Post on 11-Aug-2020
RASSEGNA TEATRALE IN
PIEMONTESE
TEATRO BAUDI DI SELVE
VIGONEVIA VICOLO DEL TEATRO 1
FIDAS ADSP ONLUS ZONA VI
Comune di Vigone
Doriana Nasi Capozona VI
Vice Presidente Fidas Adsp
“ L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo ”
E’ sulla base di questo pensiero di Sofocle che un
gruppo di amici della Fidas Adsp ha deciso di
realizzare una rassegna teatrale in piemontese.
Perché questa scelta? Perché abbiamo pensato che la
nostra mission non sia solo quella di offrire ai
cittadini ed ai donatori di sangue la possibilità di
effettuare i prelievi “sottocasa”, ma anche quella di
coinvolgere quest’ultimi in alcuni momenti di
svago. Perché in un’epoca di comunicazione globale,
di sistemi telematici, di internet parlare di lingua
piemontese? Perché portare in scena questa forma di
teatro definita da alcuni come di serie B? Perché
nella lingua piemontese possiamo ritrovare la
nostra storia, le nostre origini, i nostri usi, i nostri
costumi, le nostre tradizioni. Perché questa lingua
con i suoi suoni e la sua musicalità ci fornisce quelle
certezze della nostra provenienza, delle nostre
radici alle quali siamo e saremo ancorati. Che cosa
ci aspettiamo da questo nostro progetto? In primo
luogo di farVi divertire e, poi, di raccogliere un buon
numero di fondi da devolvere alla Federazione
Malattie Rare Infantili dell’Ospedale Regina
Margherita perché crediamo che il vero piacere del
dono sia tutto nell’immaginazione della felicità del
destinatario.
Un progetto di
Zona VI
Dona il sangueSalva una vita
FIDAS – ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE PIEMONTE Via Ponza, 2 - 10121 Torino, Italia – www.fidasadsp.it
Claudio Restagno
Sindaco di Vigone Comune di Vigone
“ La vostra felicità è nel bene che farete, nella gioia
che diffonderete, nel sorriso che farete fiorire, nelle
lacrime che avrete asciugato!” Non so se la Fidas
avesse in mente queste parole di Raul Follereau
quando ha pensato ad alcuni piccoli ospiti del
Regina Margherita ed alle loro famiglie: sta di fatto
che i nostri donatori di sangue ancora una volta
hanno saputo stupirci per la loro sensibilità e
generosità. Senza grandi proclami, in punta dei
piedi come è loro abitudine, e questa volta con un
pizzico di “Piemunt…”. A loro l’augurio di un
grosso successo dell’iniziativa, a noi l’invito a
sostenerla con la nostra presenza ed altrettanta
generosità.
CHI SIAMO
La Federazione Malattie Rare Infantili (FMRI) è un
organismo di collegamento e coordinamento che si
pone l’obiettivo di sostenere e di aiutare nelle loro
attività le associazioni di volontariato che si
occupano delle malattie rare. Intende favorire e
facilitare le iniziative scientifiche e culturali, fornire
una consulenza bio-psico-sociale relativa alle
disabilità annesse e connesse alle malattie rare,
nonché elargire un’informazione capillare tramite
l’organizzazione di convegni, seminari ed eventi
pubblici di vario genere, e con pubblicazioni a
carattere scientifico e divulgativo. Intende inoltre
promuovere e valorizzare l’identità e la specificità
del volontariato come risorsa della persona umana
e come espressione della gratuità del servizio
nell’ambito sociale e della solidarietà. Attraverso
una consolidata rete di contatti stabilita con il
Tavolo Tecnico per le Malattie Rare della Regione
Piemonte e Valle D’Aosta e con i professionisti
afferenti ai Centri e i Reparti ospedalieri della Rete
Interregionale per le Malattie Rare del Piemonte e
Valle d’Aosta, propone l’adozione agli organi
istituzionali competenti di provvedimenti
legislativi e normativi a favore dei pazienti e dei
loro familiari.
LE MALATTIE RARE
All’interno della Comunità Europea vengono
definite “malattie rare” quelle patologie, fortemente
disabilitanti, che hanno una prevalenza inferiore a 5
persone ogni 10.000 abitanti. La bassa prevalenza
però non significa che le persone disabili affette da
malattia rara siano poche. Si tratta, infatti, di un
fenomeno che colpisce milioni di persone in tutta
Europa, centinaia di migliaia di pazienti in Italia.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
stima che il numero di malattie rare conosciute e
diagnosticate oscilla tra le 7.000 e le 8.000.
La rarità di tali patologie fa si che i pazienti che ne
sono affetti sperimentino maggiori problematiche
rispetto ai pazienti affetti da patologie comuni. Le
difficoltà che essi incontrano riguardano sia
l’aspetto diagnostico e di carenze di precise
informazioni anche tra gli operatori sanitari non
specialisti in tali patologie, sia la carenza di
opzioni terapeutiche – in particolare farmacologiche
- sia l'impatto emotivo e il vissuto di isolamento
che affligge i pazienti e i loro familiari.
Oltre a queste disabilità, si tratta spesso di
malattie che minacciano la vita dei pazienti, che
sono cronicamente debilitanti e disabilitanti a
livello bio-psico-sociale. Le persone colpite da
malattie rare raccontano spesso delle complicazioni
che affrontano ad essere ascoltate, informate e
indirizzate verso strutture mediche competenti, ad
ottenere una corretta diagnosi e una terapia
appropriata, oltre a un servizio adeguato di
continuità assistenziale, con il risultato di un
enorme spreco di tempo, di energie e di denaro,
privato e pubblico.
LE NOSTRE INIZIATIVE
- E’ attivo uno “Spazio di ascolto, formazione e
orientamento” per le malattie rare e la disabilità,
nato dalla volontà espressa dai pazienti, dai loro
familiari e dalle associazioni con l'obiettivo di
aiutarli ad uscire dall'isolamento sociale,
consentendo loro un miglior utilizzo delle strutture
sanitarie e di quanto messo a disposizione dagli enti
pubblici e dal volontariato sociale. Nello specifico,
lo Sportello intende offrire: al paziente, alla
famiglia e alle associazioni un punto di riferimento
a cui rivolgersi per manifestare i propri bisogni in
termini bio-psico-sociali ed esistenziali, ricevere
risposte adeguate al fine di ottenere una diagnosi
corretta, una terapia appropriata e un servizio
adeguato di continuità assistenziale; al personale
medico-sanitario il collegamento funzionale e
scientifico con le Strutture della Rete delle Malattie
Rare quale strumento in grado di assicurare un
approccio complessivo ai bisogni del paziente e per
mettere in atto una cura globale.
- Elargizione di borse di studio annuali per la
ricerca scientifica relativa alle malattie rare.
- Partecipazione a eventi pubblici per la
sensibilizzazione della popolazione in merito alle
problematiche vissute dalle persone affette da
malattie rare e dai loro familiari.
- Pubblicazioni a carattere scientifico e divulgativo.
Il Presidente
Prof. Alberto Musso
SABATO 9 MARZO 2013 ORE 21.00
Una commedia comicissima tratta dal celebre testo “Finestre sul Po”, che sarà molto apprezzato dal pubblico amante del genere teatrale del grande Erminio Macario. La storia pone al centro un maldestro, squattrinato e chiacchierone prete di campagna che è travolto dalla esuberante personalità degli altri personaggi in un caleidoscopio di situazioni ESILARANTI . Tra pulsioni umane e doveri religiosi, teneri affari di cuore e giochi audaci di passione gli toccherà, suo malgrado esser testimone …… ed a Don Fedele arriveranno tanti guai… in processione!!!!
La commedia, nelle varie edizioni proposte dalla Compagnia, è prossima alle 90 repliche e ha varcato anche i confini della nostra regione: in Veneto, in Valle d’Aosta ed in Lombardia.
SABATO 16 MARZO 2013 ORE 21.00
SABATO 6 APRILE 2013 ORE 21.00
ANTEFATTO: Alfredo è un ragazzo sveglio ma timido, succube della
madre vedova e despota che vuole a tutti i costi condizionargli la vita. Per sfuggire a questa sorta di gabbia, Alfredo va a vivere da solo. La madre,
dapprima si oppone, poi, per non compromettere il rapporto col figlio, acconsente, a patto di poterlo aiutare, almeno all'inizio, visto che Alfredo non ha lavoro, pagandogli l'affitto e una colf che lo aiuti nelle faccende di
casa. In realtà, Matilde si procura, in questo modo, un'arma per ricattare Alfredo e, contemporaneamente, mette in casa sua un'informatrice
(Virginia) pagata più per riferire quello che il figlio fa o medita di fare,
che per svolgere le faccende di casa. Virginia è una vecchia gobba, scorbutica a tratti maleducata, indisponente e senza paura, che,
inizialmente, esegue alla perfezione il lavoro che Matilde le ha affidato. Infatti, Matilde viene a scoprire che Alfredo ha una fidanzata, reale motivo per cui il ragazzo ha voluto andarsene di casa, e la cosa la manda
prima in depressione e poi in bestia. Viola, è una ragazza moderna, completamente emancipata, decisa ma dolce, con idee molto chiare sul
futuro e sul suo ruolo nella vita di Alfredo. I contrasti con Matilde sono
inevitabili. Utilizzando Virginia, Matilde insinua in Alfredo dubbi su dubbi nei confronti di Viola, facilitata in questo dal fatto che la ragazza è
un'hostess. Alfredo è innamorato di Viola ma, alla fine, decide di
lasciarla; il tarlo della gelosia e del dubbio lo fa stare troppo male. Lo fa, però, mandandole un SMS mentre lei è in viaggio in Argentina che
dovrebbe durare un paio di mesi. Nel frattempo, Matilde non perde tempo e inserisce nella vita di Alfredo una ragazza di sua fiducia, facilmente manovrabile: Petunia, ex compagna di elementari di Alfredo,
da sempre innamorata del ragazzo.
SABATO 20 APRILe 2013 ORE 21.00
La commedia, ambientata in un’abitazione
benestante della Torino degli anni ’30, racconta le
vicende famigliari di Felice Carognèt e sua moglie
Erminia, già vedova di Cesare Capissa. In casa
Carognèt, Erminia e la serva Rosa non fanno altro
che parlare della “buonanima di Cesarin”,
ricordandolo e lodandolo in continuazione, ma con
l'arrivo del notaio Bertot di Aosta si verrà a
scoprire che il defunto, in vita, non era poi
quell'esempio di virtù come veniva descritto dalla
moglie. Cesarin Capissa infatti, per motivi di
lavoro, conduceva una vita parallela ad Aosta con
una “seconda moglie" che rimasta anche lei vedova
va ad abitare nello stesso palazzo di Erminia.
Diventa così facile immaginare che tutto questo
comporterà una serie di equivoci strappa risate.
SABATO 11 MAGGIO 2013 ORE 21.00
Commedia brillante in tre atti in lingua piemontese (tratto
da “ Le Pillole d’Ercole” di Maurice Hennequin e Paul
Bilhaud)
Angelica e Luciano sono due giovani sposi che desiderano
ardentemente un figlio che non arriva. Su consiglio del dott.
Lavira, amico di Luciano decidono di sottoporsi ad una
cura termale adatta allo scopo alle terme di Montecatini.
Ma una vecchia storia, che Luciano aveva ormai
dimenticato viene improvvisamente alla luce nella persona
di un marito geloso. Il dott. Lavira escogita una soluzione
per salvarlo, tenendo la moglie all’oscuro di tutto. Come
però accade il rimedio è peggiore del male, e non va com’era
previsto. La vicenda si dipana quindi attraverso una serie
di situazioni divertenti e di equivoci causati dalla presenza
di coloriti personaggi soprattutto complicata dall’esistenza
di strane pastiglie “ medicinali”.
SABATO 25 MAGGIO 2013 ORE 21.00
L’ òmdal fior an boca
(Traduzione in lingua piemontese dall’omonimo
atto unico di Luigi Pirandello)
Sinossi
Con questo lavoro breve, Pirandello compie una formidabile investigazione sulla fragilità umana e contemporaneamente sulle tecniche di sopravvivenza che gl’individui riescono ad escogitare pur di mettere in scacco il male che li affligge. Nel contempo mette a nudo le difficoltà di relazione che l’indifferenza, l’incomprensione, la superficialità o l’amore suscitano, in questi casi, nei rapporti interpersonali.
La traduzione in piemontese, con buona pace dei linguisti ben pensanti, da un lato risponde alla necessità di dimostrare con una provocazione, a chi si ostina a considerare il teatro dialettale esclusivamente come teatro-farsa, una sorta di valvola di sfogo di bassa lega contro le difficoltà del quotidiano, che il teatro “dialettale” può anche essere altra cosa; dall’altro, dimostrare che un testo, se valido, può essere rappresentato in qualsiasi lingua poiché sono i contenuti ad essere importanti e non la lingua utilizzata per esprimerli. Questa semmai può essere importante come elemento di completezza culturale rispetto al luogo in cui si recita.
Përsonagi e ator
L ’ombra Paòla Aime Ë l cambrè Luis Marmò Ël pacific aventor Valterinò Ciaton L’òm dal fior an boca Vitòrio Aime Tradussion e Regia Vitòrio Aime
J’ATOR
BUON
DIVERTIMENTO !!
www.tipografiaedelweiss.it