Cavarzere apr2015 n51

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Cavarzere apr2015 n51

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continua a pag. 8

Editoriale

Si lavora ancora in Veneto? Certo. Meno di quanto si lavorava anni fa, in modo magari diverso, meno stabile, ma si lavora. Le imprese ci credono, fanno fatica ma fi nché possono

tengono duro, combattono. La gente usa intelligenza e creatività e, se serve, si reinventa.

Lavoro: nuove strade, nuova gente di germana urbani*

continua a pag. 8

“Anche quest’uano a posarsi tuttora sulle infrastrutture stradali.

“Manca interesse politico nei confront di Ornella Jovane*

*redazione@givemotions.it - redazioneweb@givemotions.it

Editoriale

*redazione@givemotions.it redazioneweb@givemotions.it

L’informazione locale è sempre con te: +90% di accessi al sito www.lapiazzaweb.itVeneto in primo piano

eXpo, L’eVento CuLturaLe deLL’anno

eLezioni, nuoVe e VeCChie aLLeanze

non soLo proposte eCCo i fatti ConCreti

Veneto in primo piano

pagg. 28-29-30

pag. 32

pag. 36

a pag. 45

alle pagg. 47-50

a pag. 44

All’interno del giornale

Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 12 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

di Cavarzere

Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 51 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD aprile 2015

Bambini sovrappeso, “sono i maschi a rischiare di più”

Primo Piano

pagg. 4-5

Il 20 aprile partono i lavori sull’argine del Gorzone

Boscochiaro

pag. 6

La Lega si scioglie, nasce il comitato per Flavio Tosi

Regionali

pag. 10

pagg. 8-9

Rottanova, in arrivo per la rampa 100mila euro dalla Regione Parisotto (Fi) accusa l’amministrazione di aver trascurato la questione fin dai primi segni di cedimento, Tommasi replica annunciando il finanziamento e i lavori entro l’anno

Continua a far discutere la vicenda della rampa crollata di Rottanova. Mentre il sindaco e l’assessore Sacchetto si sono

attivati con la Regione per trovare fondi, in-sorge il loro avversario Pier Luigi Parisotto, che definisce la situazione inverosimile.

Il capogruppo di F.I. spiega come già nel 2011 la rampa di accesso che dal cana-le Gorzone consentiva l’entrata a Via Coette per recarsi al cimitero, aveva iniziato a dare

i primi segni di cedimento e fu allora che la sua giunta prese contatto con i dirigenti del genio civile regionale di Este/Padova che si erano resi disponibile a collaborare per ricer-care una soluzione tecnica e finanziaria, al fine di scongiurare disagi e danni maggiori ai cittadini.

“Nel giugno 2011 – prosegue Parisot-to - questo fascicolo fu lasciato in mano al sindaco Tommasi e alla sua giunta come

molti altri, ma purtroppo sono passati inu-tilmente quasi 4 anni e la rampa nel frat-tempo è crollata totalmente e di soluzioni concrete non se ne intravedono”.

Di recente molti cittadini di Rottanova sono intervenuti nell’incontro pubblico con la giunta e il sindaco per approfondire la situazione.

Le manifestazioni a CaVarzere per CeLebrare La Liberazione

Sono molte le ini-ziative che la Città di Cavarzere promuove

per i settant’anni dalla Liberazione, diverse

le manifestazioni in programma e rivolte a tutta la cittadinanza.

pag. 13

andrea dodiCianni presenta iL suo aLbum

Andrea Dodicianni ci presenta in antepri-ma il suo nuovo disco dal titolo “Puoi tenerti

le chiavi”. E’ concepito in viaggio, in due anni

molto intensi di concerti e cambiamenti. pag. 19

Non avete uno smartwatc? Ebbene, quest’anno potreste acquistarne uno. Secondo gli esperti di mercato il 2015 dovrebbe registrare una crescita esponenziale di questi gioielli tecnologici

con cui connettersi al mondo in rete e agganciare immagini, video e informazione che sembrano tagliati apposta per ognuno di noi.

Ma sappiate che non è un caso se vi imbattete sempre più spesso in ciò che vi piace o vi intrattiene di più. Ognuno di noi è “guardato” e “pesato” come potenziale acquirente da moltissimi soggetti, veri e propri 007 digitali al soldo delle aziende per cui lavorano.

Una volta individuati i nostri gusti in fatto di video, notizie, foto e molto altro, sono abili a proporci i banner giusti su cui non possiamo fare a meno di cliccare. Vi sarete certamente accorti che se un determinato giorno, decisi a cambiare casa, auto, telefono o altro, avete cercato informazioni in Rete, nei gironi succevi la Rete stessa vi proponeva notizie sull’argomento a cui eravate interessati giorni prima. Facilitandovi, apparentemente, la ricerca.

Ma la reclame precisa proprio su quanto state cercando servita sul vostro schermo è il segnale evidente che qualcuno conosce i vostri desideri forse più di voi.

Tutto questo è il frutto dell’ultima frontiera della pubblictà online: la pubblicità comportamentale che si nutre e guadagna conoscendo il nostro stile di vita, i nostri gusti e preferenze, chi frequentiamo e persino il nostro stato di salute. Noi siamo moneta sonante!

Così qualcuno riesce a creare apposta per noi singoli dei veri e propri messaggi pubblicitari personalizzati, vestiti fatti su misura in tutto e per tutto. Tanto che chi li riceve non può non cliccarci sopra. Un meccanismo tale per cui su uno stesso sito, su cui navigo io con il mio computer al piano terra della mia casa e, nello stesso momento al piano di sopra, mia sorella sul suo smartphon, possono benissimo essere presenti banner diversi.

E se vi state “scaldando” pensando che qualcuno abbia violato pesantemente la vostra privacy deponete pure le armi. Abbiamo fatto tutto da soli senza rendercene conto. E’ bastato registrare una e-mail gratuita, visitare dei siti, esprime giudizi o mmenti su quello o quell’altro argomento e poco altro. La privacy, comunque, per ora rimane abbastanza salva. Abbastanza perchè gli 007 in rete ci catalogano per tipologia e non con nome e cognome. Maschio cinquantenne professionista appassionato a pesca e auto. Madre quarantenne di due fi gli adolescenti. Ventenne studente appassionato di musica classica e gruppi. Solo con Facebook si rischia un pò di più perchè lì sì ci sono tutti i nostri dati sensibili e anche qui non si può far nulla, gli abbiamo regalati noi al colosso digitale dell’amicizia facile!

E chissà cosa succederà d’ora in avanti con l’avvento di Periscope, l’app di Twitter per realizzare video in diretta! Si tratta di una vera rivoluzione su cui i maggiori gruppi editoriali del mondo si stanno interrogando chiedendosi quale sia il modo migliore per sfruttarla al massimo.

E anche noi cultori, o meno, delle nuove tecnologie non possiamo sottrarci al fascino delle novità e, c’è da scommeterci, che nasceranno presto provetti registi con Periscope che manderanno in Rete il lecito e l’illecito, alla faccia della privacy di grandi e piccini.

Arrivati a questo punto vien da chiedersi: meglio starci o non starci in Rete? Meglio esistere con un profi lo oppure vivere solo sotto il cielo vero, fatto d’aria e di luce?

La risposta è facile. Molto meglio esserci. Mi spieranno pure, e se ne sono consapevole magari sto un pò attento, ma la Rete è il mondo delle possibilità infi nite, privarsene sarebbe un delitto. Meglio imparare a squazzarci bene, muniti di strumenti d’avanguardia e poi andare, correre verso il futuro che verrà.

Veloce e vasto sempre di più.

Si sta come pesci nella ReteAltro che privacy! E chissà come cambierà il mondo virtuale con Periscope, la nuova app di Twitter per realizzare video in diretta?!

3News da laPiazzaweb

Le grandi opere destano sempre curiosità. E difatti a marzo la notizia più vista parla proprio di questo: “Chioggia si prepara all’apertura del primo centro commerciale”. Si è trattato di un vero e proprio boom di visite segno che si tratta o di un’opera attesa da tempo o di un’opera osteggiata. Lo scopriremo insieme. Molto cliccata la fotogallery dei carri allegorici a Cavarzere e nell’edizione del Conselvano “Cartura – salve le due classi della primaria”seguici su www.lapiazzaweb.it

LE NOTIZIEPIÙ VISTESUL SITO

“Apre il nuovo centro commerciale a Chioggia” fa registrare un gran numero di condivisioni, commenti e visualizzazioni. A seguire è piaciuta la storia “giuseppina di Cavarzere festeggia i suoi 105 anni con noi” e quella di “Diego baldina di Codevigo è in semifi nale del reality lookMaker Academy”.seguici su www.facebook.com/

lapiazzaweb

LE NOTIZIEPIÙ VISTESUI SOCIAL

Le edizioni storiche sono anche quelle più lette dai lettori della piazzaweb: Cavarzere, Chioggia, Adria e piovese. seguici su www.lapiazzaweb.it

EDIZIONIPIÙ VISTESUL SITO:

Cambiano, invece, i nomi delle edizioni più sfogliate su Issuu. Qui spopola il supplemento piovese Sport che racconta tantissime realtà sportive della Saccisica, poi Rovigo e Adria.seguici su www.issuu.com/

lapiazzaweb

EDIZIONIPIÙ VISTESU ISSUU

Il direttore nel suo blog si chiede se sia giusto che un ex coniuge che convive con un’altra persona perda defi nitivamente il diritto a ricevere l’assegno divorzile come sancisce una recente sentenza della Cassazione.seguici su www.lapiazzaweb.it/category/il-blog-del-direttore/

Il BLOGDELDIRETTORE

basta ai vitaliazi dei politici regionali! E’ uno dei punti all’ordine del giorno della campagna per le regionali. Ma chi gestisce il bene pubblico deve avere una sorta di pensione oppure no?seguici su www.lapiazzaweb.it/

sondaggio/

ILSONDAGGIO

L’attenzione verso questa rubrica e i suoi protagonisti è altissima. Stiamo ricevendo tante foto di cagnolini che cercano casa. Segno della sensibilità dei nostri lettori e della bontà del nostro lavoro per gli animali.seguici su www.lapiazzaweb.it/

category/animali/

ADOTTAMI,I NOSTRIAMICIANIMALI

Con l’uscita del primo numero del nostro supplemento cartaceo Turismo&Sapori, anche le pagine web dedicate ai viaggi e all’enogastronomia hanno avuto un grande successo sia sul sito che sui social. seguici su www.lapiazzaweb.it/

category/motori/

TURISMO E SAPORI

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

In allegato al giornale e suwww.lapiazzaweb.it/turismo

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

Questa edizione raggiunge le zone di Cavarzere, Cona per un numero complessivo di 7.327 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 6988054redazione@givemotions.it

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)German urbani direttore@lapiazzaweb.itornella Jovane o.jovane@lapiazzaweb.itChiuso in redazione il 13 aprile 2015Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

srldi

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

4 Argomento del mese

Giornata deLLa saLute i dati reGionaLi

Un adulto veneto su tre pesa troppo

La giornata mondiale dedicata alla Salute, il 7 aprile scorso, quest’anno ha posto l’attenzione sulla sicurezza alimentare. Oltre che un momento per proporre le nuove iniziative in calendario anche l’occasione ideale per fare

il punto delle situazione nella regione che si presenta sostanzialmente in linea con i dati nazionali ossia “Per il 57% la popolazione veneta tra 18 e 69 anni risulta normopeso; il 30% è sovrappeso; il 10% è obeso; il 3% sottopeso. Molto meglio, e la cosa è rilevante, va per i bambini: il 75% di loro è normopeso; il 17% è sovrappeso; il 5% è obeso (l’1% in forma severa) l’1% è sottopeso.”

Intenso è l’impegno della regione attraverso tutte le ULSS a favore della sensibilizzazione e diffusione delle iniziative volte all’educazione alimentare che comincia dai banchi di scuola. Ma non solo. La fi nalità prima della giornata è stata la sicurezza alimentare che coinvolge direttamente i Governi in termini di salubrità e controlli degli alimenti con l’invito a mettere in atto delle politiche condivise volte a migliorare la sicurezza degli alimenti lungo tutta la catena alimentare. La sicurezza alimentare, tema molto a cuore ai vertici delle regione Veneto, fa parte di un articolato programma che si articola e si dirama a partire dalla prevenzione primaria per poi passare a quella secondaria e terziaria, attra-verso tutte le tematiche che riguardano la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, nelle seguenti tre azioni: promozione della salute in ambito nutrizionale, consulenza dietetico-nutrizionale, ristorazione collettiva. M.C.

Il Veneto è tra le Regioni italiane con la percentuale di bam-bini in eccesso di peso più bassa, ma non bisogna distogliere l’attenzione perché il problema coinvolge pur sempre quasi

un quarto della popolazione infantile. Nella nostra regione infatti il 25 per cento dei bambini presenta problemi di peso: in mag-gioranza si tratta di casi di sovrappeso, quindi non gravi e legati per lo più ad una corretta alimentazione e alla pratica regolare di qualche attività fi sica. Poiché le abitudini alimentari scorrette possono favorire l’aumento di peso, da sempre sono oggetto di un’attenzione particolare e di iniziative di studio e sensibiliz-zazione. La partenza a breve dell’Expo 2015 ospitato proprio dall’Italia ha dato senza dubbio una forte spinta alla sensibiliz-zazione verso l’alimentazione nel suo complesso in particolare con attività mirate di educazione alimentare che puntano alla consapevolezza verso una corretta alimentazione che includa al suo interno le giusti dosi di frutta e verdura, proteine e carboidrati e che permetta di conoscere, senza paura o infondati timori an-che particolari patologie legate all’alimentazione come celiachia (intolleranza al glutine sempre più diffusa anche fra i bambini ma che può manifestarsi anche in età adulta) e diabete (patolo-

gia molto nota ma che in molti casi non si conosce nei dettagli). Bandiera dell’impegno dell’Italia, e in particolare dell’istruzione italiana, verso una corretta alimentazione è il progetto “Frutta nelle scuole” che prevede la somministrazione di una porzione di frutta fresca a tutti i bambini delle scuole primarie di primo e secondo grado.

Un’ottima iniziativa che mette in luce una delle problemati-che più diffuse nella società moderna ossia l’obesità che coinvol-ge un’ampia percentuale di bambini e adolescenti, 1 su 4 nella provincia di Padova come emerge dallo studio Crescere condotto dalla Fondazione Zancan, con il sostegno della Fondazione Cas-sa di Risparmio di Padova e Rovigo. “I dati si riferiscono a un campione di 248 ragazzi che si sono sottoposti ad approfonditi esami da parte dell’Azienda Ulss 16 nell’ambito dei “bilanci di salute”.

Si tratta di monitoraggi periodici in cui vengono misurati peso, altezza, circonferenza addominale, composizione cor-porea, sviluppo puberale, volumi polmonari ecc.” affermano i ricercatori. “I dati dello studio evidenziano una frequenza dei ra-gazzi in sovrappeso/obesi (in base al calcolo dell’indice di Cole

e utilizzando le tavole della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica) maggiore nei maschi rispetto alle fem-mine: rispettivamente 32,5% e 17,2%. Le percentuali riscontra-te nel nostro studio sono pressoché in linea, e dunque vanno a confermare, i dati raccolti nel 2010 dal sistema di monitoraggio nazionale sui bambini Italiani in età scolare.”

La ricerca oltre ad avere uno scopo statistico inevitabilmente mette in luce delle problematiche che portano all’attuazione di iniziative e progetti che coinvolgono sia la Uls 16 che altri enti impegnati nell’educazione dei ragazzi come scuole e associazio-ni operative nel territorio. “Controllare annualmente i ragazzi del progetto “Crescere” ha permesso anche di individuare precoce-mente alterazioni migliorabili con un’attenta e precoce diagnosi: pensiamo ai paramorfi smi del rachide, alle scoliosi o anche alle cattive abitudini alimentari (una non corretta distribuzione dei pasti, l’uso eccessivo di merendine o snacks, la non assunzione di frutta e verdura…).” Un impegno, quello dell’alimentazione alimentare, che fortunatamente sta entrando a far parte di tutte le politiche giovanili e non solo che sicuramente vedrà una pro-gettualità mirata anche nei prossimi anni.

di Martina Celegato

Il Veneto è fra le regioni con le

percentuali più basse ma non va distolta

l’attenzione

SALUTE E ALIMENTAZIONENella nostra regione un

bambino su quattro presenta dei problemi legati al peso, in maggioranza si tratta di casi

non gravi, risolvibili con il ricorso a corrette abitudini

alimentari e ad una regolare attività fi sica. Uno studio della

Fondazione Zancan fornisce ulteriori elementi utili per

mettere a punto le strategie più effi caci per i ragazzi Bambini sovrappeso, “sono i maschi a rischiare di più”

La Fondazione hapreso in esamele risultanze dei

“bilanci di salute”di 248 bambini

5Argomento del mese

di Andrea varagnolo

Qualità e quantità: cibo sotto la lente d’ingrandimento nelle scuoleUlss 14 di Chioggia, Cavarzere e Cona La prevenzione

La qualità dell’alimentazione è costantemente sotto la lente d’ingrandimento dei medici dell’ospedale di Chioggia. Qui i feno-meni del sovrappeso e dell’obesità, specialmente in età infantile, sono monitorati dall’Ulss, al fi ne di prevenire il diabete. A Chioggia il servizio di prevenzione si concentra, in particolare, sulla qualità di quanto erogato dalle mense scolastiche. L’ecces-

so ponderale rimane un fenomeno preoccupante e la continua espansione di cattive abitudini alimentari aggravano sempre di più la situazione. Fortunatamente, nella realtà veneta, l’incidenza di sovrappeso, obesità e “obesità severa”, non è numericamente preoccupante, a differenza di alcuni paesi del sud Italia. Il problema è che, purtroppo, i genitori spesso tendono a sottostimare lo stato ponderale dei propri fi gli. Basti pensare che, tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, il 38% ritiene che il proprio fi glio sia sotto-normopeso e solo il 29% pensa che la quantità di cibo assunta dal bambino sia eccessiva. Insomma, le abitudini sedentarie e la cattiva alimentazione sono spesso sottovalutate. A Chioggia gli sforzi maggiori si concentrano in ambito scolastico.

“È in essere — spiega la dottoressa Laura Zadra — una buona collaborazione per l’elaborazione e il controllo dei menù per gli asili nido, le scuole dell’infanzia e primarie. Sono state fornite linee guida e ricettari alle cucine e alle scuole secondo le indicazioni regionali - oltre ad altro materiale divulgativo - per la promozione di una corretta alimentazione”.

I fondamenti vanno quindi insegnati quanto prima ai propri fi gli. “Siamo ben consapevoli — aggiunge Zadra — del fatto che il pasto consumato a scuola sia importante per il suo valore

nutrizionale, ma anche per l’aspetto educativo rivolto ai bambini che ne usufruiscono e per le loro famiglie. Viene proposta la varietà, l’alternanza e la stagionalità degli alimenti che sono elementi essenziali per un’alimentazione corretta”.

Ulss 10, 12 e 13

Mestre, Dolo, e portogruaro Monitoraggi e strutture all’avanguardiaDisturbi alimentari sempre più diffusi in provincia di Venezia soprattutto fra i

giovani. A rilevarlo sono delle indagini fatte dalle Ulss e anche dagli istituti scolastici del territorio. Nelle scorse settimane a rispondere ad esempio ad un

questionario fra i giovani di età compresa fra i 14 e i 18 anni sono stati 180 studenti dell’istituto Parini di Mestre. I risultati emersi non sono per nulla buoni: più della metà dei ragazzi non fa tutti giorni colazione e il 20% non la fa mai o quasi mai. Il 73% si dichiara onnivoro. Un 18% sposa la dieta mediterranea, i vegetariani sono il 4%, ancora meno i vegani 2%. La verdura compone il 16% del pranzo e il 23% della cena. Il 45% del campione, mangia fuori pasti, sempre o quasi sempre. I cereali e i derivati, ricchi di fi bre e ideali nella dieta, sono abbastanza presenti a tavola, ma si dovrebbe aumentare la quantità, anche se il 46% dei ragazzi ne mangia almeno una porzione al giorno e l’11% una porzione sia a pranzo e che a cena. La carne (e anche gli affettati) è troppo presente invece nella dieta, tanto che il 42% degli studenti coinvolti nel questionario la mangia tutti i giorni. I classici prodotti vegetariani come tempeh, tofu e seitan sono consumati da non più di uno giovane su dieci studenti. Due studenti su tre bevono alcol almeno nel week end. Dal questionario è emerso poi come chi pratica attività sportive ha molta più attenzione per la propria dieta. Oltre agli istituti scolastici però ad occuparsi ovviamente di corretta alimentazione sono anche le Asl di riferimento. La Ulss12 di Mestre-Venezia nelle scorse settimane ha organizzato un incontro pubblico nell’aula Magna del centro Le Grazie in via Poerio. “Visto che i disturbi dell’alimentazione fanno male, anche ai giovanissimi- hanno spiegato i promotori dell’Ulss 12 - e per questo abbiamo voluto affrontare il problema con la cittadinanza per fornire consiglio e spiegazioni utili. Anoressia e bulimia sono gli squilibri estremi e le estreme conseguenze di un approccio sbagliato all’alimentazione”. Anche nel territorio dell’Ulss 12 si registrano sempre più spesso esordi precoci di anoressia e bulimia cioè insorgono addirittura tra i 10 e i 15 anni. In Italia un bambino su tre è sovrappeso o addirittura obeso. A Venezia Mestre il dato è migliore ma di poco.

Ad occuparsi di disturbi alimentari è pure l’Ulss 13 di Dolo-Mirano. Qui il distur-bo alimentare è seguito direttamente nei casi più gravi (gravissime anoressie ad esempio), dal Sert, il servizio che cura le patologie da dipendenza (compresi gioco alcol e droga). “Il Sert – spiega l’Ulss13 - collabora con i reparti ospedalieri e gli altri servizi delle altre Asl e con i medici di medicina generale. Valuta gli inserimenti in comunità terapeutica se necessario e “accompagna” gli utenti sia prima che du-rante il percorso, anche in vista del reinserimento sociale e lavorativo. All’ingresso in trattamento vengono valutate le risorse individuali del paziente, della sua famiglia e dell’ambiente di appartenenza, allo scopo di migliorare la qualità della vita del soggetto e di chi gli sta intorno”.

In provincia di Venezia non va dimenticato poi che esiste un centro di eccellenza: il centro per i disturbi del comportamento alimentare di Portogruaro (Ulss10) che è un modello di cura in Italia e all’estero. I dati parlano da soli su 500 persone, in gran parte di giovane età, che si sono affi date al Cdca, meno del 10% ha abbandonato la cura e quasi la totalità, dopo circa sei mesi dal termine del percorso riabilitativo, ha mantenuto il peso raggiunto. Si tratta di una esperienza che si è confermata nel corso del tempo come estremamente tecnica e fortemente inclusiva, attenta ai bisogni degli utenti ma capace di vedere nelle loro famiglie una enorme risorsa di cura e benessere. Insomma un modello di sanità da imitare. A.A.

Bambini sovrappeso, “sono i maschi a rischiare di più”

6 Cavarzere

Inizieranno entro il mese di aprile, entro il 20, i lavori di sistemazione dell’argine destro del Gorzone in prossimità di Boscochiaro nel tratto

tra via dei Mille e località Viola. Ad annunciarlo con soddisfazione è il sindaco Henri Tommasi. Questi lavori, che saranno realizzati dal genio ci-vile di Este, andranno a sanare un problema che si trascina da diversi anni, ossia quello delle forti infiltrazioni durante tutto il periodo dell’anno, che hanno creato spesso disagi alle famiglie del-la zona. I lavori si dovrebbero concludere entro il 2015, avranno un costo di circa 1 milione di euro e saranno interventi radicali in grado di risolvere definitivamente l’annosa questione.

“E’ certamente una notizia positiva – com-menta con soddisfazione il sindaco Henri Tommasi – attesa da tanto tempo. Si tratta di un risultato for-temente voluto da questa amministrazione comunale, che ha lavorato assiduamen-te e con efficacia in sinergia con il genio civile e con la protezione civile di Cavarzere. Siamo

fermamente determinati a continuare a lavorare assie-me a tutti gli enti interessati per risolvere definitivamen-te anche le altre criticità idrogeologiche del nostro territorio comunale. Cavar-

zere, per le sue caratteristiche, ha bisogno di una vera politica del territorio. I lavori che stanno per

iniziare a Boscochiaro sono un chiaro segno di questa nostra sensibilità”.

L’amministrazione con la protezione civile di Cavarzere e il genio civile di competenza fa sapere di continuare a lavorare per risolvere le varie situazione su diverse zone degli argini, non solo del Gorzone, ma anche dell’Adige. Alcuni interventi sono già stati eseguiti, altri ne saranno eseguiti, oltre a quello sopra descritto.

di Melania Ruggini

I lavori saranno realizzati dal genio civile e risolveranno il problema delle infiltrazioni che hanno creato disagi alle famiglie

Boscochiaro L’annuncio del sindaco Henri Tommasi: entro il 20 aprile si parte

Al via i lavori sull’argine del Gorzone

Tommasi: “Si tratta di un risultato fortemente voluto da questa amministrazione”

Comunicano con soddisfazione l’avvio dei lavori per la messa in sicurezza delle sponde del fiume Gorzone. Sono

Emanuele Pasquali e Davide Cavallaro, i re-sposabili della rappresentanza di Boscochia-ro che da tempo chiedevano un intervento efficace ed immediato.

Per l’esecuzione dei lavori sono stati assegnati 1milione e 300mila euro, l’avvio effettivo dei lavori è previsto per il 20 aprile.

Un annuncio che Pasquali e Cavallaro fanno con entusiasmo, dopo le varie iniziative intraprese per tenere alta l’attenzione sulla questione.

“La Rappresentanza di Boscochiaro per la messa in sicurezza delle sponde del fiume Gorzone - spiegano - è un gruppo sorto spontanea-mente per far sentire pubblicamente ed ufficialmente la necessità di un intervento efficace ed immediato per la sistemazione degli argini del fiume Gorzone”.

E quindi i due responsabili ricordano le attività svolte. “Ricordiamo - scrivono - la raccolta di 1278 firme come la sottoscri-

zione per la richiesta di messa in sicurezza degli argini del fiume Gorzone; la consegna personale da parte dei responsabili e di altri volontari delle medesime, accompagnate dalla lettera di descrizione al Genio civile di Padova, al presidente del Veneto Luca zaia e al sindaco Henri Tommasi; e la segnalazione di situazioni di particolare pericolo e disagio agli enti competenti relativi alla sicurezza degli argini; infine la pulizia degli argini (nel corso della giornata ecologica)”.

neWs

Dopo tante iniziative la buona notiziaLa rappresentanza di bosCoChiaro per La messa in siCurezza deLLe sponde deL fiume Gorzone esuLta

Emanuele Pasquali

Il sindaco Henri Tommasi

Ultimamente la chiusura ai mezzi pesanti del ponte di Boscochiaro ha provocato qualche disagio ai residenti

e soprattutto ai pendolari che si servono de-gli autobus per i loro spostamenti, a causa della deviazione dei trasporti pubblici che collegano la frazione con il centro, rischian-do di lasciare la frazione isolata.

La strada per la risoluzione ha avuto qualche intoppo, ma alla fine si è riusciti a trovare un accordo tra amministrazione comunale e funzionari dell’Actv.

All’inizio infatti l’Actv aveva stipulato un contratto con un privato per usufruire di un’area dove i mezzi potevano effettuare le loro manovre, tuttavia il privato ha ritenuto in breve tempo di terminare l’accordo. In un secondo tempo è stata rintracciata come zona per eseguire la manovra lo spazio die-tro alla chiesa della frazione, dove i mezzi Actv si giravano però con difficoltà, a causa della ristrettezza degli spazi e dai parcheggi selvaggi della zona.

Non è stato quindi possibile mantenere questa alternativa, anche perché sempre più spesso gli autisti non potevano avere sicu-rezza nelle loro manovre.

Dopo vari incontri tra i cittadini, l’ammi-nistrazione comunale e i vertici Actv, sembra che si sia riuscito a garantire alla frazione il necessario collegamento con il centro. I fun-zionari Actv, che hanno sempre dimostrato di voler arrivare all’obiettivo, hanno appro-vato una nuova programmazione di corse,

ottimizzando il servizio, togliendo alcuni passaggi e sfruttando coincidenze con altre tratte esistenti.

E così ora gli studenti usufruiranno delle corse provenienti da Sottomarina già attive, mentre per le tratte riservate ai lavoratori è stato scelto un nuovo percorso che vede la partenza da Cavarzere Fs, Boscochiaro e San Pietro, per poi attraversare il ponte sull’Adige e giungere alla stazione delle cor-riere di Cavarzere.

Sono state inoltre coinvolte alcune trat-te che in passato erano state richieste dai cittadini di Villaggio Busonera per raggiun-gere Stra e più passaggi nella frazione di San Pietro.

Actv precisa che nel momento in cui ver-rà ripristinato il passaggio sul nuovo ponte tutto tornerà come in origine, avvisando i cittadini con l’affissione di volantini nei luo-ghi pubblici delle località coinvolte, con tutti gli orari e le tratte dei percorsi.

ACTv ChIuSuRA DEl pONTE AI MEZZI pESANTI: TuTTO RISOlTO pER I TRASpORTI pubblICI A bOSCOChIARO

Me.Ru.

Difficoltà di manovra per i mezzi dopo la chiusura del ponte

segue da pag. 1Lo raccontiamo spesso nel nostro giornale, lo facciamo anche que-

sta volta affrontando proprio il tema del lavoro. Un tasto che dire dolente è dir poco in una regione come la nostra che solo cinque anni fa contava un tasso di disoccupazione del 3,5% e che oggi segna il 7,7%. 96 mila posti di lavoro persi. Ma i dati non sempre parlano chiaro. Raccontano meglio qual è la realtà dei fatti le storie tragiche degli imprenditori che hanno perso tutto, a volte, anche la vita. E’ famoso il drammatico re-cord degli imprenditori suicidi che vanta la nostra Regione in Italia. Can-celli chiusi, serrande abbassate che lasciano fuori gli operai, i dipendenti e chi lavora nell’indotto. Un domino tremendo da raccontare e da vivere.

Cosa ha fatto chi governava in Regione in questi cinque anni per cambiare le cose? Se chiedi alla gente, quella ti risponde “niente”, “poco”. Chi invece, ha amministrato esibisce i dati, nero su bianco e, soprattutto, il conto dei soldi spesi. Perché “carta canta”! Il Veneto ha speso quasi un miliardo di euro per sostenere il reddito di chi ha perso il lavoro. Non poco! Precisamente 872 milioni in ammortizzatori in deroga dal 2010 ad oggi, per 36mila aziende e oltre 290 mila lavo-ratori. Altri 16 milioni di euro sono stati investiti per aiutare altre 4.500 imprese che hanno utilizzato la cassa integrazione straordinaria e la mobilità, e i lavoratori che, invece di stare a casa in attesa di tempi migliori hanno preferito darsi da fare nei loro comuni e impiegarsi in lavoretti di pubblica utilità. A loro la comunità deve molti grazie. Darsi da fare. Mai poltrire. Un modo di pensare che è tutt’uno con il Dna dei veneti che non sono in grado “de stare senza far gnente!”. Ma la politica non può ridursi a limitare i danni, a salvare il salvabile. La politica con la P maiuscola deve rilanciare e guardare più in alto della soglia del possibile. Se no a che serve? Se non è così hanno ragione tutti quelli che il 31 maggio prossimo non si recheranno alle urne. La lotta contro la crisi si vince con le idee, la buona volontà e la concretezza di ciò che è possibile fare per la collettività e per i singoli, per le imprese e per gli operai. Ai politici chiediamo questo: parlateci di cose possibili. Tenetevi il resto. Tenetevi il racconto di quanto siete stati bravi a fare meglio di Lombardia e Emilia Romagna nel frenare la disoccupazione. Che forse non siete stati voi, ma i nostri capitani d’impresa! Tenetevi la demagogia su quanto è colpevole il Governo. Tenetevi le scuse su come non siete riusciti a risparmiare tagliandovi vitalizi e stipendi. Tenetevi anche le ricette facili: “cancello quello e con ciò che risparmio faccio quell’altro”. Perché le grandi imprese si realizzano insieme a molti attori non con fughe in solitaria. Rendeteci facile aprire un’impresa, aiutateci ad entrare nel mondo del lavoro, garantiteci una fi scalità adeguata per stare in piedi e noi risponderemo al meglio. Vogliamo lavorare e tanto, come da buoni veneti abbiamo sempre fatto”.

EditorialeLavoro: nuove strade, nuova gente

*redazione@givemotions.it - redazioneweb@givemotions.it

8 Cavarzere

Continua a far discutere la vicenda della ram-pa crollata di Rottanova. Mentre il sindaco e l’assessore Sacchetto si sono attivati con la

Regione per trovare fondi, insorge il loro avversa-rio Pier Luigi Parisotto, che definisce la situazione inverosimile.

Il capogruppo di F.I. spiega come già nel 2011 la rampa di accesso che dal canale Gorzone consen-tiva l’entrata a Via Coette per recarsi al cimitero, aveva iniziato a dare i primi segni di cedimento e fu allora che la sua giunta prese contatto con i dirigen-ti del genio civile regionale di Este/Padova che si erano resi disponibile a collaborare per ricercare una soluzione tecnica e finanziaria, al fine di scongiurare disagi e danni maggiori ai cittadini.

“Nel giugno 2011 – prosegue Parisotto - que-sto fascicolo fu lasciato in mano al sindaco Tommasi e alla sua giunta come molti altri, ma purtroppo sono passati inutilmente quasi 4 anni e la rampa nel frattempo è crollata totalmente e di soluzioni concrete non se ne intravedono”.

Di recente molti cittadini di Rottanova sono intervenuti nell’incontro pubblico con la giunta e il sindaco per approfondire la situazione; il sindaco ha parlato alla cittadinanza della richiesta avanza-ta alla regione di un finanziamento straordinario di 100 mila euro. Altre soluzioni paventate: un emendamento al bilancio, oppure la concessione di un’antenna telefonica.

“Non costa nulla pro-mettere! - esclama Parisotto che prosegue: “tutte cifre comunque insufficienti, in quanto l’ipotesi di spesa è di circa il doppio. Sindaco e assessore Sacchetto dicevano le stesse cose sola-mente 5 mesi fa, in un consiglio comunale, davanti a decine di cittadini accorsi in massa per protestare contro lo stato di abbandono della loro frazione, chiudendo l’incontro con la dichiarazione solenne

di Sacchetto che annunciava entro Natale 2014 la soluzione al problema rampa. Non ci resta altro che confidare nel Natale che verrà!” Ma le brutte notizie per la frazione purtroppo non finiscono qui, perché la giunta Tommasi dovrà trovare anche altri 90 mila euro se vorrà avviare la sistemazione del cimitero della frazione, che attende soluzioni dal 2012.

Inoltre la giunta Tommasi, tramite l’assessore all’Istruzione Paolo Fonto-lan, ha annunciato che dal prossimo anno scolastico 2015/16 non ci sarà più il servizio di asilo parrocchiale per la frazione ed è a forte rischio anche l’unica pluri-

classe della scuola elementare, per la mancanza di iscrizioni.

“Veramente una “bella serata” per Rottanova- commenta Parisotto - che però si potrà consolare con il proprio consigliere di maggioranza, il maestro

Garbin Romano Angelo, che essendo stato molto impegnato su facebook in questi 4 anni, almeno ha tenuto alto il nome di Rottanova, soprattutto sulle cronache nazionali di giornali e telegiornali”.

“Questo continuo doppio atteggiamento, sia del sindaco Tommasi quanto dell’assessore Sacchetto, che a distanza di quattro anni non sono riusciti a risolvere nessun problema a Rottanova, con la sem-pre verde scusa di mancanza di soldi, dimostrano scelte politiche diverse fatte da questa maggioranza di sinistra, che ha destinato le già poche risorse disponibili per sistemare la rampa (stimate allora in 50/60 mila euro) per fare altre cose, come costose feste estive in piazza (20/30 mila euro ogni anno), per distruggere Via dei Martiri (quasi 400 mila euro) o peggio ancora per aumentarsi lo stipendio del 30%, complessivamente circa 30 mila euro all’anno dal 2013, o le decine di miglia di euro sprecati per la pessima gestione del verde nell’anno 2014”.

di Melania Ruggini

Amministrazione L’accusa di Parisotto

Rampa a Rottanova, ancora nulla di fatto

Pier Luigi ParisottoLa frana della rampa interrotta di Rottanova

L’ex sindaco denuncia l’attuale maggioranza di scarsa attenzione nei confronti della frazione

“Non sono riusciti a risolvere alcun problema a Rottanova con la scusa che mancano i soldi”

La recente decisione, presa dal Cda dell’Ipab e in vigore dal 1 aprile, di aumentare di 30 euro al mese la retta per gli ospiti della casa di riposo ha dato luogo a numerose critiche, a cominciare da quelle della con-

sigliera comunale Marzia Tasso, che chiama in causa l’attuale presidente del consiglio di amministrazione, nonché consigliere comunale, Fabrizio Bergantin invitandolo a dare una spiegazione in merito.

“Sembra proprio un beffardo pesce d’aprile – attacca Tasso - che con-trasta palesemente con le rassicurazioni, profuse a piene mani, nel corso di questi mesi ad ospiti, familiari e cittadinanza, da parte degli attuali am-ministratori: è davvero assurdo aumentare le rette in una fase economica

recessiva, caratterizzata da stagnazione e deflazione, dunque da costi in calo generalizzati (a cominciare da quelli energetici) e soprattutto in un tempo in cui le pensioni, lungi dall’essere aumentate, hanno pure subìto un conguaglio negativo dall’Inps”.

“Che cosa dunque giustifica l’aumento delle rette? – si chiede la consigliera comunale – forse la necessità di pagare l’oneroso aumento di stipendio per la nomina a dirigente del segretario-direttore? Serve a pagare i costosi oneri a carico dell’Ente per gli avvocati e i consulenti che hanno assunto la difesa del direttore nelle cause promosse, non ultima quella per presunto comportamento antisindacale? Oppure a costituire maggiori en-

trate per far fronte ai nuovi oneri finanziari derivanti dal costoso rifacimento della Casa di riposo, di cui non è mai stato presentato il piano economico-finanziario di rientro?”

“Invito anche il indaco a prendere una posizione – conclude Marzia Tasso - poiché tali aumenti si rifletteranno anche sulle casse dell’Ammini-strazione comunale, la quale è costretta ad integrare il versamento dovuto per la retta per le persone indigenti o con reddito insufficiente: l’odissea per ospiti e cittadini inizia dal pesce d’Aprile, ma non si sa come andrà a finire”.

iL CasoDopo la decisione da parte del Cda di aumentare di 30 euro al mese. Sono entrate in vigore il 30 aprileLa ConsiGLiera marzia tasso aLL’attaCCo suLLe rette deLLa Casa di riposo

Nicola Ruzza

Il Comitato della Croce promuove per sabato 9 maggio la Giornata della lega-lità, con incontri riservati agli studenti e

un quadrangolare di calcio, il cui ricavato sarà devoluto all’associazione napoletana “A voce de creature” di don Luigi Merola, parroco anticamorra che vive sotto scorta.

La mattina del 9 maggio, presso il Reparto mobile della Polizia di Padova alle 10 si terrà un incontro con gli stu-denti padovani sul tema della legalità, al quale parteciperà anche una delegazione di Cavarzere e di Cona. I relatori saranno don Luigi Merola, l’imprenditore Corrado Sensi di Napoli e il procuratore di Belluno Francesco Saverio Pavone, che parleranno della mafia. La Polizia di Stato apre le por-te della caserma padovana di via D’Acqua-pendente per ospitare i giovani studenti di Padova e di Cantarana.

Nel pomeriggio, presso il campo di calcio di Cantarana, ci sarà un quadrango-lare di calcio con le squadre dei Carabinieri del Comando provinciale di Venezia, del Reparto mobile della Polizia di Padova, dei Cavalieri guardiani di pace di Assisi- Malta e degli amatori di Cantarana. Do-menica, nella chiesa parrocchiale di Can-

tarana, alle 10 don Luigi Merola celebrerà la santa messa, che sarà animata dalla Corale Parrocchiale.

“Ringrazio – afferma il presidente del Comitato della Croce, Fiorenzo Tom-masi – la comunità tutta di Cantarana, il sindaco di Cona, Gabriele Begheldo, la Polizia di Stato, i Carabinieri, i Cavalieri crociati, i mezzi di soccorso di Porto Viro e il medico Giuseppe Mainardi, che hanno permesso questa Giornata di legalità per aiutare i bambini di don Luigi Merola, che vivono ai margini di Napoli e che l’associa-zione “A Voce de creature” aiuta a vivere con dignità, presso una struttura requisita dallo Stato in quanto era di proprietà di un boss. Invito tutti a questo appuntamento per mettere in luce i valori di giustizia e di legalità”.

foCus

Il presidente del Comitato della Croce Fiorenzo Tommasi anticipaiL 9 maGGio si terrà La Giornata deLLa LeGaLità: dibattiti, inContri e un quadranGoLare di CaLCio

Nicla Sguotti

Don Luigi Merola

“Il problema della rampa di Rottanova era già presente durante la preceden-te amministrazione”.

E comunque ci sono delle novità in merito in quanto la Regione ha approvato il finanzia-mento di 100mila euro per i lavori di siste-mazione. L’assessore Sacchetto dice arricura e annuncia a breve le prove penetrometriche, a seguire il progetto e la partenza dei lavori, che si concluderanno - promette - entro l’anno.

Il sindaco Henri Tommasi da parte sua ribatte agli attacchi del consigliere Pier Luigi Parisotto. “Con la sua solita fervida fantasia egli asserisce ora che la sua amministrazione avrebbe lasciato i soldi per realizzare i lavori – commenta - e che questa amministrazione li avrebbe spesi in altro modo. Il mio predeces-sore per l’ennesima volta fa finta di dimenti-care di averci lasciato un comune sull’orlo del dissesto finanziario, com’è stato ufficialmente certificato dalla ragioneria dello Stato. Questa amministrazione, grazie alla brillante opera delle giunte Parisotto, quando si è insediata ha trovato le casse vuote e debiti da pagare. E questo, checché ne dica il capogruppo di Fi,

è documentato e certificato”. Tommasi prose-gue: “Quelle di Parisotto sono scuse puerili, con le quali vuole evidentemente nascondere la verità: cioè che da sindaco non ha mai af-frontato i problemi delle frazioni”. Il sindaco chiede perchè non si sia mai intervenuti quan-do il danno era certamente più contenuto e il comune aveva la possibilità - che ora la sua amministrazione non ha, per colpe altrui- di accendere mutui.

Alle accuse dell’ex sindaco di false pro-messe elargite dall’attuale amministrazione, Tommasi risponde:”incredibile, quando lo stesso ha vinto le sue campagne elettorali promettendo alla cittadinanza il mantenimen-to del nostro ex ospedale e la tanto agognata piscina comunale”. Infine, sulla questione re-lativa alla chiusura della scuola materna par-rocchiale nella frazione, il primo cittadino non ha dubbi: “Tirare poi in ballo l’amministrazio-ne è un evidente tentativo di gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica. L’annuncio alla comunità di Rottanova non l’ha certo dato l’assessore Fontolan, ma la parrocchia e già da mesi. Abbiamo invece assicurato il nostro

di Melania Ruggini

La risposta Il sindaco Henri Tommasi replica

Rampa, in arrivo 100mila euro per i lavoriIl primo cittadino annuncia un finanziamento regionale e fa osservare che il problema a Rottanova esisteva già con la precedente amministrazione e che il suo predecessore ha lasciato il Comune sull’orlo del dissesto finanziario

9Cavarzere

impegno per cercare di mantenere in vita la scuola primaria della frazione perché siamo convinti che una scuola sia un presidio vitale per ogni comunità. Ma su questo Parisotto naturalmente non dice una parola”.

messaggio politico elettorale a pagamento

I militanti della Lega Nord di Cavarzere e Cona hanno scelto compatti di schierarsi con Flavio Tosi, sciogliendo di fatto la sessione locale e dando vita a un coordinamento a sostegno del sindaco di Verona e

alla sua corsa per la carica di governatore del Veneto. Una decisione che arriva dopo le dimissioni del segretario locale

Giacomo Busatto e del direttivo, nonché del rappresentante nel coordi-namento provinciale Luigi Mancin, e si configura come protesta per le “ingerenze lombarde sul Veneto”, in relazione alle scelte operate dal segretario Matteo Salvini sulla vicenda che riguarda Tosi.

“Nessuno di noi militanti, in tanti anni di lotte – scrivono i leghisti dimissionari di Cavarzere e Cona – avrebbe mai pensato di assistere a qualcosa di simile, si tratta di una delle pagine più brutte della Lega Nord, un tentativo di golpe lombardo sulla Liga Veneta, favorito da alcuni esponenti veneti a due mesi dal voto, arrivando all’elimina-zione politica di Tosi, la cui unica colpa è di aver chiesto il rispetto delle regole interne del movimento, ovvero che il Veneto decidesse in Veneto, senza ingerenze dalla Lombardia”.

Si soffermano poi a indicare quello che secondo loro non funziona all’interno della Lega Nord di Salvini.

“Questa Lega non è più quel movimento a cui abbiamo aderito per valori quali federalismo, autonomia, indipendenza – affermano – si è trasformata in una forza demagogica che segue solamente la pancia della gente senza più soffermarsi sulla concretezza e il prag-matismo che si devono avere, lasciando per strada la coerenza, che in politica è più preziosa dei voti perché rappresenta il metro con cui si misura lo spessore di un movimento”.

Precisano quindi le motivazioni per le quali hanno deciso di so-stenere Tosi.

“Solamente in Flavio Tosi – così i militanti di Cavarzere e Cona – sono riscontrabili quei valori che furono tracciati da Bossi e da Miglio, per questo costituiremo due comitati elettorali a Cavarzere e Cona per sostenerlo quale governatore del Veneto, abbracciando il suo progetto politico, certi della sua capacità di dare risposte alla gente con un’a-zione politica seria”. Concludono definendo “dolorosa e sofferta” la decisione di lasciare la Lega Nord.

“Dopo tanti anni di militanza – chiosano – è come se un pezzo della nostra vita morisse, ma il Veneto non è secondo alla Lombardia e non abbiamo professato per decenni la libertà da Roma per finire schiavi di Milano. Lasciamo la Lega Nord per sostenere il nuovo pro-getto politico di Flavio Tosi”.

Regionali Si scioglie la sessione locale nasce il coordinamento a sostegno del sindaco di Verona

La Lega di Cavarzere si schiera con Flavio Tosi “N

oi Cavarzera-ni”, è questo il nome che hanno scelto i militanti di un nuovo soggetto politico nato a fine marzo in città. È il primo ad uscire allo scoperto e a mettersi in gioco anche e soprattutto in vista all’appunta-mento elettorale del prossimo anno con le amministrative. Nato grazie all’impegno di un gruppo di giovani che vogliono far cre-scere insieme questo loro progetto, “Noi Cavarzerani” è diventato realtà dopo una serie di appuntamenti iniziati a fine della passata estate. C’è stato anche un atto co-stitutivo regolarmente registrato ed è stato presentato il simbolo, un cerchio tricolore con il leone di San Marco e la scritta “Noi cavarzerani”. In una propria nota, il nuovo movimento civico evidenzia che il proprio obiettivo è di portare nuove proposte per il centro di Cavarzere e per tutte le sue fra-zioni, attraverso le idee di tutti gli associati e simpatizzanti, uniti da tre valori principa-li: giustizia, solidarietà e legalità.

“Il percorso è appena iniziato – scri-vono gli esponenti di “Noi Cavarzerani – ma il primo passo è certamente quello di contribuire a creare una politica che sia rispettosa delle esigenze dei cittadini e che metta il bene comune davanti all’interesse individuale e di parte”.

Viene poi dato l’annuncio ufficiale del-la volontà di mettersi in gioco alle prossime amministrative: “Il primo campo di batta-glia sarà certamente le prossime elezioni comunali di Cavarzere per le quali “Noi ca-varzerani” sarà sicuramente in campo con una sua lista, libera da qualsiasi logica di partito come è nello spirito di questo nuovo movimento civico”.

I temi sui quali “Noi Cavarzerani” intende puntare sono tutela delle perso-ne, del territorio, interventi sui problemi inerenti l’occupazione, soprattutto quella giovanile, ma più in generale sul mondo del lavoro, l’attenzione a una maggiore efficienza dei servizi sanitari e sociali, la di-fesa della scuola e lo sviluppo dei trasporti.

“Saranno questi solo alcuni dei temi che “Noi cavarzerani” tratterà nei prossimi mesi incontrando i cittadini nelle piazze e nelle frazioni – si legge nella nota del gruppo – ogni cittadino deve diventare protagonista e unico referente delle de-cisioni di chi amministra, è questo il prin-cipio che il direttivo del nuovo gruppo ha sottolineato fin dai primi passi sulla scena politica cittadina. L’associazione annovera una cinquantina di giovani associati che lotteranno per restituire a Cavarzere e ai cavarzerani il ruolo che meritano, per chi fosse interessato ad avere indicazioni o notizie dell’associazione, può contattarla attraverso l’indirizzo mail info@noicavar-zerani.it”.

poLitiCaAmministrative 2016“noi CaVarzerani”, nasCe un nuoVo soGGetto poLitiCo

Una delle accuse che il consigliere Pari-sotto ripetutamente torna ad imputare all’amministrazione comunale è quella

relativa all’aumento delle indennità. “Parisotto cerca di sollevare un pol-

verone basato sul nulla” esclama il primo cittadino.

“Al di là delle chiacchiere e delle spara-te che servono al massimo a guadagnarsi qualche titolo sulla stampa locale, esiste una realtà dei fatti che non può essere smentita. Checché ne dica il mio prede-cessore, la realtà è che non esiste alcuna delibera di giunta che aumenti le indennità e che queste sono assolutamente identiche a quelle percepite dalla precedente ammi-nistrazione comunale”.

Anzi, Tommasi ricorda che questa giunta è formata dal sindaco e quattro assessori mentre la giunta Parisotto era formata dal sindaco e sei assessori.

“Visto che la ma-tematica non è un’opinione, chiediamoci quale delle due giunte è costata di più!” ironizza.

“E’ vero però che in passato c’è stato

un sindaco che a poche settimane dal suo insediamento ha fatto una delibera con cui ha addirittura raddoppiato le indennità sue

e degli assessori. Era il 1995 e gli atti in questione sono le delibere del consiglio co-munale n° 38 e 39. Sapete chi era

quel sindaco? Ebbene sì, proprio Parisotto! Che spera nella poca memoria dell’opinio-ne pubblica, senza tuttavia considerare l’attuale impossibilità, per un qualsiasi sin-

daco italiano, ivi compreso il sottoscritto, di aumentarsi a proprio piacimento un’in-dennità che è invece fissata e determinata per legge, secondo il Decreto Ministeriale del 2000”.

Infine, conclude con sarcasmo: “Anche volendo tralasciare le numerose cariche ag-giuntive detenute da Parisotto, che, oltre a sindaco, era presidente dell’Ater, presidente della Residenza Veneziana, presidente del GAL, cariche tutte ben remunerate, sono convinto che ci voglia una bella faccia tosta a criticare la posizione attuale del sindaco”.

Il sindaco henri Tommasi risponde a parisottoindennità: non esiste aLCuna deLibera di Giunta suLL’aumento

neWs

di Nicla Sguotti

Ma.Ru. N.S.

Flavio Tosi e Giacomo Busatto

10 Cavarzere

Un nuovo progetto, promosso da For-za Italia coinvolgendo una squadra giovane e dinamica.

Così Riccardo Tosello, ex consigliere provinciale azzurro e coordinatore locale del partito, definisce il nuovo corso del suo gruppo politico in città, evidenziando le peculiarità di quello che egli stesso defi-nisce il “laboratorio politico della libertà”.

“Dopo la fuoriuscita degli alfaniani – afferma Tosello – sono stato l’unico a Cavarzere che ha sempre mantenuto coe-renza politica, restando fedele all’ideale di un liberalsocialismo, che dentro Forza Ita-lia locale, provinciale e regionale assieme ad altri amici cerca di mettere radici. Non raccogliendo le note scaramucce regionali in questo frangente di scadenza elettora-le, a Cavarzere continua il laboratorio poli-tico fatto di giovani e per i giovani, attenti lettori delle vicende di ogni giorno e liberi di fare scelte coerenti suffragante da un confronto interpersonale”.

Come propria coordinatrice, i giovani militanti azzurri di Cavarzere ha scelto Viola Birolo, la quale sottolinea la vo-lontà del suo gruppo di rimanere fedele a Forza Italia e al suo leader.

“Per noi giovani di Forza Italia – af-ferma – Silvio Berlusconi è stato e sarà sempre la guida forte e decisa, il mentore e motivatore instancabile che ha portato tanto alla nostra Italia, seppur ostacolato in ogni modo e con ogni mezzo”.

Non manca poi di soffermarsi sulle vicende giudiziarie del leader di Forza Italia, tornate recentemente alle crona-che. “Infangando e mettendo alla gogna mediatica il cavaliere per il proprio operato privato – queste le parole di Viola Birolo – non solo si è violata la privacy di una persona ma si è messo in ginocchio l’inte-ro Paese, agli occhi degli stati mondiali. La sinistra dell’opposizione scontata e vuota di proposte non poteva che usare le armi più subdole in suo possesso per salire alle luci della ribalta. Più forti e uniti di prima in nome della libertà, tanto cara al nostro presidente, ci impegniamo a costruire un roseo futuro per il nostro partito, per ripor-tare il Paese a essere forte e rispettabile in Europa e nel mondo”.

Troppi furtiforza itaLia punta sui GioVani

N.S.

neWs

Viola Birolo: “Ci impegnamo a costruire un roseo futuro per il nostro partito”

Viola Birolo coordinatrice dei giovani azzurri

Il sindaco Henri Tommasi

Tommasi ricorda che questa giunta è formata da due assesori in meno rispetto a quella di Parisotto

12 Cavarzere

di Melania Ruggini

Grande soddisfazione all’Istituto com-prensivo di Cavarzere: la Fondazione Clodiense ha da poco finanziato il pro-

getto “Competenti……digitali”!”, pre-sentato su iniziativa del Consiglio di Istituto. Il contributo della Fondazione Clodiense, pari a 10.000 euro, è finalizzato a sostene-re lo sviluppo delle competenze digitali degli alunni della scuola primaria.

Destinato ai docenti e agli alunni delle scuole primarie del Comune di Cavarzere, il pro-getto “Competenti……digitali!!”, persegue diversi e importanti obiettivi, come incentivare l’uso delle tecnologie a supporto dei processi di apprendimento e di insegnamento; promuovere lo sviluppo di buone pratiche didattiche mediate dalle tecnologie; promuovere la costruzione di materiali, oggetti di apprendimento e documen-

tazione attraverso le tecnologie; accompagnare gli alunni verso un uso consapevole e corretto delle nuove tecnologie; stimolare la passione per un uso consapevole delle nuove tecnologie da parte degli alunni; aumentare le pratiche didattiche mediate dall’uso delle tecnologie;

incrementare i livelli di partecipazione attiva degli alunni ai processi di costruzione della conoscenza. Implementato all’interno dell’ul-tima parte del corrente anno scolastico e del prossimo anno scolastico 2015/2016, questo progetto consentirà di sviluppare ulteriormente le aule informatiche dei plessi di scuola primaria attraverso la dotazione di personal computer di ultima generazione in grado di sostenere la rea-lizzazione di pratiche didattiche finalizzate alla costruzione di competenze stabili e trasferibili.

Il dirigente scolastico, il presidente del consiglio di istituto e l’intera comunità scola-stica che ruota intorno all’Istituto di Cavarzere esprimono vivo ringraziamento alla Fondazione Clodiense per aver testimoniato ancora una vol-ta l’attenzione al territorio e nello specifico alla formazione delle nuove generazioni.

Scuola Istituto comprensivo di Cavarzere

In arrivo 10mila euro per diventare “Compententi...digitali!La Fondazione Clodiense finanzia il progetto finalizzato allo sviluppo delle competenze digitali degli alunni della scuola primaria

in breVe

Il progetto consentirà nel prossimo anno di sviluppare le aule informatiche nei plessi di scuola primaria

Campane moleste: scatta la denuncia da parte del musicologo Graziano Corazza.

Corazza racconta la sua battaglia, che ormai dura da anni: “ho chiesto più volte al sindaco di oggi e a quello precedente, all’ex assessore all’ambiente e a quello alla sanità, all’Arpav, vigili urbani, asl di Chiog-gia, vescovo di Chioggia, ai parroci di qui, di fare cessare o rendere meno rumorose le campane del campanile del centro storico di Cavarzere che suonano dalle ore 7.45 del mattino in poi, non solo il giovedì ma soprattutto nei giorni festivi, rendendomi il risveglio fastidioso e l’eventuale ripresa del sonno impossibile con le successive scam-panate”.

Dopo anni di lettere, telefonate, email, le campane delle 7 sono diminuite di inten-sità e frequenza di oltre la metà.

“Bene – afferma il musicologo - ma quelle delle 7,45 e successive non sono state toccate e alla domenica eccedono per via della messe domenicali”.

“Ho saputo da un responsabile dell’Ar-pav - prosegue Corazza - che il Comune non possiede uno strumento normativo, il Piano di zonizzazione acustica, obbligatorio per legge. Ho chiesto al sindaco, Henri Tomma-si, come mai e mi sono sentito rispondere che il piano effettivamente manca perché costa molto realizzarlo”.

Il piano di zonizzazione prevede che vengano definite le aree del territorio comu-

nale in cui, sulla base delle caratteristiche urbanistiche, possono essere emessi certi livelli di rumore, nei limiti già stabiliti per legge. In mancanza di questo strumento di-venta difficile dire se un certo rumore è trop-po forte o meno per la zona di riferimento.

“Dall’Arpav mi è stato detto che il lavo-ro può essere fatto dagli stessi dipendenti comunali, senza servirsi di aziende esterne al comune e con un notevole risparmio per le casse comunali. Tra l’altro ho contattato l’ex sindaco di Cona, Anna Berto, la quale mi ha detto che al suo comune l’adempi-mento acustico è costato qualche migliaio di euro 10 anni fa” .

Corazza conclude: “Su tutta questa faccenda non attribuisco colpe a nessuno in particolare, ma il tergiversare mi infasti-disce.

E’ ora che Tommasi metta in moto la macchina comunale affinchè anche il nostro comune si adegui agli obblighi di legge. Mi hanno detto dall’Arpav che questo mancato adempimento potrebbe costare sanzioni al nostro comune, cioè a noi cittadini. Se Tommasi vuole ricandidarsi sindaco nel 2016 faccia più cose che può per il nostro paese, compresi nuovi loculi cimiteriali con una nuova camera mortuaria, più assistenti sociali, più pediatri, maggiore assistenza domiciliare alle persone anziane, un servi-zio odontoiatrico nella Cittadella”.

lA “bATTAglIA” DEl MuSICOlOgO EDI CORAZZA CONTRO lE CAMpANE DEl DuOMO

Me.Ru.

Lo scorso 2 aprile, a Cavarzere è stata festeggiata una signora molto importante. E’ sì, perché Giuseppina Bisco, nata nel 1910, ha compiuto la bellezza di 105 anni. Arzilla e in gamba, la signora cammina e chiacchiera tranquillamente. Giuseppina

abita in compagnia della figlia ultra ottantenne, purtroppo affetta da una paralisi fisica e del loro “angelo custode” Alexandra. La signora, assistente di origine moldava, è stata davvero una “manna dal cielo”, ci dice felice la nipote Angela. Ormai da cinque anni Alexandra si prende cura delle due signore amorevolmente, sostenendole e spronandole a restare attive. Una figura quindi, davvero importante che a sostenuto le signore e la loro famiglia.

Grazie alla nipote Angela, riusciamo a conoscere un po’ della longeva vita di Giu-seppina. Nata poco prima dello scoppio della prima guerra mondiale, la signora divenne madre a soli 18 anni.

Rimasta sola con la sua bimba, dedicò la sua vita al duro lavoro nei campi per man-tenere se stessa e la piccola. Ma fortunatamente anche il divertimento non mancava; amava molto ballare e si destreggiava brillantemente nel canto. La sua è stata una vita segnata da fatti ed avvenimenti importanti come difficili, per questo è giusto festeggiare Giuseppina, e come lei tanti altri nonnini longevi, per tenere vivo nella comunità questo inestimabile pezzo di storia.

un compleanno speciale a Cavarzerenonna Giuseppina iL 2 apriLe ha festeGGiato La beLLezza di 105 anni:

Nonna Giuseppina con la figlia, la nipote e Alexandra

Anna Bergantin

13Cavarzere

Sono molte le iniziative che la Città di Ca-varzere promuove per i settant’anni dal-la Liberazione, diverse la manifestazioni

in programma e rivolte a tutta la cittadinanza. Tra esse, eventi culturali, mostre e conferenze, tutte dedicate al ricordo di quei giorni cruciali per il futuro del nostro Paese e alla comme-morazione di chi, anche a Cavarzere, non esitò a dare la propria vita per liberare l’Italia dal nazifascismo.

I vari eventi in programma, come sotto-linea l’assessore alla cultura Paolo Fontolan, si realizzano grazie alla sinergia creatasi tra amministrazione comunale e associazioni del territorio. Nello specifico, sono coinvolte nell’organizzazione, oltre alla Città di Ca-varzere, lo Spi Cgil, l’Iveser, l’Anpi, l’Arci di Rovigo, l’Associazione nazionale combattenti e l’Istituto comprensivo Cavarzere.

La prima giornata dedicata ai settan’tan-ni dalla Liberazione sarà sabato 18 aprile, alle 10.30 ci sarà, presso il cimitero del capoluogo, l’omaggio a monsignor Scarpa e ai partigiani cavarzerani. Sempre il 18 aprile, alle 17.30, si terrà nella sala convegni di Pa-lazzo Danielato la presentazione del volume “Partigiani del Polesine” con le fotografie di Mario Dondero. I relatori della presentazione saranno il direttore dell’Iveser Marco Borghi e il curatore del volume Francesco Permunian. A

l termine della presentazione, verrà inau-gurata nel foyer del Teatro Tullio Serafin una mostra con le fotografie di Mario Dondero, presenti nel volume, che ritraggono anche i luoghi storici della Resistenza a Cavarzere. La mostra rimane aperta fino al 27 aprile.

Nella mattinata di sabato 25 aprile è in-vece in programma la consueta manifestazio-ne promossa dall’amministrazione comunale, che coinvolge le diverse realtà associative ca-varzerane e le associazioni d’arma, alla quale tutta la cittadinanza è invitata a partecipare. Anche la giornata di domenica 26 aprile è par-ticolarmente significativa e presenta un’altra interessante iniziativa. Alle 10.30 sarà proiet-tato nella sala convegni di Palazzo Danielato il lungometraggio “Le pietre in volo” di Gian-carlo Tagliati, che ripercorre le tappe dell’attac-co e dell’avanzata del Gruppo Cremona con testimonianze e immagini.

L’appuntamento successivo è per giovedì 30 aprile, alle 18.30 verrà inaugurata nel foyer del Teatro Serafin la mostra fotografi-ca “Uomini in guerra 1943-1945” a cura dell’Associazione nazionale combattenti, che sarà visitabile fino al 7 maggio. In serata, alle 21, nel Teatro Tullio Serafin ci sarà il Concerto di primavera della Banda musicale cittadina, dedicato quest’anno alle vittime cavarzerane di tutte le guerre.

di Nicla Sguotti

Tante le iniziative in programma: eventi culturali, mostre e convegni curate da amministrazione e associazioni

Celebrazioni Dal 18 fino al prossimo 26 aprile

Cavarzere si prepara per i 70 anni dalla Liberazione

Cavarzere nell’aprile del ‘45: municipio

e campanile bombardati

Il Comitato della Croce di Cavarzere è da

sempre un punto di riferimento importante per il volontariato e, in più di vent’anni di attività, si è contraddistinto per la quan-tità di iniziative promosse, tra le quali il Premio internazionale della Bontà.

Quest’anno l’ambito riconoscimento è stato conferito alla Città di Lampedusa e a tutte le Forze dell’Ordine (Marina, Guardia di Finanza, Guardia Costiera, Esercito, Vigili del Fuoco) che operano a Lampedusa per soccorrere gli immigrati.

La Commissione assegnatrice, composta da Luigino Zuin, Ferdinando Ambrosi, Avi Bruno, Riccardo Clementi, Adriana Ghezzo, Achille Loro, Raffaella Pacchiega, Nicla Sguotti, ha deliberato di onorare Lampedusa per ringraziare del grande gesto di civiltà e di umanità che i cittadini dell’isola hanno compiu-to e continuano a compiere aiutando e accogliendo con amore i migranti del mare.

“Giorni fa mi sono recato ad Agrigen-to – afferma il presidente del Comitato della Croce Fiorenzo Tommasi - dove ho incontrato il prefetto Nicola Diome-de, una persona disponibile e umana che ha condiviso con noi l’importante riconoscimento che la Commissione ha voluto assegnare come riconoscenza a tutti i Lampedusani e a tutte le Forze impegnate per soccorrere queste per-sone disperate che cercano la salvezza scappando dalle loro terre insanguinate dalle guerre e dalle persecuzioni”.

Fiorenzo Tommasi ha avuto l’oc-casione di incontrare anche il cardinale Francesco Montenegro, “un uomo semplice, umile, tanto che ci ha subito chiesto di non chiamarlo Eminenza e neppure Eccellenza, ma don Franco – continua Tommasi – e con il quale abbiamo avuto un dialogo ricco di uma-nità, durante il quale ci ha raccontato la disperazione dei profughi, l’odore di morte dei tanti cadaveri rinvenuti in mare dalle Forze dell’Ordine in questi anni e le innumerevoli lacrime versate sul molo benedendo le salme, molte delle quali ritrovate con una medaglia del Crocifisso in bocca”.

La cerimonia ufficiale di premia-zione avrà luogo il 5 settembre nella chiesa parrocchiale di San Gerlando a Lampedusa quando 35 persone, tra le quali alcune di Cavarzere, giungeranno nell’isola per onorarla: “mi preme por-gere un saluto al sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini che ci ha spedito un mes-saggio di ringraziamento per il premio conferito alla città” conclude Tommasi.

neWs

Comitato della CroceiL premio internazionaLe deLLa bontà Va a Lampedusa

Nicola Ruzza

messaggio politico elettorale a pagamento

Il mese di febbraio è stato particolarmen-te ricco di soddisfazioni per il maestro di karate Roberto Folli e lo staff dell’Asd

New Sporting Club di Cavarzere che ha col-lezionato nuovi successi e vittorie.

Nella giornata di domenica 8 febbraio, gli atleti della palestra cavarzerana hanno partecipato a Selvazzano Dentro alla prima tappa del Trofeo Veneto, al quale hanno partecipato circa ottocento atleti. Per la New Sporting Club erano presenti Clay Redi, Emily Visentin, Riccardo Desiderò, Rudy Bardella, Matteo Tommasin, Mattia Chieregato e Stefano Minorello. Di rilievo i risultati ottenuti dall’Asd New Sporting Club, che si è aggiudicata l’oro con Clay Redi, sa-lito sul gradino più alto del podio. Gli atleti cavarzerani hanno conquistato anche due argenti: con Emily Visentin nella categoria femminile 60 kg e con Riccardo Desiderò. Buon risultato anche per Rudy Bardella nella categoria 60 kg maschile, che si è merita-to la medaglia di bronzo. Di tutto rispetto anche il piazzamento di Matteo Tommasin, quinto classificato, che da settembre ha rico-minciato gli allenamenti dopo un periodo di inattività. Interessanti anche le prestazioni

delle nuove leve, alla loro prima esperienza: i giovanissimi Mattia Chieregato e Stefano Minorello, nonostante l’inesperienza, hanno dimostrato caparbietà e grinta.

Sempre a febbraio, per la precisione sabato 14, la New Sporting Club è stata protagonista di un altro importante appun-tamento. Rudy Bardella ha partecipato alla edizione numero cinquanta del Campionato

Italiano assoluto maschile, che si è disputata al Pala Ruffini di Torino. L’atleta cavarzerano nella classifica generale della categoria 60 kg è risultato undicesimo, un piazzamento che assume ancor più valore se si considera che ai campionati assoluti gareggiano i migliori atleti d’Italia, tra i quali quelli della Nazio-nale.

Karate Trofeo Veneto. Ottimi risultati degli atileti del Asd New Sporting Club

Un oro, due argenti e un bronzo per i cavarzerani Un girone di ritorno dav-

vero fantastico quello che sta svolgendo il

Calcio Cavarzere: infatti la squadra guidata da mister Guarnieri ha collezionato ben quattro vittorie, due pareggi e una sola sconfitta dall’inizio del 2015, collocandosi nelle zone alte della classifica.

Entrando nei dettagli delle partite, dopo la sconfitta iniziale contro lo Scadovari, nella 2ª giornata di ritorno il Cavarzere ha nettamente battuto il Due Stelle per 3 a 1, riuscendo a rimontare lo svan-taggio iniziale grazie alle reti di Bergantin, Biolo e Neodo e alle prodezze del portiere Liviero, che è stato in grado di neutralizzare ben due calci di rigore al 39’ e al 48’ del secondo tempo; nella domenica seguente, poi, il nostro team è riuscito a bissare il successo, sconfiggendo fuori casa per 2-1 il Castelbaldo Masi con le reti nel secondo tempo di Neodo e Socciarelli.

Nella 4ª giornata di ritorno il Cavarzere è stato fermato in casa dalla Tagliolese: il pareggio, comunque, ha regalato un punto prezioso ai locali, in quanto sono riusciti ad ottenerlo a 3’ dalla fine, grazie ad un rigore trasformato da Biolo; tuttavia nelle due par-tite successive la nostra squadra è tornata alla vittoria battendo l’Azzurra Due Carrare, compagine di ottimo livello, con un secco 2-0 (reti di Marchesini e Biolo) e fuori casa l’Arzergrande con il medesimo punteggio (Biolo al 38’ pt e Babetto al 34’ st).

Infine il Calcio Cavarzere ha pareggiato in rimonta per 1-1 contro La Rocca Monse-lice, grazie ad un gran gol di Neodo, che ha rimediato ad un primo tempo opaco della nostra squadra; il punto conquistato, tuttavia, permette al Cavarzere di avvicinarsi alla capolista Badia Polesine (sconfitta per 1-0 dal Crispino Guarda) e di nutrire il sogno di raggiungere la vetta: una vera impresa per una squadra che aveva iniziato la stagione con l’obiettivo di salvarsi.

neWsStraordinario girone di ritorno per la squadra di mister guarnieriiL CaLCio CaVarzere, ad un punto daLLa CapoLista, ora soGna La Vetta

di Nicla Sguotti

N.R.

Rudy Bardella a Torino, al Campionato assoluto maschile

Un buon girone di ritorno sta facendo risalire il Gordige Calcio da una situa-zione di classifica che, fino ad un paio

di mesi fa, sembrava compromessa: partite dall’ultimo posto con soli 5 punti, in seguito ad un girone d’andata disastroso, e dopo aver incassato un pesante 2 a 0 dal Grifo Perugia nella prima giornata di ritorno, le ragazze di mister Bernardi (subentrato a Bartoli nella 2ª giornata di ritorno) hanno pareggiato 1-1 in casa contro il Trevignano, a seguito di una partita equilibrata che ha visto le cavarzerane in vantaggio per quasi metà partita, grazie al gol segnato al 10’ da Andreasi.

Ma è dalla 3ª giornata che è iniziato il riscatto della nostra squadra che, infatti, è riuscita a sconfiggere fuori casa il Castel-vecchio per 2 a 1 grazie alle reti, entrambe maturate nel 2° tempo, di Marangon e

Trombin: una vittoria in rimonta che ha per-messo al Gordige di abbandonare l’ultimo posto in classifica.

Questo successo ha messo le ali alle ragazze cavarzerane, infatti nella domeni-ca successiva hanno strapazzato il Nettuno Venezia Lido per 4 a 0 (doppietta di Ma-rangon, reti di Andreasi e Cerato) e anche per lo Zensky Padova non c’è stato scampo: tra le mura amiche il Gordige ha inflitto un sonoro 3-0 alle padovane con Marangon, autrice della tripletta, sugli scudi.

Dopo la sconfitta di misura a Imola per 3 a 2, Il Gordige ha pareggiato in casa per 0-0 contro il forte Bearzi, risultato che gli permette di rimanere in piena zona play out, ben distaccato dall’ultimo posto e a pochi punti da una salvezza tranquilla.

Venerdì 27 febbraio, presso la palestra dell’ex scuola media “A. Cappon”, si è tenuta un’importante conferenza

dal titolo “Perché il karate è uno sport di squadra” tenuta dal M° Ettore Mantovan e da Devis Braggion, rispettivamente di-rettore e tecnico dell’Asd Karate Shotokan Cavarzere, i quali si sono avvalsi della colla-borazione di Giulia Angelini e di Desi Rubini, due grandi agoniste che portano con onore i colori dell’associazione nei palazzetti di tutta Italia e all’estero.

In una palestra gremita di genitori, ra-gazzi e bambini, Mantovan ha iniziato la spiegazione avvalendosi dello slogan del Ministero della Salute “Il bambino non è un adulto in miniatura” per fissare l’attenzione dei presenti sulla necessità di una preparazio-ne sportiva del bambino e dell’adolescente atta ad affinare la capacità coordinativa di base.

“La somministrazione dell’attività spor-tiva in un bambino – afferma il direttore tecnico dello Shotokan Cavarzere – è da considerarsi come un farmaco, perché pro-duce delle modificazioni sulla sua crescita: bisogna dosarla a seconda delle esigenze del soggetto”.

“Un tempo i ragazzini iniziavano l’attivi-tà sportiva dopo anni di giochi in strada e per-ciò erano abituati a correre, saltare, arrampi-carsi sugli alberi – continua Mantovan - ora il

contesto sociale è cambiato radicalmente e il bambino deve acquisire le capacità coordina-tive in palestra attraverso il gioco, che dà loro soddisfazione e gratificazione”.

Il maestro di karate si è poi sofferma-to sul bersaglio nello sport (il canestro nel basket, la porta nel calcio, il corpo dell’av-versario nelle arti marziali) che, in una fase iniziale, non deve essere colpito, perché il bambino non possiede ancora la maturità psico-fisica necessaria per farlo, (soprattutto se si considera il controllo della tecnica nel karate, un’abilità che richiede maestria co-ordinativa), ma va assimilato come concetto attraverso attività ludiche come, ad esempio, il gioco del palloncino.

È poi intervenuto Devis Braggion che ha parlato del passaggio alla fase agonisti-ca sottolineando l’importanza della squadra all’interno di uno sport che potrebbe apparire come individuale: “anche se l’atleta è da solo quando entra nel tatami – sostiene il

tecnico dello Shotokan Cavarzere – il suo risultato è condizionato fortemente dall’alle-namento che ha sostenuto con i suoi com-pagni nei mesi precedenti e gli amatori o gli agonisti che non sono impegnati in quella gara danno un apporto decisivo alla perfor-mance dell’atleta”.

“Il gioco di squadra nel karate – conti-nua Braggion – può essere paragonato ad una classe che aiuta nello studio un compa-gno perché sarà interrogato il giorno dopo: questo è il segreto dei risultati ottenuti dagli agonisti dello Shotokan Cavarzere, cioè la presenza di un gran numero di atleti che si allenano seriamente per migliorare, ma an-che per far sì che gli agonisti impegnati nelle gare possano ben figurare”.

“Il talento puro, che vince per le proprie doti innate è un concetto errato, un luogo comune da sfatare – conclude Braggion – dietro alle vittorie di qualcuno c’è sempre l’apporto di tutti”.

Shotokan Cavarze. Il Karate... parlatouna serata dediCata aLL’anaLisi deLLe riCadute fisiChe ed eduCatiVe Che una buona pratiCa sportiVa può aVere sui bambini speCie se pratiCano sport di squadra

Nicola Ruzza

Calcio femminile Abbandona l’ultimo posto

Il Gordige risale la china

Il Gordigeal gran completo

Alcuni atleti dello Shotokan Cavarzere

N.R.

14 Sport locale

16 Cultura locale

Nell’ambito delle iniziative legate alla preparazio-ne delle festività pasquali, sabato 14 marzo, presso l’elegante e ampio auditorium del nuovo

centro polivalente “M. Celotto” di Merlara (Pd), si è tenuta la presentazione e visione dell’oratorio Va’! Scolpisci!, opera per soli, voce recitante, doppio coro, organo e orchestra sinfonica, che è stata commissio-nata al M° Renzo Banzato in occasione dell’Anno Giubilare 2011 e dedicata al Crocifisso che si venera nel Duomo di Cavarzere.

Un pubblico attento e partecipe ha seguito la coin-volgente esposizione condotta dal M° R. Banzato, docente presso il Conservatorio di Adria, il quale ha tracciato, con dovizia di particolari, un accurato profilo tanto sulla figura di Domenico Paneghetti (con ampi riferimenti al percorso artistico e spirituale dell’umile “cannarolo” di Boscochiaro), quanto sulla sua com-posizione musicale: imponente lavoro che si sviluppa lungo 21 momenti descrittivi, attraverso i quali viene narrata la storia dello scultore che, fra il 1830 e il 1834, ha realizzato il Cristo ligneo di San Mauro, ispirandosi al Crocifisso collocato presso il Santuario di San Domenico a Chioggia.

Al termine della presentazione ha avuto luogo la

visione integrale del Dvd, accuratamente realizzato da Telechiara il 17 dicembre 2011, data della prima esecuzione assoluta avvenuta sotto la direzione del-lo stesso autore; al termine della serata, promossa dall’amministrazione Comunale di Merlara e dall’As-sociazione Culturale “Il Cerchio”, i prolungati e con-vinti applausi espressi da parte del numeroso pubblico presente hanno dimostrato l’ampio apprezzamento per il lavoro del compositore cavarzerano; significa-tive parole di elogio sono pervenute, a tal proposito, dall’assessore Gobbi, dal presidente dell’Associazione Culturale “Il Cerchio” Correzzola, da Mons. Lorenzo Trevisan e dall’Arciprete della Parrocchia di Casale di Scodosia, il quale ha auspicato che l’opera del M° Banzato (la cui partitura è stata pubblicata dalla Casa

Edizioni Musicali Carrara di Bergamo) possa quanto prima essere presentata anche nella propria città.

L’oratorio Va’! Scolpisci!, dopo la prima esecuzio-ne del 2011 nel Duomo di Cavarzere (trasmessa da Telechiara con un seguito di 85.000 telespettatori) è stato poi riproposto, con ottimi consensi di pubblico e di critica, nella Cattedrale di Chioggia e nel Duomo di Caorle; la pubblicazione editoriale e l’incisione dell’o-pera (introdotta da Mons. Dino De Antoni, in qualità di Arcivescovo Metropolita di Gorizia e Presidente della Conferenza Episcopale Triveneta) sono stati dapprima presentati al Teatro “T. Serafin” di Cavarzere e suc-cessivamente presso i Conservatori di Trento e Riva del Garda, nell’ambito dei seminari di analisi e com-posizione.

Nel 2013 al lavoro del M° Banzato è stata dedi-cata la tesi di Laurea Magistrale in Filologia Moderna, discussa presso l’Università degli Studi di Padova da Ilaria Sivieri, che ha conseguito il titolo con il massimo dei voti e la lode.

Nel mese di aprile 2014 la composizione è sta-ta presentata anche a Lusiana (altopiano di Asiago), dove ha incontrato vivi consensi e calorosi apprezza-menti.

di Nicola Ruzza

Fu composto nel 2011 in occasione dell’Anno Giubilare ed è dedicato al Crocifisso del Duomo di Cavarzere e allo scultore che lo realizzò, Domenico Paneghetti

Musica Presentato l’oratorio del M° Renzo Banzato all’auditorium del nuovo centro polifunzionale “M. Celotto”

Va’! Scolpisci: è grande successo a MerlaraAmo chi legge e gli re-

galo un libro: è que-sto il nome evocati-

vo di un’iniziativa davvero importante, organizzata dalla scuola primaria Gio-vanni XXIII di Cavarzere.

In un momento stori-co come questo, di grande crisi e mancanza di fondi in quasi tutti i settori, sia sociali che economici, il progetto “Amo chi legge… e gli regalo un libro” ha infatti rappre-sentato una risposta concreta e positiva.

Grazie ai contributi volontari delle famiglie degli alunni della scuola primaria, raccolti in occasione della festa di Na-tale, è stato dunque possibile acquistare presso una libreria locale, resasi disponibile per questa collaborazione, testi utili ai percorsi scolastici. La generosità e l’attenzione alla cultura delle famiglie cavarzerane hanno così messo le ali a molti libri, che sono volati dal negozio direttamente fra le mani di bambini e insegnanti della scuola Giovanni XXIII, che ora potranno approfondire meglio l’arte, la storia, la lingua inglese e avere supporti narrativi nuovi per affron-tare tematiche rilevanti come l’intercultura e l’inclusione.

Ora ci si augura che l’entusiasmo e la partecipazione che hanno animato tutte le persone coinvolte nell’iniziativa benefica possano ripetersi il prossimo anno e portare gli stessi ottimi frutti, per lanciare un messaggio sull’impor-tanza della lettura, del sapere e della solidarietà, essenziali oggi più che mai.

Scuola primaria giovanni XXIII“amo Chi LeGGe... e GLi reGaLo un Libro”... Con i fondi raCCoLti a nataLe

Il coro e l’orchestra T. Serafin

Me.Ru.

Andrea Dodicianni, nasce a Cavar-zere e dopo essersi diplomato in pianoforte al conservatorio di

Adria, pubblica il suo primo disco di inediti “Canzoni al buio” con all’interno la canzone “Saint Michel”, vincitrice del premio giuria popolare di VXL di Amne-sty International.

Ha all’attivo più di 400 concerti tra le quali aperture a Modena City Ram-blers, Omar Pedrini, Festival show ecc.

Ha da poco pubblicato il suo nuovo disco “Puoi tenerti le chiavi” ultimato a Los Angeles sotto la guida di Howie Weinberg (Nirvana, Muse, Metallica, Jeff Buckley, U2 ecc.). Andrea Dodician-ni o più semplicemente ormai Dodicianni è un artista poliedrico che ama accostare la propria musica a componenti visuali e che ha saputo conquistare col suo stile irriverente in un paio d’anni un posto di rilievo nella scena cantautorale non solo veneta.

Andrea Dodicianni ci presenta in an-teprima il suo nuovo disco dal titolo “Puoi tenerti le chiavi”.

Concepito in viaggio, in due anni molto intensi di concerti, spostamenti, cambia-menti anche personali, il disco ha l’aria di lasciare il segno. Dopo “Canzoni al buio”, ironico ma dai toni malinconici, il nuovo la-voro è decisamente più narrativo, popolato da tante piccole storie indipendenti, anche se la vena ironica rimane perché natural-mente fa parte di Dodicianni, del suo esse-re anche al di fuori della musica.

“Sono un ragazzo di campagna alla fine - esclama il musicista - cresciuto in una via anonima di un piccolo paese, parlo di cose semplici”.

Come lui stesso ci spiega “cerco di usare meno accordi possibili e far melodie facili, canzoni brevi e a volte anche scioc-che, è il mio modo di esprimermi, perché per me la musica non è una gara. La mia è proprio una scelta politica, anche perché credo non serva fare mille note o accordi per fare musica di qualità”.

A differenza del precedente, il nuovo disco è stato scritto insieme ai musicisti che compongono la band per i live. Come racconta Andrea, per realizzarlo “abbiamo affittato un appartamento a Predazzo in Val di Fiemme per dieci giorni per poter staccare con la vita quotidiana fatta di im-pegni, telefoni, rumori e ci siamo concen-trati giorno e notte solo sul fare musica e curare ogni minimo aspetto delle canzoni e tutto ciò ovviamente ha rafforzato anche la compattezza della band stessa. Ora so, per esempio, che Jack è un cuoco incredibile e loro sanno che ho una vita costellata di paranoie”.

Tra i brani emerge“Piccadilly line”: tra i pezzi più diretti dell’ep, parla del dram-ma di due persone che capiscono di avere aspettative diverse dalla vita ma che si vo-gliono troppo bene per riuscire a separarsi. Un episodio autobiografico?

“Dopo anni di lotte questa volta non ci sarà più al mio fianco Antonio Zanellato, compagno di mille avventure e notti pas-sate a dormire in furgone. Semplicemente abbiamo deciso di prendere strade diverse, è la vita, ed è giusto che ognuno punti a realizzarsi e io sono sicuro lui saprà farlo al meglio, è un grandissimo talento, un amico e la persona alla quale devo dire grazie più di tutte per aver dedicato due anni della sua vita artistica a questo progetto, non è da tutti. Dal vivo ora siamo in tre, io im-

di Melania Ruggini

Concepito in viaggio, il nuovo lavoro racconta tante piccole storie indipendenti; il disco fa tappa a Los Angeles e coinvolge Howie Weiberg, guru della musica americana

Il personaggio Musica, il cantautore cavarzerano presenta il suo lavoro

“Puoi tenerti le chiavi”, l’album di Andrea Dodicianni

L’album di Andrea Dodicianni

braccerò la mia acustica e di tanto in tanto il pianoforte, Jack Barchetta al basso e ai synth e Daniele “Billy Zomp” Volcan alla batteria”.

Il disco fa tappa a Los Angeles coin-volgendo Howie Weinberg, celebre fonico e autentico guru della musica americana, che ha risposto alla richiesta di collaborazione della band in pochi giorni.

“È una di quelle cose che possono suc-cedere solo in America, quasi una favola da non credere - racconta Dodicianni con un brillio neglio occhi- Quando fai un album e hai un’idea, la prima cosa che fai è cer-care qualcuno che la possa condividere e che ti possa aiutare a svilupparla e così ho davvero fortuitamente incontrato Edoardi “Dodi” Pellizzari, sound engeneer delle Of-ficine underground che è stato produttore di questo album. Ci siamo quindi detti, perché non cercare l’aiuto di un ingegnere del suo-no estero? E così ci siamo messi una notte intera a presentare la nostra idea scriven-do ai nomi più disparati comprendendo in questa lista anche Howie Weinberg, consci del fatto che le speranze erano pressoché nulle. Pochi giorni dopo ci ha risposto ac-cettando di lavorare con noi e così in poche ore abbiamo fatto i biglietti e siamo volati oltreoceano”.

Tra i sogni nel cassetto di Andrea Do-dicianni: “mi piacerebbe vivere per altri cinquant’anni come gli ultimi due! Non desidero per forza gli stadi pieni di gente o i dischi d’oro, vorrei continuare a viaggiare, conoscere sempre gente nuova, sentire che qualcuno apprezza la storielle che scrivo e continuare ad integrare sempre di più la musica all’arte, alle componenti visive e alle altre sfere del saper creare”.

foCus

Il suo profiloandrea, artista poLiedtriCo

Me.Ru.

19Cultura locale

20 Sguardo a Chioggia

Un parco a carattere storico – naturalisti-co con percorsi turistici, che comprenda oltre al Forte San Felice e alla sua area

verde anche l’isola di Ca’ Roman con Forte Barbarigo e l’ottagono di Ca’ Roman. È questa la proposta del Comune di Chioggia per valo-rizzare il patrimonio delle fortificazioni storiche della laguna sud. Il forte versa attualmente in uno stato di forte degrado e gli edifici al suo interno sono a rischio di crollo. Il Comune spiega che gli interventi necessari per poter conservare e tramandare alle generazioni future il patrimonio, riguardano la messa in sicurezza, il restauro e il consolidamento degli edifici decadenti e il recupero delle strutture parzialmente crollate. L’idea sarebbe quella di mettere quindi in sicurezza le strutture creando successivamente percorsi interni per la fruizio-ne pubblica da parte dei cittadini e dei turisti.

Gli uffici ricordano che un progetto prelimi-nare di recupero del bene con finalità turistiche all’interno delle fortificazioni, era già stato approvato dalla Giunta comunale nel 2007. Adesso si tratta quindi di passare dalla teoria alla pratica. “Il Forte San Felice è tra i mag-giori siti storici della città e vanta il primato di essere la prima fortezza della Serenissima Repubblica nella gronda lagunare — com-

menta il vicesindaco e assessore al Turismo, Luigi De Perini — l’idea inoltre è quella di realizzare nell’insieme unitario della bocca di porto di Chioggia un parco a carattere storico- naturalistico, che comprenda oltre al Forte e alla sua area verde, l’isola di Caroman con Forte Barbarigo e l’ottagono di Ca’ Roman”.

Il sindaco, Giuseppe Casson, ha auspica-

to che la Regione inserisca il forte nel Piano Operativo Regionale del Veneto per poter usufruire dei finanziamenti europei. “Il nostro obiettivo — ha spiegato il primo cittadino — è quello di poter valorizzare questo in-commensurabile patrimonio storico identitario cittadino, purtroppo in decadenza e restituirlo nel suo splendore alla città”.

di Andrea varagnolo

Turismo e ambiente Il progetto dell’amministrazione per il recupero della fortezza

Forte San Felice: un parco naturalistico

L’assessore Luigi De Perini

L’assessore De Perini illustra l’idea di realizzare un’area verde che comprenda oltre al Forte anche l’Isola di Caroman con Forte Barbarigo e l’ottagono di Ca’ Roman

“La Regione sostenga il recupero del Forte San Felice”. La richiesta arriva dal consiglie-re regionale del Pd, Lucio Tiozzo, a poche

settimane dalla notizia del raggiungimento, da parte del sito, del primo posto in Veneto tra i luoghi Fai candidati per ottenere un fattivo sostegno per la loro riqualificazione. Il complesso, che occupa un’area di 21 mila metri quadrati e risalente ai tempi successivi alla Guerra di Chioggia (1379-1381), anche se la struttura attuale risale al Sedicesimo secolo, versa in uno stato di forte degrado e, dopo l’interessamento del comitato Forte San Felice, si è in attesa che la macchina burocratica si metta in moto. A spronare la Regione affinché preveda appositi finanziamenti, il consigliere dem, che ha presentato un ordine del giorno collegato al Bilancio regionale 2015. “Ancora nel giugno del 2007 – ha spiegato Tiozzo - la Giunta aveva approvato un progetto preliminare per il recupero del Forte con finalità turistiche, e gli interventi previsti riguardavano la messa in sicurezza, il restauro e il consolidamento degli edifici in pericolo di crollo, il recupero di quelli parzialmente crollati e la realizzazione di percorsi interni per la pubblica fruizione da parte della popolazione e dei turisti. Ma da allora non sono stati fatti passi in avanti, malgrado il pressing costante del Comitato per la difesa del Forte San Felice che ha promosso numerose manifestazioni e iniziative per sostenere il recupero di questo importante sito”. Ma trovare risorse nelle pieghe del bilancio non è affar semplice e, per questo, Tiozzo ha auspicato il reperimento di fondi europei. L’accettazione non è scontata, ma sicuramente questa mossa rappresenta una buona carta da giocare. “La Giunta regionale inserisca il sito tra le opere da finanziare – esorta Tiozzo - in modo da assicurare a Chioggia e al Veneto la valorizzazione di un luogo storico e dalle grandi potenzialità turistiche”.

neWs

Il consigliere regionale lucio Tiozzo“La reGione sostenGa iL reCupero deL forte san feLiCe”

A.V.

Lucio Tiozzo

messaggio politico elettorale a pagamento

Quali prospettive sul futuro del Medio Oriente e del conflitto in Ucraina? L’attuale momento storico, foriero di

profondi e repentini cambiamenti degli equilibri geopolitici del Medio Oriente e della Libia, ma anche all’interno dei confini europei, è stato al centro di un convegno organizzato dal Partito Democratico lo scorso 13 marzo. A provare a dare un’interpretazione aderente alla realtà, sono stati l’onorevole Enzo Amendola, re-sponsabile nazionale Esteri del Pd e il profes-sor Arduino Paniccia, docente di Studi Strategici all’Università di Trie-ste. Quale ruolo dovrà giocare l’Italia in questo difficile scenario?

Secondo Paniccia “L’Italia è rispettata in tutto il mondo per la sua capacità di mediazio-ne, per il suo know how diplomatico e impren-ditoriale”.

Per Amendola, che ritiene indispensabile

ed essenziale “evitare pulsioni isolazioniste”, il Belpaese è protagonista negli scenari più difficili, dalla stabilizzazione del Mediterraneo al dialogo con il mondo arabo, dalla pacificazio-ne in Ucraina all’impegno nella risoluzione del conflitto israelo-palestinese. Ma il problema più scottante è quello dell’avanzata del Califfato.

“Credo - ha sostenuto Amendola - che il disordine derivato dallo sgretolamento degli stati in Nord Africa e Medio Oriente, abbia determi-nato una nuova guerra in cui la religione è una bandiera utilizzata per

operazioni di egemonia politica. Con l’affer-mazione dell’Isis ci troviamo davanti non più al vecchio terrorismo classico di matrice qaedi-sta fatto di singoli attentati, ma ad una nuova forma del terrore che si fa Stato, che cambia i confini regionali, le istituzioni e che chiama alle armi tutti quelli che odiano l’Occidente”.

In questo scenario non bisogna dimentica-

re gli interessi economici italiani e, soprattutto, veneti, in stati come la Libia. Per i relatori il Ve-neto è un “attore centrale” per il Sistema Italia, sia nel campo dell’export sia nell’interlocuzione con l’Est Europa e il bacino Mediterraneo.

Altro punto scottante la questione ucrai-na. Secondo Amendola, siamo passati da un “Ordine Mondiale caratterizzato dalla Guerra Fredda e dalla divisione in due blocchi”, a “un disordine mondiale multipolare in cui amici e nemici non sono ben definiti e nel quale stiamo

assistendo ad un ritorno alla sfera di influenza russa nell’ex territorio sovietico”.

Il risultato di questo disordine consiste-rebbe nella genesi delle cosiddette guerre per procura: “I nazionalisti di Kiev e filo-putiniani si scontrano per il controllo dell’area grazie all’ap-poggio più o meno diretto dell’Occidente e di Mosca”, ha sostenuto Amendola.

Paniccia ha posto invece l’accento sul mancato rispetto degli accordi segreti stipulati dopo la caduta del Muro di Berlino, aspetto che

avrebbe permesso il “nuovo protagonismo in campo internazionale della Russia di Putin”. “Gli Stati Uniti di Bush padre e l’Urss di Gor-baciov – ha concluso Paniccia - avevano infatti sottoscritto un patto in cui l’Occidente si sareb-be impegnato a limitare i confini della Nato in Germania, senza installarsi negli ex paesi sovietici: cosa che invece poi si è avverata con l’adesione delle nazioni baltiche e con l’avvi-cinamento dell’Ucraina all’Alleanza Atlantica”.

di Andrea varagnolo

L’onorevole Enzo Amendola e il professor Arduino Paniccia hanno proposto una interpretazione della realtà cercando di delineare il ruolo del nostro Paese

Politica internazionale Il convegno organizzato dal Pd sulle prospettive del Medio Oriente e del conflitto in Ucraina

Quale futuro nello scenario politico internazionale?

I relatori del convegno: l’onorevole Enzo Amendola, il professor Arduino Paniccia e il consigliere regionale Lucio Tiozzo

La religione una bandiera della nuova guerra utilizzata per operazioni di egemonia politica

22 Cultura

anche contro il nuovo Iraq dove erano anda-ti al potere sciiti e kurdi….”.

Il fondamentalismo dell’Isis segue le rigide interpretazioni sunnite del Corano e tutti coloro che non seguono tali regole sono dichiarati nemici.

“L’Isis - aggiunge padre Cervellera - è sostenuto dall’Arabia Saudita, dal Qatar e dal Kuwait che forniscono loro armi su-permoderne. Il loro odio si sta allargando e, siccome vedono che gli sciiti sono amici dell’occidente, la battaglia si estende anche a noi occidentali. Al fenomeno dell’Isis si aggiungono giovani europei che vanno a combattere e poi ritornano. È di difficile con-trollo questo fenomeno perché si tratta di giovani nati in Europa che hanno pertanto la libertà di muoversi. Molti ne partono dal-la Gran Bretagna, dalla Francia, qualcuno pure dall’Italia (una cinquantina)”.

Nel corso del duplice incontro – prima nell’aula magna del Cestari e poi in quel-la del Righi – è stato anche presentato un video girato nei campi profughi per far conoscere il fenomeno di una massa di cri-stiani in fuga che vogliono però rimanere nell’antica terra del padre Abramo, persone che vogliono mantenere un legame con la propria storia, le proprie tradizioni culturali e religiose, continuare a difendere la propria libertà.

Sciiti, sunniti, l’Isis, il fondamentalismo islamico, l’attentato alla redazione di un settimanale satirico francese, perfi-

no l’uccisione di alcune persone in vacanza in una crociera mediterranea, ma anche i cristiani copti decapitati per il solo fatto di dichiararsi cristiani e non voler rinnegare la propria religione… Tutto questo è diventa-to l’argomento dell’incontro di sabato 21 marzo con padre Bernardo Cervellera, missionario del Pontificio istituto missioni estere, direttore di Asia news, giornalista collaboratore del quotidiano “Avvenire”, promosso dai docenti Stefania Daniele e Marco Doria e rivolto agli studenti delle clas-si quarte e quinte del IIS “Cestari-Righi”.

Padre Cervellera anche in questi ultimi mesi si è recato in Iraq e Kurdistan, anche a rischio della sua stessa vita, per incontrare amici e per sostenere iniziative di aiuto ai profughi, assistendo all’esodo gigantesco da Mosul, lanciando la campagna di “ado-zione dei profughi cristiani” cui si può anco-ra aderire fino a giugno.

Spiega agli studenti che l’Isis è un fondamentalismo importato. “Questi “com-battenti” non sono iracheni, vengono dalla Cecenia, dal Qatar, dalla Tunisia. La loro azione bellica è nata dopo l’occupazione americana per la caduta di Saddam Hus-sein. Quindi prese inizialmente il carattere di guerra santa contro l’occupazione stra-niera. Combattendo gli americani in realtà combattevano anche contro la popolazione, Eugenio Ferrarese

SCIITI, SuNNITI E l’ISIS: lA lEZIONE DI pADRE CERvEllERA

25Cultura

da Angelo Rizzi, con lo scopo di educare alla prevenzione e al consumo consapevole at-traverso un linguaggio più immediato tra le nuove generazioni. Cruciale inoltre è stato l’apporto coreografico di compagnie di dan-za locali come quelle di Francesca Serafini, Gianluca Frezzato e Alessia Perini.

Per gli studenti meritevoli è stato infine proposto un percorso formativo di 15 ore al fine di ideare un videoclip sul tema in que-stione. Certamente è un’iniziativa destinata a lasciare il segno, non resta che sintoniz-zarsi su youtube o facebook per ammirare lo spettacolo.

Sono stati duecento i visitatori che a Chioggia sa-bato 21 e domenica 22 marzo, nonostante le condizioni meteo incerte, hanno partecipato alle

“Giornate di Primavera” del Fai, Fondo per l’Ambien-te Italiano, guidati dai ragazzi delle classi 4AT e 4BT, sezione Turismo, dell’IIS “Cestari-Righi”, alla scoperta degli “squeri”, gli antichi cantieri navali chioggiotti.

Questa manifestazione era stata presentata alla cittadinanza giovedì 19 marzo nella sala consiliare del Comune di Chioggia alla presenza del nuovo ca-podelegazione FAI di Venezia Francesca Barbini, di M. Camilla Bianchini d’Alberigo capodelegazione uscente, della professoressa Gina Duse collaboratrice della rivista “Chioggia – Rivista di Studi e Ricerche”, dell’assessore alla Pubblica Istruzione Luigi De Perini, della Dirigen-te Scolastica Antonella Zennaro e della professoressa Francesca Boschetti, referente del “progetto FAI – Ap-prendisti Ciceroni” presso l’IIS “Cestari – Righi” accom-pagnata dai suoi alunni di 4AT e 4BT.

La collaborazione fra la città di Chioggia, il FAI e l’Istituto Tecnico per il Turismo “Cestari - Righi” dura oramai da ben otto anni e con ottimi risultati poiché, come ha sottolineato la prof.ssa Duse: “La Giornata di Primavera è di stimolo alla ricerca. La ricerca è condizio-ne di riscoperta culturale del territorio, con cui si rinnova

l’offerta turistica. Un circolo virtuoso”.Il tema di quest’anno infatti ha permesso ai ragaz-

zi del Cestari non solo di conoscere il passato storico dell’attività cantieristica chioggiotta, attraverso lo stu-dio e l’analisi di testi specifici, ma anche di riavvicinarsi ad un passato familiare, ai nonni e parenti pescatori e maestri d’ascia, - confluito in un “Album dei ricordi” con fotografie ingiallite, recuperate nei cassetti dei nonni e proiettato prima dell’inizio della visita guidata al Mu-seo Civico a San Francesco Fuori le Mura – ma anche al presente e al futuro dell’attività cantieristica grazie alla visita allo squero Cimolin di Sottomarina, dove il maestro d’ascia Flavio Cimolin e il figlio Devis hanno de-

scritto e permesso di vedere i nuovi strumenti utilizzati per la costruzione e la manutenzione di una barca oggi.

La documentazione fotografica è convogliata in un video che ha in qualche modo consentito la visita “vir-tuale” allo squero. E tutto il materiale realizzato dagli studenti del Cestari è stato donato al Museo Civico. “I ragazzi hanno colto e documentato l’evoluzione di un mestiere, avvicinando per quanto possibile la realtà con-temporanea. La tradizione è messa in continuità con la modernità, senza cesure, senza strappi, senza perdita o snaturamento di identità”, ha commentato la Duse.

Il successo didattico ed educativo di questa inizia-tiva si è concretizzato nell’impegno, nella serietà e

nella generosità dimostrati dai ragazzi, tutti volontari, ciascuno secondo le proprie capacità e competenze, per la realizzazione di un progetto che solo un lavoro di squadra, affiatato e motivato, rende possibile, sfidan-do talvolta la timidezza, ma sempre impegnandosi al massimo “per mettersi in gioco e dare qualcosa di noi anche agli altri”, ha detto Monica della classe 4AT. L’entusiasmo dei giovani Ciceroni e il notevole flusso di visitatori confermano quindi il successo delle “Giornate di Primavera” per la città di Chioggia, per il FAI e per la scuola.

“gIORNATE DI pRIMAvERA” DEl FAI OlTRE 200 vISITATORI AllA SCOpERTA DEglI SquERI guIDATI DAI RAgAZZI DEll’ISTITuTO CESTARI-RIghI

Nella foto grande la presentazione del progetto in Comune. In piccolo le varie squadre di “guide turistiche”

La Cooperativa Sociale Titoli Minori, real-tà attiva nel territorio, ha lanciato circa tre anni fa il progetto What’s up con lo

scopo di divulgare nuove metodologie di prevenzione del disagio e dei comportamen-ti a rischio causati dall’abuso di alcol.

Purtroppo studi recenti hanno eviden-ziato un aumento vertiginoso del consumo di sostanze alcoliche e stupefacenti nei luoghi del divertimento notturno. Il progetto è inserito all’interno del coordinamento re-gionale delle unità mobili Safe night grazie al referente dottor Paolo Bello e al respon-

sabile del Sert di Chioggia, dottor Ermanno Margutti.

Sono due gli ambiti all’interno dei quali si sviluppa il progetto: “on the road” e “in the school”.

Il primo ambito “on the road” interessa i luoghi di aggregazione giovanile, soprat-tutto quelli più affollati nel periodo estivo in occasione di eventi come il 7.2 o le serate a tema: notte gialla e rosa. Sono state pertan-to effettuate uscite dell’unità mobile presso alcuni dei locali caratteristici del litorale di Sottomarina per arrivare al maggior numero

di giovani.Il secondo ambito “ in the school”

, finanziato dalla Conferenza dei sindaci dell’Asl 14, dal Comune di Chioggia e dalla Fondazione Clodiense, è più mirato e inte-ressa soprattutto il territorio clodiense coin-volgendo gli studenti degli istituti superiori .

Grazie alla collaborazione dei dirigenti scolastici degli istituti superiori di Chioggia e al supporto di personale esperto, tra cui le professionalità di Chioggia Tv, le classi terze hanno realizzato un video, interamente gi-rato nel locale Prince gentilmente concesso

di Miriam vianello

La campagna di prevenzione realizzata dagli stessi ragazzi delle scuole superiori attraverso l’ideazione di un videoclip

Sociale Il progetto What’s up della Cooperativa sociale Titoli Minori

Grazie alla cooperazione con gli istituti scolastici e i professionisti locali gli studenti hanno confezionato il video

Eugenio Ferrarese

Alcol, no all’abuso: un messaggio a ritmo di danza

Un passaggio del video. La foto è stata gentilmente concessa dalla cooperativa Titoli Minori

26 Cultura1 Cultura provinciale

Un viaggio nel tempo, un lento fl uire di ricordi e di suggestioni, riemersi dall’infanzia, fi ssati per sempre nella carta dalla sua in-confondibile penna. È questa la nota dominante dell’ultima sin-

fonia letteraria di Francesco Permunian, riconosciuto dalla critica come una delle voci principali della narrativa italiana degli ultimi vent’anni.

La sua lente letteraria questa volta torna nel Polesine, nella Cavar-zere della sua infanzia. Un terra appena uscita stremata dalla guerra, dove sono ancora fresche le cicatrici della lotta partigiana e in cui piomberà a complicare le cose l’alluvione del Po. Perfetta fusione fra romanzo e diario, “La polvere dell’infanzia” si distende fra memoria e artifi cio narrativo, sempre attraverso lo strumento straordinariamente effi cace e impietoso della parodia.

Ecco dunque sfi lare sotto gli occhi del lettore una diabolica coppia di fornai in cerca di vendetta, un vecchio fi losofo ubriacone che regala perle di saggezza, la voce commossa di Giovanni Battista Meneghini, mentre ricorda e rimpiange la sua adorata Maria Callas, grazie a due lettere da lei indirizzate al suo mentore Tullio Serafi n.

Il vero protagonista del libro è però soprattutto il Polesine, nel fantastico immaginario di Permunian esso assume i contorni universali del mondo intero, così simile e, allo stesso tempo così diverso, dalla campagna cavarzerana di qualche decennio fa. Insieme alle inevitabili tresche paesane e alle grottesche vicende di una provincia più viva che mai, lo scrittore svela anche una parte sepolta di storia del Dopoguerra italiano.

Nel capitolo che fa da incipit al libro, l’autore parla della sua terra d’origine, di “immobilità e monotonia del paesaggio” e di “estati interminabili e roventi, seguite da inverni umidi e nebbiosi”. Un rac-conto che si snoda tra ricordi di momenti vissuti e pericoli scampati, alternati a inserti descrittivi in cui emerge appieno l’abilità dell’autore, capace di delineare con pochi tratti il suo Polesine. Ad arricchire il testo, è presente nel libro, in uscita a maggio con Nutrimenti, una galleria di fotografi e d’epoca, che contribuiscono a tracciare il prezioso ritratto di un Polesine che forse oggi non c’è più.

Vent’anni fa, era il 14 maggio 1995, in un Duomo di S. Mauro di Cavarzere si presentava per la prima volta al pubblico

la neonata Orchestra “Tullio Serafi n” di Cavar-zere: formazione che festeggia quest’anno il 20° anniversario e destinata a diventare, nel corso degli anni, protagonista principale dei più prestigiosi eventi musicali del territorio. Sotto la guida del suo fondatore e direttore M° Renzo Banzato, l’orchestra ha tenuto più di trecento concerti, oltre a numerose trasmissioni e regi-strazioni televisive, incisioni di Cd e Dvd, facen-dosi apprezzare sia a livello nazionale che oltre confi ne. Nasce ora, nel segno della continuità, una nuova formazione orchestrale che si pro-pone come fi nalità principale la promozione e la valorizzazione delle giovani risorse musicali presenti nel territorio: il tutto con un forte richia-mo al M° Tullio Serafi n, magistrale interprete di innumerevoli pagine tratte dal repertorio lirico e non solo. Ed il concerto inaugurale della nuova formazione sinfonica, composta da ben 40 gio-vani musicisti seriamente impegnati nello studio della musica nei conservatori limitrofi , non po-teva che tenersi nel teatro intitolato al grande direttore d’orchestra cavarzerano.

La realizzazione del progetto “Serafi n Youth Symphony Orchestra”, appoggiato e sostenuto dall’Amministrazione Comunale di Cavarzere, si deve all’iniziativa, creatività e instancabile intraprendenza del M° Renzo Ban-zato (nella foto), docente presso il Conservato-rio “A. Buzzolla” di Adria, che della diffusione della cultura musicale presso ampi strati della popolazione e soprattutto della promozione dei giovani talenti musicali ha fatto una delle sue principali ragioni di vita. Dopo aver fonda-to, nel 1989, il Coro “Tullio Serafi n” (che ha recentemente celebrato i 25 anni di attività), il M° Banzato ha successivamente costituito, nel 1995, l’Orchestra “T. Serafi n”. Sempre attento alle dinamiche del mondo giovanile e costantemente attivo nel campo della didattica

musicale (settore nel quale ha curato anche al-cune sue apprezzate pubblicazioni), nel 1998 ha attivato l’Orchestra Giovanile “S. Pellico” di Chioggia mentre, nel 1999, ha istituito, insieme al Preside Ugo Pavanato, il Corso ad Indirizzo Musicale presso la Scuola Media “A. Cappon” di Cavarzere, all’interno del quale ha fondato l’omonima orchestra, con la quale ha conseguito (nel 2003) il primo premio al 5° Concorso Nazionale “Zangarelli” a Città di Castello. E molti di quegli studenti, che hanno successivamente proseguito gli studi musicali e che sono ormai prossimi al conseguimento del diploma presso i conservatori della regione, sono divenuti la struttura essenziale che ha portato alla costituzione di un organico sinfonico completo in ogni sezione strumentale: archi, le-

gni, ottoni, arpa, pianoforte, percussioni. Si può quindi ben comprendere la crescente attesa per la serata inaugurale del prossimo 16 maggio, tanto più che il repertorio scelto dal M° Banzato sarà interamente dedicato al suggestivo mondo delle colonne sonore: saranno infatti proposte, nella versione sinfonica originale, le più celebri musiche da fi lm composte da H. Mancini, E. Morricone, E. Bernstein, J. Barry, A. Silvestri e altri ancora. Il tutto sarà reso ancora più coin-volgente attraverso la proiezione delle immagini più signifi cative, tratte dai lungometraggi via via proposti, che accompagnerà l’esecuzione dei brani in programma. Fra le fi nalità della nascen-te “Serafi n Youth Symphony Orchestra” vi è anche il sostegno nei riguardi di iniziative legate al mondo del volontariato e della benefi cenza;

è pertanto prevista, all’ingresso, un’offerta da destinare all’Unitalsi per le principali necessità dell’associazione. Nel corso della serata, che sarà presentata dal professor Paolo Fontolan, si svolgerà inoltre la cerimonia “Onore al Merito”: premiazione degli studenti (e non solo) che si sono distinti nel corso dell’anno scolastico 2013-2014. Il concerto, che gode del Patrocinio della Regione Veneto, è realizzato dagli assessorati alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Cavar-zere, in collaborazione con il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria e con il prezioso sostegno del-la Ditta A. Turatti di Cavarzere. L’orario di inizio è fi ssato per le ore 21.00. Info e prenotazione dei posti presso: Città di Cavarzere – Uffi cio Cultura (Tel. 0426-317190; e-mail: uffi cio.cultura@comune.cavarzere.ve.it).

Cavarzere A vent’anni dal debutto dell’orchestra “Tullio Serafi n” il prossimo 16 maggio sarà la volta di una nuova formazione di giovani talenti della musica

Il maestro Banzato presenta la “Serafi n youth symphony orchestra”

Francesco Permunian e sotto l’ultimo libro

dell’autore cavarzerano

Letteratura L’ultima fatica di Francesco Permunian

“La Polvere dell’infanzia”

Il mestro Renzo Banzato in alto il teatro Tullio Serafi n a Cavarzere

Cento anni di storia degli italiani a tavola documentati in cento fotografi e. E’ stata inaugurata lo scorso 28 marzo e rimarrà

aperta al pubblico fi no al prossimo 31 ottobre l’originale mostra “Italiani a tavola 1860-1960. Storia fotografi ca dell’alimentazione, della cucina e della tavola in Italia”.

La mostra è allestita presso i locali di Villa Pisani a Stra (nella Riviera del Brenta). ed è orga-nizzata e promossa dal Museo Nazionale di Villa Pisani e la società Munus. Curata dal professor Alberto Manodori Sagredo è organizzata in col-laborazione con la LInk Campus University ed è patrocinata dalla Regione Veneto, dalla Provincia di Venezia e dal Comune di Stra.

La mostra, nell’anno dell’imminente Expo Milano 2015 sul tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” dedicato al tema dell’alimentazione, racconta, attraverso preziosi originali fotografi ci, cento anni di tradizioni, abitudini, gesti pubblici e privati, luoghi e occasioni degli italiani a tavola.

Un documento sull’enogastronomia italiana e sulla cucina d’Italia, sulla produzione alimentare e il suo commercio relativi ad ogni regione, pro-vincia, città grande o piccola che sia.

Le fotografi e sono una testimonianza indi-scutibile dell’identità alimentare italiana, che è identità culturale di un intero Paese.

Nelle fotografi e degli italiani a tavola ritrovia-mo i segni riconoscibili della sua storia alimentare, le differenze e le condivisioni di modi e comporta-menti, di ricette e di gusti, di gesti conviviali, che hanno segnato il cammino dell’alimentazione ita-liana, sia regionale che nazionale: scene d’osteria

dell’Ottocento, banchetti nei ristoranti dei grandi alberghi della nuova Italia, tavole imbandite per riunioni politiche o per festeggiare matrimoni e anniversari, scampagnate o colazioni all’aperto in montagna o al mare, il cibo scarso nelle città italiane segnate dalla Seconda Guerra Mondiale, i brindisi degli artisti in trattorie storiche e quelli de-gli innamorati, le balie e le mamme che danno da mangiare ai bimbi e le tavole modeste dei collegi, quanto quelle disciplinate delle caserme militari, i tavoli all’aperto delle gelaterie e delle pizzerie.

E ancora: i forni e i fornai, i pescatori con il pesce nelle barche e le pescherie, i contadini che trasportano frutta e verdura in città, prima su carri e poi su furgoni, i negozi che espongono i prodotti a buon mercato e quelli più esclusivi, dalle antiche “pizzicherie” e “norcinerie” alle pregiate pasticcerie, ai ristoranti alla moda come alle “fraschette” dei Castelli Romani o i “bacari” a Venezia.

La storia d’Italia, come insegnò il grande Pel-legrino Artusi con il suo capolavoro “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene”, passa per la cucina e la tavola.

Nel contesto della mostra anche un concorso fotografi co internazionale di fotografi a contempo-ranea che metterà a confronto l’Italia a tavola di ieri, presentata alla mostra, con quella di oggi.

Possono partecipare tutti coloro che hanno compiuto 18 anni. Le foto pervenute saranno pubblicate sulla pagina fcebook del Concorso e sottoposte al Comitato di selezione. Le fi naliste saranno esposte a Villa Pisani.

Info www.villapisani.beniculturali.it

Fotografi a. la mostra a villa pisani di Stra“itaLiani a taVoLa 1860-1960. storia fotoGrafiCa deLL’aLimentazione, deLLa CuCina e deLLa taVoLa in itaLia”

Nicla Sguotti

27Sport

Da venerdì 1 a domenica 3 maggio, Jesolo ospita la nona edizione di Venezia Cup, torneo internazionale di calcio giovanile. Il

torneo internazionale mette in campo le squadre italiane e straniere che si sfi deranno nelle due giornate di calendario competitivo. Venerdì 1 maggio è la giornata d’inaugurazione uffi ciale dell’evento e della sfi lata delle squadre. Dopo l’arrivo e la registrazione delle quadre, la sera alle 18 la riunione tecnica per dirigenti di ogni società partecipante.

Durante la serata si terrà la grande cerimo-nia inaugurale con la sfi lata di tutte le squadre al centro di Jesolo. Sabato 2 cominciano le gare di qualifi cazione di tutte le categorie nei campi sportivi assegnati.

E’ previsto per i partecipanti del tempo li-bero per le visite e le gite turistiche. Domenica mattina si terranno le fi nali per tutte le categorie e la cerimonia di premiazione. Le competizioni si svolgono sui campi di calcio in erba naturale di Jesolo Lido, Jesolo, Cavallino–Treporti, Eraclea e Passarella. Il torneo avrà regolare autorizzazione F.I.G.C. e si svolgerà secondo i regolamenti uffi -ciali della F.I.G.C. S.G.S.. Non saranno ammesse al torneo, squadre o giocatori non regolarmente tesserati con la F.I.G.C. per la stagione sportiva 2014/15. Minimo garantito: sono garantite

3 partite per squadra nelle categorie allievi, giovanissimi ed esordienti; per la categoria pul-cini anche 4 o più partite. La manifestazione ha anche una valenza turistica perché le squadre soggiorneranno nelle strutture alberghiere al Lido di Jesolo.

All’edizione precedente hanno partecipato oltre 60 squadre italiane. “Ci aspettiamo l’arrivo di mille persone. Le squadre provengono da tutta Italia e dall’estero; abbiamo anche una società dal Belgio, dall’Austria e dall’Albania – dicono Roberto Palesa e Roberto Fontanella titolari 2Erre e organizzatori del torneo – noi puntiamo a sviluppare sempre al meglio l’organizzazione

tecnica, questa zona balneare è molto richiesta per la manifestazione e per la vicinanza con Venezia; elementi che rendono l’evento unico, anche il Comune collabora per la buona riuscita del torneo. La kermesse sportiva inizierà con la sfi lata delle squadre nel centro, da piazza Maz-zini a piazza Aurora, un corteo di grandissimo impatto”.

I partecipanti saranno premiati con una me-daglia ricordo, i primi, secondi, terzi e quarti clas-sifi cati, di ogni categoria , riceveranno una coppa e tutte le altre squadre un gadget ricordo. Per maggiori informazioni si può scrivere a info@torneigiovanili.com.

di Roberta pasqualetto

Venezia Cup, al via la nona edizione neWs

Uisp (unione italiana sport per tutti) ha lanciato una raccolta

fi rme per rivedere l’utilizzo del certifi cato medico per le attività sportive non agonisti-che. L’associazione non met-te in discussione la valenza del certifi cato, ma chiede che sia fatta una revisione in vista dei costi del documento medico. L’attività fi sica e motoria porta benefi ci alla salute delle persone, e le politiche europee, i programmi ministeriali come “Guadagnare Salute”, i progetti promossi da Ulss, gli enti locali e le scuole riconoscono l’importanza dello sport per contrastare la sedentarietà. Il Coni, ha defi nito che: la riduzione dell’1% di soggetti inattivi in Italia porterebbe un benefi cio incrementale annuo di 80 milioni di risparmio di spesa sanitaria e non “Nes-suno mette in dubbio che la tutela della salute degli sportivi sia prioritaria, anzi, il prezioso lavoro quotidiano delle migliaia di associazioni sportive dilettantistiche nei territori, è teso a rendere più accessibile l’attività motoria e a promuovere stili di vita sani – dice il presidente Uisp Paolo Peratoner - tuttavia, questa normativa rifl ette una concezione dello sport come una potenziale minaccia per la salute da una parte e dall’altra come un modello che guarda al professionismo e alla competizione. In un periodo di crisi economica come questo, ogni spesa può diventare un ostacolo alla pratica sportiva. In Veneto, il prezzo consigliato dalla Federazione Italiana dei Me-dici di Famiglia (FIMMG) in alcune province arriva anche a 50 euro”. Se il certifi cato medico obbligatorio è pensato a tutela della salute dei cittadini, dove essere gratuito o a prezzi accessibili, il rischio è quello dell’aumento dell’inattività tra la popolazione.

uispraCCoLta firme per riVedere L’utiLizzo deL CertifiCato mediCo

R.P.

Due appuntamenti che hanno visto lo sport e la solidarietà andare a braccet-to si sono svolti nelle scorse settimane

nel territorio in Riviera del Brenta. A Sam-bruson di Dolo, in villa Cà Zane Martin, si è tenuta la cerimonia di premiazione della sesta edizione del premio Panchina Doc del Triveneto. Di assoluto rilievo i personaggi del-lo sport che sono stati premiati dalla giuria, composta da imprenditori, appassionati di sport e giornalisti con la collaborazione della rivista Business Shoes di Federico Lovato e Diego Mazzetto. Ad essere premiati sono stati: Paolo Nicolato, attuale allenatore del Lumezzane (Lega Pro), che la scorsa stagio-ne ha vinto il titolo di Campione d’Italia Pri-mavera con il Chievo; Beatrice “Bebe” Vio, campionessa mondiale under 17 di scherma paraolimpica; Sara Cardin, di Conegliano, campionessa del mondo di Karatè; Giulia Compagno, di Campagna Lupia, campio-nessa del mondo kick boxing; Daniel Niero, di Mirano, due volte campione del mondo di pattinaggio; Miguel Martinez Mendez, allenatore della squadra di basket femmini-le Famila Wuber Schio; infi ne il giornalista e scrittore trentino Carlo Martinelli, che ha ricevuto il premio alla carriera. Il Premio Panchina Doc del Triveneto è motivato da una fi nalità benefi ca: i fondi raccolti durante la serata di premiazione sono interamente devoluti all’associazione Team For Children Onlus, presieduta da Chiara Azzena Girello, che collabora con i medici della clinica di Oncoematolgia Pediatrica di Padova fondata

dal professor Luigi Zanesco, fornendo alla scuola in ospedale tutto il materiale didattico e aiutando le famiglie dei bambini ricoverati. Gli organizzatori hanno coinvolto anche i ragazzi del Ceod “Stella Polare” di Olmo di Martellago, che hanno dipinto il premio, e da quest’anno gli studenti del liceo artistico Guggenheim di Venezia, che hanno realizza-to il manifesto. Altra iniziativa benefi ca ha visto protagonista Filippo “Pippo” Maniero, ex calciatore di Venezia, Padova, Parma, Milan, Palermo e Torino, che al ristorante “La Perla Rosa” di Borbiago di Mira ha presentato il proprio libro “Il mio sogno nel pallone” edito da Edizioni inContropiede. Il libro racconta la carriera ventennale di Pippo Maniero svelando storie e aneddoti e contando sui contributi di ex compagni e allenatori. Alla presentazione erano presenti tra gli altri Vittorio Scantamburlo, scopritore di Maniero che poi lo portò al Padova, ex giocatori del Venezia come Mattia Collauto, Mauro Zironelli e Michele Serena, e tifosi del Calimero Club di Mira. Anche l’intero ricava-to del libro sarà devoluto all’associazione Team For Children di Padova.

Sport e solidarietà “panChina doC”, tutti i VinCitori

G.P.

Jesolo Tutto pronto per la rassegna internazionale di calcio giovanile

2Sport

1

IL VENETOin PRIMO PIANO

Non solo crisi e suicidi, non solo licenziamenti e cassa inte-grazione. Il Veneto che lavora e che produce fi nalmente “fa notizia” anche in positivo. Accanto ai fallimenti e alle proteste

sindacali per i tagli di personale e di stipendi emergono anche le sto-rie di chi è riuscito ad uscire dal tunnel, a trovare una nuova strada e anche una nuova formula. Nel piccolo, nelle storie personali che raccontiamo anche in queste pagine, come in quelle che coinvolgo-no aziende più grandi.

Nei giorni scorsi, giusto per fare un esempio, il New York Times ha dedicato un approfondimento di un’inchiesta sugli effetti della crisi alla storia della Zanardi Editoriale: dopo la morte per suicidio di

uno dei titolari i dipendenti hanno investito cassa integrazione liqui-dazione per rilevare l’azienda attraverso una cooperativa in modo da continuare l’attività. Storie simili in Veneto ce ne sono molte altre, a conferma della volontà di superare le diffi coltà del momento e non lasciarsi schiacciare. Poi ci sono le storie di persone pronte a mettersi in gioco, a rischiare ancora e ad esplorare nuove strade.

I giovani, ad esempio, scommettono sulle start-up, come rac-contiamo in questa pagina, mentre chi ha perso il lavoro non esita ad inventarsene uno nuovo e a rimettersi in gioco. Intanto ci si inter-roga anche sull’effettivo impatto del “job act” sul mondo del lavoro visto che il nodo da proprio nelle assunzioni a tempo indeterminato.

di Nicola Stievano

Anche il New York Times si è interessato all’altra faccia del Veneto che non si arrende

Le storie e le testimonianze Il racconto di chi ha intrapreso una nuova strada

Guardare oltre la crisi e non aver paura di cambiareGoVerno

Il ministro del lavoro Giuliano Poletti è arrivato a Santa Maria di Sala (Venezia) nello stabilimento della Speed Line nelle scorse settimane, per parlare del nuovo provvedimento che riforma il

lavoro in Italia. Il dibattito organizzato dai circoli del Pd del Mi-ranese e ha visto la partecipazione oltre a Poletti anche dei rap-presentanti del mondo sindacale e del mondo imprenditoriale . Il ministro Poletti, di fronte a quasi 200 persone, ha subito sfoderato i dati positivi e frutto a suo avviso delle azioni del governo fi n qui portate avanti. “Nei primi due mesi del 2015, abbiamo assistito in Italia - ha detto- a circa 80 mila nuove assunzioni a tempo inde-terminato grazie alle normative sulle decontribuzioni rispetto allo stesso periodo del 2014. Di queste, 23 mila sono assunzioni sono state fatte in Veneto. La maggioranza delle assunzioni fatte sono per lo più conversioni di vecchi contratti a collaborazione coordinata e continuativa, ora di fatto abolita, e contratti a tempo determi-nato. Le assunzioni di nuove persone sono state poche ad ora. Aspettiamo di vedere a fi ne aprile i risultati del Jobs act cioè il contratto a tempo determinato a tute-le crescenti. Voglia-mo che il lavoro precario costi di più di un contratto a tempo indetermi-nato e nel contempo vi sia più fl essibilità” Il ministro del Lavoro ha ribadito la volontà dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi, di ren-dere nuovamente le assunzioni a tempo indeterminato la norma, e non l’eccezione. Negli ultimi anni i contratti atipici ha spiegato il ministro sono diventati in Italial’85 delle forme di assunzione, mentre quelli classici, cioè a tempo indeterminato, sono stati solo il 15 %. Sono stati precarizzati così non solo giovani, che lo erano già di fatto dalla fi ne degli anni Novanta, ma anche quarantenni e cinquantenni che ha sottolineato il ministro perdendo il posto” ora fanno fatica a ricollocarsi nel mercato del lavoro”. “Formare qualcuno, investire su di lui e poi mandarlo via, magari per rico-minciare tutto da capo a distanza di qualche tempo, è insensato e irrazionale – ha detto Poletti – il problema del nostro Paese, d’altronde, non è mai stata la mancanza di incentivi, quanto la presenza di troppi ostacoli. Noi vogliamo rimuovere questi impedi-menti e liberare la strada per tutti”.

poLetti: “in Veneto 23 miLa assunzioni”

A.A.

Il ministro del lavoro a Santa Maria di Sala ha ribadito la volontà di spingere sui contratti a tempo indeterminato

di Nicola Cesaro

Lampione spento? Te lo dico con lo smartphoneLa start-up Presentata allo Smau l’iniziativa di un gruppo di giovani veneti

Un’applicazione per mappare e gestire tutti gli impianti luce cittadini. Parte dalla Bassa Padovana la brillante idea di “Edylight”, app pensata da Tre Infor-matica, startup che sviluppa soluzioni web innovative e che ha avuto l’onore

e il merito di essere invitata anche a Smau Padova 2015, la grande fi era dedicata all’informatica e alle nuove tecnoloige. Edylight” è un’applicazione per la mappatura dei punti luce. Permette di gestire la manutenzione coinvolgendo i cittadini nella segnalazione dei malfunzionamenti” spiegano da Tre Informatica “Ogni punto luce viene dotato di un adesivo con uno specifi co QrCode. L’utente si collega ad una web app per l’invio delle informazioni necessarie. Con questo sistema invece è suffi ciente un browser per essere operativi. Il Comune avrà link e adesivi personalizzati. Sarà suffi ciente la prima scansione del QrCode porterà al censimento del lampione e dalla seconda in poi... spazio ai cittadini”. Con l’aspetto sociale – assicura la startup - si noterà subito un risparmio nella gestione: “Pensiamo a quando i cittadini dicono che “il lampione davanti casa è spento”. E poi trovarlo quel punto luce! Con “Edylight” invece i cittadini segnaleranno in modo specifi co e gli operatori potranno recarsi sul posto con la precisione delle coordinate gps”. C’è poi la questione del risparmio: “La telegestione tradizionale costa ai Comuni intorno ai 150 euro a lampione. Edylight ha un costo irrisorio: per il controllo di 2.000 punti luce si spendono 420 euro di canone annuale, oltre ai 2.024 euro di avvio della start up”. L’azienda si distingue non a caso sia per la giovane età dei suoi protagonisti che per il rispetto delle “quote rosa”: la startup vede infatti l’impegno costante di Silvia Ferrari, Erika Muraro, Ste-

fano Giraldo, Federica Caradonna e Giulia Ferrara, che hanno tutti dai 22 ai 32 anni e arrivano da Bassa Padovana e Polesine. Ma non è così facile… “Oltre a Smau, abbiamo ottenuto la collaborazione del Comune di Fiesso d’Artico per la sperimenta-zione di questo sistema. Stiamo poi raccogliendo interessi dalle realtà più attente alle tecnologie sociale, alcuni Comuni del Trentino Alto Adige e altri Paesi europei. E’ tut-tavia spiacevole vedere che la provincia di Padova si copre gli occhi di fronte ad una startup di giovani. Lanciamo un appello per essere almeno ascoltati: le microimprese della bassa padovana rischiano seriamente l’estinzione e sono costrette ad emigrare all’estero. Chiediamo ai sindaci di dimostrare maggiore sensibilità per questo tipo di soluzioni: troppo spesso sono stati fatti proclami di sostegno all’imprenditoria giovanile senza nessun seguito. Adesso è il momento di passare dalle parole ai fatti”.

28

1Il Veneto in primo piano

Ci sono mille modi per reinventarsi un lavoro. C’è anche chi, a cinquant’anni suonati e dopo una vita passata a fare il rappresentante e il ristoratore,

decide di salire su un palcoscenico e di fare l’attore. E’ una scelta vincente quella di Dario Carturan, 63 anni di Palugana di Ospedaletto Euganeo, oggi diventato una fi gura di spessore nel mondo dell’intrattenimento. I suoi spettacoli “personalizzati” sono eventi che assicurano il “tutto esaurito” in ogni teatro e in ogni piazza. “E pensare che non nasco certamente attore - racconta Carturan - Dopo il diploma ho cominciato a fare il rappre-sentante di enciclopedie, attività che ho portato avanti per anni. Poi la crisi del settore si è fatta sentire e mi

sono buttato nel mondo della ristorazione, aprendo un locale di successo nel mio paese”.

Cinque anni di ottimi risultati, quindi ancora un cambio di professione e il ritorno alle vendite porta a porta, prima nel mondo del fotovoltaico e poi nel set-tore alimentare, fi no al 2002, anno in cui è maturata l’idea rivoluzionaria nella vita professionale di Carturan: “Io ero quello che ai raduni tra colleghi o nei momenti di festa con amici sapeva intrattenere le persone. Su spinta di alcune persone, in quell’anno, ho organizza-to uno spettacolo in arena a Montagnana è lì ho fatto il pienone. Mi è bastato qualche mese per capire che quel mondo poteva regalarmi ben più di qualche serata

all’anno”». Carturan ha avuto “il coraggio di crederci e di investire tutto nel mondo della recitazione. Mi sono detto: e se lo facessi come lavoro?”.

E così è nata una formula innovativa: l’attore viene di fatto chiamato da Comuni, enti e associazioni per animare particolari eventi e raccontare precise storie. Si va dal recupero degli antichi mestieri di un territorio ai fatti storici di un determinato periodo o di un Comune, passando per la serate dedicate alla sclerosi multipla e per il delicato tema del bullismo: Carturan sa raccontare questi temi con delicatezza e comicità, in un mix che gli garantisce sempre un fragoroso applauso a fi ne serata. Oltre a uno “stipendio” a fi ne mese.

di Nicola Cesaro

Il racconto Dario Carturan dopo i cinquant’anni ha deciso di cambiare vita sperimentando una formula

Dopo tanti impieghi il successo sul palcoscenico

neWs

E’ passata prima attraverso la cassintegrazione, poi attraverso mobilità e licenziamento. Un percorso doloroso e devastan-te, ma purtroppo non inconsueto in questo periodo. Silvia

Brognara, 38 anni, rodigina, ha però reagito, costruendosi una opportunità che le ha consentito di riprendere fi ducia in se stessa e di potere guardare con meno preoccupazione al futuro. E’ lei stessa a raccontare la propria storia. “Ci sono stati momenti molto diffi cili e di profonda disperazione, dopo la perdita del lavoro –

racconta – Ma ad un certo punto mi sono detta: ‘Sa cosa c’è? Mi metto in proprio’”. Facile da dire, meno da fare, viene spontaneo pensare. La 38enne però ha pensato bene a come muoversi. “Mi è sempre piaciuto molto il mondo dell’editoria – prosegue – Allora ho pensato a una edicola. E’ stato a questo punto che mi sono informata e ho scoperto che quella della stazione era chiusa. Pos-sibile? L’edicola della stazione del capoluogo chiusa?”. In effetti era proprio così. E non da poco tempo, ma addirittura da qualche

anno. In pratica, mancava un servizio alla città, e non un servizio banale. Così, dopo le formalità, dopo avere elaborato un progetto con la società delle Ferrovie che gestisce gli spazi commerciali e averne ottenuto il fi nanziamento grazie al microcredito, Silvia è potuta partire. Ora sta lavorando, e lavorando duro. “Si lavora ogni giorno dalle 6 alle 19 – conclude – Praticamente sono sempre qui. Ma ora sono contenta. Comincio ad avere un gruppo di clienti affezionati e stiamo imparando a conoscerci”.

Il racconto di Silvia brognara, rimasta senza lavoro a 38 anni dopo iL LiCenziamento riporta “in Vita” L’ediCoLa deLLa stazione di roViGo Chiusa da anni

E’ stato rappresentante e ristoratore, poi ha deciso di mettere a frutto la sua verve comica

Silvia BrognaraLo.Zo.

29Il Veneto in primo piano

L’Ente Bilaterale per il Terziario della provincia di Venezia spinge i contratti a tempo indeterminato e sostiene le

famiglie dei lavoratori nelle spese sanita-rie e scolastiche. E’ quello che emerge dal bilancio 2014, presentato alla stampa a inizio aprile. L’attività del 2014, rivolta es-senzialmente ai settori del commercio e dei servizi, parla di circa 500mila euro di sussidi erogati a favore dei lavoratori, circa 40mila euro di contributi alle aziende, oltre 33mila euro per l’osservatorio delle imprese, circa 176 mila euro per la formazione, oltre 62mila ero di contributi al lavoro stagio-nale, 50mila euro di contributi straordinari e 10mila euro di sostegno al reddito. Per un totale erogato di 843.706 euro.

Dalla stipula dell’accordo (nell’ottobre 2013) tra Confcommercio Venezia e i sin-dacati di settore Cgil, Cisl e Uil, sono stati 87 i contributi straordinari all’occupazione erogati alle aziende del commercio e dei servizi per avviare nupvi contratti a tempo indeterminato: 14 nel 2014, 73 dal 1° gennaio al 28 febbraio 2015, per un’ero-gazione totale di oltre 300mila euro.

Sul fronte dei lavoratori stagionali, in-vece, i contratti prorogati nel 2014 sono stati 85.

Oltre a favorire le assunzioni a tempo indeterminato con incentivi fi no a 5mila euro per ogni impresa, l’Ente Bilaterale per il Terziario della provincia di Venezia ha an-che sostenuto le famiglie dei lavoratori con

sussidi per le spese mediche, l’acquisto di testi scolastici, contributi alle tasse univer-sitarie, all’acquisto della prima casa, alle spese per gli asili nido e alle spese per i fi gli disabili.

“Confi diamo di dare un po’ di aiuto e speranza a imprese e lavoratori - dichiara il presidente dell’Ente Bilaterale per il Ter-ziario, Stefano Montesco - Siamo soddisfatti per l’andamento dell’iniziativa, che è parti-ta un anno e mezzo fa. Le parti sociali, nella consapevolezza della gravità del momento, intendono utilizzare tutti gli strumenti possi-bili per rilanciare l’occupazione e l’uscita dal precariato e per dare una boccata d’ossige-no alle famiglie”.

“Considerato che l’assunzione, specie di questi tempi, è un passo impegnativo per le piccole e medie imprese del commercio - spiega il vicepresidente dell’Ente Bilaterale per il Terziario Monica Zambon - Possiamo dirci piuttosto soddisfatti per il numero di adesioni, mentre il dato riguardante le ri-chieste di contributi da parte dei lavoratori confermano le diffi coltà delle famiglie nel spostenere le spese obbligate per l’istruzio-ne e la salute dei fi gli”.

“L’apertura verso le imprese è un se-gnale di lungimiranza - dichiara il presidente di Confcommercio Venezia Massimo Zanon - La nostra missione non è quella d fare cas-sa, ma di porci a disposizione dei lavoratori attraverso il sostegno alle aziende che stan-no vivendo un momento di grave diffi coltà”.

Il bIlANCIO DEll’ENTE bIlATERAlE pER Il TERZIARIO vENEZIA: EROgATI CIRCA 850MIlA EuRO pER I lAvORATORI

Se lo ricorda ancora, come fosse ieri, il suo primo giorno di scuola: era il 7 feb-braio 2001, aveva 25 anni, ricevette la

chiamata il giorno prima. Una segreteria lo chiamò chiedendogli se era disponibile per una supplenza per un posto di sostegno. Sostegno voleva dire handicap e lui, il futuro maestro, non aveva alcuna esperienza e tantomeno competenza per quanto riguardava l’han-dicap. Si insinuò qualche incertezza come sovente avviene dinnanzi a quel che non si co-nosce ma la risposta fu “Sì!” Il cuore batteva forte per la fantastica avventura professionale che stava per cominciare, con tanto entusia-smo, motivazione e molte aspettative per il futuro. Finalmente si poteva concretizzare un sogno: quello di dare un contributo nel cercare di creare del valore, valore umano.

Da allora sono passati 14 anni, si sono succeduti sette Governi, altrettanti ministri della Pubblica istruzione, ci sono già state tre riforme della scuola italiana, e il maestro Alessio, alla soglia della quarantina, si trova ancora nella condizione di precario - con ben poche aspettative e più di qualche amara e dolorosa delusione da digerire - a fare i conti con il disegno di legge “La Buona scuola” del Governo Renzi che, se dovesse essere appro-vato così com’è, metterebbe seriamente in

discussione il suo futuro professionale.Alessio Colcera, docente della scuola

primaria nella provincia di Venezia, è inserito infatti in quelle graduatorie d’istituto che alla fi ne - assieme ad altre categorie di insegnan-ti precari - sono rimaste fuori dal piano delle assunzioni previsto dal disegno di legge sulla scuola e che sono destinate ad essere abolite. Unica chanche di stabilizzazione per chi vi fa parte, stando così le cose, il concorso in previ-sione per fi ne 2015.

“Molto più di una doccia fredda per chi, come me, ha dedicato gli ultimi 14 anni del-la propria vita alla scuola, motivato solo ed esclusivamente dalla passione per l’insegna-mento”. E’ il commento del maestro Alessio che quest’anno insegna alla scuola primaria N. Sauro di Maerne, nel Miranese, in una classe terza.

“Nel corso della mia storia professionale, perché di carriera non si può parlare visto che un insegnante precario ha, “in via continuati-va” lo stipendio base, le malattie pagate al cinquanta per cento e dal governo Monti in poi è anche senza ferie per poi essere licenzia-to a fi ne anno scolastico, sono cambiati più volte i criteri per abilitarsi e diventare di ruolo” racconta Colcera che nel frattempo ha dovuto ricorrere a spese proprie e ha infi ne dovuto ag-

grapparsi ad una sentenza della Corte europea anche per vedersi riconosciuto come abilitante il proprio titolo di studio, il diploma magistrale.

Quando ha cominciato ad insegnare lo era. Poi, con le varie riforme, il percorso abili-tante è stato in varie tappe e via via con diver-se modalità ridefi nito, alla fi ne, in un corso di studi universitari, con la laurea in Scienze della Formazione primaria.

“Quella dell’insegnamento è stata una scelta di vita che presupponeva di accettare per anni una condizione di incertezza ed in-stabilità - spiega il maestro Alessio - che alla lunga è devastante. Con il disegno di legge la Buona scuola era lecito, considerate anche le premesse, le slide e gli annunci della vigilia, coltivare la legittima speranza di avere un po’ di giustizia con il riconoscimento del ruolo a persone che sono dentro la scuola da 10-15 anni. Era lecito aspettarsi che fosse eliminato il precariato ma non ignorando completamente i diritti e le aspettative di decine di migliaia di persone, solo rimanendo nell’ambito della scuola primaria”. “Anche perché - prosegue il docente - c’è una sentenza della Corte euro-pea che stabilisce che la pubblica amministra-zione non può assumere a tempo determinato per più di 36 mesi. Per anni i vari governi - a prescindere dal colore politico - hanno violato

la normativa e leso il diritto dei lavoratori. Era tempo di sanare questa anomalia”.

Un’anomalia che non solo rende arduo il percorso di chi ambisce ad insegnare nella scuola ma che ha ricadute anche sugli alunni. “Con questo sistema delle supplenze annuali, fi no al 30 giugno, - denuncia il maestro - non si riesce ad assicurare alcun tipo di continuità didattica, educativa e relazionale alla classe che ogni anno si trova a ricominciare con un nuovo insegnante, con le conseguenze negative che ne derivano”. Pur di lavorare nella scuola, il maestro Colcera, come fanno tutti, ha accettato anche di fare supplenze di sostegno.

“Ho accettato incarichi impegnativi pur non avendone le competenze, a volte mi sono trovato a gestire situazioni diffi cili e non sempre consone con quelle che propriamente erano le mie aspettative professionali: avere a che fare con gravi casi di disabilità è un mestiere diverso da quello dell’insegnante e richiede altre abilità. Io, comunque, ho fatto la mia esperienza sul campo, non mi sono mai tirato indietro” racconta con amarezza.

“Noi supplenti viviamo in una sorta di limbo - prosegue e denuncia -. A noi, fi no alla sentenza della Corte di Giustizia Europea (26 novembre 2014) è stata negata anche la pos-

sibilità di formarci o di specializzarci. Eppure ci sono stati assegnati incarichi di responsabilità che vanno al di là delle indicazioni ministeriali e consistono in progetti che coinvolgono interi istituti, insegnanti, genitori e alunni”.

“E’ deludente - dice sconsolato - che la nostra esperienza professionale, maturata in anni di attività, non sia valorizzata come patrimonio culturale, formativo e didattico. Al contrario, con La Buona Scuola, non ha alcun valore. Perché non sottoporci ad un anno di prova e al giudizio di una commissione che possa valutare le nostre competenze e pro-muoverci fi nalmente ad insegnanti di ruolo?”

Nonostante tante amarezze il maestro Alessio continua con passione, competenza e un innato talento ad insegnare.

“Insegnare non è un lavoro come tanti. E’ molto di più. - sostiene - Ogni mattina quando esco di casa per andare dai miei alunni non penso “vado a lavoro”, ma “vado a scuola”.

E i suoi alunni lo sanno bene che è un bravo maestro e lo hanno già promosso a pieni voti.

Prima di andar via mi fa vedere una ma-glietta che gli hanno regalato i suoi bambini. Sulla maglietta è stampata una frase: “Il mae-stro Alessio è la nostra grande quercia!”

di Ornella Jovane

Ha cominciato ad insegnare nel 2001, con tante aspettative ed entusiasmo. Con il disegno di legge “La Buona Scuola” si aspettava la stabilizzazione e, invece, rischia di rimettere in discussione tutta la sua carriera

Scuola La testimonianza di Alessio Colcera, insegnante supplente da 14 anni

Una vita da... precario

4 Il Veneto in primo piano

Il maestro Alessio Colcera con i suoi alunni

Il mondo della scuola, in Polesine, come in Veneto, come nel resto d’Italia, è tutt’altro che in stato di calma, in questo

periodo. Alle dichiarazioni del Governo Renzi in tema di stabilizzazioni, nuovi concorsi, nuove assunzioni defi nitive, al momento non sono seguiti i fatti.

E anche le speranze sbocciate dopo la pronuncia della Corte di giustizia europea, secondo la cui sentenza non è possibile con-tinuare ad assumere e licenziare di anno in anno i docenti, ma si dovrebbe fare entrare a ruolo quanti hanno maturato almeno 36 mesi di servizio, paiono appassire. O quantomeno restare congelate.

E’ quindi con sguardo rassegnato e at-titudine ormai disincantata al precariato che tanti giovani docenti si rivolgono al futuro.

“Anche quest’anno – racconta Fulvia – ho preso servizio il 1° settembre e prosegui-rò sino al 30 giugno. Per me la situazione va avanti così ormai da 16 anni. Penso che quindi possa essere ben facile immaginare come sia quasi naturale perdere la speran-

za, mano a mano che gli anni si susseguono e non si vedono cambiamenti”.

Ci sono, del resto, storie di docenti pre-cari da oltre 20 anni. Prima della pronuncia della Corte di giustizia europea, era stato il sindacato Uil a raccogliere, in vari Tribuna-li del Lavoro veneti e italiani, sentenze di conversione del rapporto a tempo indeter-minato. Non solo: era stato anche previsto un risarcimento teso a compensare sia il di-

sagio di un precariato esteso a quasi tutta la durata della vita lavo-rativa, sia il fatto che inanellando un con-tratto a termine dietro l’altro di fatto si perde-

va la progressione economica, in termini di anzianità e di scatti, che invece maturano i colleghi che, pur facendo esattamente lo stesso lavoro, sono tuttavia assunti a tempo indeterminato.

Come purtroppo spesso avviene però nella pendenza dei successivi gradi di giu-dizio era arrivato un mutamento di orien-tamento che aveva sovvertito il felice esito iniziale.

pRECARIATO, SvANITE puRE lE SpERANZE SbOCCIATE DOpO lA pRONuNCIA DEllA CORTE EuROpEA

Lorenzo Zoli

“Il problema centrale della riforma della scuola in cantie-re? L’enorme potere discrezionale assegnato al dirigente scolastico. Buona l’idea di attingere dalle graduatorie ad

esaurimento, ma restano fuori però gli insegnanti precari che facevano parte delle graduatorie d’istituto”. A dirlo è Salvatore Mazza (in foto) il segretario regionale di Flc – Cgil il sindacato della scuola.

“La nuova riforma - dice Mazza- voluta dal Governo Renzi da un lato da una risposta agli storici precari della scuola, quelli cioè inclusi nelle graduatorie ad esaurimento, dall’altro lascia fuori quelli più giovani che secondo una sentenza della corte europea avrebbero diritto ad essere assunti“.

E’ sul potere del dirigente scolastico che i contrasti sembrano più acuti.

“Il dirigente scolastico- spiega Mazza- avrà poteri enorme-mente potenziati rispetto a quelli attuali: potrà assumere discre-zionalmente, attingere dalle graduatorie, premiare i docenti che a suo avviso saranno meritevoli, il tutto senza un bilanciamento dei poteri che fi nora era rappresentato dal consiglio dei docenti e dal consiglio di istituto, che di fatto potranno dare solo dei pareri non vincolanti. Un altro capitolo che crea problemi è quello legato al non ampliamento dell’obbligo scolastico, e la scarsa considera-zione per il personale non docente della scuola che è stato bella-mente ignorato”. Ignorare il personale non docente nella riforma, secondo Mazza signifi ca creare i presupposti affi nché grossi pro-

blemi “come quelli della sorveglianza e la pulizia delle scuole ad esempio, diventino sempre più esplosivi infi ciando anche l’attività didattica”. Infi ne il tema del 5 per mille.

“La possibilità offerta – dice Mazza – ai contribuenti di destinarlo ad una scuola specifi ca, favorisce le più conosciute o frequentate penalizzando quelle dei piccoli centri. L’idea migliore è che il 5 per mille sia destinato genericamente alla scuola, e da lì ripartito secondo le necessità”. Il 18 aprile i sindacati hanno in-detto uno sciopero in tutti i 604 istituti scolastici contro la riforma delle scuola.

la riforma della scuola in cantiere. le critiche dei sindacati: Salvatore Mazza Flc-Cgil del veneto

TROppO pOTERE AI DIRIgENTI, lA NON ASSuNZIONE DEI pRECARI DEllE gRADuATORIE D’ISTITuTO È MANCATA CONSIDERAZIONE DEl pERSONAlE NON DOCENTE: I puNTI DEbOlI DEllA RIFORMA

Alessandro Abbadir

Il segretario regionale Flc-Cgil Salvatore Mazza

Si dovrebbe far entrare a ruolo quanti hanno maturato almeno 36 mesi di servizio

30 Il Veneto in primo piano

voler accettare rifi uti da altre parti d’Ita-lia”. Poi, il sindaco di Verona, si concede un bell’affondo dichiarandosi favorevole non solo l’accorpamento dei Comuni e ma anche alla fusione tra Regioni “Veneto, Trentino, Friuli insieme: tecnicamente è una strada percorribile” e sul tema della compe-titività afferma che la cosa migliore sarebbe creare delle zone a tassazione speciale, cosa diffi cile da realizzare perché l’ambito di interesse è L’Europa.

Alessandra Moretti fa valere la sua vicinanza al Premier Renzi e promette un patto col governo per rendere più moderna la rete ferroviaria veneta, ferma dal 1973 e anche per completare la Tav. Ma dichiara anche che le sta molto a cuore il rilancio del manufatturiero e spiega il suo piano veneto per l’impresa che affronta di petto il problema dell’accesso al credito, e le pos-sibilità di migliorare internazionalizzazione, competizione, sburocratizzazione. Le sue proposte sul lavoro sono chiare: “Finanzie-rò con un buono di 500 euro al mese per il primo anno le aziende che assumeranno un giovane under 29, per un totale di 6.000 euro annui che vanno a sommarsi agli in-centivi già previsti dalla legge di stabilità e dal Jobs Act”.

E se i giovani devono avere l’opportu-nità di iniziare un percorso lavorativo e la possibilità di conquistare un’indipendenza economica anche chi rimane senza lavo-ro dopo i 50 anni. “Darò loro – afferma Moretti - la possibilità di imparare un nuovo mestiere attraverso un progetto di formazio-ne affi ancato al lavoro in azienda”.

Poi ricorda la sua proposta agli studi professionali che assumeranno giovani praticanti con un contratto di apprendistato: “un fi nanziamento del 50% dello stipendio per i primi 24 mesi. Così che i laureati svolgano il praticantato obbligatorio con una retribuzione”.

Luca Zaia si presenta come “mastino” sempre in guardia nei confronti del governo per tutelare il Veneto dai tagli di Roma e, com’è naturale che sia riventica i i risultati di cinque anni di governo regionale. “Sulla banda larga, siamo partiti da zero – affer-ma - eppure abbiamo assegnato il primo lotto con 75 comuni coinvolti”. Ricorda poi che secondo uno studio di Morgan Stanley nel nostro Paese ci sarebbero imprenditori disposti a investire 45 miliardi di euro, se

solo ci fosse tutto quello che, a detta di Zaia manca.

“La palla al piede del Veneto – affer-ma il Governatore uscente è L’Italia”. Che fare? Possiamo facilmente immaginarlo. Non è facile invece immaginare come nel giro di altri cinque anni la competitività del veto potrebbe scalare la suddetta classifi ca di 50 posizioni come promesso da Zaia. E sul lavoro va detto che il “Patto per il Ve-neto” presentato il 2 maggio 2012 a Pa-

lazzo Balbi proprio dal Governatore uscente e che voleva essere una sorta di Piano Marshall per l’econo-mia locale non si sa che fi ne abbia fatto.

Certo Zaia afferma che il vero jobs act l’ha fatto lui con i progetti di formazione-lavoro che ha permesso di mantenere la disoccupa-zione su valori più bassi rispetto alle regioni limitrofe.

Una disoccupazione che in cinque anni è schizzata dal 3,5% al 7,7% con 27 mila aziende che hanno chiuso rovinosamente solo nell’ultimo anno. Certo d’ora in avanti occorre fare di più.

Da sinistra: Luca Zaia, Alessandra Moretti, Flavio Tosi e Jacopo Berti

1 Voci da palazzo

158. Questa la posizione poco soddisfacente del Veneto nella classifi ca

della competitività tra le regioni europee. E se non c’è competitività non c’è spinta e non si aprono nuovi spazi di mercato. Ma quel che è peggio, se non si esce dalla sta-gnazione anche il mercato del lavoro resta ai minimi storici.

Che fare per risalire? Agli industriali basterebbero una trentina di posizioni, o almeno così recita il manifesto presenta-to da Confi ndustria Verona ai candidati Governatore nel primo confronto pubblico che li ha visti sul palco in-sieme.

“Le imprese sono disorientate su chi votare, ci sono tanti candidati in cam-po – ha sottolineato in quell’occasione il presidente degli industriali veronesi Giulio Pedrollo - ma più che i candidati ci interes-sano i programmi”.

Le ricette per cambiare il Veneto e farlo ripartire, almeno sulla carta, i vari candidati le hanno messe in campo. Alcune simili al-tre singolari, comunque opportunità.

Per Jacopo Berti, candidato del Movi-mento 5stelle, è questione di Banda Larga “la principale infrastruttura che serve al Veneto”. E dichiara apertamente di recu-perare i fi nanziamenti necessari dai cinque miliardi recuperati dalla cancellazione del progetto Tav. “Poi – aggiunge - creeremo un fondo da 13 milioni di euro con i tagli degli stipendi dei consiglieri e con la can-cellazione dei vitalizi, con cui garantiremo microcredito da 25mila euro ai giovani im-

prenditori”.Sulle infrastruttu-

re, invece, il sindaco Flavio Tosi che gioca in casa, ritiene che non si possa tornare indietro sulle grandi di-

rettrici. “Bisogna prendersi la responsabilità di decidere – sostiene risoluto - non si può sospendere l’autostrada del Mare come ha fatto Zaia perché c’è un’inchiesta”.

E per aiutare davvero le imprese l’unica via per il candidato che spacca in due la Lega è lo smantellamento della burocrazia: “sull’ideologia deve prevalere la concretez-za. Un esempio? Trento ci ha chiesto di poter bruciare i suoi rifi uti nel nostro futuro inceneritore, ma la Regione si ostina a non

di Maria pavan

Economia e lavoro Candidati a confronto

Si riparte facendo di più e meglioSolo nell’ultimo anno hanno chiuso 27 mila aziende e, nel corso degli ultimi 5 anni la disoccupazione è schizzata dal 3,5% al 7,7%

Moretti: “Patto con il Governo per ammodernare la rete ferroviaria e fare la Tav”

Zaia: “Da noi disoccupazione su valori più bassi di Lombardia ed Emilia”

32 Voci da palazzo

Informa Chioggia

per approfondimenti è possibile consultare le pagine dedicate ai servizi sul sito aziendale dell’a.ulss 14: www.asl14chioggia.veneto.it

AZIENDA UNITA’ LOCALE SOCIO - SANITARIA n.14 - Sede Amministrativa: Presidio Ospedaliero di Chioggia, Strada Madonna Marina, 500

COSTITUITA L’AISTOM VENETO

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DIABETE, EPIDEMIA PREVENIBILEx

AMBULATORIO

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CONTRO IL TAGAGISMO

35Voci da palazzo 1Voci da palazzo

Verso il voto A destra si profi la una bella partita

Un nuovo centrodestra contro la lega di Zaia e SalviniSiglato l’accordo: i moderati di Area Popolare sosterranno Tosi nella corsa per la presidenza della Regione Veneto

Mai così distanti dalla Lega di Matteo Salvi-ni e, quindi, da Luca

Zaia. Il Nuovo centrodestra in Veneto tiene fede all’impe-gno con gli elettori e non farà mancare il proprio sostegno all’attuale maggioranza in Regione fi no all’ultimo giorno di mandato. Ma con questa Lega prenderà le distanze il giorno dopo. A spiegare la posizione e gli sviluppi per Ncd in questa fase di transizione molto delicata è Carlo Alberto Tesserin, Presidente della Commissione per lo Statuto e per il Regolamento in consiglio regionale: “Manteniamo la nostra posizione storica: noi siamo stati con Zaia e ne siamo contenti perché abbiamo condiviso il percorso di un centrodestra moderato orientato all’au-tonomia. Ora non comprendiamo la linea estremista di Salvini, modello Le Pen in Francia, e quindi restiamo in linea con la nostra storia e la nostra tradizione. . Non siamo noi ad aver cambiato posizione”.

È proprio sul tema dell’autonomia che si consuma lo strappo: “Non possiamo dimenticare che la legge per l’u-nico referendum che potrebbe avere il consenso è quella a fi rma Tesserin-Toniolo, entrambi Ncd. Quella è la nostra posizione, quella è la nostra identità. Ad oggi le posizioni di Salvini non sono in sintonia con noi e ci dispiace che Zaia le abbia condivise”.

La campagna elettorale di Ncd deve ancora entrare nel vivo, ma prima c’è da sciogliere il nodo delle allean-ze. “Allo stato attuale abbiamo aperto un ragionamento importante con Flavio Tosi – annuncia Tesserin -, stiamo defi nendo gli accordi operativi e quindi penso che la cam-pagna elettorale andrà in quella direzione. Quando si ha di fronte appuntamenti elettorali di questa importanza va defi nito il programma, le linee operative: siamo in fase conclusiva ma positiva”. Impossibile non chiedersi come si sarebbe mossa Ncd se, archiviata l’alleanza con la Lega di Salvini, Tosi non avesse deciso di candidarsi. “Sulla posizione di Salvini non ci saremmo mai stati. Ma saremmo andati con Zaia, a patto che avesse tenuto la linea che lo ha contraddistinto anche in passato e che non è, per noi, quella dell’attuale segretario leghista”.

Le liste del Nuovo centrodestra, nel momento in cui scriviamo, sono ancora in via di defi nizione, ma ci sono già alcuni punti fermi: “Certamente avremo Marino Zor-zato e Clodovaldo Ruffato a Padova, Costantino Toniolo con altri amici a Vicenza, Massimo Mancini a Chioggia con tanti altri candidati in provincia di Venezia…. Tutte persone di spessore. Perché siamo convinti che questa campagna come non mai sarà basata sui candidati più che sulle enunciazioni di teorie politiche. Ormai tutti gli schieramenti sono in decomposizione: vediamo quello che succede tutti i giorni a Roma tra Renzi e l’apparato storico del Pd.

Vediamo la posizione di Fitto in Forza Italia e tutto quello che ne consegue. Vediamo la Lega e tutto ciò che sta accadendo… Noi contiamo che la valenza di nostri candidati ci dia un consenso consistente”.

Carlo Alberto Tesserin, Ncd“noi stiamo Con tosi”

L’intervista

Erano tutti lì a Marghera. Il senatore Maurizio Sac-coni, il vice presidente del Veneto, Marino Zorza-to, il presidente del Consiglio Veneto, Clodovaldo

Ruffato, esponenti illustri del Ncd, il parlamentare elet-to con Scelta Civica Andrea Cusin, e il vice segretario vicario dell’Udc Antonio De Poli.

Pezzi da novanta presenti a metà aprile a Marghe-ra, apputo, dove è stato presentato l’accordo a sostegno di Tosi che ha sottolineato come “La maggioranza dei consiglieri che hanno sostenuto in questi anni in Regione Luca Zaia, sosterrà ora Flavio Tosi” .

I protagonisti di Area Popolare sostengono che il laboratorio politico inaugurato con quest’accordo va ben oltre il panorama veneto ma che proprio nella nostra terra si basa sull’idea di costruire un percorso sul Veneto del fare, sulle cose concrete.

Un bel distinguo rispetto alla linea di Salvini che negli stessi giorni indossava magliette xenofobe inneg-giando alle ruspe per “radere al suolo i campi nomadi”.

E infatti, il leader del nuovo centrodestra veneto, Flavio Tosi sottolinea come la differenza con chi ha go-

vernato fi no ad oggi la Regione sta nella “la logica del fare. E c’è chi lo fa, mentre c’è chi ama il populismo e la demagogia”.

Anche Ruffato ha spiegato la sua adesione ad Area Polare, sottolineando che la politica a cui si sente di prender parte “non è fatta di insulti, estremismi e anate-mi”. “In questo periodo abbiamo tante cose dette e non fatte, proclami senza seguito - ha continuato Ruffato - lo scoppio della maggioranza dimostra il fallimento della presidenza di questi 5 anni: se qualcuno non riesce a difendere la propria maggioranza, o è per incapacità o per aver lasciato campo libero a chi ha imposto altre scelte a noi veneti”. E la freccia lanciata è sicuramente rivolta idealmente a Zaia.

Antoni De Poli, si dice pienamente d’accordo dicen-dosi certo che “questa squadra di Area Popolare, con Tosi candidato presidente, darà concretezza alle cose di cui i cittadini hanno bisogno”. Tra le priorità rimangono il lavoro e l’impresa senza dimenticare le politiche sani-tarie e dell’assistenza che secondo il giudizio di De Poli sono “sparite completamente dalla programmazione”.

E Marino Zorzato ha sottolineato come anche la sicurezza sia per Ncd un argomento forte in agenda tan-to che proprio l’Ncd ha presentato un emendamento al bilancio che ha portato le risorse da spendere da 60mila euro a 5 milioni. “Questo dice chiaro - ha rimarcato - come la pensiamo sulla sicurezza, mentre c’è chi si riempie la bocca”.

Da questo laboratorio veneto l’ex ministro Maurizio Sacconi si aspetta un “rassemblement di movimenti locali e reti nazionali con l’ambizione di competere con la sinistra nel ballottaggio delle elezioni politiche. I contenuti identitari dell’Unione per Tosi saranno il com-pimento di uno Stato unitario e federale a geometria variabile, con il Triveneto tutto ad autonomia rafforzata, la sicurezza nella proprietà di ciascuno, l’unicità della fa-miglia naturale, l’ accesso effi cace al lavoro, un modello sociale e sanitario fondato sulla presa in carico di ogni persona. Area Popolare e Tosi sanno che la premessa di ogni ambizione è peraltro lo sviluppo, che si realizza solo con un Veneto aperto e non chiuso, isolato, da una politica antieuro”.

di Maria pavan

Parole bellicose via metafora arrivano anche dal candidato del Movimento 5stelle, Jacopo Berti che ha presentato la sua “arme di distruzione di casta”, cioè una proposta di legge di

iniziativa popolare relativa al taglio dei vitalizi e degli altri privilegi della casta. “Questa è la defi nitiva arma di distruzione di casta – conferma Berti – abbiamo fi nalmente un’arma per sradicare i privi-legi di questa politica e di questi politici”.

“Stiamo parlando di 13 milioni di euro all’anno, 65 milioni di euro nei 5 anni del mandato che torneranno nelle tasche delle imprese venete”. Durante la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge, avvenuta nella Sala gruppi del palazzo co-munale di Padova, il candidato ha invitato i cittadini a fi rmare i mo-duli per la presentazione del documento, che saranno a disposizione già nei prossimi giorni nelle piazze venete.

“Firmando questa legge di iniziativa popolare – spiega Ber-ti – si potranno eliminare i vitalizi, gli assegni di fi ne mandato e

tutti i privilegi. Stiamo parlando di 13 milioni di euro all’anno, che fanno 65 milioni di euro nei 5 anni del mandato e che torneranno nelle tasche delle imprese venete perché fi niranno nei fondi per il microcredito”.

La legge prevede anche la cancellazione dell’assegno di fi ne mandato e dell’assegno di reversibilità.

“Giancarlo Galan riceve più di 3.500 euro al mese (netti) e Giampietro Marchese, anche lui coinvolto nell’inchiesta Mose, 2.800 al mese – gli fa eco il parlamentare del Movimento 5 Stelle Mattia Fantinati – a loro si aggiunge una schiera di 181 ex consi-glieri regionali che dopo aver trascorso mesi, o in alcuni casi anni, a Palazzo Ferro Fini, possono ora contare su un vitalizio”.

Non mancano i colpi alti e bassi in casa 5stelle e Tosi ancora si difende dai colpi bassi di Berti che ha sostenuto che la discesa in campo del sindaco di Verona nasconderebbe un patto segreto col Pd per far vincere Alessandra Moretti.

la denuncia galan riceve più di 3.500 euro netti al mese

Da sinistra: Flavio Tosi, Marino Zorzato, Clodovaldo Ruffato, Maurizio Sacconi, Andrea Causin e Antonio De Poli

Carlo Alberto Tesserin: “Noi contiamo che la valenza di nostri candidati ci dia un consenso consistente”

Jacopo Berti, candidato Governatore del Movimento 5stelle

bERTI, 5STEllE: “ECCO l’ARMA DI DISTRuZIONE DI CASTA”!

36 Cultura veneta1 Cultura veneta

Un’Esposizione Universale ha il compito di lasciare in eredità un’esperienza culturale, sociale, scienti-fi ca e tecnologica ed Expo Milano 2015 costru-

irà questa eredità prima di tutto grazie all’apporto dei suoi Partecipanti, cuore e anima dell’evento. Uno degli elementi innovativi e distintivi di Expo Milano 2015 è quello legato al concetto di “Visitor Experience”. L’Expo di Milano vuole essere “tradizionalE” e “innovativa” allo stesso tempo. Tradizionale perché si focalizzerà sul Tema della nutrizione in modo molto stringente e garantendo un vero approfondimento globale a fi ni educativi e di formazione alla sostenibilità del cibo buono, sano, suf-fi ciente e sostenibile per il pianeta. Innovativa perché in tutte le forme chiarirà ai visitatori e alla comunità interna-zionale l’essenza di un nuovo concept di Expo: tematico, sostenibile, tecnologico e incentrato sul visitatore.

Al CENTRO Il vISITATORE

“È possibile assicurare a tutta l’umanità un’a-limentazione buona, sana, suffi ciente e sostenibile? ” È con questa domanda che si

apre la sfi da dell’Expo di Milano 2015, l’Esposizione Universale che l’Italia ospita dal primo maggio al 31 ottobre e che sarà senza dubbio il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. Per sei mesi Milano diventerà una vetrina mondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta a un’esigenza vitale: riuscire a garantire cibo sano, sicuro e suffi ciente per tutti i po-poli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri.

Expo sarà la piattaforma di un confronto di idee e soluzioni condivise sul tema dell’alimentazione, stimo-lerà la creatività dei Paesi e promuoverà le innovazioni per un futuro sostenibile. Ma non solo.

Offrirà a tutti i visitatori la possibilità di conoscere e assaggiare i migliori piatti del mondo e di scoprire le eccellenze della tradizione agroalimentare e gastrono-mica di ogni Paese. Inoltre, per tutta la durata della manifestazione, la città di Milano e il sito espositivo saranno animati da eventi artistici e musicali, convegni, spettacoli, laboratori creativi e mostre.

iL tema“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è il Tema al

centro della manifestazione, il fi lo logico che attraversa tutti gli eventi organizzati sia all’interno sia all’esterno dello sito espositivo. Expo Milano 2015 sarà l’occasione per rifl ette-re e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo: se da una parte c’è an-cora chi soffre la fame (circa 870 milioni di persone denu-trite nel biennio 2010-2012), dall’altra c’è chi muore per disturbi di salute legati a un’alimentazione scorretta e trop-po cibo (circa 2,8 milioni di decessi per malattie legate a obesità o sovrappeso). Inoltre ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate. Per questo motivo servono scelte politiche consapevoli, stili di vita sostenibili e, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, sarà possibile trovare un equilibrio tra disponibilità e consu-mo delle risorse. La rifl essione sul Tema si trasforma anche in un momento di condivisione e di festa, grazie a incontri, eventi e spettacoli da vivere in compagnia della mascotte Foody e degli allegri personaggi che la compongono. Ogni aspetto, ogni momento, ogni Partecipante di Expo Milano 2015 declina e interpreta il Tema scelto, Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.

La LoCationCon un’area di 1,1 milioni di metri quadrati, facil-

mente raggiungibile, progettata da architetti di fama in-ternazionale, Expo è anche un’esposizione-giardino con più di 12 mila alberi, giochi d’acqua e un lungo canale che circonderà l’area. Sui due grandi viali principali, il Cardo e il Decumano, si affacciano i Padiglioni dei Paesi Partecipanti, piazze e aree comuni dedicati agli eventi e alla ristorazione.

Il sistema a due assi serve a orientare il visitato-re in modo molto semplice e intuitivo, ma organizza anche la partecipazione dei Paesi: la World Avenue (corrispondente al Decumano) è infatti l’affaccio di tutti i Padiglioni Self Built. Lungo il Cardo si distribuisce in-vece la partecipazione italiana. Il Decumano, sede dei Padiglioni nazionali dei Paesi, sarà una lunga teoria di esperienze e racconti architettonici, visivi ed esperien-ziali provenienti da ogni parte del pianeta, da cui si potrà partire per toccare con mano e assaporare i gusti delle diverse tradizioni enogastronomiche, facendo di-retta esperienza del cibo e delle colture planetarie. Alle sue estremità sono collocati l’Expo Centre, composto di spazi per eventi al coperto, e la Collina Mediterranea.

Lungo il Cardo, delimitato a nord dall’anfi teatro sull’acqua della Lake Arena e a sud dall’Open Air The-atre, grande spazio per eventi all’aperto, si estende lo spazio espositivo dedicato all’Italia, intervallato da luoghi per la degustazione dei prodotti delle tradizioni enogastronomiche delle regioni italiane.

Questi, oltre a distinguersi per l’alta qualità delle materie prime e dei prodotti fi nali, svolgono la funzione di mettere in luce le migliori pratiche alimentari tradizio-nali del Paese ospitante.

Nel luogo in cui il Cardo e il Decumano si interse-cano si trova Piazza Italia, la grande piazza centrale dell’Expo, vicino alla quale sorge anche Palazzo Italia, il luogo deputato a ospitare durante l’Expo il raccordo istituzionale tra Paese ospitante e Partecipanti.

Circondato dal Canale, elemento che ne caratte-rizza il paesaggio, il Sito dell’Expo segue dunque uno schema ortogonale molto intuitivo, nel quale architettu-ra si unisce alla natura.

Le costruzioni seguono criteri di effi cienza ener-getica e sostenibilità nella realizzazione, smontabili e riutilizzabili alla fi ne dell’evento.

Ai blocchi di partenza, l’evento a cui non si può mancare. Milioni e milioni di persone hanno già deciso di esserci

Expo 2015 Il grande evento culturale dell’anno

“Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”

di valeria Marcato

1 sport intera x piazza 1

Nancy Githaiga

Aprile è il mese per eccellenza dei podi-sti padovani: è il mese della Maratona S.Antonio. Un evento consolidato e

entrato a pieno titolo tra gli appuntamenti più importanti della città di Padova che ogni anno vede protagonisti della gara atleti di altissimo livello.

Quest’anno la promettente keniana Gi-thaiga, che debutta nella maratona dopo aver corso in un’ora 17’00 nella mezza, lo scorso anno a Praga, incrocerà la strada della campionessa italiana Claudia Gelsomi-no campionessa italiana di maratona 2014 dopo essersi imposta a Milano e in questa stagione già seconda alla Treviso Mara-thon. In campo maschile i keniani Kipkem-boi e Kiprop saranno opposti a Giovanni Gualdi, deciso a salire di nuovo sul podio di Prato della Valle. Portacolori delle Fiam-me Gialle, torna a Padova dopo aver colto

proprio qui, col secondo posto del 2010, il miglior risultato cronometrico in una mara-tona (2 ore 13’39”), per poi fermarsi ai piedi del podio nel 2013. Vedremo come appronterà i Kenyoti, come spesso accade, in prima fi la. Il 26enne Robert Kipkemboi Kiplimo, terzo lo scorso dicembre alla ma-ratona di Castéllon, in Spagna, col primato personale di 2 ore 12’03”, punta decisa-mente alla prima vittoria in una importante corsa su strada. Proverà a dire la sua anche il suo giovane connazionale Reuben Kiprop Kerio, un personale di 2 ore 26’05” rea-lizzato nel 2014 a Kigali, in Ruanda, che questo atleta ventenne ha tutta l’intenzione di migliorare. “Un cast che mette assieme atleti esperti a giovani che hanno voglia di imporsi sulla scena internazionale” spiega Giampaolo Urlando, responsabile tecnico dell’evento.

Corri per Padova Aprile mese di grandi manifestazioni

Si corre la Maratona di S. Antonio, una sfi da a pieni polmoni

Il popolo del Running ad Aprile oltre a ritrovarsi agli appunta-menti della CXP ha vissuto bellissime emozioni anche con la Terza marcia di Pasquetta a Galzignano Terme organizzata

dall’A.D.S. Podisti Tribano. Un grandissimo successo decretato dalle oltre 2500 presenze.

TERZA MARCIA DI pASquETTA A gAlZIgNANO TERME

Claudia Gelsomino

Kerio Reuben Kiprop Giovanni Gualdi

38 Sport

40 Turismo

41Concerti e non solo

venerdì 24 luglio 2015 subsoniCa

Arena di verona - 14 settembre 2015daVid GiLmour - LiVe 2015: tour in uK ed europa per La prima VoLta in noVe anni in itaLia soLamente per due date

DAVID GILMOUR, meglio conosciuto come chitarrista dei Pink Floyd, ha annunciato che sarà in tour in UK ed Europa a Settembre 2015. Il tour coinciderà con l’uscita del suo nuovo (e quarto) al-bum solista. E’ dal 2006 che DAVID GILMOUR non intraprende un tour o pubblica un disco, l’ultimo “On An Island” si è posizionato ai primi posti della classifi ca dei dischi più venduti in Inghilterra. Dall’anfi teatro romano di Pula in Croazia avrà inizio, il 12 set-tembre, il tour europeo. Il 14 e il 15 settembre DAVID GILMOUR si esibirà rispettivamente all’Arena di Verona e al Teatro Le Mulina a Firenze. Poi sarà la volta della Francia, Germania e per concludere tre show consecutivi alla Royal Albert Hall di Londra il 23, 24 e 25 settembre.

21 giugno - Treviso Elvis DaysbobbY soLo

Treviso, dal 19 al 21 giugno 2015 al Bastione di San Marco attesi migliaia di fans. Spet-tacoli di auto americane, pin up e contest. Sul palco anche The Good Fellas e Di Maggio Bros. Ingresso gratuito Lo staff dell’Home Festival, promotore dell’Elvis Days,

la tre giorni ad ingresso gratuito all’insegna del rock’n’roll del Re indiscusso Elvis, ha svelato l’ospite d’onore del festival. Lo chiama-no l’Elvis Presley italiano e con “Una lacrima sul viso” raggiunse il successo internazionale, è Bobby Solo che domenica 21 giugno si esibirà sul palco trevigiano.

17 luglio 2015 - Castello Scaligero di villafrancaContinua iL suCCesso deL tour di fedez

Il rapper del momento sara’ in concerto al Castello Scaligero di Villafranca il 17 luglio!

veronaiL VoLo saLta daL 21 maGGio aL 21 settembre 2015 a Verona

Il concerto di Verona, inizialmente previsto per il 21 maggio, è stato rimandato ed è stata comunicata la nuova data. Il Volo sarà in concerto all’Arena il prossimo 21 settembre 2015 per consen-tire agli artisti di recarsi a Vienna – città che ospiterà la nuova edizione dell’Eurovision Song Contest il 19, il 21 e il 23 maggio 2015. tutte le info: www.ecoveneto.it

festiVaL di maJano (ud)2015

23 gIugNO 2015, inizio ore 21:30TRIESTE, piazza unità d’Italia paoLo nutini

1 Concerti e non solo

MILLE E ANCORA MILLE...pagina a cura di Graziano edi Corazza1147

in Veneto eVentisGuardo a nordest“LiVe in trieste 2015”

“lIvE IN TRIESTE 2015”, pRESENTATO Il pROgRAMMA DEI gRANDI EvENTI ESTIvI

quATTRO glI AppuNTAMENTI NEllA CENTRAlISSIMA pIAZZA uNITÀ, pROTAgONISTI I MIglIORI NOMI DEllA SCENA NAZIONAlE E INTERNAZIONAlE

vENERDÌ 3 luglIO 2015, inizio ore 21:30TRIESTE, piazza unità d’Italia

anGeLo pintus

vENERDÌ 10 luglIO 2015, inizio ore 21:30TRIESTE, piazza unità d’Italia fedez

SAbATO 11 luglIO 2015, inizio ore 21:30TRIESTE, piazza unità d’Italia

iL VoLo

venerdì 31 luglio 2015 LitifiCa, tetraLoGia deGLi eLementi

A grande richiesta il “tetra-logia degli elementi live” proseguirà in estate con 6 nuovi imperdibili appunta-menti: venerdì 31 luglio si accenderà l’area concerti del festival di Majano per l’unico live di Pelù, Ghigo e compagni in Friuli Venezia Giulia.

43Concerti e non solo

venerdì 24 luglio 2015 subsoniCa

Arena di verona - 14 settembre 2015daVid GiLmour - LiVe 2015: tour in uK ed europa per La prima VoLta in noVe anni in itaLia soLamente per due date

DAVID GILMOUR, meglio conosciuto come chitarrista dei Pink Floyd, ha annunciato che sarà in tour in UK ed Europa a Settembre 2015. Il tour coinciderà con l’uscita del suo nuovo (e quarto) al-bum solista. E’ dal 2006 che DAVID GILMOUR non intraprende un tour o pubblica un disco, l’ultimo “On An Island” si è posizionato ai primi posti della classifi ca dei dischi più venduti in Inghilterra. Dall’anfi teatro romano di Pula in Croazia avrà inizio, il 12 set-tembre, il tour europeo. Il 14 e il 15 settembre DAVID GILMOUR si esibirà rispettivamente all’Arena di Verona e al Teatro Le Mulina a Firenze. Poi sarà la volta della Francia, Germania e per concludere tre show consecutivi alla Royal Albert Hall di Londra il 23, 24 e 25 settembre.

21 giugno - Treviso Elvis DaysbobbY soLo

Treviso, dal 19 al 21 giugno 2015 al Bastione di San Marco attesi migliaia di fans. Spet-tacoli di auto americane, pin up e contest. Sul palco anche The Good Fellas e Di Maggio Bros. Ingresso gratuito Lo staff dell’Home Festival, promotore dell’Elvis Days,

la tre giorni ad ingresso gratuito all’insegna del rock’n’roll del Re indiscusso Elvis, ha svelato l’ospite d’onore del festival. Lo chiama-no l’Elvis Presley italiano e con “Una lacrima sul viso” raggiunse il successo internazionale, è Bobby Solo che domenica 21 giugno si esibirà sul palco trevigiano.

17 luglio 2015 - Castello Scaligero di villafrancaContinua iL suCCesso deL tour di fedez

Il rapper del momento sara’ in concerto al Castello Scaligero di Villafranca il 17 luglio!

veronaiL VoLo saLta daL 21 maGGio aL 21 settembre 2015 a Verona

Il concerto di Verona, inizialmente previsto per il 21 maggio, è stato rimandato ed è stata comunicata la nuova data. Il Volo sarà in concerto all’Arena il prossimo 21 settembre 2015 per consen-tire agli artisti di recarsi a Vienna – città che ospiterà la nuova edizione dell’Eurovision Song Contest il 19, il 21 e il 23 maggio 2015. tutte le info: www.ecoveneto.it

festiVaL di maJano (ud)2015

23 gIugNO 2015, inizio ore 21:30TRIESTE, piazza unità d’Italia paoLo nutini

1 Concerti e non solo

MILLE E ANCORA MILLE...pagina a cura di Graziano edi Corazza1147

in Veneto eVentisGuardo a nordest“LiVe in trieste 2015”

“lIvE IN TRIESTE 2015”, pRESENTATO Il pROgRAMMA DEI gRANDI EvENTI ESTIvI

quATTRO glI AppuNTAMENTI NEllA CENTRAlISSIMA pIAZZA uNITÀ, pROTAgONISTI I MIglIORI NOMI DEllA SCENA NAZIONAlE E INTERNAZIONAlE

vENERDÌ 3 luglIO 2015, inizio ore 21:30TRIESTE, piazza unità d’Italia

anGeLo pintus

vENERDÌ 10 luglIO 2015, inizio ore 21:30TRIESTE, piazza unità d’Italia fedez

SAbATO 11 luglIO 2015, inizio ore 21:30TRIESTE, piazza unità d’Italia

iL VoLo

venerdì 31 luglio 2015 LitifiCa, tetraLoGia deGLi eLementi

A grande richiesta il “tetra-logia degli elementi live” proseguirà in estate con 6 nuovi imperdibili appunta-menti: venerdì 31 luglio si accenderà l’area concerti del festival di Majano per l’unico live di Pelù, Ghigo e compagni in Friuli Venezia Giulia.

Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore

nimaliAdei nostri amici

CIRO Maschio, taglia piccola, circa kg 10, di circa 6-8 anni. Carattere

equilibrato, adatto per tutti i contesti famigliari. Ciro arriva dal canile sa-

nitario dove ha trascorso molti mesi in attesa che i proprietari si facessero vivi. Il tempo è passato e per lui si sono aperte

le porte del canile. Ciro dev’essere operato ad una zampetta perché ha legamenti e crociati rotti. Per lui cerchiamo famiglia

amorevole che possa accoglierlo con amore.

3 NERONI 2 maschi e una femmina, taglia media

di circa 1 anno e mezzo. Portati in rifugio da cuccioli, dopo essere stati recuperati da tragica storia. Hanno un

carattere diffi cile e non si fi dano delle persone. Vogliamo provare a trovare delle persone pazienti

che sappiano aiutare queste creature.

JOLLY Maschio giovane, circa 1 anno, taglia contenuta di circa

10-12 kg. Un pelosetto tutto amore e coccole. Dinamico, da cucciolo che si rispetti, coccolo e caratterialmente

buono. Jolly ha un abbandono alle spalle ed attualmente vive dentro una gabbia. Restituiamo dignità a

questa creatura.

BUFALO Maschio, taglia medio-contenuta, di

circa 12 kg. Carattere buono e socializzato.

Bufalo ha circa 3-4 anni, vissuti sempre in famiglia

tra coccole, giardino e divano. Poi è stato abbandonato. Bisogna trovare

casa a questa creatura.

ADOTTAMI

CIN CIN Sono due cuccioli di solo 2 mesi, futura taglia piccola,

max kg 6-8. Ora aspettano una

casa e dei padroni affettuosi.

Cin-cin sono 2 fratellini maschi.

BIANCA NEVE Sono 2 sorelle, mix labrador, nate a marzo 2014.

Taglia media, circa kg.25-30, in cerca

della loro seconda pos-sibilità. Due meraviglie

di pelose dentro una gabbia. Chiediamo

aiuto per loro.

per le adozioni: Loretta, associazione protezione animali di Chioggia onlus - tel. 3289620233

per partecipare a questa rubrica scrivete a: redazione@givemotions.it - tel. 049 8704884

ROSA Femmina di circa 2 anni, taglia medio-conte-

nuta, circa kg.10. Questa creatura è stata recuperata in mezzo al fango, in allat-

tamento, con pochissimo latte e dei cuccioli. Rosa

ha un carattere mite, buono, coccola e tanto dolce. Dopo lo svezzamento dei suoi cuccioli Rosa cerca casa.

Verrà sterilizzata, chippata e vaccinata.

MERINGA Femmina di circa 6-8 anni, taglia medio-piccola, circa

kg.10-12. Meringa è dolcissima. E’ stata recuperata da una situazione

altamente disagiata assieme ai suoi piccoli. Ora sono tutti al sicuro, ma

un canile non è una casa… Meringa ha dovuto lottare per sopravvivere ed ha un orecchio tagliato,

ma non importa: è bellissima ugualmente. Per Meringa preten-diamo il meglio. Cerca casa per dare e ricevere amore.

Tanti altri approfondimenti e notizie in più su

Centinaia di piccoli amici da adottare vai su www.lapiazzaweb.it sezione ”animali” e guarda le fotogallery

www.lapiazzaweb.it/category/animali

L’uomo e il cane: un rapporto in equilibrio

L’ESPERTO A cura di Lodovico Damiani Personal Dog Trainer

Un UOMO e un CANE si incontrarono migliaia di anni fa per aiutarsi l’un l’altro, nel tempo poi hanno consolidato il rapporto di “scambio” re-ciproco che riscontriamo ancora oggi. L’uomo si prende cura del cane e riceve in cambio la sua compagnia ed una vasta gamma di aiuti nel la-voro. Tutti i cani trovano il loro equilibrio, la loro identi tà, il loro benessere nel profondo legame aff etti vo che instaurano con il loro padrone e con la famiglia in cui vivono. Per natura il cane è un animale socievole e come tale detesta la solitudine e ricerca la presenza fi sica del suo capo branco, del suo punto di riferimento, del suo padrone.Un cane che nella sua primissima infanzia ( cioè nei primi tre mesi di vita) abbia pochi o nulli contatti con l’uomo, diffi cilmente diventerà un buon cane da compagnia. Sarà ti mido e pau-roso con le persone e non sviluppe-rà una totale dipendenza nei confronti del suo padrone. Ma anche un cucciolo sepa-

www.dogtrainerpadova.it - dogtrainerpadova@gmail.com - tel: 329 1605558

rato dalla madre troppo presto (cioè a 4 / 5 setti mane) ed allevato in casa può avere diversi problemi, per esempio un esagerato att acca-mento al padrone con chiari episodi di gelosia o, nella maturità, uno scarso interesse sessuale nei confronti di altri cani. Esperimenti compiuti su cuccioli allevati con conigli o gatti hanno di-mostrato talvolta una preferenza a convivere e preferire razze con cui sono cresciuti insieme. A livello strett amente personale ed in funzione della mia esperienza ritengo che i cani in gene-rale non sono in grado di capire cosa è giusto o sbagliato. Il loro comportamento è legato all’isti nto di razza a cui appartengono e alla conservazione della specie. Molti att eggiamenti

sono già innati , un cucciolo sa sedersi, stare zitt o, fermo, non mordere e ascoltare. Il

compito quindi di un buon educa-to re è di mett erlo in condizione di

imparare quando e come at-tuare tali comportanti .

Rinasce il Canile di Rubano!NEWS

Il 14 Febbraio 2015, L’assemblea dei soci della lega Nazionale per la Difesa del Cane sezione di Padova, proprietaria del canile di Rubano, ha completamente rinnovato il suo consiglio Diretti vo.La nuova presidente, Giovanna Salmistra-ro, ha permesso che i 60 cani presenti al canile di Frappiero, proprietà privata della famiglia Dondi Dall’Orologio,fossero tra-sferiti al canile di Rubano, che somman-dosi agli ospiti già presenti , sono diventati 130. La strutt ura di Rubano, apparente-mente desti nata a chiudere, è diventata, grazie al nuovo Consiglio, un punto di rife-rimento per la Lega Nazionale per la Difesa del Cane. All’interno della strutt ura opera personale competente tra educatori cino-fi li qualifi cati , per rispett are la personalità di ciascun cane e volontari che amorevol-mente si prendono cura di quest’ulti mi. I piani futuri comprendono una nuova area verde dove far correre i cagnolini e la presenza di un Veterinario a disposizio-ne. L’obietti vo primario è quello di incen-

ti vare le “adozioni consapevoli” per creare una nuova visione del canile, inteso come strutt ura di recupero per il cane, un luogo dove gli animali vengano preparati e rie-ducati a una vita oltre la rete. Rifugio del cane di Rubano, Via Palù, 48- Rubano (PD)Aperto tutti i giorni 10-12 e 15-17.30/18.Per scoprire come aiutarci e contatt arci:Contatti segreteria: 3292846250;Salmistraro Giovanna 3479826858- Vett o-re Giovanna 3468717659www.legadelcane-padova.it LNDCsezionepadova@gmail.com

Rifugio del cane di Rubano, Via Palù, 48- Rubano (PD) - www.legadelcane-padova.it lndcsezionepadova@gmail.com

Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore www.lapiazzaweb.it/category/diritti/Per partecipare alla rubrica chiamare il numero 049 8704884

Il medico è un professionista la cui alta funzione è quella di difendere la vita, tutelare la salute fisica e psichica del paziente, dare sollievo alla sofferenza,

prestando la propria opera con diligenza, perizia e pru-denza secondo scienza e coscienza. Tali principi sono stati sinteticamente estratti dal codice deontologico che delinea i doveri e gli obblighi del medico il quale, dal punto di vista civilistico, è un prestatore d’opera che svolge la sua attività (la cura del paziente) con lavoro intellettuale. Il medico, libero professionista o dipendente di una struttura ospeda-liera, deve agire con prudenza perché deve prevedere gli effetti della sua condotta, sapere quali rischi essa eventual-mente comporti e fare il possibile per eliminarli o contenerli; con perizia perché deve essere in possesso oltre che della necessaria preparazione teorica, di capacità ed esperienza pratica; con diligenza perché deve sapere cosa fare o non fare nell’interesse del paziente e come intervenire.

L’attività del medico, così come quella svolta da qual-siasi altro professionista, è regolata dagli artt. 2229-2238 del codice civile ed è caratterizzata oltre che dalla natura intellettuale della prestazione, da discrezionalità tecnica il che significa piena facoltà di determinazione delle modalità

La responsabilità civile del medico, il dovere di diligenzaDiritto sanitario

di esecuzione dell’attività secondo le regole della professio-ne avendo di mira la cura e la salvaguardia del paziente.

Sulla base di quanto previsto dagli artt. 1176 secon-do comma del codice civile, “nell’adempimento delle ob-bligazioni inerenti all’esercizio di un’attività professionale, la diligenza deve essere valutata con riguardo alla natura dell’attività esercitata” che non è quella ordinaria del buon padre di famiglia.

Il medico, infatti, deve usare quella che la giurisprudenza ha definito diligenza qualificata, consistente nella doverosa appli-cazione delle regole tecniche del momento e degli accorgimenti che costituiscono la conoscenza ed i fondamenti della medicina (ars medica).

Secondo la giurisprudenza occorre distinguere tra dili-genza professionale generica e diligenza professionale spe-cifica che è variamente qualificata cosicché a diversi gradi di specializzazione corrispondono diversi gradi di perizia.

Pertanto, chi assume un’obbligazione nella qualità di specialista o un’obbligazione che presuppone una tale qualità, è tenuto a possedere la perizia che è normale della categoria ossia la specifica conoscenza ed applicazione di

cognizioni tecniche che sono tipiche dell’attività necessaria per l’esecuzione di quella determinata attività professionale e che non sono invece patrimonio ad esempio, del medico di base. A quest’ultimo, infatti, è richiesto un livello di di-ligenza commisurato allo standard professionale della sua categoria che non può certo essere quello esigibile da uno

specialista la cui condotta va esaminata, non già con minore ma, al contrario, con maggior rigore ai fini dell’accertamento della responsabilità professionale. Nella va-lutazione della condotta del medico, inoltre, occorre fare riferimento al grado di difficoltà della prestazione tenuto conto del tipo di

patologia, delle condizioni del paziente, delle conoscenze scientifiche del momento, dell’ambiente e delle circostanze in cui è chiamato ad operare. Ciò significa che una prestazio-ne medica di facile esecuzione che non abbia esito positivo, così ha stabilito la giurisprudenza, comporta una presunzio-ne di responsabilità a carico del medico per cui, se il pazien-te prova che si trattava di un intervento di routine, egli per essere esente da colpa deve dimostrare la sopravvenienza di complicanze non prevedibili ed a lui non imputabili.

Diverso è il caso in cui la prestazione medica riguardi la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà poiché in tal caso, così stabilisce l’art. 2236 c.c. “il prestatore d’opera non risponde dei danni se non in caso di dolo o di colpa grave”. Tale limitazione di responsabilità non ricorre con riferimento ai danni provocati al paziente per negligenza o imprudenza, ma soltanto per quelli derivanti da imperizia con esclusivo riguardo a problematiche oggetto di dibattito e di tesi contrapposte o che per la loro novità o straordina-rietà trascendono la preparazione media per cui non si può pretendere siano compresi nel patrimonio culturale e tecnico del professionista. Incombe sul medico l’onere di dimostrare che l’attività da lui svolta è stata di particolare complessità nel senso sopra indicato per cui, in caso contrario, egli può essere chiamato a rispondere del danno che abbia provoca-to nell’esecuzione di un intervento o nella prescrizione di una terapia. Delineata per sommi capi la questione della diligenza professionale, Il prossimo intervento riguarderà la problematica attinente al tipo di obbligazione che assume il medico (di mezzi o di risultato), la natura della sua respon-sabilità e di quella della struttura ospedaliera nell’ambito della quale egli si trova ad operare.

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Avv. Carmelo Sergi - via Umberto I n. 50 - 45100 - ROVIGO - tel. 0425460463 - fax 0425464763 - mail: carmelo.sergi@libero.it

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n° 54/2015, dei decreti legislativi 04.03.2015 nn. 22 e 23, prosegue la riforma del mercato del la-

voro in attuazione della Legge Delega n.183/2014. In particolare il Decreto n.23, introduce “Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti”.

La nuova disciplina troverà applicazione per i con-tratti subordinati a tempo indeterminato stipulati dopo l’entrata in vigore del decreto (07.03.2015), ovvero per quelli a tempo determinato o di apprendistato convertiti dopo tale data. Per quelli già in essere precedentemen-te continueranno a valere le tutele previste dall’art. 18 L.n.300/70 (Statuto dei Lavoratori). Risulta evidente come la regola generale sia ormai quella dell’indennizzo, mentre la reintegra nel posto di lavoro (c.d. tutela reale) rappresenti sempre più un’eccezione. Quest’ultima resta infatti prevista solamente in ipotesi di nullita’ del licenzia-mento perche’ discriminatorio ovvero perche’ riconduci-bile agli altri casi di nullita’ espressamente previsti

Jobs Act: Il contratto di lavoro a tutele crescenti

Diritto Del lavoro

Studio Legale avv. Martina Rocchio – avv. Gianluca Simeoni - Via B. Arnaldo da Limena n. 10 – 35010 Limena (PD) Tel. 049.5390473 Fax 049.5390472 avv.simeoni@studiorocchiosimeoni.com - www.studiorocchiosimeoni.com

AVV. GIAnlUCA SImeOnI

dalla legge od ancora qualora il dipendente riesca a dimostrare che il licenziamento disciplinare si fonda su un fatto materiale insussistente. In tutti gli altri casi, qualora il Giudice accerti l’illegittimità del licenziamen-to perché non ne ricorrono gli estremi, il rapporto di lavoro verrà dichiarato estinto sin dall’irrogazione del provvedimento ed il datore di lavoro (che occupi ol-tre 15 dipendenti) sarà condannato al pagamento di un’indennità di importo pari a 2 mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR per ogni anno di servizio, in misura comunque non inferiore a 4 e non superiore a 24 mensilità.

In caso di licenziamento per motivi economici (le-gato cioè alla riorganizzazione aziendale) non sarà più necessario il tentativo di conciliazione presso la Direzio-ne Territoriale del Lavoro. Nei pochi casi ancora previsti, resta infine per il lavoratore la facoltà di pretendere, in luogo della reintegra, il pagamento di un’indennità pari a 15 mensilità dell’ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR.

Una delle prime preoccupazioni di chi si accosta al professionista legale è l’incognita sui costi dell’at-tività professionale.

La legge 247/12 nel riformare la professione fo-rense ha portato a compimento la rivoluzione in tema di compensi avviata nel 2006 con l’abolizione dei minimi tariffari. L’articolo 13, al comma 3, stabilisce: “La pattuizione dei compensi è libera: è ammessa la pattuizione a tempo, in misura forfetaria, per conven-zione avente ad oggetto uno o più affari, in base all’as-solvimento e ai tempi di erogazione della prestazione, per singole fasi o prestazioni o per l’intera attività, a percentuale sul valore dell’affare o su quanto si prevede possa giovarsene, non soltanto a livello strettamente patrimoniale, il destinatario della prestazione”. Dunque il principio fondamentale è quello della libera contratta-zione tra cliente e avvocato e che non esistono più delle “tariffe” come accadeva in passato.

Questo vuol dire che per una stessa attività, ad esempio un causa di separazione, diversi professionisti potranno richiedere compensi anche molto diversi e non

esistono più ne minimi né massimi, fermo restando che il compenso non può essere sproporzionato, come da sempre ribadito dal Consiglio Nazionale Forense. Non sempre, però, chi propone il prezzo più basso garantisce la miglior affidabilità e competenza.

Il medesimo artico 13 L.F. stabilisce poi che solo se il cliente lo richiede l’avvocato sia tenuto ad una comu-nicazione scritta sul prevedibile costo della prestazione (c.d. “preventivo”).

Un disegno di legge attualmente in fase di discus-sione prevede di introdurre il preventivo come obbligato-rio proprio per favorire la concorrenza e la trasparenza dei costi.

Nel caso invece cui cliente e professionista non ab-biano concordato la misura del compenso e non riesca-no a trovare l’accordo a prestazione compiuta potranno rivolgersi al consiglio dell’ordine affinché, esperisca un tentativo di conciliazione.

In alternativa il compenso sarà determinato dal Giu-dice, facendo applicazione delle tabelle di cui al D.M. 55/2014.

Quanto costa l’avvocato?Diritto legale

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Il dentista dei bambini

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L’Editoriale

Quante volte ciascuno di noi si sente “a cor-to di idee”, in ritardo in un mondo che va veloce, in diffi coltà nel trovare soluzioni per

i propri problemi quotidiani, lavorativi, familiari, relazionali?

La risposta migliore in queste situazioni, molto spesso, è già dentro di noi. Il problema è farla emer-gere, liberarsi dalle abitudini che possono frenarci, liberarci da situazioni in cui non si vedono vie di uscita.

Questo tipo di condizione è tutt’altro che patolo-gica, anzi, è “normale” ed estremamente frequente: il problema spesso risiede nelle routine, in modalità di pensiero radicate che non sono facili da cambiare in breve tempo e da soli, nelle pressioni sociali.

La psicologia, in questi casi, può venire in aiuto con interventi non invasivi ma di supporto alle risorse già esistenti, ad esperienze già maturate, a soluzioni già applicate a contesti diversi. Troppo spesso infat-ti le persone sono dei “giacimenti” di risorse che rimangono sconosciute, inesplorate, quando invece potrebbero essere portate alla luce, con l’aiuto di un professionista psicologo esperto, anche senza un grande sforzo.

Liberare ciò che già è dentro di noi, dunque, con una metodologia di dialogo riguardo alla pro-pria quotidianità, ai propri valori, ai propri desideri, con una fi nalità trasformativa orientata a portarci a realizzare il tipo di attività, di relazioni, di vita che desideriamo, non necessariamente quello che vivia-mo nel presente. La psicologia a servizio delle idee nuove, dunque, in un mondo che va veloce. Per questo oggi è fondamentale che ciascuno diventi un innovatore, nel proprio ambito lavorativo, relaziona-le, familiare, anche per uscire dalla stagnazione che caratterizza tanti aspetti della vita sociale italiana.

dott. Alessandro de Carlo*

Idee nuove per un Mondo che caMBIa

*Presidente dell’ordine degli Psicologi del Veneto Continua a pag.

La salute vale oro così come il medico a cui ci si affi da

La Mappatura delle neoformazioni cutanee

Il riposo: i benefici e le posizioni del sonno

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L’intervento

La scheda odontoiatrica, generalmente in formato cartaceo, riporta un disegno stilizzato delle arcate dentarie, in cui vengono segnalate patologie e trattamenti, seguiti da uno spazio per le annotazioni in forma di diario clinico. Dal punto di vista giuridico la scheda odontoiatrica e’ un semplice prome-

moria dell’attività diagnostica e terapeutica svolta, ad uso esclusivo dell’odontoiatria; e’ paragonabile ad una scrittura privata e come tale: non è soggetta a nessun requisito formale di compilazione; non vi è obbligo di conservazione; la presenza di errori, omissioni ed alterazioni non configura ipotesi ne’ di falso ideologico, ne’ di reato di falso in atto pubblico. Per quanto riguarda la circolazione, la scheda può essere consegnata: al paziente stesso; alle persone fornite di delega ed all’autorità giudiziaria; la non restituzione a fronte di una richiesta non determina responsabilità, in quanto non vi è l’obbligo dell’archiviazione, ne’ quello della conservazione. La compilazione della scheda odontoiatrica, tuttavia, va fatta con particolare diligenza annotando: giorno della prestazione (nel caso in cui il paziente non si presenti all’appuntamento terapeutico e’ bene annotarlo comunque indicando la motivazione dell’assenza); trattamenti terapeutici effettuati; qualsiasi anno-tazione utile al sanitario. Cio’ in considerazione del fatto che, soprattutto in materia di responsabilità civile, rappresenta un impor-tante mezzo di difesa legale mentre la sua mancanza o non corretta tenuta determina nel giudice l’impressione di negligenza ed imperizia dell’odontoiatra ai fini dell’addebito di un’eventuale responsabilità. Difatti la scheda odontoiatrica può essere richiesta nel contenzioso giudiziario per diverse finalità che sono: per ricostruire la cronologia dei fatti in caso di discordanti versioni dei fatti tra le parti; per determinare lo stato anteriore e quindi la validità della diagnosi e del progetto terapeutico, nonché escludere o quantificare lesioni correlate da nesso di casualità con le prestazioni; per valutare la corretta esecuzione del l’iter terapeutico e distinguere le complicanze dagli errori; in caso di contestazione in materia di consenso alle cure e di corrispettivo. Per ultimo va precisato che la scheda odontoiatrica, rappresenta comunque un obbligo deontologico: “ La cartella clinica deve essere redatta chiaramente, con puntualità e diligenza, nel rispetto delle regole della buona pratica clinica e contenere, oltre ad ogni dato obiettivo relativo alla condizione patologica ed al suo decorso, le attività diagnostico-terapeutiche praticate”.

La scheda odontoIatrIca e Le regoLe da seguIredi dott. Bruno noce*

*Presidente della Commissione Albo odontoiatri Rovigo

L’Editoriale

Sono stati 2363 i Medici che hanno chiesto l’atte-stato per il riconoscimento dei titoli per lavorare all’estero nel 2014, contro i 1000 dell’anno pre-

cedente ed i 396 di soli 5 anni prima e il trend è in continua crescita.

Scappano da un paese che, dopo 11 anni di prepara-zione fra corso di laurea e specializzazione per diventare bravi professionisti non sa offrire di meglio che posti di precariato e bassi stipendi in un contesto di lavoro difficile e sempre più impegnativo, con l’obbligo di provvedere ad una assicurazione professionale costosa, ed in cui le cau-se facili e quasi sempre ingiustificate possono metterli alla gogna proprio all’inizio della loro carriera.

Fuggono dall’Italia, spesso malvolentieri, abbandonando famiglia, affetti, ami-cizie, contesto sociale, verso paesi che offrono loro stipendi adeguati, prospettive di carriera, più tranquillità e serenità per un lavoro difficile e impegnativo e con una considerazione sociale che da noi si è molto affievolita.

Le difficoltà iniziano fin dalla formazione post laurea, mentre ogni anno si lau-reano in Italia circa 10.000 medici, solo 5000 sono i posti per le borse di studio per i corsi di specializzazione (altri 5-6 anni di preparazione) e 1000 le borse di studio per il corso per diventare medici di famiglia. Cosicché 4000 medici ogni anno vengono esclusi, per cui o ritentano l’anno successivo, o si dedicano a medicine alternative (con quali prospettive?), o vanno all’estero.

Ma anche dopo la specializzazione le cose non sono facili: negli Ospedali il bloc-co del turn over non permette nuove assunzioni, nonostante le carenze di personale medico di famiglia dovendo, nell’attesa di pazienti che ti scelgano come medico di fiducia, sostenere solo spese di ambulatorio, di personale e di gestione dello studio professionale.

All’estero invece i nostri laureati e specializzati sono ricercati. Assommano a più di 150.000 euro i costi, supportati dalle famiglie e dalla società, per preparare un bravo medico e sempre più spesso giungono all’Ordine dei Medici di Rovigo, così come agli altri Ordini del nostro Paese, richieste di medici da parte di altre Nazioni, le quali offrono contratti vantaggiosi, quasi nemmeno paragonabili ai nostri, e con-dizioni e prospettive di lavoro veramente attraenti.

La tendenza è in crescita perché all’estero “comprano” volentieri i nostri medici e, senza costi per prepararli. Ormai non vi può essere più alcun indugio per provve-dimenti atti a sistemare questa situazione.

MedIcI con Lo stetoscopIo In vaLIgIapIù dI 2000 MedIcI aLL’anno sceLgono dI Lavorare aLL’estero

di Francesco noce*

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

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alleato del dentista pediatrico perché si lega all’Idrossiapatite dello smalto trasformandola in Fluoroapatite, una sostanza molto più re-sistente all’attacco degli acidi. Si consiglia, in soggetti cario recettivi, l’applicazione di lacche al fl uoro da applicare 2 volte all’anno. Questo permette, insieme alla Sigillatura dei solchi, all’Ozonoterapia, ad una corretta alimentazio-ne, ad una attenta igiene orale di abbattere il rischio di carie.SIGILLATURA DENTI DEI BAMBINI: Il sigil-lante è una resina che contiene Fluoro e viene stesa sui solchi e le fossette dei denti poste-riori non appena sono fuoriusciti, intorno ai 6 anni. A questa età, infatti, l’igiene orale non è ancora suffi ciente e spesso questi primi denti permanenti si cariano. Ecco quindi che questa resina sigillante rinforza lo smalto, impedisce, rendendo scivolosa la superfi cie dei molari, l’accumulo dei cibi e facilita la pulizia dei denti.MIO FIGLIO HA GIA’ QUALCHE CA-RIE, COME IL DENTISTA DEI BAMBINI PUO’ CURARE, IN SERENITA’, IL MIO BAMBINO? MIO FIGLIO HA PAURA DEL DENTISTA, COME IL DENTISTA PEDIATRA MI PUO’ AIUTARE? SEDAZIONE COSCIENTE NEI BAMBINI,

il dentista dei bambini

L’odontoiatria pediatrica è una branca dell’o-dontoiatria che si occupa della salute orale fi no ai 14 anni di età, con una attenzione

particolare alla prevenzione delle malattie della bocca.QUANDO DEVO PORTARE MIO FI-GLIO DAL DENTISTA DEI BAMBINI?La prima visita è consigliata già a tre anni. E’ importante, infatti, effettuare la prima visita dal dentista pediatra quando il bambino non presenta alcun dolore in modo tale che sia un incontro piacevole e gratifi cante. COSA PUO’ USARE IL MODERNO DENTISTA PEDIATRA PER LA DIA-GNOSI ?TELECAMERA ENDORALE: la prima visita verrà effettuata anche con l’aiuto di una telecamera endorale che permetterà di vedere, attraverso uno schermo, le immagini della situazione orale del piccolo paziente. Questa telecamera è un ot-timo mezzo di comunicazione tra odontoiatra, piccolo paziente e genitore. Attraverso lo stesso schermo, durante le cure, si possono vedere im-magini o video di cartoni animati per aiutare il piccolo paziente a distrarsi e rilassarsi ottenendo così una maggior collaborazione.PENNA LASER (Diagnodent): Il Diagnodent è uno nuovo strumento che il dentista utilizza per diagnosticare le carie riducendo l’uso di radiografi e. Inoltre grazie al laser è possibile classifi care il grado di decalcifi cazione del dente decidendo quale intervento effettuare (Fluoro-

profi lassi, Ozonoterapia, Sigillature od Ottura-zione del dente).COSA PUO USARE IL MODERNO DENTISTA DEI BAMBINI PER LA PRE-VENZIONE?Lo studio dentistico Oselladore ha introdotto nei protocolli terapeutici un completo programma di prevenzione e diagnosi precoce.LEZIONI DI IGIENE ORALE: uso corretto dello spazzolino, del dentifricio, di colluttori specifi ci, una corretta alimentazione e il rafforzamento dell’insegnamento con l’uso di video esplicativi.TEST SALIVARI: oggi esiste un metodo mo-derno ed innovativo che permette, in maniera semplice, veloce e non invasiva, di prevenire la carie e di stabilirne il rischio. OZONOTERAPIA: l’Ozonoterapia, come sugge-risce il termine stesso, è un processo curativo ottenuto attraverso l’utilizzo di una miscela di ossigeno ed ozono. E’ considerata una terapia di tipo “naturale” proprio perché si avvale di questi due elementi, presenti in natura. Lesioni cariose sottoposte a sedute di ozonoterapia pos-sono avere una regressione nel loro processo degenerativo senza l’uso del ‘’trapano’’ Il trat-tamento dura dai 10 ai 60 secondi, dopodiché si applica un liquido riducente, dalle ottime proprietà remineralizzanti. Gli ottimi risultati fi nora raggiunti parlano di un processo carioso e degenerativo sospeso e regredito nel 90% circa dei casi.FLUORO-PROFILASSI: Il Fluoro è un potente

CentRo di odontoiAtRiA oRtodonZiA e iMPLAntoLoGiA del dott. oselladore RenzoAmbulatorio di Chioggia Corso del Popolo 1225 tel. 041401830Ambulatorio di Cavarzere via Pescheria,5 (vicino al duomo) tel. 0426311157Visita il nostro nuovo sito: www.studiodentisticooselladore.it

Il Dott Renzo Oselladore

l’arma vincente per combattere la paura del dentista: la Sedazione Cosciente con ossigeno e protossido d’azoto è una tecnica di analgesia sedativa che trova la sua applicazione ideale nell’odontoiatria pediatrica. E’ indicato per tutti i pazienti sia adulti che bambini, con particolare indicazione ai bambini molto piccoli e a quelli traumatizzati da una precedente esperienza odontoiatrica. Il bambino durante la sedazione rimane vigile e collaborante, ma estremamente tranquillo, risponde agli stimoli ed alle richie-ste del dentista e non ha paura. Al termine della seduta il bambino scende dalla poltrona del dentista allegro e felice e viene gratifi cato per il grande risultato ottenuto. L’utilizzo della Analgesia Sedativa è molto effi cace e sicuro. Questa metodica ci permette di eseguire le cure in totale sicurezza ed affi dabilità eliminando la paura del dentista (vedi articolo Analgesia Sedativa del dott. Oselladore pubblicato sulla

“Piazza” di Febbraio e visibile sul sito: www.studiodentisticooselladore.it) .E SE MIO FIGLIO HA “I DENTI STOR-TI”? ORTODONZIA INTERCETTIVA E ORTODONZIA DELL’ADOLESCENTE.Già alla prima visita il dentista pediatra control-lerà la presenza di eventuali abitudini viziate che possono, se non corrette precocemente, portare a malocclusioni dentali come morso aperto, morso coperto, morso deviato ecc. Qualora fosse necessario s’interverrà inter-cettando la malocclusione (ORTODONZIA IN-TERCETTIVA), in modo da prevenire problemi successivi. Se invece il paziente ha 10-12 anni il dentista pediatra grazie all’applicazione di MODERNE APPARECCHIATURE ORTODONTICHE O CON L’USO DEGLI ALLINEATORI TRASPARENTI (ES. INVISALING) correggerà la malocclusione, in modo che il giovane ragazzo/a ottenga una bocca sana e un sorriso invidiabile.

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Perchè tuo figlio abbia una bocca sana e un sorriso invidiabile Una macchi-na generatrice di gas ozono che consente di eseguire L’Ozonotera-pia dentale

gestire situazioni ritenute diffi cili ,come ad esempio riuscire a confrontarsi con le persone, o far valere i propri diritti, o reagire ad atteggiamenti autoritari non giustifi cati, o riuscire a dire di no in ambito lavorativo. PRATICARE UN COMPORTAMENTO ASSERTIVO pre-suppone una certa consapevolezza dei propri diritti e della propria personalità, saper esprimere in modo

chiaro i propri sentimenti, emozioni, convinzioni personali ed opinioni, abbassando la sensazione di disagio e riconoscendo lo stesso diritto ai propri interlocutori. Tutto ciò può essere facil-mente appreso anche attraverso un buon percorso psicologico mirato, che aiuti a sviluppare un processo di conoscenza di quali diritti siano da considerare irrinunciabili e di come poter riuscire a mettere in pratica comportamenti di tipo assertivo; inoltre ci può pure aiutare ad apprendere quali sono i diritti da anteporre al rispetto delle regole. Alcuni esempi di questi di-ritti sono: avere e sostenere le proprie opinioni, a prescindere dalle altrui, e poterle esprimere liberamente; decidere della propria vita e delle proprie priorità; poter dire di no, senza sentirsi in colpa; poter cambiare idea e fare errori, assumen-dosene le responsabilità; stabilire relazioni sociali soddisfacen-ti, e concluderle quando diventano negative; mantenere la propria dignità anche se questo urta i nostri interlocutori. Tutto questo è facile a dirsi, certo, ma più complesso a farsi, nella realtà di tutti i giorni: per questo l’aiuto dello psicologo può essere di indubbia utilità.

(parte prima)

Che cosa signifi ca ESSERE ASSERTIVI? Comu-nicare i propri punti di vista, anche quando sono contrari a quelli dell’interlocutore, senza

cercare di prevaricare l’altro, ma tentando di risol-vere i problemi in modo positivo per entrambe le parti. Pensiamo alla comunicazione tra le persone, e alle varie situazioni confl ittuali all’interno di un contesto sociale o lavorativo. Alcuni teorici sostengono che diffi cilmente una buona gestione di un confl itto possa av-venire in concreto al di fuori dell’ambiente familiare, salvo in rari casi, poiché verrebbero a mancare quelle “buone co-noscenze” delle caratteristiche psicologiche e personologiche degli interlocutori. Indice di buona capacità risolutoria, quindi, dovrebbe essere lo sviluppo di abilità che ci aiutino ad operare in assenza di tali conoscenze. Che facciamo se un collega ci sminuisce, o vogliamo chiudere una telefonata di tipo com-merciale, o chiedere ai nostri vicini di abbassare la musica che fi no a quel momento ci ha disturbati? Qualcuno affronte-rebbe la situazione provando a “mandare giù”, avvertendo poi una forte rabbia (comportamento di tipo passivo); altri, reagirebbero con aggressività, nel tentativo di riacquisire una posizione di forza o di punire chi si permette di fare certe azio-ni (comportamento di tipo aggressivo); altri ancora, invece, pur riconoscendo i propri e gli altrui diritti, si pongono nell’idea di ascoltare il punto di vista dell’interlocutore, esprimendo nella eventualità il proprio disappunto nel totale rispetto di chi li ascolta (comportamento di tipo assertivo). In queste occasioni si è soliti avvertire emozioni forti e disturbanti quali rabbia, confusione, senso di impotenza, ma anche durature sensazioni di frustrazione, ogni qualvolta si cerca di reagire e far capire le proprie diffi coltà. ESSERE ASSERTIVI, quindi, non signifi ca essere né passivi, né aggressivi, bensì saper

Come gestire i conflitti in ambito socialeLa comunicazione assertiva come fonte di strumento per la “soppravvivenza”

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profondo. Ridurre gli allergeni nocivi. La presenza all’interno del materasso di acari della polvere o muffe può essere la causa di problemi respiratori. L’utilizzo di mate-riali antimicrobici, garantisce una buona

resistenza agli acari e una soluzione a problemi allergici.LE POSIZIONI DEL SONNO Assumere una posizio-ne di riposo corretta signifi ca garantire il giusto sostegno alla spina dorsale e assicurare una buona circolazione sanguigna. Posizione sul fi anco. La posizione sul fi anco diminuisce la pressione esercitata sulla schiena, ma al tem-po stesso limita la circolazione nelle aree del corpo su cui si concentra il peso. Un materasso più morbido è in grado di sostenere le curve e ridurre al minimo i punti di pressione, mantenendo collo e spina dorsale correttamente allineati. Questa posizione è indicata per chi soffre di osteoartrite, problemi alla spina dorsale o alle anche. Posizione supina Indicata per le persone che soffrono di dolori alla parte infe-riore della schiena, la posizione a pancia in su favorisce il ri-lassamento degli organi interni. È consigliabile posizionare un cuscino sotto le ginocchia, in questo modo la pressione sul nervo sciatico diminuisce e la spina dorsale è in grado di seguire la sua curva naturale. Posizione prona. Secondo alcuni esperti, questa posizione provoca pressione al collo e alla parte inferiore della schiena. Riposare su un materasso più duro, posizionando un cuscino sotto l’addome, contri-buisce a mantenere allineata la spina dorsale.

I BENEFICI DEL SONNO Mentre dormiamo, l’ipofi si rilascia grandi quan-tità di ormoni della crescita, i muscoli si rilassano, la temperatura del corpo si ab-bassa e varie parti del cervello si fermano o rallentano. Queste funzioni fi siologiche fanno del sonno un elemento in grado di ringiovanire il corpo e la mente. Di conseguenza, chi soffre di disordini del sonno o riposa male, potrebbe incorrere in numerosi effetti collaterali: al-terazione della concentrazione e delle capacità di lavoro, percezione limitata, irritabilità, nervosismo. E, a lungo ter-mine, depressione o stati di allucinazione. Il materasso: il protagonista del buon riposo. La qualità del sonno è senza dubbio proporzionale alla qualità del materasso, sopra al quale una persona trascorre circa un terzo della propria vita. Garantire al proprio corpo un sonno sano, signifi ca soddisfare quattro requisiti fondamentali. Mantenere l’allineamento della spina dorsale. Un materasso troppo duro provoca una forte pressione solo su alcune zone del corpo. Quando è troppo morbido, invece, si creano avval-lamenti a cui la spina dorsale è costretta ad adattarsi. Un buon materasso si uniforma alle curve del fi sico, fornendo un sostegno adeguato. Diminuire la pressione sulla su-perfi cie del corpo. Un materasso che si adatta alla forma del corpo distribuisce, al tempo stesso, il peso in modo uniforme. Questo favorisce la circolazione del sangue e permette al corpo di rilassarsi raggiungendo un sonno pro-fondo. Si garantisce così il riposo e il recupero psicofi sico. Regolare la temperatura del corpo. Mentre dormiamo il corpo rilascia umidità. Questo potrebbe interferire con la normale regolazione della temperatura. Un’imbottitura di lana è in grado di assorbire e al tempo stesso disperdere l’umidità fi no a un terzo del suo peso, favorendo la creazio-ne di un ambiente asciutto, condizione ideale per un sonno

il riposo: i benefici e le posizioni del sonno

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le situazioni in cui è avvenuto l’Attacco, fino al rischio, di impedirgli una vita normale nell’am-bito relazionale e anche lavorativo. Tutto ciò può por-tare, come conse-guenza, anche alla depressione. Nel percorso di Psicoterapia, si prendono in considerazione tutti gli aspetti della vita del paziente, e non solo per risolvere ciò che ha generato l’Attacco di Panico, ma anche per dare al paziente un benessere ed un equili-brio maggiori, per affrontare poi gli inevitabili problemi che la vita riserva a ciascuno.

Gli Attacchi di Panico, si manifestano con l’im-provvisa insorgenza di un’intensa ansia, paura o terrore, spesso associati con sentimenti di paura

di morire, di avere un infarto, di perdere il controllo, di svenire.

I sintomi più comuni esperiti durante l’attacco sono: dispnea (difficoltà a respirare), tachicardia, dolore o malessere toracico, sensazione di sentirsi soffocare, stordimento, vertigine, confusione mentale, vampate di calore o sensazioni di freddo…

Gli attacchi di solito durano una decina di minuti, molto raramente ore. Ma il paziente ha un senso dila-tato del tempo in quella situazione, e anche pochi mi-nuti…sembrano ore!!! Spesso non viene subito dia-gnosticato come tale, e il paziente, che spesso finisce al Pronto Soccorso, viene sottoposto ad accertamenti, soprattutto della funzionalità cardiaca.

Il Disturbo da Attacchi di Panico (DAP) non và tra-scurato. L’ideale sarebbe incominciare al più presto una psicoterapia, per capire che cosa, dei vissuti inconsci o delle situazioni della vita reale del paziente, l’abbia generato. Talvolta, ma non sempre, specie all’inizio della psicoterapia, può essere utile anche un supporto farmacologico.

Il ripetersi di questi Attacchi infatti, porta a con-dizionare sempre più la vita del paziente, che vive in continua attesa che ciò possa accadere di nuovo (Ansia Anticipatoria). Questo comincia a limitare sempre più gli spostamenti della persona e il frequentare i luoghi o

Attacchi di Panico? Si Guarisce! E’ un disturbo che colpisce sempre più persone. Ma si può curare con la Psicoterapia

dott.ssa Antonella tintiPsicologa e Psicoterapeuta individuale e di coppia - Cell.339 3859333 - “Rovigo Medica” Via einaudi, 82 - Rovigo (0425/474769)- “Poliambulatorio San Giusto” Via Mazzini, 48/A - Porto Viro (0426/324194)antonella.tinti@ordinepsicologiveneto.it

Dott.ssa Antonella Tinti

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Il nevo o più comunemente neo, sono la stessa cosa, ci si riferisce cioè a una proli-

ferazione di melanociti (cellule “colorate” della pelle) e rappre-sentano spesso solo un proble-ma estetico.

La comparsa o la modifi-cazione di un neo può essere determinata da molteplici fattori quindi è consigliato e opportuno sottoporsi a controlli periodici delle neoformazioni al fine di poter cogliere tempestivamente ogni loro eventuale modifica in senso tumorale.

Il metodo più rigoroso di controllo consiste nella mappatu-ra corporea delle neoformazioni, e nella dermatoscopia di ciascu-na.

La dermatoscopia visiva, at-tuata attraverso il dermatoscopio ottico, è riconosciuta essere una delle migliori tecniche non invasi-ve per la sua praticità di utilizzo.

Poliambulatorio Sorriso e Salute - dr. sanitario dott. Raimondo PischeVia Giovanni da Verrazzano n.58 - 30015 Chioggia (Ve) - tel.: 041 5540222 - 041 5543300- info@sorrisoesalutechioggia.it

La Mappatura delleneoformazioni cutaneeLa Dermatoscopia è riconosciuta come una delle migliori tecniche non invasive

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In farmacia… Una signora: “Per favore, vorrei dell’arse-nico.” Trattandosi di un veleno letale, il farmacista chiede infor-mazioni prima di accontentarla: “E a cosa le serve signora?” “Per ammazzare mio marito!” “Ah, capisco… però in questo caso purtroppo non posso dar-glielo” La donna, senza dire una parola estrae dalla borsa una foto di suo marito a letto con la moglie del farmacista, e il farmacista: “Le chiedo scusa signora, bastava dirlo che aveva la ricetta!”Leggi di Murphy… Terza legge di Murphy per i mariti:

Il guardaroba di tua moglie si espanderà fino a occupare tutti gli armadi disponibili.Ubriachi… Un tizio osserva per un po’ con un sorriso di bea-titudine la propria moglie. “È straordinario – le dice – come un bicchierino di Whisky possa darti un’aria così dolce e simpa-tica.” “Ma io non ho bevuto!” “Tu no, ma io si!”Al lavoro… Non stare in giro senza far nulla. La gente pen-serà che sei tu il capo.Ah… l’amore: Ho mandato così tante lettere d’amore alla mia fidanzata… che si è inna-morata del postino.Moglie e marito… “Papà cos’è un santo?” “Chi come

me deve sopportare tua madre tutti i santi giorni.” “E cos’è un beato?” “Chi non ha mai avuto a che fare con tua madre” “E il diavolo?” “Un cornuto, tale e quale tuo padre!” Risponde la madre.

Soluzioni

Cruci-filetti

RIDIAMOCI SU…

ZeroPu zle

Giochi e divertimento per tutta la famiglia

Inserite all’interno dello schema le parole elencate.

ZEROs t r e s s

=

2 lettereAB - AD - AL - MDOE - TN - VI

3 lettereGLI - ICE - RAM

4 lettereBADO - DEVO - INES

5 lettereADDIO - ANTEO

BACON

7 lettereALADINOANODINOCARAVANNOVALIS

8 lettereCARABINA NONSENSO

AGGIUNTAARTE - NOMECALTANISSETTACANDITICANNADOLCEFRESCOFRITTOGRANELLAITALIA - LISTALUNGOMUCCAORIGINEPASTICCERIAPREPARAZIONERIPIENOSCORZASPECIALITA’TENEROVINO - ZUCCHERO

Il Puzzleil Cannolo Siciliano

Chiave (7,2,6) - Il ripieno è fatto con......................................................................................................................................................

Tiro al Bersaglio Quale sarà la freccia giusta?

Il Gioco del Mese

3Crucipiazza52 Crucipiazza

MANUELA E SILVIA BIZZO

La rubrica di cucina

WEB: SPIZZICHIANDBOCCONI.BLOGSPOT.IT

Per le crespelle80-100g circa farina d’avena 1 uovolatte di soianoce moscatasale Blu di PersiaPer la farcia1100g spinaci freschi in foglie70g prosciutto cotto1 spicchio aglio1 cucch crusca di grano2 cucch uvetta sultanina

Con tutte le uova collezionate durante le feste pasquali, non si poteva non pensare di preparare delle ricche crespelle. Una ricetta tutta primaverile e che ancora ci sentiamo di classifi care come confort food. Tutti sapori dolci nella preparazione: in primis gli spinaci, che abbiamo insaporito con la cannella ed ai quali abbiamo aggiunto la quasi scontata uvetta sultanina; anche la farina d’avena, utilizzata nell’impasto delle crespelle ed aromatizzata con la noce moscata, tuttavia ha fatto la sua parte rendendo la ricetta più delicata e digeribile. La besciamella a base di farina d’avena e latte di soia è stata ulteriormente insaporita con il parmigiano, per noi il formaggio che meglio si sposa con la verdura scelta per il ripieno. Un piatto unico ricco e cremoso, senza aggiunta di grassi ma tutto vegetale, e che ben si presta per iniziare uffi cialmente le cene di primavera.

Preparare l’impasto per le crespelle: sbattere l’uovo con il sale, unire la farina d’avena ed amalgamare bene con una frusta, aiutandosi con un pò di latte di soia; insaporire il composto

con noce moscata e lasciar riposare almeno 30 minuti. Preparare la besciamella: scaldare un cucchiaio d’olio in un pentolino, unire le farine, la noce moscata ed il sale; piano piano bagnare

con il latte di soia e tenere sul fuoco, continuando a mescolare fi no a che non si addensa. A fuoco spento unire il formaggio grattugiato. Lessare gli spinaci in pentola a pressione per almeno 5 minuti dal fi schio della pentola Mondare l’aglio e farlo soffriggere in padella con l’olio, unire

gli spinaci (ben strizzati per eliminare l’acqua in eccesso) ed insaporire con il gomasio e la noce moscata. Aggiungere l’uvetta sultanina e la crusca. A fuoco spento mescolare con due cucchiaio di besciamella. Preparare le crespelle utilizzando una piastra antiaderente bagnata con un pò di olio

evo. Farcire ogni crespella con una fetta di prosciutto cotto e gli spinaci, chiudere a mezzaluna e disporre in una teglia, precedentemente bagnata sul fondo con alcuni cucchiai di besciamella;

coprire le crespelle con la besciamella rimasta e cuocere in forno a microonde per circa 15 minuti.

Ingredienti per 6 crespelle1 cucch gomasiocannellaolio evoPer la besciamella300ml latte di soia15g farina d’avena15g farina di risoformaggio parmigiano grattugiato1 cucch olio evonoce moscatasale Blu di Persia

CRESPELLE D’AVENA AGLI SPINACI E PROSCIUTTO COTTO SU BESCIAMELLA AL PARMIGIANO

Procedimento

2A tavola 53A tavola

1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10EVVIVA I RITORNI

DI FIAMMA E GLI AMORI PLATONICI O VIR-

TUALI, UN MISTERIOSO SCON-OSCIUTO VI FARÀ PERDERE LA TESTA. MOMENTI BURRASCOSI PER LE COPPIE CONSOLIDATE NELLA QUOTIDIANITÀ

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11MESE INTER-

AMENTE DEDI-CATO AL CUORE, IN

UN’ESCALATION DI EMOZIONE, GELOSIA, PASSIONE E VOGLIE MALANDRINE…DAL PARTNER VORRESTE TUTTO, IN PRIMO LUOGO L’ANIMA

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12IL LAVORO È UN

BUON SERBATOIO DI INCON-TRI, UNA STORIA POTRÀ IN-IZIARE CON UNA LITIGATA CHE SVELERÀ CAMMIN FACENDO UN SENTIMENTO TUTTO FUOCO

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01

SPLENDIDA E BOLLENTE UNA STORIA D’AMORE, VI FARÀ PERDERE LA BUSSOLA, MA SMARRIRSI SARÀ COSÌ DOLCE... FELICI I CUORI SOLITARI, INQUIETI QUELLI GIÀ OCCUPATI

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02L’AMORE ARRIVA IN-TENSO COME UN PULEDRO DA CAV-ALCARE VERSO SPAZI

LIBERI. POSSIBILI TUTTE LE GAMME DEL SENTIMENTO: REALE, VIRTUALE O CLANDES-TINO

PESCI DAL 20/02 AL 20/03TREGUA PER I SENTIMENTI,

FERMI IN ATTESA: ORGOGLIOSI CONTRO OGNI SOSPETTO, AS-PETTERETE A DICHIARARVI, SPE-RANDO CHE NEL FRATTEMPO CI PENSI L’ALTRO

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04ATTENTI ALLA P O S S E S S I V I T À ,

IL PARTNER STRATTONERÀ IL GUINZAGLIO E SARANNO GUAI. SE LO CAPITE TORNERÀ LA COMPLICITÀ E LA FIDUCIA DI SEMPRE

TORO DAL 21/04

AL 20/05TENEREZZA E

PASSIONE VIAGGERANNO SU UN BINARIO UNICO MA LA GELOSIA ARDE COMUNQUE SOTTO LA CENERE. IMMANCABILI I BAT-TIBECCHI CHE RAVVIVANO LE SERATE

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06SE UNA ROTTURA

C’È STATA ORA, IN CONTROTEN-DENZA COI BOLLORI PRIMAVER-ILI, VE NE STATE RINTANATI A LECCARVI LE FERITE. ANNUSATE L’ARIA, TORNATE IN PISTA!

CANCRODAL 22/06AL 22/07SENTIMENTI COMPRESSI

DA ALTRE PRIORITÀ, ANCHE IL SESSO ANDRÀ

AL RIBASSO, CON UNO STILE DI RAPPORTO FORSE PIÙ AMI-CHEVOLE CHE PASSIONALE

LEONEDAL 23/07AL 23/08QUALCUNO VI C O I N V O L G E R À

DI TESTA, QUALCUN ALTRO DI PELLE, ALTERNANDO MOMENTI DI FORTE ATTRAZIONE AD ALTRI DI FRIZZANTE COMPLICITÀ. TE-NETE A BADA L’ORGOGLIO

VERGINEDAL 24/08AL 22/09

AVETE PERSO LA FI-DUCIA NEL PARTNER. VI SERVE UN VIAGGETTO: ARIA NUOVA, FACCE NUOVE CATALIZZER-ANNO LA VOSTRA ATTENZIONE, TENENDOVI BUONI ALMENO PER UN PO’

OroscopoL’ARIA FRIZZANTE DELLA BELLA

STAGIONE IN ARRIVO PORTA CON SÉ

AMORI PICCANTI

54 Oroscopo