Dipartimento di Scienze Zootecniche Corso di MIGLIORAMENTO ... · Corso di MIGLIORAMENTO GENETICO...

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Corso di MIGLIORAMENTO GENETICO ANIMALE

Titolare: Nicolò Macciotta

Corso di laurea triennale in SCIENZE AGRO-ZOOTECNICHE

Università degli Studi di Sassari – Facoltà di Agraria

Dipartimento di Scienze Zootecniche

ZOOTECNICA

SCIENZA APPL ICATA CHE ST UDIA LE TECNICHE DELLE PRODUZI ONI ANIMALI

Ø Produzioni zootecnicheØ Specie animali di interesse zootecnicoØ Sistemi di produzioneØ Strumenti di miglioramento delle Produzioni

PRINCIPALI PRODUZIONI ZOOTECNICHE

1. CARNE

2. LATTE alimentari

3. UOVA

4. LANA, PELLI, LETAME… non alimentari

5. SPORT, CACCIA…

I numeri della zootecnia in Italia: capi allevati (Istat 2000)

184.731Equini171.343.324Avicoli

8.614.016Suini923.402Caprini

6.808.900Ovini181.951Bufali

6.046.506BoviniSpecie

IMPORTANZA DELLA PLV DELLA ZOOTECNIA SULLA PLV AGRICOLA

ITALIA

33%

67%

Settore Zootecnico

Altri settoridell'agricoltura

SARDEGNA

48%

52%

Settore Zootecnico

Altri settoridell'agricoltura

SPECIE DI INTERESSE ZOOTECNICO

SPECIE

“Insieme di individui aventi in comune numerosi caratteri (morfologici, fisiologici ed ecologici) capaci di riprodursi fra loro dando luogo ad una progenie illimitatamente feconda”

PRINCIPALI SPECIE DI INTERESSE ZOOTECNICO

Classe MAMMIFERIOrdine ARTIODATTILI, Sub ordine RUMINANTI,

famiglia BOVIDI

Bos taurus Bovino domesticoBubalus bubalis BufaloCapra hircus Capra domesticaOvis aries Pecora domesticaBos indicus Zebù

PRINCIPALI SPECIE DI INTERESSE ZOOTECNICO

PRINCIPALI SPECIE DI INTERESSE ZOOTECNICO

Ordine ARTIODATTILI, Sub ordine SUIFORMI, famiglia SUIDI

Sus scrofa Maiale domestico

Ordine PERISSODATTILI, famiglia EQUIDI

Equus caballus CavalloEquus asinus Asino

PRINCIPALI SPECIE DI INTERESSE ZOOTECNICO

PRINCIPALI SPECIE DI INTERESSE ZOOTECNICO

Ordine LAGOMORFI, famiglia LEPORIDI

Oryctolagus cuniculus Coniglio domestico

CLASSE UCCELLIOrdine GALLIFORMI Pollo domestico, Gallina

faraona, Fagiano, Tacchino

Ordine ANSERIFORMI Anatra, Germano, Tacchino

PRINCIPALI SPECIE DI INTERESSE ZOOTECNICO

RAZZE

RAZZA

“Insieme di individui della stessa specie che mostrano elevata rassomiglianza per i caratteri morfologici e funzionali trasmissibili ereditariamente”

CLASSIFICAZIONE RAZZE

In base all’attitudine produttiva:

RAZZE SPECIALI ZZATE

RAZZE A DUPLICE ATITUDINE

RAZZE RUSTICHE

Razze bovine con differente atti tudine produttiva

Razze ovine con differente attitudine produttiva

Siti Web sulle razze animali

www.politicheagricole.it/PRODUZIONE/ ZOOTECNIA/Razze/Index.htm

www.agraria.org/ zootecnia.htm

www.inapg.inra.fr/ dsa/especes

www.ansi.okstate .edu/breeds

Un po’ di terminologia zootecnica

Prodotto dell’accoppiamento tra individui di razze diverse

Meticcio

Prodotto dell’accoppiamento tra individui di specie diverse (es. mulo, bardotto)

Ibrido

Nome

Fanno eccezione i suini, gli avicoli ed i conigli dove il termine ibrido viene usato con il signi ficato di meticcio

Un po’ di terminologia zootecnica

GreggeGreggeMandriaInsieme di animaliCapretto/aAgnello/aVitello/aGiovaneCaproneMontoneBueMaschio castratoCapraPecoraVaccaFemmina adultaBeccoArieteToroMaschio adulto

CaprinaOvinaBovinaCategoriaSpecie

Un po’ di terminologia zootecnica

PuledroSuinettoGiovaneBrancoBrancoInsieme di animali

CastroneMaschio castratoGiumentaScrofaFemmina adultaStalloneVerroMaschio adulto

EquinoSuinoCategoriaSpecie

Un po’ di terminologia zootecnica: bovini

Femmina dal 1° parto in poiVaccaMaschio destinato alla macellazioneVitellone

Femmina durante la 1° gravidanzaGiovenca

Femmina da 1 anno sino al 1°Concepimento (15-24 mesi)

ManzaFemmina da 6 a 12 mesiManzetta

Giovane fino ai 6 mesi di etàVitello, Vitella

CategoriaTermine

Le produzione zootecniche: IL LATTE

In naturaEvento fisiologico che consente alla femmina

dei mammiferi di nutrire la prole nel primo periodo di vita

Dal punto di vista zootecnico:Prodotto della mungitura di fe mmine in

buono stato di salute ed in fase non colostrale

Destinazione produttiva del latte

ØCONSUMO DIRETTOØLatte alimentareØLatte dietetico

ØTRASFORMAZI ONE CASEARIAØFormaggiØYoghurtØGelati

PRINCIPALI SP ECIE CON CUI SI PRODUCE IL LATTE

Bovini → Consumo direttoTrasformazione casearia

Ovini → Trasformazione casearia

Caprini → Consumo direttoTrasformazione casearia

Bufalini → Trasformazione casearia

Produzione di latte. Un po’ di numeri (t x 1000)

14014472.685Bufala

112243211.987Capra

79028128.075Pecora

11.000210.564506.852Bovina

ItaliaEuropaMondoSpecie

Produzione del latte

ITALIA

91%

7%

1%

1%

BoviniOviniCapriniBufalini

SARDEGNA

38%

62%

Bovini+BufaliniOvini+Caprini

IL COLOSTRO

• primo secreto prodotto dopo il parto (1-5 gg).

Rispetto al latte:

• più grassi, proteine, minerali (>Na e Cl e <K), sali, vitamina A, Immunoglobuline, meno lattosio del latte

• Funzione immunitaria e lassativa

Composizione chimica media (in %) del latte nelle 4 principali specie ruminanti ed in quella umana

6.7

4.7

4.5

4.9

4.7

Lattosio

0.21.63.487.6Donna

0.73.87.283.6Bufala

0.73.44.686.8Capra

0.96.27.580.5Pecora

0.83.43.587.6Bovina

CeneriProteineGrassoAcqua

Fattori che influenzano la produzione quanti-qualitativa di latte

ØSpecieØRazzaØEtàØOrdine di partoØStagione di partoØStadio di lattazio ne ØAlimentazioneØTecnica di alleva mento

PROTEINE DEL LATTE

CASEINE (78% nel latte bovino)

αs1, k, β, αs2

SIEROPROTEINE (17%)

α-La, β-LgAZOTO NON PROTEICO (5%)

QUALITA’ DEL LATTE

• CONTENUTO LIPIDICO

• CONTENUTO IN SOSTANZE AZOTATE

• CONTENUTO IN LATTOSIO

• CONTENUTO IN CELLULE SOMATI CHE (CCS)

QUALITA’ DEL LATTE

• CARICA MICROBICA TOTALE (CMT)

• SOSTANZE INIBENTI (SI) E TOSSICHE

• INDICE CRIOSCOPICO

• pH

• ATTITUDINE TE CNOLOGICA

Bovini4 quarti

Ovini e caprini2 emimammelle

La produzione del latte si sviluppa attraverso la LATTAZIONE:

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

0 50 100 150 200 250 300

Giorni di lattazione

Prod

uzio

ne d

i lat

te (k

g/gi

orno

)

Parto

Picco di lattazione

Asciutta

25

35

45

55

0 50 100 150 200 250 300

Giorni in lattazione

Prod

uzio

ne d

i lat

te (k

g/d)

Curva di lattazione di una bovina

0

500

1000

1500

2000

2500

0 50 100 150 200

Giorni in lattazione

Prod

uzio

ne d

i lat

te (k

g/d)

Curve di lattazione di pecore da latte

Conoscenza della forma della curva di lattazione

ØGestione allevamentoØScelta degli animali da eliminareØPiani alimentariØValutazioni genetiche

Modellizzazione matematica

4

5

6

7

8

9

10

0 50 100 150 200 250

Giorni di lattazione

Con

tenu

to li

pidi

co (%

)

Curve di lattazione del contenuto li pidico del latte in pecore

4

5

6

7

0 50 100 150 200 250

Giorni di lattazione

Con

tenu

to li

pidi

co (%

)

Curve di lattazione del contenuto proteico del latte i n pecore

UN PO’ DI TERMINOLOGIA ZOOTECNICA

Fase di cessazione della produzione di latte

Asciutta

Giorno dal parto in cui viene raggiunto il picco

Tempo al picco

Produzione giornaliera massima raggiunta durante lattazione

Picco di lattazione

Rimozione del latte dalla mammella operata dall’uomo. Può essere manuale o meccanica.

Mungitura

Rimozione del latte dalla mammella mediante suzione

Poppata

UN PO’ DI TERMINOLOGIA ZOOTECNICA

Produzione di latte con contenuti prefissati di grasso e proteina

Latte normalizzato

Lattazione di lunghezza fissa, stabilita per rendere confrontabili le produzioni: 305 d nei bovini, 162 negli ovini, 270 nei bufali

Lattazione standardo tecnica

Quantità di latte prodotta complessivamente nel corso della lattazione

Produzione cumulat a

Modalità con cui la produzione di latte diminuisce dal picco verso l’asciutta

Persistenza

0

5

10

15

20

25

30

0 5 10 15 20 25 30 35 40

Weeks of lactation

Tes

t D

ay Y

ield

s (k

g)PERSISTENZA DI LATTAZIONE

IMPORTANZA DELLA PERSISTENZA DI LATTAZIONE

Nei boviniRidotto stress metabolicoMigliore fertilitàResistenza alle malattieRidotti costi di alimentazione

Caratteristiche lattazione nelle 4 speci e ruminanti

Entrambi

Entrambi

Naturale

Artificiale

Allattamento

no45280-300Bufala

Si28240-250Capra

Si28190Pecora

No60300-320Bovina

Stagionalitàgg al piccoDurata

Il ciclo produttivo e riproduttivo teorico della bovina da latte

PartoLattazione

305 giorni

Asciutta

60 giorni

365 giorni

Parto282 giorni83 giorni

Periodo diservizio

Gravidanza

Inseminazione

Il ciclo produttivo e riproduttivo della pecora da latte

PartoLattazione

210 giorni

Asciutta

150 giorni

365 giorni

Parto150 giorni210 giorni

Periodo diservizio

Gravidanza

Inseminazione

allattamento

UN PO’ DI NUMERI…………… .

2100 ± 590Bufala

500 ± 241Capra Saanen

210 ± 75Pecora Sarda8500 ± 2000Bovina Frisona

Produzione totale per lattazione (kg)

RIPRODUZIONE

Evento fisiologico mediante il quale le specie si perpetuano e si propagano

Aspetti produttivi

Miglioramento ge netico

STRETTA CONNESSIONE FRA PRODUZIONE E RIPRODUZIONE

Conessione fra produzione e riproduzione

PRODUZIONE DEL LATTELa lattazione inizia al parto

PRODUZIONE DELLA CARNELa carne si ottiene prevalentemente da animali giovani

PRODUZIONE DE LLE UOVAL’uovo è una cellula germinale

Caratteristiche attivi tà riproduttiva di alcune specie di interesse zootecnico (Secchiari, 2004)

143-15424-30 i.e.24-3614-196-8Pecora150-15430-36 i.e.26-4218-215-6Capra

----4-6 gg i.e.38-42 i.e.

51 i.e.

10-12 f.e.

Ovulazione(h)

30-33---4-63-4Coniglio329-3456-8 gg16-2410-24Cavallo112-11840-4818-245-6Suino

310-3305-4821-2213-14Bufalo

270-29012-3020-216-12Bovino

Durata Gravidanza(gg)

Durata Estro (h)

Durata ciclo estrale (gg)

Età alla pubertà(m)

ATTIVITA’ SESSUALE

Dalla PubertàContinua nei maschiCiclica nelle femmine

specie a ciclo continuo o poliestrali continuispecie a ciclo stagionale o poliestrali stagionali

ATTIVITA’ SESSUALE

poliestrali continuibovini, suini

poliestrali stagionalipecora, capra

CONSEGUENZE SUL SISTEMA PRODUTTIVO

UN PO’ DI TERMINOLOGIA ZOOTECNICA

Inseminazione effettuata dell’uomo con appositi strumenti

Inseminazione Strumentale o artificiale

Inseminazione ottenuta mediante accoppiamento naturale tra maschio e femmina

Monta

Introduzione del materiale seminale nelle vie genitali femminili

Inseminazione

Incontro tra la cellula germinale maschile, spermatozoo, e quella femminile, uovo, con formazione dello zigote

Fecondazione

Rapporto riproduttivo tra i sessi (maschio:femmine) in alcune specie di interesse zootecnico

500-8001:40-50Pecora

500-8001:30-50Capra

20.000-30.0001:20-40Bovino

Inseminazione strumentale

Monta

Impiego dell’inseminazione artificale

ØAumento capacità riproduttiva maschiØMiglioramento ge neticoØEliminazione del toroØSanità

UN PO’ DI TERMINOLOGIA ZOOTECNICA

Periodo che intercorre tra il primo salto fecondo e l’ultimo parto

Carriera Riproduttiva

Periodo che intercorre tra il primo parto e la fine dell’ultima lattazione (animali da latte)

Carriera Produttiva

Periodo di tempo intercorrente fra due parti consecutivi

Interparto

Numero di femmine accoppiate con un singolo maschio

Rapporto riproduttivo fra i sessi

UN PO’ DI TERMINOLOGIA ZOOTECNICA

Giovane pecora alla prima gravidanza (12-18 mesi)

Saccaia(regionale)

Riproduttore ovino maschio giovane (sino ai due anni)

Saccaio(regionale)

Riproduttore bovino maschio adulto (dai 2,5 anni)

Toro

Riproduttore bovino maschio dai 6 ai 2,5 anni

Torello

I PARAMETRI DELL ’EFFICIENZA RIPRODUTTIVA

Fertilitànumero di femmine che partoriscono sul totale di quelle in età riproduttiva

Prolificitànumero di nati per parto

Fecondità =fertilità x prolificitànumero di nati sul totale delle femmine in età riproduttiva

Un esempio degli ovini da latte

In un gregge di 100 pecore, 85 parti di cui 30 gemellari (totale nati=115)

Fertilità = 85/100 = 0.85

Prolificità = 115/85 = 1.35

Fecondità =fertilità x prolificità=0.85 x 1.35 = 1.15

I PARAMETRI DELL ’EFFICIENZA RIPRODUTTIVA

Riformaanimali che annualmente escono dall’allevamento

In base alla cause :

Involontaria = Malattia, morte etc.

Volontaria = Scarso livello produttivo, età

I PARAMETRI DELL ’EFFICIENZA RIPRODUTTIVA

Rimontaanimali giovani che annual mente entrano in allevamen to per sostituire gli animali riformati

La mandria (o il gregge) sono composti da animali di diverse classi di età.

QUOTA DI RIMONTA PER ALCUNE SPECIE DI INTERESSE ZOOTECNICO

20-25%Ovini

12-15%Bovini rustici

12-15%Bufali

18-20%Bovini da carne

18-20%Caprini

25-30%Bovini da latte

Dipende dal tipo di allevamento e dalla durata della carriera pr oduttiva:

CONSEGUENZA DELLA RIMONTA

Es su una mandria di 100 bovine adulte (quota rimonta 25%):

Vitelle 31Manze 28Vacche al primo parto 25Vacche adulte 100

CONSEGUENZA DELLA RIMONTA

Quante vacche debbo inseminare per avere 31 vitelle?

Rapporto tra sessi alla nascita 0.5Fecondità 0.85

n.Vitelle = n.vacche x fecondità x rapp. sessi

n.vacche = n.Vitelle /(fecondità x rapp. Sessi)n.vacche = 31 /(0.85 x 0.5)= 73

SISTEMA ZOOTECNICOOrganizzazione delle singole parti che compongono

un sistema produttivo basato sull’allevamento di specie animali a fini economici

Ambiente fisicoAnimaliProduzioniMezzi tecniciLavoroCapitali

La struttura generale d ell’allevamento

CRITERI CLASSI FICAZIONE SISTEMI ZOOTECNICI

1) PRODUTTIVITA ’ E LEGAME CON LA BASE TERRITORIALE AGRICOLA (aziende senza terra)

2) SPECIALIZZAZIONE E LIVELLO DI PRODUZIONE DEGLI ANIMALI (aziende specializzate e aziende miste)

3) ORGANIZZAZIONE INTERNA (aziende con diverso livello tecnologico )

4) ASPETTI SOCIO - ECONOMICI

ALLEVAMENTO INTENSIVO

Ø SpecializzatoØ Unico indirizzo produttivo principale Ø Elevato livello produttivo degli animaliØ Elevata tecnologiaØ Animali stabulati permanentement eØ ICL 20-30%

Esempi:Allevamenti senza terra di Suini, Conigli, AvicoliCentri di ingrasso di bovini da carneAllevamenti di Bovini, Ovini e Caprini da latte

ALLEVAMENTO SEMINTENSI VOØ SpecializzatoØ Minor livello tecnologico rispetto al

precedente Ø Ricorso al pascolamentoØ Stabulazione semipermanentement eØ ICL 30-40%

Esempi:Allevamenti Suini “plen air”, allevamenti di Avicoli

“a terra”Allevamenti di Bovini, Ovini e Caprini da latte che

praticano il pascola mento

ALLEVAMENTO SEMIESTE NSIVOØ Ampiamente basati sul pascolamentoØ Buona livello delle tecniche di alimentazione,

riproduzione, mungituraØ ICL 40-50%

Esempi:Allevamenti di ovini da latte e da carne di buon livello

produttivoAllevamenti di bovini rustici in cui si pratica l’incrocio

industrialeAllevamento di suini (indirizzo secondario)

ALLEVAMENTO ESTENSIVOØ Fattori produttivi impi egati al livello mini moØ Alimentazione basata prevalentemente o

esclusivamente sul pascoloØ Stabulazione saltuaria o inesistenteØ Indirizzo produttivo spesso misto

Esempi:Tipico sistema di allevamento degli ovini da latte e da

carne, dei bovini rustici, dei caprini e dei suini allo stato brado

UN PO’ DI TERMINOLOGIA ZOOTECNICA

Animali tenuti nei ricoveri per tutto l’anno (a parte le ore di pascolamento)

Stabulazione permanente

Ricovero degli animali in appositi locali

Stabulazione

Numero di animali che può essere mantenuto nel sistema produttivo. Solitamente viene riferito all’unità di superficie (ha)

Carico mantenibile

Utilizzazione diretta dell’erba da parte dell’animale attraverso il brucamento

Pascolamento

UN PO’ DI TERMINOLOGIA ZOOTECNICA

Allevamento in cui si pratica la stabulazione

Allevamento stallino

Allevamento in cui gli animali sono tenuti all’aperto per tutto l’anno

Allevamento brado

Animali liberi di muoversi nei ricoveri

Stabulazione libera

Animali tenuti legati alla posta o rinchiusi in un recinto

Stabulazione fissa

Animali tenuti nei ricoveri soltanto in alcune stagioni (inverno o estate)

Stabulazione temporanea

TIPOLOGIE DELL ’ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE

GRANDE ALLEVAMENTO SPECIALI ZZATO DIVACCHE DA LATTE

3% del totale degli allevamenti nazionaliAziende di grandi dimensioniFrisona e Bruna di ceppo AmericanoStabulazione liberaSala di mungituraAlimentazione unifeedInseminazione artificialeGruppi di produzione

TIPOLOGIE DELL ’ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE

ALLEVAMENTO TRADI ZIONALE

Maggiore diffusione rispetto al precedenteFrisona, Bruna, Pezzata Rossa prevalentementeQualche decina di capiStabulazione fissa Mungitura alla postaSomministrazione separata degli ali mentiInseminazione artificiale

TIPOLOGIE DELL ’ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE

PICCOLO ALLEVAMENTO

Il più diffuso in ItaliaAziende non specializzate Razze locali o incrocicirca 10 capi Stabulazione fissa Mungitura alla posta (meccanica o manuale)Somministrazione separata degli ali mentiInseminazione artificiale o naturale