Post on 07-Apr-2016
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BRANDEDLIFESTYLEBRANDINGANDNEWTRENDS
COVER STORY
FRIDA KAHLO & CATALINA ESTRADA
FASHION & LIFESTYLE
MOSCHINO
BRANDED HOUSEWARE
BRANDED TEXTILE
THE COMPANY
LIABEL
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30 March-1 April 2015Fairground - Hall 31Piazza Costituzione, 640128 BolognaFOR INFORMATIONPhone: +39 051 282 242Fax: +39 051 63 74 011licensing@bolognafiere.it
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The only Italian event dedicated to the business of licensing rights
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Editorial
PUBLISHER/PUBLISHING DIRECTORCristina Angelucci
EDITOR-IN-CHEFAndrea Zappa
EDITORGiulia Muscatelli
EDITORIAL OFFICE ASSISTANTVirginia Fabris
GRAPHIC DESIGNNicoletta Boyer
PUBLISHING, ADVERTISING ANDADMINISTRATIONBrands Box di Cristina AngelucciVia Garibaldi 5 - 10122 Torino, ItalyPh. +39 011 5628142info@brands-box.com
PRINTINGFaenza Industrie GraficheVia Console Flaminio, 120134 Milano, Italia
ADVERTISINGBrands Box di Cristina Angeluccicristina.angelucci@brands-box.com Via Garibaldi 510122 Torino, ItalyPh. +39 011 5628142info@brands-box.com
La redazione si è curata di ottenere dai titolari dei copyright delle immagini l’autorizzazione per pubblicarle.Ove non sia stato possibile, siamo a disposizione degli aventi diritto per regolare eventuali spettanze.
Numero 4/2015 registrato alTribunale di Torino N° 37 del 16/12/2013
Caro lettore
Il 2015 è ricco di novità per Brands Magazine. Ol-
tre a una nuova e più fresca veste grafica, la rivista
ha duplicato il numero di eventi dove sarà presente.
Ai consolidati Maison&Object, Homi, White, Super e
Pitti, BM sarà anche all’International Licensing Show
di Hong Kong, all’evento mondiale con il mondo del-
la cartotecnica, Paperworld, alla Berlin Fashion Week
e alla London Fashion Week, passando per l’evento
con i marchi sportivi, ISPO a Monaco e una prima
visita alla fiera inglese Spring Fair. Grazie a questo in-
finito tour, BM arricchirà il suo già capillare network
e potrà offrire ai suoi lettori, online e nei prossimi
numeri, contenuti ancora più ricchi ed esclusivi.
Il primo focus di questo numero è intorno all’utiliz-
zo delle immagini iconiche dell’arte, a come queste
siano diventate di uso comune, sdoganate dalla rap-
presentazione aurea che avevano all’interno dei mu-
sei. Frida Kahlo è l’artista dalla quale siamo partiti; gli
stilisti, le testate della moda, ne hanno fatto un’icona
di stile e eleganza. Come lei, ma con più consape-
volezza, dovuta soprattutto al momento storico nel
quale ci troviamo, Catalina Estrada ha saputo sfrutta-
re le sue capacità artistiche al fine di creare prodotti
di uso quotidiano arricchiti da disegni unici.
Colori e linee ponderate anche per i tessuti. In
omaggio al ricco mondo che ogni volta scopriamo a
Parigi, al M&O, ecco qui Fendi Casa, Desigual e Blu-
marine che presentano collezioni di biancheria per
la casa, che sembrano tele dipinte da mani esperte.
In questa visione non potevano mancare pagine de-
dicate all’Art Licensing, da David Abse, a Marilyn Ro-
bertson; libri, abbigliamento, houseware e stationary.
Staccandoci da questo contesto, il numero di gen-
naio si occupa, come sempre, di grandi aziende.
Troviamo così l’intervista a Marcello Laurenzio, am-
ministratore delegato di Liabel, un brand in costan-
te crescita, che ci racconta tutte le caratteristiche
vincenti che hanno portato l’azienda al successo di
oggi.
E ancora la Capsule Collection di Moschino per Bar-
bie; lo stile pink e frizzante tipico della bambola Mat-
tel, sulle passerelle dell’alta moda.
Chiudiamo con un altro storico marchio, Sega, che
propone il suo mondo retrò nel 2015 alla ricerca di
nuovi partner nel brand licensing.
Non dimenticate di scaricare la nostra APP che da
questo mese sarà su tutti i dispositivi digitali, iphone,
ipad, tablet android e smartphone. Uno strumento
unico per conoscere da vicino le aziende e i marchi
che abbiamo trattato nelle nostre riviste e mettersi
in diretto contatto con loro per esplorare nuove op-
portunità di business.
Buona lettura!
Cristina Angelucci
cristina.angelucci@brands-box.com
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1°.pdf 1 17/12/14 11:36
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Contents
COVER STORY
THE RETAIL OF THE LUXURY ENTERTAINMENT AS A BRAND
WOMEN ACCESORIES
NEW BRANDS COMING SOON ART & DESIGN
FASHION & LIFESTYLETHE COMPANY
TRENDS & RESEARCH
BRANDED HOUSEWARE
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DALL’ ARTE ALLE PASSERELLE. FRIDA KAHLO & CATALINA ESTRADA
ALTOITALIANO: L’UNIONE FA LA FORZA (E LA QUALITÀ)
SEGA RETRO DEBUTTA NELLA MODA
PRENDI L’ARTE E METTILA AL COLLO
MAURO GASPERI E LA FORTUNA DELLE LIBELLULE
ILLUSTRAZIONI D’AUTORE: L’ARTE PER TUTTI
CASE HISTORY: MOSCHINOLIFE IN PLASTIC, IT’S FANTASTIC!
WHAT’S UP IN EUROPE: I BUONI PROPOSITI DELLA MODA 2015
LIABEL: SE DICO CALORE DICO FAMIGLIA
BRAND FINANCE PRESENTA I MIGLIORI BRAND NAZIONALI DEL MONDO
BRANDED TEXTILE: UN LUSSO QUOTIDIANO
CASE HISTORY: MECCANO HOME
FOCUS ON 48HONK KONG INTERNATIONALLICENSING SHOW 2015
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StoryCoverDALL’ARTE ALLE PASSERELLE:
FRIDA KAHLO E CATALINA ESTRADA
L’arte ormai non è più esclusiva dei musei. Sempre
più oggetti di uso quotidiano raffigurano le immagini
iconiche di artisti o le riproduzioni delle loro opere.
Ma ci sono artisti che sono stati influenti nell’imma-
ginario comune al punto da non essere semplice-
mente rappresentati; ma il loro intero universo, le
loro storie, sono diventati ispirazioni di intere colle-
zioni, dalla moda all’houseware.
Abbiamo scelto un’artista in particolare che a pieno,
forse più di tutti, è l’esempio di questo fenomeno:
Frida Kahlo, la pittrice messicana, celebre in tutto il
mondo per le sue opere, per la sua vita, e per le intri-
cate vicende che l’hanno contraddistinta.
Un’esistenza travagliata, caratterizzata dal dolore sia
fisico che psicologico, un arto deforme a causa di
una malformazione neonatale, un brutto incidente
che la costringe a rimanere immobile al letto con il
busto ingessato per molti anni, un matrimonio non
sempre sereno e felice, un animo tormentato, ma
anche una personalità forte e un talento artistico
innato che le hanno permesso di divenire una vera
e propria icona di eleganza, intraprendenza, forza e
femminilità.
Fino all’8 febbraio 2015 a Genova, le sale di Palazzo
Ducale ospitano una mostra dedicata ai suoi dipinti
e a quelli di Diego Riveira, suo compagno di vita.
La mostra, organizzata da Genova Palazzo Duca-
le Fondazione per la Cultura, MondoMostre e Ski-
ra, racconta il legame di vita, strettamente connesso
con l’arte, della coppia, offrendo ai visitatori un viag-
gio all’interno delle appassionanti ma spesso sfortu-
nate, avventure di Frida.
Sono esposti i dipinti, in particolare autoritratti, su
olio, su masonite e su alluminio, ma anche il taccuino
del viaggio in Italia, mai visto prima, il ritratto di Frida
nuda, ed è stato ricostruito uno dei suoi grandi mura-
les. Oltre a questi, i quadri di Diego. Le opere esposte
in totale sono centoventi.
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L’universo di Frida Kahlo si compone di molteplici
elementi, non solo colori, come verrebbe da dire a
una prima considerazione più superficiale.
La complessità del suo lavoro come primo aspetto
presenta uno studio sulla figura femminile. Nelle sue
opere il corpo della donna è presentato in tutte le
sue caratteristiche più naturali, senza essere distorto
dalla visione maschile, o da quella di un ideale comu-
ne di bellezza. Possiamo dire che le collezioni moda
che a lei si sono ispirate, abbiano mantenuto questo
principio creando abiti che facciano sentire le don-
ne affascinanti e a proprio agio. Nei suoi autoritratti
troviamo fiori sullo sfondo, i suoi abiti sono ampi per
coprire le imperfezioni del suo corpo. Riconducono
alla cultura indiana, sono fantasiosi, ricchi di sfuma-
ture. Inoltre Frida amava i gioielli appariscenti; anelli,
bracciali, lunghe collane e orecchini.
Molti sono gli stilisti che sono ispirati a lei e ai costu-
mi tipici del suo Paese, che era solita indossare. Tra
questi possiamo citare Alberta Ferretti, importante
stilista del made in Italy, che durante la Milano Fa-
shion Week di marzo 2014, ha presentato abiti dai
tipici colori messicani; tuniche lunghissime, vestiti di
velo, stampe floreali, stretti corpetti e orecchini lun-
ghissimi.
Anche la designer Veronica Etro, ha dedicato una
collezione all’amata artista, prendendo ispirazione
dai suoi ritratti fotografici.
Importanti riviste di moda, come Vogue Mexico, Vo-
gue America le hanno dedicato editoriali e copertine.
Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, direttori
creativi di Valentino, hanno previsto per il 2015 una
Valentino Resort Collection ispirata all’arte di Frida
Kahlo. Affascinati dalla sua opera e dal suo mondo
hanno creato look dal mood anni Settanta, con capi
d’abbigliamento caratterizzati da stampe a zi-zag
molto colorate, pizzi, ed espadrillas con zeppa.
Desigual, per la collezione S/S 2015, porta in passe-
rella modelle con copricapo floreali, uguali a quelli
che abbiamo visto indossare a Frida in molte delle
foto che la ritraggono. Il brand riassume il mood
della stagione in un concetto che l’azienda ha chia-
mato “Happy Casual”, contraddistinto da capi allegri,
comodi. È strutturato in tre parti: Galatic, Desigual
e Happy Tour. Tra le tre divisioni, Frida la ritroviamo
certamente più nella seconda, dove ci imbattiamo
nel lato più chic e raffinato del marchio, diviso anche
esso in quattro settori. Ethno, dalle stampe più ba-
rocche, arricchite da effetti pizzo, in cui predomina-
no il bianco e il nero con lampi di colori acidi come
il verde e il giallo.
Flowers, in cui, come si intuisce dal nome, predo-
minano i fiori, nelle tonalità dell’ocra, del rosso e del
nero.
E infine la parte più bohémien; Frida. Abiti esuberanti,
ricchi di stampe di ispirazione etnica, come l’ikat o i
cerchi Galactic con aria azteca.
Desigual Collection S/S 2015
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Amore incondizionato per la natura, passione per i
colori; queste le caratteristiche alla base del lavoro
di Catalina Estrada, illustratrice colombiana che si
propone di reinterpretare il folklore Latino America-
no attraverso un linguaggio visivo allegro, ottimista e
contagioso, arricchito da centinaia di colori, impre-
gnato di tutta la forza della natura che sembra esplo-
dere dentro le sue creazioni.
Le illustrazioni di Catalina, ispirate dalla flora e dalla
fauna, universi semplici, in cui solo la bellezza sem-
bra regnare, hanno fatto sì che il suo nome fosse
strettamente collegato a clienti del calibro di Paul
Smith, Coca-Cola per la quale ha realizzato una col-
lezione di bottigliette di vetro Limited Edition, Micro-
soft, Camper, Nike, Levis, Smart / Mercedes Benz,
Paulo Coelho, con la nuova agenda 2015 disponibile
in diciassette lingue, e Unicef.
Inoltre possiamo ritrovare i suoi disegni su abiti, ac-
cessori, scarpe come quelle della Camper, articoli di
sportswear per la casa e di Back to School, caschi per
la moto, ombrelli, e profumi, come l’ultimo realizza-
to per Shakira Fragances.
Con il crescente numero di fan e seguaci di Frida
Kahlo, si è palesata la necessità di tutelare la sua im-
magine e i suoi diritti. È nata così la Frida Kahlo Cor-
poration, gestita da Isolda P. Kahlo, nipote di Frida,
con la quale l’artista aveva un ottimo rapporto, e che
oggi si occupa di amministrare i diritti di quello che
è diventato un vero e proprio marchio. Numerose
sono le aziende interessate a riprodurre l’immagine
di Frida sui loro prodotti. Art Ask Agency è l’agenzia
che si occupa delle licenze relative al brand Frida. Il
programma comprende svariati prodotti.
Per quanto riguarda il fashion, ci sono le t-shirt di
Zara, rappresentati il volto dell’artista e arricchite di
alcune citazioni celebri, ci sono le Converse, in mo-
delli diversi; con la trasposizione delle lettere d’amo-
re tra Frida e sua nipote o con le foto della pittrice e
la sua firma sulla punta.
Anche i liquori rientrano tra i prodotti su licenza Fri-
da; la celebre marca di Tequila Blue Agave, ha voluto
il volto della pittrice sulle sue bottiglie.
L’agenzia Pico Blvd Group ha presentato una raccol-
ta di musiche tradizionali messicane che si propon-
gono l’intento di onorare lo spirito di Frida.
StoryCover
Catalina Estrada BED SHEETS
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Ci sono poi le bambole da collezione ispirate dalle
foto di Nicolas Murray.
Oltre i numerosi meriti artistici a Frida va anche rico-
nosciuto l’onore di essere stata la prima donna ispa-
nica rappresentata su un francobollo. I francobolli da
34 centesimi raffigurano un autoritratto a olio dipin-
to da Frida nel 1933. L’esistenza di questi testimonia
l’attenzione che i Servizi Postali mettono nell’onora-
re coloro che hanno avuto una forte influenza sulla
storia e sulla cultura Americana.
Persino la compagnia aerea messicana Aeromexico
le ha dedicato gli aerei della linea Messico- Madrid.
A breve arriveranno anche hotel, bar e ristoranti a lei
intitolati.
Qualcuno potrebbe dire che l’utilizzo dell’immagi-
ne e dell’universo di un’artista su prodotti lontani dal
suo mondo sia un modo di sminuire l’artista stesso,
facendo diventare prodotto di consumo qualcosa
che prima viveva solo all’interno dei musei.
Ma, il caso di Frida ne è il perfetto esempio, in questa
maniera il ricordo rimane vivo, l’opera arriva a tutti,
anche a coloro che magari normalmente non l’a-
vrebbero conosciuta.
Frida certamente non si aspettava che un suo dipin-
to sarebbe finito sulla cover di un cellulare, ma oggi
vederlo lì significa che il suo lavoro ancora influisce
sulle nostre vite.
StoryCover
Catalina Estrada Wallpaper
Frida Kahlo Corporation
Catalina Estrada HELMET COVERS
Frida Kahlo details
Catalina Estrada details
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CompanyTheLIABEL: SE DICO CALORE DICO FAMIGLIA
Brands Magazine è andata a Biella, a visitare la fab-
brica della Liabel, e ad intervistare Marcello Lauren-
zio, Amministratore delegato, per cercare di capire il
segreto del successo di un’azienda che è sul merca-
to da più di cento anni.
BM: Iniziamo dalla storia di Liabel e dai concetti
fondamenti alla base del marchio.
ML: Liabel ha una storia lunghissima, iniziata centos-
sessant’anni fa. Dal primo giorno si è proposto come
marchio per la famiglia, e a oggi possiamo dire per-
sonifichi tre importanti concetti: storia, tradizione,
italianità.
È presente in Italia con quarantasei monomarca, e
altri sei negozi all’estero (Canarie, Isola di Creta e Al-
bania).
L’italianità credo sia uno dei concetti principali dato
che tutto si svolge all’interno della nostra azienda,
con un ufficio stile interno, uno sviluppo prodotti in-
terno, e così via. Come accennavo prima il target è
principalmente la famiglia. Subito dopo viene la don-
na tra i 30 e i 50 anni, che non è però la classica don-
na seguace delle mode e dei trend intesi come co-
lori o forme, ma piuttosto è una donna tradizionale,
attenta al concetto di qualità. Noi non produciamo
capi per fare tendenza ma capi che proteggano il
corpo; il classico intimo bianco e nero.
Visto che di famiglia si tratta non possiamo dimenti-
care il bambino e l’uomo. Anzi, per ciò che riguarda il
fatturato uomo e donna al momento sono paritetici,
con un 40% a testa, e il resto è del bambino.
La maggior parte delle nostre vendite viene fatta in
Italia, anche se da poco siamo entrati a far parte del
mercato estero. Infatti dall’agosto 2001 facciamo
parte di una grossa multinazionale francese, il grup-
po Eminence. L’intento è quello di mettere insieme
le specificità dell’ uomo, della donna e della famiglia.
Da questa fusione è nata Athena by Liabel, che a oggi
rappresenta una quota di mercato del 12%.
BM: Quali sono i canali che per voi funzionano
maggiormente?
ML: Per rispondere parto da un quadro generale. In
Italia l’ingrosso è il 12% dei consumi. L’altro grosso
canale è il Retail diretto (Yamamay Calzedonia, Ovs)
con il 30%, GDO abbastanza stabile al 22%, il resto è
dettaglio tradizionale.
Ecco, per noi oggi il dettaglio è il 15% del fatturato.
L’ ingrosso fa il 40%, e il resto lo facciamo con la
grande distribuzione, e i punti vendita diretti, soprat-
tutto al sud, dove, anche grazie al retaggio culturale,
ci si lega molto di più al brand.
Liabel è da sempre collegata a un concetto caldo,
casalingo, e infatti facciamo i 2/3 del fatturato da
luglio a dicembre, nei mesi freddi dell’anno.
BM: So che avete iniziato a fare e-commerce; come
sta andando?
ML: Per spiegare l’e-commerce devo prima spiegare
i tre “cerchi di sviluppo” sui quali opera Liabel, che
sono: il licensing, la persona, intesa come la cosme-
si, e poi tutto ciò che riguarda la casa, dal tessile agli
elettrodomestici.
Il licensing è iniziato nel 2006, con l’intento di far
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crescere il marchio, che è comunque già molto co-
nosciuto, e per avere prodotti nostri all’interno dei
monomarca dei nostri partner.
All’interno dell’e-commerce, il prodotto licenziato,
vive benissimo.
La licenza è una cosa nuovissima, che stiamo speri-
mentando con prodotti a marchio Liabel ma anche
con prodotti che riguardano la persona. Noi abbia-
mo creato innanzitutto il tessile, quindi pigiameria,
calze, costumi e tessile casa. Per i primi sei anni ab-
biamo iniziato con l’ingrosso, e poi siamo passati al
dettaglio.
BM: Qual è il vostro atteggiamento nei confronti
dei licenziatari?
ML: Quando noi copriamo una licenza non intendia-
mo prendere solo un contratto royalties ma ci rifac-
ciamo a un concetto molto più esteso: innanzitutto
anche per ciò che riguarda la forza vendita. Offriamo
una cinquantina di negozi nei quali il licenziatario
può andare a collocare il suo prodotto. Partiamo con
un appoggio di tipo commerciale /marketing e con
un altro di tipo distributivo.
Ci occupiamo noi della comunicazione televisiva,
che in questo momento è pianificata solo su Sky.
Sono tutti investimenti nostri e mai del licenziatario.
Forniamo inoltre un brand manual in cui andiamo
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a spiegare la brand property; ovvero illustriamo per
esteso la maniera più corretta di utilizzare il brand.
BM: Aiutate anche i licenziatari con sviluppo pro-
dotto e ufficio stile?
ML: Si, soprattutto sulla parte baby. In maniera del
tutto gratuita, forniamo le grafiche e tutto ciò che
può essere d’appoggio.
BM: All’interno dei cerchi di sviluppo sopra citati,
quanti partner avete?
ML: Circa trentadue licenziatari. Cito qualcuno di
quelli più storici, come: Startex produttore di calze di
Napoli, R2 produttore tessile casa, sempre di Napoli,
e, più recenti, Esse2 che fa magliette per un canale
all’ingrosso, e Fenix che si occupa di cosmesi.
BM: Come stanno andando licensing e monomarca
a livello di fatturato?
ML: Il Licensing cresce di due cifre tutti gli anni, anzi
le posso dire che fatturato licensing e fatturato Liabel
sono paritetici. È quasi un’azienda nell’azienda.
Il monomarca è in costante crescita; il suo sviluppo
è iniziato dal 2009 in poi. I primi tre negozi sono nati
sotto il nostro brand di proprietà. Prima al nord poi al
sud ed è un progetto che continua a crescere. Focus
di questi punti vendita sono l’intimo e il tessile. Non
si trovano in centri commerciali, ma in periferia, o in
centro città; esperimento abbastanza nuovo che sta
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avendo un ottimo successo. Si tratta di negozi popo-
lari, con prezzi adatti a chiunque.
Il vero trend positivo del fatturato arriva dai canali più
storici. L’unico stallo l’abbiamo avuto sul dettaglio
tradizionale, ma cresce la grande distribuzione.
Per quanto riguarda l’estero, a parte i monomarca in
Francia già citatati, siamo a Malta, e stiamo entrando
in America Latina, e nei Balcani, in Macedonia per la
precisione. Al momento l’estero incide del 10% sul
nostro fatturato.
BM: Avete mai ipotizzato di creare una fascia delu-
xe? Alzare il target?
ML: L’abbiamo pensato ma credo anche che ci si
debba sempre rifare a quello che è il DNA del proprio
brand. Abbiamo fatto il riposizionamento prezzo, ma
non vogliamo far diventare Liabel una simil griffe, e
comunque difficilmente funzionerebbe come tale.
BM: Idee per ciò che riguarda il licensing-in e il
co-branding?
ML: E’ un progetto che ho abbandonato. L’ho fatto
dal 2009 al 2011, unicamente per il target 0-14, con
licenza Cacharel. Mi sono trovato bene, ma dopo il
contratto di tre anni abbiamo lasciato perdere. Sia-
mo andati poi su marchi industriali, ma non ha fun-
zionato benissimo.
Per ciò che riguarda il co-branding, ho una sola
esperienza. Quattro anni fa ci siamo legati al gruppo
Coin, facendo un progetto per la parte intimo, che
si chiama Liabel per OVS. Ed è un’operazione che
funziona benissimo, è in continua crescita.
BM: In termini di sviluppo, che direzione prenderà
il 2015? E in termini di licensing-out, qual è quella
licenza che ancora vorreste sviluppare?
ML: In verità noi cominciamo a fare fatica a immagi-
nare ancora licenze per il nostro brand. Basti pensa-
re che abbiamo appena chiuso una licenza per delle
scarpe! Forse quello che manca è l’abbigliamento
outdoor, che è la cosa più difficile da fare, oltre alla
parte “tute da casa”, per la quale stiamo comincian-
do a ragionare con qualcuno.
Il 2015 vedrà una forte crescita, soprattutto per l’e-
stero e l’e-commerce, oltre all’apertura di una deci-
na di monomarca in Nord Italia.
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HousewareBrandedBRANDED TEXTILE: UN LUSSO QUOTIDIANO
Un tempo, quando si pensava alle grandi maison del-
la moda internazionale, l’associazione spontanea era
con le passerelle, con le sfilate nelle grandi capitali.
Da qualche anno però molti brand haute couture – e
non solo - sono entrati di fatto nelle case. Così, con
linee di arredamento complete si esprimono anche
nell’ambiente domestico, ridisegnando spazi e arre-
dandoli con il gusto e lo stile tipico che li contrad-
distingue, oltre che a garantire la stessa qualità delle
linee moda.
In questo senso, Luxury Living Group è l’azienda
che sviluppa e distribuisce in tutto il mondo le col-
lezioni casa di alcuni dei brand haute de gamme più
prestigiosi e noti nel mondo della moda. Parliamo
per esempio di Fendi che non è nuovo all’ambien-
te domestico: infatti, la linea d’arredamento Fendi
Casa nasce nel 1989 per portare il lusso elegante e
mai esagerato della maison italiana nei salotti e nelle
cucine di tutto il mondo. Le collezioni Fendi Casa
si ispirano a quelle di abbigliamento, riprendendo-
ne toni, forme e motivi. La palette di colori è carat-
terizzata dalla sobrietà: cuscini e plaid dai toni soft,
ghiaccio, champagne, dune, madreperla, o dalle
cromie decise come blu, cioccolato, bronzo e nero
conferiscono all’ambiente un’eleganza altera. La
varietà contraddistingue anche la gamma di tessuti
usati, eleganti e sofisticati come la seta, il velluto e la
pelliccia; a impreziosire ulteriormente i complemen-
ti d’arredo, ricami che riprendono il mondo equestre,
come il Dressage o il Villa Borghese, la doppia effe
del logo, da sola o in serie, o pattern che creano il-
lusioni ottiche.
Luxury Living Group ha collaborato anche alla cre-
azione della collezione di Trussardi, anch’esso già
Desigual Living Collection
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Desigual Living Collection, Bed Desigual Living Collection
Blumarine Home Collection, Gemma Blumarine Home Collection, Quadrifoglio Ricamato
Blumarine Home Collection, Zibellino
Desigual Living Collection, Bed
Blumarine Home Collection, Gemma Spugna
Desigual Living Collection, Kitchen.
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attivo nell’ambito design dagli anni 80. Nell’ultima
collezione Trussardi Casa, realizzata in collabora-
zione con l’architetto Carlo Colombo, si ritrovano
la stessa eleganza sobria e modernità classica che
contraddistinguono le collezioni d’abbigliamento del
marchio del Levriero. Gli articoli per il letto e la zona
living, come i complementi d’arredo, esprimono un
lusso discreto con i loro colori raffina-
ti: tortora, dune, cioccolato, ma anche
toni del grigio, che fanno da sfondo al
nome del marchio affiancato a inserti
preziosi, al logo con lo storico levriero
ricamato in oro, o a motivi geometri-
ci minimali ed essenziali. Cotoni e pelli
pregiate convivono armoniosamente
con particolari ricercati, proponendo
così uno stile di classe.
L’eleganza e il lusso sono il fil rouge che unisce i due
marchi appena citati alla collezione Kenzo Maison,
altro brand gestito da Luxury Living Group, anche se
lo stile è decisamente eclettico. Le peculiarità che
caratterizzano i capi couture del brand si ritrovano
anche nella biancheria da letto e da bagno della col-
lezione del marchio creato da Kenzo Takada: mini-
malismo, colore, stampe. Le tonalità comprendono
arancioni, rossi e blu che entrano in contrasto con
il ghiaccio, il beige o il grigio. Sulle stampe florea-
li, sui motivi geometrici e sulle trame monocroma-
tiche, troviamo inoltre, immancabile, il simbolo del
marchio, una K che si staglia, immensa e solitaria o
piccola e specchiata, sui tessuti pregiati e di qualità.
Completamente diversa, seppur glamour ed elegan-
te, la collezione di tessuti per la casa di
Blumarine Home Collection. Bluma-
rine offre diverse linee per poter sod-
disfare tutte le esigenze e i gusti; così,
farfalle adornano i set letto, in percal-
le di cotone, e i set spugne della linee
Celeste, mentre un tripudio di fiori
abbellisce i cotoni della linea Antea in
tonalità soft come il cipria, l’azzurro e
il beige. Blumarine cambia poi spirito
con linea Gemma, dove i piumini, le lenzuola, le tra-
punte presentano un pattern ramage e dove colori
decisi – rubino, topazio, onice e gemma rosa – con-
vivono delicatamente con una pioggia di strass, tra-
sformando il letto in un tripudio di vivacità. Il disegno
jacquard è invece il protagonista delle linee Manuela
e Anaïs che donano sontuosità alla zona notte con i
loro colori pastello acquamarina, cipria e perla. Ma la
HousewareBranded
Trussardi Home Collection Blumarine Home Collection, Manuela
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collezione è multiforme e propone anche soluzioni
minimali, dai colori eteri – bianco, avorio e nuvola. È
il caso della linea Quadrifoglio, biancheria da letto in
raso di cotone stampato, o la sua variante Quadrifo-
glio Ricamato, sempre in raso, ma impreziosita con
il logo Blumarine in cristalli di Swarovski. La linea si
estende anche alle spugne dove la semplicità rima-
ne la costante. Infine, la collezione
è arricchita dal plaid Zibellino e dal
copriletto Ludovica, entrambi in eco
pelliccia, con bordo in tinta unita e un
pendente in strass e piccolo nastro,
simboli della maison.
Desigual irrompe nell’ambiente do-
mestico con vivacità in accordo con
il suo stile. Per la camera da letto, tre
diverse suggestioni: la linea Japane-
se, in cui i le caratteristiche del brand si mescolano a
disegni e stampe dal sapore orientale, come motivi
geometrici, figure di geishe, fiori di loto; Hand Flower
è un tripudio multi cromatico di fiori, rigorosamente
dipinti a mano, in cui colori vitali si incontrano e si
scontrano con arabeschi stilizzati; Black & White in-
vece gioca con questi due toni che fanno da sfondo
a forme e colori che si intrecciano e si sovrappon-
gono. Desigual sorprende proponendo copripiumini
double-face con due anime diverse, una soft e una
strong, per essere sempre in sintonia con l’ambiente
che li circonda. Per quanto riguarda la qualità, nei
tessuti non manca: coperte, lenzuola, copripiumini
sono in percalle di cotone e satin; le stampe dai mo-
tivi più disparati sono fatte tramite stampa digitale,
una tecnica che permette di ottene-
re colori sgargianti, vivaci e definiti.
I disegni e le fantasie della camera
da letto vengono poi trasposti an-
che nella zona bagno e cucina, dove
asciugamani, accappatoi e neces-
saire in fine cotone jacquard da una
parte, e runner, guanti da forno e
grembiuli dall’altra, riprendono i temi
della zona notte. Come per le linee
d’abbigliamento, le linee Living si contraddistinguo-
no per i colori lussureggianti e mai banali come il
turchese, il viola, il giallo, il verde, il rosso in tutte le
loro sfumature. Il marchio spagnolo ha inoltre pen-
sato anche all’outfit per vivere la casa: abbinate alle
tre linee, troviamo vestaglie, kimoni e camicette dal-
lo stile nipponico e pigiami.
HousewareBranded
Desigual Living Collection, double and single bed
Cushion Collection Trussardi Home
Desigual Living Collection
Trussardi Home Collection
Blumarine Home Collection, Gemma
Desigual Living Collection, detail
Fendi Home Collection ,logo detail
21
CASE HISTORY: MECCANO HOME
Un padre e la voglia di regalare ai propri figli un nuo-
vo modo di divertirsi: la storia di Meccano comincia
così più di cent’anni fa, precisamente nel 1898 a Li-
verpool, quando Frank Hornby sviluppò un gioco di
costruzioni che permetteva di riprodurre le gru del
porto della città inglese, venduto con il nome di Me-
chanics Made Easy. Il progetto ebbe successo e ven-
ne poi brevettato nel 1907 come Meccano. Con gli
anni la notorietà del brand crebbe, si aprirono fabbri-
che in Germania e Francia per soddisfare la doman-
da, e si stabilì a Calais la sede principale, tutt’oggi sito
in cui avviene gran parte della produzione.
Un gioco di assemblaggio che ha divertito, e im-
pegnato i piccini nel corso delle generazioni e che
ha saputo stare al passo coi tempi, innovandosi e
reinventandosi con il passare degli anni. Si pensi a
Skypee, il primo robot comandabile da computer
con il Wi-Fi, lanciato nel 2008.
La semplicità del sistema, delle sue parti e dei suoi
componenti è stata anche fonte di ispirazione in un
mondo apparentemente lontano a quello di Mecca-
no, ovvero il living.
Stiamo parlando di Meccano Home, un progetto
frutto dell’ingegno di due appassionati di design,
Vincent Boutillier e Christophe Piquemal, e realizza-
to dai designer Cécile Makowski e Thomas Hourdain.
L’intento è quello di creare un ambiente domestico
all’insegna della flessibilità e della semplicità degli
spazi, che si adatti alle esigenze di chi lo vive e si
trasformi con lui. Così, grazie a un sistema di 20 mo-
duli metallici in otto colori, le possibilità di creazione
del proprio spazio si fanno infinite in base a come si
decide di assemblare le varie parti: un tavolino può
trasformarsi in una sedia o una sedia in uno sgabello
aggiungendo o mischiando i pezzi. L’assemblaggio
delle parti e il loro smantellamento vengono fatti da
sé in modo semplice e sicuro usando viti e bulloni
come nei giochi Meccano, permettendo di dare sfo-
go alla propria inventiva per personalizzare in base ai
propri bisogni lo spazio living. E anche di tornare un
po’ bambini.
HousewareBranded
table Meccano Home Meccano Home
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22
AccessoriesWomenPRENDI L’ARTE E METTILA AL COLLO
La moda segue l’evoluzione della società, della ma-
niera di vivere delle persone, degli sviluppi dell’uma-
nità stessa, in senso di emancipazione e affermazio-
ne di diritti.
E proprio come accade quando si intraprende un
percorso di evoluzione, a volte torna alle origini per
ricreare qualcosa che è andato perso.
Il discorso è molto più forte se al centro mettiamo
la figura della donna, questione oggi molto discussa,
sicuramente ancora aperta.
L’immagine femminile ha subito molti mutamenti nel
corso del secolo, e al momento quella che prevale è
un’idea di donna forte, che, anche attraverso il suo
look, riesce ad affermarsi e a far trasparire la sua per-
sonalità.
In questa visione gli accessori rappresentano la per-
fetta maniera di esprimersi. Una collana indossata su
un capo basic cambia totalmente l’outfit, lo rende
unico.
Abbiamo scelto quattro brand che a pieno interpre-
tano questo concetto. Ciò che li accumuna è la ri-
cerca dei materiali e lo stile etno chic; una tenden-
za della moda degli ultimi dieci anni, che ha saputo
fondere il gusto delle civiltà orientali e africane con
l’eleganza e lo stile.
Etno viene dal greco ethnos, popolo. Ed è proprio
dal popolo che Pichulik è partito per creare la sua
collezione di gioielli, con l’utilizzo di materiali che si
possono ritrovare nella vita di tutti i giorni. Ogni pez-
zo è fatto interamente a mano con evidenti cura e
passione. L’intento è instaurare coraggio in chi ha la
fortuna di indossarli.
Le collane, gli orecchini e i bracciali sono creati da
vari materiali intrecciati tra di loro e combinati con
pietre d’agata provenienti dal Ghana, fossili della Ni-
geria, parti in ottone dal West Africa, e vetro riciclato
dall’Ethiopia. Tutti gli altri materiali provengono dal
Sud Africa invece.
Ed è proprio l’Africa la fonte d’ispirazione per la nuo-
va collezione di Pichulik, oltre all’obbiettivo di tirare
fuori dalla donna che li indossa forza e coraggio.
I gioielli sono venduti in oltre quaranta boutique in
giro per il mondo.
Ha lavorato con numerosi brand di fama internazio-
nale come Mercedes Benz per la creazione di ac-
cessori in pelle per la Mercedes Benz African Fashion
Week, o con Alexis Barell, o ideato borse per Lalesso.
L’originalità e la qualità di Pichulik si sono fatti notare
anche all’ African Fashion International 2013, dove il
Pichulik
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Pichulik
Asarte Ring and Ishtar earrings Ice On Fire_Cobalt Quartz_Reclaimed Bronze
24
brand è stato nominato come Accessorio di design
dell’anno.
Ci spostiamo sulla carta geografica ma rimaniamo
nello stesso gusto ispirato al territorio, con Ayala
Bar, designer di Tel Aviv, che, quasi come fosse una
magia, riesce sempre con uno stile inconfondibile a
trasformare le sue emozioni in splendidi monili, dal
design ricco e raffinato.
Alla base del suo lavoro c’è una dettagliata ricerca
che porta alla creazione di accessori che ricordano
un vero e proprio mosaico. Collezionista sfrenata di
perle e perline, raccoglie con frequenza e accura-
tezza una miriade di oggetti che scova nel deserto,
al mare o in città, e che diventano poi per lei fonte di
ispirazione.
I gioielli di Alaya Bar, sono opere d’arte da indossare.
Ogni singolo pezzo della sua collezione è qualcosa
di veramente unico, come un affresco impossibile da
replicare.
Tinte decise, ricche, dal tono aristocratico, che colo-
rano pietre e cristalli dalle forme sinuose che danno
un’aria sensuale a chi le indossa.
Gioielli di alto lusso ma che conservano un gusto
metropolitano; un surrogato di grazia, fascino e no-
biltà.
Il marchio Alaya Bar si è affermato da subito in Israele
tra i più importanti nel design del gioiello. Le sue col-
lezioni si compongono di choker, collane con me-
daglioni centrali, sautoir, orecchini, bracciali, anelli e
spille. La stilista ha dichiarato di ispirarsi a tutto ciò
che trova intorno a lei nel suo quotidiano; lampi
creativi di una grande artista conosciuta in tutto il
mondo per la sua meravigliosa capacità di concepire
gioielli femminili, sensuali e unici.
Ci spostiamo in Europa per Tm Collection, brand di
accessori e Home design, di origine portoghese.
Nonostante le radici europee, anche in questo caso
lo stile etnico è più vivo che mai. Ispirati agli elementi
della natura, gli abiti e gli accessori di Tm sono prin-
cipalmente costituiti da seta, cotone e lino. Tessuti
che vengono accuratamente selezionati e poi im-
preziositi da colori unici, stampe, texture e ricami.
Il progetto è nato nel 2003 e ad oggi i prodotti si
possono trovare in molti negozi in giro per il mondo.
La collezione moda viene presentata durante la Por-
tugal Fashion Week due volte all’anno.
Anche se meno etnici di quelli citati fino ad ora, i gio-
ielli di Andy Lifschutz, conservano come gli altri il
gusto delle civiltà antiche. E anche in questo caso,
più che di accessori parliamo di opere d’arte. L’in-
stancabile ricerca di oggetti unici e significativi che
Andy porta avanti ormai da qualche tempo, diventa
la caratteristica principale dei suo lavoro e quindi dei
suoi pezzi. Elementi di materia prima come i metalli
di recupero si uniscono con pietre preziose. In que-
sto senso, la bellezza dei suoi gioielli non è un mero
fattore estetico ma qualcosa che trasmette la poten-
za e la forza degli elementi naturali. Inoltre i suoi ac-
cessori hanno la grande capacità di stare in equilibrio
tra antico e moderno; un mix che li rende adatti per
ogni donna e situazione.
AccesoriesWomen
Alaya Bar
25
Tm Collection
26
& LifestyleFashionCASE HISTORY MOSCHINO: LIFE IN PLASTIC, IT’S FANTASTIC!
Almeno una volta durante l’infanzia è capitato a tutti;
abbiamo sognato di vestire Barbie! Abbiamo ritaglia-
to pezzi di stoffa e le abbiamo creato abiti, l’abbiamo
cambiata inventando per lei situazioni sempre nuo-
ve.
Moschino l’ha fatto davvero, anzi, le ha dedicato
un’intera collezione.
Una capsule collection per la Primavera/Estate 2015
che non solo riporta il nome di Barbie su maglie e
abiti, ma racchiude tutto lo stile e l’universo della
bambola più iconica di sempre.
Quello che c’è di veramente interessante, oltre al
prodotto finito, è il fatto di aver portato un’immagine
di comune conoscenza sulle passerelle più impor-
tanti del mondo. L’alta moda si è svestita dell’imma-
gine elitaria che da sempre ha avuto e ha scelto di
raccontare qualcosa che tutti noi conosciamo bene.
Non solo un’immagine che abbiamo limpida nella
mente, ma un intero mondo, alla portata di tutti, nel
quale tutti almeno una volta abbiamo deciso di im-
mergerci.
Sdoganate la cultura pop, il mondo dell’infanzia, la
possibilità di giocare anche da adulti: il risultato è
sorprendente!
Tutto parte da Jeremy Scott, direttore creativo di
Moschino e grande fan della bambola Mattel, di-
chiarando che questa collezione non è una trovata
commerciale, o una semplice partnership tra brand
diversi, ma una lettera d’amore per Barbie e per il
suo mondo. Il suo intento era dimostrare che Barbie
non è solo una fashion Doll, ma una vera e propria
icona di stile. I capelli biondi, la costante presenza
del colore rosa, gli accessori eccessivi e scintillanti.
Come è abitudine per la bambola, anche la donna
Barbie ha una serie di look, combinazioni, e acces-
sori adatti per ogni momento della giornata. Dalle
gonne in pelle ai jeans, dalla valigia e lo zaino alla po-
chette, dalla tuta all’abito da sera, ma anche gioielli,
cover per il cellulare, e pettini; tutto rigorosamente
pink! Anche il make up varia a seconda degli impegni
e della situazione; perché non è solo il rosa la ca-
ratteristica fondamentale di Barbie, e questo sembra
che Moschino ci tenga a sottolinearlo, ma è il fatto di
non avere età, di avere uno stile adattabile a qualsiasi
target.
Divertente anche il rapporto di reciprocità tra don-
na e Barbie; se la donna diventa bambola, anche la
bambola cambia, e infatti la Mattel ha creato una
collezione di Barbie vestite Moschino, proprio come
le modelle in passerella.
Niente è impossibile per il mondo di Barbie, e a Je-
remy Scott dobbiamo riconoscere la grande capacità
di aver saputo sfruttare questa sua peculiarità e farla
diventare una delle caratteristiche della collezione.
Così una giacca diventa una borsa, o uno specchio
una cover per il cellulare. Tutto può succedere nel
suo universo, e a noi non resta che guardare e dire :
“Come on Barbie, let’s go party?”.
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28
WHAT’S UP IN EUROPE: I BUONI PROPOSITI DELLA MODA 2015
Anche la moda ha i suoi buoni propositi per l’anno
nuovo, e sebbene le collezioni per questo 2015 sia-
no state presentate con largo anticipo agli esperti del
settore, abbiamo deciso di dare uno sguardo a ciò
che accadrà in Europa quest’anno.
Per prima cosa ci siamo soffermati sul Made in Italy,
anche in vista della prossima edizione di Pitti Imma-
gine, una delle manifestazioni fieristiche più impor-
tanti al mondo.
Ecco alcune delle aziende che ne prenderanno par-
te.
SUN68 è una giovane azienda d’abbigliamento ita-
liana, concepita nel 2005 in provincia di Venezia.
L’idea nasce da un progetto indipendente, venuto
alla luce dopo pazienti analisi dei possibili bisogni dei
consumatori. SUN68 si discosta dalle consolidate
regole del mercato della moda, sviluppando prodotti
originali ed essenziali. Quello che il brand si propone
di fare è “ripensare il quotidiano”, dove da sempre
SUN68 ha cercato la propria ispirazione, scoprendo
inattesi risultati e lasciando ampio spazio alla speri-
mentazione. Ripensare il quotidiano significa porre
una grande attenzione al consumatore creando abiti
dai tratti distintivi in cui noi tutti possiamo identifi-
carci.
Con alla base un meticoloso studio di materiali e for-
me e dell’evolversi delle esigenze del mercato, le col-
lezioni di SUN68 vengono sviluppate con un occhio
particolare alla vestibilità e ai dettagli, e stabiliscono
un’autentica sintonia tra le persone e i prodotti. I capi
di SUN68 sono dei perfetti esempi di equilibrio tra
design italiano classico e contemporaneo, combina-
to all’alta qualità delle materie prime utilizzate.
La distribuzione in Italia è gestita da venti agenzie
multi-brand sparse sul territorio. Oltre alla distribu-
zione sul canale multimarca di medio-alto livello,
negli ultimi anni sono stati inaugurati anche nuovi
negozi monomarca a Jesolo, Milano, Verona, Ber-
gamo, Padova, Forte dei Marmi e Brescia. A Milano
inoltre, a partire dal 2011, è stato aperto uno showro-
om direzionale per la Lombardia, curato direttamen-
te dall’azienda.
Il marchio Tonello nasce nel 2001 da un’idea e un
progetto della famiglia Tonello, che con cinquanta
anni di esperienza nel settore sartoriale maschile, ha
saputo rinnovarsi dando forma ad una linea di capi-
spalla uomo e donna, resi esclusivi dall’accuratezza
dei dettagli sartoriali. L’idea alla base del concept è
quella di reinventare la classica giacca esaltandone
l’eleganza e modernizzandone le forme.
Per poter affrontare questa sfida la famiglia ha mes-
so in campo tutta la conoscenza della costruzione
del capospalla, con la convinzione di poter creare un
capo di abbigliamento unico e innovativo.
L’Handmade è una vera e propria filosofia del brand,
che accompagna tutto il processo di creazione dei
loro capi.
L’azienda, gestita direttamente dalla proprietà ha
deciso di impostare il proprio percorso conservando
una dimensione contenuta e puntando sulla realiz-
& LifestyleFashion
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Il Bussetto Time Collection
Francesco Visone Design
Alinfini
30
& LifestyleFashion
zazione di prodotti impeccabili. Tonello ha scelto
una distribuzione di alto livello per proporre le sue
creazioni come connubio di forme classiche e fa-
shion.
Per la stagione S/S 2015 , il marchio italiano Il Bus-
setto ha lanciato la sua collezione Time, una linea di
orologi eleganti con cinturini in pelle intercambiabili.
La gamma comprende orologi per uomini e donne ,
disponibili in tre modelli con quadranti diversi; qua-
drante bianco, quadrante nero e quadrante argento,
tutti con frontale in vetro minerale. La parte dietro
del quadrante è realizzata in acciaio con un mecca-
nismo Myota al quarzo per un modello, e automa-
tico per un altro. Tutti gli orologi sono dotati di una
garanzia di due anni .
I cinturini in pelle facilmente intercambiabili sono di-
sponibili in ventisei colori, dal classico nero, al verde
oliva al rosso audace fino al color senape . Le cinghie
garantiscono un accessorio che si adatta facilmente
a qualsiasi tipo di abbigliamento.
Fondato nel 2004 , il marchio italiano è diventato fa-
moso per i suoi prodotti in pelle unici. Ispirato dalle
tecniche artigianali della sua regione natale, la To-
scana, il Bussetto crea orologi originali, combinando
le migliori pelli di cuoio con le più avanzate tecniche
di lavorazione.
Uscendo dall’Italia e passando per Parigi, nello spe-
cifico per Maison&Objet, troviamo, tra i tanti, un in-
teressante brand. Alinfini, un marchio di accessori
nato da poco, che crea prodotti di alta moda da ma-
teriali riciclati come le cinture di sicurezza delle au-
tomobili. Il marchio è stato lanciato in Marocco nel
2012 da Sandrine Dole-Design, una stilista francese
residente a Marrakech, specializzata in artigianato.
La collezione Alinfini si può riassumere in uno sti-
le urban-fashion; shopping bag, valigette da lavoro,
cinture, cover per pc; tutto in uno stile unisex adatto
per qualsiasi fascia di età.
Il design gioca sulle caratteristiche del materiale,
semplice ma estremamente originale. Cinture delle
auto riciclate disponibili in diverse forme, lunghezze
e dimensioni; un fatto che invece di vincolare au-
menta la creatività. Fasce, cuciture decorative, mate-
riali particolari, bordi insoliti, tasche abilmente collo-
cate. Le opportunità per inventare sono molto vaste
e Alinfini non si stanca mai di esplorarle.
Tutti i prodotti sono estremamente resistenti, facil-
mente lavabili in lavatrice. Le tecniche e le attrezza-
Il Bussetto Time Collection
31
& LifestyleFashion
ture utilizzate sono tradizionali, con operatori com-
petenti che hanno studiato per arrivare a trattare con
abilità questo tipo di materiale nuovo e insolito, che
richiede sia la destrezza e la forza, ma anche la cura
e la precisione, in quanto tra le mission del brand c’è
sicuramente quella di creare un prodotto elegante.
Arriviamo a Berlino, all’edizione di Premium dove
troviamo anche in questo caso, un’eccellenza del
Made in Italy.
La “Francesco Visone Design” nasce nel 2011, e
da subito si specializza nella creazione di accessori
moda, in particolare borse.
Il principale obbiettivo dell’azienda è creare un pro-
dotto innovativo mantenendo il valore della tradizio-
ne artigianale italiana.
Le borse sono interamente lavorate e prodotte in
Italia da esperti sartoriali che garantiscono una ma-
nifattura di alta qualità. I pellami utilizzati vengono
selezionati con cura e lavorati secondo la tradizione
da concerie riconosciute sul mercato internazionale.
Già dalla prima collezione si intuisce che l’intento del
designer è quello di creare accessori che rompano
gli schemi della moda classica e siano adeguati a
qualsiasi circostanza.
La collezione che vedremo per la Primavera 2015
sarà di un design minimal. Essenziale nelle forme,
arricchito da materiali di pregio e colori accurata-
mente scelti.
Alinfini Il Bussetto Time Collection
Alinfini
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& ResearchTrendsBRAND FINANCE PRESENTA I MIGLIORI BRAND NAZIONALI DEL MONDO
Brand Finance, leader nella consulenza strategica e
nella valutazione del brand, ha pubblicato il suo rap-
porto annuale sui 100 principali “brand nazionali” del
mondo.
Utilizzando un metodo più comunemente applicato
alle aziende, Brand Finance fornisce una relazione
completa sui brand nazionali leader a livello mon-
diale e sull’impatto che la reputazione e l’immagine
di un Paese ha sui governi, gli investitori, gli studenti
e i consumatori.
Il brand USA continua a dominare nella relazione di
Brand Finance sui nation brand. Il suo brand value
di 19.3 bilioni di dollari è tre volte superiore a quello
del secondo classificato, la Cina, il cui brand value si
attesta a 6.4 bilioni dollari. Nonostante le azioni de-
gli Stati Uniti sulla scena internazionale siano spesso
oggetto di dibattito, e la politica interna sia caratte-
rizzata da polarizzazione e stalli, decenni come forza
preminente nella finanza, nell’intrattenimento, nella
democrazia e nella tecnologia suggeriscono che gli
USA continueranno a dominare la classifica anche
negli anni a venire.
I dati del PIL costituiscono una parte significativa del
calcolo del brand value di una nazione, un altro moti-
vo per cui gli Stati Uniti, con la loro estesa economia,
dominano. Tuttavia i dati definitivi vengono calcolati
combinando i dati del PIL con informazioni di carat-
tere qualitativo tratte da quattro “pilastri”; prodotti e
servizi, turismo, talenti e investimenti. I punteggi di
ogni pilastro vengono sommati per creare un pun-
teggio il cui massimo è 100 (e una votazione corri-
spondente a una lettera in una scala da AAA+ a D +,
simile al rating di credito), che rappresenta la forza
del brand nazionale. La forza del brand nazionale,
se considerata isolata, può in qualche modo essere
vista come il riflesso più vero del modo in cui un go-
verno gestisce il suo brand nazionale. se il vantaggio
intrinseco del PIL dei paesi più grandi viene rimosso.
Il punteggio della Germania è di 76 (75.84 per la pre-
cisione) che ha distanziato la vicina Svizzera, diven-
tando così brand il più forte d’Europa. Nonostante la
crescita piuttosto piatta, la Germania rimane centra-
le elettrica d’Europa con una reputazione quasi sen-
za rivali per quanto riguarda la qualità di produzione
e l’efficienza. La disoccupazione è in calo e la vitto-
ria della Coppa del Mondo ha generato un effetto
“alone” positivo almeno in misura limitata. In termini
di valore del marchio nazionale a livello generale, la
Germania si trova in terza posizione con un valore di
4.4 bilioni di dollari.
Il brand value del Regno Unito ha subito di un’altra
impennata in quanto la crescita economica supera
quella della maggior parte degli altri stati europei e
la campagna di nation brand della Gran Bretagna
continua a pagare i dividendi. Il fattore più importan-
te però è stato di gran lunga l’esito del referendum
sull’indipendenza scozzese. La crescita del valore del
marchio Gran Bretagna è stata un po’ in sordina ne-
gli ultimi due o tre anni ovvero nel periodo pre-re-
ferendum. Alcuni investitori si erano scoraggiati a
causa dell’incertezza intorno al risultato e gli analisti
avevano ipotizzato un maggior premio di rischio alla
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8 | BRAND FINANCE® NATION BRANDS | DECEMBER 2014
Key Findings - 2014
Most Valuable Nation Brands
01 United States
2013 Rank 1 $19,261bn: +7% Rating AA+
02 China
2013 Rank 2 $6,352bn: +4% Rating AA-
03 Germany
2013 Rank 3 $4,357bn: +9% Rating AA+
04 United Kingdom
2013 Rank 4 $2,833bn: +20% Rating AA
05 Japan
2013 Rank 5 $2,458bn: +9% Rating AA-
07 France
2013 Rank 6 $1,938bn: +7% Rating AA-
06 Canada
2013 Rank 7 $2,212bn: +19% Rating AA-
10 Brazil
2013 Rank 8 $1,403bn: -5% Rating A+
08 India
2013 Rank 9 $1,621bn: +19% Rating A+
09 Australia
2013 Rank 10 $1,555bn: +24% Rating AA
12 Russian Federation
2013 Rank 11 $1,167bn: -7% Rating BBB
15 Netherlands
2013 Rank 13 $1,026bn: +3% Rating AA
13 Switzerland
2013 Rank 14 $1,151bn: +19% Rating AA+
14 Mexico
2013 Rank 15 $1,027bn: +27% Rating A
17 Sweden
2013 Rank 17 $802bn: +7% Rating AA
18 Spain
2013 Rank 18 $801bn: +11% Rating A+
19 Turkey
2013 Rank 19 $751bn: +9% Rating A+
20 Poland
2013 Rank 20 $602bn: +21% Rating A
11 Italy
2013 Rank 12 $1,289bn: +24% Rating A+
16 Korea Republic
2013 Rank 16$997bn: +29%Rating AA-
34
& ResearchTrendscrescita del Paese. Se la Scozia avesse votato sì, sa-
rebbero andati perduti secoli di brand equity costru-
ito attorno al nation brand Regno Unito. La Scozia
ha sviluppato un marchio nazionale robusto anche
all’interno del più grande Regno Unito, tuttavia ciò
che sarebbe rimasto del Regno Unito avrebbe avuto
il difficile compito di stabilizzare la sua reputazione
internazionale e di ristabilire un’identità credibile. Il
valore complessivo del marchio Regno Unito è au-
mentato del 20% a 2.8 bilioni di dollari.
Il Qatar è il nation brand cresciuto maggiormente
quest’anno. La presunta corruzione che circonda
l’offerta di ospitare la coppa del mondo ha focaliz-
zato l’attenzione sulle politiche sociali e i coinvolgi-
menti politici del Qatar. Tuttavia questi problemi di
reputazione non hanno affatto travolto l’emirato, in
quanto la regione è particolarmente stabile ed non è
stata colpita da nessuna guerra civile, né dai conflitti
nei paesi vicini; una rarità in Medio Oriente di oggi.
Marchi locali quali Ooreedoo sono fiorenti a livello
internazionale, ponendo le basi per il successo al di
là dell’era del gas naturale. Il valore totale del brand
nazionale è del 39%, rendendo il Qatar il mover più
veloce di quest’anno.
Il calo dei prezzi del greggio minaccia di creare il
caos nell’equilibrio della Russia per quanto riguarda i
pagamenti e potenzialmente destabilizza il governo
Putin. L’invasione della Crimea e il supporto ai ribelli
a Donetsk e Luhansk ha alienato molti governi, inve-
stitori e turisti stranieri e ha portato all’imposizione
di sanzioni economiche. L’effetto combinato di tutte
queste questioni ha portato la Russia a perdere il suo
status di marchio nazionale con rating “A”; il nuovo
punteggio di 49 della BSI dà un rating BBB. Com-
plessivamente il nation brand value è sceso da 1.26
bilioni di dollari a 1.17 bilioni di dollari, facendo scivo-
lare la Russia dietro l’Italia al 12 ° posto.
L’impatto del conflitto è stato però più significativo
sull’Ucraina. Anche se una svolta verso i valori occi-
dentali di trasparenza e di democrazia ha certamente
avuto un certo impatto nel migliorare la reputazione
dell’Ucraina in Europa, negli Stati Uniti e altrove, la
continua instabilità rimane un grave problema per
il suo marchio nazionale. Perdendo la Crimea, l’U-
craina ha perso non solo un’area significativa e una
base economica, ma anche la parte migliore della
sua industria turistica. Con una guerra continua a
est, per quanto vogliano essere comprensivi gli in-
vestitori occidentali, l’Ucraina resta una prospettiva
molto rischiosa. Una conseguenza forse prevedibi-
le è che l’Ucraina ha sofferto il calo più drammatico
del proprio nation brand value più di qualsiasi pae-
se quest’anno; il valore totale del marchio è sceso a
37%, a 80 miliardi di dollari.
David Haigh, CEO di Brand Finance, commenta:
“Gli stati del 21° secolo partecipano a un mercato
globale, dove c’è una forte concorrenza per acca-
parrarsi i turisti, gli studenti, i lavoratori migliori e gli
investimenti. I risultati del rapporto Brand Finance
Nation Brands di quest’anno mostrano i vantaggi
che un brand nazionale forte può conferire; l’effet-
to dell’immagine di un paese sui marchi che hanno
sede in quel paese e sull’economia nel complesso fa
del brand nazionale il bene più importante di qualsi-
asi stato. I governi, gli enti commerciali e le imprese
devono adottare misure per garantire che il loro na-
tion brand sia strategicamente adatto, ben gestito e
regolarmente monitorato al fine di massimizzarne i
benefici.”
“Contributo a cura di BRAND FINANCE”
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Born andraised WiTH Maison&oBjeTnorMann CoPenHaGen, aT M&o sinCe 2002
Paris / 23-27 Gennaio 2015 / 4-8 seTTeMBre 20151995-2015, 20° anniVersario
naTo e CresCiUTo Con Maison&oBjeTnorMann CoPenHaGen a M&o daL 2002
WWW.Maison-oBjeT.CoM
Paris / janUarY 23-27, 2015 / sePTeMBer 4-8, 2015P a r i s n o r d V i L L e P i n T e
inFo@saFisaLons.Fr
saFi orGanisaTion, a sUBsidiarY oF aTeLiers d’arT de FranCe and reed exPosiTions FranCe / saLone riserVaTo aGLi oPeraTori /
desiGn © Be-PoLes - iMaGe © norMann CoPenHaGen
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Luxury made in ItalyThe retail of theALTOITALIANO: L’UNIONE FA LA FORZA (E LA QUALITÀ)
In tempi di crisi, la creatività diventa la forza motrice
primaria per il superamento della stagnazione.
Altoitaliano lo ha capito ed è diventato simbolo
dell’innovazione necessaria al cambiamento.
Altoitaliano non è solo una progetto innovativo, ma
una vera e propria comunità che rende possibile
la cooperazione tra commercianti e produttori del
Made in Italy di alto livello, un piano per la riscoperta
e la valorizzazione del glorioso prodotto moda ita-
liano che nel corso della storia è stato omaggiato
e invidiato per qualità, raffinatezza e innovazione.
E proprio una rigorosa produzione italiana diventa
condicio sine qua non per l’affiliazione, con l’inten-
to di stimolare le vendite di prodotti selezionati e di
superare i problemi che la crisi economica ha creato
nel mercato italiano.
Ma come funziona Altoitaliano? Lo staff del pro-
getto sceglie le migliori realtà italiane del campo
abbigliamento e accessori, mettendo a disposizio-
ne piattaforme e-commerce, attività di marketing e
consulenze per ampliare a livello globale il proprio
business. Oltre a questi servizi, Altoitaliano selezio-
na i migliori punti vendita del territorio italiano per
ubicazione (centri storici, culturali e turistici) e per
fama professionale, dove l’azienda affiliata può for-
nire i propri prodotti in conto vendita, rendendo il
processo di vendita fluido e dinamico, e diminuendo
i rischi per entrambe le parti. Dal canto loro, i nego-
zianti sono parte attiva in questo tandem, avendo la
possibilità di partecipare alla scelta dei prodotti e al
miglioramento della rete.
Il supporto di Altoitaliano è a tutto tondo, una rete
che coinvolge tutti gli aspetti della vendita, dai servi-
zi di assistenza commerciale alla promozione: così,
i prodotti, le aziende e i negozi vengono recensiti da
fashion blogger selezionate e competenti o messi in
evidenza nei comunicati stampa mirati,. Inoltre, i so-
cial network diventano vere e proprie piazze in cui
le aziende possono comunicare in modo diretto e
semplice con i propri clienti.
L’occhio di Altoitaliano è attento anche al futuro,
dando infatti la possibilità ai propri affiliati di accede-
re ai curricula di giovani e talentuosi designer e stili-
sti, segnalando in prima persona alle aziende stesse
profili idonei oltre che a fornire assistenza nella deli-
cata fase di startup, creando dunque nuove possibi-
lità e prospettive.
Paolo Galli e Ambra Zavatta, Altoitaliano founders
Blogger Sandra Bacci
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Coming SoonNewBrandsMAURO GASPERI E LA FORTUNA DELLE LIBELLULE
Ci sono parole chiave che si utilizzano sempre quan-
do si descrivono la collezione e le caratteristiche di
uno stilista. Parole che abbiamo sentito e letto mille
volte ma che sono anche, proprio perché note e
riconosciute, quei termini che ci fanno capire la qua-
lità di un prodotto.
Per Mauro Gasperi le possiamo usare tutte: made in
Italy, femminilità, ricerca dei materiali, amore per il
dettaglio. Il Made in Italy è sicuramente il suo vanto
maggiore, ma quello che c’è di singolare è che no-
nostante ciò, i suoi abiti sembrano venire da lonta-
no, da un universo fiabesco quasi, allo stesso tempo
però perfetti per essere indossati in qualsiasi parte
del mondo.
Nato e cresciuto a Brescia, sin da ragazzino è stato
influenzato dall’architettura contemporanea di Fuk-
sas. Ha studiato in un importante istituto di moda, e
ha poi collaborato con uffici stile del calibro di D&G.
Apre la sua prima linea di abbigliamento nel 2008, da
lì in poi la sua carriera è in ascesa. La Camera Nazio-
nale della Moda lo include tra i vincitori del concor-
so Fashion Incubator, dandogli così la possibilità di
entrare nel progetto New Upcoming Designers, e di
sfilare a Milano, Tokyo, Berlino, Mosca, Montecarlo
e Varsavia.
Da subito il suo stile si afferma in maniera molto
chiara: linee geometriche ma che non dimenticano
di sottolineare le sinuosità di una donna che non è
mai scontata nella sua femminilità, che è provocato-
ria ma in maniera elegante.
Quello che più di tutto piace di Mauro Gasperi è la
sua attenzione al dettaglio, oltre che allo stile, come
se le linee dei tessuti dei suoi abiti da sole bastassero
a definirlo e dargli riconoscibilità.
E la conferma di questo concetto arriva anche con
la collezione Primavera/Estate 2015, dove oltre che
con le linee si gioca anche con i colori.
Potremmo quasi dire, come ammirati spettatori, che
il tema della collezione sia “il doppio”; bicolori, doppi
tessuti, arricchiti inoltre da stampe e unione di ma-
teriali diversi.
Un ampio total look che comprende blazer, gon-
ne, abiti, maglieria, felpe, ma anche accessori tra cui
borse, pochette, e cinture.
I colori non sono molti, ma anche questi ben defi-
niti e chiari; cipria, nero, e tonalità pallide del rosa,
dell’azzurro e del verde.
Per quanto riguarda le stampe, sono due quelle che
caratterizzano la collezione: una più complessa, for-
mata da sfumature di colore, l’altra più geometrica,
che a tratti ricorda i movimenti leggeri delle ali di un
uccello.
L’amore che Mauro Gasperi ha per il dettaglio, in
questa collezione si palesa attraverso le decorazioni
e il ricamo sui tessuti, che siano chiffon, organza di
seta o ecopelle. Paillettes, effetti borchie, perline di
vetro di murano.
Altra caratteristica fondamentale è la presenza della
libellula, simbolo di equilibrio, creatività; la si ritrova
sulle maglie e sugli abiti.
Nella cultura giapponese la libellula è un insetto che
rappresenta il successo e la felicità; proprio gli stessi
elementi che, siamo felice di affermare, caratterizza-
no la carriera di Mauro Gasperi.
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Mauro Gasperi Collection A/W 2014
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As a brandEntertainmentSEGA RETRO DEBUTTA NELLA MODA
SEGA, una delle aziende produttrici di videogiochi
più famosa al mondo, dal 1980 rappresenta per tutti
gli appassionati una garanzia di qualità, con il pregio
di aver creato tra i più iconici videogame della storia.
Ad oggi, giochi come Sonic The Hedgehog™, Gol-
den Axe™, Streets of Rage™, sono infatti universal-
mente riconosciuti.
Un successo dovuto in gran parte alla capacità di
Sega di creare personaggi iconici, primo tra tutti
Sonic. Il leggendario porcospino blu, apparso per la
prima volta in Rad Mobile sotto forma di cameo, è
diventato il 23 giugno 1991 il protagonista storico di
Sonic the Hedgehog per il Sega Mega Drive.
Ancora in voga, oggi rappresenta grandi opportunità
di licensing, che ricoprono una vasta gamma di pro-
dotti, come abbigliamento, accessori, oggetti per la
casa, articoli da collezione, e altre novità riguardanti
il publishing.
Plastic Head Distribution ha licenziato prodotti in
tutta Europa, creando una serie di disegni ispirati al
gusto retrò del marchio, che includono Alex Kidd,
disponibile su Truffle Shuffle, e hanno avuto grande
successo anche con le t-shirt ispirate a Mega Drive,
che sono state distribuite in collaborazione con Te-
sco UK.
SEGA ha inoltre collaborato con Insert Coin
Clothing, per la gamma di abbigliamento Classic
Sonic, venduta direttamente sul loro sito web. Le
stampe includono sia riferimenti molto sottili all’uni-
verso Sonic, decifrabili dai più appassionati, sia sce-
ne riconoscibili da chiunque. Tra tutti come esempio
migliore possiamo citare l’abito da donna ispirato a
Casino Nights.
Ma non solo abbigliamento, infatti, come abbiamo
accennato sopra, SEGA arriva anche in libreria. L’e-
ditore inglese Read Only Memory, ha acquisito la
licenza per un libro che racconta la storia delle più
iconiche console SEGA. Il libro, dal titolo SEGA MEGA
Drive/Genesis: Collected Works, è stato presentato
nell’ottobre 2014, e contiene le illustrazioni più ce-
lebri e amate da tutti i seguaci di SEGA, le interviste
ufficiali agli sviluppatori, e informazioni inedite sulle
prossime produzioni.
Il futuro riserva ancora grandi sorprese, se pensia-
mo ai nuovi partner di SEGA; come Level Up, Cook
e Becker Fine Art Prints, che a breve presenteranno i
loro prodotti. Sega inoltre sta sviluppando tante no-
vità basate sul loro catalogo di marchi, ed è ansioso
di ricevere proposte di licensing, proprio come af-
ferma Sissel Henno, Head of Brand Licensing (SEGA
Europa): “SEGA” ha una ricca eredità di videogame,
e grazie ai nostri investimenti nelle nuove tendenze,
saremo in grado di espandere la nostra offerta licen-
sing, “celebrando” così il nostro brand, che riteniamo
essere un “evergreen”.
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&DesignArtILLUSTRAZIONI D’AUTORE: L’ARTE PER TUTTI
Il concetto di arte è da sempre oggetto di discus-
sione. Cos’è “arte”? Questa parola in primo luogo
richiama alla mente grandi pittori e scultori del pas-
sato e del presente, artisti le cui opere sono esposte
nei più importanti musei del mondo. Nonostante le
speculazioni che si possono costruirvi attorno, que-
sto concetto può essere descritto semplicemente
come espressione dell’interiorità dell’artista.
Al giorno d’oggi, l’arte non è più di nicchia, chiunque
può usufruirne e goderne, non solo grazie a riprodu-
zioni fedeli, ma anche grazie al licensing.
L’arte di David Abse si caratterizza per il suo Purple
Cat, un gatto viola ispirato al felino della sua infanzia,
sua ultima creazione. David per le sue creazioni usa
molteplici stili e tecniche tradizionali, ma per Purple
Cat ha usato un iPad, creando così un personaggio
dalle linee e i colori minimali, quasi abbozzati. Pur-
ple Cat è un gatto amichevole con uno sense of hu-
mour tutto suo; Abse ha raccontato le sue avventure
in due libri, dove Purple Cat si ritrova in situazioni
surreali e assurde.
Un’altra artista che si sposa con il licensing è Fati-
me Szaszi, una pittrice di origini ungheresi freelance.
Fatime esprime la sua passione per l’arte con le più
svariate tecniche, olio, matita, carboncino, gesso,
acquerello, inchiostro, fino ai media digitali. Il suo
tratto è deciso ma etereo nel contempo, le figure
appena abbozzate, semplici ma sempre incisive.
La sua poliedricità è subito chiara: Fatime ha nel suo
portfolio copertine e illustrazioni di libri per bambini,
grafiche, editoriali comparsi in noti quotidiani inglesi
come The Guardian. Quando si guardano i suoi di-
segni, le emozioni sono inevitabili.
Ad un tratto ci troviamo in un mondo fatato ma un
po’ diverso da quello canonico: eccoci davanti alle
Wanton Fairies. Le fate create dall’artista Catherine
Daniel non sono gli esseri dei racconti per bambi-
ni, sono fate per adulti: sono ammiccanti, posano in
deshabillé tra fiori, frutta e piante, allusive e malizio-
se, elementi che contrastano con i colori tenui. Con
le loro guance rosse, le fate anticonvenzionali, di
tutte le età, si mostrano con le loro imperfezioni che
le rendono allo stesso tempo umane, naturali, vere.
Per rimanere nel mondo della fantasia, approcciamo
Trina Dalziel, illustratrice e designer londinese d’a-
dozione. Le linee e i colori delicati rendono i suoi
lavori poetici e sognanti ritraendo cavalli che corro-
no al sole, fiori ma anche elementi della vita di tutti i
Purple Cat di David Abse.
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giorni. Trina si diletta anche con la tecnica del colla-
ge, creando composizioni con carta, tessuti e colori
che vengono incorporati come decorazioni nelle in-
cisioni vittoriane, dove personaggi dell’epoca sem-
brano suggerire una storia dietro i loro gesti. Il suo
universo immaginifico si presta bene al licensing,
come confermano i vari prodotti in cui si trovano le
sue illustrazioni.
Arte e licensing è il concept su cui si fonda Studio-
Schiele di Martin Schiele. Il connubio arte-brand è
riuscitissimo nel caso di Schiele. Le sue opere vengo-
no riprodotte in una vasta gamma di prodotti, per un
target trasversale. Guardando le pareti dello stand,
notiamo Lui, un personaggio disegnato a mano con
tratti essenziali, immerso nel colore, un misto tra un
topolino e un Indiano d’America. O disegni a penna
astratti in bianco e nero, dove fantini, danzatori e al-
tre figure prendono vita. Infine, la natura come fonte
di ispirazione: pattern astratti ispirati a fotografie che
riportano fiori e altri elementi naturali.
Con Valerie Valerie, la natura rimane la protagonista
dell’estro artistico, in questo caso di Valerie Carr. Le
tecniche privilegiate sono l’acquerello e l’inchiostro,
ma quando si tratta di ispirazione, anche uno schiz-
zo a biro nell’angolo di un foglio può diventare arte
per Valerie. I suoi disegni sono delicati, uccelli, fiori,
foglie stilizzate dai colori tenui e texture inaspettate.
La sua immaginazione non è rimasta solo su carta:
infatti, le sue illustrazioni sono state trasposte in una
variegata serie di prodotti, dalla ceramica al tessile,
fino alla gioielleria.
Floreal print Linda Wood Trina Dalziel
Trina Dalziel
Trina Dalziel
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ley si è formata a Leeds, per poi fare esperienza con
grandi nomi del design. Nelle ultime creazioni della
collezione British Empire, si possono notare diverse
influenze: pattern che ricordano l’esotico misticismo
dell’india e i suoi colori, e disegni che
portano alla memoria l’estetica ingle-
se tradizionale e un po’ vintage. I fio-
ri sono il motivo ricorrente delle sue
creazioni, siano essi stilizzati o perfet-
tamente definiti, assieme alle tonalità
d’altri tempi, pacate e tenui.
Nell’Art&Design gli stili si mischiano e
ci possono stare anche i lavori di Ma-
rilyn Robertson. In uno studio rurale
al centro dell’Inghilterra, Marylin Robertson dipinge
e crea illustrazioni per prodotti commerciali. Il suo
art brand Catitudes nacque quasi per caso; all’inizio i
protagonisti erano quattro gatti, Jasper, Thomas, Se-
bastian e Leopold. L’influenza Art Déco era evidente
e diversa per ognuno di loro, gatti monocromatici
con lampi di rosso. Dopo il successo iniziale, la serie
di illustrazioni si è estesa fino a comprendere settan-
ta personaggi con il proprio nome e la propria per-
Linda Wood non è solo un’artista, ma anche una
fotografa e una designer. Le sue fonti di ispirazione
sono le campagne del North Essex, in cui vive, ma
anche i luoghi che ama di più visitare, come l’Italia
e il Lake District. Così, i suoi soggetti
sono elementi naturali, floreali, rurali.
Ma non solo: elementi vintage come
biglietti e cartoline del passato, si me-
scolano alle sue illustrazioni. Linda
esprime la sua arte anche con la foto-
grafia, immortalando paesaggi e natu-
ra. I suoi lavori sono molto apprezzati
a livello internazionale, molti sono gli
accordi con importanti aziende inte-
ressante e ammaliate dalle sue opere.
I suoi lavori arricchiscono dunque le case con gam-
me di tessuti e complementi d’arredo, o con tappez-
zerie, poster e quadri che portano un po’ di spirito
naturale in salotti e camere da letto.
E sempre di arte in casa si parla quando si parla di
Occipinti, studio di interior design con sede a Lon-
dra. Ashley McDow, la fondatrice e la mente dietro
Occipinti, ha uno stile inconfondibile e molto talento
che la portano a creare pattern dipinti a mano. Ash-
& DesignArt
stationery products Linda Wood, teNeues Sophie, Occipinti Collection Alderney, Occipinti Collection
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& DesignArtsonalità, e i disegni si sono fatti più sofisticati e com-
plessi. I gatti di Marilyn vanno in vespa, si rilassano
nei café di Parigi, passeggiano per le calli di Venezia,
arricchendo con le loro situazioni una vasta gamma
di prodotti.
Eccoci nel mondo fantastico di Jo Rose e il suo Deer
Little Forest. Jo ha preso ispirazione per le sue illu-
strazioni dal luogo in cui vive, New Forest; i protago-
nisti sono un gruppo di amici, animali e non. Abbia-
mo Forest Flo, il generoso Bodhi the Bear, Rowan the
Philosophical Fox con i suoi taccuini pieni di pensieri,
Barley Crumb the Badger, Fennel & Fig ma la lista è
lunga. I disegni hanno uno stile fiabesco e sono rea-
lizzati con una combinazione di illustrazioni, tecnica
del paper cutting e fotografie, che armoniosamen-
te creano personaggi e ambientazioni fantastiche. Il
mondo immaginifico di Deer Little Forest non solo
è perfetto per articoli stationery&gifts, ma, come di-
mostrano i fatti, lo è anche per il mondo dell’anima-
zione e dell’editoria per bambini.
Anche Belle & Boo è perfetto per i bambini. Man-
dy Sutcliffe, la disegnatrice di Belle & Boo, ha creato
un mondo di innocenza, calore e avventura. I pro-
tagonisti sono Belle, una bimba con il caschetto, e Catitudes di Marilyn Robertson
Jo Rose, Deer Little Forest’s creator Catitudes di Marilyn Robertson, detail
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il suo amichetto Boo, un coniglietto. I due, sempre
assieme, giocano con l’aquilone o a cowboy e india-
ni, siedono sotto il loro albero preferito, o si rotolano
nella neve. Un universo pieno di dolcezza, che sta af-
fascinando i bambini di tutto il mondo con i suoi libri
illustrati, le linee d’abbigliamento e articoli di cancel-
leria e da regalo.
Infine Antonija M., uno studio creativo con base in
Croazia. Qui fa capolino il nuovo character creato
dallo studio: Lil’ Ledy, dallo stile che ricorda quello
giapponese. Il brand ha una sua storia, come tutte le
espressioni artistiche: Lil’ Ledy si ispira a una ragazza,
Leda, che guarda il mondo a modo suo, senza pre-
giudizi, senza stereotipi. La sua concezione della vita
è aperta alla ricerca, all’esperienza, senza paure su-
perflue. Essere felici seguendo i propri sogni, il pro-
prio modo di essere. Questa visione dell’esistenza
costituisce il messaggio principe che il brand vuole
trasmettere, perché l’arte è anche significato.
& DesignArt
Lil’ Ledy by Antonija M Flo Forest, Deer Little Forest
Lil’ Ledy by Antonija M
Lil’ Ledy by Antonija M
Bodhi and Fennel, Dear Little Forest
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Woodland Jelly Walk di Trina DalzielCatitudes di Marilyn Robertson
Victorian Ladies Blossom di Trina DalzielPurple Cat di David Abse
Cat di David AbseCatitudes di Marilyn Robertson
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Il boom dell’economia asiatica, unito alla costante
crescita demografica, e il conseguente aumento dei
negozi hanno portato a un aumento della domanda
di prodotti brandizzati e su licenza, rendendo la re-
gione molto attraente per tutti gli altri marchi inter-
nazionali.
In Asia le vendite al dettaglio di prodotti su licenza,
escluso il Giappone , sono state di 8,7 miliardi dollari
nel 2013. Questo ha portato a una crescita del 6,9 %
a partire dal 2012. A guidare questo sviluppo è sta-
ta la Cina continentale , conquistandosi il primato di
Paese con la più rapida crescita del mercato dei beni
concessi in licenza.
Chiaramente l'Asia è un mercato in rapido aumen-
to, dove il mercato della Cina continentale svolge un
ruolo.
In questo quadro Hong Kong rappresenta il centro
dove convergono tutti coloro che prendono le de-
cisioni chiave per fare acquisti. La sua forte politica
sulle proprietà intellettuali e sugli affari legali, i suoi
servizi in ambito finanziario, hanno fatto sì che fosse
considerato il posto migliore in cui occuparsi e par-
lare di licensing.
La buona connessione con aziende di tutto il mon-
do, e la profonda esperienza e conoscenza del set-
tore, rendono gli agenti di Hong Kong la ragione per
cui molti licenziatari esteri si recano nella città per
cercare partner ed espandere il loro business.
Una delle principali motivazioni del successo del
mercato di Hong Kong nel campo del licensing è
l’ Hong Kong International Licensing Show.
L’HKILS è diventato uno dei più importanti show di
licensing a livello globale, con oltre duecentosettan-
ta espositori e con una proposta di più di ottocento
marchi e properties, inclusi i più interessanti brand e
properties del momento, come Angry Birds, Dora-
emon, Warner Bros, Fox, Paul Frank, e SpongeBob-
solo per citarne alcuni - che attraggono oltre diciot-
tomila clienti provenienti da cento paesi diversi.
Oltre al licensing lo show promuove e aiuta i desi-
gner locali con la “Hong Kong Creative Gallery”, at-
traverso l’espansione della “Art Licensing Zone” in cui
sono esposti molti prodotti tra merchandising e im-
magini di arte, inclusi brand famosi come National
Palace Museum o Van Gogh. Esistono anche altre
zone tematiche come quella dello Sport, del Lifestyle
o del Fashion, con la speranza di creare opportunità
diverse per diversi clienti.
Anche se i padiglioni più grandi in termini di dimen-
sioni sono quelli di Giappone , Corea, Malesia , Taiwan
e Thailandia, sono la Cina e l’Italia i nuovi Paesi sotto
la luce dei riflettori.
L’ ’HKILS si svolge in concomitanza con la Hong Kong
Toys e Games Fair, la più grande fiera del giocattolo
in Asia , la Hong Kong Baby Products Fair e l' Hong
Kong International Stationery Fair, che complessiva-
mente ha richiamato quasi 2.900 espositori e più di
106.000 acquirenti, fornendo ampie opportunità di
collaborazione intersettoriale e di partenariato.
Per l’Italia una delle aziende presenti e di maggior
successo è sicuramente Lamborghini, la marca d’au-
to sportive più desiderate di sempre. Macchine dal
design eccezionale , perfetto, arricchito da tecno-
logie d'avanguardia. E la brand extension effettuata
OnFocusHONG KONG INTERNATIONAL LICENSING SHOW 2015
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dall’azienda racchiude gli stessi valori. Tutte le attività
e i prodotti collegati al brand hanno la stessa attitu-
dine, le stesse caratteristiche. I licenziatari sono mol-
to interessati al marchio. I prodotti su licenza sono
un successo perché riflettono la filosofia delle auto-
mobili, e questo viene da un’attenta collaborazione
con i licenziatari, così come da una meticolosa scel-
ta dei partner. Oltre ai modellini delle auto, e ai video
games, che sono le declinazioni più classiche, sul
mercato sono presenti prodotti di lusso, che con il
tempo sono divenuti molto popolari, come il profu-
mo Lamborghini, o come gli abiti della linea fashion.
Scopo del brand è comunicare la sua forza in fatto
di stile, materiali, design all’avanguardia, attraverso la
collezione di accessori.
Il mercato asiatico è il prossimo canale che Lambor-
ghini utilizzerà per la Collezione Automobili. L’ob-
biettivo è incrementare il business mantenendo l’alta
qualità e la posizione del brand; Lamborghini ha il
“lusso” come valore principale, e questa è una carat-
teristica da tutelare.
Il mercato asiatico è molto importante per Lambor-
ghini, i suoi prodotti licenziati hanno la forza e l’inte-
grità per far parte di questo mondo esclusivo, dove
sono presenti con degli store già molti altri marchi di
automobili di lusso.
Nonostante la forza del brand renda semplice entra-
re in contatto con importanti licenziatari, Lambor-
ghini crede che sia fondamentale non “sovrappo-
polare” il marchio, riponendo molta attenzione nella
selezione, anche con lo scopo, ovviamente di non
danneggiarne l’immagine.
Ci spostiamo dal settore del lusso ma rimaniamo
sempre sulla bellezza e la creatività.
Parliamo di Valentina, e delle oltre seimila tavole
create da Guido Crepax, che forte di esperienza, ca-
pacità e successo, si appresta ad entrare sui mercati
dell’Est.
Un bacino di fantasia e raffinatezza, da cui le indu-
strie possono attingere per creare atmosfere moder-
ne.
I principali interessati sono coloro che pongono
come prima caratteristica del loro brand l’eleganza. I
settori coinvolti sono molteplici: dal largo consumo
popolare al lusso personale, fino a nicchie più picco-
le, anche b2b.
Per la prima volta Brands Box ha organizzato in oc-
casione di questa manifestazione il primo collettivo
italiano presente ad un evento licensing asiatico,
certi dei potenziali sviluppi in questa regione.
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