Post on 03-May-2015
IL LABORATORIO DI CHIMICA ORGANICA
Didattica della Chimica Organica - Prof. Cristina Cimarelli - TFA - AA 2014-2015
CHIMICA
ORGANICA
SCIENZA
SPERIMENTALECOORDINAZIONE
RAGIONAMENTO
ESPERIMENTO
DIDATTICA
LABORATORIO
Perché il laboratorio fa
parte della didattica
della Chimica Organica
(e di tutta la Chimica)?
Perché la Chimica Organica
è una scienza sperimentale
e si è sviluppata
tramite la coordinazione
di ragionamento ed
esperimento
PERCHÉ SI FA LABORATORIO?
•Per mostrare le correlazioni tra la struttura e la reattività dei gruppi funzionali e di
conseguenza delle corrispondenti classi di composti. Per evidenziare le differenze di
reattività tra i vari componenti della stessa classe.
•Per illustrare tecniche di separazione e purificazione delle sostanze e quindi
dimostrare sperimentalmente l’esistenza e la validità di una serie di principi fisici.
•Per preparare molecole, cioè sperimentare la sintesi di un composto chimico ed
addestrare alle varie operazioni di laboratorio.
•Per comprendere i concetti base della stereochimica manipolando oggetti reali. Per
attuare il passaggio mentale dalla rappresentazione bidimensionale delle molecole a
quella tridimensionale.
PERCHÉ
SI FA
LABORATORIO?
CORRELAZIONI STRUTTURA-REATTIVITÀ DEI
GRUPPI FUNZIONALI
•differenze di reattività tra i vari componenti della
stessa classe
TECNICHE DI SEPARAZIONE E
PURIFICAZIONE DELLE SOSTANZE
•esistenza e la validità di principi fisici
PER PREPARARE MOLECOLE
•addestrare alle varie operazioni di laboratorio
CONCETTI BASE DELLA STEREOCHIMICA
•passaggio dalla rappresentazione
bidimensionale a quella tridimensionale
Quindi gli scopi del laboratorio di Chimica Organica sono principalmente tre:
•Informare lo studente dei metodi di preparazione
dei composti più rappresentativi dei più importanti
gruppi di composti organici.
•Offrire uno studio sistematico delle proprietà
generali e delle reazioni dei gruppi più semplici di
composti organici.
•Sviluppare le abilità più semplici e
le tecniche necessarie nello studio
di questo particolare campo della
scienza sperimentale.
Inoltre altri obiettivi secondari ma non meno importanti sono:
•Aumentare il divertimento dello studente,
mettendolo in condizioni di capire come le cose
accadono e come si comportano.
•Contribuire allo studio
e all’applicazione del
metodo scientifico
•Aiutare lo sviluppo
del pensiero critico
OSSERVAZIONE
IPOTESI
ESPERIMENTO
SPIEGAZIONE
Non operare ciecamente step by step,
acquisendo una serie di fatti scollegati che saranno ben presto dimenticati,
ma usare un metodo,
che assicuri che lo studente, mentre sta lavorando, sappia
cosa sta facendo
cosa sta osservando
come può spiegare
le sue osservazioni
LEARNING BY DOING!
COSA FARE - COSA NON FARE
•Gli studenti devono stare in laboratorio in modo che
il loro lavoro sia proficuo e senza creare pericoli
per sé e per gli altri.
•È opportuno quindi addestrarli su una serie di
comportamenti che si devono o non si devono
attuare prima di iniziare a lavorare.
•Ascoltare
attentamente le regole
proposte dal docente.
COSA FARE
•Seguire attentamente le
istruzioni di ciascun
esperimento
•PS: ricordarsi che gli studenti non leggono MAI tutta la metodica fino in fondo
COSA FARE
•usare la corretta
quantità di reagenti
•essere accurati sia
nell’eseguire le istruzioni
che nell’osservare quanto
accade durante
l’esperimento
•Indossare SEMPRE guanti e
occhiali, per essere al riparo dagli
eventuali incidenti propri e altrui.
Lavorare lentamente e attentamente: meglio fare
un po’ meno ma capire esattamente cosa si è fatto e
perché…
…piuttosto che lavorare tanto, disordinatamente e
senza alcuna consapevolezza.
COSA NON FARE
•Non puntare contro sé stessi o contro altri studenti la
bocca del recipiente di reazione.
•Non parlare:
mantenere la
propria
attenzione
concentrata su
quanto si sta
facendo.
COSA NON FARE
•Non gettare via i rifiuti a casaccio, ma seguire le
regole di smaltimento date dal docente
COSA NON FARE
•Non fare disordine, ma lavorare
in modo ordinato e pulito dall’inizio alla fine.
LAVORARE DA SOLI O IN GRUPPO?
•Non c’è una modalità preferibile.
•Dipende oltre che da problemi organizzativi (sovraffollamento delle classi,
orari ridotti, locali piccoli) anche dal tipo di esperienza.
•Il lavoro dovrebbe essere il più possibile individuale, ma anche saper lavorare
in team è una capacità che va sviluppata, ed il laboratorio è il luogo ideale per
farlo.
•Non è proficuo formare gruppi troppo numerosi. E’ importante invece che
l’esperimento sia progettato in modo che ciascun componente del gruppo
abbia una parte del lavoro di cui essere responsabile.