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Via Carducci, 4 - 56028 San Miniato (PI)shalom@movimento-shalom.org
www.movimento-shalom.org
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PRESENTAZIONEQuesto è il nostro terzo bilancio sociale. Dalla sua lettura
emerge il nostro crescente impegno nella scuola di pace in
Italia e all’estero e nella cooperazione autosostenibile. In
una fase economica difficile, nella quale i fondi pubblici
destinati al sociale diminuiscono e le risorse delle famiglie
sono sempre più risicate, abbiamo comunque visto cresce-
re le adozioni a distanza ed abbiamo tenuto nelle raccolte
fondi.
Il 2010 ci ha visti impegnati, soprattutto, nel rafforzare i
progetti di imprenditoria etica da svilupparsi in Burkina
Faso.
Questo bilancio sociale si caratterizza per la raccolta del-
le numerose testimonianze di volontari che sono i garanti
della serietà con la quale Shalom opera sia nel campo della
scuola di pace sia nella cooperazione. Abbiamo mantenu-
to la stessa divisione degli anni passati in quattro capitoli:
• IDENTITA’
• PORTATORI D’ INTERESSE
• ATTIVITA’ SVOLTE
• DATI ECONOMICI E FINANZIARI
Gabriella Messerini
donna burkinabè - di Pino Bertelli
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ragazzo burkinabè - foto di Pino Bertelli
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L’esperienza e l’intuito di alcuni specialisti in agronomia del nostro Movimento hanno dato vita, nell’anno 2010, ad un nuovo pro-getto agro-alimentare in Burkina Faso che ha una triplice valenza: morale, sociale e politica.Si tratta della coltivazione della Jatropha curcas che permetterà di produrre un olio vegetale utilizzabile come combustibile per generare energia, ma che può essere impie-gato anche per scopi alimentari. Fra i filari di quella pianta, i contadini potranno colti-vare sesamo, arachidi e miglio per i bisogni delle proprie famiglie ed eventualmente per venderli ad altri. In Italia la s.r.l. “Aria pulita” ha aperto una cordata per garantire copertura finan-ziaria con l’aiuto di fondazioni, bandi inter-nazionali, donazioni private, un finanziamen-to bancario ed il contributo di un partner industriale. Per tutti ci sarà un sicuro ritorno d’immagine e per alcuni un eventuale e giusto ritorno economico quando la pro-duzione sarà a regime.In Burkina Faso agirà un’impresa locale, controllata da Shalom, la quale acquista il raccolto ad un prezzo prefissato, investe capitali e fornisce ai contadini consulen-
za, credito, sementi, fertilizzanti e servizi. In questo modo i componenti di almeno 300 famiglie avranno la certezza di potersi alimentare.Il Movimento Shalom si rende garante dell’iniziativa e prosegue nell’intento di svi-luppare un’imprenditoria etica che consen-ta di migliorare il tenore di vita delle per-sone che vivono in zone semidesertiche, nel rispetto dei loro costumi e senza alcun impatto ambientale negativo.Il governo burkinabé viene coinvolto nell’iniziativa e collabora con le imprese ed i coltivatori, memore dell’enorme succes-so avuto dalla coltivazione dei fagiolini e del riconoscimento che quel progetto ha avuto in campo internazionale.Vengono così realizzati i tre valori del progetto. Quello morale, perché si lavora in assoluta trasparenza, rispettando l’am-biente e valorizzando tutti quelli che sono coinvolti in questa nuova avventura. Even-tuali profitti saranno contenuti e potranno essere reinvestiti in altre iniziative.Quello sociale, dal momento che la gente sarà invogliata a coltivare la terra del villag-gio natale, senza essere tentata da perico-losi trasferimenti nei grossi centri urbani
LETTERA DEL PRESIDENTEnei quali disperdere se stessa o la pro-pria identità; i contadini e le loro famiglie avranno cibo a sufficienza e ritorneranno a vedere la loro terra verde come una volta.Quello politico riguarda un nuovo modo di intendere la cooperazione: non più risorse finanziarie a fondo perduto, ma investimen-ti mirati a coinvolgere governi e popolazioni che impegnano le proprie capacità e si pro-digano per realizzare nuove forme di svilup-po, aiutati in questo anche da quelle figure dirigenziali che nei prossimi anni usciranno dai corsi di formazione universitaria della “Laafi Roogo”.In questo modo si mettono in atto gli ideali che animano il Movimento Shalom: donare il proprio talento agli altri affinché possano realizzarsi come persone dignitose e partecipare al raggiungimento dell’armonia e della pace sul tempestoso pianeta terra.
Andrea Sansevero
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INDICEPRESENTAZIONE
LETTERA DEL PRESIDENTE
CAPITOLO 1 IDENTITA’
1.1 La missione, i valori, la strategia
1.2 La nostra storia
1.3 Gli organi istituzionali
1.4 La struttura operativa
1.5 La struttura organizzativa
1.6 Realizzazione delle prospetti-
ve previste nel bilancio 2009 per
l’anno 2010
1.7 Prospettive di sviluppo per l’an-
no 2011
CAPITOLO 2 PORTATORI D’INTE-
RESSE
2.1 Relazione con i portatori d’in-
teresse
2.2 Soci
2.2.1 I soci volontari
2.3 Dipendenti e collaboratori
2.4 Referenti internazionali
2.5 Beneficiari finali
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PAG. 4
PAG. 7
PAG. 8
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2.6 Fornitori e partner
CAPITOLO 3 ATTIVITA’ SVOLTE
3.1 Scuola di pace e cooperazione
internazionale
3.2 Scuola di pace
3.3 La cooperazione internazionale
3.3.1 La nostra strategia proget-
tuale
CAPITOLO 4 DATI ECONOMICI E
FINANZIARI
4.1 Introduzione al bilancio
4.2 Prospetto sintetivo
4.3 Quello che i numeri non dico-
no
4.4 Composizione delle entrate e
incidenza dei costi di gestione
4.5 Incidenza dei costi di gestione
4.6 Entrate scuola di pace
4.7 Entrate cooperazione interna-
zionale
4.8 Il 5 per mille
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Foto di Pino Bertelli, Pierpaolo Pernici, Chiara Baldini e foto archivio Shalom
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CAPITOLO 1IDENTITA’
donna etiope - foto di Pino Bertelli
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Sono 36 le candele che, quest’anno, Shalom ha messo sulla torta per festeggiare la sua attività di educazione e di cooperazione internazionale.
Da un’intervista al fondatore Don Andrea Cristiani“Si può stilare un elenco dei principi su cui si basa Shalom?
Primo:il Movimento diffida del consumismo esasperato dei nostri paesi
e si propone di mettere in guardia il Terzo mondo dalla tentazione di
cadere nello stesso errore.Secondo: Shalom si sta impegnando in una de-
nuncia severa nei confronti di un mondo dove la ricchezza è concentrata
nelle mani di pochi. Terzo: lottiamo per l’abbattimento delle barriere che
dividono gli uomini, per una più giusta ridistribuzione dei beni, per il
raggiungimento di una progressiva riduzione delle armi.”
Nel perseguire la sua missione Shalom si ispira ai valori della fratellanza, solidarietà, condivisione e giustizia.
Il metodo di intervento che Shalom ha scelto si basa sul riconoscimento ed il rispetto dei diritti umani, sulla valutazione concreta di attuazione dei
progetti e del loro proseguimento nel tempo e sull’autodeterminazione delle popolazioni indigene. Il Movimento opera in Italia e nel Mondo con il
metodo del partenariato, fondando sezioni Shalom in loco rette da referenti affidabili, motivati, efficienti e formati. Sono questi referenti, costantemente
monitorati da collaboratori esterni e volontari italiani esperti nelle varie discipline, che gestiscono e garantiscono la realizzazione dei progetti.
1.1 LA MISSIONE, I VALORI, LA STRATEGIA
Don An-drea Cri-stiani - foto di Pino Bertelli
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1974 - 1986Il Movimento Shalom nasce nel 1974 a Staffoli, nel comune di Santa Croce
Sull’Arno (Pisa) diocesi di San Miniato per iniziativa di un giovane sacerdote
Andrea Pio Cristiani.
Il nome fu scelto alla fine degli anni ‘70. Letteralmente, il termine ebraico
“Shalom” si traduce con Pace, ma limitandosi a questo si rischia di perderne
il vero significato. A spiegarlo è Don Donato Agostinelli uno dei primi ragazzi
del Movimento :
“Era necessario un nome che esprimesse ciò che era successo den-
tro di noi, che manifestasse i nostri obiettivi: la fratellanza, il dis-
senso dalla guerra intesa come la più grande delle follie. Doveva
riassumere la nostra consapevolezza di essere parte della famiglia
umana, dove la diversità emerge come reciproco dono del patri-
monio genetico, della storia personale, delle culture di cui siamo
figli.”
1987 - 1999Alla fine degli anni ‘80 prende corpo l’attività di cooperazione mediante i
primi viaggi umanitari. Negli anni ‘90 nasce il progetto scuola di pace e si
moltiplicano gli aiuti ai paesi in via di sviluppo.
2000 - 2009In questi anni si registra un forte incremento della compagine sociale. Cresco-
no le collaborazioni con le scuole, gli enti privati e le istituzioni. I progetti di
cooperazione divengono più strutturati e strutturali e gestiti direttamente dai
referenti Shalom all’estero.
1.2 LA NOSTRA STORIAIL 2010In quest’anno Shalom raggiunge i 20.880 soci, sparsi in 24 paesi dell’Europa,
dell’Asia, dell’America Latina e dell’Africa. In questo continente nel 2010 le
sezioni territoriali rafforzano la loro organizzazione e riescono a coinvolgere
1.700 volontari nelle attività di educazione, sensibilizzazione ed informazio-
ne sui valori, sulla missione e sulla strategia di Shalom. Don Andrea Cristiani,
il fondatore del Movimento, unico relatore italiano, viene invitato a Ouaga-
dougou, in Burkina Faso, al Congresso Mondiale dell’UCIP.
Il 2/08/2010 una delegazione Shalom compie una missione esplorativa in Se-
negal per progettare rapporti di cooperazione autosostenibile.
Nella primavera estate si sviluppa la filiera dell’agro-combustibile in Burkina
Faso.
Sempre in quest’anno si svolgono attività in favore della Terra Santa;
vengono promossi 2 pellegrinaggi ai quali partecipano più di 100 persone e si
contribuisce alla costruzione di una cisterna di acqua con impianto di irriga-
zione e canalizzazione del seminario di Bad Jala a Betlemme.
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20.880 i soci
1.050 i volontari in Italia
1.700 i volontari in Africa
24 le nazioni dove Shalom è presente
4 i continenti dove Shalom è presente
25 i progetti di cooperazione interna-
zionale
220 i giovani partecipanti ai cam-
peggi estivi
2.000 i ragazzi incontrati nelle
scuole
11.000 le persone coinvolte negli
eventi nazionali
9 i viaggi di conoscenza ed esperienza
150.000 i beneficiari dei progetti
3.600.000,00 euro i fondi rac-
colti
8.822 i bambini sostenuti a distanza
58.789,00 euro i prestiti erogati
con il microcredito
5 le adozioni internazionali concluse
I NUMERI DI SHALOM ANNO 2010ragazza burkinabè - foto di Pino Bertelli
10bambini burkinabè - foto di Pierpaolo Pernici
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Shalom ai fini della gestione della scuola di pace e della cooperazione internazionale si avvale dei seguenti organi istituzionali:
ASSEMBLEA DEI SOCI - “ organo sovrano le cui decisioni obbligano i soci.”
Nel 2010 si è riunita 1 volta. Hanno partecipato agli incontri mediamente 47 soci.
CONSIGLIO DI INDIRIZZO - “Il consiglio d’indirizzo è formato dal responsabile di ciascuna commissione, dai referenti delle sezioni territoriali, dal
presidente, dai vice presidenti, dal segretario, da un delegato del consiglio economico.”
Attualmente è composto da 86 soci presenti a vario titolo.
Nel 2010 si è riunito 2 volte. Hanno partecipato agli incontri mediamente 35 soci .
PRESIDENTE E UFFICIO DI PRESIDENZA - “Il presidente è il legale rappresentante dell’associazione e massimo organo, viene eletto dal consiglio
d’indirizzo. L’ufficio di presidenza ha poteri decisionali.”
L’ufficio di presidenza attualmente è composto da 6 soci.
Nel 2010 si è riunito 4 volte.
CONSIGLIO ECONOMICO - “Ha la funzione di predisporre il bilancio consuntivo e
preventivo.”
Attualmente è composto da 7 soci e 3 sindaci revisori.
Nel 2010 si è riunito 3 volte.
COLLEGIO SINDACALE - “La gestione economica dell’associazione è controllata da un Collegio dei revisori, costituito da 3 membri, eletti ogni 3
anni, rieleggibili, dall’assemblea dei soci. Partecipano agli incontri del consiglio economico.”
1.3 GLI ORGANI ISTITUZIONALI
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Fanno parte della struttura operativa i di-pendenti e i collaboratoridel Movimento :
IN ITALIALUCA GEMIGNANI, KATIA CENTRONE, FEDERICO ARRIGHI,
LUCA TESTI, CHIARA BALDINI, ANDREA TAMBURINI, SIMO-
NA GIUNTINI, GIUSEPPINA LOPARDO, BARBARA GUER-
RUCCI
ALL’ESTEROBURKINA FASO :
JONAS HAMIDOU GUIATIN, SABINE ZONGO, EDOUARD
MINOUNGOU, JEAN PAUL MONE, PASCALINE OULENE
UGANDA :
LEONARD KAwUMA
ETIOPIA:
PAOLO CANEVA
R.D. CONGO:
JOSEPH MASUMU NZIMBALA
“Shalom risponde veramente ai
bisogni del Burkina Faso, proponen-
do non solo adozioni a distanza ma
progetti di cooperazione come il
Centro Maternità a Koupela dove si
assistono le mamme che altrimenti
partorirebbero per strada, un altro
progetto ben avviato è il Microcredi-
to alle donne per sostenere piccole
attività lavorative.”
Suor Sabine
1.4 LA STRUTTURA OPERATIVA
Foto. Suor Sabine Kima - foto di Pier-paolo Pernici
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Shalom è strutturato in Italia e all’estero in sezioni o gruppi e in commissioni operative. Inoltre sono presenti singoli volontari che rappresentano
localmente il Movimento e ne promuovono le attività e i progetti.
1.5 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
LE SEZIONI TERRITORIALISono gruppi di volontari , in Italia e all’estero, strutturati che portano avanti le attività ed i progetti della scuola di pace e della cooperazione
del Movimento
ITALIA ESTEROPIEMONTE : Andezeno (Torino) ANGOLA : Luanda
TOSCANA : Bientina (Pisa), Cerreto Guidi (Fi-
renze), Firenze, Forcoli (Pisa), Fucecchio (Firen-
ze), Marcignana (Firenze), Pisa, Ponsacco (Pisa),
Pontedera (Pisa), Prato, San Miniato (Pisa),
Scarperia (Firenze), Staffoli (Pisa), Valdarno
BURKINA FASO : Ouagadougou, Fada
N’Gourma, Koupela, Dorì, Dedougou, Koudou-
gou, Bobo Dioulasso, Nouna, Gorom Gorom
PUGLIA : Merine (Taranto), Monopoli (Bari),
Mottola (Taranto), Taranto
CONGO BRAZZAVILLE : Brazzaville
CAMPANIA : Caselle in Pittari (Salerno), Napoli BENIN : Lokossa
EMILIA ROMAGNA : Bologna ETIOPIA : Emdibir
KENYA : Nairobi, Bugnore
REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO:
Kinshasa, Butembo, Nsioni
TOGO : Lome
UGANDA : Mithiana, Kampala
SENEGAL : Dakar
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“Siamo particolarmente soddisfatti -afferma Katia
Centrone responsabile del gruppo giovani Shalom
di Taranto(in foto)- perchè abbiamo raggiunto nelle
ultime settimane 30 adozioni a distanza.
Inoltre grazie alla partecipazione numerosa alla
cena di Natale, è stato possibile raccogliere 900
euro inviati subito alla nostra referente in Burkina,
Suor Sabine, che ha potuto così organizzare una
grande cena natalizia alla mensa di Tampouy dove
aumenta ogni giorno il numero di bambini da sfa-
mare.
Le suore con il denaro restante si sono poi prodiga-
te per portare riso e miglio alle tante famiglie che
vivono alla periferia della città e che non possono
recarsi alla mensa.”
9 gennaio 2010
Valerio De Cataldis e Katia Centrone - foto di Chiara Baldini
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“La commissione “edile” del Movimento Shalom è formata da 6 volontari,
architetti ed ingegneri, che mettono a disposizione le proprie competen-
ze per la valutazione tecnica degli interventi che l’associazione realizza
nei paesi con cui coopera. L’attività della commissione è importante sia in
fase di valutazione da parte degli organi collegiali della fattibilità dei pro-
getti sia in fase di realizzazione per garantire il buon andamento dei lavori.
I membri della commissione si rapportano direttamente con i referenti
all’estero collaborando con loro sia nella fase progettuale che in quella
esecutiva. Inoltre verificano direttamente lo stato di avanzamento degli
interventi mediante viaggi volti al monitoraggio e controllo degli stessi. E’
stata formalizzata la collaborazione con l’Università degli Studi di Pisa per
lo svolgimento di tirocini presso la nostra associazione.
Nel 2010 i tecnici della commissione si sono concentrati prevalentemen-
te sulla realizzazione del progetto Amahoro in Burundi, che ha visto la
costruzione di un’Uiversità della Pace in uno
dei paesi nevralgici per gli equilibri socio-politici
dell’intero continente Africano. La realizzazione
ha visto l’utilizzo di materiali e tecnologie di alta
qualità, che si sono sposati con le tecniche locali
e che daranno garanzie sulla durata dell’inter-
vento e sulla funzionalità degli spazi realizzati.”
Testimonianza dell’ Arch. Bellarmino Bellucci volontario della Commissione Edile e Vice Pre-sidente Shalom
LE COMMISSIONIsono gruppi di volontari che seguono
settori specifici di interventoADOZIONI INTERNAZIONALI
ARTISTI PER LA PACE
BURKINA FASO
COMUNICAZIONE
DIRITTI UMANI
EDILE
EVENTI
GIOVANI
SCUOLA
SVILUPPO AGRICOLO
UGANDA
SANITA’
Luca Lastri, Paolo Posarelli, Bellarmino Bellucci, Don Donato Agostinelli - foto archivio Shalom
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Ciao,
il mio nome è Samuele, mi sono avvicinato al Movimento
Shalom nel 2007 non per un caso diciamo… “fortuito”, ma
per chi come me crede, per grazia di Dio. I miei primi pas-
si all’interno del Movimento sono iniziati dopo un viaggio
umanitario in Burkina Faso. Il popolo burkinabè mi ha aiutato
a vedere il mondo sotto un’altra prospettiva. Decisamente
migliore e con più ottimismo. Sono riuscito a percepire nei
loro occhi, il vero significato di ultimo, di fratello più piccolo.
Tuttavia, essere un appartenente al Movimento Shalom, non
significa necessariamente andare fisicamente nei luoghi come
turista responsabile o come volontario per una qualsiasi mis-
sione. L’essere Shalom vuol dire accorgersi che viviamo in un
mondo crudele che investe in armamenti e divisioni anziché
nell’istruzione, nella sanità, nei diritti umani, nella PACE. L’es-
sere Shalom è mettersi a disposizione di qualsiasi bisognoso
con il sorriso sulle labbra. Il premio per il nostro volontariato
è già nell’essere contraccambiati con un semplice, gratui-
to, sorriso e la consapevolezza di aver lottato per la PACE e
l’uguaglianza nel mondo.
Testimonianza di Samuele Giachè
Samuele Giachè - foto archivio Shalom
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REFERENTI TERRITORIALIIn alcune città e paesi di Italia e del Mondo abbiamo singoli volontari che rappresentano localmente il Movimento e ne promuovono le attività ed i progetti.
Abbiamo referenti in : ITALIA ESTEROTOSCANA : Castelfiorentino (Firenze), Castel-
franco di Sotto (Pisa), Empoli (Firenze), Pistoia,
Capannoli (Pisa), Montaione (Firenze), Monte-
calvoli (Pisa), Capanne (Pisa), Montopoli (Pisa),
Orentano (Pisa), San Vincenzo (Livorno), Por-
toferraio (Livorno), Quarrata (Pistoia), Rignano
Sull’Arno (Firenze), San Romano (Pisa), Santa
Croce Sull’Arno (Pisa), Sieci (Firenze), Siena, So-
vigliana (Firenze), Piombino (Livorno), Viareggio
(Lucca), zona Valdarno, Arezzo.
INDIA : Kerala, Kochi, Archama
SARDEGNA : Cagliari, Stintino (Sassari) ARGENTINA : La Rioja
LOMBARDIA : Milano ERITREA : Asmara
BURUNDI : Ngozi
EGITTO : Assiut
TUNISIA : Tunisi
IRAQ : Mossul
PAKISTAN : Lahore
PALESTINA : Betlemme
BOSNIA : Sarajevo
BANGLADESH : Dacca
NIGER : Niamei
SUDAN : Yambio
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1.6 REALIZZAZIONE DELLE PROSPETTIVE PREVISTE NEL BILANCIO 2009PER L’ANNO 2010
PROSPETTIVE REALIZZAZIONE VALUTAZIONE
Attivare nuove sezioni Shalom in Italia ed all’Estero
E’ nata 1 nuova sezione in
Italia e 1 in SenegalBuono
Affermare il primato dellacultura e della formazione ai
valori Shalom
E’ stata inaugurata l’università di agronomia e diritto in
Burkina Faso. L’università in Burundi non è
stata terminata.
Soddisfacente
Ampliare il numero dei paesi dove svolgere le adozioni
internazionali.
Le attività di accreditamento nella Repubblica Democratica
del Congo e in Etiopia sonoandate avanti con molte
difficoltà
Non soddisfacente
Attivare almeno 2 nuoviprogetti di Cooperazione
E’ stato acquistato il terreno per il Progetto La Casa di Giacomo in Togo e avviati i lavori per la Banca dei Cereali in Burkina
Faso
Buono
Promuovere le adozioni adistanza
Si sono attivate delle campagne di sensibilizazione a carattere
localeAppena soddisfacente
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Consolidare le atti-vità delle sezioni e aprirne di nuove promuovendo la
nascita di 2 se-zioni in Italia e 1 all’estero
COME Ampliare il nume-ro dei paesi dove svolgere adozioni internazionali Ottenere il ricono-
scimento per opera-re nella Repubblica Democratica del Congo
Sviluppare il credito come strumento di solidarietà Avviare 2 nuovi pro-
getti di cooperazione sostituendo la dona-zione a fondo perdu-to con un credito di solidarietà
Intensificare il lavoro di educa-zione e formazio-ne soprattutto dei giovani
Incrementare il nu-mero dei campi estivi. Qualificare e formare gli educatori italiani e internazio-nali
Migliorare l’infor-mazione e la co-municazione Adottare un piano
di comunicazione esterna per raffor-zare l’immagine e l’operato Shalom
1.7 PROSPETTIVE DI SVILUPPO PER L’ANNO 2011
COME
COME
COME
COME
20bambini Casa Matteo - foto di Pierpaolo Pernici
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CAPITOLO 2PORTATORI
D’INTERESSE
donna burkinabè - foto di Pino Bertelli
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Nel Movimento i portatori d’ interesse ( stakeholder) sono individui e gruppi, aziende private e
pubbliche, enti e istituzioni, comunità locali italiane e straniere, sono i lavoratori dipendenti e i
collaboratori, i fornitori, i beneficiari e i beneficiati, sono la comunità e la collettività in genere,
l’opinione pubblica, i soci e i volontari, insomma tutti coloro che a vario titolo sono coinvolti
nell’attività di Shalom.
Il collante che lega gli stakeholder tra loro e col Movimento è rappresentato
dall’ “idem sentire” nei confronti dei valori della pace e della solidarietà.
In questo capitolo verranno presentati gli stakeholder direttamente coinvolti nell’attività Shalom.
2.1 RELAZIONE CON I PORTATORI D’INTERESSE
SOCI
DIPENDENTIE
COLLABORATORI
REFERENTIINTERNAZIONALI
COOPERATIVE
BENEFICIARI FINALI
FORNITORI
PARTNER
23
Soci 20.880In Italia 11.130
All’Estero 9.750Donne 12.450Uomini 8.430
2.2 SOCI
SOCI
I SOCI SI DISTINGUONO IN :
• volontari : coloro che in maniera continuativa lavorano per gli
ideali del Movimento;
• sostenitori : tutti coloro che hanno un’adozione a distanza o
internazionale e coloro che hanno contribuito economicamen-
te alla realizzazione di un progetto e/o di un’ attività.
• onorari : coloro che per meriti culturali, umanisti, scientifici
hanno contribuito allo sviluppo ed alla promozione del Movi-
mento.
24
SOCI
Shalom è un’associazione di volontariato e come taleil suo capitale inestimabile sta proprio nei suoi volontari.
Le attività di volontariato si possono distinguere in tre aree: volontariato in Italia, internazionale ed all’estero.
2.2.1 I SOCI VOLONTARI
Foto: Musical Pinocchio interpreta-to dai Giovani Shalom - foto archi-vio Shalom
25
SOCI
VOLONTARI IN SEDE
Sono coloro che svolgono, con
regolarità, un lavoro di supporto
ai dipendenti e ai collaboratori
del Movimento.
VOLONTARI IN ITALIA
I volontari sparsi in tutta Italia svolgo-
no varie attività, dal sostegno ad eventi
nazionali, all’organizzazione di mo-
menti
di riflessione e conviviali in loco,
dalla diffusione degli ideali Shalom,
alla formazione ai valori della pace e
solidarietà,
dalla promozione di progetti di coo-
perazione al loro sostegno grazie alle
varie competenze professionali.
NUMERO
1.031
NUMERO ORE LAVORATE/ANNO
21.100
VALORE STIMABILE
pari a 11 dipendenti a tempo pieno per
un valore do 305.950,00 euro
NUMERO
19
NUMERO ORE LAVORATE/ANNO
4.275
VALORE STIMABILE
pari a 2 dipendenti a tempo pieno e 1
dipendente part-time a 10 ore setti-
manali per un valore di 61.988,00
infiorata a Fucecchio - foto archivio Shalom
Dell’area del volontariato italiano fanno parte i volontari in sede e i volontari che, a qualsiasi titolo, partecipano alla diffusione degli ideali Shalom e
alla realizzazione di eventi per promuovere i progetti.
26
“Condivido gli ideali Shalom da
quando, ormai 23 anni fa, ho co-
nosciuto Don Andrea il fondatore
del Movimento. Il mio volontariato
lo svolgo a San Miniato, nella sede
centrale, accanto ai collaboratori
assunti da Shalom. Svolgo mansio-
ni di varia natura che vanno dalle
traduzioni in lingua francese, all’at-
tività di segreteria, dalle attività
manuali ad un lavoro di supporto
all’ufficio Adozioni Internazionali.
In questi anni ho potuto vedere
con quale serietà, competenza e
scrupolo vengono gestite le “cose”
del Movimento.”
Testimonianza di Lida Remorini volontaria in sede
“ ... 35 anni di appartenenza al
Movimento, 35 anni di incontri.
Dunque sono Shalom da sempre
e questa esperienza mi ha accom-
pagnato in tutte le fasi della mia
vita, mi ha sostenuto, mi ha cam-
biato, mi ha sorretto nei momenti
più tristi, mi ha regalato gioie ed
emozioni vere. Mi ha consentito di
fare tanti incontri ed io per natura
molto timido ogni volta mi sono
sentito arricchito, cresciuto, ho
cercato di imparare a vedere nella
diversità dell’altro una ricchezza e
non un pericolo.”
Testimonianza di Marco Bimbireferente della sezione di Forcoli (Pi)
“Lavorare per Shalom mi fa piacere perchè penso di aiutare le po-
polazioni molto povere e così contribuire ad alleviare un pò della
loro sofferenza. Molti amici e conoscenti credono in quello che sto
facendo e mi seguono.”
Testimonianza di Vilma Tosarelli referente della sezione di Bologna
TESTIMONIANZEVOLONTARI
27
Moreno Chiarugi e bambini burkinabè - foto di Pierpaolo Pernici
28
XXXV FESTA DELLA PACE1° Maggio 2010Collegalli - Montaione (Firenze) - località dell’evento
58 volontari
700 persone coinvolte
SOCI
XXXV FESTA DELLA MONDIALITA’8 Dicembre 2010Prato - località dell’evento
36 volontari
300 persone coinvolte
MELE PER LA PACE 201030-31 ottobre 6-7 novembreNelle maggiori piazze d’Italia e in alcuni ipermercati Unicoop Firenze e Unicoop Tirreno
165 volontari
oltre 10.000 persone coinvolte
Dove vanno a finire i soldi della cooperazione
internazionale?
XXXVI FESTA DELLA MONDIALITà8 Dicembre 2010 - Prato
Sa la San t ’Ago s t ino - P. z za San t ’Ago s t ino
Ore 15.30 Saluti delle autorità
Introduzione della conferenzaAndrea Sansevero
presidente Movimento Shalom
Interventi di:
Sandro Cappelletto giornalista La Stampa
Pap Diawcooperante Senegal
Intermezzo musicale del gruppo KOMASSà
Africain percussion dance Danze e ritmi dell’Africa occidentale
Lucia Ferrari giornalista RAI
Simon Mbatshi Batshia Governatore Bas-Congo
Moderatore
Andrea Pio Cristianifondatore di Shalom
mele della pace
Nelle piazze e nei supermercati della tua città
30-31 Ottobre 2010
www.movimento-shalom.org
6-7 Novembre 2010
Il ricavato sarà devoluto per la realizzazione del progetto Amahoro,una università in Burundi
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Viaggi di EsperienzaIl Movimento Shalom offre l’opportunità a chiunque voglia fare un’esperienza di volonta-
riato in un paese in via di sviluppo, di prestare la propria opera, a seconda delle proprie
competenze, nei vari progetti di cooperazione.
Nel 2010 sono stati fatti 4 viaggi dando la possibilità di vivere questa esperienza a 14 volon-
tari. Permanenza: da un minimo di 20 giorni a un massimo di 3 mesi. Paesi: Burkina Faso,
Etiopia, Uganda, Benin.
“ Siamo già alla terza missione oculistica a Léo in Burkina Faso e mi piace darne notizia.
Questa missione aveva come protagonisti tre oculisti con una infermiera ferrista e un ortottista, che sono
partiti il 28 maggio 2010 e sono rientrati il 10 giugno 2010.
Due anni fa il nostro amico oculista Dott. Roberto Caputo ha avuto l’iniziativa, in seno al Movimento
Shalom, di avviare un ambulatorio di oculistica a Léo in Burkina Faso.
L’attività si svolge presso il poliambulatorio Centre de la santè e de la promotion sociale delle suore SIC e ha lo scopo principale di operare le persone affette
da cataratta che è una delle cause di cecità più diffu-se.
Anche questa missione è stata efficace, ridando la luce a circa una sessantina di persone cieche da
anni. Abbiamo provato una soddisfazione professio-nale e umana inaspettata e l’esperienza ci ha messi anche questa volta di fronte ad un sentimento che sempre si prova in Burkina: una profonda commo-
zione.”Testimonianza della D.ssa Margherita Soliani volon-taria della Commissione Sanità
Viaggi di ConoscenzaIl Movimento Shalom offre la possibilità di fare conoscenza di un paese in via di sviluppo,
di verificare che i contributi erogati siano veramente andati a buon fine, di conoscere i bam-
bini adottati a distanza, di partecipare a viaggi umanitari.
Nel 2010 sono stati fatti 6 viaggi dando l’opportunità di vivere questa esperienza a 97 vo-
lontari. Permanenza: da un minimo di 8 a un massimo di 15 giorni. Paesi: Burkina Faso,
Etiopia, Uganda, Repubblica Democratica del Congo e Senegal.
“Perchè un viaggio in Uganda?Sono molte le ragioni per cui vale la pena attraversare mezzo emisfero e raggiungere l’Uganda: i Parchi Nazionali che ospitano una moltitudine di specie animali e vegetali, la Rift Valley, il lago Vittoria, le sorgenti del Nilo ma in realtà i motivi per cui siamo andati nella terra dei Gorilla sono: l’amore per l’Africa Nera, forse nessun continente riesce a catturarci come quello africano, e la voglia di conoscere Julius il bambino che abbiamo in adozione a distanza con Shalom.Ringraziamo di cuore tutti coloro che ci hanno permesso di realizzare questo viaggio, i nostri amici Africani che ci hanno accolto come fratelli, Don Ferdinando e Don Donato per la magnifica opera che stanno svolgendo e tutti coloro che nel tempo hanno contribuito a migliorare la qualità della vita di tutti questi bambini”
Testimonianza di Alessio Donnini sostenitore a distanza di un bambino Ugandese
SOCI
VOLONTARIATO INTERNAZIONALEFanno parte del volontariato internazionale quei volontari che partecipano ai viaggi di esperienza e/o conoscenza promossi dal Movimento Shalom.Essi sostengono personalmente i costi del viaggio e dell’ospitalità.
30
VOLONTARI ALL’ ESTERONello spirito del Movimento Shalom le sezioni internazionali hanno sviluppato attività
di volontariato sia a livello educativo, che solidale. Il numero dei volontari sta crescendo
particolarmente nei paesi africani dove Shalom ha concentrato la sua attività
“In Burkina Faso si stanno moltiplicando i
gruppi Shalom. Questi sono presenti a Bobo
Dioulasso, Dedougou, Dori, Fada N’Gourma,
Gorom-Gorom, Koudougou, Koupéla, Nouna e
Ouagadougou.
Abbiamo raggiunto il numero di circa 1.000
volontari, questi si impegnano nella diffusione
degli ideali Shalom e nell’assistenza delle per-
sone in difficoltà.
Alcuni di essi si dedicano all’animazione dei
bambini e lo fanno attraverso spettacoli teatrali,
attività ricreative e sportive. In questo periodo
stiamo organizzando il Natale per i ragazzi e le
ragazze Shalom sostenuti a distanza.”
10-12-2010
Testimonianza di Joseph Parkouda volontario
presidente nazionale delle sezioni giovani Sha-
lom del Burkina Faso
Dal Congo Brazzaville ci scrivono Suor Orten-
sia e Don Castello, rispettivamente referente e
animatore spirituale della sezione Shalom del-
la capitale, per parlarci con entusiaasmo della
nuova sezione Shalom che sta operando per la
diffusione degli ideali di pace e solidarietà.
“ Carissimi amici nel mese di dicembre 2010
abbiamo vissuto tre momenti importanti nella
nostra diocesi: sabato 12 e domenica 13 abbia-
mo radunato i ragazzi di 11-17 anni per un mo-
mento di animazione e di riflessione. Circa 30
giovani hanno partecipato. Il sabato è stato dedi-
cato all’animazione culturale e al divertimento;
durante il pomeriggio i giovani hanno dimostrato
la loro creatività e le loro capacità culturali. La
domenica, dopo una relazione sulla tematica dei
conflitti sociali, i ragazzi si sono divisi in quattro
gruppi di riflessione e hanno parlato di pace e
rappresentato le loro idee attraverso il disegno.
Ci teniamo a sottolineare la dimensione univer-
sale vissuta in questi incontri con ragazzi prove-
nienti da cinque parrocchie dell’arcidiocesi e da
tre confessioni religiose e lo spirito di fraternità e
di amicizia che si è creato.”
DOVE
Angola, Benin, Burkina Faso, Congo Brazzaville, Etiopia, R.D. Congo, Togo, Uganda,
Senegal, Kenya
NUMERO VOLONTARI
1.700
NUMERO ORE LAVORATE/ ANNO
32.640
VALORE STIMABILE
48.960,00 euro
31
La struttura operativa del Movimento Shalom è formata da persone che ogni giorno si mettono a servizio dei volontari, dei progetti e delle iniziative
promosse.
Il personale opera presso la sede centrale del Movimento Shalom con la sola eccezione di 1 dipendente che presta il suo servizio presso la sezione di
Taranto.
2.3 DIPENDENTI E COLLABORATORI
DIPENDENTIE
COLLABORATORI
ITALIADIPENDENTI
8
COLLABORATORI1
AFRICADIPENDENTI
4
COLLABORATORI5
Jean Paul Mone e Chiara Baldini - foto archivio Shalom
32
I referenti internazionali che svolgono un’attività sistematica
e continuativa percepiscono un giusto salario, altri, in quanto
facenti parte di congregazioni religiose oppure perchè operano
solo saltuariamente fanno volontariato puro.
Nel paese di riferimento il referente internazionale è il co-
ordinatore per tutte le attività Shalom ed è colui che guida il
gruppo di persone autoctone che contribuiscono, con com-
piti e funzioni diversificate, alla realizzazione dei progetti di
educazione alla pace e di cooperazione.
In seguito ad un periodo di formazione, i referenti svolgono i
propri compiti con autonomia ma in relazione costante e con-
tinua con la sede centrale.
2.4 REFERENTI INTERNAZIONALI
17 REFERENTI IN AFRICA
5 REFERENTI NEL RESTO DEL MONDO
REFERENTIINTERNAZIONALI
Sabine Zongo - foto di Pierpaolo Pernici
Costanza Pacini e un bambino burkinabè - foto di Pierpaolo Pernici
33
BurkinaFaso: Suor Sabine Kima e Jonas Hamidou
Guiatin
Repubblica Democratica del Congo:
Joseph MasumuNzimbala e
wasingyaKaserekaLucien
Togo: Elevagnon Daniel Amavi
Congo Brazzaville: Suor HortensiaTheclaNsimba
Eritrea: Suor Giuseppina Manghesteb e
Padre SiyumKifleghiorghis
Etiopia: Paolo Caneva e TamireEndrias
Uganda: Leonard Kavuma
Angola: GracianoCatumbela
Benin: Suor VictoireKakpovi
Kenya: Eugenio Lissandro
Burundi: Mons. GervaisBanshimiyubusa
Egitto: AymanLamei
Senegal: Fatou Kebe
REFERENTIINTERNAZIONALI Argentina: Mons. Roberto Rodriguez
India: Padre Dominic Pinheiro e Suor Francine
Mendez
Iraq: Firas Hanna
Pakistan: Francis Gulzar
REFERENTI INTERNAZIONALI IN
AFRICA
REFERENTI INTERNAZIONALI
NEL
RESTO DEL MONDO
34
LA PAROLA AI REFERENTI
“Cara Chiara,
… ti scrivo per dirti che i bambini adottati a distanza qui in India stanno bene. Ringraziano tutti i sostenitori per l’aiuto
concreto che gli danno e che per loro significa poter andare a scuola, essere curati se si ammalano e avere un sostegno per
il cibo.
Ringrazio tutto il Movimento Shalom per
quello che sta facendo e mi auguro che
presto possiate venire a trovarci in modo
da rafforzare sempre più questo ponte di
solidarietà fra Italia e India.”
24 Settembre 2010
Dalla lettera di Suor Francine Mendez
referente Shalom in India
REFERENTIINTERNAZIONALI
donna burkinabè - foto di Pierpaolo Pernici
35
REFERENTIINTERNAZIONALI
Jonas Gouiatin - foto archivio Shalom
36
bambina burkinabè e touareg burkinabè - foto di Pino Bertelli
37
BENEFICIARI FINALI
Testimonianza di
Trawina Alexandre Tene (in
foto), coltivatore della Jatro-
pha a Ouargaie
“Ho ricevuto circa 2.000
piantine di Jatropha, ho
lavorato il mio campo
grazie ai trattori del Mo-
vimento Shalom.
Tra le file di Jatropha ho
potuto coltivare il mais
che ha dato un ottimo
raccolto.
Il prossimo anno intendo
aumentare la mia coltiva-
zione di Jatropha.”
Una letteri-
na che una
bambina
burkinabé
ha inviato
al suo so-
stenitore
a distanza.
2.5 BENEFICIARI FINALI
Nel prospetto vengono indicati i beneficiari finali dei progetti della scuola di pace e della cooperazione internazionale
CHItutti coloro che a vario titolo beneficiano dei progetti del Movi-
mento Shalom
QUANTIc.a. 150.000
DOVEItalia, Burkina Faso, Egitto, Eritrea, Etiopia, Uganda, Togo, Be-
nin, R.D. Congo, Congo Brazzaville, Iraq, Senegal, India, Kenya, Sudan, Burundi
38
Rusconi Viaggi Srl
Fondiaria Sai SpaCattolica Assicurazione
Libero MondoEquolandRoba dell’Altro MondoEmporio Equo SolidaleAlce Nero e MieliziaIl Villaggio dei PopoliL’Utopia Arl
Menicagli Dott. GianlucaNencioni Lucia Elaborazione DatiStudio Falaschi
EurograficaNuovastampa
Banca ToscanaBanca Popolare Puglia e BasilicataC.R. Lucca Pisa LivornoC.R. San MiniatoC.R. VolterraMonte dei Paschi di SienaPoste Italiane
Di GioiaOmat
2.6 FORNITORI E PARTNER
La scelta dei fornitori avviene in base alla pro-fessionalità ed alla sensibilità che questi hanno ri-spetto alle attività educative e di so-lidarietà promosse dal Movimento Shalom.
I Partner Shalom che hanno partecipa-to economicamente, nell’anno 2010, ai progetti promossi dal Movimento sono i seguenti:
Regione ToscanaComune di PontederaComune di FucecchioComune di Ponsacco
Comune di San Miniato
Fondazione CattolicaFondazione Monte dei Paschi di Siena
Associazione Culturale FantagiocandoCesvot
Unicoop FirenzeUnicoop Tirreno
CFT - TrasportiGruppo Lupi Estintori Spa
Acque SpaLorenzini e C. Srl
GeoforItalsilva - Spuma di Sciampagna
Touareg burkinabè - foto di Pino Bertelli
39
CAPITOLO 3ATTIVITA’
SVOLTE
Valter Ulivieri e i bambini di Casa Matteo - foto di Pino Bertelli
40
3.1 SCUOLA DI PACE E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Questi ambiti fra loro complementari e connessi sono ambedue
rivolti a sensibilizzare, a stimolare, a promuovere i valori della
pace e della giustizia sociale.
Nel campo della scuola di pace rientrano tutte le attività culturali
tese all’educazione e alla formazione delle coscienze, in quello
della cooperazione internazionale si sviluppano le opere segno.
Il compito prioritario è quello di fare del Movimento Shalom
un’agenzia educativa, dove l’azione in favore degli ultimi non
prescinde mai dalla conoscenza delle cause e dalla denuncia del-
le responsabilità e il fare ha prevalentemente una funzione peda-
gogica.
anziano burkinabè - foto di Pino Bertelli
41
3.2 SCUOLA DI PACE
Campi estivi Shalom - foto archivio Shalom
42
Stare a contatto con i bambini è qualcosa di speciale, di straordinario. I loro occhi rispecchiano una più autentica visione del mondo, realtà che non siamo abituati a scovare, a comprendere; realtà che abbiamo ormai dimen-ticato. I bambini sanno cogliere un sorriso, uno sguardo, e ricambiarli con i gesti più semplici e spontanei. Insieme a loro cresciamo, giorno dopo gior-no, per tutto ciò che ci donano inconsapevolmente, cercando di regalare, a nostra volta, emozioni irripetibili. Seppur faticosa, l’esperienza trascorsa a Collegalli lascia un ricordo indelebile, che anche col passare degli anni e il mutare delle stagioni non cambia il suo amabile gusto, ma continua a regalarci dolci sorrisi.
Testimonianza di Marta Bandini volontaria della Sezione giovani di San Mi-niato, educatrice al campo residenziale di Collegalli (FI)
ATTIVITA’ ESTIVE
6 Campeggi residenziali, dal 14 Giugno al 31 Luglio.
DOVE
Collegalli, Fivizzano, Oasi di Roca
BENEFICIARI
220 giovani
RISORSE UMANE
48 fra educatori e ausiliari
ENTRATE
30.390,79 euro
USCITE
17.678,25 euro
43
INCONTRI DI FORMAZIONE, EVENTI EATTIVITA’ PROPRIE
DOVEAngola, Benin, Burkina Faso, Bas-Congo, Congo Brazzavil-
le, Etiopia, Eritrea, Italia, Kenya, Senegal, Togo, Uganda
QUANTI2.140
BENEFICIARI1.975
RISORSE UMANE636 volontari
ENTRATE40.000,00
USCITE30.080,52
CORSO PER EDUCATORI
DOVEPonsacco
QUANTI5 incontri
BENEFICIARI35 educatori
RISORSE UMANE5 docenti volontari
12 volontari della Commissione Giovani
INCONTRI NELLE SCUOLE
DOVEin 13 Istituti scolastici dellaToscana
QUANTI60 incontri
BENEFICIARI2.000 alunni
RISORSE UMANE1 volontario della Commissione scuola
1 dipendente
DOPO SCUOLA
DOVEPontedera e Ponsacco
QUANTE ORE/ANNO624
BENEFICIARI50 ragazzi
RISORSE UMANE
7 volontari1 collaboratore1 dipendente
ENTRATE7.500,00
USCITE4.800,00
Campi estivi Shalom - foto archivio Shalom
44
VIAGGI UMANITARI
DOVEBurkina Faso, Etiopia, Uganda, R.D. Congo, Senegal e Kenya
QUANTI7 di conoscenza e 3 di esperienza
BENEFICIARI79 viaggiatori
RISORSE UMANE10 referenti locali
7 volontari accompagnatori
ENTRATE79.577,66
USCITE79.577,66
volontari in Burkina Faso - foto di Pierpaolo Pernici
45
CONVEGNI E CONFERENZE
DOVESan Miniato (PI), San Giuliano (PI), Bari, Taranto e Ouagadou-gou (Burkina Faso)
QUANTI4 in Italia e 1 in Africa
BENEFICIARI1.430
ENTRATE5.424,00 euro
USCITE8.900,00 euro
Mi chiamo Maria Cristina e faccio volontariato presso il negozio di Fucecchio “Il mondo in vetri-
na”. In questo negozio, come negli altri punti ven-dita (Cerreto Guidi e Ponsacco), vendiamo prodot-ti alimentari, oggetti e bomboniere della solidarietà
per tutte le occasioni. Le persone che comprano da questi negozi sanno
che ogni singolo oggetto proviene dal mercato equosolidale, ovvero cerchiamo di far crescere aziende economicamente sane e di garantire ai
produttori e ai lavoratori dei paesi in via di sviluppo un giusto trattamento economico.
Noi volontari siamo orgogliosi di offrire il nostro contributo a questo scopo e ormai siamo una
grande famiglia…ci divertiamo e ci rendiamo utili! E’ bello vedere come, anche in un periodo di crisi come questo, ci siano persone che porgono atten-
zione ai problemi di sviluppo solidale scegliendo di acquistare dal commercio equo un caffè piuttosto
che un altro del commercio ordinario.Quella del volontariato è un’ esperienza che un
giorno suggerirò anche a mio figlio!
Testimonianza di Maria Cristina Taddei, volontaria della sezione di Fucecchio
EVENTI NAZIONALI (argomento già trattato nel paragrafo del volontariato)
DOVEPrato, Collegalli (FI), nelle maggiori piazze d’Italia e in alcuni ipermercati Unicoop Firenze e Unicoop Tirreno
QUANTI3
BENEFICIARIoltre 11.000
RISORSE UMANE259 i volontari
ENTRATE46.591,94 euro
USCITE35.667,58 euro
MERCATO EQUO E SOLIDALE
DOVEFucecchio (FI), Ponsacco (PI) e Cerreto Guidi (FI)
QUANTI3 punti vendita
RISORSE UMANE17 volontari
ENTRATE39.876,43 euro
USCITE39.510,88 euro
PRESENTATA LA LEGGE PER UN EQUO SVILUPPO GLOBALE
Venerdì 5 novembre a Pisa è sta-ta presentata la legge, ideata dalla commissione per i diritti umani del movimento Shalom per un equo sviluppo globale. La legge prevede l’istituzione di una giornata che ab-bia come obiettivo la memoria del-le vittime della mancanza di cibo e di acqua. A partire dal 2011, il 21 dicembre di ogni anno saranno promosse una serie di iniziative per celebrare questa giornata. La scelta della data ha un alto valore simbo-lico: ricorda infatti il giorno in cui il premio Nobel Madre Teresa scelse di dedicare tutta la propria vita ai poveri dimenticati di Calcutta.
46
RASSEGNA STAMPA
197 totale articoli pubblicati sui quotidiani
130 articoli sulla cronaca della Toscana
40 articoli sulla cronaca delle altre regioni
10 articoli sulla cronaca nazionale
17 articoli sulla cronaca Africana
47
SITO INTERNET
VISITATORI27.375
ADESIONI ONLINE AI PROGETTI320
NEwSLETTERS INVIATE109
ISCRITTI5.650
PUBBLICAZIONI
TITOLI2
VOLUMI STAMPATI1.700
VOLONTARI COINVOLTI8
ENTRATE0,00 euro
USCITE2.196,48 euro
PERIODICO “SHALOM”
QUANTI4 numeri
COPIE25.000 per numero
DIFFUSIONEin Italia, Burkina Faso, Uganda, Etiopia, Eritrea, R.D. Congo, Egitto, Burundi, Togo, Angola, Benin, India, Iraq, Amazzonia, Bangladesh, Svizzera, Germania, Inghilterra, Bosnia e Senegal
VOLONTARI 5
ENTRATE2.112,00 euro
USCITE33.308,56 euro
Dal libro La Pace Online di Don Andrea Cristiani
“E’ davvero incalcolabile il valore e la
potenza dei mezzi di comunicazione di
massa per la crescita della persona umana,
per la diffusione degli eventi, per comuni-
care con il mondo per una collettiva ma-
turazione civile e democratica. Mi chiedo
fino a che punto oggi internet, televisione,
riviste e quotidiani, che ci somministrano
quotidianamente fiumi di messaggi, notizie
e immagini, siano veramente a servizio
dell’Uomo per costruire un civiltà giusta,
serena e fraterna. ...”
48
3.3 LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Laafi Roogo e donna burkinabè alla Cava di Pissy - foto di Pierpaolo Pernici
49
3.3.1 LA NOSTRA STRATEGIA PROGETTUALE
Il Movimento Shalom realizza i progetti di cooperazione direttamente con i propri partner e referenti locali.Gli interventi vengono segnalati dai referenti in loco e valutati dai responsabili delle commissioni progetti di cooperazione, dopo un sopralluogo nei paesi di riferimento.L’iter progettuale segue il suddetto schema:
RICHIESTA
VALUTAZIONE DELLA COMMISSIONE TECNICA
EFFETTUAZIONE DELLA FATTIBILITA’ ECONOMICA DA PARTE DEL CONSIGLIO ECONOMICO
APPROVAZIONE DEL PROGETTO DA PARTE DEL CONSIGLIO D’INDIRIZZO
REDAZIONE DEL PROGETTO
MONITORAGGIO DEL PROGETTO
Il monitoraggio delle varie parti d’intervento, il raggiungimento degli obiettivi stabiliti, la loro continuità nel tempo è affidata ai referenti in loco, i quali periodicamente riferiscono alla sede centrale l’andamento delle realizzazioni.
Shalom non è un ente erogatore di finanziamenti, ma un promotore delle capacità progettuali dei partner locali attraverso un processo di crescita eco-nomica autosostenibile.
50
MICROCREDITOIl microcredito, attraverso la concessione di prestiti, è uno strumento per dare la possibilità, soprattutto alle donne, di avviare delle piccole attività lavo-
rative nei settori dell’artigianato, del commercio e dell’agricoltura. Il progetto è autosostenibile poiché si alimenta attraverso il rientro dei prestiti erogati
in precedenza maggiorati di una minima percentuale di interesse necessario per coprire le spese di funzionamento e gestione in loco.
DOVE BENEFICIARI RISULTATI RISORSE UMANE ENTRATE USCITE
Burkina Faso, Uganda e Senegal
87 associazioni per un
totale di 1.475 donne
sono stati concessi prestiti per un totele di
275.502,00 euro
2 burkinabè, 1 ugan-
dese, 1 senegalese e 3 responsabili del proget-
to in Italia
42.304,40 euro 59.789,10 euro
In Uganda, come nella maggior parte dei paesi Africani, la donna ha un ruolo fondamentale nella vita della comunità ed è il vero e proprio motore trainante. Ecco perché il Microcredito e’ organizzato per so-stenere economicamente le associazioni di donne per l’avviamento di piccole attività produttive e commerciali. II Microcredito è iniziato il 20/7/2010 nel Distretto di Mityana Il fondo di dotazione iniziale è stato di 10.000,00 euro.Con il progetto Microcredito stiamo sostenendo attualmente 7 Asso-ciazioni di donne:
ATTIVITA’ AVVIATE GRAZIE AI PRESTITI:Allevamento dei Maialini Associazione Piggery / Vendita Pesce secco e fresco Associazione Fish selling / Vendita di verdure Associazione Groceries / Vendita di tortini, bomboniere Associazione Makings snacks / Produzione birra locale Associazione Brewing / Attività Agricolo commerciali Associazione commercial farming / Allevamento di polli Associazione Poultry rearing / Bar Associazione Bar trading / Merceria Asso-ciazione Butchery / Sartoria Associazione Tailoring / Produzione e vendita di carbone Associazione Charcoal burning and selling / Produzione di mattoni Associazione Brick making / Restauratore Associazione Restau-rante / Negozio articoli vari Associazione Retail shop / Mercatini del mobile AssociazioneMobile market trading / Compravendita vestiti e abiti usati Associazione Buying and selling second- hand clothes
NOME ASSOCIAZIONE TOTALE SOCI PRESTITI CONCESSI RICHIESTE IN ATTESA
Maddu 100 50 50
Mugagga 50 16 34
Sitenda 80 31 49
Yobu 37 8 29
Buyambi 112 52 60
Bbanda 55 25 30
St. Bruno-Misigi 45 20 25
TOTALE 479 202 277NOME ASSOCIAZIONE TOTALE SOCI
Maddu € 1.111,00
Mugagga € 1.222,00
Sitenda € 2.259,00
Yobu € 741,00
Buyambi € 2.296,00
Bbanda € 1.111,00
St. Bruno-Misigi € 1.260,00
TOTALE € 10.000,00
Testimonianza di Leonard Kawuma
51
PROGETTO MARCO SARDELLI
Il progetto riguarda la realizzazione di un centro polifunzionale formato da
una casa famiglia, una falegnameria ed un panificio – pizzeria con il fine
di promuovere l’avviamento al lavoro dei giovani che vivono per strada e lo
scopo di generare utili per il sostegno del centro di accoglienza. Il progetto
è gestito dal Mouvement Shalom di Fadà.
DOVEFada N’Gourma in Burkina Faso
BENEFICIARI40 giovani e relative famiglie, comunità locale
RISULTATIcostruzione della struttura
RISORSE UMANEvolontari della sezione
COSTO COMPLESSIVO210.000,00 euro
ENTRATE25.955,20 euro
USCITE35.121,77 euro
PROGETTO BADENYA’
Finanziamento di progetti presentati dalla comunità di Nounà nei settori
della formazione, salute ed ambiente. L’obiettivo del progetto Badenyà è
quello di sostenere nel tempo la comunità della provincia di Kossi, con
interventi di solidarietà e di sviluppo.
DOVENounà, provincia di Kossi in Burkina Faso
BENEFICIARIpopolazone locale
RISULTATIsostegno ad una mensa scolastica per 560 bambini, sostegno a 20 fa-
miglie con malati di AIDS, costruzione di 15 bagni pubblici sparsi in 3 villaggi, ripristino di 3 pozzi, 70 microprestiti a 15 associazioni di don-ne con un fondo di rotazione di 12.000,00 e sostegno alla biblioteca di
Nounà grazie alle scuole di Barberino del Mugello, Borgo San Lorenzo e Scarperia
RISORSE UMANE10 volontari della sezione Shalom di Scarperia
ENTRATE38.092,84 euro
USCITE41.483,13 euro
52
VIVIERE SENZA FAME
Il progetto prevede la costruzione ed il funzionamento di una mensa per la
scuola ( già realizzata da Shalom con il progetto Maffi) di Endebeer.
Il progetto è affidato alla Diocesi e sarà seguito in loco dal volontario Sha-
lom, Paolo Caneva.
DOVEDiocesi di Endebeer in Etiopia
BENEFICIARI250 bambini e la comunità locale
RISULTATI1 pasto al giorno per 250 bambini e la frequenza alla scuola Maffi
RISORSE UMANE4 cuochi, 4 addetti di sala, 1 volontario Shalom locale
COSTO COMPLESSIVO50.000,00 euro
ENTRATE14.639,40 euro
USCITE6.196,56 euro
“ La costruzione della mensa alla scuo-la di Ghecce, a Endebeer in Etiopia, è giunta al termine. La mensa ha comin-ciato a sfornare i pasti per i bambini che frequentano la scuola Maffi, lì mangiano 250 ragazzi delle classi pri-marie. L’impegno di Shalom ha permes-so, ancora una volta, di dare risposte concrete e puntuali ai gravi problemi di scolarizzazione ed alimentazione dei paesi in via di sviluppo.”
Testimonianza di Paolo Caneva, volon-tario e referente Shalom in Etiopia
bambino etiope - foto di Pino Bertelli
53
MICROINTERVENTI
Interventi di importi finanziari limitati volti sia a fronteggiare richieste di
intervento occasionali sia all’avvio di piccole attività economiche a condu-
zione familiare.
DOVEBurkina Faso, India Uganda e Terra Santa
BENEFICIARIsingoli, famiglie, istituti di accoglienza e ordini missionari
RISULTATIsostegno economico: alle zone terremotate di Haiti, ai villaggi alluvionati e ai bambini della Cava di Pissy in Burkina Faso, ai seminaristi burkinabè
per la loro formazione, ad 1 centro per bambini handiccappati e ad 1 centro per bambini cechi in India, costruzione di una cisterna d’acqua al
seminario di Bad Jala a Betlemme
RISORSE UMANEreferenti e volontari internazionali
ENTRATE30.614,88 euro
USCITE73.516,37 euro
ADOZIONI A DISTANZA
Il progetto prevede la gestione del sostegno a distanza di un bambino/a di
uno dei paesi dove opera il Movimento Shalom. Con 200,00 euro l’anno
viene garantito un sostegno concreto per l’alfabetizzazione, l’alimentazio-
ne e le eventuali cure mediche.
DOVEBurkina Faso, Uganda, Eritrea, Etiopia, India, Kenya, Egitto, Pakistan
BENEFICIARI8.822 i bambini sostenuti nel 2010, le loro fmiglie
RISULTATIdel 1995 ad oggi sono stati sostenuti oltre14.458 bambini garantendo loro la scolarizzazione, le cure mediche e l’alimentazione. Molti di loro oggi
hanno un titolo di studio, un lavoro e riscono a sostenere autonomamente la propria famiglia
RISORSE UMANE117 fra laici e religiosi che in loco curano il sostegno a distanza, volontari
Shalom della commissione Burkina Faso
ENTRATE1.222.787,50 euro
USCITE1.222.787,50 euro
54
MICROPROGETTI
Progetti a carattere pluriennale seguiti dalle commissioni o sezioni del Movimento Shalom Onlus volti al sostegno di piccole attività produttive o di
piccole strutture di assistenza:
DOVE MICROPROGETTO REALIZZAZIONI ENTRATE 2010
Uganda dal fango ai mattoni 4 casine 8.068,68 euro
Uganda una mucca per la vita 13 mucche 6.673,29 euro
Burkina Faso asino col carretto 6 asini 4.619,79 euro
Burkina Faso acqua per Pounì 1 impianto idrico 6.968,56 euro
barrage burkinabè - foto di Pierpaolo Pernici
55
ADOZIONI INTERNAZIONALI
Il Movimento Shalom Onlus è ente autorizzato dalla Commissione Adozio-
ni Internazionali Presidenza del Consiglio dei Ministri a svolgere procedure
di adozione di minori stranieri. Opera nel Burkina Faso dal 2001. Shalom
organizza incontri informativi per le coppie, segue la procedura di adozio-
ne in Italia e all’Estero, e fornisce l’assistenza psicosociale delle coppie.
DOVEBurkina Faso
BENEFICIARIminori in stato di abbandono, cappie adottive, comunità di accoglienza
RISULTATI5 minori burkinabè adottati
RISORSE UMANE2 referenti in Burkina Faso, 5 volontari della Commissione Adozioni Inter-
nazionali e 1 collaboratore
ENTRATE54.335,73 euro
USCITE51.079,89 euro
MADAME BERNADETTE
Realizzazione e gestione di una casa famiglia per i bambini orfani ed ab-
bandonati. La struttura prevede camere, cucina, refettorio, servizi ed aula
studio. Annesso alla struttura verrà realizzato un allevamento di animali
per il raggiungimento dell’autosostentamento economico. Per un’autono-
mia energetica è prevista l’istallazione di pannelli fotovoltaici.
DOVENounà in Burkina Faso
BENEFICIARI50 bambini orfani
RISULTATIin via di realizzazione
RISORSE UMANE6 donne burkinabè e volontari della sezione Shalom di Prato
COSTO COMPLESSIVO90.000,00 euro
ENTRATE52,602,00 euro
USCITE49.294,50 euro
56
CASA MATTEO
E’ un centro formato da una casa famiglia, da un dispensario, da una
sala parto e da una struttura alberghiera volto ad offrire servizi a sostegno
dell’infanzia. E’ gestito dalla Diocesi di Dorì. La struttura alberghiera ha lo
scopo di sostenere economicamente tutto il centro mirando all’autonomia
finanziaria.
DOVEGorom Gorom in Burkina Faso
BENEFICIARI47 bambini ospiti e sostenuti a distanza tramite Shalom, 35 bambini rein-
seriti nelle proprie famiglie e comunità, 45 donne che hanno partorito nella struttura, 500 donne seguite durante la gravidanza, 40.000 abitanti
della città
RISULTATI4.200 gli interventi effettuati nell’ambulatorio, 650 gli ospiti dell’Hotel
delle Dune, 1.950 pernottamenti, 12.000,00 euro di utile netto della ge-stione dell’Hotel da utilizzare per il funzionamento del centro
RISORSE UMANE4 suore, 2 infermiere professionali, 13 addetti alla cura dei bambini, 1
cuoco, 1 addetta alle pulizie
ENTRATE13.243,22 euro
USCITE12.151,22 euro
PROGETTO OCULISTICA
E’ stato realizzato un ambulatorio di oculistica diagnostico e terapeutico.
La struttura è organizzata con un servizio diagnostico ambulatoriale ed un
servizio chirurgico. In Africa la cataratta risulta la principale causa di cecità
proprio per l’impossibilità di ricevere un trattamento chirurgico corretto.
La formazione di medici chirurghi ed infermieri specializzati locali è so-
stenuta in Italia con borse di studio e localmente con affiancamento al
personale italiano durante le missioni dell’equipe oculisti della Toscana.
DOVELeo in Burkina Faso
BENEFICIARI700.000 gli abitanti della zona
RISULTATI900 persone curate nell’anno, di cui 240 operate di cataratta durante le 3 missioni chirurgiche dell’equipe medico-infermieristica oculisti della
Toscana
RISORSE UMANE17 tra medici e infermieri oculisti esterni volontari, 2 infermieri specializ-
zati stanziali, 4 suore
ENTRATE18.267,09 euro
USCITE11.729,17 euro
57
bambina e ragazzo burkinabè - foto di Pino Bertelli
58
DIRITTO ALLA VITA
Progetto per la realizzazione di un Centro Maternità con sala travaglio, sala
parto, sala degenza, sala visite, sala per il personale, sala per la vaccina-
zione dei neonati, sala per la preparazione del latte oltre ai servizi igienici.
Il Centro Maternità, sorgerà presso la missione delle suore SIC, alle quali
verrà affidata la gestione. Il progetto si è reso necessario per aiutare le don-
ne che partoriscono per strada (secondo le statistiche in media 1 al minuto
nell’Africa Sub Sahariana). I costi del progetto prevedono oltre alla realiz-
zazione strutturale, la formazione del personale e gli arredi per i degenti
DOVEKoudougou in Burkina Faso
BENEFICIARIbacino d’utenza 2.500 donne e i futuri nascituri
RISULTATIprogetto in via di realizzazione
RISORSE UMANE1 suora infermiera professionale stanziale, 1 suora ostetrica stanziale, 4
suore, inservienti, personale per le pulizie.
COSTO COMPLESSIVO83.000,00 euro
ENTRATE10.850,00 euro
USCITE0,00 euro
SCUOLA MATERNA RENATO MORO A DORI’
Il progetto prevede la realizzazione di una scuola materna per i bambini
poveri di Dorì, ai confini col deserto del Sahel. I lavori di costruzione sono
seguiti dalla diocesi di Dorì, la scuola sarà gestita dalle suore SIC e dai re-
ferenti locali di Shalom.
DOVEDorì in Burkina Faso
BENEFICIARIbambini della zona e le loro famiglie
RISULTATIinizio costruzione della struttura
RISORSE UMANEvolontari della sezione Shalom di Taranto
COSTO COMPLESSIVO20.662,00 euro
ENTRATE7.500,00 euro
USCITE7.500,00 euro
59
PROGETTO 7 GENNAIO
Il progetto è dedicato a Matteo Gronchi, giovane vittima della strada, e
prevede la costruzione e l’ avviamento di una scuola secondaria per le
bambine a Dorì. La scuola sarà gestita dalla Diocesi. Per sostenere i costi
dello studio è previsto il sostegno a distanza.
DOVEDorì in Burkina Faso
BENEFICIARI200 bambine in età scolare, le loro famiglie e le comunità di provenienza
RISULTATIrealizzazione della scuola, inizio lavori per la costruzione dell’alloggio
degli insegnanti e inizio delle iscrizioni e delle lezioni
RISORSE UMANE4 volontari
COSTO COMPLESSIVO340.000,00 euro
ENTRATE35.740,06 euro
USCITE32.007,83 euro
“ L’11 febbraio 2010 è stata inaugurata nella città di Dorì (Bur-kina Faso) una scuola secondaria col nome di “PROGETTO 7 GENNAIO”, intotolata alla memoria di mio figlio. Il progetto ha raggiunto il primo obiettivo: la costruzione di 2 edifici che a pie-no regime, ospiteranno 200 ragazze. Grande commozione quel giorno, per il ricordo di Matteo sempre vivo e per le bellissime parole del Vescovo di Dorì, il quale sottolineava come un tragico evento, quale la morte di un figlio possa trasformarsi in vita e speranza.”
Testimonianza di Roberta Tomasi, mamma di Matteo.
bambine della scuola 7 gennaio - foto di Pierpaolo Pernici
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PROGETTO AMAHORO
Il progetto prevede la realizzazione di una struttura universitaria con lo
scopo di formare i futuri dirigenti della vita sociale e politica dei paesi dei
Grandi Laghi, nell’interesse globale ed indipendentemente dall’etnia di ap-
partenenza. L’università sarà gestita dalla Diocesi di Ngozi. Corsi di laurea
previsti: economia, scienze politiche, diritto internazionale, scienze della
pace.
DOVENgozi in Burundi
BENEFICIARIgiovani delle regioni dei Grandi Laghi, le loro famiglie e le comunità
locali
RISULTATIrealizzazione del corpo aule e degli uffici
RISORSE UMANE50 dipendenti dell’impresa edile ENECO, 1 economo della Diocesi di
Ngozi, volontari della Commissione edile Shalom
COSTO COMPLESSIVO480.000,00 euro
ENTRATE189.788,36 euro
USCITE167.683,37 euro
“ Il Consiglio di Indirizzo del Movimento Shalom ha scelto come progetto dell’anno 2010 la costruzio-ne della struttura universitaria a Ngozi in Burundi. Questo vuol dire che tutte le sezioni Shalom sono invitate a promuovere nell’anno iniziative volte alla raccolta dei fondi per la costruzione delle aule, dell’auditorium e del centro di accoglienza della scuola.”
Testimonianza dell’Arch. Luca Lastri, volontario della commissione edile di Shalom.
Stefano Torre, Luca Lastri e il costruttore burundese foto archivio Shalom
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PROGETTO CRESCERE
Il progetto prevede la costruzione di un centro polifunzionale nella foresta
del Bas- Congo in una zona dove il Movimento Shalom ha già realizzato
una scuola primaria. Nel centro saranno attivate una serie di attività de-
dicate alla formazione e alfabetizzazione dei giovani e degli adulti, alla
difesa dei diritti soprattutto dei più poveri e saranno promosse campagne di
sensibilizzazione e di prevenzione in campo sanitario e sociale.
DOVENsioni in R.D. Congo
BENEFICIARIla comunità locale
RISULTATIconclusione della fase strutturale e inizio dell’avviamento della fase ge-
stionale
RISORSE UMANE1 referente congolese, volontari della sezione Shalom del Bas Congo e
volontari italiani
COSTO COMPLESSIVO50.000,00 euro
ENTRATE4.632,96 euro
USCITE4.468,04 euro
BANCA DEI CEREALI
Il progetto ha come obiettivo la costruzione di un magazzino dove poter
stoccare i cereali, fondamentali per l’alimentazione della popolazione del
Burkina Faso, che durante l’anno a causa della speculazione subiscono
oscillazioni di prezzi elevatissimi, tali da non consentire ai più poveri di
potersi approvvigionare. Con questo intervento sarà effettuata una calmie-
razione dei prezzi e un costo stabile ed equo per tutto l’anno. Nel granaio
potranno essere stoccate circa 100 tonnellate tra miglio e riso. La realizza-
zione avverrà su un terreno di circa 4000 mq. In modo da poter permettere
l’accesso ai mezzi di trasporto ed adibire uno spazio a deposito mezzi e
containers.
DOVEOuagadougou in Burkina Faso
BENEFICIARIfamiglie indigenti nei pressi della capitale
RISULTATIfine dei lavori strutturali
RISORSE UMANEvolontari italiani per la raccolta fondi e lo studio di fattibilità, volon-
tari del Mouvement Shalom du Burkina ONG
ENTRATE48.527,10 euro
USCITE45.900,00 euro
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PROGETTO JATROPHA
Il progetto consiste nella produzione di biodiesel dalla pianta della Jatro-
pha, che i contadini piantano in aggiunta e non in alternativa alle loro col-
tivazioni tradizionali. Lo scopo è quello di consentire la sicurezza alimen-
tare di almeno 300 famiglie rurali in un’area sub-sahariana e contrastare
il fenomeno dell’inurbamento. Il Movimento Shalom è il garante morale
dell’iniziativa e fornisce la coordinazione del progetto, l’assistenza agrono-
mica e la formazione degli agricoltori beneficiari. Ci proponiamo di svilup-
pare l’imprenditoria etica come nuovo modello di cooperazione.
DOVEKoulpelogo in Burkina Faso
BENEFICIARI200 famiglie di agricoltori
RISULTATIcompletamento del vivaio e messa a coltura di 70 ettari
RISORSE UMANE2 tecnici incaricati dal Movimento Shalom, 4 operatori locali, volon-
tari italiani per la raccolta dei fondi e lo studio di fattibilità, volontari della sezione Shalom del Burkina Faso
ENTRATE71.080,00 euro
USCITE62.867,95 euro
“ Riuscire a trasformare l’interesse verso la terra e il business agricolo con un’opportunità per migliorare la vita nelle aree rurali africane può sembrare utopistico, ma esistono esempi di come la collaborazione tra governi, grandi aziende e piccoli coltivatori possa contribuire allo svi-luppo di intere comunità. E’ questo lo scopo che si prefigge Shalom nello sviluppo della filiera agro-combusti-bile in Burkina Faso attraverso la co-stituzione di una finanziaria italiana e un’impresa burkinabè controllata.”
Testimonianza di Stefano Piemonte-se, agronomo volontario della com-
missione agricoltura.
donna burkinabè con bam-bini - foto di Pino Bertelli
63
LA CASA DI GIACOMO
Il progetto, denominato “La casa di Giacomo”, in ricordo di un giovane Shalom scomparso a causa di un incidente stradale, consiste nella realiz-zazione e gestione di un centro polivalente con annesso un’ostello ed un panificio. Gli obiettivi principali che contiamo di raggiungere sono: favori-re lo sviluppo del paese attraverso la formazione, il lavoro e lo sviluppo del cooperativismo, contribuire all’alfabetizzazione dei giovani e degli adulti, promuovere corsi di formazione professionale, avviare attività lavorative nel settore alimentare e dell’accoglienza, sviluppare un centro per la difesa dei diritti primari quali l’alimentazione, le cure mediche e i diritti umani.
DOVELomè in Togo
BENEFICIARIgiovani della capitale
RISULTATIacquisto del terreno ed inizio della costruzione della struttura
RISORSE UMANE1 referente locale, volontari italiani per la raccolta fondi e volontari della
sezione Shalom di Lomè
COSTO COMPLESSIVO255.000,00 euro
ENTRATE23.518,66 euro
USCITE40.651,97 euro
“ Per noi togolesi il progetto “La casa di Giacomo” sarà un salvavita per i nostri bambini. Diventerà un centro di formazione professionale, un centro di promozione degli ideali di pace, giustizia e diritti umani. Svilup-perà anche l’aggregazione giovanile e la possibilità di espressione della gioventù togolese.”
Testimonianza di Isidore Amavi volontario della sezio-ne Shalom in Togo
bambino bur-kinabè - foto di Pino Bertelli
64
CASA FAMIGLIA
Anche nella capitale del Burkina Faso, Ouagadougou, si verifica il feno-
meno della migrazione dai villaggi, dovuta alla prospettiva di migliorare
la propria condizione di vita. Anche i ragazzi, spesso orfani ed abbando-
nati, lasciano le loro regioni in cerca di fortuna, ma non trovano né casa
né lavoro e divengono gli abitanti della strada. Il progetto consiste nella
realizzazione e gestione di una casa famiglia per 40 minori, con annesso
un piccolo laboratorio calzaturiero e di produzione di saponi, con una
scuola, dove i ragazzi saranno seguiti sul piano educativo e professionale,
avviandoli così, con l’ausilio di valenti artigiani, al lavoro.
DOVEOuagadougou in Burkina Faso
BENEFICIARI40 bambini individuati dai servizi sociali burkinabè
RISULTATItermine dei lavori strutturale e inizio della gestione
RISORSE UMANEvolontari italiani per la raccolta fondi e lo studio di fattibilità, 1 referente
burkinabè
COSTO COMPLESSIVO20.000,00 euro
ENTRATE21.690,00 euro
USCITE11.500,00 euro
donna burkinabè - foto di Pino Bertelli
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ISTITUT POLITECNIQUE SHALOM - UNIVERSITA’ A OUAGADOUGOU
Realizzazione e gestione di una struttura universitaria presso il centro Sha-
lom Laafi Roogo. Corsi di studio: economia e agronomia, diritto e scienze
politiche. La nuova università è attiva da novembre 2010. A tale scopo oltre
ai lavori di costruzione è stato costituito il comitato scientifico, individuati
il collegio dei docenti e avviate le procedure per il riconoscimento dell’uni-
versità presso il Ministero dell’istruzione del Burkina Faso.
DOVEOuagadougou in Burkina Faso
BENEFICIARI200 giovani burkinabè con diploma di scuola superiore
RISULTATIproseguo dei lavori di costruzione, struttura organizzativa, adempimenti
burocratici, inizio delle lezioni
RISORSE UMANE7 membri del comitato scientifico, volontari della Commissione agricoltu-
ra Shalom
COSTO COMPLESSIVO150.000,00 euro
ENTRATE183.136,60 euro
USCITE22.000,00 euro
PROGETTO ACQUA
Il progetto prevede la realizzazione di pozzi per l’acqua potabile, la forni-
tura di attrezzature necessarie alla perforazione, la formazione in loco da
parte di volontari Shalom, esperti nel settore.
DOVEBurkina Faso
BENEFICIARIcirca 9.800 le persone che hanno avuto accesso all’acqua potabile
RISULTATI7 pozzi realizzati e funzionanti nel 2010.
209 pozzi realizzati dall’inizio del progetto
RISORSE UMANE20 operai, 2 equipe di perforazione, 1 volontario italiano coordinatore del
progetto, 1 volontario italiano tecnico
COSTO COMPLESSIVO1.700.000,00 euro
ENTRATE68.308,00 euro
USCITE97.432,45 euro
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CAPITOLO 4DATI ECONOMICI
E FINANZIARI
volontarie a Casa Matteo - foto di Pierpaolo Pernici
67
4.1 INTRODUZIONE AL BILANCIO
La tenuta delle scritture contabili del Movimento Shalom Onlus tiene conto delle indicazioni dei dottori commercialisti in materia di Onlus. Viene te-
nuta una contabilità in partita doppia in modo da evidenziare, oltre ai proventi ed agli oneri, anche i crediti ed i debiti, la ripartizione dei costi a valore
pluriennale nei vari esercizi, i risconti e i ratei.
Questa gestione amministrativa è indispensabile per permettere ai donatori di beneficiare delle detrazioni e deduzioni previste dalla disciplina fiscale
delle Onlus (Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale).
Il bilancio economico è reso pubblico sia tramite i mezzi di comunicazione (giornale Shalom, sito internet, quotidiani e periodici), sia mediante il depo-
sito dei documenti presso la Provincia di Pisa, poiché il Movimento è iscritto all’Albo Regionale delle associazioni di volontariato, e presso la Prefettura
di Pisa in quanto persona giuridica.
I principi utilizzati nella redazione contabile sono quelli della prudenza e della comparabilità nel tempo. I contributi sono contabilizzati analiticamente
e registrati ai relativi contribuenti dei quali si conserva l’ anagrafica.
La contabilità viene tenuta direttamente dagli operatori Shalom e verificata dai consulenti contabili.
Il bilancio 2010 presenta un risultato gestionale positivo
di 9.600,97 euro,
che verrà destinato all’esercizio 2011
per i progetti educativi e di cooperazione del Movimento.
68
4.2 PROSPETTO SINTETICOSTATO PATRIMONIALE
ATTIVO PASSIVOIMMOBILIZZA-ZIONI
€ 326.202,58 PATRIMONIO NETTO
€ 141.161,75
Beni mobili ed immobili
€ 326.202,58 Patrimonio Netto € 131.560,78
DISPONIBILITA’LIQUIDE
€ 682.941,01 Risultato dell’eser-cizio
€ 9.600,97
Cassa e banca € 682.941,01 FONDI € 285.355,40
CREDITI € 571.854,07 Fondi progetti cooperazione
€ 134.789,64
Crediti per 5 per mille
€ 156.223,00 Fondi ammorta-mento immobiliz-zazioni
€ 137.413,66
Crediti esigibili entro l’esercizio
€ 76.403,54 Fondo da progetti non vincolato
€ 13.152,10
Acconti imposte € 1.161,51 TRATTAMENTO FINE RAPPORTO
€ 14.795,77
Crediti contributiprogetti Coopera-zione
€ 165.829,30 Fondo TFR € 14.795,77
Titoli € 150.000,00 DEBITI € 351.154,76
Depositi cauzio-nali su immobili
€ 10.983,00 Debiti esigibili oltre l’esercizio
€ 271.125,65
Crediti diversi € 11.253,72 Debiti esigibili entro l’esercizio
€ 76.272,82 donna burkinabè - foto di Pino Bertelli
ATTIVO PASSIVOErario c/iva € 3.756,29
RATEI E RISCON-TI
€ 788.529,98
Ratei passivi € 6.005,12
Risconti passivi € 782.524,86
TOTALE ATTIVO € 1.580.997,66 TOTALE PASSIVO € 1.580.997,66
69
PROVENTI ONERISCUOLA DI PACE
€ 124.921,46 SCUOLA DI PACE € 205.759,43
Contributi enti pubblici
€ 23.486,00 Progetti enti pub-blici
€ 9.097,81
Contributi enti privati
€ 1.812,92 Progetti enti privati € 8.256,30
Attività Movi-mento Shalom
€ 98.157,54 Attività Movimento Shalom
€ 131.689,22
Quote associa-tive
€ 1.465,00 Spese di gestione € 56.716,10
ATTIVITA’ CON-NESSE
€ 79.577,66 ATTIVITA’ CON-NESSE
€ 79.577,66
Missioni umani-tarie
€ 79.577,66 Missioni umanita-rie
€ 79.577.66
ATTIVITA’ DI PROMOZIONE
€ 41.988,43 ATTIVITA’ DI PROMOZIONE
€ 83.277,54
Contributi stam-pa e pubblica-zioni
€ 2.112,00 Stampa e pubblica-zioni
€ 40.488,64
Consumo critico € 39.876,43 Consumo critico € 42.788,90
FONDO PRO-GETTI DI COO-PERAZIONE
€ 267.152,06 ACCANTONA-MENTI
€ 50.000,00
Utilizzo fondi € 267.152,06 Accantonamento riserva investimenti futuri
€ 50.000,00
CONTO ECONOMICOPROVENTI ONERI
COOPERAZIO-NE ALLO SVI-LUPPO
€ 2.332.187,03 COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
€ 2.417.611,04
Quote adozioni a distanza
€ 1.222.787,50 Erogazione quote adozioni a distan-za
€ 1.222.787,50
Progetti di coo-perazione
€ 898.840,80 Erogazione progetti di cooperazione
€ 916.879,27
Adozioni inter-nazionali
€ 54.335,73 Adozioni interna-zionali
€ 51.079,89
5 per mille € 156.223,00 Spese di gestione € 226.864,38
Risultato dell’eser-cizio
€ 9.600,97
TOTALE PRO-VENTI
€ 2.845.826,64 TOTALE ONERI € 2.845.826,64
LA RACCOLTA FONDI AVVIENE TRAMITE:
• iniziativeorganizzatedaivolontarisulterritorio• erogazioniEntiPrivati
• donazionipersonefisiche• contributisuiprogettidaEntiPubbliciePrivati
• 5permille
70
bambino burkinabè - foto di Chiara Baldini
71
4.3 QUELLO CHE I NUMERI NON DICONO
I dati numerici sono espressi tenendo conto della suddivisione
in categorie e centri di costo, in linea con gli anni passati, per
rendere possibile la comparazione dell’andamento gestionale
nel tempo.
Il valore degli immobili iscritti a bilancio è a costo storico, negli
anni non sono state effettuate rivalutazioni.
Nel passivo dello stato patrimoniale si evidenzia un alto valo-
re dei risconti passivi. Come premesso, il bilancio è redatto in
osservanza del principio di competenza, quindi sono imputati
all’esercizio solo i ricavi di competenza , mentre quelli riferiti
ad attività degli anni successivi vengono rimandati (riscontati) ai
relativi esercizi di competenza.
uomo burkinabè - di Pierpaolo Pernici
72
4.4 COMPOSIZIONE DELLE ENTRATE
2010 TOTALE ENTRATE € 2.845.826,64
2009 TOTALE ENTRATE € 3.450.962,64
Nell’anno 2010 si è registrata una diminuzione del volume delle entrate rispetto al 2009.
Questo è dovuto essenzialmente ad entrate non ordinarie come donazioni di materiali
da inviare nei paesi con cui cooperiamo che nell’anno 2009 registravano un alto valore
ma che nel 2010 non si sono verificate ed una diminuzione dei sostegni ai progetti di
cooperazione da parte di enti e fondazioni.
I fondi raccolti durante l’anno sono mirati ai progetti indicati.
Tutte le donazioni senza “nome” e le entrate che derivano dagli eventi vengono indiriz-
zate ad un progetto scelto dal Consiglio di Indirizzo.
donna burkinabè - foto di Pino Bertelli
73
2010 TOTALE COSTI DI GESTIONE € 290.639,46
2009 TOTALE COSTI DI GESTIONE € 274.006,43
Le spese per l’attività istituzionale, per la raccolta contributi, per la gestione delle adozioni
a distanza e per l’organizzazione dei progetti sono coperte da donazioni, contributi, da
proventi di alcune attività proprie e dal fondo gestione, alimentato dalla quota dell’10%
delle adozioni a distanza e dalla quota del 8% dei progetti di cooperazione.
4.5 INCIDENZA DEI COSTI DI GESTIONE
anziano burkinabè - foto di Pino Bertelli
74
4.6 ENTRATE SCUOLA DI PACE
2010 TOTALE ENTRATE € 233.473,74
2009 TOALE ENTRATE € 291.928,03
Nel 2010 si registra una diminuzione complessiva
delle entrate rispetto all’anno precedente; nella ri-
partizione delle tipologie di entrata si denota un in-
cremento sia in termini percentuali che in termini
assoluti, di entrate per l’organizzazione di attività
educative e formative. Le entrate per l’attività di pro-
mozione ed informazione è diminuita per quanto
riguarda il sostegno per le pubblicazioni, mentre è
rimasto invariato il sostegno da perte dei provati per
il giornalino “Shalom”
75
4.7 ENTRATE COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
56%
3%
41%
TIPOLOGIA DELLE ENTRATE
Adozioni a distanza Adozioni internazionali
Proge6 di cooperazione
2010 TOTALE ENTRATE € 2.175.964,03
2009 TOTALE ENTRATE € 2.771.851,77
Nel 2010 si registra una diminuzione
delle entrate inerenti la cooperazione
allo sviluppo. Tale diminuzione riguar-
da esclusivamente la diminuzione di
contributi da parte di enti pubblici per
i progetti di cooperazione, mentre le
adozioni a distanza e le adozioni inter-
nazionali registrano una effettiva tenuta
rispetto all’anno precedente.
76
villaggio burkinabè - foto di Chiara Baldini
77
4.8 IL 5 PER MILLENell’anno 2006 è stata introdotta la possibilità per il contribuente di de-stinare il 5xmille dell’IRPEF a sostegno di Onlus, volontariato e ricerca. Ogni anno il 5xmille rappresenta per il Movimento Shalom un contributo straordinario a sostegno della sua attività.
78
dipinto burkinabè - foto di Pierpaolo Pernici
79
Si ringrazia il gruppo di lavoro che ha con-
tribuito alla stesura di questo Bilancio So-
ciale: Luca Testi, Luca Gemignani, Federico
Arrighi, Barbara Guerrucci, Simona Giunti-
ni e Andrea Tamburini.
Si ringrazia per il progetto grafico e l’impa-
ginazione Chiara Baldini
80