Post on 07-Feb-2020
FUS-Robotica
I Mercati della Robotica
Ed altro …
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Qualche informazione per entrare nel vivo
La parola robot deriva dal ceco robota(*). Il termine è stato introdotto nel 1920 dal drammaturgo cecoslovacco Karel Capek per indicare gli automi (organici) protagonisti del suo dramma R.U.R. (Rossum's Universal Robots), che si rivoltavano contro l'uomo che li sfruttava. La diffusionedell'espressione è dovuta poi alla lingua inglese. Il primo robot industriale fu prodotto nel 1961 negli Stati Uniti dalla Unimation Inc.
* Durante il periodo feudale, il termine indicava i due o tre giorni di lavoro alla settimana che i contadini erano obbligati a fare nelle terre del feudatario senza essere pagati. Anche in epoche successive, robota continuò ad essere utilizzato per indicare del lavoro non volontario, mentre le giovani generazioni ceche e slovacche usano robota per indicare un'attività noiosa o poco interessante.
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System engineering
Control science
Artificial Intelligence World Perception
Human-RobotconnectionDependability
Advanced Mathematics
RoboticaScienza o
ingegneria?
T e c n o l o g i a
T e c n o l o g i a
Mechanical engineering Sensing engineering
Material engineering Informatics
Electronics
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Robotica come
tecnologia pervasiva
FUS-RoboticaApplicazioni robotiche
Sistemi di guida e pilotaggio(es: F1 – aerei)
Chirurgia avanzata(endoscopi, telechirurgia)
Domotica
Telecomunicazioni(satelliti)
Sistemi di produzionenon industriale
Sistemi di servizio
AIBO
Sistemi di produzioneindustriale
Sistemi d’armaSpazio
(Esplorazione di Marte)
FUS-RoboticaAspetti della vita comune
Automobile
Cure e AssistenzaCasa
Telefono
Cantieri Benzinai
Bambini
FabbricheEsercito
Spazio
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Si, ma come campo industrialeE’ importante per l’Italia?
Perche’?
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E’ importante perche’ …
…perche’ siamo, ancora, il quarto produttore mondialedi sistemi automatici
…perche’ siamo il quarto paese consumatoredi sistemi automatici
…perche’ le prospettive di questa industria potrebbero essere non minori di quellaautomobilistica
…perche’, al contrario di molte altre tecnologie, non richiede colossali investimenti in infrastrutture chenon esistono
…perche’ non abbiamo ancora perso il treno (mastiamo per perderlo)
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Vediamo allora un po’ di dati
E’ la parte piu’ noiosa,Ma serve anche questo
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Il grafico sopra è uno i quelli annualmente elaborati dall’UNE/CE per la robotica industriale e mostra la divaricazione della forbice tra il lavoro in grado di essere svolto da un robot industriale ed il suo costo.Questa forbice si riferisce in particolare alla situazione italiana. Per altri Paesi con differenti dinamiche economiche il costo si è abbassato anche al di sotto del 20%
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Da queste statistiche UNECE appare come la penetrazione dei robot nell’industria italiana è comunque altissima, la seconda al mondo dopo la Germania. Non viene riportato il Giappone in quanto il valore noto di quest’ultimo Paese (890 robot * 10000 addetti) include ogni tipo di sistema d’automazione e non solo i robot industriali
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Stessi dati, ma con maggiore dettaglio. Il Giappone e’ sempre al primo posto
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Bene, quindi siamo un mercato notevole, il terzo al mondo come densita’ ed il quarto in termini assoluti
Ma la produzione?
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Caratteristiche della produzione italiana2003-2004
(sorgente UCIMU)
I dati sono disponibili in forma aggregata e qualitativa:
L’italia e’ ancora oggi il quarto produttore mondialeLa produzione e’ stata in fase di flessione con ripresa nel 2004
(un fenomeno mondiale, l’Italia si e’ dimostrata pero’molto piu’ sensibile di altri piu’ diversificati)
Le caratteristiche prevalenti sono quelle dell’integratore di sistemaGli sviluppatori di tecnologia sono limitati a settori molto specificiL’innovazione tecnologica e’ relativamente limitataLa produzione tende a spostarsi in modo crescente verso paesi a
basso costo della manodopera
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Ampiezza del mercato(sorgente UCIMU)
Per quanto di rilievo in termini relativi i mercati attuali della robotica sono di dimensioni limitate sui valori assoluti. Per la produzione italiana parliamo di
5000 robot anno 350 Meuro
I dati sono del 2003 con una flessione di circa il 5% sull’anno precedente.Nel 2004 una ripresa si e’ fatta sentire riportando la produzione quasi sui livelli dell’anno 2002 e sembra destinata a consolidarsi.
L’intero comparto, che impiega 32000 dipendenti, include anche tutta l’automazione e le macchine utensili per un valore complessivo di circa
4000 Meuro
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FUS-RoboticaI Mercati futuri
Alcune considerazioni preliminari
Nonostante la brillante posizione dell’Italia nel settore vanno fatte alcuneosservazioni:
a) L’importanza del settore nel complesso e‘ globalmente assai limitatarispetto a grandi settori trainanti come l’auto, le telecomunicazioni, l’energia
b) La caratterizzazione tecnologica nazionale non e’ di avanguardia. Piu’ che puntare a componentistica avanzata le ditte nazionali sono in prevalenza integratori di prodotti stranieri, tipicamente giapponesi o tedeschi
c) Esiste tuttavia una certa capacita’ imprenditoriale che punta su nuoviprodotti e cerca di aprire mercati non ancora consolidati o addirittura esistenti
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I robot di servizio costituisconouna classe emergenti di sistemiche copre un range di mercatigrandissimo, molto vasto anche in termini finanziari. Noi ci limitiamoqui alle macchine per i servizi in posti pubblici, per la costruzione diopere civili, per funzioni dimanutenzione di varia natura.
I sistemi di seguito presentati sonoindustrializzati. Il motivo per cui molti non sono ancora diffusi e’ per lo piu’ legato ad aspetti ed a strategie di marketing. Inoltre pochiesempi saranno dati solo per dare una sensazione delle potenzialita’.
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In forte espansione e’ pure il settore dei robot per la chirurgia. Anche qui, nonostante le resistenze che nelimitano l’uso nella maggior parte degli ospedali, le macchine vengono impiegate in operazioni reali come le operazioni cardiache a cuore aperto su pazientiumani con percentuali di scarse complicanze superiori(per ora) a quelle tradizionali
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Accompagnati ai sistemichirurgici vi sono moltepliciapplicazioni di sostegno allaterapia. Si tratta di un campo ancora in fase disviluppo, ma prodotti dimercato, come quello qui illustrato sono gia’ disponibili
Robot per terapia fisica (Yaskawa)
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Robot per attivita’ ad alto rischio
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(HUDEM) Humanitarian Demining
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Rescue Robots
FUS-RoboticaRobot per la Difesa
Come sempre, la difesa e’ tra i primiclienti di nuove tecnologie. Nonostantela posizione non di prima linea degliStati Uniti nella tecnologia robotica, nelsettore degli armamenti cio’ non siverifica. A destra un mezzo a guidaautomatica destinato ad attivita’ disminamento tattico
A sinistra il “predator” un mezzo che e’ stato anche sulle cronache giornalisticheper il suo ruolo nella guerra in Iraq (dove e’ stato usato anche l’altro robot)
FUS-RoboticaCarosello di robot
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La maggior parte dei “prodotti” sopra riportati costituiscono rilevantirealizzazioni tecnologiche ossia attivita’ intermedie tra la scienza e l’ingegneria. La Robotica, come disciplina pervasiva e fortementesistemistica tra molteplici aree tocca infatti tutti e tre i livelli dellenostra societa’:
• L’ingegneria
• La tecnologia
• La scienza
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I Mercati futuri
Quali ragioni per una scommessa
1
Perche’ molti dei nuovi mercati sono superiori agli attuali di ordini di grandezza
Perche’ l’Italia dispone delle infrastrutture di base e tecnologiche per affrontarli, situazione rara in altri campi
Perche possono fertilizzare nuove risorse produttive o nuove ricchezze
Perche’ possono contribuire alla risoluzione di molti problemi della societa’
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Quale strategia per l’ENEA?
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Le linee storiche
Robotica per ambienti ostili
Robotica per ambienti non strutturati
La tendenza
Massimizzare il trasferimento verso l’industria
Puntare verso i grandi mercati
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Una proposta
La Robotica per l’assistenza alla persona
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La robotica per l’assistenza alla persona costituisce ad un tempo la massima sfida scientifica e il massimo mercato raggiungibile, didimensioni comparabili a quello automobilistico, delletelecomunicazioni o dei computers.
La sfida scientifica:intelligenza artificialerappresentazione del mondoscienza dell’apprendimento “human connection”
Il mercato:il robot personalele funzioni di assistenza ai disabilile funzioni di sorveglianzala “home robotics”
FUS-RoboticaHome Service Robots
NEC Toshiba Fujitsu
Paro (AIST)
Information Service Robots
Vacuum Cleaner Robots
FUS-RoboticaHome Service Robots
Roomba, uno dei piu’ noti aspirapolvererobotizzati sul mercato. Prodotto dallaIrobot negli Stati Uniti e’ uno degli spin-off del MIT
PackBot
IRobot punta anche ai settori del militare (antiterrorismo, scout, demining) come la maggior parte degli attuali operatori delSettore ed alla microrobotica.
FUS-RoboticaHome Service Robots
Orazio e’ l’unico robot per pavimenti prodotto da una ditta italiana, la Zucchetti. Diretto competitor dei sistemi stranieri presentati su queste diapositive ed in particolare sulla prossima.
FUS-RoboticaHome Service Robots
Il robot “trilobite” della Electrolux. Come Roomba ed Orazio e’ regolarmente in commercio, anche in Italia. Ha un’ autonomia di un’ ora e si ricarica in 2 e contiene fino a circa 1 litro di polvere.… la ditta sostiene che elimina fino al 75% del lavoro …
Spunti
Quali i limiti?Come funziona e perche’ bisogna fare ancora ricerca?E’ importante per la robotica?
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Innumerevoli sono poi le realizzazioni in forma umanoide gia’ operative. In queste foto ne vediamo solo alcune e solo dal giappone, il Paese che ha fatto lo sforzo maggiore
SDR-3X (SONY) Toyota
H7(Univ. of Tokyo)WABIAN
(Waseda Univ.)ASIMO (Honda)
HRP-2(AIST/Kawada)
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ConclusioniQuali lezioni?
1
La tecnologia dell’informatica, dei materiali ed il progresso dell’ingegneria consentono oggi la realizzazione di piattaforme di moto estremamente sofisticate.
Le prospettive migliori nel senso dei mercati, quelle che puntano alla massima interazione con l’uomo, richiedono pero’ ricerca nel settore della rappresentazione e gestione della conoscenza.
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ConclusioniQuali lezioni?
2
I mercati che si possono aprire sono potenzialmente immensi. Ogni famiglia di un paese di media industrializzazione sara’ in grado di possedere ed usare uno o piu’ robot di costi paragonabili a quelli degli attuali PC.
L’applicazione non andra’ a concorrere con il mondo del lavoro, ma con gli attuali elettrodomestici e in qualche caso (assistenza agli anziani/disabili) a riempire nicchie applicative e sociali ora praticamente vuote.
E’ presumibile (ed e’ stato previsto) che nel giro di circa 10 anni tale mercato sara’ in piena esplosione, ma potrebbe accadere anche prima. Molto dipendera’ dalle strategie industriali delle multinazionali.
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ConclusioniQuali lezioni?
3
La nostra nazione possiede le risorse culturali ed economiche oltre alle infrastrutture in grado di consentirle di competere con i maggiori paesi mondiali in questo settore. L’Italia ha veramente le potenzialita’ per giocare un ruolo di primo piano, ad esempio con le sue industrie di elettrodomestici.A maggior ragione si potra’ competere perche’ il nucleo focale della nuova robotica e’ nella percezione e nell’intelligenza piuttosto che sulla capacita’ di realizzare macchine e sulle infrastrutture gia’ esistenti.
Questo pero’ non e’ automatico perche’ i nuovi mercati si giocheranno su un livello di innovazione e prodotti della ricerca estremamente spinto e non sipuo’ contare sulla innovazione tecnologica introdotta dai produttori italiani che e’ quasi inesistente anche in questo settore.
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ConclusioniQuali lezioni?
4
Il mondo della ricerca in generale ed il settore pubblico debbono fare uno sforzo per trascinare l’industria in questa direzione. Per poterlo fare occorre:
- Creare nuovi posti per i giovani- Creare sinergie tra i piccoli gruppi di ricerca del settore, inadeguati ad
affrontare le sfide internazionali e a dare risposte VERE alla piccolaindustria nazionale
- Crederci!
CAMBIARE MENTALITA’ IN FRETTA E USCIRE DALLA ATTUALE SITUAZIONE DI LETARGO DELLA RICERCA E’ FONDAMENTALE.