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T R A D E M A G A Z I N E D E L G A R D E N I N G I TA L I A N O
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Anno X _N° 71/2016 _febbraio
_IntervisteFabio Rappo ci racconta il nuovo Viridea di Arese
_SistemaIntervista con Mario Aspesi e Roberto Fadda
_Osservatorio SocialI garden center e i social nel 2015
_John StanleyIl garden center dei millennial
_NormativeProgettare e rimodellare il garden
La mancata pubblicazione entro il 25 novembre del
Decreto sulla vendita dei fito farmaci a uso hobbistico
getta nel caos il mercato consumer. Compag cerca
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in questo numero_febbraio 2016
9 OpinioniUna legge per i garden: forse è la volta buonadi Paolo Milani
Progettare il cambiamentodi Paolo Montagnini
17 In primo piano> Buyer Point: sono aperte le iscrizioni> Il 94% del diy mondiale viene venduto in Europa e Usa > Cresce l’interesse degli italiani verso il giardino> Nel 2017 Christmasworld sarà più “verde”> Fitt: nuova filiale in Cina> La “casa italiana” aumenta le esportazioni> Giovani, maschi e italiani:
ecco chi scommette sull’e-commerce in Italia> Torna a crescere il numero delle imprese > Crescono i furti nei negozi: +14,8% dal 2011> Fallimenti in Italia: nel 2015 si ferma finalmente la corsa!> Novembre: frenano le vendite in Italia> Uber fa consegne anche per i negozi > Il negozio che produce più energia di quella che consuma> Bricofer per il sociale
34 Ambiente
36 Innovazione
Collins s.r.l.Via G. Pezzotti, 4 - 20141 Milanogreenline@netcollins.comwww.netcollins.com
Direttore ResponsabileDavid Giardino
Direzione CommercialeNatascia Giardino: direzionecommerciale@netcollins.com
Direttore editorialePaolo Milani: paolo.milani@netcollins.com
Coordinamento redazionaleMartina Speciani: martina.speciani@netcollins.com
Traffico impiantiCarlo Sangalli: pubblicita2@netcollins.com
La redazione Marco Ugliano, Anna Tonet, Manuela Lai.
CollaboratoriEnrico Bassignana, Valentina Bonadeo (Studio Montagnini), LorenzoLuchetta, Marc Mignon (Meravigliosamente), Paolo Montagnini (StudioMontagnini), Andrea Pironi, Paolo Ricotti (Planet Life Foundation),Severino Sandrini (Mc Sinergie), John Stanley.
Consulenti tecniciAntonio D’Ambrosio (Rabensteiner), Cristian Pisoni (Rp Soft), Paolo Tenca (Tecnova), Fabio Torrini (Florinfo), Elisabetta Ferrari (Dettagli), Roberta Casartelli (Dettagli), Paolo Notaristefano (AIPSA).
Concessionaria esclusiva per la pubblicità:Collins Srl - Via G. Pezzotti, 4-20141 Milanotel. 02/8372897-8375628 - fax 02/58103891collins@netcollins.com - www.netcollins.com
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Vuoto legislativo per i fito farmaci hobby
La mancata pubblicazione entro il 25 novembre del Decretosulla vendita dei fito farmaci a uso hobbistico getta nelcaos il mercato consumer. Compag cerca di fare chiarezzae propone delle “Linee Guida” a favore di tutti i rivenditori.Ne abbiamo parlato con il suo direttore, Vittorio Ticchiati.
di Paolo Milani
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Tools
38 Homi/Tendenze dal Salone degli stili di vitadi Martina Speciani
42 Aicg/Verso il riconoscimento dei garden centerdi Paolo Milani
46 Gardenstone/Vivere il giardino, con Gardenstonea cura della Redazione
Trade marketing
48 strategie/Il garden center dei millennialdi John Stanley
50 normative/Progettare e rimodellare il Garden di Paolo Montagnini
52 osservatorio/Garden center social club 2015di Paolo Milani
56 Mc Sinergie/Mc Sinergie dà i numeri: 15 anni di ricerca, progettazione e realizzazionea cura della Redazione
Retail
60 Viridea/Fabio Rappo ci svela il nuovo Viridea di Aresedi Paolo Milani
64 Sistema/Nasce Sistema, la centrale d’acquisto del bricolage italianodi Marco Ugliano
66 Bricolarge/Il nuovo corso di Bricolarge parte con un nuovo affiliatodi Carlo Sangalli
70 Nuove aperture
Living
74 No matter if you’re black or whitedi Martina Speciani
Category
76 Newline
77 Bigline Ribimex/Ribiland si specializza sempre di più nel mondo garden
79 Vigorplant/Vigorplant presenta Cuore di concime
AGRATI
AL.FE.
ALMAPLAST
BAMA
BELLAMOLI
BONFANTE
CAMA
COMPO
ERBA
FERRARI GROUP
FERTIL
FLORA TRADE
FLORINFO
GEMITEX
GIEFFE
ITAL-AGRO
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MYPLANT & GARDEN
NICOLI
NORCOM
ORG. ORLANDELLI
OPITEC
PALLETWAYS
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PLANTPOINT
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SUD EST EUROPE
VALAGRO
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VIGLIETTA MATTEO
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Il 14 e 15 gennaio al Congresso annuale diAicg (Associazione Italiana CentriGiardinaggio) è emerso finalmente il veroostacolo allo sviluppo dei garden centeritaliani: la mancanza di un riconoscimento“istituzionale” di questa nuova realtà che intutta Europa chiamano “garden center”, che
si traduce nella quasi assenza di norme specifiche, nazionalie regionali. Un tema affrontato insieme a vari responsabilidelle istituzioni, in particolare da Raffaele Cattaneo,presidente del Consiglio regionale della Lombardia, che hadichiarato: "Con 47 mila imprese e 150 mila addetti che sidedicano alla cura, alla vendita e alla coltivazioni di fiori epiante, il peso complessivo del mondo florovivaistico è dioltre 4 miliardi di euro. La forza di questo settore èrappresentata dai centri di giardinaggio che negli anni hannosaputo trasformarsi da aziende a gestione familiare a vere eproprie realtà imprenditoriali. Ho ascoltato le istanze deglioperatori e ho garantito l'impegno del Consiglio regionale adun'operazione di sollecitazione nei confronti del Parlamento edel Governo, affinché anche la legislazione nazionale sioccupi direttamente di questo settore con un'attenzione piùspecifica. Queste aziende hanno capito che per esserecompetitivi bisogna sapersi innovare. Ecco perché leistituzioni devono impegnarsi per una maggiorearmonizzazione delle norme, anche alla dimensioneregionale, con interventi mirati e aggiornando il testo unicodell'agricoltura che è del 2008".
Un impegno che speriamo por ti a una normativa dellaRegione Lombardia, che - insieme a quella della RegioneVeneto - possano essere di ispirazione e modello per le altreRegioni. Sicuramente i garden center hanno l’esigenza diarmonizzare le diverse norme regionali (in alcune Regionisono addirittura assenti), per arrivare a un unico “indirizzo”nazionale, che dia la giusta identità ai garden center e sia da“base” per le tipicità regionali. Oggi, troppo spesso, gliamministratori hanno dif ficoltà a identificare le tipicità delcentro giardinaggio e ancor di più ad associarlo al concettodi multifunzionalità agricola (auspicata nell’ultima Legge diOrientamento). Il garden center e la vendita di prodotti complementari sonoattività riconducibili all’attività agricola ed è importante chel’ubicazione di questi centri sia nelle serre di produzione.L’esempio del Comune di Varese, che ha creato le AGC cioè“Aree per la commercializzazione dei prodotti agricoli e diprodotti complementari”, non passerà inosservato e potràessere utilizzato dai garden center di tutta Italia, perdimostrare ai propri amministratori locali che esistono lorocolleghi che la pensano diversamente.Altrettanto importante, sarebbe un unico “punto di vista”nazionale per l’elenco delle categorie merceologiche coinvolte,in modo da evitare iniquità nei bacini d’utenza a cavallo tra piùRegioni. La Legge della Regione Veneto è una buona base dipartenza, magari migliorata con una “visione” verso il futuro,per esempio analizzando come operano all’estero i gardencenter, nei mercati più evoluti di quello italiano.
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opinioni
Una legge per i garden: forse è la volta buona
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di Paolo Milani
L’attenzione verso il consumatore è ancorainsufficiente. Un mercato troppoconcentrato su se stesso e su modellisuperati o non italiani fatica a far crescerepassione e domanda.Il settore del gardening in generale hanecessità di interventi di marketing e diinvestimenti che cambino la relazione fra ilpunto vendita e il consumatore e sviluppino
nuove metodologie di vendita. I consumatori si aspettanosoluzioni innovative di prodotto, presentazione e comunicazione,ma che rispondano allo loro attese e non ai desideratadell’offerta. Guida la domanda, che può essere però orientata.Considerazioni: nel mercato attuale, sottoposto a grandicambiamenti e decisamente più complesso, occorre esseresoprattutto veloci e reattivi. Di norma, in questa situazione, chiper primo si muove genera sui concorrenti un vantaggiocompetitivo, che può essere capitalizzato e che lo pone nel ruolodi leader, sebbene darsi una visione del futuro sia oltremododifficile perché mancano i punti di riferimento, non ultima lamancanza di una certezza giuridica. In ogni caso occorre pensareai piani di crescita e cambiamento quando il mercato lo richiedee quando le cose vanno bene e qui, forse, si è perso il treno, mava preso atto che le posizioni conservative non pagano più epurtroppo sono spesso quelle adottate, che si accompagnano alimitate risorse che non consentono piani di investimento. Non sipuò restare fermi e occorre comunque uscire dagli schemitradizionali e fare almeno un progetto di fattibilità, tracciare unastrada. Questo significa disporre e preparare un percorso, unamappa precisa che delinei le attività, i tempi e i costi, leaspettative di risultato. Ciò non vuol dire partire subito e mettere
tutto in atto ma significa, per prima cosa, essere pronti e averpianificato cosa fare, come, con chi e quando; creare unacondizione che permetta di iniziare quando si vuole o quando ènecessario, con un programma pronto, partendo dal presuppostoche i progetti vanno ormai gestiti in parallelo e non in sequenza.Gestire i progetti in sequenza dilata i tempi oltre misura e vienecosì a mancare la sincronizzazione fra le diverse attività. Partiredopo ma con un progetto, sia un business plan oppure unbusiness model già pianificato, significa essere in ogni caso piùreattivi e forse sufficientemente veloci. Agire diversamente,senza un progetto, significa non essere in grado di risponderecon cognizione di causa e velocità, significa dover togliere risorsealle attività ordinarie, vuol dire arrivare dopo se non in ritardo.L’urgenza e l’assenza di un programma, di norma, generano unpercorso di crescita di una nuova strategia non lineare, conripensamenti, cambiamenti in corso d’opera. Risultato: tempi piùlunghi, investimento dispersivo o superiore, incertezza delrisultato, ansia e seccature varie...Partire per primi significa invece differenziarsi, proporre dei valoridiversi e delle soluzioni di prodotto innovative e originali. Significauscire dalla mischia della concorrenza. Vorrei evidenziare che,paradossalmente, arrivare in ritardo in un mondo velocepermette di passare all’argomento del momento saltando ciòche non è stato adottato ed è ormai superato. Per esempio, nelgarden italiano il category management è stato ignorato, ma oggiè stato già parzialmente superato dal lean retail e dal living retail.Quindi si può cogliere l’opportunità, c’è sempre una opportunitàda cogliere, ma è la vocazione e la volontà di prendere decisionial momento giusto che non deve comunque mancare. Aproposito di lean e living retail, di come cambierà la progettazionedei punti vendita, ne parleremo prossimamente su Greenline.
Progettare il cambiamentodi Paolo Montagnini
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La mancatapubblicazione entroil 25 novembre delDecreto sulla venditadei fito farmaci a usohobbistico getta nelcaos il mercatoconsumer. Compagcerca di farechiarezza e proponedelle “Linee Guida” afavore di tutti irivenditori. Neabbiamo parlato conil suo direttore,Vittorio Ticchiati.
Il mercato dei fito far-maci a uso hobbisticoè in balìa di un “vuoto”legislativo: il decreto del Ministerodella Salute, atteso per il 25 no-vembre 2015, non è stato pubbli-cato e in sua vece è arrivata una
“nota”, che ha subito sollevatomolti interrogativi fra i responsabi-li preposti al controllo all’internodelle Regioni.
Quando la “burocrazia” non aiuta
Riepiloghiamo ciò che è successo.Abbiamo già scritto (GreenlineAprile 2015) degli orientamentidella Comunità Europea (con la Di-rettiva 2009/128) verso una di-stribuzione e un utilizzo più consa-pevole dei fito farmaci, e del rece-pimento del governo italiano con ildecreto legislativo 150 del 14 ago-sto 2012. Questo decreto, che prevede unaserie di obblighi anche per i riven-ditori, fornisce alcuni adempimentiche divengono operativi dal 26 no-vembre 2015 e, per quello checoncerne l’uso non professionale(ciò che più interessa ai centri giar-dinaggio), precisa che (ar t 10 com-ma 4) “entro e non oltre il 26 no-vembre 2013, il Ministero della sa-lute (…) adotta specifiche disposi-zioni per l’individuazione dei pro-dotti fitosanitari destinati ad utiliz-zatori non professionali”. La datadel 26 novembre 2013, due anniprima dell’entrata in vigore del 25novembre 2015, non è a caso: è iltempo minimo necessario per per-
mettere al mercato – produttori erivenditori – di recepire le nuovenorme, affrontare nuovi investi-menti e smaltire le scorte.Il 26 novembre 2013 il Ministerodella Salute non ha adottato alcunadisposizione sull’uso dei prodottidestinati agli utilizzatori non profes-sionali, così come non l’ha fatto ne-gli anni successivi: ovviamente tut-ti ci aspettavamo l’approvazioneentro l’ultima data utile, cioè il 25novembre 2015, e invece non è an-data così.Al posto del decreto, ha diffuso una“nota” il 26 novembre, che ha susci-tato più di un dubbio di interpretazio-ne, soprattutto da parte degli organiregionali, preposti al controllo.
Le Linee Guida di Compag
Di fronte a questo caos, Compag(Federazione Nazionale dei Commer-cianti per l’Agricoltura e il Giardinag-gio) ha sentito il dovere di prenderel’iniziativa a tutela dei rivenditori eha diffuso delle Linee Guida che“pur non volendo dare una interpre-tazione delle norme, hanno l’obietti-vo di fornire indicazione per un com-portamento corretto, secondo lineepiuttosto stringenti, prevenendopossibili sanzioni”.Linee Guida che Compag ha già di-scusso con gli organi ministeriali e
di Paolo Milanicoverstory>>
Fito farmaci hobby
Vuoto legislativoper i fito
farmaci hobby
sulle quali è disposta a fornire assi-stenza legale ai rivenditori eventual-mente danneggiati.Per saperne di più abbiamo incon-trato Vittorio Ticchiati, direttore diCompag.
Compag: facciamo chiarezza
Greenline: Qual è il ruolo di Compag nelTavolo di Lavoro del Ministero dellaSalute?Vittorio Ticchiati: La vendita el’utilizzo degli agrofarmaci sonostati recentemente regolamentatida alcuni dispositivi di legge tra iquali il PAN (decreto 22 gennaio2014), per la cui scrittura e i suc-cessivi adeguamenti è stato crea-to un Tavolo di Lavoro al quale par-tecipano esclusivamente i rappre-sentanti delle istituzioni. I cosid-detti portatori di interesse posso-no comunque apportare le proprieosservazioni e richieste, che ven-gono quindi valutate dal comitatotecnico scientifico del PAN. Com-pag è organizzata per mantenereun rapporto costante con i vari mi-nisteri e, nello specifico, con il co-mitato tecnico scientifico, sia at-traverso rapporti diretti della dire-zione con le varie istituzioni, sia at-traverso una figura specifica cheha il compito di mantenere i con-tatti con i ministeri e i vari organiministeriali che si occupano dellamateria.
Greenline: Dopo la mancata approvazio-ne del decreto il 25 novembre, il merca-to consumer ha subito una “sbandata”:perché avete sentito l’esigenza di diffon-dere le “Linee Guida”?Vittorio Ticchiati: Il decreto legi-slativo 150/2012, la cui applica-zione ha richiesto la stesura delPAN, stabiliva che entro il 26 no-vembre 2013 il Ministero della Sa-lute emanasse un decreto per ladefinizione dei “prodotti destinatia utilizzatori non professionali”.Decorsi due anni dall’emanazionedi tale decreto (26 novembre2015) il mercato consumer sareb-be stato costituito dai soli prodottisulla cui etichetta fosse riportatala frase “prodotto destinato ad uti-
lizzatori non professionali”.In sostanza venivano dati 2anni di tempo ai produttoriper adeguare i propri pro-dotti ai dettami del decre-to, che doveva definire iprodotti destinati agli uti-lizzatori non professionali.La mancata pubblicazione di taledecreto ha fatto sorgere una riddadi interpretazioni sulla applicazionedel decreto legislativo 150, inter-pretazioni del tutto discutibili, daparte degli organi di controllo e chehanno creato non solo confusione,ma anche forti timori da parte deirivenditori per possibili sanzioni.La consapevolezza della possibi-lità di ricorrere contro sanzionicomminate sulla interpretazio-ne delle norme non attenua-va i timori dei rivenditori. Compag, in quanto riferimen-to del mondo commerciale, hapensato di individuare delle li-nee di comportamento per i ri-venditori, coordinandosi con i pro-duttori in modo da fornire indicazio-ni univoche. Le Linee Guida di Com-pag non vogliono essere un’interpre-tazione delle norme, ma dare indica-zioni di comportamento quanto piùpossibilmente vici-ni alla “ratio”delle norme suifitosanitari.Non sono ob-bligatorie mafacoltative.
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“LA MANCATA PUBBLICAZIONE DELDECRETO HA FATTO SORGERE UNARIDDA DI INTERPRETAZIONI SULLAAPPLICAZIONE DEL DECRETOLEGISLATIVO 150 DA PARTEDEGLI ORGANI DI CONTROLLO,CHE HANNO CREATO NON SOLOCONFUSIONE, MA ANCHE FORTITIMORI DA PARTE DEI RIVENDITORIPER POSSIBILI SANZIONI”.Vittorio Ticchiati, direttore di Compag
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Greenline: Le avete condivise anche conil Ministero?Vittorio Ticchiati: Prima di essere di-vulgate sono state sottoposte all’at-tenzione del Ministero della Saluteche non ha apportato osservazioni.
Greenline: Mentre i PPO continueranno aessere di libera vendita, i fito sanitari perl’orto vivranno una “stretta” sempre piùimportante nei prossimi anni. A partiredalla qualità del negozio e del personaledi vendita…Vittorio Ticchiati: I prodotti destina-ti a utilizzatori non professionali(PFnP), che avranno delle limitazio-ni di taglia, saranno suddivisi in duecategorie: i prodotti applicabili supiante ornamentali indicati comePFnPO e i prodotti applicabili supiante edibili PFnPE. I primi continueranno a essere dilibera vendita come gli attualiPPO, i secondi potranno esserevenduti solamente in rivendite au-torizzate con personale in posses-
so del certificato di abilitazione al-la vendita in grado di fornire le in-formazioni corrette sull’impiegodei prodotti.
Greenline: In che modo Compag può aiu-tare i centri giardinaggio?Vittorio Ticchiati: Compag, per ve-nire incontro alle richieste di forma-zione dei rivenditori, degli utilizzatorie dei consulenti, ha realizzato unapiattaforma per la formazione on li-ne in e-learning che consente l’ac-cesso ai corsi in qualsiasi momentoda ogni luogo purché vi sia un colle-gamento internet disponibile. I corsi di Compag rispettano la nor-mativa nazionale e sono certificatidalle regioni Emilia Romagna e Um-bria, pertanto sono validi per ri-chiedere il rilascio/rinnovo deicertificati di abilitazione a livellonazionale. Le singole Regioni, pe-rò, nell’ambito della propria auto-nomia in campo formativo, hannoposto delle procedure amministra-
Anzitutto precisiamo che stiamo parlando di fito farmaci a uso non professionale: cioè agro farmaci destinati a piante edibili
(orto, frutta, ecc.). I Ppo (prodotti per piante ornamentali) continuano ad essere di libera vendita.
Le Linee Guida di Compag sono composte da due parti: la prima rivolta alle rivendite agrarie che riforniscono prevalentemente
utilizzatori professionali, la seconda dedicata a chi ha una prevalenza di uso hobbistico. In quest’ultima, che più interessa ai
centri giardinaggio consumer, spiega che:
1. La rivendita deve essere autorizzata dalla azienda sanitaria di competenza territoriale (Dpr 290/2001, art 21) e nella
rivendita deve essere sempre presente una persona munita di certificato di abilitazione alla vendita.
2. Il deposito dei prodotti fitosanitari deve rispettare quanto indicato nel Dpr 290/01 (art 24 com 1): “devono essere detenuti o
venduti in locali che non siano adibiti al deposito o alla vendita di generi alimentari. E’ vietata, altresì, la vendita dei prodotti
fitosanitari e dei loro coadiuvanti, sia in forma ambulante sia allo stato sfuso”. Per quanto riguarda l’esposizione dei
prodotti fitosanitari nei locali aperti al pubblico, è necessario attenersi alle disposizioni delle ASL competenti nel territorio.
3. Tutti i prodotti fitosanitari saranno oggetto della dichiarazione annuale dei dati di vendita da inviare entro il 28 febbraio
successivo all’anno solare di vendita. Unica eccezione i PPO.
4. Gli utilizzatori non professionali privi dell’autorizzazione all’acquisto, potranno acquistare i prodotti fitosanitari non
classificati T, T+ e Xn, secondo la classificazione DPD, oppure, nel caso sia nota la sola classificazione CLP, i prodotti che
non riportano in etichetta i simboli e le frasi “pericolo per la salute” (Ghs 6 e Ghs 8) e “tossico” (Ghs 7) e le indicazioni di
pericolo H 362 e EUH070. In questo caso la vendita potrà riguardare le sole confezioni di prodotti pronti all’uso, di prodotti
in formulazione da utilizzare dopo aggiunta di acqua e in confezione monodose o multidose contenente una quantità
complessiva di formulato fino a 1000 (mille) millilitri o grammi. La tracciabilità sarà garantita riportando sul registro di
scarico le singole vendite o il totale cumulato delle vendite per prodotto con cadenza mensile. Nel caso dell’acquisto di un
numero superiore ad 1 di confezioni di prodotti in formulazione da utilizzare dopo aggiunta di acqua e in confezione
monodose o multi dose contenente una quantità di formulato pari a 1000 millimetri o grammi, l’utilizzatore rilascerà una
dichiarazione firmata che utilizzerà tali prodotti per scopi non professionali (di seguito è riportato un modello). In questo
caso la tracciabilità sarà garantita riportando nel registro di scarico la singola vendita con riferimento alla dichiarazione
dell’utilizzatore che utilizzerà tale prodotto in un’attività non professionale.
Per maggiori info contattare: Compag - Via Cesare Gnudi, 5 - 40127 Bologna - tel. 051 519306
Cosa dicono le Linee Guida Compag
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Buyer Point: sono aperte le iscrizioni
L’1 febbraio sono state aperte le iscri-zioni a Buyer Point, lo speed date tradomanda e offerta in programma l’11maggio a Milano. Giunto alla sua 12esima edizione,Buyer Point si è affermato per la formu-la innovativa, cioè l’organizzazione diuna serie di incontri di 15 minuti in ra-pida successione, tra i top buyer spe-cializzati nel “brico home & garden” e ipotenziali fornitori. La formula è molto semplice: fino al31 marzo qualsiasi impresa può iscri-versi – gratuitamente – sul sitowww.buyerpoint.it e richiedere gli in-contri con i gruppi distributivi, per poiscoprire in aprile quante richieste so-no andate a buon fine. Un’organizzazione complessa, resapossibile da un utilizzo innovativo dellenuove tecnologie, che permette di met-tere “in rete” domanda e offerta in unasorta di marketplace virtuale che si tra-durrà in incontri personali l’11 maggio. Accanto alla “Sala Buyer”, Buyer Pointoffre anche una “Sala Espositiva” ilcui accesso è gratuito ma riservato airetailer.Se sei un produttore, iscriviti per presen-tare i tuoi prodotti ai top buyer: se sei for-tunato, l’11 maggio potrebbe essere lagiornata più importante dell’anno!Se sei un rivenditore, richiedi il tuo bi-glietto gratuito e partecipa all’eventopiù imprevedibile del 2016!
www.buyerpoint.it
17greenline
IL 94% DEL DIY MONDIALE VIENE VENDUTO IN EUROPA E USA
Secondo il World Report di Fediyma 2015, il mercato del fai
da te ha un valore complessivo, a livello mondiale, di 424,85
miliardi di euro. America del nord ed Europa, insieme,
rappresentano il 94,1% del mercato mondiale, con un totale
di 400 miliardi di euro di fatturato (nonostante la
popolazione complessiva dei due continenti rappresenti
solo il 22,7% di quella mondiale).
Nello specifico, il nord America, con 269,6 miliardi,
rappresenta oltre il 63% del mercato mondiale, mentre
l’Europa vale 130,25 miliardi (30,7% del mercato mondiale).
L’Asia e le regioni del Pacifico “valgono” 16,65 miliardi (3,9%
del mercato mondiale): Giappone, Australia e Nuova
Zelanda sono i mercati più attivi in questa parte del mondo.
Discorso a parte va fatto per il mercato africano, che per
anni non ha visto alcun significativo sviluppo: da quando
però i rivenditori francesi hanno iniziato a lavorare in nord
Africa (aprendo negozi in franchising in Marocco) sembra
poter esserci un discreto margine per la crescita del
mercato.
Margine di crescita che si vede anche in Sud America,
soprattutto per i rivenditori con sede in Europa, in
particolare in Brasile e Uruguay.
Questa la classifica dei 10 principali rivenditori fai da te in
tutto il mondo:
1. Home Depot (USA)
2. Lowe (USA)
3. ADEO (Francia)
4. Kingfisher (UK)
5. Menard (USA)
6. OBI (Germania)
7. Bunnings (Australia)
8. Bauhaus (Germania)
9. Sherwin Williams (USA)
10. Tractor Supply (USA)
www.fediyma.com
Lo dice l’indagine annuale Osservatorio sulla Casa, promossa da Leroy Merlin in collaborazione con Doxa, conl’obiettivo di analizzare nel dettaglio le abitudini abitative degli italiani. L’ultimo aggiornamento, presentato loscorso gennaio, ha evidenziato “un crescente interesse per tutti gli spazi all’aperto o dedicati al verde”: giardi-
no, balcone, orto e veranda sono stati indicati come “stanza preferita” dal 20% degli italiani. Il 57% ha dichiarato di dedicarsi al giardinaggio, ma per molti il verde è anche uno spazio per leggere (17%), rilas-
sarsi (13%) e prendere il sole (13%).
www.leroymerlin.it
Cresce l’interesse degli italiani verso il giardino
in primo piano>>
Si è conclusa il 2 febbraio l’edizione 2016 di Christmasworld, la manifestazione diMesse Frankfurt dedicata al mondo del Natale che ogni anno richiama i principali ope-ratori del settore. Grazie all’abbinamento ad altre due fiere del mondo consumer go-ods, Paperworld e Creativeworld, la fiera delle decorazioni natalizie è storicamente ilprimo appuntamento dell’anno nel complesso fieristico più grande e visitato d’Europa. Anche l’edizione 2016 è stata un successo, con la tradizionale nutrita rappresentan-
za di aziende appartenenti al mondodelle festività (quasi 1.000 espositori)e corridoi e stand pieni di visitatori, co-me certificato dagli 83.000 accessi re-gistrati nei giorni della fiera.La presenza italiana è stata partico-larmente significativa sia dal punto divista degli espositori che dei buyer presenti, in particolare garden center che sem-pre più realizzano villaggi di Natale. Nella conferenza stampa di presentazione diChristmasworld è stata annunciata quella che sarà la grande novità dell’edizione del2017: si tratta di Floradecora, un nuovo padiglione (11.1) dedicato al mondo dei fio-ri recisi e in vaso, che sarà caratterizzato da un modello espositivo originale in cui lepiante verranno presentate su dei tavoli o espositori con informazioni dettagliate suproduttore, periodo di disponibilità, numero di pezzi ordinabili, per garantire chiarez-za di informazioni al possibile acquirente. La prossima edizione si terrà dal 27 al 31 gennaio 2017.
http://christmasworld.messefrankfurt.com
Nel 2017 Christmasworld sarà più “verde”
Sappiamo prenderenel modo giustoanche la merce più pericolosa.
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FITT: NUOVA FILIALEIN CINA
L’1 gennaio è diventata
operativa Fitt Trading
Shanghai, la nuova filiale di
Fitt in Cina, controllata al
100% dall’azienda italiana.
Un’operazione che consolida
la presenza di Fitt in un
mercato di notevole
interesse: Fitt Shanghai sarà
una piattaforma logistica in
grado di servire il cliente in
modo capillare e tempestivo.
La nuova apertura consolida
il percorso di
internazionalizzazione
dell’azienda, con filiali già
attive in Europa e partnership
commerciali negli USA, Sud
Africa, Australia e Giappone.
“Nei BRIC intravediamo
rilevanti opportunità di
crescita – spiega Alessandro
Mezzalira, ceo di Fitt (nella
foto) –. La nuova consociata
permetterà tempi di
consegna più rapidi e un
servizio ancora più
efficiente. I Paesi emergenti
rappresentano un obiettivo
primario per l’imminente
futuro della nostra azienda.
La Cina in particolare ha
operato un’inversione di
rotta, puntando sempre più
sulla qualità e su soluzioni
avanzate per il mercato
interno”.
www.fitt.it
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Gli articoli per la casa, la cucina e la tavo-la “made in Italy” stanno conquistando imercati internazionali. Secondo i dati pub-
blicati dall’Ufficio Studio Anima, nel 2015le esportazioni hanno raggiunto quota562 milioni di euro, pari al 65% del fattu-
rato totale del comparto, di circa 858 mi-lioni di euro nel 2015. Anche per il 2016è prevista una crescita.
La “casa italiana” aumenta le esportazioni
Eu2857%
Altri PaesiEuropei 12%
Oceania e altri territori
1% Africa7%
Asia11%
America del Nord9%
America Centro-Sud3%
EXPORT (valore 344,2 mln/euro - 2015)
2011
140
120
100
80
602012 2013 2015*2014
* Proiezione
Indice delle esportazioni (indice 2011=100)
La rivoluzione digitale sta cambiando profondamente il modo difare impresa e soprattutto commercio in Italia. Secondo unostudio condotto da Confesercenti, nel 2016 saliranno a16.000 le imprese di e-commerce, pari al 165% in più rispettoal 2009, e supereranno quota 50.000 entro il 2025.Dallo studio emerge che si dedicano all’e-commerce maggior-mente i giovani: l’età media dei manager è di 39,7 anni controi 48,2 anni del commercio al dettaglio e la quota di imprendito-ri under 35 è del 28,4% contro il 14,9% delle rivendite. Sonosoprattutto italiani (91,6% contro l’83,6% del dettaglio) e uomi-ni (69,9% contro 60,7%).Il fenomeno non riguarda però in modo omogeneo tutto il Paese:un terzo delle imprese che commerciano online sono concentra-te in Lombardia (3.000 imprese) e Lazio (1.840). Seguono Cam-pania, Emilia Romana, Piemonte, Veneto e Toscana.
www.confedersercenti.it
Giovani, maschi e italiani: ecco chiscommette sull’e-commerce in Italia
TORNA A CRESCERE IL NUMERO DELLE IMPRESE
Secondo i dati ufficiali sulla natalità e mortalità delle imprese,
diffusi da Unioncamere-InfoCamere, nel 2015 le imprese italiane
sono aumentate: è la prima volta dopo cinque anni e con uno
+0,75% è simile al ritmo di crescita pre crisi del 2007.
Lo scorso anno sono state registrate infatti 372.000 nuove
iscrizioni e 327.000 cancellazione, per un saldo positivo di 45.181
imprese. Pari a un totale di oltre 6 milioni di imprese.
Il 60% della crescita del 2015 si concentra in tre comparti:
commercio (+11.990 imprese), turismo (+11.263) e servizi alle
imprese (+9.409). Con un risultato migliore rispetto al 2014, ma
sempre in negativo l’edilizia (-6.055 imprese), l'agricoltura (-5.460)
e le attività manifatturiere (-2.416). Tra i profili sociali, la crescita è
trainata dai giovani (+66.202 imprese under 30), dagli stranieri
(+32.000 unità) e dalle donne (+14.300).
www.infocamere.it
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È in arrivo il nuovo catalogo Pircher Fai da te. Pircher nel 2016 ti propone una gamma mai vista e tante novità per il fai da te e per il giardino. Consegna garantita entro 72 ore in tutta Italia con sistemi espositivi e layout personalizzati per il tuo punto vendita.
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Non bastava la crisi dei consumi, i negozisono assediati anche dai furti: le denunceannuali degli esercizi commerciali hannosuperato quota 106.000, con unincremento del 14,8% (13.000 in più!),confrontando il 2011 e il 2014, ultimodato disponibile. Ma anche nel 2015 lasituazione non è migliorata: il 54% deinegozianti segnala furti o rapine a pubbliciesercizi nella propria zona.È quanto emerge da un’indagine diConfesercenti sul tema sicurezza per lepiccole e medie imprese del commercio,basata sui dati Istat relativi alle denunceall’autorità giudiziaria e sui risultati di un
sur vey agli imprenditori condotto incollaborazione con Swg.Non si ruba in modo uguale in tutta Italia:quasi la metà dei negozi danneggiati (45%)è in tre Regioni, cioè Lombardia (24.400denunce, circa 1 fur to su 4), EmiliaRomagna (12.400) e Lazio (11.200).Confrontando 2011 e 2014, i fur ti neinegozi sono in forte aumento in TrentinoAlto Adige (+31,6%), Abruzzo (+24%) eVeneto (+23%). Ci sono anche dei segnalipositivi: in Umbria e Molise, dove ledenunce di fur to sono calate,rispettivamente, dell’11,2% e del 21,6%. L’indagine Swg presso le imprese delcommercio evidenzia un aumento dellapreoccupazione di subire “attacchi” (31%),in par ticolare fur ti (55%), truf fe (36%),rapine a mano armata (33%) e attivandalici (29%).“La crisi economica, l’emergenzamigratoria e le dinamiche socio-politichea queste legate hanno fatto tornare acrescere, dopo un periodo di calo, i reati adanni delle imprese, in primo luogo del
commercio e del turismo - ha spiegatoMassimo Vivoli, presidente Confesercenti-. C’è l’esigenza di un maggior controllo delterritorio, da garantire aumentando, e nontagliando, le risorse a disposizione delleforze dell’ordine. Soprattutto, però,dobbiamo porre rimedio ai buchi delsistema sul versante della Giustizia, acominciare dall’effettività della pena e daitempi della giustizia. Nessuno puòragionevolmente accettare di consentire achi ha un fedina penale lunga 13 furti dicompiere il 14esimo perché ancora apiede libero. Bisogna inter venireulteriormente sul tema della recidività,colpendo con maggiore severità chi èdelinquente abituale. Dobbiamocer tamente anche risolvere il problemadelle carceri, af frontandolo peròseriamente e senza percorrere la stradasemplice della riduzione dellaperseguibilità”.
www.confesercenti.it
Crescono i furti nei negozi: +14,8% dal 2011
FALLIMENTI IN ITALIA: NEL 2015 SI FERMA FINALMENTE LA CORSA!
Dopo 5 anni di crescita, calano finalmente (-7.6%) le imprese fallite
in Italia: è quanto emerge dall'Analisi dei Fallimenti realizzata da
Cribis D&B con i dati su tutto il 2015. Le imprese che nell'anno
appena concluso hanno portato i libri in Tribunale sono state infatti
14.416, con una diminuzione del 7.6% (1.189 casi in meno) rispetto al
2014. A livello territoriale la Lombardia si conferma la regione con il
maggior numero di imprese fallite, 3.015 casi in tutto il 2015.
Seguono Lazio (1.621 casi) e Veneto (1.348). A livello settoriale il
settore più colpito è quello del Commercio al Dettaglio con 4.569
fallimenti (un calo del 1,6% rispetto al 2014), seguono il settore
dell'Edilizia (3.071 casi) e i Servizi (3.053).
2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
12.000
11.000
10.000
15.000
14.000
13.000
9.000
I fallimenti in Italia
9.383
11.286
12.169 12.463
14.269
15.605
14.416
I dati pubblicati il 25 gennaio da Istat, relativi al mese di novem-bre 2015, registrano una variazione a valore pari al -0,1% nel con-fronto con novembre 2014, con l’alimentare che segna un -0,2%e il non food praticamente fermo. L’analisi dei volumi evidenzia uncalo del -1,0% rispetto a novembre 2014, con l’alimentare a -1,7%e il non food a -0,6%. Considerando tutti gli 11 mesi del 2015, le vendite segnano un+0,8% a valore nel confronto con lo stesso periodo dell’anno pre-cedente, con alimentare a +1,3% e non food +0,6%.“Dopo 5 mesi di crescita le vendite al dettaglio a novembre frena-no bruscamente per tutte le formule distributive, segnando addi-rittura nel suo complesso un valore negativo – ha commentatoGiovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione –. Siamosempre stati molto prudenti nel commentare i dati positivi dell’ul-timo periodo, temendo che l’instabile situazione nazionale e inter-nazionale potesse frenare quello slancio. I dati di novembre con-fermano i nostri timori, e informazioni in nostro possesso fannoprevedere risultati non brillanti anche per il mese di dicembre. Cisono alcune iniziative che possono contribuire a stimolare gli ac-quisti delle famiglie italiane, come per esempio la liberalizzazionedelle vendite promozionali per i prodotti non alimentari, un provve-dimento utile per i consumatori, che godrebbero regolarmente diofferte convenienti, e per le imprese, che potrebbero gestire almeglio la rotazione e gli stock assortimentali, minimizzando i pro-pri costi e garantendo ai clienti sempre un’offerta aggiornata”.
www.federdistribuzione.it
Novembre: frenano le vendite in Italia
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IL NEGOZIO CHE PRODUCE PIÙ ENERGIA DIQUELLA CHE CONSUMA
Dopo due anni di ristrutturazione, Castorama ha riaperto il
negozio di Antibes, nel sud della Francia, che ha la
caratteristica di produrre più energia di quella che
consuma. Composto originariamente da cinque edifici
separati e oggi rielaborato in due, è stato progettato come
modello per testare tecniche di edilizia sostenibile
innovative. Tra le quali un doppio isolamento, aria
condizionata a basso consumo energetico e l’illuminazione
a led che regola automaticamente in funzione della
quantità di luce naturale.
Castorama fa parte del gruppo Kingfisher, insieme ad altre
importanti insegne come B&Q, che ha già annunciato un
investimento di 50 milioni di sterline in energie rinnovabili,
con l’obiettivo di ridurre il consumo di energia del 10% nei
prossimi due anni.
www.castorama.fr
Uber, la nota e contestata app di conduttori privati, si accinge a fareun salto di qualità, affiancando l’attività di consegna a domicilio a fa-vore di grandi brand e retailer. Il nuovo servizio si chiama Uber Rushe per ora è disponibile solo a New York, San Francisco e Chicago. La nuova start up gestirà gli ordini e consentirà ai retailer di incor-porare il sistema di consegna direttamente nelle loro applicazioni:così l’acquirente potrà scegliere tra una consegna standard in 5-7giorni oppure in poche ore con Uber. Non si tratta di una novità da poco: per Uber significa porsi in alter-nativa ad Amazon e al suo programma di consegne rapide Prime.Contemporaneamente Uber continua ad ampliare il progettoUberEats, un servizio di consegna rapida a domicilio di pastipresente in 11 città statunitensi e a Parigi.
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Uber fa consegne anche per i negozi
One è il trattamento n° 1 per piante più belle e rigogliose, perché grazie ai suoi microelementi ed estratti vegetali, garantisce loro una crescita omogenea ed evidente già dalla prima applicazionetutto ti sembrerà fiorire: assicurati il meglio di questa primavera-estate preparandoti subito alla nuova stagione.
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Quando vediamo immagini diterremoti o alluvioni che radonoal suolo case e aziende, tutti cisentiamo solidali con le famigliecoinvolte. Ma qualcuno senteanche il dovere di fare qualcosa,come Bricofer che il 2 dicembreha consegnato alla famiglia Min-cozzi un assegno di 22.000 eu-ro raccolti nei punti vendita del-l’insegna romana, che si aggiun-ge al contributo di 5.000 eurogià donato a ottobre. I fondi ver-ranno utilizzati per la ricostruzio-
ne della Agrisemi Mincozzi, di-strutta dall’alluvione di Bene-vento del 15 ottobre 2015.Agrisemi Mincozzi, che da oltre30 anni era un’eccellenza italia-na nella cerealicoltura, con inve-stimenti e ricerca che l’hannoportata a collaborare con le piùimportanti industrie alimentariitaliane, è stata distrutta in po-che ore dalla forza dell’alluvio-ne, che ha colpito il Beneventa-no nello scorso inverno. La fami-glia Mincozzi è anche da molto
tempo partner di Bricofer, di cuigestisce il negozio in franchi-sing di Benevento.“Siamo convinti che ogni azien-da debba rinnovare sempre lapropria legittimazione all’attivi-tà economica trovando spazi direciprocità con la realtà econo-mico sociale che ci circonda efar scattare quella complicitàche è alla base della solidarie-
tà e collaborazione tra le azien-de italiane - ha spiegato Massi-mo Pulcinelli, presidente di Bri-cofer (nella foto a destra) -. Unringraziamento particolare va atutti i nostri clienti, semprepronti e attivi a raccogliere ogniinvito a fare, per chi da sé nonpuò fare”.
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AnnunciPrimaria azienda produttrice di attrezzi per agri-giardinaggio e ac-cessori per decespugliatoriCERCA AGENTI PLURIMANDATARI inseriti nel settore garden, agra-rie, ferramenta e macchine agricole con lo scopo di aumentare la pro-pria presenza nel settore nelle regioni Piemonte, Umbria, Sardegna,Lombardia, Veneto. Si privilegiano figure già presenti sul mercato. Gli interessati sono pregati di inviare CV all’indirizzo: info@giudicigardentools.it allegando autorizzazione al trattamentodati Dlgs 196/03.
Vigorplant CERCA UN RESPONSABILE ASSISTENZA tecnica agro-nomica sul territorio: la posizione si occuperà di assistere, in affianca-mento alla rete vendita e direttamente, la clientela professionale di or-toflorovivaisti e paesaggisti, nell’individuazione dei substrati più idoneiai metodi di coltivazione adottati e nel processo di utilizzo dei substra-ti al fine di ottenere i migliori risultati. Il/la candidato/a ideale ha istru-zione universitaria a indirizzo agrario, una solida esperienza in ruoloanalogo e disponibilità a viaggiare su tutto il territorio nazionale. Inviare curriculum vitae al seguente indirizzo email: amministrazione@vigorplant.it.
News
e-mail info@agrati.net - www.agrati.net
Produzione italiana dal 1962 - Since 1962 an Italian manufacturing company
Prat i co carre l l oAvvo l g i t ubo
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È nato a Torino Korto, il primo orto coltivabile comodamente se-duti sul proprio divano in pochi e semplici passaggi. L’idea èstata di Davide Almondo, torinese che già nel 2014 aveva vin-
to l’Oscar Green, il concorso promosso da Coldiretti Giova-ni Impresa, realizzando a Venaria Reale (TO) il più grande or-
to urbano d’Italia. Il progetto na-sce con l’idea di rendere fruibileun orto e i suoi prodotti a Km 0anche a chi non ha il tempo o lenozioni necessari a coltivarneuno in prima persona.
È sufficiente registrarsi sul sito e configurare il proprio orto sce-gliendo la quantità e il tipo di ortaggi da coltivare. Dopodiché, l’or-to verrà coltivato proprio a Venaria Reale da dei contadini espertie ogni passo potrà essere seguito dall’utente grazie alle webcam
posizionate nei campi. Una volta che frutta e verdure saranno ma-ture verranno recapitate direttamente a casa, sempre che non cisi voglia recare a raccoglierle di persona il sabato mattina.Durante l’attesa della crescita dell’orto, il proprietario può sceglierecomunque di ricevere settimanalmente a casa una cassetta di pro-dotti di altri agricoltori dell’area torinese selezionati da Korto. Questecassette possono avere diversi formati e contenere 2, 5 o 10 Kg diortaggi, con una spesa di 9, 16 o 29 euro. La consegna dei prodotti(del proprio orto come di quelli altrui) è compresa nel prezzo e nellaquota di iscrizione di 39 euro è inclusa la tessera di Slow Food.
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APPROVATA ALLA CAMERA LA LEGGE SULLA GREEN ECONOMY
Lo scorso 22 dicembre è stato approvato dalla Camera il Collegato ambientale alla legge di stabilità 2016, contenente “disposizioni in
materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”. Questo
disegno di legge, che introduce per la prima volta il termine “green economy” nella legislazione italiana, è un pacchetto di misure rivolte
a diversi settori e che mirano alla semplificazione e alla promozione del riutilizzo delle risorse, attraverso incentivi che premiano il
comportamento virtuoso di consumatori, produttori e istituzioni in campo ambientale.
Tra le iniziative: uno stanziamento di 35 milioni di euro per finanziare progetti di mobilità sostenibile al fine di limitare il traffico e
l'inquinamento; rimborsi alle imprese per interventi di bonifica dell'amianto su beni e strutture produttive; l’istituzione del marchio “made
green in Italy” per prodotti ecosostenibili e a Km 0; la reintroduzione su base volontaria del vuoto a rendere nei bar e ristoranti, per i
produttori di birra e acqua minerale; l’impignorabilità degli animali domestici. Un punto d’inizio, insomma, da cui imprese e cittadini
possono partire nel lungo ma necessario cammino verso un’economia più sostenibile e circolare.
Korto, il nuovo orto coltivabile online
Sono stati presentati lo scorso dicembre a Faenza(RA) i primi risultati di Resafe, un interessante proget-to di ricerca nato a gennaio 2013 nell’ambito del pro-
gramma per l’ambiente e per il clima denominato Life. Obiettivodello studio, finanziato per il 50% dall’Unione Europea, è la produ-zione di un fertilizzante caratterizzato da una ridotta salinità ecreato dalla reazione di diversi materiali di scarto: pollina o leta-
me di cavallo, compost e biochar, un residuo della pirolisi prodot-to dagli impianti di produzione energetica. Questi rifiuti, uniti a uncomplesso enzimatico detto “pav” e fatti poi reagire per almenotre mesi, hanno dato vita a un fertilizzante organico testato su di-versi orti e coltivazioni estensive, con risultati molto positivi su al-cune colture e la necessità di ulteriori approfondimenti su altre.Il progetto, supportato oltre che dall’Ue da Csic-Cebas Spagna,Enea Italia, Astra Innovazione e Sviluppo e Enia Cipro, e coor-dinato dal dipartimento “Ingegneria chimica materiali ambiente”dell'Università La Sapienza di Roma, apre orizzonti decisamenteincoraggianti per l’utilizzo dei fertilizzanti organici nel futuro.Non solo questo concime trasforma gli scarti di alcuni settori inuna risorsa per un altro, ma agisce anche sulle caratteristichedel terreno in duplice maniera: la pollina infatti accresce la ter-ra di numerose sostanze nutritive, mentre il biochar ne aumen-ta la porosità, riducendo così il fabbisogno di acqua e contra-stando l’impermeabilizzazione del suolo. A tutto ciò si aggiungel’importanza di proteggere e incrementare la fertilità di terreniimpoveriti da anni di uso di sostanze chimiche, arricchendoli connuove componenti biologiche e favorendo allo stesso tempoun’economia circolare, in cui anche i materiali di scarto possa-no generare nuovi prodotti.
Life Resafe: nuovi orizzonti per i fertilizzanti organici
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di Martina Speciani
Si è conclusa lo scorso 1 febbraio l’ultimaedizione di Homi, “il salone degli stili divita”. Durata 4 giorni e ospitata dal polofieristico di Rho, la manifestazione haospitato 1.400 aziende, il 20% delle qualiestere, e accolto 81.450 visitatori.
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L’attenzione alla sostenibilità e la cura dell’ambiente sono il tema degli ultimi anni: nell’ambito del giardinaggio si traduce nella sempre crescente domanda di appassionati del verde ad utilizzare prodotti alternativi per la cura del verde. Per questa ragione ZAPI ha introdotto una gamma di prodotti per rispondere a queste esigenze:
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Il 14 e 15 gennaio si èsvolta presso la Fonda-zione Minoprio la quartaedizione del Congresso Aicg (Asso-ciazione Italiana Centri Giardinag-gio), che in un qualche modo ha da-to un segno di discontinuità rispettoalle precedenti edizioni: sia nella lo-cation - dallo sfarzo dei grand hotelalle familiari serre della Scuola diMinoprio - sia nei contenuti, con me-no spazio al “marketing” e una mag-giore presenza di referenti istituzio-nali, con i quali far venire alla luce leproblematiche amministrative deigarden center “agricoli” italiani. Significativa la presenza (virtuale) diValeria Fedeli, vice presidente del Se-nato, ma soprattutto quella del sena-tore Gianluca Susta, promotore delDisegno di Legge 1896 (vedere box apag.44), del presidente del Consiglio
Aicg
Verso il riconoscimento dei
garden center
di Paolo Milani
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Cio che è emerso dal 4° Congresso Aicg è l’unione del mercato nella richiesta di unanormativa per i centri giardinaggio.
Svizzera 2016: il prossimo Congresso Igca
Il Congresso Aicg ha ospitato anche l’intervento di Reto Eisenhut, rappresentante dell’Associazione Svizzera ImprenditoriGiardinieri, volto a illustrare il programma del prossimo Congresso mondiale dell’International Garden Center Association (Igca),in programma dal 21 al 26 agosto 2016.
Il programma, come è tradizione, affianca visite“professionali” ai migliori garden center e percorsi“culturali” alla scoperta delle bellezze del paese ospite.Tra i garden center ricordiamo Schwitter, Zulauf, Wyss,Blumenmarkt, Aebi-Kaderli, Schilliger, Bacher, Bau+Hobby,Guggenbuhl, Huplant, Vanoordt, Meier e Hauenstein Rafz.Le “divagazioni” prevedono le cascate del Reno, il trenopanoramico sul lago di Ginevra con vista delle Alpi, ilcastello di Lenzburg, l’Enea Baummuseum (museodell’albero) e l’immancabile fabbrica di cioccolato.
Per maggiori info, prenotazioni e prezzi: www.igcc2016.ch.
Nella foto: Reto Eisenhut dell’Associazione Svizzera Imprenditori Giardinieri
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Regionale della Lombardia, RaffaeleCattaneo, e dell’architetto GianlucaGardelli del Comune di Varese, il pri-mo Comune italiano che nel redigerela variante al Piano di Governo del Ter-ritorio (PGT), ha individuato delle areededicate alla commercializzazione deiprodotti agricoli e complementari deicentri giardinaggio, coniugando gliaspetti urbanistici con le necessità diquesto settore emergente.Molto interessante, a questo proposi-to, la tavola rotonda, che ha “chiuso”il secondo giorno del Congresso, so-
stanzialmente incentrata su questitemi e conclusasi con l’invito a trac-ciare una road map per – come spie-ga ufficialmente Aicg – “arrivare auna norma nazionale che possa iden-tificare con chiarezza il settore e crea-re i presupposti per l’ulteriore svilup-po su tutto il territorio nazionale”.Importante anche la partecipazionedelle altre associazioni, segno che ilcentro giardinaggio è sempre più unaparte importante della filiera del ver-de. In particolare erano presenti Na-da Forbici (presidente di Assofloro
Lombardia), Roberto Magni (presi-dente del Distretto FlorovivaisticoAlto Lombardo), Anna Letizia Monti(presidente nazionale dell’Associa-zione Italiana di Architettura delPaesaggio), Catello Cafiero (presi-dente di VivaiFiori), Francesco Mati(presidente del Distretto Florovivai-stico Pistoiese), Claudio Padovani(presidente di Florveneto) e LorellaAnsaloni (responsabile nazionaleDonne Impresa Coldiretti).
www.aicg.it
DL Susta: una proposta da sostenere
Il senatore Gianluca Susta è il promotore del Disegno di Legge 1896, che prevede misure di agevolazione fiscale per interventi disistemazione a verde di aree scoperte di pertinenza di unità immobiliari di proprietà privata. Quindi agevolazioni per favorireinterventi per la manutenzione e la creazione di nuovi giardini, così come spesso fanno i governi a favore dell’edilizia odell’acquisto di nuove automobili o arredamento: anche nell’ultima finanziaria è passata l’agevolazione per l’acquisto di mobili afavore delle giovani coppie. La proposta del Disegno di Legge Susta propone fino a 30.000 euro per unità immobiliare singola e fino a 50.000 euro per icondomini, con una defiscalizzazione del 36%.Purtroppo nel 2015 il Disegno di Legge Susta non è “entrato” nella finanziaria, ma ha ottenuto un consenso politico conl’approvazione all’ordine del giorno della Camera e del Senato, che sostanzialmente riconoscono l’importanza di unprovvedimento del genere. Ciò che manca è la copertura finanziaria e forse anche un’azione di lobby da parte del mercato delflorovivaismo italiano, per esercitare pressioni sul governo affinché anche il mercato del “verde” possa giovare di strumenti di
promozione delle vendite che altri mercati utilizzano ampiamente. Tanto piùche la maggior presenza e qualità del verde privato ha una valenza pubblicapiù importante, anche in vista della sempre crescente attenzioneinternazionale al cambiamento climatico, rispetto ad altri settori (peresempio: automobili e cemento). “Credo che dovremo alzare l’attenzione fino alla prossima legge di stabilità—ha spiegato Gianluca Susta, dal palco del Congresso Aicg —: noi siamostrumento operativo, voi siete il core business della partita. Noi dobbiamofare nostra la vostra battaglia, voi dovete accompagnarla con una fortissimapressione sul governo. Come alcuni hanno avuto la capacità di ottenere,anche in questa finanziaria, dei benefici fiscali che non avevano prima,dobbiamo cercare di esercitare la stessa pressione di altre lobby”.
Nella foto: il senatore Gianluca Susta al Congresso Aicg di Minoprio.
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tools>>Gardenstone
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a cura della redazione
Pietra, acqua, fuoco e luce: partendo daigiardini in pietra ricostruita, Gardenstone harealizzato una soluzione integrata con lecascate e le lame d’acqua, i biocamini daesterno e l’illuminazione a led. Ce ne parlaElio Bresciani, ad di Gardenstone.
Il successo di un centrogiardinaggio specializzatoè sempre più influenzatodalla sua capacità di ispirare i clien-ti, fornire suggerimenti e stimolarenuovi bisogni. La shopping experien-ce mira proprio a suggestionare ilcliente per estraniarlo e coinvolgerloin un mondo ideale, fatto di stimolivisivi, olfattivi, auditivi e intellettua-li. Basti pensare a come i cookingshow, che molti garden center orga-nizzano nei negozi, trainino le vendi-te di barbecue e accessori: il coin-volgimento del consumatore in mo-do creativo ci permette di mostrarglinuovi prodotti e nuove soluzioni, sti-molando nuovi bisogni in modo piùcoinvolgente, rispetto alla sempliceesposizione sullo scaffale.È in questa direzione che nasce il pro-getto Gardenstone: non una sempli-ce linea di pietre, per quanto comple-ta, ma un’interpretazione di un con-cetto di giardino, che mixa in modomodulare pietra, acqua, fuoco e luce.La linea di giardini in pietra ricostrui-ta (realizzati in Italia) è infatti integra-ta con una serie di elementi, come lecascate e le lame d’acqua, il fuocodei biocamini da esterno e il sistemad’illuminazione a led 12 volt (sempli-ce e sicuro) che insieme concorronoin modo sinergico alla creazione del-la “stanza all’aperto”, come spessosono molti giardini italiani.Per saperne di più abbiamo incontratoElio Bresciani, ad di Gardenstone.
Vivere il giardino, con
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4 elementi combinati
Greenline: In che modo Gardenstone èinnovativa?Elio Bresciani: Gardenstone nascecon il progetto di far “vivere” il giar-dino. Abbiamo usato come slogan“vivi il giardino ogni momento liberodella giornata come fosse una pic-cola vacanza”.Pietra, acqua, fuoco e luce sonocomponenti che se ben integrati pos-sono trasformare spazi di qualsiasidimensione in un’occasione per “vi-vere” il giardino con la famiglia.
Greenline: Pur essendo quattro linee diprodotto, l’esposizione ambientata è unacomponente fondamentale?Elio Bresciani: Non si tratta di ven-dere un pavimento, ma un concettoinnovativo: cioè un sistema modula-re per creare dei giardini che com-prende la pietra, l’acqua, il fuoco el’illuminazione.È un concetto nuovo e deve esseremostrato: il cliente non lo chiede, lodeve scoprire. Più che una vendita ascaffale, in questo caso si vende piùfacilmente un servizio completo. Tut-ti i nostri rivenditori hanno un’espo-
sizione ambientata nel punto vendi-ta e con i servizi offerti il cliente fi-nale potrà visionare in modo virtua-le il suo nuovo giardino, completo earredato in tutti i suoi punti, provan-do tutte le emozioni che vivrà quan-do sarà realmente realizzato.
Greenline: Quindi non avete come primoobiettivo di riempire i magazzini deirivenditori…Elio Bresciani: I prodotti che hannouna maggiore rotazione vengono te-nuti a magazzino dai rivenditori e noiforniamo dei banner espositivi. Le ca-scate e lame d’acqua, i biocamini daesterno e l’illuminazione a led vengo-no ordinati al venduto: in questo mo-do il punto vendita può esprimersi almassimo, offrendo tutte le soluzioniproposte nei nostri cataloghi e quelledesiderate dai clienti.
Greenline: Chi sono oggi i vostri clienti?Elio Bresciani: Garden center, agra-rie, vivai e in genere tutte le aziendeche si occupano di giardinaggio. Pa-recchie aziende che prima non offri-
vano un servizio di installazione deigiardini, oggi si stanno avvicinando aquesto mercato. Personalmente ri-tengo sia una grossa opportunità peri centri giardinaggio: luoghi in cui pas-sano tante persone e la maggior par-te con un giardino da migliorare.Basta guardarsi in giro: in Italia igiardini sono quasi tutti da rifare! Èil momento giusto!
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modità di gestione, e il ricambio delmagazzino non era un problema rile-vante come oggi. Il cliente, che nonconosceva bene le piante, spessousciva dal centro con una grandeconfusione in testa a causa dell’am-piezza dell’assortimento in offerta.Per il commerciante, la conseguen-za era che le vendite medie percliente risultavano inferiori a quelleche sarebbero dovute essere. A mano a mano che i centri giardinag-gio si sono evoluti, i coltivatori di pian-te hanno assunto il ruolo di distribu-tori ai garden center e hanno fatto unpasso indietro per i clienti. Al momen-to, però, tutto questo sta cambiandoa causa dell'accettazione della tecno-
Se nei prossimi annidovesse cambiare unsolo reparto del centrogiardinaggio, dovrebbe trattarsi diquello del mercato delle piante. I con-sumatori di oggi dicono che, quandovisitano un garden center, voglionotrovare idee e soluzioni, mentre mol-ti commercianti continuano a offrireloro solo file di piante e ne confondo-no le decisioni di acquisto.Tradizionalmente, il settore del ver-de vivo si è evoluto partendo da uncortile destinato alle piante e il se-greto del successo è stato quello dioffrirne un assortimento il più vastopossibile: perciò, spesso le piantevenivano disposte in file solo per co-
trade mktg>>strategie
Un'area di vendita più piccola dedicata al verde vivo, una selezione maggiore di piante e più esperienze per il cliente:ecco le sfide per il 2016.di John Stanley
logia da parte dei consumatori e del-le loro mutevoli abitudini di acquisto.
Il commercio al dettaglio si rivolge al consumatoremillennialOggi, il consumatore inizia il percorsoche sfocerà nell’acquisto a casa sua,attraverso uno smartphone, un lap-top o un altro dispositivo: la sceltadella pianta spesso viene fatta a ca-sa. Ai clienti piace però ancora recar-si al centro giardinaggio per chiedereconsigli, guardare le piante esposte efare magari un acquisto d’impulso, la-sciandosi ispirare da nuove idee per ilproprio giardino. Non vogliono vederefile e file di piante, quindi l’assorti-
Il garden center dei
millennial
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mento messo in esposizione per laclientela può essere notevolmente ri-dotto. Il cliente odierno non vuole per-correre ogni singolo corridoio di pian-te come se si trovasse in un super-mercato; pertanto, le dimensioni del-la zona destinata al verde vivo posso-no essere ridotte per rendere piùsemplice l'esperienza dello shopping.Un’area più piccola per la vendita del-le piante è più facile da gestire, au-menta la rotazione delle scorte e puòesporre il consumatore a una maggio-re quantità di articoli accessori.
Questa è un’opportunità che forse alcuni anni fa nonsarebbe stata possibileI coltivatori all’avanguardia stannosviluppando una crescente presenzaonline e alcuni di loro vendono cosìdirettamente al consumatore; neconsegue che molti centri giardinag-gio perdono clienti e, a mio modo divedere, il consumatore perde partedell'esperienza legata al giardino.Un'alternativa è quella per cui il colti-vatore e il cliente formano una par-tnership in cui tutti i partecipanti allacatena, compreso il consumatore, fi-niscono per guadagnarci qualcosa. Inun accordo di collaborazione, il colti-
vedì qualunque. Ciò è dovuto al fat-to che i bambini sono andati a lettoe i clienti iniziano a programmare leloro attività del fine settimana.
È giunta l'ora di un nuovo lookI cambiamenti della tecnologia, lenuove modalità di acquisto e il fattoche i clienti millennial ricerchino co-munque un’esperienza, aprono leporte ai centri giardinaggio perchédiano un look completamente nuovoalla loro sezione destinata alle pian-te, per proporre nuove idee e ispirareil consumatore.Il momento di dare il via al cambia-mento è arrivato: il consumatore è al-la ricerca di queste nuove esperienze.
www.johnstanley.com.au
vatore può offrire al cliente in qualun-que momento un assortimento moltopiù esteso rispetto a quanto il centrogiardinaggio terrebbe in magazzino, ilcliente può guardare a suo piacimen-to tutta la gamma di piante comoda-mente da casa e alla fine probabil-mente potrebbe acquistare più pian-te di quanto avrebbe fatto in negozio.Contemporaneamente, il negoziantepuò tenere in magazzino un assorti-mento più ampio di "articoli destinatiagli acquisti d’impulso" e una gammapiù limitata di "piante specifiche".Una società come Monrovia, che di-spone di un assortimento costituitoda oltre 3600 varietà di piante, halanciato shop.monrovia.com, men-tre Bower & Branch ha fatto un'of-ferta simile con gli alberi. I clienti ac-quistano le piante direttamente dalfornitore online e, per comodità di ri-tiro, se le fanno consegnare pressoil garden center più vicino.Centri giardinaggio come l'irlandeseArboretum sono maestri nel fornireun'esperienza di shopping sia onli-ne sia in negozio. Questo significache restano aperti 24 ore al giorno,perché sono molti i clienti che desi-derano acquistare delle piante, peresempio, alle otto di sera di un gio-
AI CLIENTI PIACE RECARSI ALCENTRO GIARDINAGGIO PERCHIEDERE CONSIGLI, GUARDARE LEPIANTE ESPOSTE E FARE MAGARIUN ACQUISTO D’IMPULSO,LASCIANDOSI ISPIRARE DA NUOVEIDEE PER IL PROPRIO GIARDINO.
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trade mktg>>normative
Cosa occorre sapere per avere le idee chiare dall’inizio per lasituazione urbanistica, amministrativa e della sicurezza della struttura.
Progettare e rimodellare il
Garden
di Paolo Montagnini
OBIETTIVI STRATEGICICapitalizzare per quanto possibile il valoredell’investimento considerando di creare lecondizioni operative che garantiscanol’operatività al punto vendita senza limitazioni. Idiritti del punto vendita siano oggettivi etrasferibili.
1CAPITALIZZARE L’INVESTIMENTO L’investimento deve essere alienabile e i diritti trasferi-bili a terzi. Oggi questo spesso non accade e la cessio-ne del punto vendita è inattuabile perché l’autorizzazionea operare è legata a regole e condizioni personali.
IL TERRENOCon i nuovi Piani di Governo del Territorio è possibile farcoesistere una struttura agricola e commerciale fra lorointegrate su un terreno agricolo. La prevalenza del fattu-rato agricolo e/o considerato afferente è richiesta. Lacomponente agricola è importante perché abbatte l’one-re dell’investimento.
IL PIANO ECONOMICOÈ ormai impensabile pensare di non disporre di un pianoeconomico finanziario che indichi i flussi di cassa e la ca-pacità di rientro dall’investimento. Impensabile operaresenza avere la consapevolezza dei parametri economicie del proprio break even! Immaginate di essere nel de-serto senza mappa e di dover scegliere una strada. Chis-sà se l’acqua vi basterà?
I COMPETITORLa totale regolarità amministrativa del punto vendita è unelemento irrinunciabile. I competitor extra garden guar-dano sempre più spesso al garden come “player fuorinorma” e per loro stessa ammissione, in futuro, tollere-ranno meno questa situazione. Se la torta non basta sielimina un commensale. Stare lontano il più possibiledalle situazioni borderline.
AGRICOLO COMMERCIALENon spiegare bene all’amministrazione che cosasia un garden potrebbe essere, in prospettiva, unproblema serio. Oggi è possibile far coesistere inmodo integrato le due posizioni, agricola ecommerciale. Il titolo agricolo dipende dalla figuraimprenditoriale e fornisce una serie di vantaggisull’investimento iniziale: terreno e struttura.
2IAPEssenziale che l’imprenditore goda del titolo di Imprendito-re Agricolo Professionale. La normativa può variare da Re-gione a Regione. Senza che questa condizione sia assolta estabile nel tempo non si può operare. Il “legislatore” è sem-pre più attento.
IL BILANCIOIn futuro potrebbe essere inutile e non conveniente differen-ziare i bilanci. Può essere fatta un’analisi e una valutazionesoggettiva del caso specifico, ma - tranne rare eccezioni diaziende effettivamente e totalmente agricole - il bilancio, inproiezione, dovrà essere per le aziende “ibride” unico e acosti e ricavi. Anche l’Agenzia delle Entrate vigila e contestale posizioni ambigue! I “vantaggi” agricoli saranno semprepiù limitati e occorre definire un confine preciso che delineichi e cosa è effettivamente agricolo. La gestione dello stock“ibrida” è un altro fattore di possibile contestazione.
LA STRUTTURAOggi è possibile integrare una struttura agricola e unacommerciale, contestualmente sviluppate su un terrenoagricolo. Le caratteristiche tecniche vanno differenziate ei requisiti della parte commerciale sono analoghi a quellidelle strutture con standard commerciali. Nel tempo an-che la struttura agricola dovrà adeguarsi in quanto gliaspetti di sicurezza (carico neve e prevenzione incendi)richiedono interventi specifici anche dove si è agricolisolo per il fatto della presenza del consumatore finale.
OFFERTA E GAMMASituazione quanto mai poco chiara e soggetta a interpre-tazioni poco coerenti. Quanto vale il limite della preva-lenza di vendite agricole? Quando si diventa commer-cianti di piante e non produttori? Che cosa si intendeper gamme afferenti all’agricoltura e assimilabili?
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I contenuti di questo do-cumento prendono origi-ne da oltre 15 anni diesperienza nella progettazione di for-mat di punti vendita di medie e gran-di dimensioni e quindi dalle trattativegestite con enti e amministrazioni dimolte Regioni italiane. Si tratta di ap-punti sintetici che considerano i prin-cipali temi in esame e cercano di fo-tografare la situazione, nella consa-pevolezza che possano esistere altricasi e situazioni non contemplate. Nello sviluppo del settore GardenCenter l’assenza di un adeguatosupporto legislativo ha prodotto si-tuazioni fra loro molto eterogenee:
manca un denominatore comune, èdifficile trovare delle linee guidacoerenti. Spesso c’è una condottada adattarsi al singolo caso, poichéle problematiche del Garden sonomeno lineari e più complesse per lacommistione di temi agricoli e com-merciali che si sovrappongono evanno integrati. Negli ultimi annistanno, però, emergendo dei model-li che delineano una prospettiva, unmodus operandi adottabile.La necessità di trovare una soluzioneè urgente, prendendo in esame tuttii temi pertinenti. Occorre avere unapproccio olistico (che non trascurialcun aspetto), per creare le condi-
zioni di poter operare in “sicurezza”capitalizzando l’investimento. Servela consapevolezza che ciò che si èfatto in passato è ragionevolmentenon riproponibile e che occorre laproduzione di una regola generale,con le possibili declinazioni regionali,che prenda in esame tutti i portatoridi interesse: l’urbanistica, gli aspettiamministrativi, lo status agricolo, lasicurezza delle strutture, la salva-guardia ambientale e persino i con-correnti, diretti e indiretti.Nel documento sono evidenziate inarancione tutte le aree di fragilità cherichiedono attenzione e/o la defini-zione di uno standard oggi assente.
ASPETTI URBANISITICI E STRUTTURALIRiguardano la natura del terreno (il PGT e le variantispecifiche quando necessarie), il pianoparticolareggiato, gli oneri di urbanizzazione, ladimensione della struttura e l’integrazione fra agricoloe commerciale. Di norma, oggi le amministrazioniconsiderano separatamente le rispettive superfici.
3IL TERRENO Come anticipato, oggi è possibile ottenere una variante urbani-stica che consenta di integrare, senza soluzione di continuità,una struttura agricola e una commerciale. Ma non tutte le am-ministrazioni sono favorevoli ad adottare questa formula. Cia-scuna delle due parti della struttura avrà però caratteristichespecifiche e pertinenti con la classificazione. Ricordare che va-rianti successive, con cambio di destinazione del terreno, po-trebbero mettere fuori legge la struttura. Rispettare sempre lenorme di statica e sicurezza.
LA DIMENSIONEQuasi tutti i Garden sono oggi delle grandi strutture, con super-fici di vendita superiori a 2.500 mq. Di norma queste struttureandrebbero autorizzate in Regione in Conferenza dei Servizi esono difficilmente ammesse. Il Comune può autorizzare, manon tutti, solo medie strutture sino a 2.500 mq. Questo signifi-ca che per avere un 4.500 mq autorizzato occorre distinguere fraSLP (superficie lorda pavimentabile) e SLA (superficie di venditaeffettiva). La SLA non considera di norma (ma non è una regola):area casse, magazzino, uffici, bar, aree di servizio, depositi, ecc.In ogni caso questa norma rappresenta una forte limitazione. Si-tuazioni diverse sono autorizzate, ma per il futuro le deroghe sa-ranno improbabili. Occorre evitare regole ad personam.
GLI ONERIQuelli di urbanizzazione sono dovuti per la quota parte com-merciale, così come per i rifiuti che sono però considerati an-che per la superficie commerciale con tariffe a volte differen-ziate. Per l’urbanizzazione ammesso lo scomputo in opere dadefinire con l’amministrazione caso per caso. La parte agri-cola è invece esente.
IL PIANO PARTICOLAREGGIATOIn presenza della variante urbanistica è in questa fase che sidecide la dimensione, il contenuto merceologico, le caratteri-stiche fisiche della struttura: materiali, altezze, parcheggio,dettagli della viabilità. Di pertinenza comunale e per altriaspetti provinciale, è una fase critica che richiede grande at-tenzione nel suo sviluppo.
4L’AUTORIZZAZIONE Una volta concluso il piano particolareggiato, la definizio-ne degli oneri, la viabilità di accesso, i contenuti merceo-logici e il parere preventivo per CPI e L. 10, dovrebbe es-sere tutto a posto. Richiedere sempre pareri preventivi eanche il permesso di costruire contestualmente alla pre-sentazione/approvazione del progetto. La definizionedelle aree agricole e commerciali all’interno della SLAa volte è definita dall’amministrazione, a volte la sceltaè libera.
I VINCOLII vincoli di dimensione fra area agricola e commercia-le e i vincoli di fatturato agricolo (prevalenza) sononormati per lo più da leggi regionali. Non esiste unostandard fisso e ci sono varianti specifiche e adottateda una specifica amministrazione su un caso partico-lare. Questa strada è sempre meno percorribile: evita-re situazioni che non rispondano a una norma genera-le. Non è sostenibile, per esempio, una condizione chevincoli “piante con sole piante” limitando la gestionedei prodotti complementari e il cross selling.
L’AMBIENTELa legge 10/91 e successivi decreti, sul risparmioenergetico, rappresentano un vincolo a cui la partecommerciale deve sottostare e in prospettiva anchequella agricola. La natura agricola limita anche il par-cheggio e la copertura del suolo.
LA SICUREZZAIl CPI (Certificato Prevenzione Incendi) è ormai basilare.Non esiste però una interpretazione univoca. Grandi diffe-renze di investimento in base alla location (disposizioni lo-cali dei VVFF). Una serra commerciale con REI 60 (60’ diresistenza al fuoco) è costosissima e di difficile realizza-zione. La statica, la copertura e le pareti a vetri richiedo-no il rispetto delle norme di sicurezza, spesso disattese.
ASPETTI AMMINISTRATIVIStrettamente correlati agli aspetti urbanistici. Inquesta fase abbiamo inserito: il CPI (CertificatoPrevenzione Incendi), la dimensione, il certificatodi sicurezza, la salvaguardia ambientale.
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trade mkgt>>garden center social club
Sono 725.000 gli italiani iscritti ai Social dei garden center italiani:l’80% in più del 2014 e quasi il triplo rispetto a un anno e mezzo fa. Diquesto passo la prossima primavera supereremo la soglia di 1 milionedi contatti. Dei 189 garden center analizzati, il 16% fa e-commerce: lapercentuale sale al 70% se analizziamo solo la top ten di Facebook.
di Paolo Milani
2015: il social media marketing
entra nel garden
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Nel 2015 le comunitàsocial dei garden centeritaliani sono aumentatedell’80,14%, arrivando a quota725.876 persone coinvolte (consi-derando la somma dei fan di Face-book, dei follower di Twitter e degliiscritti ai canali Youtube): pratica-mente quasi il triplo dei 248.313del primo semestre 2014.Sono aumentate in misura maggiorele comunità di Facebook: +80,37%i like nel 2015, pari a un totale di708.995 fan. Che equivale al97,67% dei contatti totali cioè unasostanziale posizione di monopolio(era il 97,55% nel 2014). SegueTwitter con 13.248 follower totali eun +69,07% nel 2015 (“pesa”l’1,82% della platea totale e nel2014 valeva il 2,27%) e Youtubecon 3.633 iscritti e un +79,50%(0,50% dei contatti totali in lineacon il 2014). Precisiamo che alcuni garden centeranalizzati utilizzano anche altri so-cial network (come Pinterest, Insta-gram, Google+, ecc.), che non pren-diamo per ora in considerazione inquesto Osservatorio per l’esiguitàdel campione.
Il 16% fa e-commerceOltre ad analizzare le pagine socialabbiamo visitato i siti internet dei189 centri giardinaggio censiti dalnostro Osservatorio, per verificare lapresenza di attività di e-commerce.Rispetto al campione totale, solo il16% dei garden center analizzati haun e-shop; ma è interessante notarecome questa percentuale salga al40% se analizziamo i primi 25 gardencenter del ranking di Facebook e al70% se guardiamo solo i primi 10.
FacebookCon 50.365 like, nel 2015 Virideaha conservato la testa della classi-fica di Facebook, tallonata daGiardineria, che ha recuperato 4posizioni rispetto al 2014 con49.939 fan. Seguono, distanziatedi 20.000 like, Agricola (+2 posi-zioni), Agribrianza e Peraga (+9posizioni).Ottime performance anche per Bar-din Garden Center (+5 posizioni chegli permettono di entrare nella topten), Floricoltura Quaiato (scala 36
I GARDEN CENTER SONO SEMPRE PIÙ SOCIAL(nr di like, follower e iscritti totali dei garden center italiani)
Fonte: GreenlineFacebook Youtube Twitter
20141 sem 2015
240.308
1 sem 2015 2015
RANK GARDEN CENTER LIKE TREND RANK* TREND LIKE**
1 VIRIDEA 50.365 02 GIARDINIERA 49.939 +43 AGRICOLA 28.540 +24 AGRI BRIANZA 27.436 -25 PERAGA 23.088 +96 LA SERRA FIORITA 21.687 -37 INGEGNOLI 19.012 -3 –8 IL GARDEN 17.755 09 FLOVER - VILLAGGIO DI NATALE 17.306 -210 BARDIN GARDEN CENTER 14.546 +511 CENTRO GIARDINAGGIO SAN FRUTTUOSO 12.283 -112 VALPESCARA GARDEN 11.640 013 FLOVER 11.637 -4 –14 FLORICOLTURA QUAIATO 11.189 +3615 FASOLI PIANTE 10.974 +416 GIARDANGO 10.521 +717 LA CORTE DEI FIORI 9.748 +318 CENTRO PIANTE SCARLATTA 9.327 019 MONDO VERDE GARDEN 9.266 +3320 DICHIO VIVAI GARDEN 9.216 +2721 AGRI BRIANZA BBQ 9.203 -10 –22 GARDEN ZANET 9.011 023 TUTTOVERDE SHOP 8.500 -10 –24 STEFLOR 7.441 +1125 BARBAZZA GARDEN CENTER 7.189 +1 –
FACEBOOK(classifica per nr di LIKE al 27-01-2016 e confronto trend con la rilevazione al 29-01-2015)
CHI FA E-COMMERCE(% di garden center che hanno un e-shop)
* trend rank: posizioni perse e guadagnate rispetto al ranking della rilevazione del 29 gennaio 2015
** trend like: – sotto 2.500 LIKE; tra 2.500 e 6.000 LIKE; tra 6.000 e 12.000 LIKE; oltre i 12.000 LIKE.
TUTTI
Hanno un e-shop Non hanno un e-shop
16%
84%
40%
60%70%
30%
PRIMI 25 DIFACEBOOK
PRIMI 10 DIFACEBOOK
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
700.000
1.266 6.739 2.024 7.836
393.072
2.537 11.391
485.680
3.63313.248
708.995
Fonte: Greenline
Fonte:
Greenli
ne
54 greenline
trade mktg
posizioni, quadruplicando i like ri-spetto al 2014), Mondo Verde di Ta-neto di Gattatico (33 posizioni gua-dagnate con oltre 7.000 like guada-gnati nel 2015), Di Chio Vivai Gar-den (+27 posizioni) e Steflor (11 po-sizioni conquistate). Il garden centerche ha raccolto più like nel 2015 èGiardineria, con più di 34.000 fan ri-spetto al 2014.I primi 25 garden center del rankingrappresentano il 58,79% dei like ditutti i 189 garden center analizzati. Iprimi 5 il 25,3%.
TwitterSu Twitter conquista il primo postoAgricola di Varese, che nel 2015ha scalato 13 posizioni stabilendoin modo netto il record di followerraccolti (più di 2.300). SeguonoGiardango, Il Trifoglio, Viridea eCentroVivai di Ugento.Oltre ad Agricola, spiccano gli indi-ci di crescita di Steflor, che entranella top ten (secondo miglior rac-coglitore di follower del 2015), e diFasoli Piante, Viridea, Nicora Gar-den e Il Trifoglio.
YoutubeNel 2015 Agricola ha anche conqui-stato il primo posto del social Youtu-be, con un canale con 927 iscritti, ildoppio di un anno fa. Segue Viridea,che nonostante il sorpasso ha fattoregistrare un ottimo tasso di cresci-ta nel 2015, con 883 iscritti, quasiil doppio del 2014.Seguono Florliguria, Bia GardenStore (+2 posizioni) e Flover. Interessanti anche le crescite diBardin Garden Store (+3 posizioni)e Il Trifoglio (+4 posizioni).A proposito di Youtube, va dettoche la raccolta delle “iscrizioni” alCanale è meno intuitiva per gliutenti e i video si possono vedereanche senza essere iscritti; al con-trario di Facebook e Twitter che ri-chiedono l’iscrizione (follower o mi-piace) per poter accedere ad alcunicontenuti e agli aggiornamenti futu-ri. Insieme al numero degli iscritti,può essere quindi altrettanto signi-ficativa l’analisi delle visualizzazio-ni dei video caricati.
* trend rank: posizioni perse e guadagnate rispetto al ranking della rilevazione del 29 gennaio 2015
** trend iscritti: – sotto 50 ISCRITTI; tra 50 e 100 ISCRITTI; tra 100 e 250 ISCRITTI; oltre i 250 ISCRITTI.
RANK GARDEN CENTER ISCRITTI TREND RANK* TREND ISCRITTI**
1 AGRICOLA 927 +12 VIRIDEA 883 -13 FLORLIGURIA 298 04 BIA GARDEN STORE 232 +25 FLOVER 185 06 LA CORTE DEI FIORI 126 -2 –7 BARDIN GARDEN CENTER 117 +38 AGRI BRIANZA 111 -1 –9 VIVAI DALLE RIVE 86 0 –10 IL TRIFOGLIO GARDEN AMICO 84 +4
YOUTUBE(classifica per nr di ISCRITTI al 27-01-2016 e confronto trend con la rilevazione al 29-01-2015)
Perché un Osservatorio?
L’Osservatorio Social Media Marketing, creato nell’aprile 2014 da
Greeline, ha l’obiettivo di monitorare periodicamente l’attività
dei centri giardinaggio italiani sui principali social network.
Scopo dell’analisi è misurare l’evoluzione di questo nuovo
strumento di comunicazione nei centri giardinaggio, al fine di
individuare tendenze e strategie utili a tutti i nostri lettori.
L’analisi prende in considerazione 189 centri giardinaggio: sono in
costante aumento poiché il nostro obiettivo è di censirli tutti. Se
pensi che il tuo punto vendita non sia presente nell’analisi
segnalacelo a greenline@netcollins.com.
* trend rank: posizioni perse e guadagnate rispetto al ranking della rilevazione del 29 gennaio 2015
** trend follower: – sotto 100 FOLLOWER; tra 100 e 250 FOLLOWER; tra 250 e 1.500 FOLLOWER;
oltre 1.500 FOLLOWER.
RANK GARDEN CENTER FOLLOWER TREND RANK* TREND FOLLOWER**
1 AGRICOLA 2.494 +132 GIARDANGO 1.972 -1 –3 IL TRIFOGLIO GARDEN AMICO 1.308 -14 VIRIDEA 634 05 CENTROVIVAI GARDEN CENTER 522 0 –6 PIARULLI AGRIGARDEN 498 -3 –7 VIVAI RENZONI RIVERGARDEN 439 -1 –8 STEFLOR 389 NEW9 FASOLI PIANTE 385 010 NICORA GARDEN 359 -2
TWITTER(classifica per nr di FOLLOWER al 27-01-2016 e confronto trend con la rilevazione al 29-01-2015)
Fonte: Greenline
Fonte:
Greenli
ne
Mc Sinergiedà i numeri: 15 anni
di ricerca, progettazionee realizzazione
56 greenline
trade mktg>>Mc Sinergie a cura della redazione
Il 10 gennaio MC Sinergie ha festeggiato il 15esimo anniversario. Un’occasione pertracciare un bilancio e tirare le somme: ce neparla il suo fondatore, Severino Sandrini.
15 anni fa nasceva MCSinergie di Brescia, unasocietà di consulenzapromossa da Severino Sandrini, exdocente e consulente aziendale findai primi anni Ottanta. In questiquindici anni MC Sinergie ha svilup-pato attività nel campo della proget-
tazione, gestione, formazione e mar-keting, con una specializzazione nelmercato florovivaistico e in partico-lare nei garden center. Non a caso ilpayoff più recente è “specialisti ingarden business”.
“Siamo cercatori di soluzioni”
Greenline: In questi anni hai vissutol’evoluzione dei garden center in Italia,con tutte le problematiche burocraticheconnesse. Come è cambiata MC Sinergiein questi anni? Chi siete oggi?Severino Sandrini: Quando ci chiedo-no cosa facciamo rispondo: “siamocercatori di soluzioni”, nel sensoche affrontiamo ogni lavoro ascol-tando le esigenze e da queste partia-mo per proporre soluzioni da condivi-dere con i clienti. Fino a trovare quel-la più adatta a portare successo, sia
a breve sia a lungo termine. Impor-tante, infatti, per noi, è avere una vi-sione a lungo respiro per dare valore“al bene” che ci viene affidato.
Greenline: Al Congresso di Aicg hai prova-to a tracciare un bilancio di questi quin-dici anni… Severino Sandrini: Ci sono attività dif-ficilmente misurabili in termini statisti-ci: come misurare i lavori fatti nel cam-po della gestione, della formazione odel marketing, se non indicando tutt’alpiù il numero delle aziende coinvolte?La progettazione al contrario è una at-tività misurabile e verificabile ed èquello che abbiamo fatto per riflette-re sul lavoro svolto: dal 2001 a oggiMC Sinergie ha realizzato progetta-zioni per 152 clienti, la maggior partedi questi, il 70%, sono garden center,mentre la restante parte si suddivide
Lo staff di Mc Sinergie.
58 greenline
per il 23% in aziende di produzione eil 7% in altre aziende (imprese di giar-dinaggio o altre attività).Queste progettazioni hanno riguarda-to una superficie totale che supera i4 milioni di mq: il 30% delle aziendeprogettate è sviluppata su una super-ficie inferiore ai 10.000 mq, il 59% sisviluppa tra i 10.000 e i 50.000 mqmentre l’11% si sviluppa oltre i50.000 mq.La sola superficie coperta progettata(serre e strutture in muratura) ha giàsuperato la soglia del milione di mq, dicui il 35% delle aziende con una super-ficie coperta inferiore ai 3.000 mq,
mentre il restante 65% ha una super-ficie coperta superiore ai 3.000 mq.
Greenline: Numeri importanti…Severino Sandrini: Noi stessi facen-do questa analisi ci siamo resi con-to e quasi spaventati, di quanto la-voro è stato fatto, di quante realtàabbiamo incontrato in quasi tutte leregioni d’Italia, di quante soddisfa-zioni avute, nonostante le tante dif-ficoltà imputabili in gran parte airapporti con i vari enti pubblici. Tantissimo lavoro è già in programmaanche per questo anno ma una cer-tezza ci guida: tutto quello che è sta-
to fatto è importante, ma quello chepiù conta è ciò che dobbiamo fare an-cora partendo dall’oggi. Nuove solu-zioni da studiare con uno spirito di ri-cerca, all’interno comunque della no-stra mission che è di “dare valore acose e persone”. I soli progetti, an-che se ben fatti, non bastano ad ave-re successo: noi crediamo nell’impor-tanza delle “relazioni” tra le personee uno dei fattori di crescita delleaziende è dato dalla motivazione edalla capacità di fare gruppo tra i di-versi attori presenti a tutti i livelli.
www.mcsinergie.com
MC SINERGIE 2001-2015: 15 ANNI DI PROGETTAZIONE
70%Garden Center
23%Solo produzione
2% Giardini
1% Produzione+Garden4% altro
Meno di 10.000 mq30%
Tra 10-20.000 mq25%
Tra 20-30.000 mq17%
Tra 30-40.000 mq11%
Tra 40-50.000 mq6%
Oltre 50.000 mq11%
Meno di 2.000 mq21%
Tra 2-3.000 mq 14%
Tra 3-5.000 mq 25%
Tra 5-10.000 mq 23%
Oltre 10.000 mq 17%
Font
e: M
C Si
nerg
ie
I CLIENTI SUP. TOTALE: 4.056.390 MQ SUP. COPERTA: 1.048.096 MQ
60 greenline
Nell’Arese ShoppingCenter, il centrocommerciale piùgrande d’Italia cheaprirà in aprile alleporte di Milano, avràuna posizione digrande visibilità ilnuovo garden centerViridea. Ne abbiamoparlato con FabioRappo, fondatore di Viridea.
Il 14 aprile aprirà il 9°gar-den center Viridea all’in-terno del nuovo AreseShopping Center, il centro commer-ciale che sorgerà sui terreni dell’exAlfa Romeo di Arese, alle porte diMilano, e che si preannuncia come ilpiù grande d’Italia. L’area complessi-va del progetto è di circa un milionedi mq, equivalente a Expo, e la super-ficie coperta è di 120.000 mq: per ilpiacere dei paragoni, Orio Center diBergamo occupa 74.000 mq e l’ou-tlet di Serravalle 45.000 mq. Il baci-no d’utenza stimato è di circa 13milioni di consumatori, ovviamente
dall’area milanese ma anche daComo, Lugano e la Svizzera italiana.Oltre all’ipermercato Iper sono previ-sti 25 ristoranti e 230 negozi.Tra questi ci sarà anche un gardencenter Viridea e per saperne di piùabbiamo incontrato Fabio Rappo, ilsuo fondatore.
Viridea di Arese: apertura il 14 aprile
Greenline: Come è nata l’idea di apriread Arese?Fabio Rappo: Per come sono ubicatii nostri negozi nella zona intorno a
>> retailViridea
Fabio Rappoci svela il nuovo
Virideadi Arese
Nella foto: Fabio Rappo, fondatore di Viridea.
61greenline
di Paolo Milani
Milano, pensare a un punto venditapiù a nord era negli obiettivi e nellalogica. In realtà Arese è stata un’oc-casione non cercata ma proposta:cioè il proprietario ci ha proposto diaprire un garden center. E non èstata una decisione facile.
Greenline: Perché? Il centro commercialepiù grande d’Italia dovrebbe garantireun’alta affluenza…Fabio Rappo: Sicuramente è intri-gante l’insieme, la viabilità e sevuoi anche la posizione. Però ilprimo problema è che Arese è piut-tosto prossimo a Rho, con la preoc-
cupazione di cannibalizzarci: quantoimpatterà? Abbiamo ragionatomolto e abbiamo valutato che ilbacino d’utenza che andrà a stimo-lare quel centro commerciale saràverosimilmente molto più ampio.L’altro problema è che ad Aresenon possiamo sviluppare la formuladi Viridea che a noi piace molto, unpo’ campagnola ed estensiva, suffi-cientemente ricca di spazi verdiameni, cioè non strettamente com-merciali. Chiaramente lì non è pos-sibile: è un format già impostato,per cui abbiamo dovuto digerireanche questo aspetto.Nel complesso però siamo fiducio-si: l’aspettativa di business di quelcentro commerciale è tale, per cuiuna frazione piccolissima a noidovrebbe bastare per sopravvivere!
Greenline: Come sarà il nuovo Viridea?Fabio Rappo: Il centro commerciale èstrutturato molto bene, con una bellaviabilità, molti parcheggi (più di 5.000– ndr) e la nostra posizione ci piace,perché non è dentro la galleria com-merciale ma è in testa e si affacciasul parcheggio. All’estrema destradella galleria commerciale c’è la pia-stra di Iper e all’estrema sinistra c’èViridea. Avremo un ingresso esternodirettamente sul parcheggio e uningresso dalla galleria.
Greenline: Avevano previsto fin dal prin-cipio un garden center?Fabio Rappo: No, hanno dovutoadattare il loro progetto di immobi-le, praticamente una scatola, preve-dendo delle coperture trasparenti,cioè delle serre. Avremo un piccolospazio esterno dedicato al vivaio dipoco più di 1.000 mq e un’areacoperta di oltre 5.000 mq.
Greenline: Niente reparto “geo” ma spa-zio al “food bio”, giusto?Fabio Rappo: Si, il biologico è unanuova pista per il garden center.L’abbiamo sperimentata a Monte-bello della Battaglia, con dei risulta-ti discreti e con un bacino inferiorerispetto a Milano.Ad Arese l’aspettativa è che si fac-cia qualche cosa in più. Soprattutto il bio rappresenta un’oc-casione in più per frequentare il gar-den center. Un tipo di negozio che
nasce molto stagionale e la cuidestagionalità è stata risolta dallapresenza dell’animaleria: il bio è unaltro modo per smussare la stagio-nalità e aumentare le occasioni diacquisto. È quindi interessante siaper quello che può fare, ma ancheper quello può indurre.
Greenline: Quando aprirete? Fabio Rappo: L’apertura era previ-sta per il 15 marzo: quindi ottimaper noi, prima delle Palme e dellaPasqua e all’inizio della primavera.Purtroppo ci è stata comunicatauna nuova data ufficiale che è il 14aprile. Questo significa perdere unpezzo di primavera e partire in sali-ta: ci dispiace proprio.
Nuovi Viridea in Arrivo
Greenline: Avete altre aperture in pro-gramma?Fabio Rappo: Nel primo decenniodegli anni Duemila abbiamo fattoparecchio per le nostre forze. Poisono subentrate prima una crisifinanziaria e poi una crisi economicagenerale: due aspetti che ci hannoimposto, consigliato, di essere piùprudenti. Il costo del denaro eradiventato sostanzialmente inavvici-nabile e pericoloso, per cui abbiamodovuto fermarci.In realtà nel primo decennio Virideaè sempre cresciuta fino al 2011,solo nel biennio 2012 e 2013abbiamo sentito la crisi dei consu-mi. E con la crisi, anche in questobiennio la voglia di sviluppare nuovinegozi è venuta un pochino meno.Ora il mercato non vola, però nel2014 e 2015 i segni negativi sonodiventati positivi e sostanzialmentesiamo ritornati ai volumi del 2011.Il mercato è ritornato a fare un pic-colo sorriso e il costo del denaro ècrollato e questo è positivo: lanostra lettura è che dello spazio ci
“SE NON FAI SVILUPPO ÈDIFFICILE OFFRIRE OCCASIONIPROFESSIONALI AI COLLEGHI PIÙMERITEVOLI. PIÙ DELLA METÀDELLE PERSONE CHE ANDRANNO ALAVORARE AD ARESE VENGONO DAINEGOZI DI CUSAGO E RHO”.
Fabio Rappo, fondatore di Viridea
sia ancora e i parametri economicici indicano che un po’ di sviluppo sipuò fare, con molta prudenza.
Greenline: Per una catena come Viridea,avere un negozio in più significa ammortiz-zare i costi generali su più punti vendita…Fabio Rappo: Ci sono due ragioniper cui è utile, con prudenza ecalma, fare un po’ di sviluppo.La prima è legata all’efficienza com-plessiva dell’azienda: aggiungereancora un po’ di volumi e di punti
vendita che funzionano, rende ilcomplesso dell’azienda più efficien-te. Consente magari dei servizi cheprima non potevi permetterti. E ilmiglioramento dell’efficienza com-plessiva è una ragione molto valida.L’altra ragione, altrettanto valida, èil personale. Se non fai sviluppo èdifficile offrire occasioni professio-nali ai colleghi. Più della metà delle persone cheandranno a lavorare ad Arese ven-gono dai negozi di Cusago e Rho,dove lasciano liberi degli spazi.Avevamo dei ragazzi meritevoli e que-sta è stata l’occasione per trasfor-mare un contratto part time in tempopieno, passare da tempo determina-to a tempo indeterminato, qualcheaddetto è potuto diventare caporeparto e qualcuno che faceva ilcapo reparto diventare il direttore.Non è una banalità: tentare di faresviluppo significa anche offrire occa-sioni di crescita ai colleghi più bravi.
www.viridea.it
Nelle foto: alcune immagini del
“cantiere” del nuovo garden center
Viridea, che sorgerà all’interno
dell’Arese Shopping Center.
“IL MERCATO È RITORNATO AFARE UN PICCOLO SORRISO ELA NOSTRA LETTURA È CHEDELLO SPAZIO CI SIA ANCORA EI PARAMETRI ECONOMICI CIINDICANO CHE UN PO’ DISVILUPPO SI PUÒ FARE, CONMOLTA PRUDENZA”.
Fabio Rappo, fondatore di Viridea
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Dalla partnership traBrico io e Bricolife èappena nata unanuova importanterealtà del settorebrico-garden:Sistema, rete diimprese tuttaitaliana, lavorerànell’interesse di tuttala filiera, dal fornitoreal consumatorefinale. Ecco ledichiarazioni di MarioAspesi, presidenteSistema e consiglieredelegato Brico io, e diRoberto Fadda,presidente Bricolife.
di Marco Ugliano
>> retailSistema
Nasce Sistema, la
centrale d’acquistodel bricolage italiano
Da sinistra: Sandro Argenti (Bricolife), Paolo Micolucci (Brico io), Mario Aspesi (Presidente Sistema e consigliere delegato Bricoio) e Roberto Fadda (Presidente Bricolife).
È stata ufficialmentepresentata alla stampail 16 dicembre scorso aBologna, Sistema, rete imprese bri-colage. La nuova realtà del bricolageitaliano, fondata il 27 novembre2015 e operativa dal 19 gennaio diquest’anno, nasce dalla partnershiptra Brico io e Bricolife, e potrà conta-
re su di un totale di circa 200 negozie 600 milioni di euro di fatturato.L’assemblea di Sistema ha nomina-to presidente Mario Aspesi; sonostati inoltre designati i due coordina-tori che costituiranno il comitato digestione della rete di imprese: San-dro Argenti per Bricolife e Paolo Mi-colucci per Brico io.
Nel corso della conferenza di presen-tazione, presieduta da Mario Aspesi,consigliere delegato di Brico io, e daRoberto Fadda, presidente Bricolife,è stato illustrato l'obiettivo principaledi Sistema, prima realtà di questo ti-po in Italia nel settore del bricolage:creare una forte collaborazione nellapolitica degli acquisti delle due azien-
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de e massimizzare le sinergie econo-miche gestionali a tutto vantaggio deirispettivi clienti.La piena operatività di Sistema si èavuta a partire dal 19 gennaio, conla stipula dei primi contratti congiun-ti con i fornitori. L’assemblea di Sistema ha infinedefinito e condiviso l’indirizzo relati-vo alle sinergie da realizzare sugliacquisti per conto delle reti di vendi-ta sia di Marketing Trend, che conta126 negozi a insegna Brico io, siadel consorzio multibrand Bricolife,che opera con 70 punti vendita ca-ratterizzati dalle insegne BricoPoint, Bricoservice, Briwork & Cars,CFadda Fai da Te, Eurobrico, Free Ti-me Bricolage, Hobby & Legno, Il Ri-sparmione, Izzi Grande Centro Fai daTe, La Prealpina e Orizzonte.
Tre domande a Mario Aspesi
Greenline: Nasce Sistema, che cosa cam-bia per Brico io e per Bricolife?Mario Aspesi: Dal punto di vista prati-co confronteremo i contratti e ne fare-mo uno nuovo a nome Sistema, cheovviamente sarà allineato a quelloche aveva le condizioni migliori.Sia chiaro, noi teniamo ai nostrimarchi e alle nostre singole azien-de, ma dobbiamo puntare a fare va-lore a partire dagli acquisti; abbia-mo smussato le nostre specificità,nell’interesse delle nostre aziende edei consumatori.
Greenline: Come nasce Sistema e comesiete arrivati alla sua creazione?Mario Aspesi: Abbiamo dato vita auna rete d’impresa snella ma funzio-nale; la rapidità con la quale siamoarrivati alla sua creazione dimostra lavolontà comune di raggiungere que-sto obiettivo. Tutto è nato da un in-
contro tra me e Franco Paterno di Eu-robrico il 7 agosto scorso. Gli ho par-lato della mia idea di un’alleanza sulfronte degli acquisti e ci siamo subitointesi. Abbiamo costituito la società anovembre, a dicembre abbiamo fattola prima riunione e da metà gennaiosiamo diventati operativi.
Greenline: Che cosa rappresenta la nasci-ta di Sistema per l’intero comparto?Mario Aspesi: Innanzitutto è una no-vità assoluta per il mondo del bricola-ge, dove non è mai nata una centraleacquisti, diversamente da quello cheè la norma nella distribuzione alimen-tare. Certo a lavorare insieme si im-para camminando. Sistema intendecomunque rappresentare un vantag-gio per tutto il settore. Ai nostri nego-zi dovrà dare la possibilità di avereprezzi più competitivi. Ma a parecchinostri fornitori darà l’opportunità disviluppare le vendite, di diventarel’interlocutore di entrambe le nostrerealtà. Ci guadagneranno tutti, in-somma, a partire dal consumatore.
Tre domande a Roberto Fadda
Greenline: Quali sono i principi alla basedi questa nuova realtà?Roberto Fadda: Porteremo il no-
stro know-how e le nostre espe-rienze in questa nuova sfida: nonsi tratta solo di una centrale d'ac-quisto, ma tanto altro, a partiredai servizi, dalla valutazione deglistock, tutto nell'ottica di dare van-taggi concreti a tutta la filiera, dalfornitore al consumatore finale.Trasparenza, serietà e condivisio-ne: sono queste le parole d’ordinein Sistema.
Greenline: Mettere attorno allo stessotavolo due aziende italiane non è cosa datutti i giorni: come ci siete riusciti?Roberto Fadda: Mi fa piacere sotto-lineare questo aspetto fondamenta-le: la rete nasce dalla collaborazio-ne di due realtà completamente ita-liane e ciò rappresenta un ulteriorevalore aggiunto per Sistema.Sistema è sinonimo di innovazio-ne: è difficile fare sistema traaziende italiane, ma noi ce l’abbia-mo fatta, perché quando c’è la con-divisione di un progetto tutto diven-ta più facile.
Greenline: Quali sono i primi obiettivi diSistema?Roberto Fadda: L’obiettivo è lavora-re, dando continuità e numeri impor-tanti al nostro fornitore, sempre nel-l’ottica di salvaguardare la nostramarginalità e rimanere competitivinel mercato. Se ci saranno nuovi in-gressi in Sistema? Non abbiamo leporte chiuse, ma ovviamente biso-gnerà valutare bene il singolo caso;ma è prematuro parlarne ora, c’èancora tanta strada da fare e siamosolo all’inizio.
www.bricoio.itwww.bricolife.it
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Cambio della guardia al vertice di Bricolarge,Benedetto Paolino prende il posto di CarloBasciani nella posizione di direttorecommerciale dello storico consorzio di centribricolage. Siamo stati nella sede di Gallarateper sentire quali sono le novità che ciaspettano nei prossimi anni.
di Carlo Sangalli
>> retailBricolarge
Il nuovo corso di
Bricolarge partecon un nuovo affiliato
Il consorzio Puntole-gno, titolare dell’inse-gna Bricolarge, è parteintegrante della storia del bricolageitaliano, se non addirittura il precur-sore dell’intero settore. Fondato nel1979 dall’unione di alcune rivenditespecializzate nella vendita di legna-me ha conosciuto diverse vicissitu-dini nel corso di questi quasi 40 an-ni, ma ancora oggi è una realtà dina-mica che presidia il mercato con spi-rito innovativo.Dallo scorso dicembre c’è un nuovodirettore commerciale, si tratta diBenedetto Paolino, una lunga carrie-ra nel settore del bricolage, conesperienze in OBI e Bricofer, oltreche in GDO (Standa e Gruppo Pam).Il 20 gennaio siamo stati nella sededel Consorzio per raccogliere le pri-me impressioni del nuovo managere conoscere i progetti futuri.
Greenline: So che l’ultimo progetto incantiere era quello di lanciare l’e-com-merce di Bricolarge, a che punto siamo? Benedetto Paolino: Si può dire chela vendita online è già una realtà, ab-biamo la nostra piattaforma, stiamofinendo di testarla e presto sarà ope-rativa al 100%. A quel punto partirà ilpiano di formazione per i negozi chehanno intenzione di utilizzarla chespiegherà sia come utilizzarlo sia al-cuni accorgimenti necessari per trar-ne il maggior profitto possibile.
Greenline: Quindi il canale di vendita nonverrà gestito dalla sede centrale, ma sa-ranno i singoli negozi a decidere se e co-me utilizzarlo?Benedetto Paolino: Sì, chiaramentela sede centrale avrà un ruolo di su-pervisione e organizzazione generaledel servizio e si occuperà di evitaredistonie e fraintendimenti tra i varipunti vendita. Saranno però i singolinegozi a decidere come e quantousare questo strumento, quali pro-
dotti proporre, come gestire le spedi-zioni e i rapporti con i clienti. Insom-ma, l’e-commerce di Bricolarge nonè il 22° punto vendita del consorzio,ma un modo per aumentare le vendi-te dei singoli consorziati.
Greenline: Possiamo rassicurare un nego-zio che sta valutando un’affiliazione cheentrando in Bricolarge non vedrà sminui-ta la propria capacità decisionale?Benedetto Paolino: Sicuramente,perché lo scopo del Consorzio è pra-ticamente opposto. Non ci sono deilimiti imposti, ma delle opportunitàche ognuno è libero di cogliere. Èchiaro che il consorzio suggerisce,in base all’esperienza delle personeche ne fanno parte, quello che ritie-ne sia giusto inserire in un negozioavendone studiato le rotazioni, il po-sizionamento di prezzo, i picchi sta-gionali, ma il negozio ha un’autono-mia così elevata da non avere alcunobbligo. Si può dire che il consorzioBricolarge è come se fosse un ce-Benedetto Paolino, direttore commerciale di Bricolage.
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sto di frutta dal quale ognuno puòprendere quello che preferisce. Per esempio tutti hanno la possibilitàdi utilizzare il nostro sistema informa-tico gestionale, ma nessuno è obbli-gato a farlo. Però il senso del gestio-nale è chiaro e l’utilità evidente. Attra-verso il sistema informatico noi riu-sciamo a fare delle valutazioni ogget-tive sul successo delle singole refe-renze per ogni punto vendita, quindichi lo usa può confrontare la propriaesperienza con quella di tutti gli altri,tra l’altro entrando in un sistema checopre tutto il territorio nazionale.
Greenline: Negli ultimi anni abbiamosempre parlato di un consorzio teso adottimizzare le risorse e contenere i costivivi per gli associati, è una politica checontinuerete a perseguire? Benedetto Paolino: Certamente vo-gliamo continuare in questo senso, èstato fatto un ottimo lavoro che oggirende il consorzio molto competitivodal punto di vista dei costi con servi-zi in tutto e per tutto assimilabili allanostra concorrenza, senza rigidità in-sormontabili sotto alcun aspetto. Chientra nel consorzio può entrare in unsistema che gli offre la possibilità diconfrontarsi con altri suoi colleghiche rappresentano fatturati impor-tanti ed esperienze che hanno fattola storia di questo settore, con unadirezione votata al servizio del puntovendita, senza avere riduzione delproprio potere decisionale.
Greenline: Quali sono gli obiettivi del2016? Benedetto Paolino: L’obiettivo ènaturalmente quello di crescere esiamo convinti di poterlo fare. Abbia-mo appena inserito un nuovo socio,il gruppo Bonato che, convinto pro-prio dalla possibilità di collaborazio-ne di cui parlavamo prima, ha deci-so di entrare a far parte del consor-zio con i suoi 4 punti vendita. Abbia-mo diversi contatti in corso, alcunimolto avanzati, ma naturalmente èpresto per parlarne ed in ogni casoil nostro intento non è quello di au-mentare la quantità ad ogni costo,ma di inserire negozi con buoni stan-dard qualitativi. Aumentando i nego-zi i servizi possono migliorare in ter-mini di qualità, ma non di quantitàperché una volta partito l’e-commer-
ce possiamo dire che non ci mancaniente anche rispetto ad altre realtàpiù grandi. Abbiamo accordi con ol-tre 150 fornitori, la fidelity card, ivolantini, insomma un pacchettocompleto di strumenti a supportodel punto vendita.
Greenline: La novità del mercato di que-sto inizio 2016 è senz’altro la nascita diSistema, la centrale d’acquisto che riuni-sce Brico Io e Bricolife, come giudicateoperazioni di questo tipo? Valutate anchevoi questo tipo di accordi? Benedetto Paolino: In questo mo-mento non abbiamo in corso proget-ti di questo tipo, ma non abbiamopreclusioni di alcun genere. Dire chel’unione fa la forza può sembrareuna frase fatta, ma se si riescono astudiare collaborazioni impostate susolide basi condivise non c’è dubbioche si possono creare ottime occa-sioni. Valgono gli stessi ragionamen-ti che si fanno per il singolo associa-to: aumentare i numeri porta deivantaggi immediati evidenti, ma al-trettanto evidente è che il numero dinegozi non può essere l’unica cosasu cui si poggia un accordo. Se c’ècomunione di intenti e condivisionedi progetti e strategie possono na-scere delle opportunità.
Greenline: Qual è il vantaggio che hannoi fornitori che lavorano con Bricolarge? Benedetto Paolino: Per prima cosaquello di lavorare con un consorzioche è alla continua ricerca di svilup-po della rete e che da qualche tem-po è in costante crescita. Il fornitorepuò parlare con un unico interlocuto-re che parla già oggi a nome di 21negozi, ma speriamo presto di più, equindi avere un potere decisionaleimmediato. Questo non elimina il la-voro sul territorio, che resta impor-tantissimo, e dà la possibilità alleaziende di organizzare meglio l’atti-vità della propria rete vendita.
Bonato Group entra in Bricolarge
Quando abbiamo intervistato Be-nedetto Paolino era presente al-l’incontro anche Roberto Bonato, ilnuovo socio del consorzio fresco diadesione, con i suoi quattro negozia insegna Pronto Brico. Anche da
lui abbiamo raccolto qualche com-mento sulla sua decisione di entra-re a far parte del consorzio e suBricolarge in generale.
Greenline: Come mai la decisione di en-trare in Bricolarge? Roberto Bonato: Io da sempre cre-do molto nella collaborazione, mi ren-do conto che le royalties e gli impegniche si assumono spaventano il nego-ziante, ma bisogna rendersi contoche il confronto non può che far be-ne. È molto importante capire l’utilitàdegli incontri tra persone che fannolo stesso mestiere che portano nu-merosi vantaggi sotto il profilo dellariduzione dei costi, dell’aumento deiprofitti e dello scambio di informazio-ni di mercato. Io credo di rappresen-tare un buon esempio delle realtàche ci sono in Italia che devono cer-care una via di collaborazione.
Greenline: Come sono stati i primi con-tatti con il consorzio Puntolegno? Roberto Bonato: In Bricolarge hotrovato un gruppo di persone inte-ressate alla mia esperienza e conuno spirito collaborativo molto ac-centuato, quindi mi sembra che ipresupposti per una collaborazioneduratura ci siano tutti.In Italia non ci sono i grandi gruppid’acquisto come all’estero e questo èun problema di mentalità. Il classicoesempio è Mr Bricolage in Francia,tante realtà piccole unite sotto lostesso tetto possono fare concorren-za a una grande insegna. In Italia cisono alcuni grandi gruppi che si pren-dono la scena e altri più piccoli che sifanno concorrenza tra loro più che cer-care di crescere, serve un’inversionedi tendenza che possa andare nelladirezione dell’interesse comune.
www.bricolarge.com
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nuove apertureVuoi essere informato tempestivamente sulle nuove aperture?Iscriviti alla newsletter settimanale di www.mondopratico.it
Ai primi di dicembre, la catena di centri bricolage diMarketing Trend, Brico io, si è arricchita di tre nuovinegozi, tutti affiliati: a Bergamo, Sulmona-L’Aquila eGualdo Tadino-Perugia. Inoltre, Brico io si èpresentato al pubblico con altri tre negozi aggiornatinell’immagine e nell’offer ta. Parliamo dei puntivendita a gestione diretta di Milano-Bonola e diFontaniva-Padova e di quello in affiliazione di Città diCastello-Perugia.L’insegna Brico io ha chiuso dunque l’anno a quota115 negozi sotto insegna, dei quali 61 a gestionediretta e 54 in affiliazione, cui vanno però aggiunti gli11 centri bricolage del gruppo affiliato Defì Bricò, invia d’adeguamento al nuovo format Brico io all’iniziodi quest’anno.
Il negozio di Bergamo fa capo alla societàAlexander, af filiato di Marketing Trend dal2012 col Brico io di Nembro-Bergamo.Si sviluppa su una super ficie di vendita di1.250 mq e propone un assor timento dicirca 20 mila referenze.
Il nuovo Brico io di Bergamo
Il 5 dicembre è stato inaugurato Brico io diSulmona del neo affiliato Defì Bricò. Il
negozio è il primo, dei 12 punti vendita chefanno capo a questo gruppo, ad adottare
l’insegna di Marketing Trend. Brico io di Sulmona si sviluppa su una
super ficie di vendita di 2.500 mq e proponeun assor timento di circa 25 mila referenze.
Il punto vendita di Sulmona
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Città di Castello-Perugia
Brico io di Gualdo Tadino fa capo a unaffiliato, l’imprenditore EmanueleBrachetta, al suo secondo negozio infranchising con Marketing Trend: a marzo2015 ha rilevato la gestione del Brico io diCittà di Castello, attivo dal 2010.Si sviluppa su una super ficie di 1300 mq e propone un assor timento dicirca 20 mila referenze.
Il nuovo centro di Gualdo Tadino
Tre nuove aperture e altrettanti remodelling per Brico io
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nuove aperture>>
Da gennaio c’è un nuovo affiliato al Consorzio FDT Group e si tratta di Ecobrico Srlche si inserisce con tre punti vendita dislocati a Roè Volciano (BS), Castel Goffredo(MN) e 3 Sonico (BS).
Il 2015 si è chiuso con un’ultimaaper tura di punto vendita da par te diBricofer.A Chiavari, in provincia di Genova, èstato inaugurato il 30 dicembre uncentro gestito dalla società GecoSupermercati su una super ficie dicirca 1.000 mq, il secondo aper to inLiguria, dopo quello di Vezzano Ligurein provincia di La Spezia che fa capoalla stessa società. Sono 17 gliaddetti e circa 25.000 le referenzedisponibili, distribuite nei settorigiardinaggio, arredo e decorazionebagno, elettricità, moto, edilizia,
legno, casalinghi, mobili in kit,illuminazione, vernici e spaziodedicato agli animali domestici.Presenti tutti i servizi Bricofer: tagliolegno, duplicazione chiavi,tintometro, finanziamenti, consegnae montaggio, progetti personalizzatied il programma Club Premium checonsente ai clienti più fidelizzati diusufruire di agevolazioni escontistiche sulla loro spesa. Prestoverrà introdotto il programma BricoferProfessional Card, pensato per tuttigli ar tigiani che fanno del saper fareil proprio lavoro. Un sostegno allaloro attività con listino riservato conprezzi da ingrosso sui settori dimaggiore interesse più unascontistica su tutto l’assor timentodel punto vendita oltre a servizidedicati.“L’aper tura di questo nuovo puntovendita” commenta AlexanderCrespi, amministratore unico di GecoSupermercati “oltre a rinsaldare ilrappor to di fiducia che ci lega al
marchio Bricofer, rappresenta ilraggiungimento di un obiettivoimportante e molto sentito dallanostra azienda, sempre attenta allaresponsabilità sociale nei confrontidel nostro territorio che troppospesso vede situazioni di crisigenerate da eventi naturali checolpiscono attività economiche e levite delle persone che vi lavorano”.
Bricofer ha aperto a Chiavari
Ecobrico entra in FDT
Ha aperto il 28 dicembre a Sesto Fiorentino (FI)il quindicesimo negozio Bricoman in Italia. Ilpunto vendita dell'insegna francese,spiccatamente rivolto al professionista, è il primoin Toscana; le regioni maggiormenterappresentate a oggi sono Lombardia (5 puntivendita), Emilia Romagna (3), Sardegna (2) ePiemonte, Liguria, Puglia e Sicilia con un negozio.
Fonte foto: pagina Facebook
Bricoman apre a Sesto Fiorentino il suo 15° negozio
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Tutte le novità sono disponibili sul sito www.mondopratico.it
VEBI
Esca topicida con semi di girasoleAll’interno dell’ampia gamma di rodenticidi prodotti da Vebi si può trovare Murin Forte Pasta,un’esca topicida che non si essicca e non unge, composta da bocconi di impasto grasso e guarni-to con semi di girasole.
Murin Forte Pasta contiene Bromadiolone, il principio attivo anticoagulante piùdiffuso nella lotta ai muridi, e Denatonium Benzoato, una sostanza amarican-te atta a ridurre il rischio di ingestione accidentale da parte di bambini o ani-mali non bersaglio. Può bastare anche una sola ingestione di esca perché il principio attivo abbia
effetto sui roditori. Disponibile anche in busta triplice argentata in alluminiocon atmosfera modificata per mantenere intatti aromi e fragranza.
FERTIL
Nuovo kit di giardinaggio per l’infanziaGiocabio di Fertil è un kit completo per il giardinaggio destinato ai bambini, e quindi un articolo per-fetto per un garden center desideroso di arricchire la propria offerta con prodotti ludici ed educativiper l’infanzia. Il kit contiene il terriccio, alcuni semi di piante aromatiche e i vasetti per coltivarle. Ilterriccio per semina Fertil si caratterizza per la particolare finezza, che permette l’adesione al semee la pronta germinazione. Giocabio contiene semi di basilico, salvia ed erba cipollina, piantine facilida coltivare e di pronta germinabilità. I vasetti sono di tipo professionale, dotati di fori di drenaggioper l’eliminazione dell’acqua di irrigazione in eccesso, mentre il capiente sottovaso permette di pro-teggere le superfici sottostanti da macchie e aloni. La funzione educativa del kit di Fertil derivaanche dalla totale sostenibilità dei suoli elementi: la scatola in cartone e i vasetti di plastica posso-no essere riciclati negli appositi spazi, mentre il terriccio e il sacchetto che lo contiene possono esse-re recuperati nel composter domestico. www.fertil.it
www.vebi.it
WEBER
Da Weber il barbecue a gas per tutte le stagioniSpirit è una gamma di barbecue a gas pratica e performante, da usare tutto l’anno per cuci-nare le ricette più svariate, grazie alla regolazione della temperatura e a un mantenimentoomogeneo del calore. Una delle novità della stagione è Spirit Premium S-330 GBS inox,dotato di stear station, un bruciatore indipendente che rafforza la potenza, e di 5 barre fla-vorizer in acciaio inossidabile, che rivaporizzano i succhi di cottura per mantenere intatta la mor-bidezza dei cibi e dei sapori. Come tutti i barbecue a gas di Weber, questo prodotto soddisfa i requi-siti delle norme di sicurezza più severe, garantiti anche nel momento della sostituzione della bom-bola del gas. L’accensione del barbecue avviene premendo un solo tasto, mentre la qualità del bru-ciatore e l’effetto indotto dal coperchio contribuiscono a ridurne i consumi. Spirit Premium S-330GBS inox, inoltre, è dotato di termometro integrato, di due griglie di cottura in acciaio inossida-bile, di una griglia per riporre gli accessori ed è garantito 10 anni.
www.weberstephen.it
BONFANTE
Nuove fontanelle da giardinoTra le varie novità per il 2016, Bonfante propone due nuovimodelli di fontanelle, El Paso e Austin. Si tratta di due fontanel-le ideali per il centro del giardino, entrambe in pietra ricostruitache richiama le forme del mattone faccia vista. Il modello El Paso (foto sinistra), costituito dal corpo della fonta-nella, dal cappello e dalla copertina del muretto, è disponibilecon o senza vasca. Il modello Austin (foto destra), invece, ècomposto da un pezzo unico ed è già predisposto con una dop-pia alimentazione per il carico acqua dei rubinetti, il secondo deiquali si trova nella parte inferiore della colonna, a 40 cm dalsuolo. Entrambi i modelli sono disponibili anche in grigio.
www.bonfante.com
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Tubi estensibili BoomerangRibiland propone quest'anno una novità
all'interno della sua gamma irrigazione: ilnuovo tubo estensibile Boomerang, disponibilein 2 versioni: 15 e 30 m. Questo tubo è adatto
per il balcone, la terrazzae il giardino, ma la
sua compattezza lorende anchecomodo peresseretrasportato in
auto, in camper oin barca.
Boomerang associa allacaratteristica dell’estensibilità, in quanto si allungafino a 3 volte, la robustezza e la qualità. Viene fornito
completo di raccordi, presa rubinettoe pistola multigetto 7 funzioni.
Nebulizzatori a batteriaLa gamma di nebulizzatori abatteria di Ribiland sicaratterizza per la sua grandepraticità e per una comoditàd'utilizzo senza eguali. Grazie aimodelli Pila non c'è bisogno dipompare per generare la
pressione, in quantol'operazione di trattamento sieffettua senza sforzi e con unsolo gesto.I modelli disponibili sono:Pila 8 con capacità di 8 litri,
Pila 20, a spalla con unacapacità di 20 litri, e ilmodello Pila 16, che puòessere utilizzato sia aspalla sia trascinatograzie al carrello con
ruote rimovibile.
Utensili manualiper ogni esigenzaPer le varie operazionida eseguire in giardino,Ribiland propone una lineacompleta di utensilimanuali.Alla gamma attuale,composta da attrezzi perfiori in soft touch, forbici ecesoie di varie capacità ditaglio, si aggiungono iraccogli frutta, i nuovi sacchimultifunzione di raccolta e ilegacci scratch.
Una completa gamma di pompeRibiland propone una gammaconsolidata in termini dicompletezza e affidabilità dipompe, adatte sia all'usoprivato sia a quello deiprofessionisti. Creatanella sua totalità per usiintensivi, la linea ècomposta da pompesommerse, pompe digrande profondità, pompedi super ficie, una gammaprofessionale,motopompe e tuttal'accessoristicanecessaria per ilcompletamento.
Per informazioni:www.ribimex.it
Ribilandsi specializza sempre di più
nel mondo garden
big line <<Ribimex
Ribiland, la linea giardino del gruppo Ribimex che quest'anno festeggia 45 anni di attività,amplia la sua gamma di prodotti per rispondere sempre meglio alle esigenze di
funzionalità del reparto giardino. Il catalogo spazia su varie tipologie merceologiche:dall'irrigazione alle pompe, dai nebulizzatori agli utensili manuali, dal motorizzato alle
attrezzature per esterno.
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NORCOM
7 attrezzi per il barbecue in uno Si chiama Flameboy e racchiude in sé 7 strumenti differenti per il barbecue: pinza, forchettone, spatola,
lama seghettata, cavatappi, apribottiglie e vano porta accendino. Questo oggetto multiuso, prodotto daAsado Grill e importato e distribuito in esclusiva per l’Italia da Norcom, permette di risparmiare tempo e spa-zio preziosi. Oltre a evitare continui viaggi in cucina per recuperare i diversi attrezzi durante una grigliata,
Flameboy permette di portare consé un solo strumento quando ci sireca, per esempio, in campeggio.Inoltre, pesa solo 250 g. ed è smon-tabile e lavabile in lavastoviglie.
www.norcom.itwww.asado-grill.com
PRANDI
Il nuovo laccio per tronchiArriva dall’Olanda Woodstrapper, il nuovo laccio per tronchi dicui Prandi è rivenditore autorizzato per l’Italia. Questo nuovo
prodotto, composto da una cinghia a elevataresistenza combinata con una molla e una fib-bia, ha una duplice funzione: prima e dopo lospacco della legna permette di trasportarecomodamente il pezzo di tronco o i ceppi tagliati; durante le operazioni di taglio,invece, tiene uniti i vari ceppi, evitando che cadano a terra e debbano poi esse-re raccolti uno a uno. In questo modo, Woodstrapper permette di risparmiaretempo e fatica.
www.a-prandi.it
COPYR
L’innovazione di Copyr per il controllo delle lumacheMetarex M è un’esca lumachicida in granuli per il controllo di lumache, limacce e chiocciole sucolture orticole (anche leguminose), frutticole e ornamentali. Il prodotto sfrutta le capacità olfat-tive delle lumache per assicurare la migliore attrattività, grazie alla presenza di sostanze appeti-bili che ne facilitano l’ingestione. La formulazione consente una riduzione della dose letale con conseguente maggior rapidità dimetabolizzazione e quindi di efficacia. Metarex M infatti garantisce una massima resa per mq conla più bassa dose di utilizzo (500 g/1.000 mq) e un miglioramento dell’efficacia con la più bassaconcentrazione di attivo (2,5% di metaldeide) presente sul mercato. Le esche sono sviluppate per resistere in condizioni di forte umidità, fango e pioggia, garantendouna lunga persistenza al suolo fino a oltre 10 giorni. Il prodotto è disponibile in forma granularein un astuccio da 250 g o da 750 g.
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www.copyrgiardinaggio.it
GF
Avvolgitubo leggeri e maneggevoliAquabag, il nuovo avvolgitubo in versione mini è ideale per irrigare piante, fiori e vasi col-locati su terrazzi, balconi, verande e giardini di piccole dimensioni. Grazie alla duplicemodalità di utilizzo, appoggiabile a terra o trasportabile, Aquabag è estremamente pra-tico, poiché compatto e leggero. Il nuovo design accattivante lo rende per fetto permomenti all’aria aperta ancora più piacevoli. Completo di 11,5 m di tubo, raccordi, lancia e presarubinetto indoor-outdoor (per rubinetti da esterno ointerno), è disponibile in vari colori: lime, fuxia, blue eorange.
www.gfgarden.it
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Cuore di concime, della lineaCuore di Bio lanciata daVigorplant, è un concimeliquido organico, consentito in
agricoltura biologica, derivatodalla lavorazione di sostanze
vegetali nobili. Contiene biostimolantinaturali, macro e microelementi, ma non solo.L’originale formulazione Vigorplant, infatti, haprevisto anche l’aggiunta di Boro, Manganese eFerro: il primo è un oligoelementoindispensabile per la crescita, che esalta lafioritura e la maturazione; il secondo è dicentrale impor tanza per il metabolismodell’azoto, che è l’elemento principale dellanutrizione; il terzo è invece fondamentale nelprocesso di fotosintesi, per evitarel’ingiallimento fogliare.Cuore di concime favorisce inoltre l’attivitàbiologica del terreno, stimolando i processienzimatici e la moltiplicazione della microfauna
e microflora terricola, grazie alsuo elevato contenuto dipolisaccaridi.Per queste sue peculiaricaratteristiche, Cuore di
concime può essereimpiegato su tutti i terriccie in tutte le colture peraccelerare la crescita,favorire la fioritura, lamaturazione, lacolorazione e ilcontenuto zuccherinodei frutti.Cuore di concime èfornito con un praticoe accattivanteespositore capace dicontenere 60 flaconida 1 litro.
Vigorplant presenta
Cuore di concime,adatto a piante verdi e fiorite, frutta e ortaggi
big line <<Vigorplant
Per informazioni:www.vigorplant.it
FITT
Yoyo, un tubo innovativo Yoyo di Fitt è il tubo brevettato che si allunga e si accorcia da solo: robusto e duraturo, pratico e maneggevole, facile da avvolge-re senza ricorrere all’avvolgitubo. La sua struttura ad alta tecnologia previene la formazione di nodi e attorcigliamenti, garantendofacilità d’utilizzo e flusso d’acqua costante. Grazie a una composizione a base di elastomeri priva di PVC e di ftalati, il tubo risulta
leggero e allo stesso tempo resistente, sicuro e di elevata qualità sotto il sigillo delMade in Italy. Yoyo è il tubo zero fatica, 100% divertimento: una volta aperto il
flusso dell’acqua, si allunga velocemente e in pochi secondi è pronto all’uso.Svuotato dall’acqua, questo tubo torna alla dimensione originale, rivelan-
dosi facile da riporre e salva-spazio. Morbido e compatto come un gomi-tolo di lana, Yoyo è facile da trasportare e idoneo per i più diversi uti-
lizzi: per innaffiare orti e giardini, per il terrazzo, per lavare mobili da giardino, bici-clette, giocattoli, per il campeggio e in barca. Yoyo ha di recente ottenuto la certifi-cazione del prestigioso ente tedesco Tüv Sud.
www.fitt.it
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JOHN DEERE
La nuova generazione di tosaerba autonomiTango E5 Serie II è il nuovo tosaerba autonomo di John Deere, pensato per curareil prato automaticamente in base alle indicazioni programmate dal suo proprietario.Silenzioso e performante, è dotato di un doppio alloggiamento che ne protegge icomponenti principali e ne permette l’utilizzo con qualsiasi condizione metereologi-ca. Grazie alla forward technology, Tango si muove sul prato in maniera fluida ecostante, sterzando prima di raggiungere il cavo perimetrale nascosto e con 3 pos-sibili velocità, da 36 a 44 cm/sec. La batteria agli ioni di litio garantisce al tosaer-ba una potenza sufficiente per coprire superfici erbose fino a 2.200 mq; una voltaesaurita la batteria, Tango si dirige autonomamente verso la stazione di carica. Disponibile a partire dalla primavera 2016.
CARGILL
Nuovo look per la linea OscarCargill rinnova Oscar, la linea del suo brand Raggio di Sole pensata per il benessere quotidiano dei gatti adulti di ogni razzae taglia. 5 le varietà di bocconcini disponibili: con manzo, pollo, tonno, vitello o coniglio. Tutti i prodotti della linea Oscar sonoalimenti completi e bilanciati, studiati da Raggio di Sole per soddisfare anche i palati felini più esigenti. I bocconcini sono arric-
chiti con vitamine e minerali per il benessere ela salute dei gatti, ma totalmente privi di colo-ranti e conservanti. Le ricette prevedono ingre-dienti di alta qualità e cotti lentamente, pergarantire un’elevata digeribilità e un saporeappetitoso. La linea Oscar è disponibile in lat-tine da 400 g. l’una.
www.raggiodisole.biz
www.deere.it
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DIGIPLASTICS
I vasi BloemBagz vestono le piante con eleganza Belli, pratici, colorati ed ecologici: sono i nuovi vasi in tessuto della linea BloemBagz, prodot-ti da Bloem e distribuiti in Italia da Digiplastics, grande novità della primavera 2016, perfettiper il giardinaggio domestico sia in interno sia in esterno. Il loro tessuto, realizzato con plasti-ca riciclata proveniente dal riutilizzo delle bottiglie, non sbiadisce, è resistente e lavabile in lava-trice. I prodotti della gamma sono dotati all’interno di un rivestimento supplementare per il control-lo dell’umidità e hanno alla base dei fori per una migliore circolazione dell’aria, creando così unambiente ottimale per le radici delle piante.I vasi Bloem sono disponibili in una varietà di colori alla moda, dimensionie stili, tra cui i modelli ideati appositamente per la coltivazione di fragole,patate ed erbe aromatiche. Tutta la linea, inoltre, è dotata di pratiche mani-glie sui lati che consentono di spostare i vasi facilmente e senza fatica.
www.digiplastics.co.uk www.bloembagz.it
La nuova collezione Fertil.Prodotti e taglie su misura
per i vostri clienti.
Una nuova linea di prodotti specificamente concepita per rendere il consumatore autonomo nella scelta del prodotto più adatto. Abbiamo scelto di parlare un linguaggio nuovo agli utenti del nostro marchio: quello delle taglie, esattamente come nell’abbigliamento (S, M, L, XL), coadiuvato da pratiche tabelle interpretative del rendimento delle con-fezioni (n° di vasi realizzabili). Vendere il terriccio diventa più facile.
Fertil SrlCalcinate (BG) - Italy - www.fertil.it
Produzione e Distribuzione per il Sud Italia:Fertileva s.r.l. - Laterza (TA) - Italy - www.fertileva.it
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Tipo di contenitore N. contenitori
realizzabili
Balconetta 450 x 250 mm 2 - 3
Balconetta 550 x 250 mm 2 -3
Balconetta 650 x 250 mm 2
Vaso diametro 14 cm 37 - 40
Vaso diametro 16 cm 21 - 23
Vaso diametro 18 cm 16 - 18
Ciotola bassa diametro 30 cm 5 - 6
100% ITALIANO
LTAGLIAUN ESEMPIO: