Post on 19-Feb-2019
ASSISTENZA AL PAZIENTE
TRACHEOTOMIZZATO
SESSIONE DI NURSING
ASSISTENZA
PRE, INTRA, POST-OPERATORIA
A cura di: Totaro Biagio
PREPARAZIONE DEL MATERIALE
Occorrente campo sterileSet tracheoMateriale per medicazione e fissaggio
cannulaBroncoscopioCatetere mount
PREPARAZIONE DEL MATERIALE
Verifica funzionamento set per aspirazioneCarrello urgenzeFarmaci:SedativiOppioidiCuraro
Materiale di uso comune: siringhe fisiologica disinfettante ecc….
PREPARAZIONE PRE-OPERATORIA
DEL PAZIENTE
Informare il pazienteImpostare, valutare e verificare
monitoraggio completo: e.c.g, P.A., pulsiossimetria, ventilazioneVerifica presenza di accesso venoso ben
funzionante
PREPARAZIONE PRE-OPERATORIA
DEL PAZIENTEPosizionamento del paziente in decubito
supino con il capo leggermente iperteso, mettendo sotto le spalle rotolo di teliniEventuale tricotomiaAccurata detersione del cavo orale con
iodiopovidone e fisiologica in parti uguali
PREPARAZIONE PRE-OPERATORIA
DEL PAZIENTE
Impacco con iodiopovidone e garze sterili nella zona interessataSomministrazione e verifica della
sedazione e curarizzazione del pazienteControllo supporto ventilatorio e
adeguamento della FiO2 al 100%
POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE: IPERESTENSIONE DEL COLLO
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE: CAMPO STERILE
PREPARAZIONE DEL MATERIALE
Occorrente campo sterile Set tracheo Broncoscopio Farmaci
Vestizione anestesisti Preparazione campo sterile Assistenza farmacologica Assistenza secondo operatore
(broncoscopio)
ASSISTENZA INFERMIERISTICA INTRA-OPERATORIA
ASSISTENZA INFERMIERISTICAPOST-OPERATORIA
Rimozione campo sterileMedicazione e fissaggio cannulaGestione cuffiaSistemazione pazienteSistemazione materialeSistemazione documentazione
GESTIONE DELLA CUFFIAIN GENERE è LA PRIMA CANNULA CHE SI UTILIZZA
GESTIONE DELLA CUFFIA
La cuffia gonfia:
• permette la ventilazione meccanica
• protegge le vie aeree inferiori
• riduce il rischio d’inalazione delle secrezioni
N.B. LA CUFFIA NON E’ IL
FISSAGGIO DELLA CANNULA !
QUANTO GONFIARE LA CUFFIAL’eccessivo gonfiaggio può provocare, a lungo termine, stenosi tracheali
Il palloncino pilota consente di controllare il gonfiaggio della cuffia
QUANTO GONFIARE LA CUFFIA
Tecnica MOV (volume minimo di
occlusione):
• gonfiare la cuffia con siringa da 10ml (incrementi di 0.2-0.5 ml) fino alla scomparsa di sfiati d’aria
E’ raccomandato l’uso del manometro:la pressione di gonfiaggio non deve superare i 25 cm di acqua
COMPLICANZE
sovragonfiaggio Stenosi tracheale
Tracheotomia Percutanea Dilatativa secondo Ciaglia
NURSING NEL MEDIO PERIODO
A cura di: Macaluso Fabio
MEDICAZIONE GIORNALIERAMEDICAZIONE GIORNALIERA
ASPIRAZIONEASPIRAZIONE
UMIDIFICAZIONEUMIDIFICAZIONE
CAMBIO DELLA CANNULACAMBIO DELLA CANNULA
ALIMENTAZIONEALIMENTAZIONE
NURSING NEL MEDIO PERIODO
MEDICAZIONE GIORNALIERA
Asportare controcannula previa aspirazione delle secrezioni tracheali, e riporla in H2O2Posizionare controcannula di riservaRimuovere medicazione o garza attorno alla
cannula, rimuovere secrezioni attorno allo stomaPosizionare medicazione pulita e sostituire fettucciaControllo pressione cuffiaLavare controcannula con apposito scovolino e
soluzione idrosalina e riporla in contenitore con Amuchina Med (sol 5%)
L’aspirazione è una pratica infermieristica atta a rimuovere le secrezioni dell’albero respiratorio; ciò può portare a diverse complicanze quali:
IpossiaTrauma bronchialeInfezioniAritmie ed ipotensioniAtelectasie
ASPIRAZIONE
ASPIRAZIONE
Se quindi da un lato è indispensabile è dall’altro fondamentale che sia eseguita in modo corretto, non di routine ma quando si è in presenza di:
DispneaSecrezioni visibili nella cannulaDiminuzione della saturazioneAumento della pressione delle vie aereeGorgoglii durante il respiro
Sistemi di aspirazione:• Tradizionale
• Circuito chiuso
Quale sonda utilizzare
• La sonda da utilizzare deve essere inferiore o uguale alla metà del lume interno (ID)
della cannula tracheale
Raccomandazioni
Lavaggio delle maniAprire i circuiti il meno possibile
1. Con la tracheotomia si bypassano i sistemi anatomici di riscaldamento e umidificazione dell’aria ed è importante provvedere con metodi artificiali a tali funzioni.
2. Il riscaldamento e l’umidificazione dell’aria favoriscono il normale funzionamento della mucosa respiratoria e conservano la temperatura del corpo.
UMIDIFICAZIONE
UMIDIFICAZIONE
Una non corretta umidificazione e riscaldamentonon corretta umidificazione e riscaldamentodella miscela gassosa porta a:un aumento dello shunt artero-venoso
polmonare con la diminuzione della saturazioneun difetto nella produzione di surfactanteun’alterazione nel trasporto di muco da parte
delle cellule ciliate della mucosa
UMIDIFICAZIONE“attiva”
I sistemi attivi di umidificazioneI sistemi attivi di umidificazione con o senza riscaldamento di acqua possono essere fonte di eventi indesiderati:infezioni nosocomiali per colonizzazione
batterica dell’acquala nebulizzazione somministra grandi quantità
di acqua al paziente con conseguenti atelectasie o eccessi di umidità
Il miglior sistema di umidificazione che elimina gli inconvenienti degli altri (Ballard 1992, Shelley 1986, Chalon 1984) sembra essere quello passivo con filtri che conservano umiditàed il calore in fase espiratoria e li ricedono in fase inspiratoria.
UMIDIFICAZIONE“passiva”
UMIDIFICAZIONE
1. I filtri tuttavia non sono adatti in tutti i tipi di pazienti in particolare:
2. in quelli che hanno secrezioni altamente viscose si è costretti molto spesso a ricorrere ai sistemi attivi
3. in special modo in quei pazienti che vengono ventilati per un lungo periodo di tempo.
Riguardo a questa pratica ci sono varie opinioni molto spesso in disaccordo tra loro;
1. Oh (1990) afferma che il primo cambio va effettuato dopo 7 giorni e poi i cambi successivi si effettueranno dopo 4.
2. Walsh e Roylec (1992) dicono che il cambio va effettuato ogni 3 giorni questo in base anche alla quantità di secrezioni che si accumulano all’interno del tubo.
3. Tuttavia la maggior parte delle linee guida indica di non eseguire il cambio routinariamente bensì quando si presentano necessità diverse. Complicanze insorte Altra tipologia di cannula
CAMBIO DELLA CANNULA
SET CAMBIO DELLA CANNULA
1.Il Cambio cannula2.La Tracheoaspirazione
La tracheostomia permette ai pazienti di alimentarsi nuovamente per la via naturale ma poiché spesso si ha un’alterazione della
funzione della deglutizione con il conseguente rischio di inalazione si devono seguire alcuni accorgimenti:
valutare la capacità di deglutizione
valutare il riflesso della tosse
programmare razionalmente la dieta (i primi tentativi si farannocon acqua gelificata poi con cibi semisolidi)
controllare che la cuffia della cannula sia gonfiata entro un range di 25 cm d’acqua e che la cannula non sia dislocata.
la testa del letto dovrà avere un’inclinazione di 30-45°
ALIMENTAZIONE
CANNULE TRACHEALI
A cura di: Totaro Biagio
CARATTERISTICHE DELLE CANNULE TRACHEALI
INTRINSECHE
DIAMETRO INTERNO (ID)
DIAMETRO ESTERNO (OD)
LUNGHEZZAANGOLAZIONE FLANGIA
ESTRINSECHE
CUFFIA
FENESTRATURA
ASPIRAZIONE
CANNULE TRACHEALI
• CANNULE MONOPEZZO
• CANNULE DUE PEZZI
CANNULE TRACHEALI: SENZA CUFFIA
CANNULE TRACHEALI: FLANGIA REGOLABILE
Permette di regolare la posizione delle cannula in funzione
dell’anatomia del collo o della patologia del paziente
• Anatomie distorte (infiammazioni e edema)
• colli robusti
CANNULE TRACHEALI: SUCTIONAID
Consente di mantenere condizioni di pulizia, igiene e pervietàdella via aerea e permette di eliminare le secrezioni dal
disopra della cuffia tramite un lume aggiuntivo
Riduzione del rischio di infezioni
Riduzione del rischio di aspirazione
Mantenimento del comfort del paziente
CANNULE TRACHEALI: FENESTRATE
Le fenestrature permettono il passaggio d’aria attraverso le corde vocali, il naso e la bocca
• Raccomandata per pazienti da svezzare:
• Svezzamento • Vocalizzazione
VOCALIZZAZIONE
Valvole Fonatorie
• il passaggio dell’aria solo nella fase inspiratoria
• uno svezzamento graduale
• normalmente usata con cannule senza cuffia o fenestrate
CANNULE TRACHEALI: VOCALAID
COMPLICANZE LEGATE AL POSIZIONAMENTO O
ALLA GESTIONE NON CORRETTA DELLA
CANNULA
A cura di :Macaluso Fabio
COMPLICANZE DELLA TRACHEOTOMIA
INTRAOPERATORIE
EMORRAGIE
LESIONI ALLE STRUTTURE ANATOMICHE CONTIGUE
EMORRAGIAPNEUMOTORACEPNEUMOMEDIASTINOOSTRUZIONE DELLA CANNULADISLOCAZIONE DELLA CANNULAINFEZIONI
COMPLICANZE DELLA TRACHEOTOMIA
POST-OPERATORIE PRECOCI
EMORRAGIASTENOSI TRACHEALIFISTOLA TRACHEO-ESOFAGEAOSTRUZIONE DELLA CANNULADISLOCAZIONE DELLA CANNULAINFEZIONIGRANULOMI
COMPLICANZE DELLA TRACHEOTOMIA
POST-OPERATORIE TARDIVE
POSIZIONAMENTO DELLA CANNULA:COMPLICANZE
GESTIONE DELLA CANNULA: COMPLICANZE
GESTIONE DELLA CANNULA: COMPLICANZE
GESTIONE DELLA CANNULA: COMPLICANZE
Strumentazione ed
equipaggiamento d’emergenza
I seguenti materiali devono essere sempre a disposizione all’interno del reparto
Siringa da 10 ml per la cuffia della cannulaMandrino della cannulaCannula di ricambio (di una misura più piccola
di quella in situ)Pallone di Ambu o Va e VieniDilatatore tracheale di Laborde