Il Rachide Anatomia - simferweb.net · Il Rachide E’ una colonna segmentata, articolata e...

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Regione Sicilia

Presidio Ambulatoriale di Riabilitazione e Rieducazione Funzionale

via Bixio, n. 336 - Vittoria

Direttore: Dr.Salvatore Anzalone

Principi di Anatomia e Biomeccanica del Rachide

Ernie discali

tipologia frattura vertebrale

Ginnastica (Anti-Retroversione bacino, Mckenzie)

carico e posture

Il Rachide

E’ una colonna segmentata, articolata e flessibile che costituisce la maggiore componente ossea a partenza dalla regione sub-craniale.

E’ composta di Unità Funzionalisovrapposte, a loro volta composte di una struttura ossea: vertebra sovrastante e sottostante

Si estende con andamento curvilineo, le curve sono visibili se il soggetto viene visto in posizione di lato e non di fronte

Rachide-anatomia

Il suo posizionamento, ai vari livelli anatomici, non è sempre centrale

A livello Cervicale (a)

Occupa 1/3 dello spessore del collo, è quasi centrale

A livello Dorsale (b)

Occupa 1/4 dello spessore del tronco, è posteriore

A livello Lombare (c)

Occupa lo spazio centrale del tronco e sporge nella cavità addominale

Kapandji III pag 17

Rachide

funzione di sostegno

funzione di protezione

Il variare anatomico della posizione del

rachide, nei vari segmenti, ha una

spiegazione anatomo-funzionale

Rachide-funzione di sostegno

Nel tratto Cervicale

Serve come sostegno del capo e deve essere posizionato

vicino al centro di gravità del cranio

Nel tratto Dorsale

È spostato indietro dagli organi mediastinici, es. il cuore

Nel tratto Lombare

Assume una posizione quasi centrale per sopportare il peso

che scende dall’alto

RACHIDE-funzione di

protezione

Il canale rachideo,

dal forame occipitale sino al

tratto lombosacrale,

contiene e protegge tutto l’asse

nervoso

( Bulbo e Midollo Spinale)

Protezione legamentosa

1- leg. longit. Anteriore

2- leg. longit. Posteriore

3- leg. Giallo

4- leg. Interspinoso

5- legamento Sovraspinoso

(più evidente nel tratto cervicale)

Legamento

Longitudinale

posteriore

si restringe da L1

Erniazione

discale

Le Vertebre

L’unità ossea strutturale è la

vertebra.

La Colonna Vertebrale,

costituita da

33-34 Vertebre,

ha un segmento mobile ed

uno rigido

Il Rachide

Componente Mobile

Parte presacrale mobile composta da

diversi segmenti:

• Segmento Cervicale: 7 vertebre

• Segmento Toracico: 12 vertebre

• Segmento Lombare: 5 vertebre

Rachide

componente rigida

Un segmento rigido che si articola con la pelvi

composto da:

• Segmento sacrale: 5 vertebre

• Segmento coccigeo: 4 - 5 vertebre

La Vertebra

• Il corpo vertebrale A

struttura ossea

prevalentemente

spugnosa a forma quasi

cilindrica

• L’arco vertebrale B

struttura

prevalentemente osteo-

articolare

Corpo Vertebrale (1)

Arco Vertebrale (2)

Il Corpo vertebrale è situato in

avanti.

L’Arco Vertebrale è situato

posteriormente e si fissa al

corpo, in sede postero-

laterale, mediante i

Peduncoli (2)

Su l’arco vertebrale si

agganciano, lateralmente,

due strutture

Apofisi Articolari ( 3-4)

Arco Vertebrale

Posteriore

Lamine (2) piatte ed arcuate,

dorsalmente alle apofisi

articolari

Apofisi spinosa (7)

posteriormente alle lamine

Apofisi trasverse (5-6)

lateralemente all’arco, in

prossimità delle apofisi

articolari

Forame

Vertebrale

La parte posteriore del

corpo, i peduncoli e le

lamine, delimitano il

forame vertebrale ,

anello osseo che

racchiude il midollo

spinale

Sezione AP

Struttura-Vertebra

Corticali spesse

Piatto superiore ed

inferiore rivestiti da

cartilagine

Osso spongioso al

centro

Travate che seguono

le linee di forza

in AP

linee di forza di

carico

Verticali

Orizzontali

Oblique

sezione sagittale

15-16-17-18

15 - travate verticali

16 – fibre a ventaglio dal

piatto superiore

17 – fibre a ventaglio dal

piatto inferiore

18 – zona di minore

resistenza sede di frattura

In una

vertebra

normale si

avrà una

frattura a

cuneo con

una forza di

compressione

di 600 Kg

Frattura anteriore per minore resistenza

Frattura

completa,

cedimento

del muro

posteriore,

compressione

di 800 Kg.

Frattura di tutto il corpo

Anti e Retroversione del bacino

Parametri Morfotipologici Sagittali

In biomeccanica è importante tener conto di alcuni

parametri morfotipologici sagittali interni al

rachide

Rachide morfologia (Kapandji )

La Statica della colonna fa

riferimento al segmento

sacro-lombare

angolo sacrale (a) ,

valore 30°-35°

( Incrocio fra linea tesa dalla

faccia superiore della I

vertebra sacrale con la linea

orizzontale )

Angolo sacrale di

Ferguson

la pendenza del piatto sacrale fa

variare l’angolo sacrale e varia

consensualmente ai movimenti

della pelvi

La parte più caudale del

rachide lombare poggia

perpendicolarmente su sacro.

Più si riduce l’angolo sacrale

( orizzontalizzazione del

piatto sacrale) più si

raddrizza la lordosi lombare

Ecco spiegato il lavoro in

palestra di retroversione

della penta sacrale in caso di

iperlordosi posturale

Rachide-morfologia(Kapandji)

La Lordosi Lombare viene

valutata dal valore

dell’angolo lombo-sacrale

(b) (valore medio 140°)

( incrocio fra le linee tese da

asse perpendicolare della V

vertebra lombare ed asse

perpendicolare della prima

sacrale )

Angolo fra le linee tese

dalla perpendicolare alla V

lombare e la perpendicolare

alla I sacarle

Inclinazione del piatto

sacrale

e curve superiori

conseguenti

A) inclinazione

fisiologica

B) inclinazione

aumentata

C) inclinazione

diminuita

Rachide-biomeccanica

Tutta la colonna lombare poggia come uno stelo sul sacro.

Il sacro è anatomicamente e saldamente legato alle ali iliache e forma la “pelvi”.

La pelvi è in equilibrio su di un asse trasversale che passa per le articolazioni coxo-femorali su cui può ruotare; le teste femorali rappresentano il ruolo di fulcri del movimento.

Ad ogni “arco di rotazione” della pelvi corrisponde una variazione dell’angolo sacrale.

Aspetti dinamici: se si innalza il pube si avrà una riduzione della inclinazione del piatto sacrale ( retroversione) e diminuisce l’angolo sacrale; viceversa nella antiversione

Rachide-morfologia

La valutazione clinica di un soggetto

in piedi deve considerare non solo la

presenza delle curve ma anche il

valore anatomico che esse

esprimono

RACHIDE-morfologia

La colonna

vertebrale vista di

fronte (AP) è

perfettamente in

asse, senza curve

o dismetrie

RACHIDE-morfologia

La colonna, vista in laterale, presenta diverse curve che, partendo dal sacro, così si evolvono:

Curva lombare: convessità anteriore Lordosi

Curva dorsale: convessità posteriore Cifosi

Curva cervicale: convessità anteriore Lordosi

Biomeccanica – Postura

Una linea retta risponde al

carico verticale con

resistenza pari ad “1”

In fisica la resistenza al

carico vale la somma

delle curve al

quadrato+1.

Quattro curve (vedi

Rachide) oppongono al

carico una resistenza pari

a “17”

Rachide-statica• Cifosi Dorsale

l’aumento della cifosi

(Ipercifosi o dorso

curvo), riduzione della

cifosi dorsale ( ipocifosi

o dorso piatto)

• Lordosi Lombare o

Cervicale, aumento

della lordosi

( iperlordosi), riduzione

della lordosi (ipolordosi

o raddrizzamento)

Rachide-postura

La valutazione del paziente posizionato in

modo che le convessità (cranio-dorso-

sacro) prendano contatto con il muro

(soggetto in piedi), o con il terreno

(soggetto supino), permette al paziente la

cosiddetta “presa di coscienza corporea”

tramite gli stimoli recettoriali, utile anche

per un programma di ginnastica posturale

in palestra.

Unità Funzionale

rachidea Oltre la protezione, la

colonna vertebrale

esprime requisiti di

efficienza statica e

flessibilità, fa

riferimento alla

Unità Funzionale

formata da due

vertebre contigue e

dai rispettivi tessuti

interposti

Unità Funzionale rachidea

equilibrio biomeccanico

nozione di tripode

Il tripode ripartisce gli

appoggi:

in avanti

sui corpi e sul disco,

posteriormente

sulle due apofisi articolari.

L’equilibrio, alle

sollecitazioni

sopportate dal disco e

dai piatti vertebrali, si

ha quando la

proiezione del centro di

gravità passa per il

centro del tripode

Unità Funzionale

• Parte anteriore A

prevalente funzione

statica, di sostegno

• Parte posteriore B

prevalente funzione

cinetica

Disco intervertebrale

fra 2 vertebre sovrapposte nella

parte anteriore

E’ composto

Nucleo Polposo, centrale

Struttura gelatinosa (80%

acqua, resto di

mucopolisaccaridi)

Anulus Fibrosus, periferico

Parete del disco, struttura a

maglie fibro-elastiche

Disco intervertebrale

Il disco ha una importante

funzione:

• Motilità

• Ammortizzatore

(assorbe e distribuisce il carico)

La conformazione dei dischi

intervertebrali determina in

gran parte l’andamento

delle curve vertebrali

Disco intervertebrale Ha uno spessore che varia nei diversi segmenti del rachide

• Tratto cervicale

circa 3 mm

• Tratto dorsale

circa 5 mm

• Tratto lombare

circa 9 mm

Disco intervertebrale

rapporto disco-somatico

Per la motilità del

segmento rachideo

conta lo spessore

del disco ma

soprattutto il

rapporto disco-somatico

Maggiore è il rapporto,

maggiore è la motilità

Cervicale 2/5 più mobile

Dorsale 1/5 meno mobile

Lombare 1/3

RACHIDE-biomeccanica

Possono avvenire

tre tipi di

movimento:

• Flessione/esten

sione (b-c)

• Flessione

laterale

(inclinazione)

• Rotazione fra i

piani (d)

RACHIDE-biomeccanica

Estensione (a) chiusura indietro dell’anulus fibrosus e spostamento anteriore del nucleo polposo

Flessione (b): chiusura in avanti dell’anulus fibrosus e spostamento posteriore del nucleo polposo. ( vedi ginnastica McKenzie)

RACHIDE-biomeccanica

Nel movimento di inclinazione laterale il nucleo

polposo migra nel senso opposto alla direzione

del movimento

Forze di Carico

Distribuzione

50% anteriore

50% posteriore

Postura Eretta

Forze di carico

Distribuzione

30% posteriore

70% anteriore

Postura in Flessione

Distribuzione del Carico su Disco

Sul disco intervertebrale vengono esercitate notevoli

forze di pressione assiali (Carico).

Il carico che grava sul corpo vertebrale viene così

distribuito:

• 75% sul nucleo polposo

• 25% sull’anulus fibrosus

Il carico aumenta in senso cranio-caudale

Distribuzione del carico e posture

Le forze di carico vengono diversamente distribuite in

funzione

Della postura (statica o dinamica).

Del segmento rachideo

Forze di carico e posture-Stazione Eretta

Disco L5-S1

Le forze di carico verticale vengono distribuite dal nucleo sull’anulus:

• 28 kg x cm lineare

• 16 kg x cm quadrato

Forze di carico

e postura

Nella flessione il carico si distribuisce:

• 87 kg x cm lineare 58 kg x cm quadrato;

Nel raddrizzamento (ritorno dalla flessione):

• 174 kg x cm lineare 107 kg x cm quadrato.

Forze di carico e postura

Se durante la fase di raddrizzamento dalla flessione il

soggetto solleva un peso le forze di carico sul disco

aumentano.

Se il peso è mantenuto lontano dal tronco le forze sul disco

aumentano ulteriormente

Disco senza Carico Pre-compressione

Il disco intervertebrale permane in “tensione” anche quando

non è sottoposto al carico.

Questo grazie ad uno stato di “idrofilia” (imbibizione) del

nucleo che sostiene uno stato di precompressione

Disco intervertebrale-Imbibizione

Il nucleo polposo mantiene il suo stato di imbibizione grazie allo scambio di liquidi provenienti dalle vertebre adiacenti (cartilagine cribrata)

Perché siamo più alti al mattino

Durante la notte il nucleo polposo subisce un processo di re-

imbibizione ed aumenta di volume (effetto idrofilia)

Perché più si invecchia e più ci si accorcia?

Con l’età diminuisce la elasticità vertebrale per la riduzione dello stato di idrofilia del nucleo: riduzione anche dello stato di precompressione

Precompressione-età

Lo stato di precompressione varia in rapporto alla

degenerazione del disco e quindi all’età:

più degenerazione del disco:

meno stato di precompressione

meno resistenza del rachide alle forze di compressione

Carico Improvviso-Reazioni elastiche

Se su un disco, già

caricato (P), sopraggiunge un carico

improvviso (S), il disco ha la capacità di

reagire elasticamenteritornando allo spessore di partenza nel giro di 1 secondo

Sforzi ripetuti-Reazioni elastiche-Degenerazione

Quando il sovraccarico

improvviso (S), è molto violento le fibre dell’anulus fibrosus possono essere lese.

Si spiega così la

degenerazionedel disco causata

da sforzi violenti o

ripetuti

Rachide-Cinetica

Il movimento vertebrale è regolato dall’orientamento

delle faccette articolari.

L’orientamento delle faccette articolari cambia nei vari

segmenti vertebrali.

Rachide-Cinetica

L’orientamento delle faccette

lombari permette i movimenti

flessione-estensione

(nel piano sagittale)

inclinazioni laterali

( per scivolamento nel piano

frontale)

La conformazione delle faccette

dorsali permette i movimenti di

rotazione e flessione laterale

Rachide-Postura

gruppi muscolari

Il rachide nella sua

complessità

anatomica e

biomeccanica,

completato dai

gruppi

muscolari,

diventa l’attore

principale per il

mantenimento

della postura

statica o

dinamica

Rachide-Muscoli

La funzione statico-

dinamica del rachide

non può prescindere

dalla combinazione fra

rachide e bacino sia in

riferimento alla

componente articolare

che muscolare.

Rachide-Muscoli Anteriori

Allineamento ideale è mantenuto dai mm anteriori, mm.laterali e

mm. posteriori del tronco e da quelli inseriti nel bacino.

• Anteriormente: gli addominali hanno la funzione di flessori della cerniera lombo-sacrale e dorso-lombare:flessori diretti ( il retto) e flessoriobliqui ( esterni ed interni) con azione monolaterale (rotazione del tronco) o bilaterale.

correzione della iperlordosi.

• Posteriormente: i muscoli detti paravertebrali tirano verso l’alto in funzione estensoria.

Rachide-Muscoli Laterali

quadrato dei lombi e ileo- psoas

La contrazione del quadrato dei lombi

determina un inflessione del tronco

stesso lato ( aiutato dai M. Obliqui)

La contrazione dello IleoPsoas ( punto

fisso sull’anca) determina

inclinazione stesso lato e rotazione

lato opposto

Rachide-Muscoli

Alla funzione dinamica del

rachide partecipano anche

alcuni muscoli degli arti

inferiori che sono collegati

con la cintura pelvica:

• Grande gluteo

• Ischio-crurali

• Ileo-Psoas

Raddrizzamento curve

rachide

L’annullamento della

antiversione del bacino

coinvolge

gli Estensori dell’anca ( ischio-

crurali i.cr.+grande gluteo

F);

i Retti dell’addome G.D.

Per ottenere un raddrizzamento

della lordosi lombare basta

contrarre gli addominale ed i

grandi glutei.i. cr.

Regione SiciliaPresidio Ambulatoriale di Riabilitazione e Rieducazione Funzionale

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Direttore: Dr. Salvatore Anzalone

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