Post on 18-Feb-2019
(c) by Thienemann Verlag (Thienemann Verlag GmbH), Stuttgart/Wien.© 2005, Éditions Autrement pour la traduction française.
Daniela Kulot "Das kleine Krokodil und die große Liebe" www.thienemann.de
LA DOPPIAMETAFORA
DEL
« COCCODRILLO INNAMORATO CERCA CASA »
Sport e Cultura inclusiva:
l'esempio del BASKIN,un dispositivo progettato per tutti
Conciliare logica inclusiva e logica sportiva ?
1) “LO SPORT” NON È UN FINE IN SE (ANCHE SE…)
2) “L’EDUCAZIONE” È UN PROCESSO DI UMANIZZAZIONE
3) “LA CULTURA” È IL NUTRIMENTO DELL’ UMANITA’
PREMESSA
IL BASKIN è una DISCIPLINA SPORTIVA
uno STRUMENTO EDUCATIVO
un PROGETTO CULTURALE
Immagine estratta da :Bortolotto, G. (coord.). VISUAL BASKIN. Disegnatore Mazzara, M. Amicigio a.p.s., 2015. (tutti i diritti riservati)
1) SGUARDO CRITICO
Una questione di DISTANZArispetto alla situazione attuale
per sapere da dove si parte (analisi dei bisogni)
2) SGUARDO ETICO
Una questione di DIREZIONE rispetto ad un sogno condiviso
per sapere dove andare (finalità)
3) SGUARDO PRATICO
Una questione di OPERATIVITÀ (CREATIVITÀ)
rispetto a proposte concrete per andarci veramente… insieme! (piano di azione)
1) SGUARDO CRITICO
Una questione di DISTANZArispetto alla situazione attuale
per sapere da dove si parte (analisi dei bisogni)
SAPERE
1/ 1/ ESCLUSIONE
2/ 2/ SPECIALIZZAZIONE
3/3/ INCLUSIONE
Via normale
Via speciale
Viacomune
Non c'è posto “VIA SENZA USCITA” (rifiuto di progettazione)
“DOPPIA VIA” (progettazione speciale)
“VIA COMUNE” (progettazione per tutti)
ANTICHITA’I GIOCHI OLIMPICI ANTICHI
DURARONO 1.000 ANNI circa
Dal VIII°s a. C (-776)
al IV° s. d. C (+394) CELEBRAVANO
GLI “EROI DELLO STADIO””
MEDIOEVO
GIOCHI SPESSO MOLTO VIOLENTI,
in cui prevalgono la forza e il coraggio.
La violenza dei “tornei sportivi” (con armi da guerra) porta ad una progressiva regolamentazione
che si affinerà durante il Rinascimento (XVII° e XVIII° s.),
preanunciando lo sviluppo dello sport moderno
= PROCESSO DI SPORTIVIZZAZIONE
PERIODO CONTEMPORANEOXIX° SECOLO – XX° SECOLO
1828: Thomas Arnold: propone di utilizzare lo sport come strumento educativo (formazione della volontà e del carattere morale dellagioventù).
1859: Ernst Curtius propone la restaurazione
dei Giochi Olimpici
1894: Pierre de Coubertin, ottiene il consenso di 12 paesi per riesumare i Giochi Olimpici.
ATENE, 1896 (6-15 aprile): PRIMI GIOCHI OLIMPICI dell’era moderna (riservati agli uomini).
PARIGI, 1900: PRIMA “APERTURA” ALLE DONNE
MA SOLO in 2 sport (tennis e golf),SOLO ai margini dei GiochiSOLO 19 donne su 1225 atleti.
AMSTERDAM, 1928: DONNE AMMESSE in* ATLETICA* GINNASTICA
PARIGI, 1924 (poco dopo la prima G.M.)
La popolazione « sordomuta », in parallelo,
organizza i PRIMI GIOCHI SILENZIOSI (Silent Games)
che diventeranno il Deaflympics.
1948 Stoke Mandeville
Il neurologo Ludwig Guttmann organizza nel suo Ospedale I PRIMI GIOCHI MONDIALI PER PARAPLEGICI
(riabilitazione dei soldati con lesione spinale grazie allo sport)
ROMA, 1960:
Proposta di organizzare i Giochi di Stoke Mandeville a ROMA = PRIMI GIOCHI PARA-OLIMPICI
Giochi d’estate nella stessa città
(1976 per i Giochi d’Inverno)
1968 Chicago
L’impegno di Eunice Kennedy Shriver (dal 62) favorisce il lancio dei PRIMI GIOCHI DI SPECIAL OLYMPICS (S.O.)rivolti a persone con disabilità intellettiva
Innovazione nei criteri di accesso a questi giochi, aperti a tutti i livelli di abilità (tra logica agonistica e ricreativa)
1989: S.O. lancia il programma degli Sport Unificati (per « atleti » e « partner »: 2 categorie di partecipanti)
DOPO NEW YORK (1984): STESSA CITTA' !!!
→ SEOUL, 1988 (Giochi Estivi) ALBERVILLE, 1992 (Giochi Invernali)
TORONTO, 1976 : Disabilità visiva integrata ai Giochi paralimpici
→ 1981 : creazione dell'International Blind Sport Federation
ARNHEM, 1980 : Paralisi cerebrale integrata ai Giochi paralimpici
→ 1978 : creazione della Cerebral Palsy International Sports & Recreation Ass.
1982 San Francisco: Primi « GAY GAMES » PER LA PRIMA VOLTA NEL MONDO SPORTIVO: criteri di accesso secondo principi culturali inclusivi)
1986: Federazione internazionale INAS-FID
dare accesso ad una logica agonistica per persone con disabilità intellettiva
L’INAS-FID
* permetterà l’integrazione ai Giochi Paralimpici,
* ma poi sarà costretta ad organizzare i Global Games (dal 2003)
(dopo lo scandalo a Sydney, l’IPC decide la loro esclusione)
1989 : Creazione del International Paralympic Committee (IPC)
PROGRESSIVA APERTURA ALLA DIVERSITA’ UMANA
→ PROCESSO DI DEMOCRATIZZAZIONE(« riconoscimento » di diritti)
TUTTAVIA, SONO ANCORA « CATEGORIE UMANE »CHE STRUTTURANO QUESTI MONDI DIVERSI, SEPARATI...
Organizzazioni specificheEventi specificiPratiche specifiche
DOPO IL DIRITTO DI ACCEDERE A... per superare l’esclusione
OCCORRE ANCHE IL DIRITTO DI CONDIVIDERE per superare la segregazione
PROGRESSIVA MESSA IN DISCUSSIONE
della NORMA DOMINANTE
dell’ “ATLETA”, dello “SPORTIVO”
“normodotato”, “maschio”, “bianco”, “occidentale”, “heterosessuale”
MA ANCORA FORTI RESISTENZE CULTURALIDEL MONDO SPORTIVO
che passa attraverso LA SEPARAZIONE ad esempio.
PER
3 “CATEGORIE UMANE” DIVERSE
GIOCHI OLIMPICI
per normodotati
GIOCHIPARALIMPICI
perdisabili fisici
GIOCHI di SPECIAL OLIMPICS
per disabili mentali
MODELLO SPORTIVO DEL SECOLO XX
3 MONDI DIVERSI (almeno)
Sport Unificato2000 - 2012
2) SGUARDO ETICO
Una questione di DIREZIONE rispetto ad un sogno condiviso
per sapere dove andare (finalità)
ESSERE
QUESTIONE DI ERGONOMIA o DESIGN
(architettura materiale,sociale e pedagogica!)
nella vita scolastica,lavorativa, sportiva…!
? ?
BENESSERE = adeguazione esperienziale tra SOGGETTO e OGGETTO (tra persona e ambiente, cioè contenitore di esperienza)
1/ 1/ ESCLUSIONE
2/ 2/ SPECIALIZZAZIONE
3/3/ INCLUSIONE
Via normale
Via speciale
Viacomune
Non c'è posto “VIA SENZA USCITA” (rifiuto di progettazione)
“DOPPIA VIA” (progettazione speciale)
“VIA COMUNE” (progettazione per tutti)
il mondo può prendere
diverse FORME
generando o condizionando
diverse ESPERIENZE
Sotto l'influenza di
diverse NORME
? ?
1. ESCLUSIONE (no design)
Parola chiave: “Fuori!” Numero chiave: “0”
INTOLLERANZARIFIUTO
MARGINALIZZAZIONE “SELVAGGIA”
2. SEPARAZIONE (special design)
Parola chiave: “Di fianco” (est.)
Numero chiave: “2”
PROGETTAZIONESPECIALIZZATAo COMUNITARISTA
MARGINALIZZAZIONEISTITUZIONALIZZATA
“stare fra gli altri”
integrazione“FISICA”
“fare con gli altri”
integrazione“FUNZIONALE”
“contare per gli altri”
integrazione“SOCIALE”
ACCOGLIERE LADIVERSITA'
VALORIZZARE LADIVERSITA'
2 PRINCIPI FONDAMENTALI
2 STRATEGIE
realismo pragmatico:ATTENZIONE ALLA
DIFFERENZA (individuo)
idealismo universalista:ATTENZIONE ALLA
DIVERSITA' (gruppo)
PRINCIPIO DI “DISCRIMINAZIONE POSITIVA”
PRINCIPIO DI “NON DISCRIMINAZIONE”
“INTEGRAZIONE” “INCLUSIONE”
LE DUE PRINCIPALI STRATEGIE SONO:
INFRASTRUTTURE eTRASPORTI ACCESSIBILI
MATERIALE RISORSE UMANE
PERSONALE SUFFICIENTEe FORMATO
ALTRE DUE STRATEGIE, MENO FREQUENTI, SONO :
QUALE UNIFICAZIONE DEGLI ORGANI DI
GOVERNANCE SPORTIVA?
ISTITUZIONI ATTIVITA'
SPETTROINCLUSIVO
Quale ARCHITETTURAtecnico-PEDAGOGICA ?
QUALE PROGETTAZIONE ?
ProgettazionePER TUTTI
Abitualmente, tutti gli edifici, i prodotti, i servizi, gli ambienti
sono stati progettatiper ”la gente standard”, ma DOV’ E'?
“IL PARADIGMA INCLUSIVO”( // “DESIGN FOR ALL”)
SUGGERISCE DI RIPROGETTARE LA SOCIETA' (le città, la scuola, il lavoro, lo sport...)
PER LA GENTE REALE !(LA PLURALITA' UMANA: TUTTI)
“Questo approccio olistico ed innovativo costituisce UNA SFIDA CREATIVA, TECNICA ED ETICA,
per tutti gli amministratori, progettisti, imprenditori e responsabili politici.”
NON È PIÙ la persona che si adatta
allo sport (Basket)
? ?
plasmare laformadell'uomo ?
plasmare laformasociale !
MAlo sport che si adattaalle persone (Baskin)
Tutti praticano la stessaattività, ma con adattamentidelle regole, del materiale edello spazio
BASKIN
3) SGUARDO PRATICO
Una questione di CREATIVITA’rispetto a proposte concrete
per andarci veramente… insieme! (piano di azione)
FARE
Immagine estratta da :Bortolotto, G. (coord.). VISUAL BASKIN. Disegnatore Mazzara, M. Amicigio a.p.s., 2015. (tutti i diritti riservati)
CHI GIOCA?(4 sfide di « integrazione »)
Generi: partecipazione di
RAGAZZI e RAGAZZE
Abilità: partecipazione di giocatori
« NORMODOTATI » e « DISABILI »
Disabilità: partecipazione di giocatori con
DISABILITA' FISICA e MENTALE
Esperienza sportiva: partecipazione di
“ESPERTI” e PRINCIPIANTI
4 adattamenti essenziali
1) il materiale
2) lo spazio
3) la comunicazione
4) le regole
UN'ARCHITETTURA PEDAGOGICA
INCLUSIVA
CHE SI BASA SU
4) ADATTAMENTO DELLE REGOLE
CIASCUNO HA UN RUOLO PRECISODEFINITO IN BASE ALLE SUE ABILITA' MOTORIE
5 RUOLI CON DELLE REGOLE SPECIFICHE
DIFFERENZIAZIONE DEI RUOLI BEN REGOLAMENTATA,
CIASCUNO/A LA SUA SFIDA SPORTIVA !
IL BASKIN NON SACRIFICA
nè l'inclusione (e l'attenzione alle fragilità) con il pretesto di dover fare sport,
nè lo sport (e la competizione)con il pretesto di dover promuovere l'inclusione.
REGOLE DI COMPOSIZIONE DI UNA SQUADRA IN CAMPO
1) 6 giocatori in campo
2) Almeno 2 giocatori di Ruolo 5
3) 1 giocatore Pivot (Ruolo 1 o 2)
4) Almeno 1 giocatore di Ruolo 3
5) Quota rosa e azzurra obbligatoria (tra ruoli 4 e 5)
6) SOMMA DEI N° DI RUOLO = 23 MAX
ESEMPI:
5 + 5 + 5 + 4 + 3 + 1
5 + 5 + 4 + 4 + 3 + 2
5 + 5 + 4 + 3 + 3 + 2
1) SGUARDO CRITICO
Una questione di DISTANZArispetto alla situazione attuale
per sapere da dove si parte (analisi dei bisogni)
2) SGUARDO ETICO
Una questione di DIREZIONE rispetto ad un sogno condiviso
per sapere dove andare (finalità)
3) SGUARDO PRATICO
Una questione di OPERATIVITÀ (CREATIVITÀ)
rispetto a proposte concrete per andarci veramente… insieme! (piano di azione)
IL SENTIERO STRETTO DELL'ETICA INCLUSIVA
(necessità di vigilanza costante)
“Il cammino si fa camminando.”
CONCLUSIONE - 1
ATTENZIONE !
RIMANE L'EDUCATORE(o l'insegnante o l'allenatore)
UNO DEI PRINCIPALI
GARANTI ETICIDELL' ESPERIENZA OFFERTA
(e non l'attività di per sé)
CONCLUSIONE - 2
VERSO UNA NUOVA GENERAZIONE DI SPORT INCLUSIVI...
ALL'LYMPIC GAMES !”SPORT progettato per tutti”
OLYMPIC GAMES(SPORT PER “NORMODOTATI”)
PARALYMPIC GAMES (SPORT PER DISABILI)
SIMBOLICAMENTE:
?!?CONCLUSIONE - 3
UN DIRITTO DI ACCESSO...
UN DIRITTO DI CONDIVISIONE...
UNA QUESTIONE DEL DIRITTO
ApproccioBI-DIREZIONALE
Approccio UNI-DIREZIONALE
ApproccioMULTI-DIREZIONALE
UN DIRITTO DI SCELTA...
3 MODELLI CULTURALI
CONCLUSIONE - 4
CONCLUSIONE - 5
IL BASKIN = UN LABORATORIO DEMOCRATICO INNOVATIVO(metafora di societào dispositivo finzionale)
… ALLA RICERCA DEL GIUSTO EQUILIBRIO
TRA DUE TENSIONI …
CONCLUSIONE - 5
DISINTERESSEinteresse dell’Altro / bene comune / no profit
INTERESSEinteresse proprio / bene privato / profit
OBBLIGO LIBERTA'
A.Valet, 2013
IL BASKIN = UN LABORATORIO DEMOCRATICO INNOVATIVO
Espressione indiv. senza limiti Tutto è permesso
Espressione individuale limitata Tra lecito e illecito
(metafora di societào dispositivo finzionale)
CONCLUSIONE - 5
DISINTERESSEinteresse dell’Altro / bene comune / no profit
INTERESSEinteresse proprio / bene privato / profit
OBBLIGO LIBERTA'
AGONISMO: premia l’eccellenza (ricercare liberamente la vittoria)
A.Valet, 2013
sia sfruttando i propri punti di forza (tecnici e tattici)
sia sfruttando i punti deboli altrui(tecnici e tattici)
IL BASKIN = UN LABORATORIO DEMOCRATICO INNOVATIVO
Espressione indiv. senza limiti Tutto è permesso
Espressione individuale limitata Tra lecito e illecito
(metafora di societào dispositivo finzionale)
CONCLUSIONE - 5
DISINTERESSEinteresse dell’Altro / bene comune / no profit
INTERESSEinteresse proprio / bene privato / profit
OBBLIGO LIBERTA'
AGONISMO: premia l’eccellenza (ricercare liberamente la vittoria)
REGOLAMENTO: tutela le fragilità(protegere chi ne ha bisogno)
A.Valet, 2013
sia nei vincoli di composizione della squadra(imponendo la presenza della diversità)
sia nella regolamentazione dell'agonismo(imponendo equità nel principio difensivo)
sia sfruttando i propri punti di forza (tecnici e tattici)
sia sfruttando i punti deboli altrui(tecnici e tattici)
IL BASKIN = UN LABORATORIO DEMOCRATICO INNOVATIVO
Espressione indiv. senza limiti Tutto è permesso
Espressione individuale limitata Tra lecito e illecito
(metafora di societào dispositivo finzionale)
CONCLUSIONE - 5
DISINTERESSEinteresse dell’Altro / bene comune / no profit
INTERESSEinteresse proprio / bene privato / profit
OBBLIGO LIBERTA'
AGONISMO: premia l’eccellenza (ricercare liberamente la vittoria)
REGOLAMENTO: tutela le fragilità(protegere chi ne ha bisogno)
A.Valet, 2013
sia nei vincoli di composizione della squadra(imponendo la presenza della diversità)
sia nella regolamentazione dell'agonismo(imponendo equità nel principio difensivo)
sia sfruttando i propri punti di forza (tecnici e tattici)
sia sfruttando i punti deboli altrui(tecnici e tattici)
IL BASKIN = UN LABORATORIO DEMOCRATICO INNOVATIVO
LA PREPARAZIONETECNICA
DELL’ ALLENATORE
Espressione indiv. senza limiti Tutto è permesso
Espressione individuale limitata Tra lecito e illecito
(metafora di societào dispositivo finzionale)
(il suo impegnotecnico:metodologia diallenamento)
CONCLUSIONE - 5
DISINTERESSEinteresse dell’Altro / bene comune / no profit
INTERESSEinteresse proprio / bene privato / profit
OBBLIGO LIBERTA'
AGONISMO: premia l’eccellenza (ricercare liberamente la vittoria)
REGOLAMENTO: tutela le fragilità(protegere chi ne ha bisogno)
A.Valet, 2013
sia nei vincoli di composizione della squadra(imponendo la presenza della diversità)
sia nella regolamentazione dell'agonismo(imponendo equità nel principio difensivo)
sia sfruttando i propri punti di forza (tecnici e tattici)
sia sfruttando i punti deboli altrui(tecnici e tattici)
IL BASKIN = UN LABORATORIO DEMOCRATICO INNOVATIVO
LA PREPARAZIONETECNICA
DELL’ ALLENATORE
LA PREPARAZIONEETICA
DELL’ ALLENATORE
Espressione indiv. senza limiti Tutto è permesso
Espressione individuale limitata Tra lecito e illecito
(metafora di societào dispositivo finzionale)
(le sue scelte:tra mediazionepedagogica ecreatività tattica)
(il suo impegnotecnico:metodologia diallenamento)
A. Bodini: Giocare insieme, soprattutto in caso di eterogeneità dei giocatori, necessita uno sforzo di strutturazione,
ma se questa è eccessiva, viene a mancare la voglia e il piacere di giocare insieme.
G. SIMMEL: Se le FORME SOCIALI imprigionano le FORZE DELLA VITA,
è la VITA STESSA che perde sapore.
Ma se le forze della vita non generano forme sociali stabilizzate,
è la condivisione della vita stessa che non è più possibile.
CONCLUSIONE - 6
DIALOGICA DEI RAPPORTI TRA ETICA E TECNICA(antagonismo e complementarietà)
Tecnica
Etica
A.Valet, 2013
UGUAGLIANZA
Produzione industriale standardizzata
LIBERTA'
Produzione singolarizzataper il consumo individuale
SOLIDARIETA' ?
Produzione secondo un“design for all”(progettazione per tutti)
SPORT per l'uomostandard
SPORT per ciascuno
SPORT per tutti ?
tentando di bilanciare_ libertà e uguaglianza_ interesse e disinteresse
… al fine di contribuire a “fare accadere l'umanità nell'uomo”...
A.Valet, 2013
CONCLUSIONE - 7
Educazionefisica
Traiettoria dell’educazione
Traiettoria dello sport
Tendenza all’“inclusione”
Tendenza alla“separazione”
CONTRADIZIONE
tra
La FINALITA’ della SCUOLA
= “L’INCLUSIONE”
I CONTENUTI in E.F.
= Le ATTIVITA’ SPORTIVE “DIFFERENZIALIZZANTI”
Desiderio dieterogeneità
Desiderio diomogeneità
BASKIN
“Bisogna un caos dentro di sé
per dare luce ad una stella danzante !”
(Nietzsche)