Esempi di storia industriale italiana

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Lezioni di Storia del NovecentoITET “L. Einaudi” - Bassano del Grappa

STORIA ECONOMICO-INDUSTRIALE ITALIANA

2. Tra crisi ed opportunità di innovazione, esempi nella storia industriale italiana

PremessaDall’artigianato all’industria attraverso innovazione e scoperte

Caratteri dell’innovazioneun’idea semplice, non necessariamente di alto contenuto tecnologico, capace di rivoluzionare un mondo senza soppiantare del tutto ciò che esisteva e di imporsi come nuovo paradigma

non è il gesto di un eroe o di un genio, ma il frutto di un processo collettivo, che coinvolge chi produce l’idea e chi la accoglie

non è un processo lineare - non sempre l’innovatore è capace di giudicarne la portata -

mette in contatto mondi diversi, crea cortocircuiti fra saperi separati, rompe schemi e consuetudini

Primo esempioLa pervicacia di un ragazzino curioso e sfortunato

Secondo esempioL’incontro tra l’imprenditore visionario ed il ragazzino fortunato

“Le cose nuove si fanno solo con i giovani. Solo i giovani ci si buttano dentro con entusiasmo, e

collaborano in armonia senza personalismi e senza gli ostacoli derivanti da una mentalità consuetudinaria”.

“Nel campo dell’elettronica, ove soltanto le più grandi fabbriche americane hanno da anni la

precedenza, lavoriamo metodicamente da quattro anni dedicandoci a un ramo nuovo. Noi non

potremo essere assenti da questo settore per molti aspetti decisivo. Con ciò, tuttavia, nessun pericolo incombe sulle nostre produzioni: come l’industria aeronautica non ha fermato lo sviluppo di quella

automobilistica, così le calcolatrici elettroniche non sostituiranno, almeno per molto tempo, né le

addizionatrici, né le calcolatrici meccaniche. Esse si aggiungono soltanto a render possibile l’esistenza efficiente dei grandi organismi e a procurare ai

tecnici e operai italiani nuove occasioni di lavoro”

Terzo esempio“Mater artium necessitas”

le fibre tessiliLE FIBRE NATURALI sono ottenute da materiali esistenti in natura, mediante lavorazioni meccaniche. Possono essere di origine animale o vegetale. Tra le prime si ricordano la lana, la seta e la pelle, mentre tra le seconde il cotone, il lino e la canapa.

LE FIBRE ARTIFICIALI sono ottenute da prodotti naturali come cellulosa o proteine animali (latte) o vegetali (soia), che, attraverso processi chimici, vengono resi solubili. Le soluzioni ottenute, sono raccolte in un bagno di coagulo, che le fa rapprendere sotto forma di fili più o meno lunghi.

LE FIBRE SINTETICHE sono ottenute dalla trasformazione di composti chimici di sintesi, spesso derivati dal petrolio e ridotti in filamenti più o meno lunghi (pile, goretex, poliammide ...)