Post on 15-Feb-2019
Giulio Di Toro
12 Ottobre 2012 Bardolino , Festival Internazionale della Geografia
Il terremoto oggi: un’emergenza di comunicazione? Il caso de L’Aquila
Indice 1. Cos’è un terremoto 2. Il caso del terremoto dell’Aquila 2009 3. Si poteva prevedere l’evento del 6 Aprile 2009? 4. Cosa fare per mitigare l’emergenza di comunicazione (e culturale)?
Indice 1. Cos’è un terremoto 2. Il caso del terremoto dell’Aquila 2009 3. Si poteva prevedere l’evento del 6 Aprile 2009? 4. Cosa fare?
Ipocentro
Faglia
Il terremoto è uno scuotimento improvviso del suolo prodotto da una rottura che si propaga lungo una superficie all’incirca planare (faglia). I terremoti dannosi per l’uomo sono generati a 5-25 km di profondità.
Più è grande la faglia, più è grande il terremoto (energia e magnitudo)
1946 Nankaido
1944 Tonankai 2003
Hokkaido 1980 Irpinia
1976 Friuli
1995 Kobe
6.5 Magnitudo
2009 L’Aquila
6.3
Faglia
0.03
Hiroshima 6.3x1013 J
Aumento di un grado in magnitudo = aumento di ca. 30 volte energia terremoto. Il terremoto de L’Aquila è pari a ca. 40.000 bombe di Hiroshima
2004 Sumatra
Dimensioni faglia
Italia per scala
Energia x 1020 J
Fonte USGS
Nel mondo (ultimi 10 anni) • 80.000 morti / anno In Italia (dall’Unità ad oggi) • un M > 5.5 ogni 5 anni • 1000 morti / anno
Statistica terremoti nel mondo
Magnitudo Media annua
>8
Forse non esiste un’emergenza terremoti
I terremoti parlano tra loro. Purtroppo non conosciamo ancora bene il loro linguaggio. Cosa abbiamo tradotto: • I terremoti tendono ad essere vicini nello spazio e nel tempo
• Per pochi terremoti grandi, esistono tanti terremoti piccoli (Legge di Gutenberg-Richter)
• Un evento grande è seguito da tanti eventi piccoli che diminuiscono di numero rapidamente nel tempo (Legge di Omori)
• In qualche caso, eventi grandi sono preceduti da eventi piccoli.
Indice 1.Cos’è un terremoto 2. Il caso del terremoto dell’Aquila 2009 3. Si poteva prevedere l’evento del 6 Aprile 2009? 4. Cosa fare?
PLACCA AFRICANA
PLACCA EUROASIATICA
Perchè abbiamo terremoti in Italia?
Mantovani, Le Scienze, 1991
Funicello et al., Le Scienze, 1997
A B L’Aquila
4 mm/a
2 mm/a
A
B
Terremoti in Italia periodo 1981-2001
Gran parte del nostro paese è soggetta a terremoti.
(Chiarabba et al., 2005)
1349 1461 1703
Terremoti dannosi al L’Aquila dal 1300 al 2005. Tre eventi con distruzioni simili a quelle del terremoto del 6 Aprile 2009.
Fonte INGV
2009
Probabilità terremoto distruttivo nei prossimi tre giorni all’Aquila: 30000
Dal 01.01.2005 al 31.12.2008 Sismicità strumentale nell’Aquilano Gap sismico nella zona de L’Aquila.
Fonte INGV
L’Aquila
Avezzano 1915 M 7
Dal 01.01.2009 al 30.03.2009 Punti verdi Sismicità strumentale nell’Aquilano. I punti neri: eventi pre-2009.
Fonte INGV
30/3/09 ML4
Il 30 Marzo un terremoto M4 colpisce l’Aquila
Sismicità strumentale nell’Aquilano periodo 01.01.2009 – 05.04.2009. Il 30 Marzo 2009 un terremoto M 4 colpisce l’Aquila
Terremoto M 4 del 30/3/2009
Num
ero
di e
vent
i pe
r gio
rno
Ref. Nature, 2011
Molti terremoti “grandi” non sono preceduti da sciami sismici.
tempo
Ene
rgia
Terremoto grande
In quei giorni la popolazione è stressata per i continui terremoti e gli allarmi, scientificamente infondati di Giuliani. Il 31/3/2009 si riunisce all’Aquila la Commissione Grandi Rischi (CGR).
Nel caso de L’Aquila:
tempo
Ene
rgia
1) È uno sciame in esaurimento dopo il M 4 del 30/3/2009?
Terremoto grande
2) E’ l’M 4 precursore di un evento più grande?
Analisi possibile dalla CGR al 31.03.2009: In Italia 15 sciami per anno con almeno un terremoto M > 4 1 terremoto M > 5.5 ogni 5 anni 1 terremoto M > 5.5 è preceduto da uno sciame 1 volta su 3. Esiste una probabilità pari a ca. 0.5% che uno sciame con un M 4 produca un M > 5.5: Analisi post 2009 (Marzocchi & Zhuang, 2011): Dall’analisi dei i terremoti Italiani M>4 dal 1950 ad oggi: In Italia, esiste una probabilità su 100 che un evento distruttivo (M>5.5) colpisca nelle 72 ore successive nel raggio di 10 km dall’epicentro di un M 4.
100 anni di sismologia quantitativa
supportano le antiche “leggi” di
sopravvivenza dei nostri antenati
Calabresi e Abruzzesi:
«se la terra trema, stai fuori di casa almeno tre
giorni…»
Terremoto della Calabria (1783)
Il 31/3/2009 prima della riunione della CGR , l’Ing. De Bernardinis membro della CGR commissione, è in TV
Video intervista del 31/3/2009 De Bernardinis
Ma i terremoti “parlano tra loro”: le probabilità di un terremoto M > 5.5 nelle 72 ore successive al terremoto M = 4 del 31/3/2009 erano aumentate di ca. 300 volte!
“E’ una situazione favorevole (tranquillizzante) perché c’è uno scarico di energia continuo….”
Ore 22:48 del 5/4/09 Altro terremoto M 4
In alcune famiglie si discute se scendere in strada e passare la notte fuori. Decidono di restare in casa perché tranquillizzati dalla “comunità scientifica” (= la CGR).
4 ore e 44 minuti dopo…
Fonte INGV
Si rompe la faglia di Paganica liberando l’energia di 40.000 bombe atomiche sotto la città de l’Aquila.
Ipocentro a 9 km di profondità
Ore 3:32 del 6/4/09
M 6.3
(area = 220 km2)
Ore 3:32 del 6/4/09
Vincenzo Vittorini: ha perso moglie e figlia nel crollo della casa causato dal terremoto.
Oggi lui e altri Aquilani si sentono traditi dalla «Scienza».
I parenti di 29 delle 308 vittime accusano la CGR di aver fornito informazioni contraddittorie e inesatte influenzando la decisione di non abbandonare le case dopo l’evento M 4 delle 22:48 del 5 Aprile 2009. Nell’Ottobre 2011 ha inizio il processo ai sei membri (tre sismologi e tre ingegneri) della commissione. L’accusa è di omicidio colposo. Il processo ha risonanza mondiale.
Emergenza comunicazione
In questi giorni la sentenza di primo
grado
Indice 1. Cos’è un terremoto 2. Il caso del terremoto dell’Aquila 2009 3. Si poteva prevedere l’evento del 6 Aprile 2009? 4. Cosa fare?
Previsione deterministica Determinare magnitudo, luogo e data del terremoto atteso.
Previsione probabilistica Quante probabilità (tra 0 e 1, con 0 evento impossibile e 1 evento certo) vi sono che un terremoto di una certa magnitudo colpirà una data area nel giorno X.
Solo i ciarlatani fanno previsioni deterministiche: diffidate di chi le fa!
G. Giuliani aveva dato una previsione deterministica di terremoto distruttivo che avrebbe colpito Sulmona il 31/3/09 (sbagliando giorno e luogo) misurando le emissioni di Radon. Sfortunatamente, le misure di Giuliani sono inutilizzabili.
Perché è difficile prevedere deterministicamente (magnitudo, dove e quando) un terremoto? Magnitudo (dimensione di un terremoto) lunghezza della faglia geometria della faglia e del reticolato di faglie ratei di deformazione tempo di ritorno (?) Dove storia sismica del territorio presenza di faglie Quando (l’enucleazione di un terremoto) tipo di rocce e proprietà fisiche delle rocce leggi di attrito e presenza di fluidi geometria della faglia e del reticolato di faglie rateo di caricamento di deformazione elastica
Ma i terremoti dannosi per l’uomo enucleano a 5-25
km di profondità!
Previsione probabilistica
Evento: la previsione può essere verificata quasi in
tempo reale
Evento: la previsione può essere verificata ogni 300 anni??
Misure: Temperatura,
pressione, umidità, ecc.
misurate in tempo reale sull’intero
pianeta
Misure: Temperatura?,
sforzi??, fluidi??, misurate in tempo reale in un punto di una faglia???
Black box (modello)
Previsione
Black box (modello? Sappiamo poco della fisica dei terremoti)
Previsione
...del tempo (probabilità 0.9 a 24 ore)
...dei terremoti
Probabilità di successo previsioni meteo: 90% a 24 ore. I falsi positivi: chi se ne assume le responsabilità?
Carta della pericolosità sismica in Italia* Previsione a lungo termine. Accelerazione massima in roccia che nel 90% dei casi non verrà superata nei prossimi 50 anni. * Anche dallo studio di documenti conservati in monasteri, ecc. dove erano registrati eventi interpretabili come causati da terremoti
Fonte INGV
Una scienza che non sa prevedere è una scienza inutile? Sappiamo ca. “prevedere” dove e con che intensità colpirà un terremoto. Il terremoto del 6 Aprile 2009 era stato “previsto”.
Fonte INGV
Cosa fare ancora? Investire nella ricerca 1. Densa rete sismometrica K-NET, KiK-net, 1800 Stations, NIED
2. Supercomputer 5120 CPU, 40TFLOPS, JAMSTEC
2000 Western Tottori earthquake M 7.3
Di Takashi Furumura Realtà Modello misurato modello
Indice 1. Cos’è un terremoto 2. Il caso del terremoto dell’Aquila 2009 3. Si poteva prevedere l’evento del 6 Aprile 2009? 4. Cosa fare per mitigare l’emergenza di comunicazione (e culturale)?
Cosa fare… Per la comunità scientifica… comunicare
correttamente! • trasparenza nella comunicazione e messaggi non
contradditori durante una crisi sismica
• ricordare che il nostro è un territorio sismico
• ricordare che ci si può proteggere dai terremoti.
Il nostro territorio, il Veneto, è sismico. Le lapidi lo ricordano: 1873 Alpago-Cansiglio M 6.1 (84 morti)
Il 29 Giugno 1873, Festa di San Pietro e Paolo e giorno del Patrono, a San Pietro di Feletto (TV) vi furono 38 vittime tra i fedeli raccolti in chiesa per la Messa del mattino.
Potenziali sorgenti di terremoti (= faglie) M > 5.5 in Veneto
DISS WORKING GROUP (2007) dell’INGV (http://diss.rm.ingv.it/diss).
Pericolosità sismica nel Veneto. Accel. max che non sarà superata al 90% di probabilità nei prossimi 50 anni.
Sugan & Peruzza, 2011
Cosa fare con mass media e decision makers?
L’emergenza di comunicazione scientifica è il lontano riflesso di una grave emergenza culturale.
La Repubblica: “G. Giuliani un eroe inascoltato”. Esempio di non conoscenza del metodo scientifico nei mass media.
Governo Berlusconi: piano di ampliamento del 25% delle abitazioni: invece di irrobustire le nostre scuole e case.
Amministrazione di Genova: probabilità > 0.80 di alluvione nel Nov. 2011. Sei morti: furono prese le giuste decisioni?
Governo Monti: tagli per 4 M€ (periodo 2012-2013) ad INGV e OGS che monitorano l’attività sismica in Italia (e Veneto).
Come agire con eventi con bassissima probabilità di accadimento (< 1%) come i terremoti? Preparare lontano dall’emergenza normative fondate su un’analisi razionale costi/benefici.
Per esempio, evacuiamo una città? Se moltiplichiamo il costo delle potenziali “perdite” (le assicurazioni attribuiscono un valore alle ns. vite) per la probabilità di un evento e lo confrontiamo con il costo di un’evacuazione (giornate di lavoro perdute, ecc.), è possibile prendere una decisione “razionale”?
Conclusioni • Non esiste un’emergenza terremoti, ma un’emergenza di comunicazione nella comunità scientifica, e culturale nella società.
Cosa fare? • Comunità scientifica: trasparenza, completezza, rigore.
• Decision makers e popolazione: cultura scientifica, non tagliare fondi per la ricerca, rispetto delle normative edilizie, introduzione di normative per gestione di eventi a bassa probabilità di accadimento.