai punti precedenti, sono riportati, a cura dei docenti, nel documento di valutazione.
Il giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno di cui all’art. 3, comma 1 della L. 169/208, viene espresso mediante i seguenti indicatori di profitto
AREA LINGUISTICA : _________________________________________________ comprensione e produzione di testi orali/scritti e riflessione sulla lingua
OPERAZIONI LOGICO-INTELLETTUALI: _______________________________
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capacità di elaborazione e restituzione dell’informazione disciplinare
AREA OPERATIVO-MOTORIA:_________________________________________ sviluppo e coordinamento della motricità fine e globale
COMPORTAMENTO SOCIALE _________________________________________ qualità delle relazioni; partecipazione; autocontrollo verbale,motorio, ed emotivo; rispetto degli ambienti e delle regole comunitarie
COMPORTAMENTO DI LAVORO______________________________________________ impegno, sforzo e concentrazione; cura, gestione ed organizzazione dei materiali e dei tempi di lavoro
A ciascuno degli indicatori sopra riportati i docenti attribuiscono, sulla base delle valutazioni condotte
durante l’AS, uno dei seguenti giudizi sintetici: insufficiente –sufficiente –buono –distinto -ottimo.
INDICATORI DI PROCESSO
Sono le categorie formative entro le quali si collocano e si distribuiscono gli esiti delle attività didattiche, suddivisi in due macro aree
Macro area non cognitiva
Indicatore del comportamento sociale: sviluppo delle competenze relazionali; rispetto delle regole; autocontrollo
Indicatore del comportamento di lavoro: attenzione e concentrazione; organizzazione degli strumenti di lavoro; esecuzione di compiti e consegne
Macro area cognitiva
Indicatore linguistico: sviluppo delle competenze nella produzione e comprensione di testi scritti e orali
Indicatore logico-intellettuale: sviluppo delle competenze nell’elaborazione dei materiali culturali e di studio
INDICATORI DI LIVELLO
Ciascuno degli indicatori di processo sopra riportati hanno il compito di specificare il livello raggiunto dall’alunno
INSUFFICIENZA Voto 5
Nell’indicatore considerato l’alunno manifesta una condizione prescolare e predisciplinare; non risponde alle proposte, sollecitazioni e richiami dei docenti
INSUFFICIENZA LIEVE Voti tra il 5 e il 6
Con l’assistenza e il richiamo dei docenti l’alunno consegue i livelli essenziali di prestazione propri dell’indicatore considerato
LIVELLO DELLA SUFFICIENZA Voti tra il 6 e il 7
L’alunno consegue i livelli essenziali di prestazione propri dell’indicatore considerato
LIVELLO MASSIMALE Voti tra l’ 8 e il 9
L’alunno organizza in modo sistematico gli apprendimenti relativi all’indicatore considerato
LIVELLO DELL’ECCELLENZA Voti tra il 9 e il 10
L’alunno è in grado di trasferire in contesti nuovi gli apprendimenti realizzati attraverso le proposte didattiche e educative
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
La valutazione quadrimestrale è condotta sulla base del seguente sistema di indicatori di processo e di livello: Valutazione disciplinare Tipologia delle verifiche
Prove oggettive
Questionari a risposta chiusa
Esercizi a risposta multipla
Compilazione di griglie e schemi
Esercizi strutturati
139
Prove soggettive
Questionari a risposta aperta
Resa dei contenuti
Elaborazione personale
Osservazioni sistematiche
Prove pratiche Le verifiche conclusive dovranno essere almeno tre per quadrimestre Valutazione globale quadrimestrale La valutazione quadrimestrale è condotta sulla base del seguente sistema di indicatori di processo e di livello: La valutazione e l’attribuzione dei voti decimali, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1, comma 4 del DPR 122/2009, viene effettuata sulla base dei criteri di seguito riportati.
la gamma dei voti decimali da 3 a 10 viene ripartita in intervalli, di seguito denominati “range”, cui corrisponde ciascuno una situazione di apprendimento determinata e riconoscibile
i “range” e le corrispondenti situazioni d’apprendimento sono riportati nella tabella che segue:
SITUAZIONI DI APPRENDIMENTO RANGE
deconcentrazione/demotivazione funzioni attentive e di concentrazione e motivazione/interesse carenti in misura tale da compromettere forme significative di apprendimento disciplinare
3
deficit di elaborazione strutture cognitive di base non in grado di consentire l'elaborazione dell'informazione disciplinare
4
fase pre-disciplinare conoscenza di frammenti disorganici di contenuti disciplinari
5
assistenza con l'assistenza e la guida dell'insegnante l'alunno manifesta le abilità e le conoscenze disciplinari essenziali
6
padronanza l'alunno ha conseguito pienamente gli obiettivi disciplinari
7 – 8
eccellenza l'alunno, in aggiunta alla padronanza, mostra particolare impegno, attenzione, brillantezza di ragionamento ecc
9 - 10
I docenti, sulla base delle rilevazioni effettuate e delle situazioni di apprendimento riportate nella tabella attribuiscono, a ciascun alunno, per ciascuna disciplina, il “range” rappresentativo dell’effettivo livello di profitto disciplinare conseguito.
Ove il “range” comprende più voti, i docenti attribuiscono il voto meglio rappresentativo del livello di preparazione disciplinare dell’alunno.
I docenti, in aggiunta al voto determinato secondo le specificazioni dei punti precedenti, hanno a disposizione un ulteriore punteggio, denominato "punteggio integrativo", sino ad un massimo di due punti decimali, per riconoscere meriti particolari, progressi in atto, compensare situazioni di svantaggio sociale, psicologico ecc.
Agli alunni i quali, partendo da una situazione di insufficienza in una o più discipline, raggiungano una votazione positiva per effetto del punteggio integrativo di cui al precedente punto 4, nelle discipline in parola viene in ogni caso attribuito il voto "sei decimi".
INDICATORI DI PROCESSO
Sono le categorie formative entro le quali si collocano e si distribuiscono gli esiti delle attività didattiche, suddivisi in due macro aree
Macro area non cognitiva
Indicatore del comportamento sociale: sviluppo delle competenze relazionali; rispetto delle regole; autocontrollo
Indicatore del comportamento di lavoro: attenzione e concentrazione; organizzazione degli strumenti di lavoro; esecuzione di compiti e consegne
140
Macro area cognitiva
Indicatore linguistico: sviluppo delle competenze nella produzione e comprensione di testi scritti e orali
Indicatore logico-intellettuale: sviluppo delle competenze nell’elaborazione dei materiali culturali e di studio
INDICATORI DI LIVELLO
Ciascuno degli indicatori di processo sopra riportati hanno il compito di specificare il livello raggiunto dall’alunno
INSUFFICIENZA Voti tra il 3 e il 4
Nell’indicatore considerato l’alunno manifesta una condizione prescolare e predisciplinare; non risponde alle proposte, sollecitazioni e richiami dei docenti
INSUFFICIENZA Voti tra il 4 e il 5
Nell’indicatore considerato l’alunno manifesta una condizione sostanzialmente prescolare e predisciplinare; non risponde o risponde in modo scarsamente significativo alle proposte, sollecitazioni e richiami dei docenti
INSUFFICIENZA LIEVE Voti tra il 5 e il 6
Con l’assistenza e il richiamo dei docenti l’alunno consegue i livelli essenziali di prestazione propri dell’indicatore considerato
LIVELLO DELLA SUFFICIENZA Voti tra il 6 e il 7
L’alunno consegue i livelli essenziali di prestazione propri dell’indicatore considerato
LIVELLO MASSIMALE Voti tra l’ 8 e il 9
L’alunno organizza in modo sistematico gli apprendimenti relativi all’indicatore considerato
LIVELLO DELL’ECCELLENZA Voti tra il 9 e il 10
L’alunno è in grado di trasferire in contesti nuovi gli apprendimenti realizzati attraverso le proposte didattiche e educative
Nel verbale di scrutinio, in relazione agli alunni di cui al precedente punto 5, viene riportata la motivazione dell'attribuzione del punteggio integrativo; ai genitori/affidatari dei medesimi alunni viene inviata una comunicazione riservata nella quale sono evidenziate le carenze disciplinari rilevate.
I voti disciplinari, determinati secondo le procedure di cui ai punti precedenti, sono riportati, a cura dei docenti, nel documento di valutazione.
PARTE QUARTA
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEI COMPITI SCRITTI E DELLE INTERROGAZIONI ORALI
SCUOLA PRIMARIA
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEI COMPITI SCRITTI DI ITALIANO 1. Correttezza ortografica, sintattica e competenza lessicale 2. Pertinenza alla traccia e coerenza discorsiva. 3. Ricchezza, creatività, originalità dei contenuti.
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEI COMPITI SCRITTI DI MATEMATICA 1. Valutazione di ogni singolo quesito presentato 2. Tecnica di calcolo. 3. Impostazione analitica. 4. Rappresentazione grafica. 5. Comprensione e uso dei linguaggi specifici
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INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEI COMPITI SCRITTI DI STORIA E GEOGRAFIA
1. Conoscenza degli argomenti 2. Esposizione degli argomenti 3. Capacità di collegamento 4. Lessico specifico 5. Metodo di studio
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLA LINGUA STRANIERA 1. Scrivere 2. Leggere 3. Comprendere 4. Ascoltare
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLE INTERROGAZIONI 1. Padronanza della lingua (conoscenza dello specifico linguaggio disciplinare) 2. Acquisizione delle conoscenze 3. Coerenza, organicità delle argomentazioni e ricchezza espositiva. 4. Discussione ed approfondimento critico
SCUOLA SECONDARIA DI 1°
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEI COMPITI SCRITTI DI ITALIANO 1. Correttezza ortografica grammaticale e sintattica 2. Ricchezza lessicale 3. Coerenza e approfondimento della trattazione. 4. Aderenza alla traccia e alla tipologia testuale.
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEI COMPITI SCRITTI DI MATEMATICA 1. Valutazione di ogni singolo quesito presentato e numero dei quesiti svolti. 2. Tecnica di calcolo 3. Impostazione analitica 4. Rappresentazione grafica 5. Uso del linguaggio specifico INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEI COMPITI SCRITTI DELLE LINGUE COMUNITARIE
1. Correttezza ortografica 2. Correttezza lessicale 3. correttezza grammaticale 4. correttezza funzionale- comunicativa
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEI COMPITI SCRITTI DI TECNOLOGIA
1. Linguaggi (grammatica, semantica, pragmatica) 2. Operazioni Logiche (osservazione, riconoscimento, inferenza) 3. Produzione (materiali, regole, tempi)
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DELLE INTERROGAZIONI 1. Padronanza della lingua (conoscenza dello specifico linguaggio disciplinare)
142
2. Acquisizione delle conoscenze 3. Coerenza, organicità delle argomentazioni e ricchezza espositiva. 4. Discussione ed approfondimento critico
PARTE QUINTA
INDICATORI E DESCRITTORI PER OGNI CAMPO DI ESPERIENZA DAI 3 AI SEI ANNI PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA
La griglia verrà modulata in modo individualizzato per ciascun alunno evidenziandone i passaggi che concernono il curricolo di ogni singolo bambino.
INDICATORI DI VALUTAZIONE PER I TRE ANNI
DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2
IL S
É E
L’A
LT
RO
⃝ Il bambino è piuttosto incostante nei
giochi, in particolare non ama giochi in cui ci sono regole e turni da rispettare. Entra spesso in contrasto con i coetanei e vive l’intervento dell’adulto con un atteggiamento di sfida.
⃝ Il bambino gioca volentieri con gli amici,
ma non sceglie le sue attività. Spesso segue iniziative altrui. Si relaziona con gli adulti solo per le richieste essenziali.
⃝ Non rispetta le regole e deve essere
spesso invitato a ricordarle .
⃝ Il distacco dalla famiglia è ancora
problematico. Ha raggiunto livelli di autonomia minimi anche nelle operazioni di routine.
⃝ Il bambino gioca volentieri da solo, con gli amici e si
relaziona positivamente anche con gli adulti.
⃝ È autonomo e ha superato il distacco dalla famiglia.
Ha sviluppato il senso di appartenenza alla sezione e al proprio nucleo familiare.
⃝ Ha compreso la necessità di regole condivise, le
rispetta ed è collaborativo con adulti e bambini.
⃝ Ha raggiunto buoni livelli di autonomia sia nelle
operazioni di routine sia durante i pasti. Porta a termine il lavoro, ha cura delle sue cose Risolve problemi senza chiedere l'aiuto dell0insegnante. Si muove con sicurezza nei luoghi conosciuti ed è disponibile all'esplorazione di altri spazi.
INDICATORI DI VALUTAZIONE PER I QUATTRO ANNI DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2
143
IL S
É E
L’A
LT
RO
⃝ Il bambino è piuttosto incostante nei giochi ed entra
spesso in conflitto con i compagni, quando non accettano le sue proposte reagisce molto male.
⃝ Non è molto collaborativo con i compagni, il suo aiuto
è condizionato alla considerazione per le sue iniziative.
⃝ L'interiorizzazione delle regole non è ancora
avvenuta: ogni cosa deve essergli ripetuta.
⃝ A volte i suoi lavori sono incompleti, difficilmente
porta a termine un lavoro assegnato
⃝ Nel rapportarsi con gli altri tende a imporsi con
prepotenza o ad accettare supinamente iniziative di altri. Se stimolato mostra di non conoscere le norme che regolano la vita di gruppo, ma a volte non le osserva.
⃝ Il bambino gioca volentieri sia da solo, sia con gli amici ed è in
grado di relazionarsi con adulti e bambini .
⃝ Ha maturato il senso della propria identità e acquisito un buon
livello di sicurezza. Aiuta i compagni che ne hanno bisogno e si lascia aiutare se non riesce in qualcosa.
⃝ Ha raggiunto buoni livelli di autonomia nel lavoro, nelle operazioni
di routine e durante i pasti.
⃝ Porta a termine il lavoro, ha cura delle sue cose.
⃝ Ha iniziato a porre domande di tipo esistenziale e su ciò che è
bene e ciò che non lo è.
⃝ Conosce la sua storia personale e familiare, le proprie usanze e
tradizioni e quelle del contesto sociale.
⃝ Nei lavori di gruppo è abbastanza collaborativo con i compagni e
con gli adulti.
⃝ È sufficientemente autonomo riguardo semplici necessità, quali
cercare il necessario per un lavoro da svolgere. Si muove con sicurezza nei luoghi conosciuti.
INDICATORI DI VALUTAZIONE IN USCITA
DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2
IL S
E E
L’A
LT
RO
⃝ Il bambino gioca volentieri con i compagni, non ha molta
iniziativa e si limita ad aggregarsi ad altri. Non sempre rispetta le regole e risistema giochi e materiali solo se sollecitato.
⃝ Nel rapportarsi agli altri tende a imporsi con prepotenza o
ad accettare supinamente iniziative di altri. Mostra di conoscere le norme che regolano la vita di gruppo, ma a volte non le osserva.
⃝ Dimostra un discreto interesse per le tematiche
esistenziali.
⃝ Non sempre riesce a portare a termine un lavoro senza
distrarsi. Ha spesso bisogno di sollecitazioni.
⃝ Nei lavori di gruppo è abbastanza collaborativo con i
compagni e con gli adulti.
⃝ Il bambino gioca con i compagni in modo costruttivo e
creativo condividendo giochi e materiali. Non è mai aggressivo, e mostra di accettare e rispettare le regole. Sa argomentare e sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.
⃝ Ha sviluppato il senso dell’identità personale: è consapevole
dei propri bisogni e desideri ed è capace di esprimerli. Conosce la sua storia personale e familiare; le proprie usanze e tradizioni e quelle del contesto sociale.
⃝ Nel rapportarsi agli altri comincia a riconoscere la reciprocità
di attenzione e l’importanza di norme che regolano la vita di gruppo.
⃝ Inizia a porsi domande di tipo etico su temi esistenziali, ha
compreso la necessità di regole sociali e dei diritti/ doveri che regolano la convivenza civile.
⃝ Riesce sempre a portare a termine un lavoro senza distrarsi,
senza disturbare i compagni, e senza bisogno di sollecitazioni.
⃝ Dimostra una buona capacità di collaborare con i compagni e
con gli adulti e partecipa ad attività comuni con spirito di cooperazione.
⃝ Risolve semplici problemi senza chiedere l’aiuto
dell’insegnante. Si muove con sicurezza nei luoghi conosciuti, è disponibile a esplorarne altri.
144
INDICATORI DI VALUTAZIONE PER I QUATTRO ANNI
DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2
CO
RP
O E
MO
VIM
EN
TO
⃝ Il bambino non ha ancora acquisito completamente il
concetto di schema corporeo. Sa riprodurre la figura umana in modo ancora incompleto.
⃝ È capace di eseguire semplici movimenti in modo
coordinato ma non valuta situazioni di rischio.
⃝ Riconosce le differenze sessuali ma non ha cura della
propria igiene né dei propri oggetti personali.
⃝ Ha migliorato le proprie percezioni sensoriali e
ampliato la gamma delle sue capacità di movimento.
⃝ Partecipa con i compagni, ad attività motorie, musicali
e teatrali costituendo spesso un motivo di disturbo.
⃝ La dominanza laterale è quasi definita.
⃝ Il bambino riconosce le parti del viso e del corpo e sa
riprodurre graficamente la figura umana in tutte le sue parti.
⃝ Ha raggiunto una buona capacità di controllare i
movimenti e gli schemi dinamico-posturali di base.
⃝ Riconosce le differenze sessuali, ha iniziato ad avere
cura della propria igiene e del proprio materiale.
. ⃝ Ha acquisito fiducia nelle proprie capacità fisiche e
nelle proprie potenzialità. Ha maturato una buona percezione sensoriale e sa esprimersi anche attraverso il corpo. Compie con i compagni attività motorie, musicali, teatrali.
⃝ La dominanza laterale è definita.
INDICATORI DI VALUTAZIONE PER I TRE ANNI
DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2 C
OR
PO
E M
OV
IME
NT
O
⃝ Il concetto di schema corporeo non è ancora acquisito
completamente. Sa riprodurre graficamente la figura umana in modo sommario e non orienta correttamente rispetto al foglio.
⃝ È capace di eseguire semplici movimenti
⃝ Riconosce le differenze sessuali ma non ha cura della
propria igiene né dei propri oggetti personali.
⃝ I suoi movimenti sono tali da costituire un pericolo per
sé e per gli altri.
⃝ Partecipa con i compagni, ad attività motorie, musicali
e teatrali costituendo spesso un motivo di disturbo.
⃝ La lateralità non è ancora definita.
⃝ Il bambino ha acquisito una conoscenza sufficiente dello
schema corporeo. Graficamente è capace di riprodurre in modo schematico la figura umana.
⃝ Ha raggiunto una discreta capacità di eseguire
movimenti e si muove negli spazi con sicurezza.
⃝ Riconosce le differenze sessuali, cura l’igiene personale
e i propri oggetti.
⃝ Ha maturato il controllo dei movimenti e inizia a
comunicare attraverso il corpo.
⃝ Utilizza il corpo per imitare posizioni e semplici
movimenti. Partecipa con i compagni, ad attività motorie, musicali, teatrali.
⃝ La dominanza laterale non è ancora perfettamente
definita.
145
INDICATORI DI VALUTAZIONE PER I TRE ANNI
DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2
IMM
AG
INI,
SU
ON
I E
CO
LO
RI
⃝ Il Bambino si è cimentato ad usare pennarelli, pennelli
stampi e digito-pittura.
⃝ Gli piace l’attività pittorica della quale ha sperimentato
tutti i colori.
⃝ Gradisce anche le attività di manipolazione dei
materiali: dal pongo riesce ad ottenere palline e strisce.
⃝ Ha provato tutte le modalità di comunicazione e ha
partecipato a piccole recite e saggi musicali.
⃝ Ha sperimentato le possibilità espressive della
corporeità
⃝ Il bambino ha imparato a usare correttamente
Pennarelli, pennelli, stampi e digito pittura
⃝ Dimostra di gradire molto l’attività pittorica, della quale
ha sperimentato e ha appreso tutti i colori.
⃝ Sa produrre oggetti riconoscibili.
⃝ Ha già preso parte a piccole recite e saggi musicali
fornendo buona prova di sé.
⃝ Ha appreso le possibilità espressive del corpo e le
utilizza anche nel gioco.
CRITERI DI VALUTAZIONE PER I QUATTRO ANNI
DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2
IMM
AG
INI,
SU
ON
I E
CO
LO
RI
⃝ Durante le attività pittoriche ha scoperto i colori
derivati e li utilizza unitamente ai colori primari.
⃝ Il Bambino prova ad esprimersi senza molto successo
attraverso le modalità espressive che gli sono state proposte.
⃝ Assiste e partecipa con interesse a spettacoli teatrali
e musicali,
⃝ Utilizza le varie modalità espressive nel disegno, nella
pittura, nella drammatizzazione e nei giochi di imitazione
⃝ Dimostra di gradire molto l’attività pittorica, della quale
ha appreso anche i colori secondari, che utilizza insieme agli altri colori, per esprimere stati d’animo.
⃝ Il Bambino ha sperimentato i diversi linguaggi ed ha
appreso la possibilità di esprimersi attraverso di essi.
⃝ Assiste e partecipa a spettacoli teatrali e musicali, ama
parteciparvi e ascoltare musica .
⃝ Sa utilizzare nuovi linguaggi per drammatizzare storie e
vissuti, sa rappresentare le storie graficamente attraverso la pittura , la drammatizzazione e la corporeità.
INDICATORI DI VALUTAZIONE IN USCITA
DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2 IL
CO
RP
O E
IL
MO
VIM
EN
TO
⃝ Il concetto di schema corporeo non è ancora
completamente acquisito: viso e corpo sono rappresentati in modo incompleto. Sa riconoscere le parti del corpo ma non è in grado di denominarle.
⃝ Non ha ancora raggiunto un sufficiente livello di
organizzazione dinamica e la sua capacità di esprimersi e di comunicare attraverso il corpo è limitata.
⃝ Non sempre è in grado di controllare i propri
movimenti mettendo a rischio la propria e l’altrui incolumità. Nelle drammatizzazioni, nella musica e nella danza, l’interazione con i compagni è, spesso, di disturbo.
⃝ La capacità di orientarsi nello spazio fisico e grafico, è
sufficiente.
⃝ Percepisce, riconosce e denomina le parti del corpo, su
di sé e sugli altri, è in grado di rappresentare il viso con completezza e la figura umana, statica e in movimento, con ricchezza di particolari.
⃝ Possiede una buona capacità dinamica e si muove negli
spazi a lui familiari con sicurezza. Conosce le differenze sessuali e le pratiche igieniche e di sana alimentazione.
⃝ Ha affinato le proprie percezioni sensoriali ed è in grado
di esprimersi, e di comunicare attraverso il corpo.
⃝ Sa controllare i propri movimenti e valutarne il rischio,
interagisce coi compagni nei giochi motori, nelle drammatizzazioni, nella musica e nella danza.
⃝ Padroneggia lo spazio fisico e grafico, riconoscendo le
posizioni spaziali.
146
INDICATORI DI VALUTAZIONE IN USCITA
DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2
IMM
AG
INI,
SU
ON
I E
CO
LO
RI
⃝ Il bambino ha appreso la capacità di esprimersi e
comunicare attraverso i vari linguaggi (corporeo, grafico - pittorico -plastico, sonoro, teatrale, massmediale) con risultati sufficienti.
⃝ È capace di inventare storie e sa esprimerle
utilizzando il disegno, la pittura, la corporeità, la drammatizzazione.
⃝ Assiste e partecipa a spettacoli teatrali e musicali,
ascolta canzoncine e musica in generale
⃝ Conosce gli elementi musicali di base e prova a
produrre semplici sequenze sonoro-musicali con risultati non sempre positivi.
⃝ Ama il disegno spontaneo. Ha appreso il piacere di
sperimentare i colori primari e secondari per esprimersi
⃝ Ha interiorizzato le nozioni elementari degli strumenti
tecnologici.
⃝ Il bambino ha appreso la capacità di esprimersi e
comunicare attraverso i vari linguaggi (corporeo, grafico - pittorico -plastico, sonoro, teatrale, massmediale), mediati da buone capacità creative e immaginative.
⃝ È capace di inventare storie partendo da elementi
casuali e sa esprimerle utilizzando il disegno, la pittura, la corporeità, la drammatizzazione.
⃝ Assiste e partecipa, con piacere, a spettacoli teatrali e
musicali, è interessato all’ascolto della musica
⃝ Conosce gli elementi musicali di base e sa produrre
semplici sequenze sonoro-musicali.
⃝ Ha appreso il piacere di sperimentare i colori primari e
secondari per esprimere sentimenti ed emozioni.
⃝ Si è accostato all’esplorazione di strumenti tecnologici e
ne ha interiorizzato i rudimenti e le possibili applicazioni.
INDICATORI DI VALUTAZIONE PER I TRE ANNI
DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2
I D
ISC
OR
SI
E L
E P
AR
OL
E
⃝ La capacità di ascolto è appena sufficiente, il
bambino tende a distrarsi spesso.
⃝ L’attenzione e la comprensione sono limitati a
momenti abbastanza brevi.
⃝ Di un racconto ricorda alcuni elementi.
⃝ Non ama raccontare le sue esperienze.
⃝ Non sempre ricorda le consegne che gli vengono
date.
⃝ Pronuncia in modo comprensibile parole e fonemi.
⃝Non sempre risponde in modo logico alle domande
che gli vengono rivolte.
⃝ Memorizza per sommi capi filastrocche e
canzoncine.
⃝ Non riconosce segni alfabetici
⃝ Il bambino ascolta con interesse racconti, storie, fiabe.
⃝ Ha buone capacità di attenzione e comprensione.
⃝ È capace di memorizzare un breve racconto e riferire i
personaggi principali.
⃝ Se stimolato, racconta le sue esperienze con un
linguaggio comprensibile.
⃝ Comprende e segue le semplici istruzioni che gli
vengono date.
⃝ Pronuncia in modo corretto parole e fonemi.
⃝Risponde alle domande che gli vengono rivolte in
modo logico.
⃝ Memorizza brevi filastrocche e canzoncine.
⃝ Sa riconoscere l’iniziale del suo nome e prova a
riprodurlo.
147
INDICATORI DI VALUTAZIONE PER I QUATTRO ANNI
DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2
I D
ISC
OR
SI
E
LE
PA
RO
LE
⃝ I momenti di attenzione sono ancora abbastanza
brevi, la comprensione è, di conseguenza, ridotta.
⃝ Nel riassumere un racconto ricorda gli elementi
principali se stimolato.
⃝ Dietro sollecitazione parla delle sue esperienze
usando un vocabolario semplice.
⃝ Non sempre ricorda e/o applica le consegne che gli
vengono date.
⃝ A volte risponde in modo logico alle domande che gli
vengono rivolte, altre volte sembra non capire le domande.
⃝ Memorizza brevi filastrocche, poesie e canzoncine.
⃝ Sa riconoscere e riscrivere l’iniziale del suo nome e
copiarlo per intero.
⃝ Ha buone capacità di attenzione e comprensione.
⃝ È capace di memorizzare un breve racconto e di
riassumerne la storia e i personaggi.
⃝ Racconta le sue esperienze con un linguaggio corretto e
ben organizzato. ⃝ Comprende e segue le istruzioni che
gli vengono date e le applica. All’occorrenza chiede altre spiegazioni.
⃝ Il bambino apprende e utilizza vocaboli nuovi.
⃝Risponde alle domande in modo logico e coerente.
⃝ Memorizza con facilità filastrocche poesie e canzoncine.
⃝ Sa riconoscere il suo nome e sa riprodurlo. Sa copiare
altre lettere stampate
INDICATORI DI VALUTAZIONE IN USCITA
DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2
I D
ISC
OR
SI
E L
E P
AR
OL
E
⃝ Possiede un discreto livello di attenzione e
comprensione.
⃝ Memorizza il contenuto di un racconto, o di una
conversazione ed è in grado di riassumerlo con l’aiuto dell’insegnante.
⃝ È poco incline a esprimersi verbalmente: solo se
molto stimolato dall’adulto, riferisce brevi frasi sul suo vissuto. Esprime bisogni e desideri solo in situazioni di necessità.
⃝ Utilizza le istruzioni concernenti i compiti assegnatigli
e, se occorre, chiede l’aiuto dell’adulto.
⃝ Memorizza rime, filastrocche canzoni e
drammatizzazioni.
⃝ Sa riconoscere e produrre simboli alfabetici.
⃝ Possiede buone capacità di attenzione e comprensione.
⃝ Memorizza il contenuto di un racconto, o di una
conversazione ed è in grado di riassumerlo.
⃝ Sa esprimere sentimenti, emozioni, vissuti personali e
opinioni, con un linguaggio corretto.
⃝ Comprende e utilizza le istruzioni concernenti i compiti
assegnatigli e, se occorre, richiede ulteriori precisazioni.
⃝ Memorizza con facilità rime, filastrocche canzoni e
drammatizzazioni.
⃝ Sa riconoscere e produrre simboli alfabetici utilizzandoli
per scrivere brevi frasi.
148
INDICATORI DI VALUTAZIONE PER TRE ANNI
DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2
L
A C
ON
OS
CE
NZ
A D
EL
M
ON
DO
⃝ Confronta quantità (niente -poco -tanto).
⃝ Raggruppa in base al colore o alla forma.
⃝ Riconosce una forma geometrica quando gli viene
mostrata.
⃝ Classifica oggetti e materiale di uso comune.
⃝ Sa riconoscere uguaglianze e differenze e gli
indicatori grande- piccolo, sopra- sotto.
⃝ Nei rapporti di tempo percepisce prima- dopo, le
azioni svolte nell’arco della giornata e la successione giorno-notte.
⃝ Riconosce le principali forme geometriche (cerchio,
quadrato, triangolo, ).
⃝Esplora e conosce gli spazi della scuola e si orienta
autonomamente negli spazi scolastici.
⃝ Sa individuare uguaglianze e differenze e gli indicatori
grande- piccolo, sopra- sotto, .
⃝ Confronta quantità (poco – tanto- niente)
⃝Raggruppa in base al colore, alla forma e alla dimensione.
⃝ Nei rapporti di tempo percepisce prima- dopo, la
cronologia delle azioni principali della giornata, e la successione giorno-notte. Conosce la diversità delle stagioni .
⃝ Mostra curiosità rispetto a ciò che accade intorno a lui e
manifesta interesse riguardo eventi nuovi. ⃝ Riconosce e denomina le principali forme geometriche
(cerchio, quadrato, triangolo, ).
INDICATORI DI VALUTAZIONE PER I QUATTRO ANNI
DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2
LA
CO
NO
SC
EN
ZA
DE
L M
ON
DO
⃝ Sa raggruppare elementi in base a due criteri,
ordinare in ordine crescente e decrescente. Riconoscere uguaglianze e differenze. ⃝ Percepisce i rapporti del tempo, colloca un evento
nell’arco della giornata e sa dire se un fatto è avvenuto prima o dopo. Sa ordinare in sequenza una storia di tre elementi. È consapevole dello scorrere delle stagioni e della loro diversità. ⃝ Riconosce i principali indicatori spaziali.
⃝ Sa raggruppare elementi in base a due criteri, ordinare in
ordine crescente e decrescente. Riconosce uguaglianze e differenze, usa il perché causale per spiegare le sue scelte. ⃝ Confronta quantità (poco - niente -tanto) le mette in
relazione tra loro e utilizza simboli (palline, quadratini) per registrare fino a cinque elementi. ⃝ Percepisce i rapporti del tempo, è in grado di collocare un
evento nell’arco della giornata e sa dire se un fatto è avvenuto prima, dopo o si sta svolgendo. Sa ordinare una sequenza temporale di tre o più elementi. Individua in una sequenza di tre elementi, quello fuori posto. È consapevole dello scorrere delle stagioni e della loro diversità. ⃝ Sa riconoscere i principali indicatori spaziali e le direzioni
orizzontale – verticale.
149
PARTE SESTA
INDICATORI E DESCRITTORI PER OGNI AMBITO DISCIPLINARE DALLA CLASSE PRIMA ALLA CLASSE QUINTA DI SCUOLA PRIMARIA
ITALIANO
CLASSE PRIMA
INDICATOR
E
LIVELLI DI VALUTAZIONE
5 6 7 8 9 - 10
INDICATORI DI VALUTAZIONE IN USCITA
DESCRITTORI LIVELLO 1 LIVELLO 2
LA
CO
NO
SC
EN
ZA
DE
L M
ON
DO
LA
CO
NO
SC
EN
ZA
DE
L M
ON
DO
⃝ Ha discrete capacita di raggruppare,
ordinare classificare confrontare e seriare oggetti e materiali in base a un criterio. ⃝ confronta quantità e ne individua
uguaglianze e differenze. ⃝ Sa usare strumenti di misura alla sua
portata e riferire il risultato dell’operazione. ⃝ Conosce fenomeni, fatti ed eventi
concernenti il passare delle stagioni e ai cambiamenti che comportano. ⃝ È’in grado di collocare un evento nell’arco
del breve e medio termine e riferire sul passato recente. ⃝ Ha raggiunto un sufficiente livello di
organizzazione spaziale. Sa riconoscere e verbalizzare le posizioni assunte dal suo corpo rispetto a un punto usando termini come davanti/dietro, sopra/sotto. ⃝ Sa riconoscere le direzioni orizzontale e verticale e impostare grafismi da sinistra a destra e dall’alto in basso. ⃝ Sa contare e distingue caratteristiche
fondamentali delle figure geometriche e sa disegnarle. Riconosce negli oggetti la figura geometrica corrispondente.
⃝ Ha appreso la capacita di raggruppare, ordinare
classificare, confrontare e seriare oggetti e materiali secondo criteri diversi( colori, forme, dimensioni). ⃝ Confronta e valuta quantità, utilizzando simboli per
registrarle. ⃝ Sa usare strumenti di misura arbitrari e registrare
misurazioni. ⃝ Esplora, con curiosità fenomeni, fatti ed eventi, per
darsi delle risposte riguardo alla loro natura. ⃝ È in grado di collocare un evento nell’arco della
giornata e della settimana; sa riferire sul passato recente e formulare ipotesi sul possibile evolversi delle situazioni. ⃝ È consapevole e curioso della complessità del suo
corpo, degli altri organismi viventi e dei loro ambienti; sa riconoscere i loro cambiamenti e prevederli. ⃝ Ha raggiunto un buon livello di organizzazione
spaziale e sa collocare nello spazio se stesso e gli oggetti in rapporto a più elementi usando termini come davanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra. ⃝ Sa riconoscere le direzioni e disporre oggetti e
grafismi in base alle istruzioni. ⃝ Ha familiarità con i numeri che riconosce, denomina
e riproduce, e sa utilizzarli per eseguire piccole operazioni aritmetiche delle quali riconosce i principali simboli.
Formula domande e ipotizza soluzioni
Ricerca causa – effetto di un fenomeno.
150
CO
MU
NIC
AZIO
NE
OR
ALE
- Non mantiene
l’attenzione su
un semplice
messaggio
orale, espresso
anche in
maniera
diversa dal
linguaggio
verbale
(gestualità,
immagini ecc.)
- Ascolta,
comprende e
riferisce frasi
semplici,
tenendo
almeno conto
della
concordanza
tra genere e
numero, con
difficoltà.
- Mantiene
l’attenzione su
un semplice
messaggio
orale, espresso
anche in
maniera
diversa dal
linguaggio
verbale
(gestualità,
immagini ecc.)
- Ascolta,
comprende e
riferisce frasi
semplici,
tenendo
almeno conto
della
concordanza
tra genere e
numero.
- Mantiene
l’attenzione sul
messaggio
orale, ponendo
attenzione
anche al
contesto e al
linguaggio
verbale e non
verbale.
- Ascolta,
comprende e
riferisce frasi
ben articolate,
tenendo conto
della
concordanza
tra genere e
numero.
- Mantiene
l’attenzione sul
messaggio
orale,
avvalendosi del
contesto e dei
diversi
linguaggi
verbale e non
verbale
(gestualità,
mimica, tratti
prosodici,
immagini,
grafica).
- Ascolta,
comprende e
riferisce frasi
anche
complesse,
tenendo conto
della
concordanza
tra genere e
numero, dei
tratti prosodici
(accento,
durata, pausa,
intonazione).
- Mantiene
l’attenzione sul
messaggio
orale,
avvalendosi del
contesto e dei
diversi linguaggi
verbale e non
verbale
(gestualità,
mimica, tratti
prosodici,
immagini,
grafica).
- Ascolta,
comprende e
riferisce frasi
anche
complesse,
tenendo conto
della
concordanza tra
genere e
numero, dei
tratti prosodici
(accento,
durata, pausa,
intonazione) e
inserendole nei
vari contesti
comunicativi
(frasi
affermative,
negative,
interrogative,
esclamative).
OR
GA
NIZ
ZA
ZIO
NE D
EL C
ON
TEN
UTO
DELLA
CO
MU
NIC
AZIO
NE O
RA
LE E
SCR
ITTA
- Non ascolta,
comprende,
ricorda e
riferisce,
seguendo una
successione
temporale,
semplici frasi o
richiesta
basate sul
proprio
vissuto.
- Non narra
oralmente
esperienze
personali
molto semplici,
seguendo un
ordine
temporale.
-Ascolta,
comprende,
ricorda e
riferisce,
seguendo una
successione
temporale,
semplici frasi o
richiesta
basate sul
proprio vissuto.
- Narra
oralmente
esperienze
personali molto
semplici,
seguendo un
ordine
temporale
-Ascolta,
comprende,
ricorda e
riferisce,
seguendo una
successione
temporale,
frasi lunghe o
contenuti
essenziali di
brevi brani
ascoltati.
- Narra
oralmente
esperienze
personali e
non, seguendo
un ordine
temporale
-Ascolta,
comprende,
ricorda e
riferisce,
seguendo una
successione
temporale,
frasi lunghe e
anche
complesse e
contenuti di
brani letti.
- Narra
oralmente
esperienze
personali e non
e brevi
racconti,
seguendo un
ordine
temporale
- Ascolta,
comprende,
ricorda e
riferisce,
seguendo una
successione
temporale, frasi
complesse e
brevi narrazioni,
oltre che il
contenuto di
brani letti.
- Narra
oralmente
esperienze
personali e non
e racconti
fantasiosi,
seguendo un
ordine
temporale
151
TECN
ICH
E D
I LE
TTU
RA
- Non legge
parole e frasi
semplici in
maniera
comprensibile
e
sufficientemen
te scorrevole.
- Legge con
difficoltà
parole e frasi
semplici in
maniera
comprensibile
e
sufficientemen
te scorrevole.
- Ha difficoltà
di comprende e
memorizzare
parole semplici
e semplici
rime.
- comprende e
memorizza
parole semplici
e semplici rime
in maniera non
sempre
adeguata.
- Legge parole e
frasi semplici in
maniera
comprensibile e
sufficientement
e scorrevole.
- Comprende e
memorizza
parole semplici
e semplici rime
- Legge brevi
testi in
maniera
scorrevole e
comprensibile.
- Comprende e
memorizza sia
il contenuto di
brevi testi che
filastrocche
- Legge testi
lunghi in
maniera
comprensibile,
scorrevole e
con
espressività.
- Comprende e
memorizza il
contenuto di
testi lunghi e
semplici poesie
tratte dalla
letteratura
infantile.
- Legge testi
lunghi in
maniera molto
scorrevole,
comprensibile e
con giusta
espressività ed
intonazione,
rispettando le
pause.
- Comprende e
memorizza il
contenuto di
testi lunghi e
semplici poesie
tratte dalla
letteratura
infantile.
CO
NV
EN
ZIO
NI
DI
SCR
ITTU
RA
E
PU
NTEG
GIA
TU
RA
- Ha difficoltà
ad effettuare la
corrispondenza
tra fonema e
grafema, la
scansione in
sillabe legata al
ritmo delle
parole
- Scrive semplici
parole e frasi
minime legate
al proprio
vissuto con
difficoltà.
- Conosce la
corrispondenza
tra fonema e
grafema, la
scansione in
sillabe legata al
ritmo delle
parole
- Scrive semplici
parole e frasi
minime legate
al proprio
vissuto
- Conosce la
corrispondenza
tra fonema e
grafema, la
scansione in
sillabe anche
scritta, il
raddoppiament
o delle
consonanti.
- Scrive parole
trisillabe,
quadrisillabe e
frasi semplici
legate al
proprio vissuto.
- Conosce la
corrispondenza
tra fonema e
grafema, la
scansione in
sillabe anche
scritta, il
raddoppiament
o delle
consonanti,
l’accento e
l’uso del punto.
- Scrive parole
trisillabe,
quadrisillabe e
frasi lunghe
legate al
proprio vissuto.
- Conosce la
corrispondenza
tra fonema e
grafema, la
scansione in
sillabe anche
scritta, il
raddoppiament
o delle
consonanti,
l’accento e l’uso
del punto, della
virgola, del
punto di
domanda.
- Scrive parole e
frasi anche
complesse
legate e non al
proprio vissuto.
152
DIV
ER
SIT
A’ TR
A C
AR
ATTER
I G
RA
FIC
I E
OR
GA
NIZ
ZA
ZIO
NE D
ELLA
PA
GIN
A
- Non sa
organizzare lo
spazio del
foglio rispetto
al disegno, ad
un ritmo, ai
segni grafici.
- Sa organizzare
lo spazio del
foglio rispetto
al disegno, ad
un ritmo, ai
segni grafici.
- Conosce, usa e
legge lo
stampato
maiuscolo
- Sa
organizzare lo
spazio del
foglio sia nel
disegno che
nella scrittura,
che nella
preparazione di
semplici schemi
- Conosce, usa
e legge lo
stampato
maiuscolo e
minuscolo.
- Sa
organizzare lo
spazio del
foglio nel
disegno, nella
scrittura, nella
preparazione di
tabelle e
schemi.
- Conosce, usa e
legge lo
stampato
maiuscolo,
minuscolo e
corsivo.
- Sa organizzare
lo spazio del
foglio nel
disegno, nella
scrittura, nella
preparazione di
tabelle, schemi
e grafici
semplici.
- Conosce, usa e
legge lo
stampato
maiuscolo,
minuscolo e
corsivo,
usandoli a sua
discrezione e
spontaneament
e.
CLASSE SECONDA INDICATORE
LIVELLI DI VALUTAZIONE
5 6 7 8 9 - 10
CO
MU
NIC
AZIO
NE
OR
ALE
- Non
mantiene
l’attenzione
all’ascolto di
semplici
descrizioni o
narrazioni
- Mantiene
l’attenzione in
modo
discontinuo
nell’ascolto di
semplici
descrizioni o
narrazioni
-Mantiene
l’attenzione
all’ascolto di
semplici
descrizioni o
narrazioni e
ne riferisce gli
elementi
essenziali.
-Mantiene
l’attenzione
ponendosi in
modo attivo
all’ascolto di
semplici
descrizioni o
narrazioni.
- Comprende e
riferisce
descrizioni di
semplici
narrazioni.
-Mantiene
l’attenzione
ponendosi in
modo attivo
all’ascolto e si
orienta nella
comprensione
di testi
descrittivi e
narrativi.
- Ascolta,
comprende e
riferisce il
contenuto di
descrizioni e
narrazioni.
-Mantiene
l’attenzione
ponendosi in
modo attivo
all’ascolto e si
orienta nella
comprensione di
testi descrittivi e
narrativi e
semplici testi
argomentativi.
- - Ascolta,
comprende e
riferisce il
contenuto di
descrizioni,
narrazioni e
semplici testi
argomentativi.
153
OR
GA
NIZ
ZA
ZIO
NE D
EL C
ON
TEN
UTO
DELLA
CO
MU
NIC
AZIO
NE
OR
ALE E
SCR
ITTA
-Ascolta,
comprende,
ricorda e
riferisce,
seguendo una
successione
temporale, il
significato e
la funzione di
semplici
descrizioni con
difficoltà.
- Narra
oralmente e
produce
semplici testi,
legati al
proprio
vissuto, con
difficoltà.
-Ascolta,
comprende,
ricorda e
riferisce,
seguendo una
successione
temporale, il
significato e
la funzione di
semplici
descrizioni .
- Narra
oralmente e
produce
semplici testi,
legati al
proprio
vissuto..
Ascolta,
comprende,
ricorda e
riferisce,
seguendo una
successione
temporale, il
significato e la
funzione di
semplici
descrizioni e
narrazioni.
- Narra
oralmente e
produce brevi
testi di tipo
descrittivo,
basati
sull’esperienza
personale.
-Ascolta,
comprende,
ricorda e
riferisce,
seguendo una
successione
temporale, il
significato e la
funzione di
semplici
descrizioni e
narrazioni e ne
individua i
personaggi, i
luoghi e i tempi.
- Narra
oralmente e
produce brevi
testi di tipo
descrittivo,
basati
sull’esperienza
personale.
-Ascolta,
comprende,
ricorda e
riferisce,
seguendo una
successione
temporale, il
significato e la
funzione di
semplici
descrizioni e
narrazioni e ne
individua i
personaggi, i
luoghi e i tempi,
l’introduzione, lo
sviluppo e la
conclusione.
- Narra
oralmente e
produce brevi
testi di tipo
descrittivo,
basati
sull’esperienza
personale e non
TECN
ICH
E D
I LETTU
RA
- Non legge in
modo
comprensibile
frasi e brevi
testi in cui
compaiono
parole
semplici.
- Legge con
difficoltà
brevi testi in
cui compaiono
parole
semplici.
- Legge in
modo
comprensibile
frasi e brevi
testi in cui
compaiono
parole
semplici.
- Comprende e
memorizza
semplici
filastrocche.
- Legge testi
brevi e
mediamente
lunghi in
maniera
comprensibile e
scorrevole.
- Comprende e
memorizza
semplici poesie.
- Legge testi
lunghi in
maniera
scorrevole in cui
compaiano
anche parole
complesse,
eseguendo la
lettura sia in
silenzio che ad
alta voce.
- Comprende e
memorizza
poesie di
struttura più
complessa
tratte dalla
letteratura
infantile.
- Legge testi
lunghi in
maniera
scorrevole in cui
compaiano
anche parole
complesse,
eseguendo la
lettura sia in
silenzio che ad
alta voce con la
giusta
intonazione e in
forme diverse
funzionali allo
scopo.
- Comprende e
memorizza
poesie di
struttura più
complessa e più
lunga, tratte
dalla letteratura
infantile.
154
GR
AM
MA
TIC
A E
SIN
TA
SSI
- Riconosce
con
difficoltà la
presenza
dell’accento
nelle parole
e la
divisione in
sillabe.
- Scrive con
difficoltà
parole e
frasi
minime
legate al
proprio
vissuto.
- Riconosce la
presenza
dell’accento nelle
parole e le sa
dividere in
sillabe; riconosce
una frase
minima.
- Scrive semplici
parole e frasi
minime legate al
proprio vissuto.
- Riconosce la
presenza
dell’accento
nelle parole, la
presenza delle
doppie e sa
dividere in
sillabe;
riconosce una
frase semplice.
- Scrive parole
trisillabe,
quadrisillabe e
frasi semplici
legate al
proprio vissuto.
- Riconosce la
presenza
dell’accento
nelle parole, la
presenza delle
doppie e le sa
dividere in
sillabe;
riconosce una
frase
complessa,
riconosce le
situazioni in cui
si richiede l’uso
dell’h, del
discorso diretto
e della
punteggiatura
forte.
- Scrive parole
trisillabe,
quadrisillabe e
frasi lunghe
legate al
proprio vissuto.
- Riconosce la
presenza
dell’accento nelle
parole, la
presenza delle
doppie e le sa
dividere in
sillabe; riconosce
una frase
complessa,
riconosce le
situazioni in cui
si richiede l’uso
dell’h, del
discorso diretto
e della
punteggiatura
forte e debole.
- Scrive parole
trisillabe,
quadrisillabe e
frasi lunghe
legate al proprio
vissuto.
CLASSE TERZA
INDICATORE
LIVELLI DI VALUTAZIONE
5 6 7 8 9 - 10
CO
MU
NIC
AZIO
NE
OR
ALE
Non
mantiene
l’attenzione e
non si pone
in modo
attivo
all’ascolto
- Mantiene
un’attenzione
discontinua e
si pone in
modo
passivo
all’ascolto.
- Ascolta,
comprende e
riferisce
parzialmente
descrizioni e
narrazioni
semplici
come pure
semplici
regole
-Mantiene
l’attenzione e si
pone in modo
attivo
all’ascolto
- Ascolta,
comprende e
riferisce
descrizioni e
narrazioni
semplici come
pure semplici
regole.
-Mantiene
l’attenzione e si
pone in modo
attivo
all’ascolto e sa
orientarsi nella
comprensione.
- Ascolta,
comprende e
riferisce
descrizioni,
narrazioni testi
regolativi
semplici.
- Si pone in
modo attivo e
partecipativo
all’ascolto,
orientandosi
nella
comprensione.
- Ascolta,
comprende e
riferisce
descrizioni,
narrazioni testi
regolativi in
modo
adeguato, per
informarsi e
discutere
rispettando
regole stabilite.
- Si pone in modo
attivo e
partecipativo
all’ascolto,
orientandosi
nella
comprensione
proponendo
argomenti di
discussione e
comunicazione
condivisa.
- Ascolta,
comprende e
riferisce
descrizioni,
narrazioni testi
regolativi in
modo adeguato,
per informarsi,
richiedere,
spiegare e
discutere,
rispettando
regole stabilite.
155
OR
GA
NIZ
ZA
ZIO
NE D
EL C
ON
TEN
UTO
DELLA
CO
MU
NIC
AZIO
NE O
RA
LE E
SCR
ITTA
- Non sa
raccogliere
idee dal
proprio
vissuto per
organizzare
semplici frasi
con una o più
espansioni.
- sa
raccogliere
con difficoltà
idee dal
proprio
vissuto per
organizzare
semplici frasi
con una o più
espansioni.
-Sa raccogliere
idee dal proprio
vissuto per
organizzare
semplici frasi
con una o più
espansioni.
- produce
semplici
descrizioni e
narrazioni
basate sul
proprio vissuto.
-Sa raccogliere
idee dal proprio
vissuto ed usare
anche
l’invenzione per
organizzare
narrazioni e
descrizioni
brevi.
- produce
semplici
descrizioni e
narrazioni
basate sul
proprio vissuto
e
sull’invenzione.
-Sa raccogliere
idee per
organizzare
narrazioni e
descrizioni
traendo spunto
dal proprio
vissuto e
dall’invenzione,
scegliendo le
idee essenziali
in base al
destinatario e
allo scopo.
- produce
descrizioni e
narrazioni
traendo spunto
dal proprio
vissuto e
dall’invenzione,
ponendo
attenzione al
destinatario e
allo scopo.
-Sa raccogliere
idee per
organizzare
narrazioni e
descrizioni e
semplici testi
regolativi,
traendo spunto
dal proprio
vissuto e
dall’invenzione,
scegliendo le
idee essenziali in
base al
destinatario e
allo scopo.
- produce
descrizioni,
narrazioni e
testi traendo
spunto dal
proprio vissuto e
dall’invenzione,
ponendo
attenzione al
destinatario e
allo scopo ed
utilizzando
semplici
strategie di
autocorrezione.
TECN
ICH
E D
I LETTU
RA
- Non legge
in modo
scorrevole
periodi con
parole di
varia
lunghezza.
- Legge con
difficoltà
periodi con
parole di
varia
lunghezza.
- legge in modo
scorrevole
periodi con
parole di varia
lunghezza
- Comprende e
memorizza il
contenuto di
brevi periodi e
semplici poesie.
- Legge brevi
testi descrittivi
e narrativi in
maniera
scorrevole e
rispettando la
punteggiatura.
- Comprende e
memorizza il
contenuto di
brevi testi e
semplici poesie
- Legge in
maniera
scorrevole e
rispettando la
punteggiatura,
testi descrittivi
e narrativi con
la giusta
intonazione.
- Comprende e
memorizza il
contenuto di
testi e poesie
tratte dalla
letteratura
infantile.
- Legge in
maniera
scorrevole,
rispettando la
punteggiatura e
con la giusta
intonazione ed
espressività,
testi descrittivi e
narrativi e
argomentativi.
- Comprende e
memorizza il
contenuto di
testi e poesie
tratte dalla
letteratura
infantile e non.
156
GR
AM
MA
TIC
A E
SIN
TA
SSI
- Non
comprende il
rapporto tra
parola e
significato, i
nomi
all’interno di
semplici frasi
come pure il
verbo e
l’articolo.
- Comprende
con difficoltà
il rapporto tra
parola e
significato e i
nomi
all’interno di
semplici frasi
come pure il
verbo e
l’articolo.
- Comprende il
rapporto tra
parola e
significato,
riconosce i
nomi
all’interno di
semplici frasi
come pure il
verbo e
l’articolo.
- Sa scrivere in
maniera
corretta un
breve periodo
descrittivo
attraverso la
lettura del
reale.
- Comprende il
rapporto tra
parola e
significato,
riconosce i nomi,
gli articoli e i
verbi all’interno
di una frase; sa
analizzare il
verbo
individuandone
l’infinito, la
persona e sa
collocarlo nel
tempo presente,
passato e futuro.
- Sa scrivere in
maniera corretta
un breve testo
descrittivo e
narrativo
attraverso la
lettura del reale
o basandosi sul
proprio vissuto.
- Comprende il
rapporto tra
parola e
significato,
riconosce i
nomi e le loro
alterazioni, gli
aggettivi, gli
articoli e i
verbi
all’interno di
una frase; sa
analizzare il
verbo
individuandone
l’infinito, la
persona e sa
collocarlo nel
tempo
presente,
passato e
futuro.
Riconosce il
modo
indicativo.
- Sa scrivere in
maniera
corretta un
testo
descrittivo e
narrativo
attraverso la
lettura del
reale o
basandosi sul
proprio vissuto
o
sull’invenzione.
- Comprende il
rapporto tra
parola e
significato,
riconosce i nomi
e le loro
alterazioni, gli
aggettivi, gli
articoli e i verbi
all’interno di una
frase; sa
analizzare il
verbo
individuandone
l’infinito, la
persona e sa
collocarlo nel
tempo presente,
passato e
futuro.
Riconosce il
modo indicativo.
Ricerca nuovi
vocaboli e
arricchisce il
lessico.
- Sa scrivere in
maniera corretta
un testo
descrittivo e
narrativo
attraverso la
lettura del reale
o basandosi sul
proprio vissuto o
sull’invenzione
pianificando ciò
che deve
scrivere e
distinguendo le
idee superflue
da quelle
essenziali.
157
CLASSI QUARTA E QUINTA
INDICATORE
LIVELLI DI VALUTAZIONE
5 6 7 8 9 - 10
CO
MU
NIC
AZIO
NE
OR
ALE
Asco
lto
e p
arla
to
- Non
mantiene
l’attenzione e
non è in grado
di riferire un
contenuto
ascoltato
- Ha difficoltà
a mantenere
l’attenzione e
a riferire un
contenuto
ascoltato.
- Sa esporre in
modo
sufficientemente
chiaro un
contenuto
ascoltato.,
comprende le
informazioni
essenziali di
conversazioni,
consegne e
istruzioni
- Sa esporre in
modo
sufficientemente
chiaro e completo
un contenuto,
relativo a
discussioni,
dialoghi, messaggi
mediali, consegne e
istruzioni
- Sa esporre un
contenuto
ascoltato
secondo un
ordine
prestabilito.
Coglie in una
discussione
posizioni diverse
9:- Partecipa in
modo attivo e
collaborativo alle
interazioni
comunicative ed
espone un qualsiasi
contenuto con
proprietà di
linguaggio
adeguandolo alla
situazione
comunicativa e sa
dare una
valutazione sul
contenuto
ascoltato.
10: - Mantiene
l’attenzione e si
pone in modo
attivo all’ascolto
nelle situazioni
comunicative orali
formali, in contesti
abituali e non;
partecipa alle
interazioni
comunicative; pone
attenzione ai
messaggi derivanti
dai media.
- Ascolta,
comprende e
riferisce in maniera
spontanea o
pianificata pensieri
e stati d’animo,
affetti, rispettando
l’ordine causale e
temporale, facendo
uso anche del
dialogo e della
conversazione.
OR
GA
NIZ
ZA
ZIO
NE D
EL C
ON
TEN
UTO
DELLA
CO
MU
NIC
AZIO
NE O
RA
LE E
SCR
ITTA
Scrit
tu
ra
- Non è in
grado di
produrre frasi
coerenti e
coese
all’interno di
un breve testo.
- non sempre è
in grado di
produrre frasi
coerenti e
coese
all’interno di
un breve testo.
- Costruisce frasi
semplici e coese
che sa legare
per produrre un
breve testo.
- Produce un
semplice testo,
coerente e coeso in
relazione alla
tipologia testuale
richiesta.
- Produce un
testo coerente e
coeso in
relazione alla
tipologia
testuale
richiesta con
buona
competenza
lessicale.
9: - Utilizza le
competenze
testuali acquisite
settorialmente per
produrre un testo
aderente a un tema
assegnato.
10: - Utilizza le
competenze
testuali acquisite
settorialmente per
produrre un testo
aderente a un tema
assegnato
rielaborato in modo
originale.
158
TECN
ICH
E D
I LETTU
RA
- Legge con
difficoltà e
necessita della
guida
dell’insegnante
per
comprendere
un semplice
testo.
- Legge con
qualche
difficoltà e
comprende in
parte un testo
narrativo
espositivo.
- Legge
correttamente,
comprende ed
estrapola da un
testo narrativo,
descrittivo o
espositivo,
sequenze
personaggi
principali, tempo
e luogo.
- Legge in modo
scorrevole,
comprende ed
estrapola da un
testo narrativo,
descrittivo o
espositivo,
sequenze
personaggi, tempo
e luogo e le
informazioni
principali e
secondarie.
- coglie l’idea
centrale di un testo
- Legge ad alta
voce e in
maniera
espressiva testi
di vario tipo
adattando la
tecnica di lettura
alle tipologie
testuali ed
utilizzando le
figure suono
(rime, assonanze,
timbro…) nei
testi poetici.
- Comprende ed
estrapola da un
testo narrativo,
descrittivo o
espositivo,
sequenze
personaggi,
tempo e luogo e
le informazioni
principali e
secondarie
- ricerca e
individua
informazioni in
testi di diversa
natura e
provenienza per
scopi pratici o
conoscitivi
- Legge ad alta
voce e in maniera
espressiva testi di
vario tipo
adattando la
tecnica di lettura
alle tipologie
testuali ed
utilizzando le figure
suono (rime,
assonanze,
timbro…) nei testi
poetici. Comprende
ed utilizza la
componente sonora
dei testi
(accentazione,
intonazione ecc.)
- Comprende ed
estrapola da un
testo narrativo,
descrittivo o
espositivo,
sequenze
personaggi, tempo
e luogo e le
informazioni
principali e
secondarie.
Estrapola dati dai
testi legati a temi
di interesse
scolastico. Sa
sintetizzare le
informazioni
generali di un
testo. Applica
tecniche di
supporto alla
comprensione
(mappe, schemi,...)
159
GR
AM
MA
TIC
A E
SIN
TA
SSI
- Non
riconosce le
varie parti del
discorso e non
sempre
comprende il
rapporto tra
parola e
significato.
- Riconosce con
difficoltà
riconosce le
varie parti del
discorso;
comprende il
rapporto tra
parola e
significato.
- Comprende il
rapporto tra
parola e
significato,
riconosce i nomi,
gli articoli, i
verbi all’interno
di una frase; sa
analizzare il
verbo
individuandone
l’infinito, la
persona e sa
collocarlo nel
tempo presente,
passato e
futuro.
Abbina soggetto
e predicato per
formare frasi
minime.
- Comprende il
rapporto tra parola
e significato,
riconosce i nomi, gli
articoli, i verbi
all’interno di una
frase; sa analizzare
il verbo
individuandone
l’infinito, la persona
e sa collocarlo nel
tempo presente,
passato e futuro.
Riconosce il modo
indicativo.
Arricchisce la frase
minima con le
principali
espansioni
- Comprende il
rapporto tra
parola e
significato,
riconosce tutte
le parti variabili
e invariabili del
discorso; sa
analizzare il
verbo
individuandone
l’infinito, la
persona e sa
collocarlo nel
tempo presente,
passato e
futuro.
Riconosce il
modo indicativo
e congiuntivo;
individua i nessi
logici all’interno
di un testo.
Ricerca nuovi
vocaboli e
arricchisce il
lessico.
Distingue
soggetto,
predicato,
espansioni
9: - Comprende il
rapporto tra
parola e
significato,
riconosce tutte le
parti variabili e
invariabili del
discorso; sa
analizzare il verbo
individuandone
l’infinito, la
persona e sa
collocarlo nel
tempo presente,
passato e futuro.
Riconosce il modo
indicativo,
congiuntivo e
condizionale;
individua i nessi
logici all’interno di
un testo. Ricerca
nuovi vocaboli e
arricchisce il
lessico. Riconosce
la frase minima
(soggetto e
predicato) e le
principali
espansioni
10: - - Comprende il
rapporto tra
parola e
significato,
riconosce tutte le
parti variabili e
invariabili del
discorso; sa
analizzare il verbo
individuandone
l’infinito, la
persona e sa
collocarlo nel
tempo adeguato.
Riconosce il modo
indicativo,
congiuntivo,
condizionale e i
modi indefiniti;
individua i nessi
logici. Ricerca nuovi
vocaboli e
arricchisce il
lessico. Comprende
l’uso e il significato
figurato delle
parole in semplici
frasi o testi.
160
Disciplina: INGLESE
Classi 1ª - 2ª - Scuola
Primaria
COMPETENZE INDICATORI DESCRITTORI di VOTO VOTO
Ricezione Orale Sa ascoltare e
comprendere…
In modo attivo e completo.
In modo sicuro e attivo
In modo sicuro.
In modo adeguato ed essenziale.
In modo frammentario e superficiale
10-9
8
7
6
5
Ricezione Scritta Sa leggere… Con pronuncia corretta e comprendendo
il significato.
Comprendendo il significato generale.
Comprendendo in modo adeguato.
Comprendendo il significato essenziale.
In modo non corretto e senza
comprendere il significato.
10-9
8
7
6
5
Interazione Orale Sa dialogare … Con sicurezza e padronanza.
Usando le strutture apprese.
Se guidato.
Con una certa insicurezza.
Non partecipa alle conversazioni di
gruppo.
10-9
8
7
6
5
Produzione
Scritta
Sa scrivere…
(solo per la classe
2ª)
In modo autonomo e corretto.
In modo corretto seguendo un modello
Con qualche incertezza.
In modo parziale e incompleto.
Non associa il grafema al significato.
10-9
8
7
6
5
Classi 3ª - 4ª - 5ª
Scuola Primaria
COMPETENZE INDICATORI DESCRITTORI di VOTO VOTO
Ricezione Orale Sa ascoltare e
comprendere…
In modo completo testi orali che
contengano anche termini non noti.
In modo globalmente corretto.
In modo sostanzialmente corretto.
In modo parziale.
Non comprende il significato complessivo di
conte, filastrocche, canzoncine.
10-9
8
7
6
5
Ricezione Scritta Sa leggere… Con pronuncia e intonazione corrette,
comprendendo in modo sicuro il significato.
Con pronuncia sostanzialmente corretta e
buona comprensione.
Comprendendo il significato generale e in
modo essenziale.
Comprendendo il significato se supportato
Senza comprendere il significato del
discorso.
10-9
8
7
6
5
161
Interazione Orale Sa dialogare… Con disinvoltura e padronanza, utilizzando
lessico e strutture note.
In modo sostanzialmente corretto e sicuro.
In modo semplice e corretto.
In modo essenziale
Non partecipa alle conversazioni.
10-9
8
7
6
5
Produzione
Scritta
Sa scrivere…
In modo autonomo e corretto
In modo autonomo e sostanzialmente
corretto.
In modo non del tutto autonomo e corretto.
un lessico noto seguendo un modello
Non è in grado di scrivere autonomamente.
10-9
8
7
6
5
MATEMATICA
CLASSE I /II /III Indicatori :
1. Numeri
2. Spazio e figure
3. Relazioni dati e previsioni
Competenze e/o
Nuclei tematici
Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto
Numeri Leggere, contare, scrivere,
rappresentare ordinare e operare
con oggetti e numeri naturali.
Eseguire semplici operazioni e
verbalizzare le procedure di
calcolo
Memorizzare regole e
procedimenti di calcolo
Conta/calcola in modo sicuro
e corretto
Conta/calcola in modo corretto
Conta/calcola in modo
adeguato
Conta/calcola in modo
inadeguato
9/10
7/8
6
5
Spazio E Figure
Sapersi orientare nello spazio
fisico
Localizzare oggetti nello spazio
Rappresentare e descrivere figure
geometriche e operare con esse.
*Si orienta nello
spazio/conosce, comprende e
utilizza i contenuti in maniera
autonoma
*Si orienta nello
spazio/conosce, comprende e
utilizza i contenuti in modo
corretto
*Si orienta nello
spazio/conosce, comprende e
utilizza i contenuti con qualche
incertezza
*Si orienta nello
spazio(conosce i contenuti e li
utilizza in modo inadeguato
9/10
7 / 8
6
5
Relazioni
misure dati e
previsioni
Raccogliere dati e raggrupparli
con semplici rappresentazioni
grafiche
Risolvere situazioni problematiche
utilizzando le quattro operazioni
*Raccoglie e rappresenta dati /
individua e applica relazioni e
procedure in modo autonomo
e corretto
*Raccoglie e rappresenta dati /
individua e applica relazioni e
procedure in modo corretto
*Raccoglie e rappresenta dati
9/10
7/8
6
162
/ individua e applica relazioni e
procedure in modo essenziale
* Raccoglie e rappresenta dati
/ individua e applica relazioni e
procedure in modo inadeguato
5
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE /DISCIPLINA: MATEMATICA CLASSI IV/ V
Indicatori :
1. Numeri
2. Spazio e figure
3. Relazioni dati e previsioni
Competenze e/o
Nuclei tematici
Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto
Numeri
Leggere, scrivere, rappresentare,
ordinare e operare con i numeri
naturali, decimali e frazionari
Eseguire le quattro operazioni
Calcola in modo rapido e
preciso .Applica proprietà e
individua procedimenti in
modo autonomo
Calcola in modo corretto .
Applica proprietà e individua
procedimenti in modo
corretto
Calcola in modo adeguato
Individua e applica proprietà
e procedure di base
Calcola in modo inadeguato
Individua e applica proprietà
e procedure di base in modo
inadeguato
9/10
7/8
6
5
Spazio E Figure
Rappresentare, descrivere e
operare con misure e figure
geometriche piane
Conosce, comprende e
utilizza i contenuti in
maniera autonoma
Conosce, comprende e
utilizza i contenuti in
maniera corretta
Conosce i contenuti
essenziali e comprende i
procedimenti di base
Conosce i contenuti
essenziali e comprende i
procedimenti di base in
modo inadeguato
9/10
7/8
6
5
163
Relazioni misure
dati e previsioni
Confrontare, misurare e operare
con grandezze e unità di misura
Risolvere situazioni
problematiche utilizzando
formule, tecniche e procedure di
calcolo
Osserva, classifica e coglie
analogie e differenze di un
fenomeno in modo
autonomo e corretto
Elabora in modo autonomo
procedure risolutive di
situazioni problematiche
Osserva, classifica e coglie
analogie e differenze di un
fenomeno in modo corretto
Elabora procedure risolutive
di situazioni problematiche
in modo corretto
Osserva i fenomeni e ne
coglie gli elementi essenziali
Risolve semplici problemi
Osserva i fenomeni in modo
inadeguato Risolve semplici
problemi solo se sostenuto
9/10
7/8
6
5
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE /DISCIPLINA: SCIENZE CLASSE I II III Indicatori :
1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali
2. Osservare e sperimentare sul campo
3. L’uomo, i viventi e l’ambiente
Competenze e/o
Nuclei tematici
Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto
Esplorare e
descrivere
oggetti e
materiali
Individuare qualità e
proprietà, trasformazioni degli
oggetti e dei materiali
mediante l’uso dei cinque sensi
Osserva
individua/classifica/
coglie analogie e differenze
con sicurezza le qualità e le
proprietà degli oggetti e dei
materiali
Osserva, individua,/classifica/
coglie analogie e differenze
le proprietà degli oggetti e
dei materiali
Osserva e
individua/classifica/ coglie
analogie e differenze con
qualche incertezza le qualità
e le proprietà degli oggetti
Osserva, individua/classifica/
coglie analogie e differenze
in modo inadeguato le
qualità e le proprietà degli
oggetti
9/10
7/8
6
5
Osservare elementi della
realtà circostante
Effettua esperimenti /
formula ipotesi e prospetta
soluzioni in modo autonomo
e corretto
9/10
7/8
164
Osservare e
sperimentare sul
campo
Formulare ipotesi e verificarle
sperimentalmente
Stabilire e comprendere
relazioni di causa - effetto
Effettua semplici esperimenti
/ formula ipotesi e prospetta
soluzioni in modo corretto
Guidato effettua semplici
esperimenti / formula ipotesi
e prospetta soluzioni
Effettua esperimenti /
formula ipotesi e prospetta
soluzioni in modo
inadeguato
6
5
L’uomo, i viventi
e l’ambiente
Utilizzare semplici tecniche di
osservazione per descrivere
proprietà e caratteristiche dei
viventi e dell’ambiente
circostante
Riconoscere le diversità dei
viventi e la loro relazione con
l’ambiente
Osserva e descrive le
caratteristiche dei viventi e
dell’ambiente in modo
corretto e completo /usa il
linguaggio scientifico con
padronanza.
Osserva e descrive le
caratteristiche dei viventi e
dell’ambiente in modo
corretto / usa il linguaggio
scientifico corretto.
Osserva e descrive le
caratteristiche dei viventi e
dell’ambiente in modo
essenziale / usa il linguaggio
specifico in modo
sufficientemente corretto.
Osserva e descrive le
caratteristiche dei viventi e
dell’ambiente in modo
inadeguato / usa il linguaggio
specifico in modo inadeguato
9/10
7/8
6
5
DISCIPLINA: SCIENZE CLASSI IV V
Indicatori:
1. Oggetti ,materiali e trasformazioni
2. Osservare e sperimentare sul campo
3. L’uomo ,i viventi e l’ambiente
Competenze e/o
Nuclei tematici
Obiettivo di apprendimento Descrittori Voto
Oggetti
materiali e
trasformazioni
Utilizzare la classificazione come
strumento per interpretare
somiglianze e differenze tra fatti e
fenomeni
Individuare qualità, proprietà e
trasformazioni di oggetti,
materiali, e fenomeni
Osserva, classifica e coglie
analogie e differenze di un
fenomeno in modo completo
Osserva ,classifica e coglie
analogie e differenze di un
fenomeno in modo corretto
Osserva i fenomeni
cogliendone gli elementi
essenziali
9/10
7/8
6
5
165
Osserva i fenomeni in modo
inadeguato
Osservare e
sperimentare
sul campo
Eseguire semplici esperimenti e
descriverli verbalmente
Formulare ipotesi che
giustifichino un fenomeno
osservato(le rocce
,sassi ,terricci, acqua, corpi celesti
ecc…)
Stabilire e comprendere relazioni
di causa - effetto
Effettua esperimenti, formula
ipotesi e prospetta soluzioni in
modo corretto e autonomo
Effettua esperimenti, formula
ipotesi e prospetta soluzioni in
modo corretto
Sostenuto effettua
esperimenti, formula ipotesi e
prospetta soluzioni
Effettua esperimenti, formula
ipotesi e prospetta soluzioni in
modo inadeguato
9/10
7/8
6
5
L’uomo i viventi
e l’ambiente
Osservare descrivere, analizzare
elementi del mondo vegetale,
animale, umano
Riconoscere e descrivere fenomeni
del mondo fisico, biologico,
tecnologico
Utilizzare termini specifici della
disciplina
Mettere in atto comportamenti di
cura e di rispetto di sé e del
proprio corpo (alimentazione,
salute …)
Usa con padronanza il
linguaggio scientifico (
raccoglie dati, rappresenta
graficamente, interpreta)
Usa un linguaggio scientifico
corretto (raccoglie i dati,
rappresenta graficamente,
interpreta)
Usa il linguaggio specifico in
modo sufficientemente
corretto
Usa il linguaggio specifico in
modo inadeguato
9/10
7/8
6
5
STORIA
CLASSE PRIMA
INDICATORE
LIVELLI DI VALUTAZIONE
5 6 7 8 9 – 10
166
OR
GA
NIZ
ZA
ZIO
NE D
ELLE I
NFO
RM
AZIO
NI Non
rappresenta né
graficamente né
verbalmente le
attività, i fatti
vissuti e narrati
Rappresenta
graficamente le
attività, i fatti
vissuti e narrati
Rappresenta
graficamente e
verbalmente le
attività, i fatti
vissuti e narrati;
definisce le
durate temporali
Rappresenta
graficamente e
verbalmente le
attività, i fatti
vissuti e narrati;
definisce le
durate temporali;
conosce la
funzione e l'uso
degli strumenti
convenzionali
perla misurazione
del
tempo
Rappresenta
graficamente e
verbalmente le
attività, i fatti
vissuti e narrati;
definisce le
durate temporali;
conosce la funzione
e l'uso degli
strumenti
convenzionali
perla misurazione
del
tempo; riconosce
relazioni di
successione e di
contemporaneità e
cicli temporali
167
USO
DEI
DO
CU
MEN
TI
Non riconosce
semplici
successioni di
azioni
Riconosce
semplici
successioni di
azioni
Riconosce la
successione
delle
azioni in una
storia
Riconosce la
successione delle
azioni in una
storia o in una
esperienza
vissuta;
colloca nel
tempo fatti ed
esperienze
vissute
Riconosce la
successione delle
azioni in una
storia o in una
esperienza
vissuta;
colloca nel
tempo fatti ed
esperienze
vissute;
riconosce
rapporti di
successione
esistenti tra loro
STR
UM
EN
TI
CO
NCETTU
ALI
E C
ON
OSCEN
ZE
Non ha alcuna
conoscenza
dei
concetti
fondamentali
della Storia
Conosce
alcuni
concetti
relativi
all'ambito
familiare
Conosce alcuni
concetti
relativi
all'ambito
familiare, al
gruppo e alle
regole
Conosce alcuni
concetti relativi
all'ambito
familiare, al
gruppo, alle
regole e
all'ambiente
Costruisce
concetti
fondamentali
relativi
all'ambito
familiare, al
gruppo, alle
regole e
all'ambiente
PR
OD
UZIO
NE
Non riesce a
rappresentare
conoscenze e
concetti
Riesce a
rappresentare
semplici
conoscenze
attraverso
disegni
Rappresenta
semplici
conoscenze con
grafismi
Rappresenta
conoscenze
mediante
grafismi,
racconti
orali e disegni
Rappresenta
conoscenze
mediante
grafismi, racconti
orali e disegni
collocandoli nel
tempo e
riconoscendo
rapporti di
successione
esistenti tra di
loro
168
CLASSE SECONDA INDICATOR
E
LIVELLI DI VALUTAZIONE
5 6 7 8 9 – 10
OR
GA
NIZ
ZA
ZIO
NE D
ELLE I
NFO
RM
AZIO
NI
Non
rappresenta
né
graficament
e
né
verbalmente
le attività, i
fatti
vissuti e
narrati
Rappresenta
graficament
e le
attività, i
fatti
vissuti e
narrati
Rappresenta
graficament
e e
verbalmente
le
attività, i
fatti
vissuti e
narrati;
definisce le
durate
temporali
Rappresenta
graficament
e e
verbalmente
le
attività, i
fatti
vissuti e
narrati;
definisce le
durate
temporali;
conosce la
funzione e
l'uso
degli
strumenti
convenzional
i
perla
misurazione
del
tempo
Rappresenta
graficamente e
verbalmente le
attività, i fatti
vissuti e narrati;
definisce le
durate
temporali;
conosce la
funzione e l'uso
degli strumenti
convenzionali
perla
misurazione del
tempo;
riconosce
relazioni di
successione e di
contemporaneità
.
cicli temporali e
mutamenti
USO
DEI
DO
CU
MEN
TI
Non riesce a
ricavare
semplici
informazioni
sul
passato
personale
e familiare
Ricava
semplici
informazioni
sul
passato
personale
e familiare
Ricava
conoscenze sul
passato
personale
e familiare
Individua le
tracce come
fonti
per ricavare
conoscenze sul
passato
personale
e familiare
Individua e usa
le tracce come
fonti per ricavare
conoscenze sul
passato
personale
e familiare e
della comunità di
appartenenza
STR
UM
EN
TI
CO
NCETTU
ALI
E C
ON
OSCEN
ZE
Non ha alcuna
conoscenza
dei
concetti
fondamentali
della Storia
Conosce
alcuni
concetti
relativi
all'ambito
familiare
Conosce alcuni
concetti
relativi
all'ambito
familiare, al
gruppo e alle
regole
Conosce alcuni
concetti relativi
all'ambito
familiare, al
gruppo, alle
regole e
all'ambiente
Costruisce
concetti
fondamentali
relativi
all'ambito
familiare, al
gruppo, alle
regole e
all'ambiente
169
PR
OD
UZIO
NE
Non riesce a
rappresentare
conoscenze e
concetti
Riesce a
rappresentare
semplici
conoscenze
attraverso
disegni
Rappresenta
semplici
conoscenze
con
grafismi
Rappresenta
conoscenze
mediante
grafismi,
racconti
orali e disegni
Rappresenta
conoscenze
mediante
grafismi, racconti
orali e disegni
collocandoli nel
tempo e
riconoscendo
rapporti di
successione
esistenti tra di
loro
CLASSE TERZA
INDICATORE
LIVELLI DI VALUTAZIONE
5 6 7 8 9 – 10
OR
GA
NIZ
ZA
ZIO
NE D
ELLE I
NFO
RM
AZIO
NI
Non
rappresenta
né
graficamente
né
verbalmente
le attività, i
fatti
vissuti e
narrati
Rappresenta
graficamente
le
attività, i
fatti
vissuti e
narrati
Rappresenta
graficamente e
verbalmente le
attività, i fatti
vissuti e
narrati;
definisce le
durate
temporali
Rappresenta
graficamente e
verbalmente le
attività, i fatti
vissuti e narrati;
definisce le
durate
temporali;
conosce la
funzione e l'uso
degli strumenti
convenzionali
perla
misurazione del
tempo
Rappresenta
graficamente e
verbalmente le
attività, i fatti
vissuti e narrati;
definisce le
durate temporali;
conosce la
funzione e l'uso
degli strumenti
convenzionali
perla
misurazione del
tempo;
riconosce
relazioni di
successione e di
contemporaneità.
cicli temporali e
permanenze in
fenomeni ed
esperienze
vissute e narrate
170
USO
DEI
DO
CU
MEN
TI
Non riesce a
ricavare
alcuna
informazioni
dalle fonti a
disposizione
Ricava da
semplici fonti
semplici
alcune
conoscenze sui
momenti del
passato
Individua le
tracce per
ricavare
semplici
conoscenze sul
passato
personale
e familiare
Individua le
tracce per
ricavare
informazioni sul
passato
personale
e familiare
Individua e usa
le tracce per
ricavare
informazioni sul
passato
personale
e familiare
STR
UM
EN
TI
CO
NCETTU
ALI
E
CO
NO
SCEN
ZE
Non riconosce
i
quadri sociali
significativi
Riconosce
alcuni
quadri sociali
significativi
Riconosce i
quadri sociali
significativi
Organizza le
conoscenze in
quadri sociali
significativi
Organizzale
conoscenze in
quadri sociali
significativi;
individua
analogie e
differenze tra
quadri sociali
diversi
PR
OD
UZIO
NE
Non
rappresenta
le conoscenze
acquisite in
alcun
modo
Rappresentare
le
conoscenze
acquisite con
semplici
racconti
orali
Rappresenta
essenziali
conoscenze
acquisite con
semplici
racconti
Rappresenta con
precisione
conoscenze e
concetti appresi
mediante
grafismi e
racconti orali
Rappresenta con
precisione
conoscenze e
concetti appresi
mediante
grafismi e
racconti orali e
scritti
CLASSE QUARTA
INDICATOR
E
LIVELLI DI VALUTAZIONE
5 6 7 8 9 – 10
OR
GA
NIZ
ZA
ZIO
NE D
ELLE
INFO
RM
AZIO
NI
Non sa usare
carte storico-
geografiche
Sa usare carte
storico-
geografiche se
guidato
Sa usare
autonomament
e
carte storico-
geografiche
Confronta i
quadri storici
delle civiltà
studiate
Confronta i
quadri storici
delle civiltà
studiate e usa
cronologie e
carte storico-
geografiche per
rappresentare
le
conoscenze
studiate
USO
DEI
DO
CU
MEN
TI Non riesce a
ricavare alcuna
informazioni
dai
documenti
Ricava semplici
informazioni
dai
documenti
Ricava
informazioni
dai
documenti
Ricava
informazioni da
documenti di
diversa natura
utili alla
comprensione
di
un fenomeno
storico
Ricava
informazioni da
documenti di
diversa natura
utili alla
comprensione
di
più fenomeni
storici
171
STR
UM
EN
TI
CO
NCETTU
ALI
E
CO
NO
SCEN
ZE
Non riconosce
ad
elaborare
rappresentazio
ni
sintetiche delle
società
studiate
Elabora
semplici
rappresentazio
ni
sintetiche delle
società
studiate
Elabora
rappresentazio
ni
sintetiche delle
società
studiate
facendo
semplici
relazioni fra gli
elementi
caratterizzanti
Elabora
rappresentazio
ni
sintetiche delle
società
studiate
mettendo in
rilievo le
relazioni fra gli
elementi
caratterizzanti
Elabora
rappresentazio
ni
sintetiche delle
società
studiate
mettendo in
rilievo le
relazioni fra gli
elementi
caratterizzanti;
usa la
cronologia
storica
PR
OD
UZIO
NE
Non ricava
informazioni
da
alcuno
strumento
storico-
geografico
Ricava
semplici
informazioni
da
grafici,
tabelle,
carte
geografiche
e reperti
iconografici
Ricava semplici
informazioni
da
grafici, tabelle,
carte
geografiche
e reperti
iconografici,
consultando
semplici testi
di
genere diverso
Ricava semplici
informazioni da
grafici, tabelle,
carte
geografiche
e reperti
iconografici,
consultando
semplici testi di
genere diverso;
elabora in forma
di racconto gli
argomenti
studiati
Ricava semplici
informazioni da
grafici, tabelle,
carte geografiche
e reperti
iconografici,
consultando
semplici testi di
genere diverso;
elabora in forma
di racconto gli
argomenti
studiati;
confronta aspetti
caratterizzanti le
diverse società
studiate anche in
rapporto al
presente
172
CLASSE QUINTA
INDICATORE
LIVELLI DI VALUTAZIONE
5 6 7 8 9 – 10
OR
GA
NIZ
ZA
ZIO
NE D
ELLE
INFO
RM
AZIO
NI
Non sa usare
carte storico-
geografiche
Sa usare
carte
storico-
geografiche
se
guidato
Sa usare
autonomamente
carte storico-
geografiche
Confronta i
quadri storici
delle civiltà
studiate
Confronta i
quadri storici
delle civiltà
studiate e usa
cronologie e
carte storico-
geografiche per
rappresentare le
conoscenze
studiate
USO
DEI
DO
CU
MEN
TI
Non riesce a
ricavare
alcuna
informazioni
dai
documenti
Ricava
semplici
informazioni
dai
documenti
Ricava
informazioni dai
documenti
Ricava
informazioni da
documenti di
diversa natura
utili alla
comprensione di
un fenomeno
storico;
rappresenta il
sistema di
relazioni tra i
segni del
passato
presenti sul
territorio
vissuto
Ricava
informazioni da
documenti di
diversa natura
utili alla
comprensione di
più fenomeni
storici;
rappresenta in
un
quadro storico e
sociale il sistema
di relazioni tra i
segni e le
testimonianze
del
passato presenti
sul territorio
vissuto
STR
UM
EN
TI
CO
NCETTU
ALI
E
CO
NO
SCEN
ZE
Non riconosce
ad
elaborare
rappresentazion
i
sintetiche delle
società studiate
Elabora semplici
rappresentazion
i
sintetiche delle
società studiate
Elabora
rappresentazion
i
sintetiche delle
società studiate
facendo semplici
relazioni fra gli
elementi
caratterizzanti
Elabora
rappresentazion
i
sintetiche delle
società studiate
mettendo in
rilievo le
relazioni fra gli
elementi
caratterizzanti
Elabora
rappresentazion
i
sintetiche delle
società studiate
mettendo in
rilievo le
relazioni fra gli
elementi
caratterizzanti;
usa la
cronologia
storica
PR
OD
UZIO
NE
Non ricava
informazioni da
alcuno
strumento
storico-
geografico
Ricava semplici
informazioni da
grafici, tabelle,
carte
geografiche
e reperti
iconografici
Ricava semplici
informazioni da
grafici, tabelle.
carte
geografiche
e reperti
iconografici,
consultando
semplici testi di
genere diverso
Ricava semplici
informazioni da
grafici, tabelle,
carte
geografiche
e reperti
iconografici,
consultando
semplici testi di
genere diverso;
Ricava semplici
informazioni da
grafici, tabelle,
carte
geografiche
e reperti
iconografici,
consultando
semplici testi di
genere diverso;
173
elabora in forma
di racconto gli
argomenti
studiati
elabora in forma
di racconto gli
argomenti
studiati;
confronta
aspetti
caratterizzanti
le
diverse società
studiate anche
in
rapporto al
presente
CITTADINANZA E COSTITUZIONE INDICATORE
LIVELLI DI VALUTAZIONE
5 6 7 8 9 - 10
CIT
TA
DIN
AN
ZA
- Agisce in
modo poco ( o
non o
parzialmente)
responsabile
nei confronti
di se stesso,
degli altri e
dell’ambiente
- Non (o non
sempre)
rispetta le
regole della
convivenza
civile.
- Non (o non
sempre)
coopera con
gli altri.
- Non ( o
non sempre)
manifesta
apertura al
dialogo
interculturale.
- Agisce in
modo
corretto nei
confronti di
se stesso,
degli altri e
dell’ambiente
- Conosce e
rispetta le
regole della
convivenza
civile.
- Coopera
con gli altri.
- Agisce in
modo
responsabile
nei confronti
di se stesso,
degli altri e
dell’ambiente
- Conosce,
condivide e
rispetta le
regole della
convivenza
civile
- coopera
con gli altri, è
solidale.
- Agisce in
modo
responsabile nei
confronti di se
stesso, degli
altri e
dell’ambiente
- conosce,
condivide e
rispetta le
regole della
convivenza civile
- - coopera con
gli altri, è
solidale.
- Conosce il
dialogo tra
culture e
sensibilità
diverse
- Agisce in
modo
responsabile nei
confronti di se
stesso, degli altri
e dell’ambiente
- conosce,
condivide e
rispetta le regole
della convivenza
civile
- coopera con
gli altri, è
solidale.
- Conosce ed
apprezza il
dialogo tra
culture e
sensibilità
diverse
- è responsabile
rispetto alla
comunità in cui si
vive.
174
CO
STIT
UZIO
NE
- Conosce,
ma non
sempre
rispetta, il
concetto di
diritto
all'esistenza e
all'integrità
fisica;
- riconosce,
ma non
sempre
rispetta, le
libertà
inviolabili
dell'individuo
- non
sempre
individua il
concetto di
uguaglianza
- conosce,
ma non
sempre
rispetta, il
significato di
democrazia e
convivenza
civile.
- Conosce il
concetto di
diritto
all'esistenza e
all'integrità
fisica;
- riconosce
le libertà
inviolabili
dell'individuo
- individua
il concetto di
uguaglianza
- conosce il
significato di
democrazia e
convivenza
civile.
- Conoscere
gli elementi
che
compongono
lo Stato
- Comprende
in che modo si
è formata la
collettività e
come funziona
- Conosce le
forme di vita
associata
esterne alla
famiglia
- Conosce gli
elementi che
compongono
lo Stato
- Conosce le
differenze tra le
varie forme di
stato e di
governo
- Conoscere gli
organi e i poteri
dello Stato
- Conosce i
principi e le
garanzie
presenti nella
Costituzione
italiana
- Conosce il
percorso storico
della Costituzione
e comprende i
motivi che stanno
alla base della
nascita della
Costituzione della
Repubblica
Italiana.
175
GEOGRAFIA
CLASSE PRIMA
PA
ESA
GG
IO
Non è in grado
di
osservare il
territorio
mediante
l'osservazione
diretta
Esplorare il
territorio
attraverso
l'osservazione
diretta se
guidato
Esplorare
autonomamente
il territorio
attraverso
l'osservazione
diretta
Esplorare
autonomamente
il territorio
attraverso
l'osservazione
diretta e ne
individua gli
elementi fisici e
antropici
Esplorare
autonomamente
il territorio
attraverso
l'osservazione
diretta e ne
individua gli
elementi fisici e
antropici;
descrive gli
elementi fisici e
antropici che
caratterizzano
l'ambiente
INDICATORIE
LIVELLI DI VALUTAZIONE
5 6 7 8 9 – 10
OR
IEN
TA
MEN
TO
Non riconosce
gli indicatori
spaziali
Si muove
nello
spazio
circostante
riconoscendo
alcuni
indicatori
spaziali
Si muove nello
spazio
circostante con
consapevolezza
riconoscendo
alcuni
indicatori
spaziali
Si muove nello
spazio
circostante
consapevolmente
sapendosi
orientare
attraverso i
punti
di riferimento.
Si muove nello
spazio
circostante
consapevolmente
sapendosi
orientare
attraverso i
punti
di riferimento
utilizzando gli
indicatori
topologici
CA
RTE M
EN
TA
LI
Non riconosce
oggetti e
ambienti noti
Riconosce
semplici
oggetti
e alcuni
ambienti
noti
Rappresenta
gli
oggetti e gli
ambienti noti
Rappresenta gli
oggetti e gli
ambienti noti in
prospettiva
verticale
Rappresenta gli
oggetti e gli
ambienti noti in
prospettiva
verticale;
rappresenta
percorsi esperiti
nello spazio
circostante
176
INDICATORE
LIVELLI DI VALUTAZIONE
5 6 7 8 9 – 10
OR
IEN
TA
MEN
TO
Non riconosce
gli indicatori
spaziali
Si muove
nello
spazio
circostante
riconoscendo
alcuni
indicatori
spaziali
Si muove nello
spazio
circostante con
consapevolezza
riconoscendo
alcuni
indicatori
spaziali
Si muove nello
spazio
circostante
consapevolmente
sapendosi
orientare
attraverso i
punti
di riferimento.
Si muove nello
spazio
circostante
consapevolmente
sapendosi
orientare
attraverso i punti
di riferimento
utilizzando gli
indicatori
topologici
LIN
GU
AG
GIO
DELLA
GEO
-GR
AFIC
ITA
’
Non riconosce
oggetti e
ambienti noti
Riconosce
semplici
oggetti
e alcuni
ambienti
noti
Rappresenta
gli
oggetti e gli
ambienti noti;
legge e
interpreta
la pianta di
alcuni spazi
noti
Rappresenta gli
oggetti e gli
ambienti noti in
prospettiva
verticale;
legge e
interpreta
la pianta di
alcuni spazi noti
e non noti
Rappresenta gli
oggetti e gli
ambienti noti in
prospettiva
verticale;
rappresenta
percorsi esperiti
nello spazio
circostante;
legge e
interpreta
la pianta di
alcuni spazi noti
e non noti,
utilizzando i
punti di
riferimento fissi.
PA
ESA
GG
IO
Non è in grado
di
osservare il
territorio
mediante
l'osservazione
diretta
Esplorare il
territorio
attraverso
l'osservazione
diretta se
guidato
Esplorare
autonomamente
il territorio
attraverso
l'osservazione
diretta
Esplorare
autonomamente
il territorio
attraverso
l'osservazione
diretta e ne
individua gli
elementi fisici e
antropici
Esplorare
autonomamente
il territorio
attraverso
l'osservazione
diretta e ne
individua gli
elementi fisici e
antropici;
descrive gli
elementi fisici e
antropici che
caratterizzano
l'ambiente
177
CLASSE TERZA INDICATORE
LIVELLI DI VALUTAZIONE
5 6 7 8 9 – 10
OR
IEN
TA
MEN
TO
Non riconosce
gli indicatori
spaziali
Si muove
nello
spazio
circostante
riconoscendo
alcuni
indicatori
spaziali
Si muove nello
spazio
circostante con
consapevolezza
riconoscendo
alcuni
indicatori
spaziali
Si muove nello
spazio
circostante
consapevolmente
sapendosi
orientale
attraverso i
punti
di riferimento.
Si muove nello
spazio
circostante
consapevolmente
sapendosi
orientale
attraverso i punti
di riferimento
utilizzando gli
indicatori
topologici
LIN
GU
AG
GIO
DELLA
GEO
-
GR
AFIC
ITA
’
Non effettua
nessun
percorso
relativo alla
geo-
graficità
Effettua
semplici
percorsi
Effettua
percorsi;
rappresenta gli
oggetti e gli
ambienti noti
Effettua percorsi;
rappresenta gli
oggetti e gli
ambienti noti;
legge e
interpreta
la pianta dello
spazio vissuto
Effettua percorsi;
rappresenta gli
oggetti e gli
ambienti noti;
legge e
interpreta
la pianta dello
spazio vissuto
basandosi sui
punti di
riferimento fissi
PA
ESA
GG
IO
Non individua
la
differenza tra
elementi fisici
e
antropici
Individua
alcuni
elementi fisici
e
antropici
Individua e
descrive
elementi
fisici e
antropici
E' consapevole
che lo spazio
geografico è
costituito da
elementi fisici e
antropici legati
da rapporti di
connessione e/o
di
interdipendenza
Individua e
descrive elementi
fisici e antropici;
E' consapevole
che lo spazio
geografico è
costituito da
elementi fisici e
antropici legati
da rapporti di
connessione e/o
di
interdipendenza
178
CLASSE QUARTA INDICATORE
LIVELLI DI VALUTAZIONE
5 6 7 8 9 – 10
OR
IEN
TA
MEN
TO
Non si orienta
né nello spazio
né sulle carte
geografiche in
quanto non
riesce ad
utilizzare gli
organizzatori
topologici
Si orienta nello
spazio e sulle
carte
geografiche,
utilizzando
alcuni semplici
organizzatori
topologici
Si orienta nello
spazio e sulle
carte
geografiche,
utilizzando i
punti cardinali
Si orienta nello
spazio e sulle carte
geografiche,
utilizzando i punti
cardinali e la
bussola con
consapevolezza
Utilizza il linguaggio
della geo-graficità
per interpretare
carte geografiche e
per realizzare
semplici schizzi
cartografici
LIN
GU
AG
GIO
DELLA
GEO
-
GR
AFIC
ITA
’
Non riconosce
fatti e fenomeni
locali e globali
interpretando
carte
geografiche
Riconosce
semplici fatti e
fenomeni locali
leggendo carte
geografiche
Riconosce e
analizza alcuni
fatti e fenomeni
locali leggendo
carte
geografiche
Analizza fatti e
fenomeni locali
leggendo carte
geografiche, carte
tematiche e grafici
"Analizza fatti e
fenomeni locali
leggendo carte
geografiche, carte
tematiche e grafici;
localizza sulla carta
geografica gli
aspetti fisici e
politici del proprio
territorio
179
PA
ESA
GG
IO E
TER
RIT
OR
IO
Non conosce e
non descrive gli
elementi che
caratterizzano i
diversi
paesaggi;
non comprende
le connessioni
tra
elementi fisici e
antropici del
territorio
Conosce e
descrive alcuni
elementi del
paesaggio;
comprende le
connessioni tra
elementi fisici e
antropici del
territorio
Conosce e
descrive gli
elementi del
paesaggio;
comprende che il
territorio è
costituito da
elementi fisici e
antropici
connessi e
interdipendenti
Conosce e
descrive gli
elementi
caratterizzanti i
principali
paesaggi italiani
individuando
analogie e
differenze ;
comprende che il
territorio è
costituito da
elementi fisici e
antropici
connessi e
interdipendenti e
che l'intervento
dell'uomo li può
modificare;
individua
problemi relativi
alla tutela e
valorizzazione
del patrimonio
naturale e
culturale
Conosce e
descrive gli
elementi
caratterizzanti i
principali
paesaggi italiani
individuando
analogie e
differenze e gli
elementi di
particolare valore
ambientale e
culturale;
comprende che il
territorio è
costituito da
elementi fisici e
antropici
connessi e
interdipendenti e
che l'intervento
dell'uomo li può
modificare;
individua
problemi relativi
alla tutela e
valorizzazione
del patrimonio
naturale e
culturale
analizzando le
soluzioni
adottate e
proponendo
soluzioni idonee
nel contesto di
appartenenza.
CLASSE QUINTA INDICATORE
LIVELLI DI VALUTAZIONE
5 6 7 8 9 – 10
OR
IEN
TA
MEN
TO
Non si orienta
né nello spazio
né sulle carte
geografiche in
quanto non
riesce ad
utilizzare gli
organizzatori
topologici
Si orienta nello
spazio e sulle
carte
geografìche,
utilizzando
alcuni semplici
organizzatori
topologici
Si orienta nello
spazio e sulle
carte
geografiche,
utilizzando i
punti cardinali
Si orienta nello
spazio e sulle carte
geografìche,
utilizzando i punti
cardinali e la
bussola con
consapevolezza
Utilizza il linguaggio
della geo-graficità
per interpretare
carte geografiche e
per realizzare
semplici schizzi
cartografici
180
LIN
GU
AG
GIO
DELLA
GEO
-
GR
AFIC
ITA
’ Non riconosce
fatti e fenomeni
locali e globali
interpretando
carte
geografiche
Riconosce
semplici fatti e
fenomeni locali
leggendo carte
geografiche
Riconosce e
analizza alcuni
fatti e fenomeni
locali leggendo
carte
geografiche
Analizza fatti e
fenomeni locali
leggendo carte
geografiche,
carte tematiche e
grafici
Analizza fatti e
fenomeni locali
leggendo carte
geografiche,
carte tematiche e
grafici;
localizza sulla
carta geografica
dell'Italia gli
aspetti fisici e
politici del
proprio territorio
181
PA
ESA
GG
IO E
TER
RIT
OR
IO
Non conosce e
non descrive
gli
elementi che
caratterizzano
i
diversi
paesaggi;
non comprende
le connessioni
tra
elementi fisici
e
antropici del
territorio;
ha difficoltà ad
individuare il
concetto di
regione
geografica
Conosce e
descrive alcuni
elementi del
paesaggio;
comprende le
connessioni
tra
elementi fisici
e
antropici del
territorio;
ha una
conoscenza
limitata del
concetto di
regione
geografica
Conosce e
descrive gli
elementi
caratterizzanti
del paesaggio;
comprende che il
territorio è
costituito da
elementi fisici e
antropici
connessi e
interdipendenti;
conosce i diversi
aspetti del
concetto di
regione
geografica
riferiti
al contesto
italiano
Conosce e
descrive gli
elementi
caratterizzanti i
principali
paesaggi italiani
individuando
analogie e
differenze ;
comprende che il
territorio è
costituito da
elementi fisici e
antropici
connessi e
interdipendenti e
che l'intervento
dell'uomo li può
modificare;
individua
problemi relativi
alla tutela e
valorizzazione
del patrimonio
naturale e
culturale;
conosce e applica
il concetto di
regione
geografica
riferito al
contesto italiano
Conosce e
descrive gli
elementi
caratterizzanti i
principali
paesaggi italiani
individuando
analogie e
differenze e gli
elementi di
particolare valore
ambientale e
culturale;
comprende che il
territorio è
costituito da
elementi fisici e
antropici
connessi e
interdipendenti e
che l'intervento
dell'uomo li può
modificare;
individua
problemi relativi
alla tutela e
valorizzazione
del patrimonio
naturale e
culturale
analizzando le
soluzioni
adottate e
proponendo
soluzioni idonee
nel contesto di
appartenenza;
conosce e applica
il concetto di
regione
geografica
riferito al
contesto italiano
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE/ DISCIPLINA: TECNOLOGIA
CLASSI I/ II/ III / IV / V
Indicatori:
1. Vedere e osservare
2. Prevedere e immaginare
3. Intervenire e trasformare Osservazione ed analisi
della realtà tecnica in
relazione all’uomo e
all’ambiente
Progettazione
realizzazione e verifica
delle esperienze
lavorative
Conoscenze tecniche
e tecnologiche
Comprensione ed uso
di linguaggi specifici
Voto
Sa riconoscere gli
elementi e i fenomeni
attraverso
un'osservazione
autonoma; si orienta ad
acquisire un sapere più
integrale
Realizza semplici
modelli o
rappresentazioni
grafiche in modo
autonomo; usa gli
strumenti tecnici o
multimediali con
Conosce ed usa le
vari oggetti e
strumenti di uso
quotidiano in
maniera autonoma
Comprende e usa
completamente il
linguaggio tecnico
10
9
182
scioltezza e proprietà
Sa riconoscere gli
elementi e i fenomeni
attraverso una buona
osservazione; si orienta
ad acquisire un sapere
completo
Realizza semplici
modelli o
rappresentazioni
grafiche in modo
razionale; usa gli
strumenti tecnici o
multimediali con
sicurezza e in modo
appropriato
Conosce ed usa i
vari oggetti e
strumenti di uso
quotidiano in
maniera sicura
Comprende e usa con
padronanza il
linguaggio tecnico
8
Sa riconoscere gli
elementi e i fenomeni
attraverso
un’osservazione
abbastanza corretta;
conosce nozioni e
concetti
Realizza semplici
modelli o
rappresentazioni
grafiche in modo
corretto ;usa gli
strumenti tecnici o
multimediali in modo
adeguato ed
abbastanza
appropriato
Conosce ed usa i vari
oggetti e strumenti
di uso quotidiano in
modo corretto
Comprende e usa il
linguaggio tecnico in
modo chiaro ed
idoneo
7
Riconoscere gli elementi
e i fenomeni attraverso
un'osservazione
essenziale
Realizza semplici
modelli o
rappresentazioni
grafiche in modo
essenziale; usa gli
strumenti tecnici o
multimediali in modo
sufficientemente
corretto
Conosce ed usa i vari
oggetti e strumenti
di uso quotidiano più
semplici
Comprende e usa il
linguaggio tecnico in
modo
sufficientemente
corretto
6
Conosce in modo
parziale gli elementi e i
fenomeni della realtà
tecnologica
Rappresenta e
riproduce semplici
modelli o
rappresentazioni
grafiche in modo
incerto; usa gli
strumenti tecnici o
multimediali in modo
poco corretto
E’ incerto nell’usare
i vari oggetti e
strumenti di uso
quotidiano
Comprende
complessivamente il
linguaggio tecnico,
ma ha la difficoltà nel
suo utilizzo
5
MUSICA (TUTTE LE CLASSI)
INDICATORE 5 6 7 8 9-10
Conoscenza e
ascolto
del linguaggio
musicale
le
Non mostra
interesse
verso alcun
tipo di evento
sonoro
Riconosce
eventi sonori
in relazione
alle fonti
Percepisce e
riconosce gli
eventi sonori
Percepisce e
discrimina eventi
sonori dal punto
di vista
qualitativo e
spaziale.
Percepisce,
discrimina ed
elabora eventi
sonori dal punto
di vista
qualitativo e
spaziale.
Produzione e
interpretazione
Esegue in
gruppo
semplici brani
vocali non
sempre ben
articolati.
Esegue in
gruppo
semplici brani
vocali
Esegue in
gruppo
semplici
brani vocali
e strumentali
Esegue in gruppo
semplici brani
vocali e
strumentali con
espressività
Esegue in gruppo
semplici brani
vocali e
strumentali
curandone
l’espressività e
l’esecuzione.
Conoscenza e
ascolto del
linguaggio
musicale
Non riconosce
e non mostra
interesse
verso gli
elementi di
base che
caratterizzano
un brano
musicale.
Riconosce
alcuni elementi
di base che
caratterizzano
un brano
musicale.
Discrimina e
rappresenta
gli elementi
di base di un
brano
musicale
attraverso
parole,
immagini e
azioni.
Riconosce gli
elementi di base
all'interno di un
brano musicale
rappresentandoli
con parole,
immagini e
azioni.
Riconosce e
discrimina gli
elementi di base
all'interno di un
brano musicale
rappresentandoli
con parole,
immagini e
azioni.
183
ARTE E IMMAGINE (TUTTE LE CLASSI)
INDICATORE 5 6 7 8 9-10
Percettivo
visivo
(osservare le
immagini)
Riconosce con
difficoltà gli
elementi base
del linguaggio
dell'immagine.
Riconosce gli
elementi base
del linguaggio
dell'immagine
ma mostra
poco impegno
ed interesse.
Riconosce e usa
gli elementi
base (linee,
forme, colori)
del linguaggio
dell'immagine.
Riconosce e usa
in modo
autonomo gli
elementi base
(linee, forme,
colori) del
linguaggio
dell'immagine.
Riconosce e usa
in modo
autonomo ed
appropriato gli
elementi base
(linee, forme,
colori) del
linguaggio
dell'immagine.
Produrre
esprimersi e
comunicare
Si esprime
attraverso
semplici
produzioni
grafiche spesso
incomplete.
Esprime
pensieri
attraverso
semplici
produzioni
grafiche.
Esprime
pensieri
attraverso
produzioni
grafiche
complete.
Esprime
sensazioni e
pensieri
attraverso
produzioni
grafiche
complete.
Esprime
sensazioni ,
pensieri e
emozioni
attraverso
produzioni
grafiche complete
e
particolareggiate.
Manipola in
modo non
sempre
corretto
materiali per
produrre
immagini.
Manipola
diversi
materiali per
produrre
semplici
immagini.
Osserva e
manipola
materiali
diversi per
produrre
immagini.
Osserva,
manipola e
associa codice,
tecniche per
produrre
diversi tipi di
immagini.
Osserva,
manipola,
rielabora e
associa codice,
tecniche e
materiali diversi
per produrre
immagini di vario
tipo.
EDUCAZIONE MOTORIA (TUTTE LE CLASSI)
INDICATORE 5 6 7 8 9-10
Coordinazione
dinamica generale
( schemi motori di
base in funzione di
spazio, tempo,
equilibri).
Sa mettere in
pratica solo
alcuni schemi
motori di
base
Sa mettere in
pratica solo
alcuni schemi
motori di base
con sufficiente
controllo del
corpo.
Sa mettere in
pratica alcuni
schemi di
base con
discreto
controllo del
corpo.
Gestisce
l’equilibrio
statico e
dinamico del
proprio corpo.
Sa mettere in
pratica, con
sicurezza,
diversi
schemi di
base; sa
controllare
condizioni di
equilibrio
statico e
dinamico.
Sa mettere in
pratica, con
sicurezza, tutti
gli schemi di
base; sa
controllare
condizioni di
equilibrio
statico e
dinamico.
Gioco, sport e
linguaggio del
corpo.
Sa rispettare
le regole del
gioco per
tempi molto
brevi; ha
difficoltà nel
linguaggio
non verbale.
Sa applicare
sufficientemente
e sa e sa
rispettare le
regole del gioco;
comunica
attraverso corpo
e movimento in
modo discontinuo
e non sempre
consapevole
Sa applicare le
regole del
gioco e le
modalità
esecutive.
Comunica
attraverso
corpo e
movimento,
contenuti
emozionali.
Riconosce e
rispetta le
regole dei
giochi di
movimento
pre-sportivi;
utilizza in
modo
personale il
linguaggio del
corpo.
Applica e
rispetta
correttamente
le regole dei
giochi di
movimento e
pre-sportivi,
interagendo e
cooperando con
gli altri; utilizza
in modo
personale e
consapevole il
linguaggio del
corpo.
184
PARTE SETTIMA. INDICATORI E DESCRITTORI PER OGNI DISCIPLINA DALLA CLASSE PRIMA ALLA CLASSE TERZA DI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
ITALIANO
I sottostanti indicatori sono finalizzati al raggiungimento di competenze trasversali di base che afferiscono a tutte le classi di Scuola Secondaria di 1°, pertanto per questa Disciplina non sono state operate distinzioni tra la classe prima, seconda e terza. In tutti i descrittori di Italiano-Storia e Geografia si individua un livello 3 corrispondente alla impossibilità di rilevare elementi accertabili, per manifesta e netta impreparazione, anche a livello elementare e di base.
Competenza Descrittori
Ascolta e
decodifica
messaggi
orali
Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10
Non
individua
l’idea
centrale di
un
messaggio,
nemmeno se
guidato
Non
individua
l’idea
centrale di
un
messaggio,
solo se
guidato
Individua
l’idea
centrale di
un
messaggio
Individua
l’idea
centrale di
un
messaggio,
in modo
autonomo
Individua l’idea
centrale di un
messaggio e
riconosce le
informazioni
implicite, se
guidato
Individua l’idea
centrale di un
messaggio e
riconosce le
informazioni
implicite , in
modo autonomo
Non
individua le
sequenze
individua le
sequenze
solo se
guidato
Individua le
sequenze e la
loro
tipologia
Individua,
riordina e
riconosce la
tipologia
delle
sequenze
Individua,
riordina, titola e
riconosce la
tipologia delle
sequenze
Individua,
riordina, titola e
riconosce la
tipologia delle
sequenze, in
modo autonomo
Nemmeno
se guidato,
distingue e
comprende
le
informazioni
principali da
quelle
secondarie
distingue e
comprende
le
informazioni
principali da
quelle
secondarie
solo se
guidato
Distingue e
comprende le
informazioni
principali da
quelle
secondarie
Distingue e
comprende le
informazioni
principali da
quelle
secondarie e
riconosce
suoni e
tonalità di
una frase
Distingue e
comprende le
informazioni
principali da
quelle
secondarie e
riconosce il
registro
linguistico,
individua scopo,
argomento e
informazioni
principali, solo
se guidato
Distingue e
comprende le
informazioni
principali da
quelle secondarie
e riconosce il
registro
linguistico,
individua scopo,
argomento e
informazioni
principali in
modo autonomo
Non riesce a
elaborare
una sintesi
riesce a
elaborare
una sintesi
solo se
guidato
Elabora una
sintesi
Elabora
sintesi e
completa
schemi
semplici
Prende appunti,
se guidato
Prende appunti
in modo
autonomo
185
ABILITA’: RIFLETTERE SULLA LINGUA
Competenza Descrittori
Conosce e
analizza la
costruzione
della frase
complessa e
la
caratteristic
he dei
principali tipi
e generi
testuali
Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10
Non
riconosce le
caratteristic
he dei diversi
generi e tipi
testuali
riconosce
parzialmente
le
caratteristich
e dei diversi
generi e tipi
testuali
Riconosce le
caratteristic
he dei diversi
generi e tipi
testuali, se
guidato
Riconosce le
caratteristic
he dei diversi
generi e tipi
testuali, in
modo
autonomo
Riconosce le
caratteristiche
dei diversi
generi e tipi
testuali e ne
coglie le
differenze se
guidato
Riconosce le
caratteristiche
dei diversi
generi e tipi
testuali e ne
coglie le
differenze, in
modo
autonomo
Non
riconosce le
caratteristic
he delle
principali
parti del
discorso
Solo se
guidato,
riconosce le
caratteristich
e delle
principali
parti del
discorso
Riconosce le
caratteristic
he delle
principali
parti del
discorso
Riconosce e
analizza le
caratteristic
he delle
principali
parti del
discorso, se
guidato
Se guidato,
riconosce,
analizza e
applica
correttamente
le nozioni base
della
morfologia
In modo
autonomo,
riconosce,
analizza e
applica
correttamente
le nozioni base
della
morfologia
Competenza Descrittori
Produce testi
orali coerenti,
utilizzando
correttamente
forma e
lessico
Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10
Riferisce
oralmente
su un
argomento
di studio in
modo non
chiaro;
espone le
informazioni
in modo
incoerente e
si esprime
con
inflessione
dialettale
Riferisce
oralmente
su un
argomento
di studio in
modo non
del tutto
chiaro;
espone le
informazioni
in modo
talvolta
incoerente
Riferisce
oralmente su
un argomento
di studio in
modo
coerente ma
semplice nella
forma e nel
linguaggio; si
esprime
talvolta con
lessico
semplice e
non sempre
appropriato
Riferisce
oralmente su
un argomento
di studio in
modo
coerente e
completo; usa
un registro
adeguato
all’argomento
e alla
situazione e si
avvale di un
lessico
semplice ma
appropriato
Se guidato,
riferisce
oralmente su
un argomento
di studio
presentando
in modo
chiaro
l’argomento:
espone le
informazioni
secondo un
ordine
prestabilito e
coerente, usa
un registro
adeguato
all’argomento
e alla
situazione,
controlla il
lessico
specifico
In modo
autonomo,
riferisce
oralmente su un
argomento di
studio
esplicitando lo
scopo e
presentando in
modo chiaro
l’argomento:
espone le
informazioni
secondo un
ordine
prestabilito e
coerente, usa
un registro
adeguato
all’argomento e
alla situazione,
controlla il
lessico specifico
Non
interviene e
non
partecipa a
una
discussione
nemmeno se
sollecitato
Non
interviene in
modo
pertinente e
non
partecipa a
una
discussione
Interviene in
una
conversazione
e/o in una
discussione
solo se
stimolato
Interviene in
una
conversazione
e/o in una
discussione
esprimendo il
proprio
parere,
rispettando
tempi e turni
di parole
Interviene in
una
conversazione
e/o in una
discussione
rispettando i
tempi e i turni
di parola
tendendo
conto del
destinatario,
esprimendo il
proprio
parere, solo
se guidato
Interviene in
una
conversazione
e/o in una
discussione
rispettando i
tempi e i turni
di parola,
esprimendo il
proprio parere
tendendo conto
del destinatario
186
Non usa gli
strumenti di
consultazion
e neanche se
stimolato
usa gli
strumenti di
consultazione
solo se
guidato
Usa gli
strumenti di
consultazion
e solo se
stimolato
Usa in
maniera
autonoma gli
strumenti di
consultazion
e
Usa gli
strumenti di
consultazione
in modo
autonomo, ma
applica le
conoscenze
metalinguistic
he per
monitorare e
migliorare
l’uso orale e
scritto della
lingua solo se
guidato
Applica le
conoscenze
metalinguistic
he per
monitorare e
migliorare
l’uso orale e
scritto della
lingua e usa gli
strumenti di
consultazione
in modo
autonomo
ABILITA’: SCRIVERE Competenza Descrittori
Produce
testi
coerenti,
coesi e
corretti
nella lingua
Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10
Non
riproduce le
più
consuete
tipologie di
espressione
scritta,
neanche se
guidato
riproduce le più
consuete
tipologie di
espressione
scritta, solo se
guidato
Riproduce in
maniera
semplificata le
più consuete
tipologie di
espressione
scritta, se
guidato
Riconosce e
riproduce in
maniera
semplificata le
più consuete
tipologie di
espressione
scritta in
maniera
autonoma
Riconosce e
riproduce le
più consuete
tipologie di
espressione
scritta, in
maniera
creativa ma
non del tutto
autonoma
Riconosce e
riproduce le
più consuete
tipologie di
espressione
scritta, in
maniera
creativa e
autonoma
Non
riscrive, nè
manipola
semplici
testi
narrativi
neanche se
guidato
Non riscrive, nè
manipola
adeguatamente
semplici testi
narrativi
neanche se
guidato
Riscrive e
manipola
semplicemente
testi narrativi
con procedure
creative
guidate
Riscrive e
manipola in
maniera
autonoma testi
narrativi con
procedure
creative
guidate
Riscrive e
manipola in
maniera
creativa ma
non del tutto
autonoma
testi narrativi
secondo
procedure
guidate
Riscrive e
manipola in
maniera
creativa e
autonoma
testi
narrativi
secondo
procedure
guidate
ABILITA’: LEGGERE Competenza Descrittori
Legge in modo
attivo
e ricava
informazioni
da testi di
vario tipo,
letterari e non
(narrativo,
descrittivo,
espositivo,
ecc…)
Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10
Legge ancora
in modo
stentato i
vari tipi
testo
Legge
ancora in
modo poco
espressivo e
non fluido i
testi noti
Legge
ancora in
modo poco
espressivo i
testi noti
Legge in
modo
espressivo
i testi noti
Legge i vari
tipi di testo in
modo
espressivo
usando
le giuste pause
e intonazioni
Legge e
interpreta i vari
tipi di
testo,usando le
giuste pause e
intonazioni,
permettendo a
chi ascolta di
capire
Non ricava le
informazioni
principali
dai vari tipi
di testo
ricava le
informazioni
principali
dai vari tipi
di testo solo
se guidato
Ricava le
informazioni
principali
dai vari tipi
di testo solo
se
guidato
Ricava le
informazioni
principali
solo dai
testi
noti
Ricava le
informazioni
principali
dai vari tipi
di testo
Ricava le
informazioni
principali,
esplicite
e implicite,
dai vari tipi
di testo
187
Non
comprende,
nei testi di
vario
tipo,
le
informazioni
principali
comprende,
nei testi di
vario
tipo,
le
informazioni
principali
solo se
guidato
Comprende,
nei testi di
vario
tipo,
le
informazioni
principali
solo se
guidato
Comprende,
nei testi di
vario
tipo, solo
le
informazioni
principali
Comprende,
nei testi di
vario
tipo,
tutte le
informazioni
Comprende,
nei testi di vario
tipo,
tutte le
informazioni
ed esprime
semplici
giudizi
STORIA e CITTADINANZA E COSTITUZIONE
In tutti i descrittori di Storia e Geografia si individua un livello 3 corrispondente alla impossibilità di rilevare elementi accertabili, per manifesta e netta impreparazione, anche a livello elementare e di base.
CLASSE 1
Competenz
a
Descrittori
Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10
Conoscenz
a degli
eventi
storici
Non sa
ancora
cogliere le
informazio
ni
principali
degli
eventi
anche se
guidato
Non sa ancora
cogliere le
informazioni
principali
degli eventi
Sa cogliere
in modo
essenziale i
fatti storici
principali
Sa cogliere
globalment
e le
informazio
ni da
acquisire.
Seleziona
automaticamen
te le
informazioni
acquisite.
Seleziona e
rielabora
automaticamen
te le
informazioni
acquisite
Collocazion
e degli
eventi
nello
spazio e
nel tempo
Non è
riuscito ad
acquisire il
concetto di
spazio-
tempo
Non è riuscito
ad acquisire
adeguatamen
te il concetto
di spazio-
tempo
L’acquisizion
e del
concetto di
spazio-
tempo non è
ancora
funzionale
E’ in grado
di collocare
gli eventi
stoici nello
spazio e
nel tempo.
Colloca in modo
autonomo gli
eventi storici
nello spazio e
nel tempo
Colloca
agevolmente gli
eventi storici
nello spazio e
nel tempo
Capacità di
cogliere la
correlazione
tra causa ed
effetto in
una serie di
eventi
Manifesta
incertezze e
difficoltà
nell’individuar
e relazioni tra
eventi storici
anche se
guidato
Manifesta
incertezze e
difficoltà
nell’individuar
e relazioni tra
eventi storici.
Stabilisce
semplici
relazioni
tra eventi
stoici (se
guidato)
Sa
individuare
globalmente
relazioni di
causa -
effetto
Sa individuare
autonomament
e relazioni di
causa - effetto
Sa individuare
autonomament
e e con
sicurezza
relazioni di
causa - effetto
Comprension
e dei
fondamenti
delle
istituzioni e
della vita
sociale,
politica e
civile.
Ha difficoltà,
nel costruire,
anche se
guidato, un
semplice
quadro
storico.
Ha
difficoltà, nel
costruire un
semplice
quadro
storico.
E’ in
grado di
costruire un
semplice
quadro
storico
delle civiltà
studiate.
Costruisc
e un quadro
storico delle
civiltà
studiate.
Costruisce un
quadro storico
delle civiltà
studiate in
modo
abbastanza
autonomo.
Costruisce
autonomament
e un quadro
storico delle
civiltà studiate.
Capacità di
riconoscere
ed usare
termini del
linguaggio
storico
Non sa usare
in modo
appropriato al
contesto il
lessico
specifico,
anche se
guidato
Non sa usare
in modo
appropriato al
contesto il
lessico
specifico
Comprende
( ed utilizza)
singoli
termini
specifici
Elabora
discorsi
utilizzando
in modo
abbastanza
adeguato i
termini
specifici
Elabora
discorsi
utilizzando in
modo
appropriato il
lessico
specifico
Elabora
discorsi
utilizzando più
termini
specifici e
collegandoli tra
loro in modo
autonomo
188
Comprension
e ed uso di
strumenti
specifici
Ha molte
difficoltà ad
interpretare
grafici,
tabelle,
cartine e
documenti
Ha difficoltà
ad
interpretare
grafici,
tabelle,
cartine e
documenti
Ricava solo
semplici
informazio
ni da
grafici,
tabelle,
cartine e
documenti
Usa grafici,
tabelle,
cartine e
documenti
per ricavare
informazioni
Ricava
agevolmente
informazioni da
grafici, tabelle,
cartine e
documenti
Sa usare ed
interpretare
con metodo e
in autonomia
grafici, tabelle,
cartine e
documenti
STORIA CLASSE 2 Competenz
a
Descrittori
Capacità di
stabilire
relazioni
tra i fatti
storici
(causa –
effetto)
Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10
non
comprende
la
succession
e
temporale
di fatti ed
eventi ne
conosce
eventi
riguardanti
i popoli
studiati
non
comprende la
successione
temporale di
fatti ed
eventi e
conosce
pochi eventi
riguardanti i
popoli
studiati,
esponendoli
in modo poco
coerente e
strutturato
conosce gli
eventi
principali
riguardanti i
popoli
studiati ma
non li colloca
a pieno in
quadri di
civiltà,
facendo
spesso salti
logici
sa collocare i
fatti di
maggiore
rilevanza
storica e, se
guidato, è in
grado di
realizzare
un'organizzazi
one logica
delle
informazioni
sa collocare i
fatti di
maggiore
rilevanza
storica,
organizzand
o in modo
coerente e
strutturato
le
informazioni
Comprendere
la successione
temporale di
fatti ed eventi
e conoscere gli
eventi
principali
riguardanti i
popoli
studiati,
attuando
sintesi,
astrazione e
organizzazion
e logica delle
informazioni
in modo
autonomo
Capacità di
stabilire
relazioni
tra i fatti
storici
(causa –
effetto)
non sa
cogliere
semplici
nessi di
causa-
effetto
non sa
cogliere
pienamente
semplici
nessi di
causa-effetto
sa cogliere
solo semplici
nessi di
causa-effetto,
dimostrando
difficoltà
nell'esposizio
ne degli
aspetti
politici,
economici,
sociali e
culturali
connessi
Sa
comprendere
le relazioni di
causa- effetto
e, se guidato,
aspetti politici,
economici,
sociali e
culturali
Sa
comprendere
le relazioni
di causa-
effetto,
approfonden
do aspetti
politici,
economici,
sociali e
culturali,
Sa
comprendere
le relazioni di
causa- effetto,
distinguendo
fra le varie
conseguenze
di un evento,
gli aspetti
politici,
economici,
sociali e
culturali. Sa
individuare
analogie e
similarità con
il presente in
modo
autonomo
Comprensio
ne ed uso
dei
linguaggi e
desii
strumenti
specifici
non
conosce il
lessico
specifico e
non
riconosce
fonti
iconografic
he e scritte
non conosce
adeguatame
nte il lessico
specifico e
non
riconosce
fonti
iconografich
e e scritte
Sa utilizzare
semplici
termini storici
sa leggere le
fonti
iconografiche
e scritte ma
non riesce ad
interpretarle
autonomame
nte
Sa utilizzare
semplici
termini storici,
sa leggere le
fonti
iconografiche
e scritte ma le
interpreta solo
se guidato
Sa utilizzare
termini
storici
specifici, sa
leggere e
interpretare
fonti
iconografich
e e scritte
nelle loro
linee
generali
sa utilizzare
termini storici
specifici,
esponendo
con lessico
appropriato e
motivandone
la scelta..
□ Sa
leggere e
interpretare
fonti
iconografiche
e scritte,
comprendend
one la
fondamentale
funzione nella
ricostruzione
storica
189
STORIA CLASSE 3
Competenza Descrittori
Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10
Anche se
guidato, non
sa ricostruire
la
successione
temporale di
fatti ed
eventi
Costruisce
parzialmente la
successione
temporale di
fatti ed eventi
sa
ricostruire
la
successione
temporale
di fatti ed
eventi
Sa ricostruire
in linea
generale la
successione
temporale di
fatti ed
eventi
Sa ricostruire
correttamente
la successione
temporale di
fatti ed eventi
Sa ricostruire
con precisione
la successione
temporale di
fatti ed eventi
Conoscere e
argomentar
e gli eventi
delle civiltà
trattate
Anche se
guidato, non
sa ricostruire
gli eventi.
Anche se
guidato, non sa
ricostruire
opportunamen
te gli eventi.
sa
ricostruire e
argomentar
e in maniera
semplice gli
eventi
Sa ricostruire
e
argomentare
in linea
generale gli
eventi
Sa ricostruire e
argomentare
correttamente
gli eventi
Sa ricostruire e
argomentare
con precisione
e sicurezza gli
eventi
Comprender
e e
argomentar
e le relazioni
di causa-
effetto ed
individuare
analogie e
similarità
con il
presente
Anche se
guidato, non
sa
individuare le
cause e le
conseguenze
degli eventi
storici più
semplici e le
più evidenti
analogie e
similarità
con il
presente
Anche se
guidato, non sa
individuare
adeguatament
e le cause e le
conseguenze
degli eventi
storici
fondamentali e
le più evidenti
analogie e
similarità con il
presente
individua
alcune
cause e
conseguenz
e semplici
degli eventi
storici e le
più evidenti
analogie e
similarità
con il
presente
Individua in
linea
generale le
cause e le
conseguenze
degli eventi
storici e le
analogie e
similarità
con il
presente
Individua
autonomament
e le cause e le
conseguenze
degli eventi
storici e le
analogie e
similarità con
il presente
Individua
autonomament
e e con
precisione le
cause e le
conseguenze
degli eventi
storici e le
analogie e
similarità con
il presente
Comprender
e e
argomentar
e i
fondamenti
e le
istituzioni
della vita
sociale,
politica e
civile
Non conosce
norme di vita
sociale ed
aspetti di
vita
istituzionale
conosce le
principali
norme di vita
sociale ed
aspetti di vita
istituzionale
Conosce
norme di
vita sociale
ed aspetti di
vita
istituzionale
.
Comprende e
analizza
norme di vita
sociale ed
aspetti della
vita
istituzionale
Comprende e
rispetta norme
di vita sociale
e conosce e
analizza
aspetti della
vita
istituzionale
Condivide il
valore della
collaborazione
e della
solidarietà tra
individui e
popoli
Comprender
e ed
utilizzare un
linguaggio
specifico
Non utilizza
la
terminologia
storica
specifica
Utilizza una
limitata
terminologia
storica
Conosce ed
utilizza
parzialment
e una
terminologi
a
appropriata
Conosce ed
utilizza una
terminologia
appropriata
Conosce ed
utilizza in
modo
pertinente una
terminologia
appropriata
Conosce ed
utilizza in
modo
pertinente ed
autonomo una
terminologia
appropriata
Leggere ed
interpretare
fonti
iconografich
e e/o scritte
Anche se
guidato, ha
difficoltà a
consultare
correttament
e fonti
iconografich
e e/o scritte
ha difficoltà a
consultare
correttamente
fonti
iconografiche
e/o scritte
Guidato,
consulta in
modo
parzialment
e corretto
fonti
iconografich
e e/o scritte
In linea di
massima
consulta
correttament
e fonti
iconografich
e e/o scritte
e sa cogliere
le
informazioni
Consulta in
maniera
autonoma
fonti
iconografiche
e/o scritte e sa
cogliere le
informazioni
Consulta in
maniera
autonoma
fonti
iconografiche
e/o scritte e sa
cogliere e
utilizzare le
informazioni
190
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
INDICATORE
LIVELLI DI VALUTAZIONE
4 – 5 6 7 8 9 - 10
CIT
TA
DIN
AN
ZA
- Agisce in
modo poco (
o non o
parzialment
e)
responsabile
nei confronti
di se stesso,
degli altri e
dell’ambient
e
- Non (o non
sempre)
rispetta le
regole della
convivenza
civile.
- Non (o non
sempre)
coopera con
gli altri.
- Non ( o non
sempre)
manifesta
apertura al
dialogo
intercultural
e.
- Agisce in
modo
corretto
nei
confronti
di se
stesso,
degli altri
e
dell’ambi
ente
- Conosce e
rispetta
le regole
della
convivenz
a civile.
- Coopera
con gli
altri.
- Agisce in
modo
responsabile
nei confronti
di se stesso,
degli altri e
dell’ambiente
- conosce,
condivide e
rispetta le
regole della
convivenza
civile
- coopera con
gli altri, è
solidale.
- Agisce in modo
responsabile nei
confronti di se
stesso, degli altri e
dell’ambiente
- conosce, condivide
e rispetta le regole
della convivenza
civile
- - coopera con gli
altri, è solidale.
- Conosce il dialogo
tra culture e
sensibilità diverse
- è responsabile
rispetto alla
comunità in cui si
vive.
- Agisce in modo
responsabile nei
confronti di se
stesso, degli altri
e dell’ambiente
- conosce,
condivide e
rispetta le regole
della convivenza
civile
- coopera con gli
altri, è solidale.
- Conosce ed
apprezza il
dialogo tra
culture e
sensibilità
diverse
- È consapevole del
concetto di
cittadinanza
europea e della
sua
interpretazione
nel contesto
quotidiano.
191
CO
STIT
UZIO
NE
- Conosce, ma
non sempre
rispetta, il
concetto di
diritto
all'esistenza
e
all'integrità
fisica;
- riconosce,
ma non
sempre
rispetta, le
libertà
inviolabili
dell'individu
o
- non sempre
individua il
concetto di
uguaglianza
- conosce, ma
non sempre
rispetta, il
significato
di
democrazia
e convivenza
civile.
- Conosce
il
concetto
di diritto
all'esisten
za e
all'integri
tà fisica;
- riconosce
le libertà
inviolabili
dell'indivi
duo
- individua
il
concetto
di
uguaglian
za
- conosce il
significat
o di
democraz
ia e
convivenz
a civile.
- Conoscere
gli
elementi
che
compong
ono lo
Stato
- conosce il
contesto
storico-
sociale e i
caratteri
generali della
Costituzione
italiana
- Conoscere gli
elementi che
compongono
lo Stato e le
forme che
esso può
assumere
- Conosce il
percorso storico-
giuridico della
Costituzione.
- Conoscere gli
elementi che
compongono lo
Stato e le forme
che esso può
assumere
- Comprende come
sono regolati i
rapporti tra i
diversi stati del
mondo;
- Conosce il
percorso storico-
giuridico della
Costituzione e
comprende i
motivi che stanno
alla base della
nascita della
Costituzione della
Repubblica
Italiana.
- Comprendere
come sono
regolati i rapporti
tra i diversi stati
del mondo;
GEOGRAFIA CLASSE I
Competenza Descrittori
Conoscenza
dell’ambiente
fisico e
umano anche
attraverso
l’osservazione
Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10
Non è ancora
in grado di
riconoscere
gli elementi
fisici e
antropici
dello spazio
geografico
Riconosce i
principali
elementi
fisici e
antropici
dello spazio
geografico
solo se
guidato
Riconosce i
principali
elementi
fisici e
antropici
dello spazio
geografico
È in grado di
individuare
gli elementi
fisici e
antropici
dello spazio
geografico
Individua in
modo
abbastanza
agevole gli
elementi
fisici e
antropici
dello spazio
geografico
Individua
autonomamente gli
elementi fisici e
antropici dello
spazio geografico
Uso degli
strumenti
propri della
disciplina:
leggere carte,
tabelle e
grafici
Non è in
grado di
comprendere
e/o
interpretare
il linguaggio
specifico
della geo-
graficità
Solo se
guidato
ricava
semplici
informazioni
da grafici,
tabelle e
documenti.
Ricava
semplici
informazioni
da grafici,
tabelle e
documenti.
Utilizza in
modo
adeguato il
linguaggio
specifico
della geo-
graficità
È
abbastanza
autonomo
nell’utilizzar
e il
linguaggio
specifico
della geo-
graficità
Utilizza
approfonditament
e e in autonomia il
linguaggio
specifico della geo-
graficità
Comprensione
del rapporto
uomo –
ambiente
nell’ambito
della realtà
europea e
italiana
Non sa
ancora
cogliere il
collegamento
tra fatti e
fenomeni
geografici
Solo se
guidato sa
individuare
solo alcuni
collegamenti
spaziali e
ambientali
nel territorio
studiato
Sa
individuare
solo alcuni
collegament
i spaziali e
ambientali
nel territorio
studiato
Riconosce i
più evidenti
collegament
i spaziali e
ambientali
nel territorio
studiato
Riconosce in
modo
abbastanza
corretto i
collegamenti
spaziali e
ambientali
nel territorio
studiato
Riconosce in modo
autonomo e
corretto i
collegamenti
spaziali e
ambientali nel
territorio studiato
192
Comprensione
e uso del
linguaggio
specifico
Non sa
utilizzare il
linguaggio
specifico
anche se
guidato
Solo se
guidato usa
il linguaggio
specifico in
modo
abbastanza
corretto ma
non sempre
in modo
appropriato
Usa il
linguaggio
specifico in
modo
abbastanza
corretto ma
non sempre
in modo
appropriato.
Si esprime
con un
linguaggio
specifico
abbastanza
appropriato
Utilizza un
linguaggio
specifico
appropriato
Utilizza un
linguaggio
specifico chiaro e
appropriato.
GEOGRAFIA CLASSE II
Competenza Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10
non conosce
l'ambiente
che lo
circonda né
tantomeno le
caratteristic
he generali
del territorio
europeo
Se guidato,
osserva e
conosce
solo
l'ambiente
in cui vive e
si sa
orientale in
esso
osserva e
conosce
solo
l'ambiente
in cui vive e
si sa
orientale in
esso
conosce solo
le
caratteristic
he generali
del territorio
europeo
conosce le
caratteristic
he generali
del territorio
europeo e
attua
collegamenti
tra aspetti
economici,
politici e
sociali, solo
se guidato
conosce le
principali
caratteristiche
naturali,
demografiche,
economiche,
sociali e
politiche del
territorio
europeo e
analizza,
autonomamente,
le problematiche
e le principali
fasi storiche
dell'umanizzazio
ne del territorio
europeo
Uso degli
strumenti
propri della
disciplina:
leggere
carte fisiche
e politiche
non sa
leggere carte
fisiche e
politiche del
territorio
europeo
Se guidato,
distingue i
tipi di carta
ma
interpreta
solo i
simboli
elementari
distingue i
tipi di carta
ma
interpreta
solo i
simboli
elementari
sa leggere
una carta
nelle sue
informazioni
essenziali
Sa leggere,
se guidato,
carte fisiche
e politiche
del territorio
europeo
Sa leggere carte
fisiche e
politiche del
territorio
europeo
interpretando
autonomamente
i dati osservati
Comprension
e delle
relazioni tra
situazioni
ambientali,
culturali,
socio-
politiche ed
economiche
non sa
stabilire
correlazioni
tra i diversi
aspetti
naturali,
economici e
politici del
territorio
europeo
Se guidato,
conosce i
diversi
aspetti
naturali,
economici e
politici ma
non ne
comprende
le relazioni
conosce i
diversi
aspetti
naturali,
economici e
politici ma
non ne
comprende
le relazioni
stabilisce
solo relazioni
minime tra
eventi
geografici
stabilisce, se
guidato,
correlazioni
tra i diversi
aspetti
naturali,
economici e
politici del
territorio
europeo
stabilisce
autonomamente
correlazioni tra i
diversi aspetti
naturali,
economici e
politici del
territorio
europeo
Comprension
e e uso del
linguaggio
specifico
non utilizza
la
terminologia
essenziale
Se guidato,
utilizza una
terminologi
a
geografica
elementare
utilizza una
terminologi
a
geografica
elementare
utilizza solo
terminologia
geografica
generale
utilizza, se
guidato, la
terminologia
essenziale
della
geografia
economica e
sociale
utilizza in modo
appropriato e
pertinente la
terminologia
essenziale della
geografia
economica e
sociale
GEOGRAFIA CLASSE III
Competenza Livello 4 Livello 5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10
Conoscere
ed
individuare
le principali
caratteristic
he fisiche e
Anche se
guidato,
non sa
individuar
e i fattori
fisici ed
Se guidato,
individua
alcuni fattori
fisici ed
antropici di
un ambiente.
individua
alcuni fattori
fisici ed
antropici di
un ambiente.
Individua in
modo
generale i
fattori fisici
ed antropici
di un
Individua
autonomame
nte i fattori
fisici ed
antropici di
un ambiente.
Individua
autonomame
nte e con
precisione i
fattori fisici
ed antropici
193
antropiche
dei paesi
extraeuropei
antropici
di un
ambiente.
ambiente di un
ambiente
Orientarsi
nello spazio
e costruire
mappe
mentali
Anche se
guidato,
non sa
orientarsi
nello
spazio e
costruire
sommarie
carte
mentali
Se guidato, sa
orientarsi
nello spazio e
costruire
sommariame
nte delle
carte mentali
sa orientarsi
nello spazio e
costruire
sommariame
nte delle
carte mentali
Sa orientarsi
nello spazio e
costruire
sommariame
nte delle
carte mentali
Sa orientarsi
nello spazio
con
autonomia e
costruire
mappe
mentali
Sa orientarsi
nello spazio
con
autonomia e
sicurezza e
costruire in
maniera
precisa
mappe
mentali
Stabilire
correlazioni
tra gli
elementi
fisici e
antropici dei
sistemi
territoriali
locali e
globali
Anche se
guidato,
ha
difficoltà
ad
analizzare
le
situazioni
geografic
he ed
umane
Guidato,
analizza e
confronta
situazioni
geografiche
ed umane
analizza e
confronta
situazioni
geografiche
ed umane
Analizza e
confronta
situazioni
geografiche
ed umane
Analizza e
confronta
autonomame
nte situazioni
geografiche
ed umane
Analizza e
confronta con
precisione ed
autonomia
situazioni
geografiche
ed umane
Leggere ed
utilizzare
tabelle,
grafici, carte
geografiche
e immagini
dallo spazio
Anche se
guidato,
ha
difficoltà
ad
utilizzare
gli
strumenti
propri
della
disciplina
Guidato,
utilizza
correttament
e gii
strumenti
propri della
disciplina
Utilizza
correttament
e gli
strumenti
propri della
disciplina
Utilizza
correttament
e gli
strumenti
propri della
disciplina,
avviandosi a
esaminare le
informazioni
Utilizza
correttament
e gli
strumenti
propri della
disciplina,
esamina e
confronta i
dati in modo
autonomo
Utilizza
autonomame
nte gli
strumenti
propri della
disciplina,
confronta i
dati ed
esprime
valutazioni
Comprender
e ed
utilizzare il
linguaggio
specifico
Non usa il
linguaggi
o
specifico
in modo
improprio
Usa il
linguaggio
specifico In
modo
improprio
Usa il
linguaggio
specifico In
modo
approssimati
vo
Usa il
linguaggio
specifico
Usa un
linguaggio
specifico
appropriato
Usa con
padronanza il
linguaggio
specifico
LINGUE COMUNITARE
GRIGLIA di VALUTAZIONE DELLA PRODUZIONE
IN
DI
CA
TO
RI
COMPRENSIONE:
- comprensione della
traccia
- sviluppo della traccia
- comprensione della
tipologia testuale
PRODUZIONE
- adeguatezza delle funzioni
comunicative allo scopo
- ricchezza lessicale e
strutturale
STRUTTURE
Correttezza
strutturale e
ortografica
V
A
L
D
E
S
C
R
I
T
La traccia è sviluppata in
modo esauriente, completo
e personale.
Il testo è correttamente
impostato
L’uso della lingua è ricco e
sempre adeguato alle
situazioni comunicative.
Si evidenzia padronanza
lessicale e comunicativa
L’ortografia e le strutture
sono corrette. /
Si rilevano solo alcune
imperfezioni ortografiche
o lievi errori strutturali.
10
La traccia è sviluppata in
modo esauriente.
Il testo è correttamente
impostato
L’uso della lingua è sempre
adeguato alle situazioni
comunicative e abbastanza
complesso.
Si evidenzia una più che
buona conoscenza di
lessico, strutture e
funzioni.
Corretta / Abbastanza
corretta l’ortografia.
9
La traccia è sviluppata in
modo semplice ma
completo.
Il testo è globalmente
correttamente impostato
La produzione è articolata e
per lo più adeguata allo
scopo comunicativo
L’uso del lessico e delle
strutture è per lo più
adeguato. Si rilevano lievi
errori strutturali che non
compromettono la
comunicazione.
8
194
T
O
R
I
La traccia è sviluppata in
modo semplice ma
completo.
L’impostazione del testo
non è sempre completa o è
imprecisa
La produzione è semplice, ma
sempre adeguata allo scopo
della comunicazione
L’uso del lessico è il più
delle volte adeguato.
Si rilevano diversi errori
strutturali che non
compromettono tuttavia
la comunicazione.
L’ortografia non sempre è
precisa.
7
La traccia è sviluppata
nelle sue linee essenziali in
modo semplice e conciso.
L’impostazione del testo è
carente in alcune sue parti,
ma globalmente rispettata
La produzione è essenziale,
globalmente adeguata allo
scopo della comunicazione
L’uso del lessico, delle
funzioni e delle strutture
non sempre è corretto,
ma il messaggio è quasi
sempre comprensibile.
6
La traccia non è stata
sviluppata in tutti i suoi
punti.
L’impostazione del testo
non è rispettata
La produzione si articola in
modo non sempre
comprensibile.
Il messaggio non è sempre
chiaramente espresso
Si evidenziano numerosi
errori nell’uso del lessico,
delle funzioni e delle
strutture.
5
La traccia è stata
sviluppata solo
parzialmente.
Non è rispettata la
struttura testuale
Il messaggio non è sempre
comprensibile. L’uso di
lessico, funzioni e strutture
non è adeguato alla
situazione comunicativa
L’uso del lessico e delle
strutture presenta gravi
errori.
4
La traccia non è stata
compresa
Il messaggio non è stato
prodotto
L’uso del lessico e delle
strutture è inesistente
3
QUESTIONARIO – READING COMPREHENSION
IN
DI
CA
TO
RI
COMPRENSIONE:
comprensione delle
informazioni richieste
PRODUZIONE:
produzione a carattere
personale
STRUTTURE:
uso di strutture
uso del lessico
V
A
L
D
E
S
C
R
I
T
T
O
R
I
L’alunno ha ricavato tutte
le informazioni richieste.
Nel rispondere alle domande
ha rielaborato
personalmente le frasi.
La produzione personale è
completa e ricca, l’uso della
lingua è sempre adeguato.
Non si rilevano
imperfezioni ortografiche
e strutturali.
10
L’alunno ha compreso la
quasi totalità delle
informazioni richieste.
Nel rispondere alle domande
ha usato un linguaggio solo a
volte personale.
La produzione libera è
esauriente e complessa.
Si rilevano solo lievi
imperfezioni ortografiche
o strutturali.
9
L’alunno ha compreso tutte
la maggior parte delle
informazioni richieste.
Nel rispondere alle domande
ha usato un linguaggio per lo
più legato al testo.
La produzione libera è
esauriente.
L’uso delle strutture, del
lessico e l’ortografia sono
globalmente corretti.
8
L’alunno ha compreso
parte delle informazioni
richieste
Nel rispondere alle domande
ha utilizzato le parole del
testo.
La produzione libera è
completa
La produzione è
abbastanza corretta dal
punto di vista lessicale,
funzionale e strutturale.
Si evidenziano
imperfezioni ortografiche.
7
L’alunno ha compreso il
testo nelle sue linee
essenziali
Nel rispondere alle domande
è rimasto legato al testo.
La produzione libera è
essenziale.
Si evidenziano errori
strutturali, funzionali e
lessicali,ma il messaggio
è per lo più
comprensibile
6
Il testo è stato solo
parzialmente compreso.
Nel rispondere alle domande
ha usato la lingua del testo. Il
messaggio non è sempre
comprensibile.
La produzione personale non
è del tutto completa.
Si evidenziano errori
strutturali, lessicali e
funzionali
5
Il testo non è stato
adeguatamente compreso.
L’alunno ha ripreso il testo
con errori ed in maniera non
Si evidenziano numerosi
errori strutturali, lessicali
4
195
adeguata.
La produzione personale non
è completa e comprensibile
e funzionali; il messaggio
spesso non è
comprensibile
Il testo non è stato
compreso
La produzione è quasi nulla L’uso della lingua non è
strutturato. Il lessico è
inadeguato.
3
VERIFICA ORALE: Interrogazioni (dal posto, in gruppo, a coppia, alla lavagna, alla cattedra)
INDICA
TORI
COMPRENSIONE
PRODUZIONE
VAL
D
E
S
C
R
I
T
T
O
R
I
E’ in grado di capire prontamente
espressioni e frasi impegnative
sa riutilizzare funzioni, strutture e
vocaboli appresi in modo personale e
creativo, con ottima pronuncia e
scioltezza
10
E’ in grado di capire prontamente
espressioni e frasi
sa utilizzare in modo corretto funzioni,
strutture e vocaboli appresi con buona
pronuncia e sicurezza
9
E’ in grado di capire espressioni e frasi Sa utilizzare le strutture e le funzioni
apprese correttamente
8
E’ in grado di capire espressioni e frasi Sa utilizzare le strutture e le funzioni
apprese abbastanza correttamente
7
E’ in grado di capire espressioni e frasi
semplici ripetute in modo lento
sa produrre frasi elementari con l’aiuto
dell’insegnante o con qualche incertezza
6
Comprende solo il messaggio si limita a ripetere qualche espressione o
frase molto semplice in modo non
sempre corretto
5
Comprende parzialmente il messaggio ha difficoltà a ripetere espressioni o
frasi molto semplici
4
Non comprende il messaggio ripete in modo frammentario e confuso
espressioni e frasi molto semplicI
3
MATEMATICA CLASSE PRIMA
IL
NUMERO
CONOSCENZE
(SAPERE)
ABILITÀ (SAPER FARE)
4 5 6 7 8 9 - 10
Il
Numero
–
Operazio
ni con i
numeri
naturali
I sistemi
di
numerazione
e le
caratteristic
he del
sistema di
numerazione
decimale;
I numeri
naturali;
I numeri
decimali;
Operazion
i con i numeri
naturali e
loro
proprietà
Uso delle
parentesi e
ordine di
esecuzione
delle
operazioni
nelle
espressioni
aritmetiche
Non
definisce il
significato
di
numerazion
e decimale e
non sa
scrivere i
numeri in
cifre e
parole;
Non
riconosce la
parte intera
e la parte
decimale di
un numero e
non sa
indicare il
valore
posizionale
delle cifre di
numeri
interi e
decimali
Riconosce il
significato
di
operazione
diretta e
inversa, i
simboli e i
termini
dell’addizion
e,
sottrazione,
moltiplicazi
one,
divisione
Non sempre
esegue
addizioni e
sottrazioni
con numeri
interi e
decimali;
esegue
moltiplicazi
oni con
numeri
interi e
Riconosce il
significato
di
operazione
diretta e
inversa, i
simboli e i
termini
dell’addizio
ne,
sottrazione,
moltiplicazi
one,
divisione
esegue
addizioni e
sottrazioni
con numeri
interi e
decimali;
esegue
moltiplicazi
oni con
numeri
interi e
decimali a 1
Definisce
adeguatame
nte termini
e proprietà
relativi alle
operazioni;
Esegue
divisioni con
dividendo e
divisore
decimale
fino a 2 cifre
Calcola
espressioni
con le 4
operazioni e
con le
parentesi
Riconosce il
significato
dell’insieme
N e lo
definisce;
Definisce il
concetto di
numero ;
Rappresenta
i numeri
decimali
sulla
semiretta
Riconosce il
significato
di elemento
neutro e di
elemento
assorbente;
Trova i dati
mancanti
con le
Conosce le
caratterist
iche di
altri
sistemi di
numerazio
ne
Determina
soluzioni
possibili e
impossibili
delle
operazioni
nell’insiem
e N
Calcola
espression
i più
complesse
196
Non
rappresenta
e dispone i
numeri
interi sulla
semiretta
Non
riconosce il
significato
di
operazione
diretta e
inversa, i
simboli e i
termini
dell’addizio
ne,
sottrazione,
moltiplicazi
one,
divisione
Non esegue
addizioni e
sottrazioni
con numeri
interi e
decimali;
non esegue
moltiplicazi
oni con
numeri
interi e
decimali a 1
o a 2 cifre;
non esegue
divisioni con
numeri
interi con
divisori a 1
o 2 cifre.
Non conosce
l’uso delle
parentesi e
l’ordine di
esecuzioni
delle
operazioni
nelle
espressioni
;
non sa
calcolare
semplici
espressioni
decimali a 1
o a 2 cifre;
esegue
divisioni con
numeri
interi con
divisori a 1 o
2 cifre.
Non sempre
conosce
l’uso delle
parentesi e
l’ordine di
esecuzioni
delle
operazioni
nelle
espressioni;
sa calcolare
semplici
espressioni
in modo
approssima
tivo
o a 2 cifre;
esegue
divisioni con
numeri
interi con
divisori a 1
o 2 cifre.
Conosce
l’uso delle
parentesi e
l’ordine di
esecuzioni
delle
operazioni
nelle
espressioni;
sa calcolare
semplici
espressioni
operazioni
inverse
Conosce ed
applica le
proprietà
delle
operazioni
per il calcolo
rapido
Calcola
espressioni
più
complesse
Potenze
di
numeri
naturali
Significat
o di potenza;
ordine di
grandezza di
un numero
Non conosce
l’operazione
di
elevamento
a potenza
Non ha
assimilato
del tutto
l’operazione
di
elevamento
a potenza
Definisce in
modo
inadeguato
i termini
dell’operazi
Conosce
l’operazione
di
elevamento
a potenza
Definisce i
termini
dell’operazi
one di
potenza;
Riconosce
Conosce ed
espone le
proprietà
delle
potenze;
Applica le
proprietà
delle
potenze;
Calcola
espressioni
utilizzando
le proprietà
delle
potenze
Calcola la
potenza di
un numero
decimale.
Calcola la
potenza di
un numero
decimale;
Riconosce
l’ordine di
grandezza
di un
numero.
197
one di
potenza;
Esegue
l’operazione
di
elevamento
a potenza;
Calcola, con
l’aiuto
dell’insegna
nte,
semplici
espressioni
con
potenze.
ed esegue
l’operazione
di
elevamento
a potenza;
Calcola
semplici
espressioni
con
potenze.
La
divisibili
tà,
Numeri
primi e
numeri
compost
i, m.c.m
e M.C.D
Multipli e
divisori di un
numero;
significat
o di numero
primo e
numero
composto
Criteri di
divisibilità
Scomposi
zione in
fattori primi
Massimo
Comun
Divisore
minimo
comune
multiplo
Non conosce
il significato
di multiplo e
divisore di
un numero;
Non conosce
gli elementi
riguardanti
la
divisibilità
Non
possiede il
concetto di
numero
primo e
numero
composto;
Non conosce
i criteri di
divisibilità
Non conosce
la regola
per
determinare
il M.C.D. e il
m.c.m. di
due o più
numeri
Conosce il
significato
di multiplo e
divisore di
un numero,
ma ha
difficoltà a
stabilire
relazioni
Conosce
parzialment
e gli
elementi
riguardanti
la
divisibilità
Non
individua
tutti gli
elementi
che
costituiscon
o l’insieme
dei multipli
e dei
divisori di
un numero
assegnato;
non sempre
individua i
divisori di
un numero
Applica solo
i criteri di
divisibilità
per 2, 3 e 5
nella
scomposizio
ne di un
numero in
fattori
primi;
non sempre
individua il
M.C.D. tra
insiemi di
divisori di n
dati e il
m.c.m. tra
insiemi di
Conosce il
significato
di multiplo e
divisore di
un numero;
Conosce gli
elementi
riguardanti
la
divisibilità
Individua il
significato
di multiplo e
di
sottomultipl
o ;
Determina
l’insieme dei
multipli e
dei divisori
di un
numero
assegnato;
Possiede il
concetto di
divisibilità
ed individua
i criteri di
divisibilità;
Applica i
principali
criteri di
divisibilità
nella
scomposizio
ne di un
numero in
fattori
primi;
Individua il
M.C.D. tra
insiemi di
divisori di n
dati e il
m.c.m. tra
insiemi di
multipli di n
dati;
Calcola il
Individua la
relazione
tra: “è
multiplo di
“, “è divisore
di”; “è
divisibile
per”
Individua i
criteri di
divisibilità e
li definisce;
Applica i
principali
criteri di
divisibilità
nella
scomposizio
ne di un
numero in
fattori
primi;
Calcola il
M.C.D. e il
m.c.m. tra
due o più
numeri con
la
scomposizio
ne in fattori
primi
Conosce e sa
utilizzare il
criterio
generale di
divisibilità
Applica i
criteri di
divisibilità
nella
scomposizio
ne di un
numero in
fattori
primi;
Risolve
problemi
relativi al
calcolo del
M.C.D. e del
m.c.m.
Conosce il
criterio di
Eratosten
e;
198
multipli di n
dati;
confonde
spesso nel
calcolo il
M.C.D. con il
m.c.m. tra
due numeri
M.C.D. e il
m.c.m. tra
due numeri
con la
scomposizio
ne in fattori
primi
La
frazione
come
operator
e
Concetto
di frazione;
classifica
zione delle
frazioni;
frazioni
equivalenti;
numeri
misti,
frazione
complement
are, frazione
inversa;
Operazion
i con le
frazioni
(addizione,
sottrazione,
moltiplicazio
ne, divisione,
elevamento
a potenza)
Non conosce
gli elementi
relativi ai
numeri
razionali
Non conosce
le regole e
le tecniche
per operare
con le
frazioni
Generalmen
te riconosce
gli elementi
di una
frazione;
Riconosce le
frazioni
proprie,
mentre ha
più
difficoltà
con quelle
improprie e
apparenti;
incerto nell’
operare su
una
grandezza
con gli
elementi di
una
frazione;
Confronta
solo frazioni
con lo
stesso
denominato
re;
Addiziona e
sottrae due
o più
frazioni con
uguale o
diverso
Denominato
re con
l’aiuto
dell’insegna
nte;
Moltiplica
due frazioni
anche se
spesso non
riduce ai
minimi
termini
Individua il
reciproco di
una
frazione;
Calcola
semplici
espressioni
con le
frazioni
Riconosce
gli elementi
di una
frazione;
Riconosce le
frazioni
proprie,
improprie e
apparenti;
Sa operare
su una
grandezza
con l’unità
frazionaria
e con gli
elementi di
una
frazione;
Confronta
due frazioni;
Addiziona e
sottrae due
o più
frazioni con
uguale o
diverso
denominato
re;
Moltiplica
due frazioni
Sa ricavare
il reciproco
di una
frazione e
trasforma
la divisione
in
moltiplicazi
one;
Calcola
semplici
espressioni
con le
frazioni
Riconosce
un numero
misto;
Riconosce le
classi di
equivalenza
e le frazioni
riducibili e
non
Trasforma
la frazione
imporpora
in numero
misto e
viceversa
Sa calcolare
due numeri
a e b noti
a+b e a=
(m/n)b
Sa calcolare
due numeri
a e b noti
a-b e a=
(m/n)b
Calcola
espressioni
con le
frazioni
Sa definire
un numero
razionale;
Riconosce la
frazione
come
quoziente
tra
numeratore
e
denominato
re, cioè
come
numero
razionale
Ordina in
modo
crescente e
decrescente
le frazioni
Rappresenta
le frazioni
proprie,
improprie e
apparenti su
una
semiretta
Calcola
espressioni
a termini
frazionari
Calcola
espression
i
complesse
a termini
frazionari
199
IL
PENSIERO
RAZIONALE
CONOSCENZE
(SAPERE)
ABILITÀ (SAPER FARE)
4 5 6 7 8 9 - 10
Soluzione
di
Problemi
Metodi
per la
risoluzione
di problemi
Non conosce
metodi per
la
risoluzione
di problemi
Affronta la
risoluzione
di semplici
problemi
con
difficoltà
Il
linguaggio
relativo
alle fasi di
risoluzione
dei
problemi è
confuso e
inadeguato
Conosce
metodi per
la
risoluzione
di semplici
problemi
Risolve
semplici
problemi
Usa il
linguaggio
relativo
alle fasi di
risoluzione
dei semplici
problemi
Individua i
dati
espliciti e le
fasi di
risoluzione
di un
problema
Analizza il
problema e
individua i
dati
impliciti
Risolve i
problemi
utilizzando il
procedimento
più adatto
(metodo
grafico,
espressioni
aritmetiche,
diagramma
di flusso)
Esegue con
schema
logico il
procedimento
che ritiene
più adatto
per risolve
problemi
complessi
DATI E
PREVISIONI
CONOSCENZE
(SAPERE)
ABILITÀ (SAPER FARE)
4 5 6 7 8 9 - 10
Indagine
Statistic
a
Conosce e
comprend
e il
linguaggi
o grafico
Non
conosce e
non
comprend
e il
linguaggi
o grafico
Non sempre
comprende il
linguaggio
grafico
Ha difficoltà
a
rappresentar
e semplici
situazioni
con un
istogramma
Conosce e
comprende il
linguaggio
grafico
Sa
rappresentar
e semplici
situazioni
con un
istogramma
e con un
piano
cartesiano
Sa
rappresentar
e e leggere
situazioni
anche con un
ideogramma
Sa
individuare,
nella lettura
di un grafico,
l’andamento
della
situazione o
del fenomeno
rappresentat
o
Sa
individuare
con
sicurezza,
nella lettura
di un grafico,
l’andamento
della
situazione o
del fenomeno
rappresentat
o
SPAZIO E
FIGURE
CONOSCENZE
(SAPERE)
ABILITÀ (SAPER FARE)
4 5 6 7 8 9 - 10
Enti
Fondamen
tali
Punti,
rette e piani;
semirette
e segmenti;
gli angoli;
confronto
e
classificazion
e di angoli;
rette
perpendicolar
i e parallele;
angoli
formati da
due parallele
e una
trasversale
Non
conosce la
definizione
degli enti
fondament
ali e non ne
possiede il
concetto
Ha
compreso il
concetto di
angolo ma
non sa
darne una
definizione
chiara e
precisa;
Rappresent
a gli angoli
fondament
ali (acuto,
retto,
ottuso,
piatto,
giro)con
disegni
approssima
Conosce la
definizione
di angolo e
ne
possiede il
concetto;
Rappresent
a gli angoli
fondament
ali (acuto,
retto,
ottuso,
piatto,
giro);
Conosce le
definizione
dei vari
enti
Rappresent
a vari tipi
di angolo e
quelli
formati da
due rette
tagliate da
una
trasversale
,
Applica le
nozioni
apprese a
semplici
problemi
Esegue le
operazioni
grafiche di
addizione,
sottrazione e
moltiplicazio
ne per un
intero con le
grandezze
geometriche
Applica le
nozioni
apprese ai
problemi;
Applica le
proprietà
studiate
nella
Conosce le
definizioni
dei vari enti
geometrici
e i primi
assiomi
della
geometria
euclidea;
Applica le
nozioni
apprese ai
problemi
più
complessi;
200
tivi e senza
usare le
lettere;
Conosce in
modo
impreciso
le
definizione
dei vari
enti
fondament
ali
fondament
ali e li
rappresent
a
risoluzione
dei problemi
Grandezze
e loro
misura
Il sistema
metrico
decimale;
Le misure
angolari e di
tempo
Non
conosce gli
elementi
riguardanti
il Sistema
Metrico
Decimale;
Non
conosce
l’unità di
misura di
tempo e di
angolo
Non sa
usare l
goniometr
o
Conosce gli
elementi
riguardanti
il Sistema
Metrico
Decimale
Conosce
l’unità di
misura
principali
Usa il
goniometro
in modo
improprio
Elenca le
unità di
misura
fondament
ali ma ha
difficoltà
ad operare
con multipli
e
sottomultip
li;
Sa eseguire
solo
semplici
operazioni
di
addizione e
di
moltiplicazi
oni con tali
misure.
Conosce gli
elementi
riguardanti
il Sistema
Metrico
Decimale
Conosce
l’unità di
misura di
tempo e di
angoli
Sa usare il
goniometr
o
Riconosce
ed elenca
le unità di
misura
fondament
ali con
multipli e
sottomulti
pli:
lunghezza,
peso,
superficie,
capacità;
Sa eseguire
le
operazioni
di
addizione e
di
moltiplicazi
oni con tali
misure.
Distingue
tra
grandezze
omogenee
ed
eterogenee
;
Opera
trasformazi
oni di
misure con
multipli e
sottomultip
li
Riconosce
ed elenca le
unità di
misura di
tempo e di
angolo con
multipli e
sottomultip
li:
Sa eseguire
l’operazion
e di
sottrazione
con misure
di tempo e
di angolo
Moltiplica e
divide una
grandezza
per un
numero
Sa dividere
una misura di
tempo e di
angolo per
un numero
intero
201
Poligoni Classificaz
ione dei
quadrilateri in
relazione al
parallelismo
dei lati e loro
proprietà
Non
conosce la
definizione
di
poligono, i
poligoni in
generale,
le
proprietà
comuni, la
loro
classificazi
one
Non
possiede il
concetto di
perimetro
Riconosce
un
poligono,
ma non sa
definirlo;
Sa
disegnare
vari tipi di
poligoni;
Sa
tracciare le
diagonali di
un
poligono;
Risolve solo
semplici
problemi
relativi al
perimetro
dei poligoni
Riconosce
e definisce
un
poligono, i
vari tipi di
poligoni, i
poligoni
regolari;
Sa
classificare
e
disegnare
vari tipi di
poligoni;
Sa
tracciare le
diagonali
di un
poligono;
Risolve
problemi
relativi al
perimetro
dei
poligoni
Sa
riconoscere
un poligono
concavo da
uno
convesso;
Sa
determinar
e la somma
degli angoli
esterni ed
interni di
un poligono
Individua
le proprietà
dei poligoni
relative ai
lati
Applica le
regole
studiate
nella
risoluzione
dei problemi
utilizza
prevalent
emente
un
linguaggi
o grafico
e
sintetico
corretto
Sa
leggere e
riassumere
le proprietà
dei poligoni
con
linguaggio
sintetico;
Applica
le regole
studiate
nella
risoluzione
dei
problemi
più
complessi
utilizza
costant
emente
un
linguag
gio
grafico
e
sintetic
o
corretto
Triangoli Classificaz
ione dei
triangoli in
relazione ai
lati e agli
angoli e loro
proprietà
Non
conosce la
classificazi
one dei
triangoli e
le loro
proprietà
Conosce e
la
classificazi
one dei
triangoli e
solo in
parte le
loro
proprietà
Conosce e
comprende
la
classificazi
one dei
triangoli e
le loro
proprietà
Riconosce e
definisce
gli elementi
di un
triangolo
Sa
classificare
e
rappresent
are i vari
tipi di
triangoli
anche con
l’uso degli
strumenti
Sa
tracciare le
altezze, le
mediane, le
bisettrici e
gli assi di un
triangolo
Riconosce
i punti
notevoli
Sa
risolvere
problemi
relativi agli
angoli
esterni di un
triangolo
utilizza
prevalent
emente
un
linguaggi
o grafico
e
sintetico
corretto
Sa
leggere
e
riassum
ere le
propriet
à dei
triangol
i con
linguag
gio
sintetic
o;
Sa
rappres
entare e
definire
i punti
notevoli
di un
triangol
o;
Applica
le
regole
studiate
nella
risoluzio
ne dei
problem
i
comples
si
Utilizza
costant
emente
un
linguag
gio
grafico
202
e
sintetic
o
corretto
MATEMATICA CLASSE SECONDA
IL NUMERO CONOSCENZE
(SAPERE)
ABILITÀ (SAPER FARE)
4 5 6 7 8 9 - 10
I numeri
razionali
I numeri
decimali
finiti o
illimitati;
La
classificazi
one dei
numeri
razionali;
L’approssi
mazione
per difetto
e per
eccesso di
un numero
decimale;
Il
significato
di frazione
generatric
e
Non
sempre
riconosc
e un
numero
decimal
e finito
da uno
illimitat
o;
Individu
a con
difficolt
à la
parte
intera, il
periodo
e
l’antiper
iodo ;
sa
ordinare
parzialm
ente una
successi
one di
numeri
interi e
decimali
sa
ricavare
con
difficolt
à da una
frazione
il
numero
decimal
e
corrispo
ndente;
aiutato
sa
ricavare
la
frazione
generatr
ice di un
numero
decimal
e finito
o
periodic
o;
calcola
parzialm
Riconos
ce un
numero
decimal
e finito
da uno
illimitat
o;
individu
a la
parte
intera, il
periodo
e
l’antiper
iodo ;
general
mente
sa
ordinar
e una
successi
one di
numeri
interi e
decimali
general
mente
sa
ricavare
da una
frazione
il
numero
decimal
e
corrispo
ndente;
general
mente
sa
ricavare
la
frazione
generat
rice di
un
numero
decimal
e finito
o
periodic
o;
calcola
semplici
espressi
Conosce la
definizione
di frazione
decimale,
numero
decimale
periodico
semplice e
periodico
misto;
Determina il
tipo di
numero che
si origina
da una
frazione
ordinaria
senza
eseguire la
divisione;
Calcola
espressioni
con numeri
interi e
decimali
Conosce il
significato
di
approssima
zione e sa
eseguire
l’approssim
azione per
eccesso e
per difetto
di un
numero
decimale
Calcola
espressioni
con numeri
decimali,
interi e con
le potenze
Calcola
espressioni
a con interi
e decimali a
termini
frazionari
Comprende
la
differenza
tra numeri
decimali
razionali e
numeri
decimali
irrazionali e
conosce
qualche
numero
irrazionale
(es.π)
Calcola
complesse
espressioni
con numeri
decimali a
termini
frazionari
203
ente
semplici
espressi
oni con i
numeri
decimali
e interi
oni con i
numeri
decimali
e interi
Radice
Quadrata
Gli
elementi
dell’estrazi
one della
radice
quadrata
di un
numero;
Le
proprietà
delle radici
quadrate;
I quadrati
perfetti;
La radice
quadrata
approssim
ata di un
numero
Non
conosce
la
definizi
one di
radice
quadrat
a;
Non
conosce
il
signific
ato di
quadrat
o
perfett
o, non
conosce
a
memori
a i
primi 10
quadrat
i
perfetti
e non
sa
calcolar
e
mental
mente
la
radice
quadrat
a di un
numero
appross
imando
all’unit
à;
Non
applica
le
proprie
tà della
radice
quadrat
a;
Non
calcola
la
radice
quadrat
a di
quadrat
i
perfetti
median
te la
scompo
sizione
in
fattori
Conosce
la
definizio
ne di
radice
quadrat
a;
Non
conosce
il
significa
to di
quadrat
o
perfetto
,
conosce
parzialm
ente a
memoria
i primi
10
quadrati
perfetti;
Applica
solo
parzialm
ente le
propriet
à della
radice
quadrat
a;
aiutato
calcola
la radice
quadrat
a di
quadrati
perfetti
mediant
e la
scompos
izione in
fattori
primi
calcola
la radice
quadrat
a
approssi
mata di
un
numero
minore
di 1000
utilizzan
do le
tavole
calcola
la radice
quadrat
a di
Conosce
la
definizi
one di
radice
quadrat
a;
conosce
il
signific
ato di
quadrat
o
perfetto
,
conosce
a
memori
a i primi
10
quadrat
i
perfetti;
a volte
applica
le
propriet
à della
radice
quadrat
a;
general
mente
calcola
la
radice
quadrat
a di
quadrat
i
perfetti
mediant
e la
scompo
sizione
in
fattori
primi
calcola
la
radice
quadrat
a
appross
imata di
un
numero
minore
di 1000
utilizzan
do le
tavole
calcola
Conosce le
proprietà
della radice
quadrata;
sa calcolare
la radice
quadrata di
un numero
compreso
tra 1.001 e
1.000.000
utilizzando
le tavole;
sa calcolare
la radice
quadrata di
numeri
naturali
applicando
l’algoritmo
calcolare la
radice
quadrata di
semplici
espressioni
con le
frazioni e
con le
potenze
Conosce e
comprende
il
significato
di numero
irrazionale
Sa
individuare
l’utilizzo
non
corretto
della radice
quadrata e
delle
proprietà
Calcolare la
radice
quadrata di
un numero
decimale
mediante le
tavole;
calcola la
radice
quadrata di
un numero
decimale
mediante
l’algoritmo
e sa
eseguire la
prova
calcola il
valore della
radice
quadrata di
una
espressione
Sa
individuare
con
sicurezza
utilizzi non
corretti
della radice
quadrata e
delle
proprietà
Calcola il
valore della
radice
quadrata di
espressioni
complesse
Calcola il
valore di
espressioni
con numeri
irrazionali
Individua
procedimen
ti non
corretti
204
primi
Non
calcola
la
radice
quadrat
a
appross
imata
di un
numero
minore
di 1000
utilizza
ndo le
tavole
Non
calcola
la
radice
quadrat
a di
semplic
i
espress
ioni con
le
frazioni
semplici
espressi
oni con
le
frazioni
la
radice
quadrat
a di
semplici
espressi
oni con
le
frazioni
Rapporti e
proporzio
ni
Il concetto
di rapporto
e i termini
di un
rapporto;
Le
proprietà
del
rapporto;
Riduzioni
ed
ingrandime
nti in
scala;
i termini di
una
proporzion
e
le
proprietà
di una
proporzion
e
Non
conosce
il
concett
o di
rapport
o, la
sua
definizi
one ;
Non
conosce
i
termini
del
rapport
o;
Non
conosce
il
signific
ato di
rapport
o fra
grandez
ze
omogen
ee e
non
omogen
ee,
Non
calcola
il
rapport
o
diretto
e
inverso
Conosce
il
concetto
di
rapport
o, la sua
definizio
ne ;
Conosce
i termini
del
rapport
o;
Non
sempre
calcola il
rapport
o diretto
e
inverso
tra due
numeri ;
Insicuro
nell’appl
icare la
nozione
di
rapport
o a
semplici
problemi
Non
sempre
calcola il
rapport
o tra
due
Conosce
il
concett
o di
rapport
o, la sua
definizi
one ;
Conosce
i termini
del
rapport
o;
Conosce
il
signific
ato di
rapport
o fra
grandez
ze
omogen
ee e non
omogen
ee,
calcola
il
rapport
o
diretto
e
inverso
tra due
numeri ;
calcola
un
termine
del
Comprende
il
significato
di
grandezze
commensur
abili e
incommens
urabili e le
riconosce;
calcola il
rapporto
tra elementi
di figure
piane
utilizza le
scale di
ingrandime
nto e di
riduzione
calcola il
rapporto
tra
grandezze
non
omogenee e
lo esprime
nella
corretta
unità di
misura;
conosce le
proprietà
delle
proporzioni
e le applica
per ricavare
altre
riconosce
due
grandezze
commensur
abili e
incommens
urabili e
individua il
sottomultip
lo comune;
utilizza la
nozione di
rapporto in
riproduzioni
in scala di
piante,
mappe,
cartine
geografiche
comprende
il
significato
fisico dei
principali
rapporti di
grandezze
non
omogenee
(velocità,
peso
specifico..);
risolve
proporzioni
applicando
le varie
proprietà ;
Applica le
proporzioni
Costruisce
esempi
geometrici
di
grandezze
incommens
urabili
Applica la
nozione di
rapporto
alla
risoluzione
di problemi
con
grandezze
fisiche
(spazio,
velocità,
tempo,
peso
specifico..)
Applica le
proporzioni
alla
risoluzione
di
complessi
problemi
geometrici
205
tra due
numeri
e non
ne
compre
nde il
signific
ato;
Non
calcola
un
termine
del
rapport
o
conosce
ndo il
valore
del
rapport
o e
dell’altr
o
termine
;
Non
applica
la
nozione
di
rapport
o a
semplic
i
proble
mi
Non
calcola
il
rapport
o tra
due
segmen
ti
Non
utilizza
le scale
di
ingrand
imento
e di
riduzion
e per
ricavar
e la
misura
reale
Non
conosce
il
signific
ato di
proporz
ione e i
suoi
segment
i
Conosce
parzialm
ente il
significa
to di
proporzi
one e i
suoi
termini
Non
sempre
sa
applicar
e la
propriet
à
fondam
entale
per
ricavare
il
termine
incognit
o in
semplici
proporzi
oni e in
proporzi
oni
continue
rapport
o
conosce
ndo il
valore
del
rapport
o e
dell’altr
o
termine;
applica
la
nozione
di
rapport
o a
semplici
problem
i
calcola
il
rapport
o tra
due
segmen
ti
conosce
il
signific
ato di
proporzi
one e i
suoi
termini
applica
la
propriet
à
fondam
entale
per
ricavare
il
termine
incognit
o in
semplici
proporzi
oni e in
proporzi
oni
continu
e
proporzioni;
risolve
proporzioni
i cui termini
sono
espressi
mediante
espressioni
applicando
la proprietà
fondament
ale
Sa calcolare
due numeri
a e b noti
a+b e a=
(m/n)b
applicando
le tecniche
di calcolo
delle
proporzioni
Sa calcolare
due numeri
a e b noti a-
b e a=
(m/n)b
applicando
le tecniche
di calcolo
delle
proporzioni
Risolve le
catene di
rapporti
alla
risoluzione
di problemi
geometrici
206
termini
Non
applica
la
proprie
tà
fondam
entale
per
ricavar
e il
termine
incogni
to in
semplic
i
proporz
ioni e in
proporz
ioni
continu
e
La
proporzio
nalità
Le
grandezze
direttamen
te e
inversame
nte
proporzion
ali;
il problema
del tre
semplice(di
retto e
inverso);
i problemi
di
ripartizion
e semplice
e
composta;
il concetto
di
percentual
e;
i problemi
di
matematic
a
finanziaria
Non
disting
ue
grandez
ze
costant
i da
grandez
ze
variabil
i;
Non
disting
ue
funzioni
empiric
he da
funzioni
matem
atiche;
Non
costruis
ce il
grafico
cartesi
ano di
funzioni
empiric
he data
la
tabella
dei
valori;
Non
disting
ue
coppie
di
grandez
ze
diretta
mente
proporz
ionali e
inversa
mente
proporz
Distingu
e con
difficolt
à
grandez
ze
costanti
da
grandez
ze
variabili;
Aiutato
distingu
e
funzioni
empirich
e da
funzioni
matema
tiche;
costruis
ce il
grafico
cartesia
no di
funzioni
empirich
e data
la
tabella
dei
valori;
aiutato
distingu
e coppie
di
grandez
ze
direttam
ente
proporzi
onali e
inversa
mente
proporzi
onali;
General
mente
distingu
e
grandez
ze
costanti
da
grandez
ze
variabili
;
distingu
e
funzioni
empiric
he da
funzioni
matema
tiche;
costruis
ce il
grafico
cartesia
no di
funzioni
empiric
he data
la
tabella
dei
valori;
in modo
parziale
distingu
e coppie
di
grandez
ze
diretta
mente
proporzi
onali e
inversa
mente
proporzi
onali;
Conosce
le
definizio
ni di
grandez
ze
direttam
ente e
inversa
mente
proporzi
onali e
degli
indici di
matema
tica
finanzia
ria
Costruis
ce la
tabella
dei
valori di
una
proporzi
onalità
diretta e
inversa
assegna
to il
coefficie
nte e
disegna
il grafico
e scrive
la legge
matema
tica;
Ricava
la legge
matema
tica
dalla
lettura
di un
diagram
ma
Riconos
ce la
legge di
proporzi
onalità
nelle
principa
li leggi
fisiche
compre
ndendo
ne il
significa
to e ne
disegna
il
grafico
-risolve
problem
i di
ripartizi
one
diretta
e
inversa
imposta
ndo
catene
di
rapporti
;
costruis
ce
aerogra
mmi a
settori
circolari
data un
una
tabella
di valori
risolve
problem
i di
matema
tica
finanzia
Risolve
comples
si
problem
i del tre
semplic
e e di
ripartizi
one
diretta
e
inversa
Risolve
articola
ti
problem
i di
matema
tica
finanzia
ria
207
ionali;
Non
costruis
ce il
grafico
cartesi
ano
della
proporz
ionalità
diretta
e
inversa
con
tabella
dei
valori
assegn
ata
Non
compre
nde il
signific
ato di
percent
uale e
sa
calcolar
e il
tasso
percent
uale, il
valore
parziale
e il
valore
totale
in
semplic
i
proble
mi
Non
compre
nde il
signific
ato di
“Interes
se”,
“Capital
e” e
“period
o di
capitali
zzazion
e”
general
mente
costruis
ce il
grafico
cartesia
no della
proporzi
onalità
diretta e
inversa
con
tabella
dei
valori
assegna
ta
aiutato
compren
de
parzialm
ente il
significa
to di
percentu
ale e
tasso
percentu
ale
applican
doli in
semplici
problemi
costruis
ce il
grafico
cartesia
no della
proporzi
onalità
diretta
e
inversa
con
tabella
dei
valori
assegna
ta
compre
nde
parzial
mente il
signific
ato di
percent
uale e
tasso
percent
uale
applica
ndoli in
semplici
problem
i
cartesia
no
ricavand
o il
coefficie
nte di
proporzi
onalità
Risolve
problemi
del tre
semplice
mediant
e la
rappres
entazion
e
schemat
ica
Risolve
semplici
problemi
di
ripartizi
one
Rappres
enta
grafica
mente
dati
espressi
in
percentu
ale
mediant
e un
areogra
mma a
settori
circolari
Risolve
semplici
problemi
di
matema
tica
finanzia
ria
ria
SPAZIO E
FIGURE
CONOSCENZE
(SAPERE)
ABILITÀ (SAPER FARE)
4 5 6 7 8 9 - 10
L’area
delle
Il concetto
di equivalenza
Il concetto
di
equiscomponi
bilità
Le formule
per calcolare
Non
conosce il
significato
di figure
equivalenti
e la
relazione
tra
Conosce
il
significato
di figure
equivalenti
e la
differenza
tra
Conosce
il
significato
di figure
equivalenti
e la
relazione
tra
Applica
il concetto
di
equivalenz
a nella
risoluzione
di problemi
di
risolve
problemi con
figure
composte;
risolve
problemi con
poligoni con
angoli
Risolve
con
sicurezza
problemi
complessi di
geometria
piana;
Dimostra
208
figure
piane
l’area di un
poligono
Le formule
inverse
congruenza
e
equivalenz
a;
Non
riconosce
figure
equivalenti
;
Non
conosce le
formule
dirette e
inverse per
il calcolo
dell’area;
Non
disegna
con gli
strumenti
le
principali
figure della
geometria
piana
Non
risolve
semplici
problemi di
calcolo
area delle
principali
figure
piane
congruenza
e
equivalenza
;
riconosc
e figure
equivalenti;
conosce
parzialment
e le formule
dirette e
inverse per
il calcolo
dell’area;
disegna
con gli
strumenti,i
n modo
poco
corretto, le
principali
figure della
geometria
piana
se
guidato
risolve
semplici
problemi di
calcolo
area delle
principali
figure
piane
congruenza
e
equivalenz
a;
riconos
ce figure
equivalenti
;
conosce
le formule
dirette e
inverse per
il calcolo
dell’area;
disegna
con gli
strumenti
le principali
figure della
geometria
piana
risolve
semplici
problemi di
calcolo
area delle
principali
figure
piane
geometria
piana;
risolve
problemi di
geometria
piana
usando
formule
dirette e
inverse;
utilizza
correttame
nte la riga,
la squadra
e il
compasso
per il
disegno
delle
figure;
risolve
problemi
nota l’area
A e il
rapporto
fra le
dimensioni
per
semplici
figure
particolari
(30°, 45°, 60°)
descrive il
procediment
o da
utilizzare per
ricavare le
formule delle
aree;
produce
esempi e
relativi alla
congruenza,
equivalenza,
isoperimetria
utilizza
per di piu un
linguaggio
grafico e
sintetico
corretto
le proprietà
dei triangoli
con angoli
particolari
(30°, 45°,
60°)
descrive
le proprietà
dell’equivale
nza, della
congruenza
e della
isoperimetri
a utilizzando
il linguaggio
appropriato
(sintetico,
grafico..)
producendo
esempi
significativi
utilizza
costanteme
nte un
linguaggio
grafico e
sintetico
corretto
Il
Teorema
di
Pitagora
e le sue
applicazi
oni
l’enunciato
del Teorema
di Pitagora;
le formule
dirette e
inverse;
il Teorema
di Pitagora e i
Poligoni;
Non
conosce
l’enunciato
del
Teorema di
Pitagora;
Non
conosce il
significato
di terna
pitagorica
e non sa
verificarla
Non
conosce le
formule
dirette e
inverse del
teorema di
Pitagora;
Non
risolve
problemi di
calcolo
perimetro e
area di un
triangolo
rettangolo
mediante
l’applicazio
ne del
Teorema di
Pitagora
conosce
l’enunciato
del
Teorema di
Pitagora;
conosce
le formule
dirette e
inverse del
teorema di
Pitagora;
ha
difficoltà a
risolvere
problemi di
calcolo
perimetro e
area di un
triangolo
rettangolo
mediante
l’applicazio
ne del
Teorema di
Pitagora
conosce
l’enunciato
del
Teorema di
Pitagora;
conosce
il
significato
di terna
pitagorica
e sa
verificarla
conosce
le formule
dirette e
inverse del
teorema di
Pitagora;
risolve
semplici
problemi di
calcolo
perimetro e
area di un
triangolo
rettangolo
mediante
l’applicazio
ne del
Teorema di
Pitagora
conosc
e il
significato
di terna
primitiva e
terna
derivata e
sa
ricavare
una terna
derivata
risolve
problemi
di calcolo
perimetro
e area di
un
poligono
mediante
l’applicazi
one del
teorema di
Pitagora;
conosc
e le
formule
dirette e
indirette
Applica con
sicurezza il
teorema di
Pitagora alle
figure del piano
per risolvere
problemi di
geometria
piana;
conosce i
metodi per
ricavare terne
pitagoriche
utilizza
prevalentemen
te un
linguaggio
grafico e
sintetico
corretto
conosce
la
dimostrazio
ne del
Teorema di
Pitagora;
risolve
con
sicurezza
complessi
problemi di
geometria
piana
scegliendo
di volta in
volta il
procedimen
to che
ritiene più
adatto
utilizza
costanteme
nte un
linguaggio
grafico e
sintetico
corretto
La
similitud
ine e i
le
caratteristich
e di una
Non
conosce il
significato
individu
a coppie di
figure
conosce
il
significato
risolve
problemi
di calcolo
conosce gli
enunciati dei
principali
conosce
le
dimostrazio
209
Teoremi
di
Euclide
similitudine;
la
similitudine
nei poligoni;
le
applicazioni
della
similitudine e
il calcolo degli
elementi di
poligoni simili;
i Teoremi
di Euclide
di
similitudin
e.
Non
individua
coppie di
figure
simili;
Non
calcola gli
elementi
corrispond
enti di due
poligoni
simili
Non
risolve
semplici
problemi di
calcolo del
perimetro e
dell’area di
poligoni
simili;
Non
conosce gli
enunciati;
Non
risolve
semplici
problemi di
calcolo
perimetro e
area di
triangoli
con
applicazion
e dei
Teoremi di
Euclide.
simili;
non
sempre
calcola gli
elementi
corrispond
enti di due
poligoni
simili
risolve
elementari
problemi di
calcolo del
perimetro e
dell’area di
poligoni
simili;
conosce
solo gli
enunciati
dei
Teoremi di
Euclide;
non
sempre
risolve
semplici
problemi di
calcolo
perimetro e
area di
triangoli
con
applicazion
e dei
Teoremi di
Euclide.
di
similitudin
e.
individu
a coppie di
figure
simili;
calcola
gli
elementi
corrispond
enti di due
poligoni
simili
risolve
semplici
problemi di
calcolo del
perimetro e
dell’area di
poligoni
simili;
conosce
gli
enunciati;
risolve
semplici
problemi di
calcolo
perimetro e
area di
triangoli
con
applicazion
e dei
Teoremi di
Euclide.
perimetro
e area di
un
poligono
mediante
l’applicazi
one del
teorema di
Pitagora;
conosc
e le
formule
dirette e
indirette
teoremi di
applicazione
della
similitudine
(Teorema della
parallela al
lato di un
triangolo,
Teorema delle
altezze di due
triangoli simili,
Teorema dei
perimetri e
delle aree di
poligoni simili);
applica tali
teoremi alla
risoluzione di
problemi
utilizza
prevalentemen
teun linguaggio
grafico e
sintetico
corretto
ni dei
Teoremi di
Euclide e dei
Teoremi
della
similitudine;
risolve
con
sicurezza
complessi
problemi di
geometria
piana
scegliendo
di volta in
volta il
procedimen
to che
ritiene più
adatto
utilizza
costanteme
nte un
linguaggio
grafico e
sintetico
corretto
RELAZIONI
E
FUNZIONI
CONOSCENZE
(SAPERE)
ABILITÀ (SAPER FARE)
4 5 6 7 8 9 - 10
Il Piano
Cartesia
no
Il piano
cartesiano
(I°
quadrante);
Non
conosce
gli
elementi
del piano
cartesiano
e il
significato
dei termini
(riferiment
o, assi,
ascissa,
ordinata);
Non
rappresen
ta un
insieme di
punti nel
piano
cartesiano
;
Non
determina
le
Conosce
gli elementi
del piano
cartesiano e
il significato
dei termini
(riferimento,
assi,
ascissa,
ordinata);
rapprese
nta un
insieme di
punti nel
piano
cartesiano;
determin
a le
coordinate
di punti
rappresenta
ti nel piano
cartesiano
Calcola
Conosce
gli elementi
del piano
cartesiano e
il significato
dei termini
(riferimento,
assi,
ascissa,
ordinata);
rapprese
nta un
insieme di
punti nel
piano
cartesiano;
determin
a le
coordinate
di punti
rappresenta
ti nel piano
cartesiano
Traccia i
Conosce
le principali
definizioni
del piano
cartesiano
Conosce
la formula
delle
distanze e la
applica per
calcolare la
distanza
coppie di
punti;
Rappres
enta nel
piano
cartesiano
linee
spezzate e
ne calcola il
perimetro;
Rappres
enta nel
Rappres
enta nel
paino
cartesiano
circonferenz
e di centro e
raggio
assegnato e
calcola
perimetro e
area
Disegna
figure
simmetriche
rispetto ad
una retta
Rapprese
nta
complesse
figure piane
nel piano
cartesiano e
calcola
perimetro e
area.
210
coordinate
di punti
rappresen
tati nel
piano
cartesiano
Non
calcola la
distanza
tra due
punti in
casi
particolari
(punti
sull’asse c
o sull’asse
y);
Non
Disegna il
punto
medio di
un
segmento
e non ne
calcola le
coordinate
Non
rappresen
ta nel
piano
cartesiano
semplici
linee
spezzate.
la distanza
tra due
punti;
Disegna
il punto
medio di un
segmento e
ne calcola le
coordinate
Rappres
enta nel
piano
cartesiano
semplici
linee
spezzate.
punti
simmetrici
di punti
assegnati
rispetto
all’asse x e
all’asse y;
Calcola
la distanza
tra due
punti;
Disegna
il punto
medio di un
segmento e
ne calcola le
coordinate
Rappres
enta nel
piano
cartesiano
semplici
linee
spezzate.
piano
cartesiano
le principali
figure piane
e ne calcola
il perimetro
e l’area.
Elementi
di
Calcolo
delle
Probabil
ità
Il
significato
di evento
casuale
Il
significato
di eventi
impossibili,c
erti, incerti,
incompatibil
i, compatibili
e
complement
ari
La legge
dei “grandi
numeri”
La
probabilità
di un evento
composto
Non
comprend
e il
significato
di evento
causale o
aleatorio
Non
distingue
tra eventi
probabili e
improbabil
i, certo e
impossibil
e;
Non
conosce la
definizion
e di
probabilit
à
matematic
a e non la
sa
calcolare
in semplici
esempi.
Compren
de il
significato
di evento
causale o
aleatorio
Non
sempre
distingue
tra eventi
probabili e
improbabili,
certo e
impossibile;
Calcola
la
probabilità
esclusivame
nte in
semplici
esempi e se
guidato.
Compren
de il
significato
di evento
causale o
aleatorio
Distingue
tra eventi
probabili e
improbabili,
certo e
impossibile;
Conosce
la
definizione
di
probabilità
matematica
e la sa
calcolare in
semplici
esempi.
Compren
de il
significato
di eventi
incompatibil
i,
compatibili,
complement
ari
Conosce
le proprietà
di eventi
complement
ari e
incompatibil
i;
Individua
eventi
compatibili,
incompatibil
i e
complement
ari e ne
calcola la
probabilità
Conosce
il significato
di
probabilità
composta e
probabilità
condizionat
a
È in
grado di
distinguere
eventi
dipendenti e
eventi
indipendenti
Conosce
il teorema
della
probabilità
composta e
lo applica
alla
risoluzione
di problemi
Risolve
con sicurezza
complessi
problemi di
calcolo delle
probabilità
scegliendo di
volta in volta
il
procedimento
che ritiene
più adatto e
la modalità di
rappresentaz
ione più
idonea;
Utilizza
costantemen
te un
linguaggio
grafico e
sintetico
corretto
211
MATEMATICA CLASSE TERZA
IL
NUME
RO
CONOSCENZE
(SAPERE)
ABILITÀ (SAPER FARE)
4 5 6 7 8 9 - 10
L’INSIE
ME R
DEI
NUMERI
RELATI
VI
Gli insiemi
Z, Q, R
La
rappresentaz
ione grafica
dei numeri
relativi
Le
quattro
operazioni
con i numeri
relativi
Le
potenze e le
radici con i
numeri
relativi
Non
conosce il
significato
di numero
relativo;
Non
produce
esempi di
grandezze
esprimibili
con numeri
relativi;
Non
rappresent
a sulla
retta
orientata
numeri
interi,
decimali,
irrazionali
relativi;
Non
determina
l’immagine
sulla retta
reale di
numeri
relativi;
Non
conosce le
caratteristi
che dei
numeri
relativi ;
Non
riconosce
coppie di
numeri
concordi,
discordi,
opposti;
Non
determina
un
ordinament
o crescente
e
decrescente
di numeri
relativi;
Non
esegue le 4
operazioni
con numeri
relativi
interi e
frazionari;
Non
esegue la
potenza di
un numero
relativo
Non
Conosce
in parte il
significato
di numero
relativo;
Produce,
con aiuto,
esempi di
grandezze
esprimibili
con numeri
relativi;
Rappres
enta sulla
retta
orientata
numeri
interi;
Determi
na
l’immagine
sulla retta
reale di
numeri
relativi;
Conosce
parzialment
e le
caratteristic
he dei
numeri
relativi ;
Riconosc
e coppie di
numeri
concordi,
discordi,
opposti;
Determi
na
parzialment
e un
ordinament
o crescente
e
decrescente
di semplici
numeri
relativi;
Esegue
solo
parzialment
e le 4
operazioni
con numeri
relativi
interi e
frazionari;
Esegue
con aiuto
semplici
potenze di
un numero
relativo
Conosce
il significato
di numero
relativo;
Produce
esempi di
grandezze
esprimibili
con numeri
relativi;
Rappres
enta sulla
retta
orientata
numeri
interi,
decimali
relativi;
Determi
na
l’immagine
sulla retta
reale di
numeri
relativi;
Conosce
le
caratteristic
he dei
numeri
relativi ;
Riconosc
e coppie di
numeri
concordi,
discordi,
opposti;
Determi
na un
ordinament
o crescente
e
decrescente
di semplici
numeri
relativi;
Esegue
le 4
operazioni
con numeri
relativi
interi e
frazionari;
Esegue
semplici
potenze di
un numero
relativo
Esegue
semplici
espressioni
con i numeri
relativi
(interi e
Definisc
e
adeguatam
ente
termini e
proprietà
relativi alle
operazioni;
conosce
il
significato
di somma
algebrica.
Esegue
la somma
algebrica
graficamen
te
Conosce
e definisce
gli Insiemi
Z, Q, I ed R
Conosce
le proprietà
delle
potenze;
Esegue
espressioni
con le
quattro
operazioni e
con le
potenze
Calcola le
potenze ad
esponente
negativo
Conosce il
significato di
radice
quadrata di un
numero
relativo
Risolve
espressioni
con potenze di
numeri relativi
Calcola il
valore di
espressioni
sotto il segno
di radice
Calcola
complesse
espressioni
con numeri
relativi
applicando le
conoscenze
acquisite
Conosce il
significato di
radice di un
numero
relativo.
Calcola
espressioni
con numeri
irrazionali
212
esegue
semplici
espressioni
con i
numeri
relativi
(interi e
frazioni)
Esegue
con aiuto
semplici
espressioni
con i numeri
relativi
(interi e
frazioni)
frazioni)
IL
CALCOL
O
LETTER
ALE
Espressio
ni letterali e
monomi
Le
operazioni
con i monomi
I polinomi
Le
operazioni
con i
polinomi
I prodotti
notevoli
Non
calcola il
valore di
semplici
espressioni
letterali
Non
individua
monomi
simili e
opposti
Non
esegue la
moltiplicazi
one, la
divisione
tra due
monomi;
Non
esegue
semplici
espressioni
con i
monomi
Non
esegue le 4
operazioni
con i
polinomi
(somma
algebrica ,
prodotto,
divisione
per un
monomio, )
Non
calcola
semplici
espressioni
con i
polinomi
Calcola il
valore di
semplici
espressioni
letterali
Individu
a monomi
simili e
opposti
Esegue
semplici
moltiplicazi
oni,
divisioni
tra due
monomi;
Esegue
semplici
espressioni
con i
monomi
Conosce
le
caratteristic
he dei
polinomi;
Insicuro
nell’eseguir
e le 4
operazioni
con i
polinomi
(somma
algebrica ,
prodotto,
divisione
per un
monomio, )
calcola
semplicissi
me
espressioni
con i
polinomi
Calcola il
valore di
semplici
espressioni
letterali
Conosce
le
caratteristic
he dei
monomi
(coefficiente
, parte
letterale,
grado di un
monomio
rispetto ad
una lettera,
grado
complessivo
)
Individu
a monomi
simili e
opposti
Esegue
la
moltiplicazi
one, la
divisione
tra due
monomi;
semplici
potenze di
un
monomio;
Esegue
semplici
espressioni
con i
monomi
Conosce
in modo
generico le
caratteristic
he dei
polinomi;
distingu
e un
polinomio
omogeneo,
ordinato e
completo;
esegue
le 4
operazioni
con i
polinomi
(somma
algebrica ,
prodotto,
divisione
Calcola
il valore di
espressioni
letterali
definisc
e un
monomio e
un
polinomio e
le
caratteristi
che;
calcola
espressioni
con i
polinomi a
coefficienti
frazionari
definisc
e e applica i
prodotti
notevoli
Calcola il
valore di
espressioni
letterali fratte
e interpreta il
risultato
(determinata,
indeterminata
e impossibile)
Calcola
espressioni
con i polinomi
applicando le
conoscenze
acquisite
Applica le
conoscenze
acquisite alla
soluzione di
problemi di
geometria
piana e solida
utilizza
prevalenteme
nteun
linguaggio
grafico e
sintetico
corretto
conosce
l’interpretazi
one
geometrica
dei prodotti
notevoli
Applica
con sicurezza
le
conoscenze
acquisite alla
soluzione di
problemi di
geometria
piana e
solida
scegliendo di
volta in volta
il
procediment
o che ritiene
più adatto e
la modalità
di
rappresentaz
ione più
idonea;
Utilizza
costantemen
te un
linguaggio
grafico e
sintetico
corretto
213
per un
monomio, )
calcola
semplici
espressioni
con i
polinomi
LE
EQUAZI
ONI
Le
equazioni
I principi
di
equivalenza
e le relative
conseguenze
La forma
normale di
un’equazione
La
risoluzione di
un’equazione
di primo
grado
La
risoluzione di
particolari
equazioni di
secondo
grado
Non
risolve
semplici
equazioni di
I° grado a
coefficienti
interi e
frazionari;
Non
esegue la
verifica di
equazioni di
I° grado a
coefficienti
interi con
soluzione
positiva e
negativa
Non
sempre
risolve
semplici
equazioni di
I° grado a
coefficienti
interi;
esegue
solo la
verifica di
equazioni di
I° grado a
coefficienti
interi con
soluzione
positiva e
negativa
risolve
semplici
equazioni di
I° grado a
coefficienti
interi e
frazionari;
esegue
la verifica di
equazioni di
I° grado a
coefficienti
interi con
soluzione
positiva e
negativa
Conosce
la forma
normale di
una
equazione
di I° grado
Distingu
e
un’equazion
e
determinat
a da una
indetermina
ta o
impossibile
conosce
il
significato
di equazioni
equivalenti
e riconosce
equazioni
equivalenti;
conosce
i principi di
equivalenza
delle
equazioni;
risolve
equazioni di
I° grado a
coefficienti
interi e
frazionari
ed esegue
la verifica;
Conosce il
significato di
equazione
determinata,
indeterminata
e impossibile
Risolve
equazioni di I
grado a forma
intera
Risolve
particolari
equazioni di
II grado
(equazioni
prive del
termine di I°
grado,
equazioni
date dal
prodotto di
due polinomi
di I° grado)
Conosce
la legge di
annullament
o del
prodotto
PENSIERO
RAZIONAL
E
CONOSCEN
ZE
(SAPERE)
ABILITÀ (SAPER FARE)
4 5 6 7 8 9 - 10
RISOLUZIO
NE DI
PROBLEMI
MEDIANTE
EQUAZION
I
meto
do
algebric
o di
risoluzio
ne dei
problemi
Non
applica le
conoscenz
a alla
risoluzione
di semplici
problemi
A volte
applica le
conoscenze
alla
risoluzione
di semplici
problemi
Applica
le
conoscenze
alla
risoluzione
di semplici
problemi
Formalizz
a le fasi del
metodo
algebrico e
le applica
per
determinare
la soluzione
di semplici
problemi di
geometria
piana
Applica le
conoscenze
acquisite per
risolvere
problemi
aritmetici e di
geometria
piana e solida
Esegue il
confronto tra il
metodo
algebrico e
quello
aritmetico
Esegue la
discussione
delle soluzioni
determinate
algebricamente
utilizza
Applica
con sicurezza
le conoscenze
acquisite alla
soluzione di
complessi
problemi
scegliendo di
volta in volta
il
procedimento
(aritmetico e
algebrico) che
ritiene più
adatto e la
modalità di
rappresentazi
one più
idonea;
Utilizza
214
prevalentemen
teun linguaggio
grafico e
sintetico
corretto
costantement
e un
linguaggio
grafico e
sintetico
corretto
IL PIANO
CARTESIA
NO
Il
piano
cartesia
no
Non
rappresent
a un
insieme di
punti nel
piano
cartesiano
;
Non
determina
le
coordinate
di punti
rappresent
ati nel
piano
cartesiano
Non
traccia i
punti
simmetrici
di punti
assegnati
rispetto
all’asse x e
all’asse y,
rispetto
alle
bisettrici
dei
quadranti
e rispetto
all’origine
e non ne
scrive le
coordinate
Non
calcola la
distanza
tra due
punti
Non
disegna il
punto
medio di
un
segmento
e ne
calcola le
coordinate
Non
rappresent
a nel piano
cartesiano
semplici
linee
spezzate e
ne calcola
il
perimetro.
rapprese
nta un
insieme di
punti nel
piano
cartesiano;
incerto
nel
determinare
le
coordinate
di punti
rappresenta
ti nel piano
cartesiano
Non
sempre
traccia i
punti
simmetrici di
punti
assegnati
rispetto
all’asse x e
all’asse y;
Calcola la
distanza tra
due punti;
Disegna
con aiuto il
punto medio
di un
segmento e
ne calcola le
coordinate
Rapprese
nta con
difficoltà nel
piano
cartesiano
semplici
linee
spezzate e
ne calcola il
perimetro.
rapprese
nta un
insieme di
punti nel
piano
cartesiano;
determin
a le
coordinate
di punti
rappresenta
ti nel piano
cartesiano
Traccia i
punti
simmetrici di
punti
assegnati
rispetto
all’asse x e
all’asse y, e
scrive le
coordinate
Calcola la
distanza tra
due punti
Disegna il
punto medio
di un
segmento e
ne calcola le
coordinate
Rapprese
nta nel
piano
cartesiano
semplici
linee
spezzate e
ne calcola il
perimetro.
applica
la formula
delle
distanze per
calcolare la
distanza
coppie di
punti;
Rapprese
nta nel
piano
cartesiano
linee
spezzate e
ne calcola il
perimetro;
Rapprese
nta nel
piano
cartesiano le
principali
figure piane
e ne calcola
il perimetro
e l’area.
Rappresent
a nel paino
cartesiano
circonferenze
di centro e
raggio
assegnato e
calcola
perimetro e
area
Disegna
figure
simmetriche
rispetto ad una
retta
Rappresen
ta complesse
figure piane
nel piano
cartesiano e
calcola
perimetro e
area.
215
SPAZIO E
FIGURE
CONOSCENZE
(SAPERE)
ABILITÀ (SAPER FARE)
4 5 6 7 8 9 - 10
LA
CIRCONFEREN
ZA E IL
CERCHIO
Circonfer
enza,
cerchio e
loro parti
Posizioni
reciproch
e di una
retta e
una
circonfer
enza
Posizioni
reciproch
e di due
circonfer
enza
Angolo al
centro e
angolo
alla
circonfer
enza e
loro
proprietà
Poligono
inscritto
e
poligono
circoscrit
to
Relazioni
tra
raggio di
una
circonfer
enza e
elementi
dei
poligoni
inscrittibi
li,
circoscrit
tibili,
regolari
Non è
in
grado
di
definir
e e
rappre
sentar
e la
circonf
erenza,
il
cerchio
e le
loro
parti
Non
Ricono
sce le
posizio
ni
recipro
che di
una
retta e
una
circonf
erenza
e di
due
circonf
erenze
Non
acquisi
sce i
concett
i di
poligon
o
inscritt
o, di
poligon
o
circosc
ritto e
di
poligon
o
regolar
e,
Non sa
calcola
re
l’area
di un
poligon
o
regolar
e
Non
conosc
e le
formul
e
dirette
e
inverse
Non
sempre
è’ in
grado
di
definir
e in
modo
comple
to e
corrett
o la
circonf
erenza,
il
cerchio
e le
loro
parti
Non
sempre
riconos
ce le
posizio
ni
recipro
che di
una
retta e
una
circonf
erenza
e di
due
circonf
erenze
Appren
de i
concett
i di
angolo
al
centro
e
angolo
alla
circonf
erenza
Non sa
operar
e con i
poligon
i
inscritt
i,
circosc
ritti e
regolar
i.
Non sa
calcola
re
l’area
di un
poligon
o
regolar
E’ in
grado
di
definir
e e
rappre
sentar
e la
circonf
erenza,
il
cerchio
e le
loro
parti
Ricono
sce le
posizio
ni
recipro
che di
una
retta e
una
circonf
erenza
e di
due
circonf
erenze
Appren
de i
concett
i di
angolo
al
centro
e
angolo
alla
circonf
erenza
e loro
proprie
tà
Appren
de i
concett
i di
poligon
o
inscritt
o, di
poligon
o
circosc
ritto e
di
poligon
o
regolar
e,
sa
calcola
re
l’area
di un
conosce
le
regole
per
inscrive
re e
circoscr
ivere un
poligon
o ad
una
circonfe
renza
conosce
le
condizio
ni di
inscrivi
bilità
dei
poligoni
conosce
le
condizio
ni di
circoscr
ivibilità
dei
poligoni
conosce
le
propriet
à dei
poligoni
regolari
risolve
semplici
proble
mi sui
poligoni
inscrivi
bili e
circoscr
ivibili
sa
calcolar
e l’area
di un
poligon
o
circoscr
itto
conosce
le
formule
dirette
e
inverse
per il
calcolo
dell’are
a di un
settore
circolar
e, di un
segmen
to
conosce il
significato
di π
conosce le
definizioni
di rette
tangenti, e
secanti a
duna
circonferen
za
conosce le
definizioni
di
circonferen
ze tangenti,
secanti,
esterne e le
relative
condizioni
analitiche
applica la
proporzioni
per ricavare
l’area del
settore
circolare e
la
lunghezza
di un arco
di
circonferen
za
applica le
conoscenze
acquisite
per la
risoluzione
di problemi
utilizza
prevalente
menteun
linguaggio
grafico e
sintetico
corretto
conosce
le
dimostra
zioni
della
formula
per il
calcolo
dell’area
di un
poligono
circoscrit
to;
compren
de e
descrive
la
formula
per il
calcolo
dell’area
del
cerchio
come
limite
delle
aree dei
poligoni
inscritti;
conosce
e
descrive
i
procedim
enti per
ricavare
l’area del
segment
o
circolare
e di una
corona
circolare
Applica
con
sicurezza
le
conoscen
ze
acquisite
alla
soluzion
e di
compless
i
problemi
sceglien
do di
volta in
volta il
procedim
ento
(aritmeti
co e
algebrico
) che
ritiene
216
per il
calcolo
della
lunghez
za della
circonf
erenza
e
dell’are
a del
cerchio
Non
risolve
semplic
i
proble
mi
relativi
al
cerchio
e alla
circonf
erenza
e
Conosc
e solo
le
formul
e
dirette
per il
calcolo
della
lunghez
za della
circonf
erenza
e
dell’are
a del
cerchio
risolve
solo se
guidat
o
semplic
i
proble
mi
relativi
al
cerchio
e alla
circonf
erenza
poligon
o
regolar
e
conosc
e le
formul
e
dirette
e
inverse
per il
calcolo
della
lunghez
za della
circonf
erenza
e
dell’are
a del
cerchio
risolve
semplic
i
proble
mi
relativi
al
cerchio
e alla
circonf
erenza
circolar
e e di
una
corona
circolar
e
applica
le
conosce
nze
acquisit
e per la
risoluzi
one di
semplici
proble
mi
più
adatto e
la
modalità
di
rapprese
ntazione
più
idonea;
Utilizza
costante
mente
un
linguaggi
o grafico
e
sintetico
corretto
RETTE E
PIANI NELLO
SPAZIO
Piani
nello
spazio
Rette
complan
are e
rette
sghembe
Posizioni
reciproch
e di due
rette , di
due piani,
di retta e
piano
Angoli
diedri,
sezione
normale
di un
diedro
Non
conosc
e le
posizio
ni
recipro
che di
due
rette,
di due
piani ,
di retta
e piano
Conosc
e
parzial
mente
le
posizio
ni
recipro
che di
due
rette,
di due
piani ,
di retta
e piano
Conosc
e
generic
amente
le
posizio
ni
recipro
che di
due
rette,
di due
piani ,
di retta
e piano
Conosce
le
definizi
oni
degli
enti
dello
spazio
Applica
le
conosce
nze
acquisit
e per
risolver
e
semplici
<proble
mi
applica le
conoscenze
acquisite
per la
risoluzione
di problemi
utilizza
prevalente
menteun
linguaggio
grafico e
sintetico
corretto
Applica
con
sicurezza
le
conoscen
ze
acquisite
alla
soluzion
e di
compless
i
problemi
sceglien
do di
volta in
volta il
procedim
ento che
ritiene
più
adatto e
la
modalità
di
rapprese
ntazione
più
idonea;
Utilizza
costante
mente
un
linguaggi
o grafico
e
sintetico
217
corretto
I POLIEDRI I poliedri:
generalità
Il prisma, il
cubo, Il
parallelepipe
do, la
piramide:
caratteristic
he, area,
volume
Non
disting
ue i
poliedri
dai
solidi
di
rotazio
ne
Non
conosc
e i
poliedri
e non
sa
individ
uare le
loro
caratte
ristiche
Non
conosc
e il
concett
o di
estensi
one di
un
solido
e il
signific
ato di
solidi
equival
enti
Non
conosc
e il
concett
o di
volume
di un
solido
Non
conosc
e il
concett
o di
superfi
cie
lateral
e e
totale
Non
conosc
e le
formul
e
Disting
ue i
poliedri
dai
solidi
di
rotazio
ne
Conosc
e i
poliedri
, ma
non sa
individ
uare le
loro
caratte
ristiche
Non
conosc
e il
concett
o di
estensi
one di
un
solido
e non
sempre
compre
nde il
signific
ato di
solidi
equival
enti
Conosc
e il
concett
o di
volume
di un
solido
Conosc
e il
concett
o di
superfi
cie
lateral
e e
totale
Conosc
e solo
le
formul
e
dirette
Disting
ue i
poliedri
dai
solidi
di
rotazio
ne
Conosc
e i
poliedri
e saper
individ
uare le
loro
caratte
ristiche
Conosc
e il
concett
o di
estensi
one di
un
solido
e
compre
nde il
signific
ato di
solidi
equival
enti
Conosc
e il
concett
o di
volume
di un
solido
Conosc
e il
concett
o di
superfi
cie
lateral
e e
totale
Conosc
e le
formul
e
dirette
e non
sempre
quelle
inverse
Distingu
e
poliedri
convess
i da
poliedri
concavi
e
saperne
la
definizi
one
Conosce
e
applica
la
relazion
e di
Eulero
Risolve
proble
mi di
calcolo
superfic
ie
laterale
, totale
e
volume
e di
applica
zione
del
concett
o di
equival
enza
Risolve
proble
mi di
applica
zione
del
peso
specific
o
Risolve
semplici
proble
mi di
calcolo
superfic
ie e
volume
con
solidi
compos
ti
Conosce le
definizionI
relative ai
poliedri e
agli enti.
applica le
conoscenze
acquisite
per la
risoluzione
di problemi
utilizza
prevalente
menteun
linguaggio
grafico e
sintetico
corretto
Applica
con
sicurezza
le
conoscen
ze
acquisite
alla
soluzion
e di
compless
i
problemi
sceglien
do di
volta in
volta il
procedim
ento che
ritiene
più
adatto e
la
modalità
di
rapprese
ntazione
più
idonea;
Utilizza
costante
mente
un
linguaggi
o grafico
e
sintetico
corretto
218
dirette
e
inverse
per il
calcolo
della
superfi
cie
lateral
e,
totale
e del
volume
dei
solidi
Non
risolve
semplic
i
proble
mi di
calcolo
superfi
cie
lateral
e,
totale,
volume
e peso.
per il
calcolo
della
superfi
cie
lateral
e,
totale
e del
volume
dei
solidi e
le
applica
solo in
contest
i noti.
Risolve
semplic
i
proble
mi di
calcolo
superfi
cie
lateral
e,
totale,
volume
e peso
in
modo
non
sempre
corrett
o.
per il
calcolo
della
superfi
cie
lateral
e,
totale
e del
volume
dei
solidi
Risolve
semplic
i
proble
mi di
calcolo
superfi
cie
lateral
e,
totale,
volume
e peso.
I SOLIDI DI
ROTAZIONE
I solidi di
rotazione:
generalità
Il cilindro, il
cono, la
sfera:
caratteristic
he, area,
volume
Non
conosc
e i
solidi
di
rotazio
ne e
non sa
individ
uare le
loro
caratte
ristiche
Non Sa
calcola
re
l’area
lateral
e,
totale
e il
volume
Conosc
e i
poliedri
, ma
non sa
individ
uare le
loro
caratte
ristiche
Conosc
e solo
le
formul
e
dirette
per il
calcolo
della
superfi
cie e
del
volume
dei
solidi
Risolve
semplic
i
proble
mi di
calcolo
superfi
cie,
volume
Conosc
e i
poliedri
e saper
individ
uare
parzial
mente
le loro
caratte
ristiche
Conosc
e le
formul
e
dirette
e
parzial
mente
quelle
inverse
per il
calcolo
della
superfi
cie e
del
volume
dei
solidi
Risolve
semplic
i
proble
Risolve
proble
mi di
calcolo
superfic
ie e
volume
e di
applica
zione
del
concett
o di
equival
enza
Risolve
proble
mi di
applica
zione
del
peso
specific
o
Risolve
semplici
proble
mi di
calcolo
superfic
ie e
volume
con
solidi
Conosce le
definizionI
relative ai
poliedri e
agli enti.
Applica le
conoscenze
acquisite
per la
risoluzione
di problemi
utilizza
prevalente
menteun
linguaggio
grafico e
sintetico
corretto
Applica
con
sicurezza
le
conoscen
ze
acquisite
alla
soluzion
e di
compless
i
problemi
sceglien
do di
volta in
volta il
procedim
ento che
ritiene
più
adatto e
la
modalità
di
rapprese
ntazione
più
idonea;
Utilizza
costante
mente
un
linguaggi
219
, peso
in
modo
non
sempre
corrett
o.
mi di
calcolo
superfi
cie,
volume
, peso
compos
ti
o grafico
e
sintetico
corretto
DATI E
PREVISIO
NI
CONOSCENZE
(SAPERE)
ABILITÀ (SAPER FARE)
4 5 6 7 8 9 - 10
Element
i di
Statisti
ca
Le fasi di
una
ricerca
statistica
L’elabora
zione dei
dati
I vari tipi
di
rapprese
ntazione
grafica
Il
significat
o di
media
aritmetic
a, moda e
mediana
Non
comp
rende
la
differ
enza
tra
rileva
ment
o per
censi
ment
o e
rileva
ment
o per
campi
one;
Non
conos
ce il
signif
icato
di
frequ
enza
assol
uta,
relati
va e
perce
ntual
e;
Non
comp
rende
il
signif
icato
di
media
aritm
etica,
moda
e
media
na
Compren
de in modo
frammentar
io la
differenza
tra
rilevamento
per
censimento
e
rilevamento
per
campione;
Non
conosce il
significato
di frequenza
assoluta,
relativa e
percentuale;
Non
comprende
il significato
di media
aritmetica,
moda e
mediana
conosc
e le fasi di
una
statistica;
compre
nde la
differenza
tra
rilevament
o per
censiment
o e
rilevament
o per
campione;
conosc
e
parzialmen
te il
significato
di
frequenza
assoluta,
relativa e
percentual
e e la sa
calcolare
solo in
semplici
esempi;
compre
nde il
significato
di media
aritmetica,
moda e
mediana e
non
sempre li
sa ricavare
da una
tabella di
dati
rapprese
nta
insiemi di
dati
mediante
tabelle a
doppia
entrata,
istogram
mi,
areogra
mmi ;
ricava/ca
lcola
dalla
lettura di
un
grafico i
principali
indici
statistici
legge
tabelle di
dati e
grafici e
sa
ricavare
le
informazi
oni più
significat
ive;
imposta
un’indagi
ne
statistica
raccoglien
do i dati,
sistema i
dati in
una
tabella e
calcola
tutti i
valori
significati
vi
possibili;
confronta
e discute i
risultati
ottenuti
imposta
articolare
indagini
statistich
e,
scegliendo
il metodo
di
rappresen
tazione
grafica
più idoneo
per la
presentazi
one dei
risultati;
utilizza
costantem
ente un
linguaggio
grafico e
sintetico
corretto
Element
i di
Calcolo
delle
Probabi
lità
Il
significat
o di
evento
casuale
Il
significat
Non
comp
rende
il
signif
icato
di
Compren
de solo
parzialm
ente il
significa
to di
evento
Compre
nde il
signific
ato di
evento
causale
o
Compren
de il
significat
o di
eventi
incompat
ibili,
Conos
ce il
signifi
cato di
proba
bilità
compo
Risolve
con
sicurezza
complessi
problemi
di calcolo
delle
220
o di
eventi
impossibi
li, certi,
incerti,
incompat
ibili,
compatib
ili e
complem
entari
La legge
dei
“grandi
numeri”
La
probabili
tà di un
evento
compost
o
event
o
causa
le o
aleat
orio
Non
distin
gue
tra
event
i
proba
bili e
impro
babili,
certo
e
impos
sibile;
Non
conos
ce la
defini
zione
di
proba
bilità
mate
matic
a e
non
sa
calcol
arla
in
sempl
ici
esem
pi.
Non
calcol
a la
proba
bilità
in
sempl
ici
esem
pi
Non
applic
a le
conos
cenze
acqui
site in
sempl
ici
probl
emi
causale
o
aleatorio
Non
sempre
distingu
e tra
eventi
probabili
e
improba
bili,
certo e
impossib
ile;
Conosce
sommari
amente
la
definizio
ne di
probabili
tà
matemat
ica e la
sa
calcolare
in
semplici
esempi.
Calcola
la
probabili
tà solo
in
semplici
esempi
Applica
le
conosce
nze
acquisite
in
semplici
problemi
aleatori
o
Disting
ue tra
eventi
probabi
li e
improb
abili,
certo e
impossi
bile;
Conosc
e la
definizi
one di
probabi
lità
matem
atica e
la sa
calcolar
e in
semplic
i
esempi
esprime
ndola
in
frazion
e,
valore
decimal
e,
percent
uale.
Calcola
la
probabi
lità in
semplic
i
esempi
Applica
le
conosc
enze
acquisit
e in
semplic
i
proble
mi
compatib
ili,
complem
entari
Conosce
le
proprietà
di eventi
complem
entari e
incompat
ibili;
Individua
eventi
compatib
ili,
incompat
ibili e
complem
entari e
ne
calcola la
probabili
tà
sta e
proba
bilità
condiz
ionata
È in
grado
di
distin
guere
eventi
dipend
enti e
eventi
indipe
ndenti
Conos
ce il
teore
ma
della
proba
bilità
compo
sta e
lo
applic
a alla
risoluz
ione di
proble
mi
probabilit
à
scegliendo
di volta in
volta il
procedime
nto che
ritiene più
adatto e
la
modalità
di
rappresen
tazione
più
idonea;
Utilizza
costantem
ente un
linguaggio
grafico e
sintetico
corretto
221
SCIENZE (TUTTE LE CLASSI)
Competenz
a
Descrittore
Area dei
voti fino
al 3
Area del 4 Area del 5 Area del 6 Area del 7 Area dell’8 Area del 9 e
del 10
Conoscenz
a dei
contenuti
Competen
za
assente
Conosce gli
argomenti
in maniera
confusa
È incerto
nell’esposizi
one dei
contenuti
che ha
acquisito in
minima
parte.
Riferisce
nelle linee
essenziali e
in maniera
sostanzialme
nte corretta
gli argomenti
studiati
Riferisce
sugli
argomenti
studiati in
maniera
corretta
Riferisce
sugli
argomenti
studiati in
modo
appropriato
Riferisce
sugli
argomenti
studiati con
ricchezza di
particolari
Osservazio
ni di fatti e
fenomeni
anche con
l’uso degli
strumenti
Competen
za
assente
Osserva
fatti e
fenomeni in
modo
superficiale
e non riesce
a coglierne
gli aspetti
più evidenti
Guidato
osserva
fatti e
fenomeni
cogliendone
solo gli
aspetti
principali
Osserva fatti
e fenomeni
cogliendone
gli aspetti
principali
Osserva
fatti e
fenomeni
utilizzando
alcuni
strumenti
Osserva
fatti e
fenomeni
utilizzando
gli
strumenti
più
adeguati.
Osserva
fatti e
fenomeni in
modo
autonomo
utilizzando
le tecniche
di
osservazion
e e gli
strumenti
più adeguati
e ne rileva
dati sia
quantitativi
che
qualitativi
Formulazio
ne di
ipotesi e
loro
verifica
anche
sperimenta
le
Competen
za
assente
Stenta a
formulare
ipotesi di
interpretazi
oni di
semplici
fatti e
fenomeni
Guidato
formula
ipotesi di
interpretazi
oni di
semplici
fatti e
fenomeni,
eseguendo
semplici
esperimenti
Formula
ipotesi di
interpretazio
ni di fatti e
fenomeni
semplici
eseguendo
semplici
esperimenti
Formula
ipotesi di
interpretazi
one e
realizza
anche
semplici
esperienze
di verifica
Formula
ipotesi di
interpretazi
one e
realizza
anche
esperienze
di verifica
Formula
ipotesi di
interpretazi
one,
progetta e
realizza
anche
semplici
esperienze
di verifica
Comprensi
one ed uso
dei
linguaggi
specifici
Competen
za
assente
Incontra
difficoltà a
comprender
e ed
utilizzare i
linguaggi
specifici
anche
molto
semplici
Non sempre
comprende
e utilizza i
linguaggi
specifici
Utilizza un
linguaggio
semplice ma
corretto
Utilizza i
linguaggi
specifici
Utilizza in
modo
appropriato
i linguaggi
specifici
Utilizza con
padronanza
i linguaggi
specifici
TECNOLOGIA(TUTTE LE CLASSI)
VALUTAZIONE AMBITO COGNITIVO
2.1 Linguaggi 2.2 Logica 2.3 Produzione
2.1 Linguaggi
Voti Descrizione delle competenze
3 -
4
Non organizza il sistema simbolico, non comprende i significati, non riconosce le regole di base.
222
2.2 Logica
Voti Descrizione delle competenze
3 - 4 Non seleziona elementi dalle osservazioni, non classifica, non astrae concetti.
5 –
6
Riconosce gli elementi essenziali, distribuisce in modo accettabile sull’asse spazio-temporale,
ricostruisce procedimenti semplici.
7 –
8
Riferisce conoscenze contestualizzate, stabilisce relazioni, riconosce procedimenti.
9 – 10 Riferisce, in modo pertinente, stabilisce relazioni, le conoscenze in contesti specifici, formula
ipotesi e modelli.
2.3 Produzione
Voti Descrizione delle competenze
3 - 4 Non sceglie i “materiali” e gli strumenti idonei, non sa scegliere le regole adatte alla situazione
produttiva.
5 –
6
Usa discretamente i “materiali”, sa scegliere gli “strumenti”, riconosce le regole adatte alla
situazione produttiva.
7 –
8
Utilizza le caratteristiche dei “materiali” e degli “strumenti”, usa le regole di produzione.
9 – 10 Utilizza, con pertinenza e creatività “materiali” e “strumenti”, valorizza l’uso delle regole.
VALUTAZIONE AMBITO COMPORTAMENTALE
1.1 Rapporto con il lavoro 1.2 Rapporto con l’ambiente 1.3 Rapporto con le persone
1.2 Rapporto con l’ambiente
Voti Descrizione delle competenze
3 - 4 Non rispetta le attrezzature, non usa correttamente gli ambiente, non conosce o non rispetta le
regole.
5 – 6 Talvolta non rispetta le attrezzature, non usa correttamente gli ambiente, non conosce o non
rispetta le regole.
7 – 8 Conserva le attrezzature, rispetta gli ambienti, rispetta le regole.
9 – 10 Conserva accuratamente le attrezzature, rispetta e valorizza gli ambienti, applica le regole
proponendo miglioramenti.
1.3 Rapporto con le persone
Voti Descrizione delle competenze
3 - 4 Si rapporta con difficoltà con i coetanei, non riconosce ruoli e funzioni dei diversi operatori
scolastici, non cura molto se stesso.
5 – 6 Non sempre rispetta il turno di parola, diversifica poco i rapporti in relazione all’interlocutore,
conosce solo in parte i propri interessi e le proprie risorse.
5 –
6
Percepisce e riconosce i singoli “segni”,attribuisce significati espliciti, non sempre si orienta nelle
varie situazioni.
7 –
8
È disponibile ad operazioni connotative (interpretazione), riconosce il sistema simbolico, si orienta
nelle diverse situazioni comunicative.
9–
10
Applica le regole di combinazione del sistema simbolico, opera collegamenti con altri elementi della
realtà culturale di appartenenza, opera contemporaneamente con più sistemi simbolici.
1.1 Rapporto con il lavoro
Voti Descrizione delle competenze
3 - 4 Non si adatta al tipo di lavoro richiesto, non predispone gli strumenti necessari, perde molto tempo
nel passare da un’attività all’altra.
5 –
6
Non sempre si adatta al tipo di lavoro richiesto, predispone gli strumenti necessari solo su
sollecitazione, ha bisogno di tempo nel passare da un’attività all’altra.
7 –
8
Si adatta alle caratteristiche delle diverse discipline, progetta le fasi di lavoro, passa rapidamente
da una disciplina all’altra.
9–
10
Si adatta rapidamente alle condizioni di lavoro proposto, individua rapidamente strumenti e
materiali, elabora con sicurezza e rapidità le risposte.
223
7 – 8 Diversifica i rapporti con i coetanei in relazione all’interlocutore, riconosce i i diversi ruoli degli
operatori scolastici, conosce i propri interessi e le proprie risorse.
9 – 10 Si adatta all’interlocutore ed alle sue caratteristiche, collabora con gli adulti, riconosce le strategie
positive del proprio comportamento.
ARTE (TUTTE LE CLASSI)
INDICATORI DESCRITTORI VALUTAZIONE
Capacità di osservare -
uso dei linguaggi visivi
specifici
Non si evidenziano elementi accertabili per manifesta e
netta impreparazione, anche a livello elementare e di
base.
3
Osserva con molta difficoltà messaggi visivi ed elementi
della realtà. Non ha assolutamente acquisito la
conoscenza delle principali regole del linguaggio visuale.
4
Osserva con difficoltà messaggi visivi ed elementi della
realtà. Non ha ancora acquisito la conoscenza delle
principali regole del linguaggio visuale.
5
Osserva in modo complessivo messaggi visivi ed elementi
della realtà. Conosce in modo accettabile le principali
regole del linguaggio visuale.
6
Osserva in modo abbastanza dettagliato messaggi visivi
ed elementi della realtà. Conosce in modo abbastanza
dettagliato le principali regole del linguaggio visuale.
7
Osserva in modo dettagliato messaggi visivi ed elementi
della realtà. Conosce in modo dettagliato le principali
regole del messaggio visuale.
8
Osserva in modo completo e dettagliato gli elementi della
realtà. Conosce e applica in modo completo e corretto le
principali regole del linguaggio visuale.
9/10
Conoscenza ed uso
delle tecniche
Non si evidenziano elementi accertabili per manifesta e netta
impreparazione, anche a livello elementare e di base.
3
Applica con estrema difficoltà le tecniche espressive. Si
esprime con un linguaggio grafico inadeguato.
4
Incontra difficoltà nell’uso delle tecniche in relazione alle
esigenze espressive. Si esprime con un linguaggio grafico
incerto.
5
Sa usare in modo accettabile strumenti e tecniche espressive.
Si esprime con un linguaggio grafico accettabile.
6
Conosce ed applica in modo abbastanza corretto strumenti e
tecniche espressive. Si esprime con un linguaggio grafico
abbastanza accurato.
7
Conosce e applica correttamente strumenti e tecniche
espressive. Si esprime con un linguaggio grafico accurato.
8
Conosce e applica con sicurezza e padronanza strumenti e
tecniche espressive. Si esprime con un linguaggio grafico
preciso e sicuro e rappresenta in modo completo e dettagliato
elementi della realtà.
9/10
INDICATORI DESCRITTORI VALUTAZIONE
Rappresentazione della
realtà e rielaborazione
personale
Non si evidenziano elementi accertabili per manifesta e netta
impreparazione, anche a livello elementare e di base.
3
Incontra molta difficoltà nel rappresentare elementi della
realtà e rielabora solo parzialmente i temi proposti.
4
Incontra difficoltà nel rappresentare elementi della realtà e
rielabora i temi proposti in modo elementare e poco
personale.
5
Dimostra qualche incertezza nel rappresentare elementi della
realtà, rielabora i temi proposti anche senza apporti originali.
6
Rappresenta in modo abbastanza dettagliato gli elementi
della realtà e rielabora i temi proposti in modo abbastanza
personale.
7
Rappresenta in modo dettagliato gli elementi della realtà e
rielabora i temi proposti in modo personale.
8
Conosce ed applica in modo completo e corretto le principali 9/10
224
regole del linguaggio visuale. Rappresenta in modo
dettagliato elementi della realtà. Rielabora i temi proposti in
modo personale e originale.
Lettura e conoscenza
della storia dell’arte
Non si evidenziano elementi accertabili per manifesta e netta
impreparazione, anche a livello elementare e di base.
3
Non sa collocare un’opera d’arte o un messaggio visivo nel
giusto contesto storico e culturale. Utilizza con molta
difficoltà i termini specifici relativi alla storia dell’arte.
4
Incontra difficoltà nel collocare un’opera d’arte o un
messaggio visivo nel giusto contesto storico e culturale.
Utilizza con difficoltà i termini specifici relativi alla storia
dell’arte.
5
Presenta qualche incertezza nel collocare un’opera d’arte o un
messaggio visivo nel giusto contesto storico e culturale. Legge
in modo globale un messaggio visivo o un ‘opera d’arte. Sa
utilizzare solo i principali termini specifici.
6
Legge un messaggio visivo o un’opera d’arte in modo
abbastanza dettagliato. Sa collocare in modo adeguato
un’opera d’arte nel giusto contesto storico e culturale.
Comprende e utilizza in modo abbastanza corretto i termini
specifici relativi alla storia dell’arte.
7
Sa collocare in modo corretto un’opera d’arte nel giusto
contesto storico e culturale. Legge un messaggio visivo o
un’opera d’arte in modo dettagliato. Comprende e utilizza in
modo corretto i termini specifici relativi alla storia dell’arte.
8
Sa collocare con molta sicurezza un’opera d’arte o un
messaggio visivo nel giusto contesto storico e culturale. Legge
un’opera d’arte in modo corretto e dettagliato. Comprende ed
utilizza in modo corretto e con precisione i termini specifici
relativi alla storia dell’arte.
9/10
MUSICA(TUTTE LE CLASSI)
OBIETTIVI DISCIPLINARI di MUSICA
Cantare e suonare, individualmente e
in gruppo
La pratica musicale, sia vocale sia strumentale, consente
all’alunno di vivere attivamente l’esperienza del “far musica”. Al
pari degli altri ambiti disciplinari, anche l’attività pratica utilizzerà
metodi tendenti all’acquisizione delle conoscenze attraverso
esperienze attive sul suono. L’esecuzione per imitazione delle varie
espressioni musicali proposte, nonché l’ascolto delle stesse,
scomposte nelle componenti ritmiche e melodiche, favoriranno in
modo spontaneo l’interiorizzazione delle tecniche vocali e
strumentali attraverso un procedimento didattico di tipo
induttivo.
Rielaborare materiali sonori I diversi ambiti della disciplina, trattati come momenti
fondamentali di un unico percorso formativo, condurranno
gradatamente l’alunno ad acquisire gli elementi linguistici di base
per giungere alla rielaborazione di materiali sonori e alla
costruzione di espressioni musicali di senso compiuto. Come già
specificato precedentemente, l’esperienza pratica sul suono,
realizzata attraverso l’ascolto e l’esecuzione vocale e strumentale
per imitazione e lettura, porterà gli alunni all’acquisizione
spontanea di tutte quelle nozioni teoriche utili alla realizzazione di
idee originali, non certo prime di concreto significato musicale.
Ascoltare e comprendere le diverse
espressioni musicali
Le attività riguardanti l’ascolto saranno caratterizzate da
un’attenzione verso la cultura non solo musicale del ragazzo. Il
discente sarà guidato ad utilizzare le sue conoscenze in una più
ampia prospettiva operativa tendente a stimolare la
partecipazione attiva attraverso l’analisi di fenomeni sonori e
delle varie espressioni musicali. Partendo dal bagaglio musicale
dell’allievo, in particolare dal mondo della canzone, si giungerà ad
approfondire i contenuti relativi ai diversi generi, in una
dimensione che renderà l’alunno consapevole del vasto panorama
musicale cui può attingere per ampliare le proprie conoscenze.
Gradatamente il ragazzo sarà in grado di appropriarsi di tutti gli
strumenti espressivi e tecnici per “ascoltare” in modo consapevole.
Il percorso comprenderà quindi l’analisi di brani musicali
225
appartenenti ai vari generi, in un contesto formativo
caratterizzato da frequenti collegamenti interdisciplinari.
Decodificare i simboli della scrittura
musicale
Le attività riguardanti la conoscenza del linguaggio specifico
saranno trattate attraverso concrete esperienze musicali mirate
all’acquisizione degli elementi teorici di base.
I diversi settori della materia non saranno sviluppati come
momenti fra loro indipendenti, ma come diversi elementi di un
unico sapere che si estrinseca attraverso la pratica del linguaggio
specifico in tutte le sue forme (educazione dell’orecchio musicale,
ascolto, apprendimento della notazione, pratica vocale e
strumentale, creatività).
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E VALUTAZIONE
INDICATORI DESCRITTORI VALUTAZIONE
Comprensione ed uso
dei linguaggi
specifici
non si evidenziano elementi accertabili per manifesta
impreparazione anche a livello elementare e di base
3
Comprende e usa la simbologia musicale con difficoltà 4
Comprende e sa usare la simbologia musicale solo se
guidato
5
Comprende e usa la simbologia musicale in modo
accettabile
6
Comprende e usa la simbologia musicale in modo
corretto
7
Comprende e usa la simbologia musicale
consapevolmente
8
Comprende e usa la simbologia musicale con scioltezza e
padronanza
9/10
INDICATORI DESCRITTORI VALUTAZIONE
Espressione vocale
ed uso dei mezzi
strumentali
non si evidenziano elementi accertabili per manifesta
impreparazione anche a livello elementare e di base
3
Sa riprodurre con la voce e/o con lo strumento una
semplice melodia con difficoltà
4
Sa riprodurre con la voce e/o con lo strumento una
semplice melodia in modo incerto
5
Sa riprodurre con la voce e/o con lo strumento una
semplice melodia in modo non sempre preciso
6
Sa riprodurre con la voce e/o con lo strumento una
semplice melodia in modo corretto
7
Sa riprodurre con la voce e/o con lo strumento una
semplice melodia in modo consapevole
8
Sa riprodurre con la voce e/o con lo strumento una
semplice melodia con scioltezza e padronanza
9/10
INDICATORI DESCRITTORI VALUTAZIONE
Ascolto e
comprensione dei
fenomeni sonori e
dei messaggi
musicali
non si evidenziano elementi accertabili per manifesta
impreparazione anche a livello elementare e di base
3
Riconosce con difficoltà altezza, durata, intensità e
timbro dei suoni
Riconosce, di un brano, l’aspetto ritmico e melodico con
molta difficoltà
4
Sa riconoscere di un suono altezza durata intensità e
timbro solo se guidato
Sa riconoscere di un brano l’aspetto ritmico e melodico
con una certa difficoltà
5
Sa riconoscere di un suono altezza durata intensità e
timbro in modo accettabile
Sa riconoscere di un brano,complessivamente, l’aspetto
ritmico e melodico
6
226
Sa riconoscere in modo corretto altezza durata intensità
e timbro dei suoni
Riconosce di un brano l’aspetto ritmico e melodico in
modo corretto
7
Sa riconoscere, consapevolmente, altezza durata
intensità e timbro dei suoni
Riconosce di un brano l’aspetto ritmico e melodico in
modo consapevole
8
Riconosce, con padronanza, altezza durata intensità e
timbro dei suoni
Sa riconoscere di un brano l’aspetto ritmico e melodico
Con scioltezza e padronanza
9/10
INDICATORI DESCRITTORI VALUTAZIONE
Rielaborazione
personale di
materiali sonori
Sa intervenire su una data realtà musicale
Sa variare un ritmo o una sequenza ritmico- melodica
Con difficoltà
4
Sa intervenire su una data realtà musicale
Sa variare un ritmo o una sequenza ritmico- melodica
solo se guidato
5
Sa intervenire su una data realtà musicale
Sa variare un ritmo o una sequenza ritmico- melodica
in modo elementare
6
Sa intervenire su una data realtà musicale
Sa variare un ritmo o una sequenza ritmico- melodica
in modo corretto
7
Sa intervenire su una data realtà musicale
Sa variare un ritmo o una sequenza ritmico- melodica
in modo consapevole
8
Sa intervenire su una data realtà musicale
Sa variare un ritmo o una sequenza ritmico- melodica
con scioltezza e padronanza
9/10
EDUCAZIONE FISICA(TUTTE LE CLASSI)
Competenza Descrittori
Schemi motori
Livello 4-5 Livello 6 Livello 7 Livello 8 Livello 9-10
è in difficoltà a
realizzare
semplici
richieste
motorie e ad
adeguarsi a
semplici
proposte
operati
utilizza
schemi
motori di
base in
situazioni
meccaniche
in maniera
poco
strutturati
utilizza schemi
motori anche se
non sempre con
efficacia e
disinvoltura
motoria
utilizza schemi
motori
complessi in
modo
abbastanza
sicuro e con
certa
disinvoltura
realizza e utilizza
abilità motorie in
modo
personale,produttiv
o e con buona
disinvoltura ed
efficacia
227
Potenziamento
fisiologico
poco incline
nelle attività
specifiche
propone livelli
di prestazione
carenti anche
sotto il profili
esecutivo
incontra
difficoltà a
portare a
termine le
prestazioni
richieste
proponendo
un
rendimento
meccanico
esprime un
adeguato grado di
prestazione
motoria applicando
diligentemente i
contenuti specifici
mostra una
buona
conoscenza ed
una
responsabile
applicazione
dei contenuti
specifici,
evidenziando
un rendimento
efficace
evidenzia spiccate
attitudini
specifiche, esegue
in modo autonomo
personalizzando il
gesto motorio
Conoscenza
degli obiettivi
e
caratteristiche
proprie
dell’attività
motoria
deve essere
aiutato a
collegare le
conoscenze
strutturali alla
pratica
motoria; si
esprime in
modo incerto
ed
approssimativ
o
conosce in
maniera
superficiale
le relazioni
anatomico
strutturali
legate
all’attività
motoria;
esposizione
poco
appropriata e
sicura
conosce in modo
accettabile gli
aspetti strutturali
e funzionali legati
all’attività motoria;
si esprime in modo
corretto
conosce in
modo completo
gli aspetti
anatomico
funzionali
legati
all’attività
motoria ;
esposizione
appropriata
conosce in modo
approfondito e
sicuro gli aspetti
anatomici e
fisiologici e sa
correlarli
all’attività motoria
svolta;
si esprime con
proprietà di
linguaggio
Conoscenza
delle regole
nella pratica
sportiva
evidenzia
conoscenze
parziali riferite
agli aspetti più
elementari
della tecnica e
della
terminologia
propone
conoscenze
settoriali
limitate solo
all’aspetto
descrittivo
delle varie
procedure
metodologich
e
evidenzia
conoscenze
piuttosto
superficiali e
necessita di guida
nell’operare
semplici
collegamenti
tecnico/metodologi
ci
propone un
adeguato livello
conoscitivo
delle tecniche e
della
metodologia
propria dei vari
settori di
attività
possiede
conoscenze
complete,
organiche ed
approfondite, sa
collegare in modo
autonomo le
conoscenze tra i
vari settori di
contenuto
228
Comportament
o ludico
sportivo
denota
incertezza
nell’applicazion
e della tecnica
acquisita e
difficoltà ad
inserirsi
nell’applicazion
e di tattiche
elementari;
non riesce
ancora a
partecipare in
modo
disinvolto e
sciolto
modesta
l’applicazione
della tecnica
che risente di
atteggiament
i
stereotipati,
poco incline
all’aspetto
ludico;
partecipa in
modo
superficiale
applica una tecnica
adeguata in
condizioni tattiche
elementari e
ripetitive; deve
essere incitato alla
partecipazione più
attiva
esprime un
buon livello
tecnico
operativo
proponendo
diligentemente
schemi tattici
poco elaborati;
collabora
spontaneament
e
□□□ applica la tecnica
acquisita in
modo efficace e
personale
collaborando
attivamente e
con
atteggiamento
propositivo al
risultato finale
RELIGIONE (TUTTE LE CLASSI)
COMPETENZE DESCRITTORI
Conosce i
fondamenti
della
Religione
Cattolica
Livello 4-5
( Non
Sufficiente)
Livello 6
( Sufficiente )
Livello 7
( Buono )
Livello 8
( Distinto )
Livello 9-10
( Ottimo )
- L'alunno ha
maturato
conoscenze
parziali.
- Si esprime in
modo non
sempre
coerente e
incontra
difficoltà
nell'utilizzo
del
linguaggio
specifico.
- Ha bisogno di
aiuto per
organizzare il
proprio
lavoro.
- Necessita di
guida per
operare
anche su
processi
semplificati.
- L'alunno ha
maturato
conoscenze
essenziali
anche se
non sempre
sicure.
- Nel
complesso
si esprime in
modo
soddisfacen
te, ma
commette
alcuni
errori.
- Organizza il
proprio
lavoro in
modo
generalmen
te
adeguato.
- Utilizza gli
strumenti in
maniera
parziale.
- L'alunno ha
maturato la
conoscenza
degli elementi
essenziali della
disciplina.
- Si esprime in
modo coerente
e
sostanzialment
e corretto.
- Organizza il
proprio lavoro
con una certa
efficacia.
- Sa usare gli
strumenti
disponibili,
anche se non
sempre in
modo
appropriato.
- L'alunno ha
maturato
conoscenze più
che soddisfacenti
- Si esprime con
correttezza e
adeguata
proprietà
lessicale.
- Organizza il
proprio lavoro in
modo efficace.
- Sa usare
adeguatamente
strumenti e
tecniche.
- L'alunno ha
maturato
conoscenze
complete ed
approfondite,
che sa
rielaborare in
modo personale.
- Si esprime con
sicurezza,
correttezza e
proprietà
lessicale.
- Organizza il
proprio lavoro in
modo efficace e
produttivo.
- Utilizza
autonomamente
gli strumenti e le
tecniche apprese.
229
PARTE OTTAVA. INDICATORI E DESCRITTORI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La valutazione del comportamento è un atto collegiale effettuato da
tutti i docenti componenti il Consiglio di Interclasse/Classe. Gli
indicatori sono i seguenti:
1. Impegno e attenzione.
2. Consegna compiti e presenza del materiale scolastico.
3. Rispetto delle regole, degli altri e convivenza civile.
Per la Scuola Secondaria di I grado sarà effettuata una valutazione mensile
del comportamento secondo gli indicatori sopra descritti e ne sarà data
comunicazione alle famiglie qualora si evidenzino situazioni problematiche.
Tale procedura sostituirà il patentino educativo.
Per quanto concerne la comunicazione alle famiglie delle insufficienze che si
rilevano nei Consigli di Classe mensili, essa avverrà attraverso l’invio della
consueta lettera, ma considerati alcuni casi di non ricezione delle missive, si
chiederà alle famiglie comunicazione dell’avvenuta ricezione. Se tale
comunicazione non perverrà al coordinatore entro una settimana, la famiglia
sarà contattata telefonicamente dal coordinatore stesso. Sarà poi possibile
monitorare costantemente il percorso scolastico del proprio figlio attraverso
il libretto on line, di prossima istituzione per tutte le classi di Scuola
Secondaria di I grado dell’Istituto. Sarà effettuato un sondaggio presso le
famiglie per accertare la possibilità delle stesse di accedere al libretto on
line. In caso di impossibilità i genitori sono pregati di informare il
coordinatore affinché possano essere inviate comunicazioni esclusivamente
cartacee e per le vie brevi.
INDICATORI COMPORTAMENTO SCUOLA PRIMARIA
VOTO DESCRITTORE
SUFFICIENTE
L'alunno, pur conoscendo le regole dell’ambiente scolastico, va sollecitato al
rispetto delle stesse per migliorare il rapporto con compagni ed adulti con
richiami verbali e scritti.
Spesso arriva in ritardo.
A volte ha difficoltà a controllare le proprie reazioni emotive
E’ saltuariamente disponibile al dialogo educativo, ma la partecipazione è
incostante.
Il lavoro scolastico è approssimativo.
Deve essere spesso invitato alla partecipazione nell’attività didattica.
Non sempre è munito del materiale necessario.
BUONO
L’alunno usa in modo corretto le strutture e il materiale scolastico, di cui è quasi
sempre munito.
Ha un buon rapporto con i docenti e riconosce i diversi ruoli degli operatori
scolastici.
Rispetta nel complesso le regole e l’ambiente, comprende le caratteristiche delle
diverse discipline e rispetta le consegne.
DISTINTO
L’alunno ha un comportamento responsabile e corretto con compagni, docenti e
personale della scuola.
E’ sempre interessato alle varie attività, vi interviene spontaneamente, rispetta le
consegne che svolge con serietà e regolarità.
Collabora volentieri con compagni ed insegnanti.
Rispetta gli altri e i loro diritti nel riconoscimento delle differenze individuali.
Rispetta strutture ed è sempre munito del materiale scolastico.
230
Non ha a suo carico alcuna ammonizione o sanzione disciplinare.
OTTIMO
L’alunno collabora attivamente con compagni ed insegnanti.
Offre un apporto proficuo nel dialogo educativo.
Ha capacità organizzative e spontaneamente approfondisce e sviluppa le attività
didattiche proposte.
E’ preciso nella consegne.
INDICATORI COMPORTAMENTO SCUOLA SECONDARIA I GRADO
VOTO DESCRITTORE
5
L'alunno ha difficoltà a rapportarsi con i coetanei ed i docenti e non riconosce i
ruoli degli operatori scolastici.
Non rispetta le regole e l'ambiente ed è fonte continua di disturbo.
Si assenta per lunghi periodi.
Non si adatta al tipo di lavoro richiesto, non rispetta le consegne ed è privo del
materiale necessario. E' stato oggetto di provvedimenti disciplinari per
inosservanza del Regolamento d’Istituto.
6
L'alunno ha spesso bisogno di essere richiamato al rispetto delle regole.
Non ha pienamente acquisito una piena comprensione e condivisione delle
norme e del loro valore autoregolativo.
Continuamente arriva in ritardo.
Evidenzia ancora difficoltà a controllare le proprie reazioni emotive e in alcuni
casi è stata necessaria l’irrogazione di richiami e sanzioni disciplinari.
La partecipazione alla vita scolastica è saltuaria e l’interesse è incostante e
settoriale.
Non sempre è munito del materiale necessario.
7
L'alunno, pur conoscendo le regole dell’ambiente scolastico, va sollecitato al
rispetto delle stesse per migliorare il rapporto con compagni ed adulti con
richiami verbali e scritti.
Spesso arriva in ritardo.
E’ disponibile al dialogo educativo, ma la partecipazione è incostante.
Il lavoro scolastico, pur essendo generalmente puntuale, è approssimativo.
Deve essere spesso invitato alla partecipazione nell’attività didattica.
8
L’alunno usa in modo corretto le strutture e il materiale scolastico, di cui è quasi
sempre munito.
Ha un buon rapporto con i docenti e riconosce i diversi ruoli degli operatori
scolastici.
Rispetta nel complesso le regole e l’ambiente, comprende le caratteristiche delle
diverse discipline e rispetta le consegne.
9
L’alunno ha un comportamento responsabile e corretto con compagni, docenti e
personale della scuola.
E’ sempre interessato alle varie attività, vi interviene spontaneamente, rispetta
le consegne che svolge con serietà e regolarità.
Collabora volentieri con compagni ed insegnanti.
Rispetta gli altri e i loro diritti nel riconoscimento delle differenze individuali.
Rispetta strutture ed è sempre munito del materiale scolastico.
Non ha a suo carico alcuna ammonizione o sanzione disciplinare.
10
L’alunno collabora attivamente con compagni ed insegnanti.
Offre un apporto proficuo nel dialogo educativo.
Ha capacità organizzative e spontaneamente approfondisce e sviluppa le
attività didattiche proposte.
E’ preciso nella consegne.
231
INDIRIZZI PER LA VALUTAZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO
COMPORTAMENTI DI DISTURBO
Per essi si procederà con:
a) richiamo verbale
b) annotazione sul libretto personale, diario, registro di classe e on line
ANNOTAZIONI DIMINUISCONO IL VOTO DI UNA UNITA'
Eventi NON GRAVI:
1. Ritardo ripetuto e non motivato
2. Disturbo occasionale delle lezioni
3. Mancanza di materiale didattico
4. Mancata esecuzione dei compiti
COMPORTAMENTI di disturbo GRAVI
Per essi si procederà con:
a) annotazione sul registro di classe/on line
b) comunicazione scritta del docente e/o della scuola alla famiglia
DIMINUISCONO IL VOTO DI UNA UNITA' per OGNI EVENTO
Eventi GRAVI:
1 Offesa o turpiloquio al personale della scuola o compagni-
2 Falsificazione della firma dei genitori-
3 Uso del cellulare per telefonare-
4 Scrittura sui banchi e muri-
5. Danneggiamento di oggetti e suppellettili della scuola o dei compagni-
6. Fumare nell'edificio scolastico-
7. Grave disturbo della lezione-
8. Sottrazione di materiale della scuola o dei compagni
COMPORTAMENTI di disturbo GRAVISSIMI
Per essi si procederà con:
a) annotazione sul registro di classe/on line
c) comunicazione scritta del docente e/o della scuola alla famiglia
Dopo la procedura prevista dal reg. ist. la valutazione puo' essere insufficiente.
Eventi GRAVISSIMI:
1 Uso del cellulare per riprese e foto nell'ambito scolastico, con diffusione di vario
genere all'esterno, con violazione della privacy-
2 Azioni di bullismo-
3 Aggressione pianificata-
4 Azione di discriminazione religiosa, etnica, razziale-
L'alunno che dimostra un cambiamento duraturo del proprio comportamento dopo un
evento dei 3 livelli, potrà, a giudizio della maggioranza del Consiglio di Classe. vedere
migliorata la valutazione.
Per favorire atteggiamenti autoregolativi da parte dell’alunno e non esclusivamente
di tipo sanzionatorio esterno, la valutazione del comportamento avverrà non solo
obbligatoriamente all’interno degli scrutini intermedi (febbraio) e finali (giugno), ma
anche in ogni consiglio di classe programmato (dicembre, marzo, maggio). tale
valutazione, che sarà comunicata agli alunni, consentirà agli stessi di porre in essere
232
atteggiamenti migliorativi finalizzati, da una parte alla presa di coscienza dei
comportamenti errati, dall’altra a far elevare il voto riassuntivo quadrimestrale.
Si fa presenta che resta ad insindacabile e motivato giudizio del consiglio di classe
l’esclusione dalle visite guidate e/o viaggi di istruzione degli alunni che hanno
manifestato comportamenti legati agli eventi sopra descritti; seppur un numero
considerevole di “note” (superiori alle 5) possa ipotecare seriamente la
partecipazione degli alunni alle gite, resta di fondamentale importanza la gravità
degli eventi commessi.
in sostanza: anche un solo comportamento che si configura come evento grave e/o
gravissimo, oltre a determinare l’irrogazione di un provvedimento disciplinare
secondo quanto prescritto dal regolamento di istituto, può avere come diretta
conseguenza anche l’esclusione dalle visite guidate e viaggi di istruzione.
PARTE NONA. ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL 1° CICLO D’ISTRUZIONE: CRITERI PER LA
DEFINIZIONE DELLE TRACCE, CRITERI PER LA CORREZIONE DELLE PROVE SCRITTE E PER IL
COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE.
CRITERI PER LA DEFINIZIONE DELLE PROVE SCRITTE DELL’ESAME
PROVA DEFINIZIONE DELLE TRACCE NOTE
Prova di Italiano Le tracce riguarderanno:
1. Una relazione su un’esperienza
scolastica o argomento di
studio.
2. Un testo argomentativo su un
tema di attualità o storico-
letterario.
3. Un testo espositivo afferente
alla sfera personale
Nella prova scritta di
Italiano (4 ore), si avrà
cura di proporre
argomenti vicini agli
interessi degli alunni,
attraverso una
formulazione chiara e
non troppo specifica ,
allo scopo di permettere
a tutti un’adeguata
trattazione.
Prova di Matematica Le tracce riguarderanno quattro
quesiti strutturati su argomenti di:
1. Geometria piana e solida.
2. Aritmetica.
3. Algebra.
4. Scienze (quesiti risolvibili con
procedure matematiche
facendo uso del linguaggio
grafico)
La prova di Matematica
(3 ore), si articolerà in
più sezioni (Geometria,
Algebra e Scienze),
finalizzate a certificare
le competenze logico-
operative di ciascun
alunno.
Prove di Lingue
Comunitarie
Questionario o lettera Le prove di Lingue
Comunitarie (2 ore
ciascuna), si
articoleranno su più
sezioni relative ai diversi
ambiti morfologico-
grammaticali e della
padronanza linguistico-
espressiva, affinché ogni
alunno possa esprimere
le competenze
raggiunte.
Prova Nazionale
I.N.V.A.L.S.I.
Come da >C. M. n. 32/09 e altre
normative di riferimento.
233
CRITERI PER LA CORREZIONE DELLE PROVE SCRITTE ITALIANO
1. Correttezza ortografica, sintattica e competenza lessicale 2. Pertinenza alla traccia e coerenza discorsiva. 3. Ricchezza, creatività, originalità dei contenuti.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
Lo svolgimento risulta……
L’elaborato/la prova si
presenta/è……..
L’articolazione dell’elaborato si
presenta…..
Pienamente attinente alla traccia 9/10
Attinente/pertinente 8
Sostanzialmente/globalmente
pertinente
7
Parzialmente attinente 6
Non attinente 5
Completamente fuori traccia Inferiore
al 5
L’impostazione generale è…
Originale e ben articolata/coerente a
livello ideativo e narrativo
9/10
Organicamente strutturata 8
Ben strutturata/strutturata in modo
adeguato
7
Adeguatamente
strutturata/sufficientemente
strutturata
6
Disorganica 5
Non coerente Inferiore
al 5
L’esposizione presenta un
linguaggio/registro
linguistico/lessico (coesione)…..
Ricco ed appropriato/Adeguato alla
tipologia richiesta
9/10
Ben articolato; funzionale al contesto 8
Appropriato alla tipologia testuale
richiesta
7
Sufficientemente corretto 6
Semplice 5
Confuso – approssimativo - elementare Inferiore
al 5
L’elaborato, dal punto di vista
orto-sintattico risulta…
Corretto e rivela padronanza nell’uso
dei connettivi logici e dei periodi
complessi
9/10
Corretto e ben strutturato dal punto di
vista sintattico
8
Corretto dal punto di vista sintattico 7
Nel complesso corretto 6
Poco corretto 5
scorretto Inferiore
al 5
L’elaborato presenta un’analisi
dei contenuti /uno sviluppo
argomentativo…
Approfondito alla tematica proposta,
in cui sono evidenziate capacità di
analisi e maturità di pensiero critico.
9/10
Originale 8
Esauriente nelle sue parti, rispetta i
requisiti richiesti
7
Nel complesso adeguata 6
Approssimativa 5
Confuso/incompleto/superficiale Inferiore
234
al 5
Il candidato dimostra (coerenza)…
Di aver rielaborato in modo coerente
ed articolato l’argomento.
9/10
Di avere una conoscenza approfondita
dell’argomento
8
Un’adeguata conoscenza
dell’argomento
7
Una conoscenza sufficiente
dell’argomento
6
Di conoscere l’argomento in modo
superficiale
5
Di non conoscere l’argomento Inferiore
al 5
La valutazione complessiva
risulta pertanto…
Ottima 9/10
Più che buona 8
Buona 7
Sufficiente/quasi sufficiente/ai limiti
della sufficienza
6
Non pienamente sufficiente 5
Del tutto insufficiente Inferiore
al 5
MATEMATICA
1. Valutazione di ogni singolo quesito presentato e numero dei quesiti svolti. 2. Tecnica di calcolo 3. Impostazione analitica 4. Rappresentazione grafica 5. Uso del linguaggio specifico
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI MATEMATICA
L’elaborato rivela una ….
conoscenza ed applicazione
di formule e proprietà
Esatta 9/10
Corretta 7/8
Accettabile 6/7
Incerta 6/5 e inferiore a 5
L’elaborato rivela una …. nel
procedimento logico
Esattezza 8/9/10
Correttezza 6/7
Incertezza 6/5 e inferiore a 5
L’elaborato rivela una ….
abilità nella
rappresentazione grafica
Esatta 9/10
Corretta 7/8
Accettabile 6/7
Incerta 6/5 e inferiore a 5
L’elaborato rivela una…
forma
Esatta 9/10
Corretta 7/8
Accettabile 6/7
Incerta 6/5 e inferiore a 5
LINGUE COMUNITARIE Questionario:
1. Comprensione del testo 2. Pertinenza delle risposte 3. Correttezza grammaticale, ortografica e lessicale
235
Lettera: 1. Pertinenza del testo 2. Correttezza grammaticale, ortografica e lessicale 3. Ricchezza di contenuti
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE DI LINGUE COMUNITARIE QUESTIONARIO RISPOSTE APERTE
Comprensione.
Comprensione delle
informazioni richieste
L’alunno ha ricavato tutte le informazioni richieste 10
L’alunno ha compreso la quasi totalità delle
informazioni richieste (90-95%)
9
L’alunno ha compreso la maggior parte delle
informazioni richieste (80-89%)
8
L’alunno ha compreso parte delle informazioni
richieste (70-79%)
7
L’alunno ha compreso il testo nelle sue linee
essenziali (60-69%)
6
Il testo è stato solo parzialmente compreso
(50/59%)
5
Il testo non è stato adeguatamente compreso (0-
50%)
4
Produzione.
Produzione a carattere
personale – uso delle
funzioni
Nel rispondere alle domande ha rielaborato
personalmente le frasi. La produzione personale è
completa e ricca, l’uso della lingua è sempre
adeguato.
10
Nel rispondere alle domande ha usato un
linguaggio solo alle volte personale. La produzione
libera è esaustiva e complessa.
9
Nel rispondere alle domande ha usato un
linguaggio per lo più legato al testo. La produzione
libera è esauriente.
8
Nel rispondere alle domande ha usato le parole
del testo. La produzione libera è completa.
7
Nel rispondere alle domande è rimasto legato al
testo. La produzione libera è essenziale.
6
Nel rispondere alle domande ha usato la lingua del
testo. Il messaggio non è sempre comprensibile, la
produzione personale non è del tutto completa.
5
L’alunno ha ripreso il testo con errori ed in
maniera non adeguata. La produzione personale
non è completa e comprensibile.
4
Conoscenze.
Uso di strutture e lessico
Si rilevano solo lievi imperfezioni ortografiche o
strutturali
10
L’uso delle strutture, del lessico e l’ortografia sono
globalmente corretti
9
La produzione è abbastanza corretta dal punto di
vista lessicale, funzionale e strutturale. Si
evidenziano imperfezioni ortografiche
8
Si evidenziano errori strutturali, funzionali e
lessicali
7
Si evidenziano errori strutturali, funzionali e
lessicali ma il messaggio è per lo più
comprensibile.
6
Si evidenziano numerosi errori strutturali,
funzionali e lessicali
5
L’uso della lingua non è strutturato. Il lessico non
è adeguato.
4
236
QUESTIONARIO RISPOSTE CHIUSE L’alunno ha compreso la totalità delle informazioni richieste 9/10
L’alunno ha compreso la quasi totalità delle informazioni richieste (90-95%) 8
L’alunno ha compreso la maggior parte delle informazioni richieste (80-89%) 7
L’alunno ha compreso parte delle informazioni richieste (70-79%) 6
L’alunno ha compreso il testo nelle sue linee essenziali (60-69%) 5
Il testo è stato solo parzialmente compreso (50-59%) 4
LETTERA
Comprensione.
Sviluppo della traccia,
comprensione della
tipologia testuale.
La traccia è sviluppata in modo esauriente,
completo e personale. La lettera è correttamente
impostata.
9/10
La traccia è sviluppata in modo completo,
completo e personale. La lettera è globalmente
correttamente impostata.
8
La traccia è sviluppata in modo semplice ma ,
completo. L’impostazione della lettera non è
sempre completa o è imprecisa.
7
La traccia è sviluppata nelle sue linee essenziali, in
modo semplice e conciso. L’impostazione della
lettera è carente in alcune sue parti, ma
globalmente rispettata.
6
La traccia non è stata sviluppata in tutti i suoi
punti. L’impostazione della lettera non è
rispettata.
5
La traccia è stata solo parzialmente sviluppata e
non è rispettata la struttura testuale.
4
Produzione.
Adeguatezza delle funzioni
comunicative allo scopo,
ricchezza lessicale e
strutturale
L’uso della lingua è ricco e sempre adeguato alle
situazioni comunicative. Si evidenzia padronanza
lessicale e comunicativa
10
L’uso della lingua è sempre adeguato alle
situazioni comunicative e abbastanza complesso.
9
La produzione è articolata e per lo più adeguata
allo scopo comunicativo
8
La produzione è semplice ma sempre adeguata
allo scopo comunicativo
7
La produzione è essenziale, globalmente adeguata
allo scopo comunicativo
6
La produzione si articola in modo non sempre
comprensibile. Il messaggio non è sempre
chiaramente espresso.
5
Il messaggio non è sempre comprensibile. L’uso di
lessico, funzioni e strutture non è adeguato alla
situazione.
4
Conoscenza.
Correttezza strutturale e
ortografica
Si rilevano solo alcune imperfezioni ortografiche o
lievi errori strutturali. L’ortografia e le strutture
sono corrette.
10
Si evidenzia una più che buona conoscenza del
lessico, strutture e funzioni. Corretta/abbastanza
corretta l’ortografia
9
L’uso del lessico e delle strutture è per lo più
adeguato. Si rilevano lievi errori strutturali che
8
237
non compromettono la comunicazione.
L’uso del lessico è il più delle volte adeguato. Si
rilevano diversi errori strutturali che non
compromettono tuttavia la comunicazione.
L’ortografia non è sempre precisa.
7
L’uso del lessico, delle funzioni e delle strutture
non è sempre corretto, ma il messaggio è quasi
sempre comprensibile.
6
Si evidenziano numerosi errori nell’uso del lessico,
delle funzioni e delle strutture.
5
L’uso delle strutture e del lessico presenta gravi
errori.
4
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE
Il colloquio avrà carattere pluridisciplinare e verrà condotto per il
tramite di argomenti di carattere trasversale che il candidato potrà
sviluppare impiegando ed integrando le diverse competenze, sia
disciplinari che trasversali. L’integrazione delle competenze potrà
riguardare non soltanto i contenuti e le metodologie
disciplinari/trasversali, ma anche gli strumenti per l’esposizione che
comprenderanno tanto i tradizionali supporti cartacei che le tecnologie
digitali quali PC, video-proiezioni, LIM ecc. Il colloquio sarà adeguato a
ciascun alunno, alla sua situazione emotiva, alle sue capacità
intellettive ed operative, alle abilità evidenziate ed al grado di
rielaborazione delle conoscenze; pertanto la Commissione imposterà la
prova orale in modo da mettere l’alunno nella condizione più
favorevole possibile per poter affrontare nel migliore dei modi il
colloquio. Per mettere gli studenti a loro agio, i candidati
all’occorrenza, potranno iniziare la prova con un argomento scelto
personalmente, al quale i docenti hanno facoltà di collegare ulteriori
domande ed approfondimenti nelle varie discipline. La prova orale sarà
impostata sul piano del dialogo e della comunicazione e dovrà
consentire la valutazione complessiva del livello globale di
preparazione.
VALUTAZIONE DELLA PROVA D’ESAME
Nella valutazione ci si atterrà alle disposizioni ministeriali vigenti e si
terrà conto del curriculum dell’alunno nel triennio, dei risultati
raggiunti rispetto ai livelli di partenza, dell’impegno, della
partecipazione, della serietà e della maturità con cui ha affrontato gli
impegni scolastici. Il voto finale d’esame sarà espresso in decimi e sarà
il risultato della media aritmetica tra i seguenti elementi:
Voto di ammissione (giudizio di idoneità).
Risultati ottenuti nelle cinque prove scritte: Italiano, Matematica,
Inglese, Seconda Lingua Comunitaria, Prova Nazionale I.N.V.A.L.S.I.
Voto del colloquio pluridisciplinare.
I risultati, in forma decimale, saranno arrotondati per eccesso allo 0,5
e per difetto allo 0,49.
238
PROTOCOLLO DI
ACCOGLIENZA E
CONTINUITA' TRA I TRE
ORDINI SCOLASTICI
DELL'ISTITUTO
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E CONTINUITA' TRA I TRE ORDINI SCOLASTICI
DELL'ISTITUTO INDICE:
PREMESSA
CRITERI GENERALI
SCUOLA DELL'INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
PREMESSA
Dall'esame dei punti di criticità discussi nell'ambito degli incontri
effettuati dalla commissione continuità, sia sulla base delle esperienze
personali presenti e pregresse dei docenti, sia sulla base dei risultati
del monitoraggio effettuato nelle classi prime della scuola primaria e
secondaria dell'istituto, si è ritenuto necessario produrre il presente
documento.
All'interno di esso vengono stabiliti criteri operativi a cui i docenti delle
prime classi dovranno attenersi per garantire agli alunni un passaggio
239
graduale al nuovo ordine scolastico, sia attraverso la creazione di un
clima di classe relazionale positivo e favorevole all'interscambio, sia
attraverso un raccordo curricolare e metodologico che tenga conto
delle reali competenze possedute dagli allievi in entrata.
CRITERI GENERALI
Al fine di garantire la gradualità nel passaggio tra i diversi ordini
scolastici e di favorire un buon inserimento degli alunni, il team
docente deve porsi i seguenti obiettivi:
1.scegliere prove d'ingresso che tengano conto delle competenze finali acquisite dagli alunni al termine della classe finale e, pertanto, concordate in tempo utile con gli insegnanti dell'anno scolastico precedente; 2.sulla base di quanto rilevato all'inizio dell'anno scolastico, progettare tempestivamente percorsi iniziali di recupero/consolidamento/potenziamento delle abilità di ingresso (esempio: scuola primaria - rinforzo della motricità fine, consolidamento dello schema corporeo, rinforzo della lateralizzazione, ... ; scuola secondaria: rinforzo ortografico, consolidamento delle abilità di calcolo e di studio, ...). Non tener conto debitamente delle abilità di ingresso può, infatti, pregiudicare l'acquisizione delle nuove abilità e competenze. 3.Creare un clima di classe favorevole all'apertura e al dialogo, attraverso attività socializzanti, quali discussioni finalizzate, lavori di gruppo, apprendimento cooperativo, giochi di squadra, .... 4.presentare un lessico (sia orale che scritto) adeguato alle competenze linguistiche degli alunni, aumentando gradualmente le difficoltà e verificando, di volta in volta, l'avvenuta comprensione delle consegne, delle spiegazioni, del linguaggio dei libri di testo.
SCUOLA DELL'INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA
Per rendere graduale e motivante il passaggio tra la scuola
dell'infanzia e la scuola primaria, si ritiene opportuno attenersi ai
seguenti criteri:
1.durante l'ultimo anno della scuola dell'infanzia, cercare di aumentare gradualmente i tempi di attenzione dei bambini, sempre nel rispetto delle loro abilità e competenze, e avviarli al rispetto di semplici regole da rispettare durante le attività didattiche (alzare la mano per prendere la parola, rimanere seduti durante i lavori, ... ); 2.ridurre il tempo scolastico nei primi giorni di scuola per non affaticare eccessivamente i bambini; 3.strutturare l'orario provvisorio (primo mese) alternando ad ogni ambito disciplinare un'educazione ed evitando il susseguirsi di attività che richiedono un'eccessiva concentrazione ed attenzione;
4.assegnare compiti a casa adeguati alle effettive competenze degli alunni e che essi possano svolgere in modo autonomo. Concordare i compiti da assegnare con i colleghi per evitare sovraccarichi di lavoro (come suggerito da psicologi e pedagogisti, il tempo da dedicare ai compiti non deve superare un'ora di lavoro per i bambini più lenti).
240
SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Per rendere graduale il passaggio tra scuola primaria e scuola secondaria di primo grado, si ritiene opportuno osservare i seguenti criteri:
1.durante l'ultimo anno della scuola primaria, avviare lavori gradualmente più complessi ed utilizzare un lessico sempre più specialistico all'interno dei vari ambiti disciplinari; 2.all'inizio della classe prima della scuola secondaria, progettare attività di consolidamento, recupero e potenziamento delle abilità di ingresso (in particolare: ortografia, abilità di calcolo e di studio, comprensione del testo); 3.strutturare un orario provvisorio equilibrato, alternando discipline di studio ad educazioni; 4.assegnare compiti a casa adeguati alle effettive competenze degli alunni e che essi possano svolgere in modo autonomo. Concordare i compiti da assegnare con i colleghi per evitare sovraccarichi di lavoro; 5.guidare gli alunni nell'organizzazione del lavoro e nelle attività di studio e ricerca; 6.verificare se il linguaggio utilizzato nelle spiegazioni e nei libri di testo è compreso; 7.organizzare un orario ben distribuito nell'arco della settimana.
Bisogni Educativi Speciali Le recenti novità introdotte all’interno del sistema scolastico italiano
intendono superare e considerare la complessa realtà presente nel
variegato contesto Scuola, che va al di là della distinzione tra alunni
con disabilità e alunni senza disabilità. La normativa che reca
indicazioni operative in materia di BES, a oggi, fa riferimento alla
Direttiva Ministeriale del 27/12 12, la successiva Circolare n.8 del 6
Marzo 2013 e l’ultima Circolare Ministeriale del 22 Novembre 2013. Ma
più in generale si può fare riferimento al DPR 275 /99 sull’Autonomia e
la Flessibilità, in cui si promuovevano già principi costituzionali del
nostro ordinamento scolastico: la personalizzazione degli
apprendimenti, la valorizzazione delle diversità nella prospettiva dello
sviluppo delle potenzialità di ciascuno. L’attuale normativa introduce
i BES a partire dalla lettura dei bisogni di alcuni alunni che non
necessariamente sono in possesso di una Certificazione clinica. Per la
lettura di tali bisogni si fa riferimento al modello
diagnostico ICF (International Classification of Functioning) che valutai
bisogni e considera la persona nella sua totalità, in una prospettiva
bio-psico-sociale. In questo senso, ogni alunno, con continuità o per
241
determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per
motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali,
rispetto ai quali è necessario che la scuola offra adeguata e
personalizzata risposta.
L’area dei Bisogni Educativi Speciali, conosciuta in Europa come Special
Educational Needs, raffigura l’area dello svantaggio scolastico e
comprende tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità;
quella dei disturbi evolutivi specifici;
quella dello svantaggio socio-economico, culturale, linguistico
Le prime due categorie afferiscono all’area CLINICA e giuridicamente
posseggono requisiti di riconoscibilità e tutela (certificazione; L.104/92
e L.170/10). La realtà dei Disturbi Evolutivi Specifici include ora alcune
tipologie di disturbi, non esplicitati inizialmente nella legge 170/2010
(Dislessia, Disgrafia, Discalculia), che danno diritto adesso ad usufruire
delle stesse misure previste in quanto presentano problematiche
specifiche in presenza di competenze intellettive nella norma (ADHD,
Deficit del linguaggio e delle abilità motorie. Per tali alunni, afferenti
all’area Clinica, si predisporranno P.E.I. (per gli alunni con Disabilità) e
PDP con piani personalizzati per gli altri alunni con Disturbi Evolutivi
Specifici; in tutte due i casi Percorsi Formalizzati. Le altre categorie di
BES, quella dello svantaggio socio-economico e culturale, vanno
sostenute per il raggiungimento pieno delle loro potenzialità,
attraverso la valutazione dei loro bisogni e la progettazione di percorsi
flessibili, PDP o percorsi di Individualizzazione o Personalizzazione. Per
i BES di tipo Linguistico va predisposta una didattica che miri
all’accoglienza e al conseguimento dello strumento linguistico come
medium indispensabile. Per tali alunni si possono prevedere percorsi
Individualizzati o Personalizzati, solo se necessario si provvederà alla
redazione del PDP.
Le scuole – con determinazioni assunte dai Consigli di Classe, sulla
documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di
considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico – possono
avvalersi per tutti gli alunni con BES degli strumenti compensativi e
delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della
Legge 170/2010 (DM 5669/2011)., verbalizzando tale scelta con
motivazioni pedagogico-educative per evitare qualunque tipo di
contenzioso da parte di altri alunni. Il C. di Classe ha quindi un ruolo
centrale in quanto riconoscendone il DIRITTO, INDIVIDUA strategie
didattiche adeguate e VALUTA l’efficacia di strumenti specifici Per
242
raggiungere obiettivi di inclusività che promuovano il successo
formativo di tutti gli alunni, migliorando le qualità dell’apprendimento
e dell’insegnamento, sarà necessario che la Scuola orienti quindi le
proprie strategie organizzative così da prevedere e attuare
percorsi di apprendimento che assicurino le conoscenze comuni e,al co
ntempo, prevedano percorsi individuali/
personalizzati adeguati alle peculiarità ed alle esigenze di ciascun allie
vo. Il P.D.P, con valenza annuale, individuale o anche riferito a tutti
gli alunni della classe con BES, va inteso come l’occasione per una
pianificazione pedagogica concertata dal Consiglio di Classe (anche su
criteri stabiliti dal C. dei Docenti) che, se pur con molte difficoltà, punti
quindi al successo formativo dell’alunno. Il Piano Didattico
Personalizzato va inteso allora come uno strumento in più per curvare
la metodologia alle esigenze dell’alunno, o meglio alla sua persona.
Tale strumento rimette con forza alla discrezionalità dei docenti le
decisioni in ordine alle scelte didattiche, ai percorsi da seguire ed alle
modalità di valutazione. In tale ottica, la personalizzazione non è
questione procedurale (che riduce la relazione educativa a
adempimenti burocratici) ma si salda fortemente col POF. Tale
percorso, centrale rispetto ai temi dell’inclusione e del riconoscimento
delle diversità, mira alla valorizzazione di ogni individuo nella comunità
educante, alla capacità della scuola stessa di “individuare” soluzioni
adeguate ai diversi problemi
243
Area Clinica
Difficoltà APPRENDIMENTO O Difficoltà comportamentali -normali e transitorie-(cons. DIDATT.E/O DOCUMENTAZIONE CLINICA) ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO- ECONOMICO E CULTURALE
ALUNNI STRANIERI
ALUNNO H Certificazione (L.104/92) ()(L.104/92) ALUNNO DSA (Dislessia- Disgrafia- Discalculia- -
Certificazione-(L.170/10)
DIST. EVOL. SPECIFICI:ADHD
–IPERATTIVITA’- DEFICIT LINGUAGGIO- delle abilità non verbali- R.M.L. RITARDO MATURATIVO- S. DI ASPERGER- Dist. lievi spettrautistico (est. L-170/10)
P.E.I. P.D.P.
Il Consiglio di Classe VALUTA e INDIVIDUA pedagogicamente i bisogni dell’alunno
Interventi didattici per l’apprendimento della lingua. Solo eccezionalmente si redige il P.D.P.
POSSIBILE REDAZIONE DI UN P.D.P. (percorso formalizzato) C. di Classe + Famiglia (facoltativo)
Consiglio di Classe+ Serv.Socio Sanitari+Fam. Consiglio di Classe+ event. Esperti+Fam.
Percorso Obbligato e formalizzato= Valore Legale
Lettura del BISOGNO PERSONALIZZAZIONE PERCORSO DIDATTICO (formale o informale)
VERBALIZZAZIONE Del C.di Classe
PERSONALIZZAZIONE DELL’APPRENDIMENTO SENZA P.D.P. PERCORSI INDIVIDUALIZZATI: PERCORSO PERSONALE per OBIETTIVI COMUNI
O PERSONALIZZATI: diversificazione obiettivi e percorso
(percorso NON formalizzato)