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La Valcanale srl
e gli impianti Resoconto dei lavori dell’amministrazione comunale di Ardesio nei confronti del privato «Valcanale srl», dal 24 marzo 2012 ad oggi, 9 agosto 2012.
Premessa Dalla data di cessazione dell’attività sciistica nella zona del Pià Spiss sono passati 15 anni.
Correva l’anno 1997, infatti.
In questi anni sono stati tenuti diversi incontri tra le amministrazioni comunali che si sono avvicendate alla guida del Comune di Ardesio e la società, ma di fatto, fino ad oggi, non vi è stato nessun passaggio significativo sul fronte del recupero della zona dal punto di vista ambientale (dismissione degli impianti) né tanto meno da quello di rilancio di qualsiasi tipo: il tempo si è come fermato, cristallizzato.
Le carte
La Carta dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e delle Zone di Protezione Speciale (ZPS), tratta dal sito della Provincia di Bergamo siter.provincia.bergamo.it, evidenzia come la superficie non sia interessata ne da SIC ne da ZPS. Nello strumento urbanistico vigente nel Comune di Ardesio, ovvero il PRG, prevede per la superficie il demanio sciabile. La zona è inoltre all’interno dei confini del Parco delle Orobie Bergamasche, come del resto gran parte del territorio comunale.
La compravendita* Il 31 luglio 1972 comparivano davanti al notaio Mario Donati di
Clusone le seguenti persone:
il Sindaco di Ardesio, Alberto Zanoletti, per conto del Comune;
Ghilardini Angelo per conto della società Valcanale srl, come
presidente del consiglio di amministrazione della stessa;
Bombardieri Giovanni e Lanfranchi Pietro come componenti
del consiglio di amministrazione;
L’incontro era finalizzato alla vendita da parte del Comune
dell’alpe pascoliva denominata «Piazza», «costituente ambiente
naturale di particolare valore, destinabile ad attività sportive e
ricreative tali anche da promuovere lo sviluppo economico della
zona nel pieno rispetto delle bellezze naturali ed arrecare
beneficio alla popolazione dell’intero Comune.»
La società Valcanale srl chiedeva l’area per promuovere
l’installazione di impianti sportivi, in particolare di risalita e ricettivi.
L’area interessata dall’operazione risultò pari a 246,60 ettari, per
un pagamento di 30.000.000 di lire.
* Allegato 001 della presente.
La concessione per la funivia
L’atto di capitolato* di concessione per la costruzione e l’esercizio della funivia monofune a seggiolini monoposto con attacchi fissi Valcanale-Piazza, ha data 1 febbraio 1975 ed è stata nel tempo rinnovata fino al 2005, tramite l’ultima delibera** della Giunta Comunale avente data 13 gennaio 1994.
I diciotto punti contenuti nel capitolato iniziale, pongono in evidenza i diritti ed i doveri della Società e del Comune.
* Allegati 002 e 003
** Allegato 004
Gli interventi dal 1972 al 1993
Negli anni si sono succeduti diversi interventi
nella zona interessata, che qui vengono
riepilogati secondo due criteri:
1. domande e relativi iter burocratici;
2. verbali per opere abusive e relativi
adempimenti.
Cronostoria 26/04/1972: domanda per la costruzione di una
nuova strada di accesso alla località «Pià Spiss». Autorizzata con licenza edilizia n.305 del 18/05/1972;
11/08/1972: domanda di costruzione di un nuovo albergo-ristorante. 12/10/1972: autorizzata con licenza edilizia n.309;
13/02/1976: verbale di accertamento opere abusive; 27/11/1976: licenza edilizia di variante per
completamento della costruzione n.506; Anni 1977/1978: sentenza per reato di abuso edilizio; 16/02/1983: bonario accordo per pagamento sanzione
pecuniaria;
10/09/1990: pagamento a saldo della sanzione pecuniaria;
12/09/1990: emesso certificato di agibilità.
12/10/1972: domanda di costruzione di nuovo albergo-ristorante all’arrivo della seggiovia.
16/11/1972 Rilascio della licenza edilizia n.310:
l’edificio non è mai stato realizzato.
28/09/1979: Emanazione del decreto n.72 relativo al Vincolo Idrogeologico da parte del Pres.
Comunità Montana, per la sistemazione generale
della strada, delle piste e di tutto il territorio della
zona degli impianti. Questo è l’unico
provvedimento autorizzativo esistente per tali opere, in quanto al Comune di Ardesio non è mai stata presentata alcuna domanda in tal senso.
20/07/1983 Proroga di due anni alla scadenza del
Decreto. A quanto è dato sapere, la pratica presso
la C.M. non è ancora stata chiusa, ed è ancora
depositata una piccola (ed insignificante) cauzione.
06/03/1981: domanda di rettifica del
tracciato della strada Valcanale/impianti
di risalita e costruzione di un
paravalanghe;
30/04/1981: richiesta di integrazioni al
progetto. L’intervento non è mai stato
realizzato.
25/09/1981: domanda di formazione di
una nuova pista di fondo.
12/11/1981: comunicazione di parere
favorevole della Commissione Edilizia.
L’intervento non è mai stato realizzato.
15/01/1983: domanda di costruzione impianto di risalita in località «cavradacc».
07/03/1983: Comunicazione di sospensiva del
parere con richiesta di adeguamento alle
norme di salvaguardia del PRG adottato.
25/11/1985: Comunicazione di richiesta di
integrazioni alla documentazione prodotta
(adeguamento art.4 della bozza di
convenzione e all.A alla delibera C.C. del
8/4/1984)
18/12/1985: controdeduzioni a richiesta di
integrazioni;
17/03/1986: conferma dei pareri precedenti
con precisazione della indispensabilità di
presentazione di Piano Globale di intervento.
L’opera è stata parzialmente eseguita in assenza
di concessione edilizia.
06/09/1983: domanda di costruzione di
nuovo ponte in cemento armato: l’opera
è stata eseguita in assenza di
concessione edilizia.
06/09/1983: Presentazione di piano
globale di intervento.
29/10/1983: richiesta di documentazione
integrativa;
19/07/1984: Integrazioni a Piano Globale di
intervento;
17/09/1984: Invito a partecipare a seduta
della Commissione Edilizia.
06/11/1984: Domanda di rifacimento e ampliamento di volumi tecnici per gli impianti sciistici.
19/12/1984: Comunicazione di sospensiva del parere
in attesa della firma della convenzione tra Comune
e Società.
08/11/1984: Domanda di costruzione nuovo servizio agli
impianti di sci.
19/12/1984: Comunicazione di sospensiva del parere
in attesa della firma della convenzione tra Comune
e Società.
28/03/1986: Domande di condono edilizio (L.47/85)
n.e/170 (costruzione abusiva), n.e/171 (impianto di
risalita cavradacc), e/172 (movimenti di terra su piste,
asfaltature strada), e/173 (demolizione e ricostruzione
ponte). Di queste domande, solo la n.171 ha ottenuto
concessione in sanatoria in data 09/08/1991.
14/03/1990: Domanda di ampliamento
stazione di partenza seggiovia.
03/04/1991: Rilascio concessione edilizia
n.21/90.
02/10/1993: Domanda di autorizzazione
per interventi edilizi per la manutenzione
generale della pista di sci «del sol di
cavradacc bassa». Decreto C.M. per
Vincolo idrogeologico n.776 del
18/08/1993; Decreto di sub-delega
L431/85 del Sindaco di Ardesio n.22/93 del
26/10/1993.
I verbali delle opere abusive 12/10/1982: Costruzione ponte in c.a.,
plinti per piloni sciovia «cavradacc»,
asfaltature strada di accesso agli impianti.
14/11/1984: Costruzione di fabbricati
accessori e sbancamento.
25/10/1985: Installazione piloni per sciovia
«cavradacc» e modesti sbancamenti.
La Società non ha comunicato al Comune
l’avvenuta demolizione delle costruzioni
Cominelli e Zucchelli (peraltro eseguite)
Le sentenze
1987: Sentenza di condanna relativa alle
opere abusive in località «cavradacc»
08/04/1984: Deliberazione del Consiglio
Comunale con la quale viene stabilità la
«Disciplina dell’attuazione dell’intervento
programmato nel Parco – art.23 delle
norme tecniche di attuazione del PRG
Gli atti dell’amministrazione di
Ardesio
31/10/1985: Delibera C.C. n.125 di
approvazione dello schema di convenzione
tra il Comune e la Società per l’attuazione
dell’intervento nell’area del parco naturale
in località Alpe Piazza;
21/05/1986: Delibera Giunta n.118 di
integrazione alla Delibera 123/85 (non è
divenuta esecutiva, quindi si è dovuto
procedere alla riapprovazione)
20/06/1986: Delibera C.C. n.26 di
approvazione definitiva della convenzione
29/07/1992: Lettera del Sindaco di Ardesio di
chiarimento della situazione urbanistica
dell’impianto di risalita «cavradacc»
Il 2012 Il 23 marzo 2012, il numero di Araberara nelle edicole
pubblica due pagine
dedicate alla vicenda della
presunta discarica di
materiale nella zona del Pià Spiss, mettendo in evidenza
la foto qui di fianco
(allegato 005). Vengono
inoltre riportare le
dichiarazioni di associazioni
ambientaliste e di vari
Sindaci del Comune di
Ardesio.
L’ordine di servizio del
Sindaco Il Sindaco Alberto Bigoni decide quindi di emettere un
ordine di servizio il giorno seguente, il 24 marzo 2012,
con il protocollo n.1252 (allegato 006), contenente il
seguente enunciato:
«… con la presente si ordina al Responsabile del Protocollo di verificare nei documenti ufficiali di
questo Comune se sia mai stata fatta una
segnalazione in tal senso ed al Responsabile
dell’Ufficio Tecnico di attivarsi il prima possibile
affinché venga incaricato urgentemente un professionista per una perizia geologica che possa verificare la situazione della zona, di concerto con la
Proprietà dell’area.»
La risposta del Protocollo Il Responsabile dell’Ufficio Amministrativo, Dott.Visini, risponde al Sindaco con il protocollo n.2499 del
14/06/2012 (allegato 007) dove si evidenzia il fatto
che la ricerca negli archivi relativi agli anni
1972/73/74/75/76/77 e 1978 NON abbia prodotto
nessun risultato al fine di eventuali segnalazioni in ordine alla problematica della presenza di
materiale. Vengono comunque indicati alcuni
documenti di carattere generale, tra i quali una
lettera del 1973 della Provincia a firma di S.Citaristi,
dove si chiedono chiarimenti in merito alla distruzioni
di alcuni pendii a pineta per la costruzione della
strada.
Si segnalano, inoltre:
Lettera del Genio Civile del 1973, Regione
Lombardia, dove si intima lo sgombero di
materiale dall’alveo del torrente Acqualina;
Lettera della Società Valcanale del luglio 1974
dove si informa il Comune che si è provveduto alla
rimozione di scarico abusivo in località del Clì;
Lettera anonima del 17 settembre 1977 dove si
fanno delle osservazioni circa l’abusivismo della
Valcanale, sulla situazione dell’ambulatorio
medico e su di una presa d’acqua lungo la strada
dell’Alpe Corte.
La risposta
dell’ufficio tecnico La risposta dell’ufficio tecnico all’ordine
di servizio del Sindaco è l’avvio del
procedimento protocollo n.1300 del
28/03/2012 (allegato 008) dove il
responsabile comunica alla società:
«l’avvio del procedimento avente come
oggetto l’accertamento della possibile
presenza di una discarica abusiva di
moquette sotto il piazzale situato in
località Pià Spiss, nella zona in prossimità
dell’albergo Sempreneve e della
partenza degli impianti di risalita dell’ex
stazione sciistica di Valcanale, nonché
della natura e delle quantità dei materiali
presenti nel sottosuolo.»
Il verbale del 30/04/2012*
«Sulla scorta di quanto previsto dall’Ordine
di servizio emanato dal Sindaco di Ardesio
in data 24/3/2012 e dalla comunicazione di
avvio del procedimento emanata in data
28/3/2012 (prot. N. 0001300 2012/VI.9.6) […]
l’Arch. Enrico Bonandrini (Responsabile
Settore Tecnico) e l’agente di Polizia Locale
Marco Lanfranchi, si sono recati in località
Pià Spis, nella zona in prossimità dell’albergo
Sempreneve e della partenza degli impianti
di risalita dell’ex stazione sciistica di
Valcanale.» Allegato 009
«Lungo la strada sono state rilevate
numerose zone di franamento a monte
della stessa, dovute alle azioni disgregatrici
della pioggia e dell’alternarsi di
gelo/disgelo; a ciò si aggiunge l’evidente
cedimento strutturale di alcuni tratti di
muratura di controripa realizzati in c.a., il cui
dimensionamento di sta rivelando
inadeguato per quanto riguarda le spinte a
ribaltamento (foto 4,5)»
«Sono pero state evidenziate le seguenti criticità:
1. Parziale danneggiamento della recinzione
allestita per impedire l’accesso alla struttura dell’albergo ;
2. Necessità di segregare con idonea recinzione le
strutture impiantistiche abbandonate al fine di
escludere ulteriori danneggiamenti e vandalismi o
la dispersione di elementi metallici, oleosi o
comunque di rifiuto, costituite da serbatoio gpl,
dal gruppo elettrogeno, dalla centrale termica,
dai depositi di contenitori di lubrificanti, previa
verifica della totale assenza di oli esausti o altre sostenze potenzialmente inquinanti;»
«3. Necessità di segregare con idonea
recinzione la stazione di partenza della
seggiovia, rimuovendo e conferendo in
siti appositi con relativo riscontro
documentale i materiali di rifiuto situati
all’interno e in prossimità di tale struttura,
al fine di impedire l’accessibilità ai
seggiolini della seggiovia ancora
agganciati alle funi e facilmente
raggiungibili e a zone in prossimità della
costruzione che mostra visibili cedimenti
strutturali nella copertura.»
«Per quanto riguarda la possibile presenza di depositi
interrati di moquette, non risulta possibile, allo stato
attuale, verificarne l’effettiva esistenza; i pochi
brandelli di tessuto rinvenuti non possono offrire
certezze in tal senso, e pertanto si rende necessario
prevedere indagini riguardanti il sottosuolo. Per la
localizzazione di indagini più approfondite si ritiene
di indicare come primo riferimento le parti dei
piazzali che con maggiore evidenza sono state
oggetto di riporti, e quindi quella situata in fregio alla
valle e il fronte Est a fianco dell’ex albergo, nonché
la zona del piazzale situato alla destra dell’arrivo
della strada di accesso.»
L’ordinanza del Sindaco A fronte del verbale del 30/04/2012, il Sindaco
Bigoni decide quindi di emettere l’ordinanza n.17
del 30/04/2012 (allegato 010) con la quale si
ordinano alla società Valcanale srl una serie di
interventi.
a) di provvedere entro 15 giorni dalla data di notifica della presente
ordinanza:
1. A ripristinare la recinzione allestita per impedire l’accesso alla struttura dell’ex albergo Sempreneve in abbandono e privo di protezioni;
2. A segregare con idonea recinzione le strutture impiantistiche abbandonate al fine di escludere ulteriori danneggiamenti e vandalismi o la dispersione di elementi metallici, oleosi o comunque di rifiuto, costituite
da serbatoio gpl, dal gruppo elettrogeno, dalla centrale termica, dai depositi di contenitori di lubrificanti, previa verifica, i cui esiti dovranno essere tempestivamente comunicati al Comune di Ardesio, della totale assenza di oli esausti o altre sostenze potenzialmente inquinanti;
3. A segregare con idonea recinzione la stazione di partenza della seggiovia, al fine di impedire l’accessibilità ai seggiolini della seggiovia
ancora agganciati alle funi e facilmente raggiungibili e a zone in prossimità della costruzione, rimuovendo e conferendo in siti appositi con relativo riscontro documentale (formulario) i materiali di rifiuto situati all’interno e in prossimità di tale struttura;
4. Alla rimozione di tutti i rifiuti di vario genere (anche potenzialmente inquinanti e con relativo riscontro documentale), presenti sui piazzali e nelle aree adiacenti costituiti da: - materiali di rifiuto (batterie, cavi elettrici,
serramenti in vetroresina, materiali metallici, plastici) situati all’interno e in prossimità della stazione di partenza della seggiovia; - sacchi di plastica nera per immondizia e brandelli di tessuto; - lastre in cemento armato, materiali per edilizia; - computer, materiali isolanti, plastici, ferrosi e altri rifiuti;
b) di provvedere entro 45 giorni dalla data di notifica della
presente ordinanza:
5. Alla rimozione delle lastre di eternit presenti sui piazzali e nelle
aree adiacenti previa presentazione all’ASL competente di
idoneo piano di smaltimento;
c) di provvedere entro 60 giorni dalla data di notifica della
presente ordinanza:
6. Alla predisposizione di idonea relazione idrogeologica volta ad
accertare, in contraddittorio con un geologo designato dal
Comune di Ardesio, le condizioni di rischio per sottostanti
infrastrutture e zone di uso, derivanti da: -
Cedimento e disfacimento di moduli di gabbionate a suo
tempo posizionate per il contenimento del piazzale e per la
creazione di briglie lungo la valle (BG 104-031);
Abbandono delle opere di regimazione delle acque;
Zone di franamento a monte e a valle della strada di accesso,
dovute alle azioni disgregatrici della pioggia e dell’alternarsi di
gelo/disgelo e a cedimento strutturale di alcuni tratti di
muratura di controripa realizzati in c.a;
DISPONE INOLTRE
Che ai fini delle verifiche della eventuale presenza di una
discarica abusiva di moquette sotto il piazzale situato in località
Pià Spis, nella zona in prossimità dell’albergo Sempreneve e della
partenza degli impianti di risalita dell’ex stazione sciistica di
Valcanale, nonché della natura e delle quantità dei materiali
presenti nel sottosuolo, il responsabile del Settore Tecnico si
avvalga del supporto di un geologo, al fine di meglio precisare le
effettive caratteristiche dei riporti effettuati attraverso indagini
mirate e conducibili in sicurezza, tenuto conto del probabile
interessamento soprattutto delle zone in prossimità del corso
d’acqua e di quelle più prossime ai cigli di scarpata, rendendo
opportuno procedere con cautela e con tecniche appropriate,
al fine di evitare l’innesco di ulteriori situazioni di degrado e di
indebolimento della stabilità dei profili attuali.
L’attività di indagine sarà effettuata previa comunicazione alla
Società VALCANALE Srl mentre per i relativi costi, qualora si
dovesse riscontrare la presenza dei materiali in oggetto, questa
Amministrazione si riserva la facoltà di successivo addebito a
carico della Società Valcanale Srl, nelle forme di legge.
Gli esiti dell’ordinanza
Con il verbale n.13/2012 del 11/07/2012 (all.019), l’agente di Polizia Municipale
Marco Lanfranchi certifica l’avvenuta
messa in pratica dell’ordinanza;
Con il protocollo n.2730 del 30/06/2012,
la Società Valcanale srl deposita presso
il protocollo del Comune di Ardesio la
relazione geologica, redatta dal
geologo Chiesa, in risposta
all’ordinanza sindacale (allegato 015),
oltre che la nuova carta
geomorfologica (allegato 016)
La relazione in
contraddittorio Alla relazione del geologo Chiesa, segue la contro-relazione del
geologo Ravagnani, come espressamente indicato
dall’ordinanza, che viene FORMALMENTE RISPETTATA dalla
Società. Tale documento (allegato 018) indica che:
«Va ricordato che, a fronte di una bozza della stessa relazione
sottopostaci in data 11 giugno, la quale riguardava solamente
la situazione della strada d’accesso a Pia’ Spiss, sentito in
merito il Comune di Ardesio, avevamo suggerito di adottare un
grado di approfondimento maggiore, che non si limitasse alla
sola fase descrittiva, piuttosto soggettiva, delle forme di
dissesto, ma che sviluppasse di esse un’analisi
quali/quantitativa, con verifiche numeriche e giungesse a
proposte concretamente strutturate, seppure di massima, di
lavori di ripristino dei danni e messa in sicurezza dell’area.»
«Per quanto riguarda l’analisi di alcuni fenomeni
gravitativi, come le valanghe, le frane e lo scarico di
detriti rocciosi derivanti dagli sbancamenti, lo studio
avrebbe potuto meglio estendersi a tutto il versante
che sale verso l’Arera e a quella parte di versante che
scende verso l’Acqualina dalla strada di accesso e da
Pià Spiss. Nell’area studiata sono comunque comprese
tutte le modificazioni antropiche (relative alla
costruzione e alla gestione della stazione sciistica) che
hanno alterato e possono tuttora turbare le condizioni
di equilibrio geomorfologico e idrogeologico e/o che
hanno interagito e interagiscono, accentuandole, con
forme naturali di dissesto.»
«Non riteniamo che il quadro geomorfologico illustrato
nella relazione presentata dalla Società Valcanale sia
esauriente a riguardo delle condizioni di dissesto e delle
modificazioni antropiche che gravano sull’area in questione.»
«La relazione espone solamente valutazioni soggettive e
spesso espresse in forma dubitative (“sembra”,
“potrebbero”); esse tendono a minimizzare, ad
esempio, l’alterazione portata dagli impianti (piste e
strada di servizio) alle circolazioni idriche superficiali
(drenaggio superficiale) (cfr, pag.18; punto n.8 sulla
carta geomorfologica) o, altro esempio, gli effetti delle
frane sui terreni sottostanti la strada di accesso (cfr.
pagg. 6-8; punti nn. 2-5 sulla carta) o quelli delle colate
detritiche e delle piene alluvionali sulla valle Vendulo
(cfr. pag.17; punto n.7 sulla carta).»
«Per quanto la descrizione sia abbastanza dettagliata, si
tratta comunque di osservazioni descrittive generiche;
in esse talora si espongono dati numerici tratti da
misurazioni e rilevamenti effettuati, ma essi non
concorrono a comporre sulle diverse realtà valutazioni
conclusive e oggettive di tipo quali/quatitativo
supportate da verifiche analitiche.»
«… nella sostanza si può anche ritenere che
chiunque, mediante un semplice sopralluogo
nell’area, potrebbe esprimere simili considerazioni sulla situazione, la quale, per altro, è nota da molto
tempo a diverse persone e alla quale la relazione
della Società Valcanale aggiunge poco.»
«Si vedano in proposito anche studi precedenti
(disponibili presso Comunità Montana e Comune
di Ardesio) che, per quanto essi stessi siano per lo
più a scala ampia, contengono anche analisi
delle situazioni, proposte di intervento, valutazioni
economiche e dettagli: - COMUNITÀ MONTANA VALLE SERIANA SUPERIORE - “Studio dei dissesti
geologici della Comunità Montana”, schede n.1 e
n.2 - GeoTer, 1998; - S.T.E.R. S.p.A. - “Impianto idroelettrico di Valcanale: studio geologico e
geomorfologico” - GeoTer. 2007.»
«I dati di osservazione forniti sono del tutto insufficienti
per determinare quantitativamente il danno e/o il
relativo impegno economico necessario per il ripristino e
la messa in sicurezza.»
«Mancano la rappresentazione di tutte le piste e delle
strade di servizio con i loro sbancamenti e riporti;
mancano le indicazioni di molte forme minori di dissesto
gravitativo e di erosione, di colate di detriti, di accumuli
di frana e di massi caduti, così come delle divagazioni
del torrente del Vendulo.»
«Mancano le piste e le strade di servizio, mancano
sbancamenti e riporti del piazzale Pia’Spiss, del
parcheggio della ex seggiovia; non è segnata la
deviazione subita dall’alveo del torrente della valle
Vendulo conseguente alle modificazioni indotte dalla
pista e dall’ampliamento del piazzale di Pia’ Spiss.»
«Non vi sono indicate le aree a rischio, gravate delle
varie situazioni di dissesto presenti.»
La relazione del Geologo Ravagnani (all. 013)
per la ricerca del materiale estraneo
«I RISULTATI IN SINTESI
In ognuno dei tre profili si nota un netto passaggio da una zona a resistività medio-bassa ad
una di resistività elevata o molto elevata; ciò può indicare un cambio repentino di qualità dei
terreni o materiali sepolti, oppure il passaggio alla sottostante roccia.
I rilevamenti litologico e geomorfologico eseguiti nel settore attorno al piazzale a lato dell’ex
albergo indicano la presenza della roccia a profondità maggiore di venti/venticinque metri:
risulta dunque assai probabile, se non certo, che il materiale resistivo (isolante rispetto al
pasaggio di corrente elettrica) intercettato dai profili n.1 e n.2 non possa che essere costituito
da prodotti estranei (rifiuti).
Anche nel profilo n.3, quello che attraversa longitudinalmente il piazzale di parcheggio a
fianco della ex stazione di partenza della seggiovia, si evidenzia un forte contrasto di
resistività tra la parte vicina al fabbricato e quella all’estremità settentrionale; ma in questo
caso il terreno o materiale appare troppo resistivo e profondo: potrebbe dunque trattarsi del
substrato roccioso. La roccia in effetti affiora sia sulla scarpata a monte del piazzale sia una
decina di metri più in basso, in prossimità dei tornanti della strada di accesso.
Siccome è sembrata comunque strana la coincidenza tra la segnalazione di possibili rifiuti
sepolti e la presenza nella tomografia geoelettrica di un materiale a forte resistività, si è
ritenuto opportuno eseguire un approfondimento di indagine, con dettaglio ancora maggiore:
lungo lo stesso profilo n.3 è stata effettuata un’ulteriore tomografia geolettrica, utilizzando la
tecnica 3D (due stendimenti paralleli distanziati di dieci metri l’uno dall’altro e con elettrodi a
passo cinque metri). Per le annotazioni tecniche si veda il rapporto geofisico allegato.
Quest’ultima tomografia 3D consente di affermare che la forte resistività del terreno nell’area
a fianco della ex stazione di partenza della seggiovia è da attribuire alla presenza di roccia
subaffiorante: si ritiene dunque che in questo caso non vi siano rifiuti (almeno in quantità
significativa).»
CONCLUSIONI E PROPOSTE
«L’ipotesi di partenza, circa la presenza di una discarica di rifiuti sepolta nel piazzale di fianco
all’ex albergo “Sempreneve” (area n.1 nella planimetria a pag.2), in località Pia’ Spiss
(Valcanale), è confermata dall’indagine geofisica eseguita.
Secondo i dati tomografici, il “materiale alloctono” si trova poco sotto la superficie del
terreno e raggiunge la profondità massima di dieci/dodici metri; l’area occupata si stima in
circa milleduecento metri quadrati (m 30 x 40) e, considerata anche la forma originaria del
terreno desumibile dalle carte topografiche, si può stimare il volume di tale materiale
(probabilmente misto a detriti e terra) in circa duemilacinquecento metri cubi.
L’indagine geofisica sembra invece escludere la presenza di materiali estranei (rifiuti) nel
settore segnalato del parcheggio a lato della ex seggiovia (area n.2 nella planimetria di pag.2).
È opportuno sottolineare che l’indagine eseguita fornisce una conferma circa la presenza di
“materiale alloctono” (riportato e non facente parte del contesto naturale) sepolto nel piazzale
di Pia’ Spiss; mostra che esso è resistivo rispetto al passaggio della corrente elettrica
(isolante), ma non attesta che si tratti di rifiuti (scarti della lavorazione di moquette), né può
dare alcuna informazione circa la composizione chimico-fisica di tali materiali.
Risulta dunque opportuno e/o necessario, sempre nell’ottica di non sconvolgere inutilmente
l’equilibrio delicato del terreno prima di aver definito esattamente le operazioni che si
vogliono compiere e le modalità di sistemazione e messa in sicurezza del sito, eseguire alcuni
prelievi del materiale estraneo in profondità e in più punti dell’area interessata. In tal modo si
potrà accertarne esattamente la natura e le caratteristiche chimiche, secondo procedure
riconosciute che mirino anche a definirne l’eventuale pericolosità rispetto alla contaminazione
del terreno e delle acque.
Per quest’ultimo scopo si suggerisce di eseguire tre sondaggi meccanici a carotaggio continuo
e ad andamento verticale discendente, del diametro minimo di mm 127 e della profondità
ciascuno di m 15, opportunamente ubicati sul piazzale di fianco all’ex albergo. Essi avranno
lo scopo di prelevare campioni dei materiali sepolti e del sottostante terreno (che potrebbe
essere stato interessato dal rilascio di sostanze inquinanti) per sottoporli ad adeguate analisi
chimiche.»
La chiusura del
Procedimento (all.011) Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Ardesio comunica alla Soc.
Valcanale S.r.l. con sede in Valcanale – Ardesio, Via Pià Spis:
1. La conclusione del procedimento di accertamento della possibile presenza di una
discarica abusiva di moquette sotto il piazzale situato in località Pià Spis, nella zona
in prossimità dell’albergo Sempreneve e della partenza degli impianti di risalita
dell’ex stazione sciistica di Valcanale, nonché della natura e delle quantità dei
materiali presenti nel sottosuolo, con gli esiti descritti dalla relazione predisposta dallo
Studio Geoter di Ardesio col supporto specialistico della Soc. PROGEA Consulting Srl
di Brembate Sopra (BG), che si trasmette in allegato alla presente comunicazione;
2. Che gli esiti dell’indagine, riepilogati nella relazione di cui sopra allega copia alla
presente comunicazione, indicano un’area occupata da materiale estraneo
stimata in circa mq. 1.200 di superficie, per una profondità massima di circa 10/12
metri, con una conseguente stima volumetrica di circa 2.500 mc., a conferma della
“...presenza di una discarica di rifiuti sepolta del piazzale di fianco all’ex albergo
Sempreneve in loc. Pià Spiss…”;
3. Che allo stato delle informazioni raccolte dalla citata relazione, la presunta
datazione dell’interramento del materiale estraneo viene fatta risalire a notevole
tempo addietro.
L’avvio del secondo
procedimento (all.012) «PRESO ATTO che con procedimento conclusosi,ai
sensi dell’art.2 della legge 241/1990, con
comunicazione
in data 23/6/2012, è stato effettuato l’accertamento
della presenza di una discarica di rifiuti sepolta nel
piazzale di fianco all’ex albergo Sempreneve in loc.
Pià Spis, riguardante un’area stimata in circa mq.
1.200 di superficie, per una profondità massima di
circa 10/12 metri, con una conseguente stima
volumetrica di circa 2.500 mc»
… il responsabile dell’ufficio
tecnico… «…COMUNICA alla Soc. Valcanale S.r.l., al Geom. Angelo Pendezza, al
Sig. Zanoletti Francesco, all’Arch. Duilio Bergamini, all’Ing. Vittorio
Gasparini,·agli eredi del Sig. Ennio Cappellini, l’avvio del procedimento volto:
1) all’accertamento della natura dei materiali presenti nel sottosuolo
sotto il piazzale situato in località Pià Spis, nella zona in prossimità
dell’albergo Sempreneve e della partenza degli impianti di risalita
dell’ex stazione sciistica di Valcanale, e delle potenzialità inquinanti di
tali materiali;
2) all’assunzione di tutte le attività necessarie ed opportune in genere
per l’indagine preliminare e l’eventuale caratterizzazione del sito;
3) all’individuazione del responsabile dell’inquinamento;
4) alla verifica dei presupposti per la successiva bonifica e/o messa in
sicurezza del sito ai sensi e per gli effetti degli artt. 242 e ss. del D.Lgs.
152/2006 e s.m.i.»
Le memorie
scritte della
Società in
risposta
all’avvio del
procedimento
Allegato n.020 e allegato n.021
La caratterizzazione
Il Comune di Ardesio e la Società Valcanale
srl in liquidazione decidono quindi, verso la
fine del mese di luglio 2012, di imbastire un
tavolo di lavoro condiviso con ARPA e
Provincia di Bergamo per definire gli aspetti
legati alla caratterizzazione ed alla
eventuale bonifica dell’area interessata.
Funi e seggiolini: inizio lavori In data 6 giugno 2012, la società Valcanale
srl ha presentato al Comune di Ardesio una
comunicazione di inizio lavori (allegato 014)
per un intervento che prevede la rimozione
di seggiolini, fune portante e volano sugli
impianti di risalita. L’attuale situazione,
come si legge nel documento stesso, può
costituire un pericolo per coloro che
passano in zona e l’eventuale rottura del
cavo portante in trazione può essere causa
di danni non quantificabili.
Comunicazione fine lavori
Con il protocollo n.2984
del 17 luglio 2012, l’ing.
Silvio Calvi comunica al
Comune di Ardesio che i
lavori di rimozione delle
funi e dei seggiolini presso
gli ex-impianti sciistici di
Valcanale sono terminati.
(allegato 022)
La rimozione dei PALI
La lettera di richiesta
chiarimenti di Calvi (allegato
017), protocollo n.2734 del
30/06/2012
La risposta del Sindaco
(allegato 023), protocollo
n.3235 del 30/07/2012
Punto della situazione e
prospettive future 4. Riconversione a seguito di un concorso di idee
3. Bonifiche eventuali e messa in sicurezza con fondi europei
2. Acquisizione della proprietà da parte del Comune, al netto del dissesto arrecato
1. Chiarezza sullo stato di fatto, ricerca materiale alloctono, smontaggio elementi pericolosità, valutazioni sul dissesto