Post on 01-May-2015
Fibrillazione e Tachicardia Ventricolare
DEFIBRILLAZIONE
Ritmi della salvezza
TACHICARDIA E FIBRILLAZIONE
L'IMPORTANZA DEL TEMPO
LESIONI IRREVERSIBILI
LO SCOPO DEL BLSD
OBIETTIVO PRINCIPALE DEL BLS
LA FUNZIONE DEL DAE
LA TEMPESTIVITA' DELL'INTERVENTO
LA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA
NOTA
DAE
Mandare a prendere immediatamente il DAE
CANNULA FARINGEA
MANOVRA GAS-POLSO
PROBLEMI RESPIRATORI
REGOLE IMPORTANTI
IL PUNTO DI REPERE PER RCP
IL MASSAGGIO CARDIACO
IL MASSAGGIO CARDIACO
IL MASSAGGIO CARDIACO
COMPRESSIONI SENZA INSUFFLAZIONI
IL PERSONALE SANITARIO
DUE SOCCORRITORI
PERICOLOSITA' DAE
TIPI DI DEFIBRILLATORI
MANUALE SEMI AUTOMATICO ESTERNO (DAE)
DEFIBRILLATORE MANUALE
DEFIBRILLATORE MANUALE
NORME DI SICUREZZA
SEQUENZA OPERATIVA
QUANDO?
COLLEGAMENTO ELETTRODI
CASI PARTICOLARI
ANALISI IN ATTO
EROGARE LO SHOCK SE INDICATO
Se il DAE riconosce un ritmo defibrillabile annuncia "shock consigliato", si
carica in pochi secondi e, emettendo un suono di allarme, invita con comandovocale ad erogare lo shock.
VIA IO – VIA TU – VIA TUTTI
A questo punto il soccorritore che sta utilizzando il DAE dice ad alta voce
“VIA IO; VIA TU; VIA TUTTI” assicurandosi che
né lui stesso,né un suo eventuale collaboratore,
né nessun altro degli astanti sia in alcun modo a contatto col paziente e, continuando ad osservare la scena, eroga lo
shock premendo il pulsante di scarica.
ATTENZIONE!!!!!!!!!
La scarica non va in nessun caso erogatase vi è il sospetto che vi siano pericoli per la
sicurezza (ad esempio paziente esoccorritori a contatto con una pozza d’acquao su una superficie elettroconduttrice come
una scala in ferro).
LA SEQUENZA CONTINUA
Dopo l’erogazione di una sola scarica il DAE invita a riprendere immediatamente
la RCP.
Il soccorritore deve quindi eseguire per 2 minutila RCP 30:2 (circa 4-5 cicli).
NOTA BENE
ANALISI
Dopo 2 minuti di RCP il DAE procede con l’analisi del ritmo cardiaco.
In questa fase la RCP può essere momentaneamente interrotta per non interferire con il DAE.
Se persiste un ritmo defibrillabile il DAE comunica “shock consigliato” e si procede con un'altra scarica
Nel caso di un ripristino di ritmo elettricamente corretto o evoluzione in asistolia il DAE indica "shock non consigliato" ed invita a riprendere immediatamente le manovre di RCP 30:2 per 2 minuti.
QUANDO INTERROMPERE RCP
I cicli di RCP non vanno mai interrotti se non per consentire l’analisi del ritmo al DAE
o in presenza di chiari segni di ripresa del circolo (il paziente riprende a respirare).
L'IMPORTANZA DEL RCP
Dopo una defibrillazione efficace(ripristino di un ritmo valido) è necessario circa
1 minuto prima che il cuore sia ingrado di generare un polso valido
ed un adeguato circolo.
Durante questo periodo, se non si sostiene il circolo con l’RCP, l’ipossiemia
può determinare una rapida ricaduta del ritmo in fibrillazione ventricolare .
RCP PRIMA DEL DAE
QUANDO RICONTROLLARE?
L'IMPORTANZA DEL RCP
PERICOLOSITA' DEL RCP
E' dimostrato che il massaggio cardiaco di per sé non induce la fibrillazione ventricolare
e non è pericoloso anche in presenzadi circolo spontaneo.
PBLSPBLS
Pediatric Basic Life SupportPediatric Basic Life Support
PBLS
CLASSIFICAZIONE PER ETA'
FASE INIZIALE
Arrivo sul posto e valutazione ambientale
Assicurarsi che non ci sia pericolo per il paziente e per il soccorritore
Valutazione Coscienza
Scuotere leggermente il bambino e chiamarlo per vedere se risponde
Se COSCIENTE Si procede con l'apporto morale per valutare la funzione
neurologica; si chiede il nome e se ha dolori Se INCOSCIENTE
Chiamare aiuto. Chiamare il soccorso avanzato Si procede con il BLS con il posizionamento del corpo e
quindi con le fasi ABC
Posizionamento
Allineare il bambino su una superficie rigida Nel lattante si pone un supporto sotto le spalle per
compensare le dimensioni della testa. Slacciare il dorso per facilitare la respirazione
FASE A - AIRWAYS
Valutazione pervietà vie aeree
Aprire la bocca del bambino e osservare la presenza di ostruzioni varie e se possibile rimuoverle
In caso contrario lasciarli in posizione evitando di peggiorare l'ostruzione
PERVIETA' VIA AEREE
FASE B - BREATHING
Valutazione funzione respiratoria
Guarda il torace Ascolta i rumori respiratori Senti il respiro sulla guancia Si effettua il GAS per 10 secondi
Se respira
Si ritorna alla fase della valutazione della coscienza
Se non respira
Si effettuano 5 insufflazioni e almeno 2 devono essere efficaci Nel lattante si insuffla con bocca-bocca/naso
Successivamente si passa alla fase C
FASE C - CIRCULATION
VALUTAZIONE POLSO/SEGNI
Valutazione polso
Lattante Sull'arteria brachiale o femorale per 10 secondi
Bambino Sull'arteria carotide per 10 secondi
Polso presente
Si assicura la funzione respiratoria con 20 insufflazioni al minuto cioè una ogni 3 secondi
NUOVE LINEE GUIDA
Prima: 5 ventilazioni iniziali per poi proseguire con un rapporto compressioni/ventilazioni 5:1
Adesso: sebbene non sia ancora stato riportato nei documenti pubblicati dall'IRC, nel BLS pediatrico l'ERC 2005 indica che restano invariate le 5 ventilazioni iniziali, il rapporto compressioni/ventilazioni diventa 15:2 nei neonati.
RAPPORTO COMPR/INSUFFLA
15:2 O 30:2
Il rapporto compressione : ventilazione nella RCP è di 30:2 per tutti i soccorritori per tutte le vittime
eccetto i neonati
NUOVE LINEE GUIDA
PUNTO DI REPERE PER RCP
PUNTO DI REPERE PER RCP
TECNICA RCP
TECNICA RCP
Rivalutazione
Dopo il primo minuto si fa la rivalutazione partendo dal polso e quindi il gas
Dopo il primo minuto si fa la rivalutazione partendo dal polso e
quindi il gas Il battito riprende Il battito non riprende
Il battito riprende
Si rivaluta la funzione respiratoria con il GAS
Si rivaluta la funzione respiratoria con il GAS
Il respiro è presente Il respiro è assente
Il respiro è presente
Si procede alla valutazione dello stato di coscienza Se cosciente
Apporto morale e valutazione della funzione neurologica Se non cosciente
Posizione Laterale di Sicurezza
Il respiro è assente
Si assicura la respirazione con 20 insufflazioni al minuto, in seguito si rivaluta partendo dal polso; se non riprende si continua per altri 3 minuti
DEFIBRILLAZIONE
DEFIBRILLAZIONE PEDIATRICA
TRATTAMENTO CON IL DAE
UTILIZZO DAE