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DICEMBRE 2010— ANNO I , NUMERO 8 CIRCOLO AMICI DEL FIUME ASD, CORSO MONCALIERI 18, 10131—TORINO WWW.AMICIDELFIUME.IT - INFO@AMICIDELFIUME.IT
IN QUESTO NUMERO
ASSEMBLEA ORDINARIA 2010 2
COMPOSIZIONE DIRETTIVO 2011 3
NUOVO REGOLAMENTO 3
STRUTTURA ORGANIZZATIVA 4
RINNOVO TESSERAMENTO 2011 5
AVANZAMENTO LAVORI 5
TROFEO SILVERSKIFF 6
TROFEO KINDERSKIFF 7
REGATA GRAN FONDO GAVIRATE 8
CHIUSURE NATALIZIE 9
TORINO SURF DREAM 10
KAYAK PIEGHEVOLI 12 e 13
OPERAZIONE FRANKTON 14 e 15
MOSTRA: LA RAPPRESENTAZIONE
LETTERARIA DEL PO 17
SEGRETERIA Orario: Dal lunedì al venerdì: 16-20
tel: 011 6604121
E-mail: segreteria@amicidelfiume.it
CENTRO PRENOTAZIONI
TENNIS
338 6749360
RISTORANTE “LA FAVORITA DEL FIUME” Per prenotazioni: Tel. 011 6600179 Cell. 339 6075804e-mail: lafavoritadelfiume@alice.it
AUGURI!!!
Le prime nevicate invernali ci ricordano che il Natale si avvicina e an-
che questo anno volge al termine. E’ stato un anno intenso,
pieno di eventi e novità e cosa più importante, attraverso i
corsi per adulti ragazzi e bambini, centinaia di persone si so-
no avvicinate al fiume ed agli sport che pratichiamo presso il Circolo.
E l’anno che verrà sarà tutto da scoprire...
Vi lasciamo alle vacanze natalizie con un numero tutto nuovo, il più
corposo che fino ad ora abbiamo concepito, con informazioni utili sulle
chiusure, augurando a tutti i soci, alle loro famiglie e a coloro che ci
seguono un buon Natale ed un felice anno nuovo.
Il prossimo appuntamento sul fiume è per la tradizionale uscita di San-
to Stefano il 26 dicembre con tutti i soci che vorranno parteciparvi.
AUGURI!!!
Buon Natale a tutti!
Pag.2
ASSEMBLEA ORDINARIA 2010
L’Assemblea dei soci ha visto la partecipazione di oltre il 60% dei soci
ordinari tra cui alcuni di quelli che hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo del Circolo in questi oltre trenta anni di attività. E’ stata l’occasione per rimarcare quelli che sono gli obiettivi generali che si vuole continuare a perseguire: attività agonistica e diffusione della pratica sportiva in tutte le fasce di età con particolare riguardo a ca-noa, canottaggio e tennis, per i quali siamo affiliati alle rispettive Fe-derazioni Nazionali. Una particolare attenzione è rivolta al conteni-mento dei costi delle varie attività per consentire la pratica sportiva ad una fascia sempre più ampia di giovani ed adulti.
Se da un lato questo orientamento ha portato ad un numero di soci in costante crescita dall’altro ci troviamo ogni giorno ad affrontare il problema dell’equilibrio tra entrate ed uscite. Il mantenimento della sede e delle principali attrezzature rappresenta una delle voci più onerose della gestione del nostro Circolo: dal canone di locazione pa-gato alla Città di Torino, alle tasse per i pontili, per lo smaltimento rifiuti, alle utenze (luce, gas e acqua) che in parte sono a nostro cari-co, alle manutenzioni delle aree di nostra pertinenza. Continuare nel-la direzione della promozione dello sport con costi contenuti, mante-
nendo quello spirito Associazionistico che ci ha caratterizzato dalla fondazione, significa che un numero considerevole di soci deve farsi carico di una serie di attività da svolgersi come volontariato. Su que-sto aspetto in questi ultimi anni, complice anche la situazione di crisi economica generale e forse anche una crisi dei valori sui quali si è fondato in passato l’Associazionismo, abbiamo assistito ad un sostan-ziale mantenimento del numero di volontari a fronte dell’incremento delle attività e dei soci.
La sfida del 2011 sta nella capacità che avrà il Circolo di coinvolgere nuovi sog-getti che condividano gli obiettivi e il modo di procedere, che si facciamo cari-co insieme agli altri del mantenimento e sviluppo dell’Associazione.
L’inizio del 2011 sarà caratterizzato anche dal completamento dei lavori di ri-strutturazione dei locali in concessione con il nuovo hangar per imbarcazioni in fase avanzata di costruzione, la ristrutturazione della palestra e dei rimessaggi a bordo fiume. Completati gli interventi strutturali, iniziati due anni addietro con la costruzione della copertura pressostatica dei campi tennis, avremo una sede funzionale e pronta ad accogliere giovani e
meno giovani che vogliano avvicinarsi agli sport che pratichiamo. Una struttura pensata e realizzata per accogliere sportivi con la stragrande maggioranza degli spazi destinati alla pratica e alcuni angoli di relax quali il locale caffetteria finalmente funzionale alle esigenze dei fre-quentatori dell’impianto.
Mauro Crosio
Presidente del Circolo
Nel corso dell’Assemblea si sono tenute le operazioni di voto per il rinnovo delle
cariche di Presidente, collegio dei Probiviri e Consiglieri del Direttivo. Questi gli esiti
delle urne:
Presidente
Mauro Crosio
Membri del Collegio dei probiviri Andrea Geja
Mario Marchio Gabriele Ricchiardi
Membri del Collegio Direttivo
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Roberto Bussolino Enrico Gho
Claudia Napoli Alvise Poggio
Vincenzo Fregnan Roberto Bitossi
Roberta Baudino Francesca Bertinetto
Pavilio Piccioni Paola Perino
Matteo Fortunato Alessandro Araldi
Jacopo Saraniti Riccardo Zanda Manuela Poggio Ulisse Bocchero Pietro Benedetti
Danilo Bazzini Alessandro Boscolo
Ilda Gutierrez
A tutti auguriamo buon lavoro!
NUOVO REGOLAMENTO DEL CIRCOLO
Nel corso dell’Assemblea è stato approvato il nuovo regolamento del Circolo. Ne si potrà trovare copia nella
bacheca degli spogliatoi ed una copia sempre in Segreteria. Inoltre può essere scaricato al seguente link:
REGOLAMENTO CIRCOLO AMICI DEL FIUME
Si invitano tutti i soci a prenderne visione e a rispettarlo. Un ringraziamento a tutti i soci che hanno partecipa-
to al lavoro di stesura e modifica.
COMPOSIZIONE DEL DIRETTIVO PER L’ANNO 2011
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STRUTTURA ORGANIZZATIVA 2011
INCARICHI/ATTIVITA’
Crosio Mauro Presidente Contratti Progetto ristrutturazione sede
Poggio Alvise Vicepresidente Responsabile canoa velocità Responsabile pulizie
Napoli Claudia Vicepresidente Contratti Rappresentanza settore canottaggio
Gho Enrico Vicepresidente Responsabile agonismo canottaggio
Bussolino Roberto Responsabile settore fluviale Iniziative per i soci
Piccioni Pavilio Responsabile settore polinesiana Iniziative per i soci
Bertinetto Francesca Responsabile canoa polo femminile
Saraniti Jacopo Responsabile canoa polo maschile
Gutierrez Ilda Responsabile attività master canottaggio
Bitossi Roberto Allenatore squadra agonistica canoa velocità
Zanda Riccardo Allenatore squadra agonistica canottaggio
Bossa Emiliano Allenatore squadra canoa fluviale
Ravarino Antonio Responsabile CAS canottaggio Responsabile centro estivo Progetto ristrutturazione sede
Colajanni Elena Responsabile CAS canoa
Fregnan Vincenzo Responsabile furgone e carrelli Iniziative per i soci
Poggio Manuela Iniziative per i soci
Baudino Roberta Sito internet Bilancio Controllo di gestione
Perino Paola Responsabile segreteria
Bocchero Ulisse Responsabile comunicazione
Benedetti Pietro Responsabile attività calcetto
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Il 31 dicembre scadrà l’associazione di chi possiede
questa tessera. Per continuare ad utilizzare le
strutture e partecipare alle attività si deve rinnovare
l’associazione pagando la relativa quota associativa.
Per la pratica di rinnovo rivolgersi in Segreteria.
Il pagamento della quota d’iscrizione può essere effettua-
to anche tramite bonifico bancario
Intestatario: Circolo Amici del Fiume ASD
Banca: Passadore SpA - Filiale Torino Via Carlo Alberto, 45
IBAN: IT 89 U 03332 01000 000001610777
Indicando cognome del socio e causale del versamento (CAS, uscite assistite, podismo, rimessaggio...)
STATO DEI LAVORI DELLA NUOVA AREA RIMESSAGGIO
Ricordando che i lavori per il nuovo rimessaggio dovrebbero terminare a gennaio 2011 mostriamo
qualche foto sullo stato dei lavori.
Vista generale del nuovo hangar
da Corso Moncalieri
RINNOVO TESSERAMENTO 2011
Domenica 14 Novembre il capoluogo piemontese si è svegliato prima del
solito; Il Fiume e le sue sponde brulicano di atleti...di li a poco avrebbe preso inizio la consueta e ricorrente SilverSkiff, regata di canottaggio im-prontata alla resistenza, giunta oramai alla 19° edizione.
La squadra agonistica del Circolo, capitanata da Riccardo Zanda,si presen-ta con ben due "atleti" lasciando sulle sponde del fiume,al doveroso com-pito di supporter il "due-senzista" Giorgio Lorenzi ed il malfermo Simone Checcucci: mentre Lorenzo Salerno, altro membro della squadra, è stato dichiarato disperso dallo stesso allenatore causa irraggiungibilità telefoni-ca.
Con le pettorine n°264 e 301 i partecipanti del Circolo, rispettivamente, Enrico Mattioda e Napoli Ludovico scendono in acqua per disputare la loro prima SilverSkiff.
Mattioda, partito con un precario "assetto gara", ferma il cronometro do-po 49 minuti e 13 secondi, esausto ma quantomeno felice di aver parteci-pato. Napoli,più veloce di circa un minuto, ottiene un ottimo risultato per il Circolo, imponendosi sui coetanei del calibro di Ivica Pedric (Sisport) e di Enrico Viora (Esperia).
Tirando le somme, lo stesso Riccardo Zanda si ritiene più che soddisfatto dell'impegno profuso e del "ritmo-gara" espresso dai suoi atleti, consape-vole dei loro ampi margini di miglioramento già visibili nella prossima ga-ra di GranFondo a Varese.
Una menzione particolare e doverosa deve essere riservata al Baluardo del Circolo, Gabriele Ricchiardi, che segna il Miglior tempo di giornata tra tutti gli atleti maschili e femminili della Società; il "pluri-SilverSkiffista" taglia il traguardo in 48'2",più veloce di appena 2 secondi di Ludovico Na-poli.
Mattioda Enrico
Per la cronaca aggiungiamo che alla SilverSkiff hanno partecipato anche due master: Margherita Italiano e Paola Perino, che si sono misurate con atlete arrivate da lontano, dagli Stati Uniti alla Lettonia, lottando fino all'ultimo metro nonostante i contrattempi lungo il percorso, una barca bloccata al giro di boa per Titta e il trattamento sandwich per Paola che si è trovata stretta tra due atleti imboccando l'arcata del Ponte Isabella.
TROFEO SILVERSKIFF
TORINO - 14 NOVEMBRE 2010
Enrico Mattioda
Gabriele Ricchiardi
Ludovico Napoli
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La Redazione segue con attenzione e incoraggia negli allenamenti gli
Zanda’s boys ed augura buon lavoro al loro allenatore!
Sabato 13 novembre, si è svolta sul fiume una delle due più
importanti gare lunghe di Torino: la Kinder skiff. Questa gara è subordinata alla mitica Silver skiff , di 11 km, solo per ragazzi over 14 (per ovvi motivi!!) La gara è di fama internazionale, ma a differenza della “ D’ inverno sul Po”, ha una sola specialità: il singolo. A mezzogiorno circa sono iniziate le gare. Non si parte allinea-ti ma uno per volta, a cronometro. Si parte dal Cerea, si va alla piscina lido e si ritorna al Cerea. In tutto 4 km. Il tempo era nuvoloso, ma d’ altronde la Kinder non è nota per essere lun-ga, faticosa e fredda? Si sono presentate moltissime società (tra cui il Promonopoli, che è stato ospitato da noi), con circa trecento atleti, e per di più la classifica era generale, non divisa per categorie.
La Canottieri Cerea, organizzatrice della regata, ha esposto le classifiche in tempo reale su un grande schermo.
Si può dire che è andata relativamente bene per il Circolo, i risultati si possono vedere su www.silverskiff.org
Marta Ricchiardi
TROFEO KINDERSKIFF
TORINO - 13 NOVEMBRE 2010
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Tutte le foto ed i risultati sono
consultabili presso il sito ufficiale
della manifestazione:
www.silverskiff.org
Margherita Italiano
In una fredda e bagnata Domenica di Novembre, ha preso luogo la Regata di Gran Fondo a Varese-Gavirate;
il Circolo con i suoi atleti, sia maschili che femminili, si sono dati battaglia per i 6000m del percorso, rimanen-do però poco incisivi come ci si sarebbe aspettato. Il primo equipaggio a scendere in acqua è stato il Quattro Cadetti, in forza da poche settimane a Riccardo Zanda. La loro prova però rimane irreparabilmente segnata dalla rottura di un seggiolino che ha costretto l'armo a procedere fino all'arrivo spinto unicamente dai tre canottieri rimanenti. Segnano un tempo di 37 minuti ed una manciata di secondi: consci di poter fare lungamente meglio nelle prossime gare. Per secondi si portano in partenza i due singolisti Ragazzi, Uno, guidato dall'aitante Ludovico Napoli, reduce da una bella prova alla Silverskiff di una settimana prima, l'Altro, l'idolo della squadra agonistica Lorenzo Sa-lerno, per tutti “Renzo”. La lunga distanza, le condizioni impervie e le confuse indicazioni di gara hanno diso-
rientato i nostri atleti che concludono la prova lombar-da rispettivamente in 28 e 31 minuti. Si susseguono il quattro di coppia (Master) Femminile (Belluso Elena, Masino Donatella, Perino Paola e Pae-sano Maddalena) alle spalle di un allenatissimo Gavira-te e l'Otto societario (Master) Femminile ( Baudino Ro-berta, Italiano Margherita, Caligaris Silvia, Cento Mar-gherita, Cugusi Lorena, Gutierrez Ilda Mar, Napoli Clau-dia, Parachini Chiara, Lanza Di Casalanza) giunto invece primo precedendo l'Esperia. Per quinti disputano la prova Federico Degioanni e Lo-renzi Giorgio in Due-Senza nella categoria Junior. Pur-
troppo la loro prestazione è stata chiaramente macchiata da uno scontro in partenza con l'imbarcazione analoga del Cerea che li ha allontanati fin dall'inizio dai troppo forti avversari. Per ultimo, invece, è sceso in acqua il Singolo Juniores Maschile guidato da Enrico Mattioda che, dopo una partenza incerta, ha condotto una gara pulita senza troppe sbavature, ma il suo tempo risulta ancora troppo alto per essere competitivo in questa categoria. Seguirà a detta dell'allenatore Riccardo Zanda un'intensa preparazione invernale per giungere maggiormen-te preparati ed agguerriti alla prossima gara che si terrà a Pisa.
Mattioda Enrico
Per la cronaca aggiungiamo che oltre ai ragazzi della squadra agonistica hanno gareggiato a Gavirate anche due equi-paggi master. L'ormai veterano 8+ (Titta, Silvia, Claudia, Chiara, Margherita, Roberta, Ilda, Lorena, tim. Virginia) che ha fatto una bella gara meritando l'oro e il nuovo 4x (Elena, Paola, Lena, Tilla), che ha conquistato un onorevole terzo po-sto. La formazione di due equipaggi è stata possibile grazie alle new entry che non si sono scoraggiate neanche di fron-te alla avverse condizioni meteo e all'enormità dei kilometri percorsi, ben 18 per le coraggiose del 4x. Prossimo appun-tamento il 5 dicembre a Roma per la 2^ prova. Per un bilancio più ampio sulle prestazioni offerte dalle varie società piemontesi rimandiamo al sito della FIC (Federazione Italiana Canottaggio)
1^ PROVA DI GRAN FONDO
GAVIRATE - 21 NOVEMBRE 2010
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CHIUSURE E APPUNTAMENTI IN OCCASIONE DELLE FESTIVITA’ NATALIZIE
La SEGRETERIA rimarrà chiusa dal 23 dicembre all’8 gennaio compresi. Riaprirà regolarmente dal 9 gennaio.
Per eventuali comunicazioni o richiesta d’informazioni scrivere a: segreteria@amicidelfiume.it
Le USCITE ASSISTITE DI CANOTTAGGIO saranno sospese nei giorni:
25 dicembre - 30 dicembre - 1 gennaio - 6 gennaio
L’attività in PALESTRA sarà sospesa nei giorni:
24 dicembre - 28 dicembre - 31 dicembre
Venerdì 17 dicembre festa organizzata dalle ragazze della canoa polo.
Sabato 18 dicembre festa di Natale per i ragazzi dei corsi CAS.
Appuntamento per la tradizionale uscita in barca del 26 dicembre alle ore 10.30 per smaltire il panettone a cui
sono invitati tutti i soci.
Martedì 14 Dicembre 2010 dalle 19 alle 21, degustazione di vini con assaggio di salumi e formaggi
Fino al 18 Dicembre 2010 mostra su "La rappresentazione letteraria del Po" dalla tesi di laurea di Claudio Panel-
la, dell'Associazione "Tesi su Torino"
Ricordiamo inoltre che presso il bar ristorante è attivo uno scaffale per il BOOKCROSSING, dove prendere o la-sciare libri. Per seguire il percorso del libro liberato si può registrarlo tramite il sito: www.bookcrossing.com
Pag.9
PRESSO IL BAR RISTORANTE DEL CIRCOLO “LA FAVORITA”
TROFEO CAROLEO
All’ombra dei Cappuccini c’è anche il tennis! La squadra degli Amici del Fiume ha ottenuto un terzo
posto nel suo girone del Trofeo Caroleo iniziato il 6 novembre e terminato il 5 dicembre. A questo
link si potranno consultare più in dettaglio i risultati.
Inoltre un gran complimento va al maestro e atleta Oprea Grisha che si è classificato primo nel
torneo singolare maschile di terza categoria organizzato a “I Ronchi Verdi “.
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E' possibile Surfare a Torino?....Sì! Con le tavole da
"Stand Up Paddle Surf", se non c'é l'onda la inven-tiamo, perché a Torino c'é chi l'onda ce l'ha nel cuo-re.
Un gruppo di appassionati surfisti natalizi, con la collaborazione del Circolo Amici del Fiume, percor-rerà il Fiume Dora Riparia nel tratto cittadino da Por-ta Palazzo fino alla confluenza con il Fiume Po. Gli atleti saranno scortati da due kayakers addetti al salvamento, che li supporteranno per la sicurezza.
Al termine della discesa gli atleti si trasferiranno ai Murazzi per proseguire con la dimostrazione di questa nuova specialità sportiva. Il percorso pre-senta alcune difficoltà tecniche date dagli sbarramenti, questi dovranno essere oltrepassati con le tavole da Sup senza cadere nelle gelide acque invernali del fiume, il percorso misura circa 3,5 km.
TORINO SURFING DREAM
18 dicembre 2010
I surfisti saranno muniti di caschetto muta e salvagente, per evitare rischi e rispettare le naturali norme di sicurezza del Surfing River, specialità di discesa dei fiumi con acqua mossa con tavole da Surf.
Questo piccolo evento servirà a diffondere ed a informare la Città su questa nuova specialità sportiva ed a dimostrare che ol-tre a tutte le attività sportive Out-Door che la nostra Città già ci permette, con la sua cornice collinare, i suoi verdi Parchi e gli splendidi fiumi che l'attraversano... in città si può anche surfare!!.
LOGISTICA
Data dell'evento:
Sabato 18 Dicembre 2010
Ritrovo e partenza :
Presso il Ponte all'altezza di Piazza Borgo Dora adiacente al Sermig. Alle ore 14,30.
Presso i Murazzi del Po alle ore 15,30 e proseguimento della dimostrazione presso la sede del Circolo Amici del Fiume di Corso Moncalieri 18
Il ritrovo è presso il Ponte all'altezza di Piazza Bor-go Dora adiacente al Sermig alle ore 14,30. Da qui gli atleti partiranno per navigare con le tavole da SUP tutto il tratto cittadino del Fiume Dora Ripa-ria.
Attraverseranno poi il Parco della Colletta. Alla confluenza con il Po gli atleti sbarcheranno e si trasferiranno ai Murazzi dove proseguirà la dimo-strazione con le tavole da SUP presso i Murazzi del Po alle ore 15,30, presso la sede del Circolo Amici del Fiume di Corso Moncalieri 18.
Circolo che sarà Sede della Prima scuola di Stand Up Paddle Surf di Torino.
Percorso della manifestazione
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Le ragazze della squadra di Canoa Polo
Femminile degli Amici del Fiume organiz-
zano una Festa di Natale
VENERDI’ 17 DICEMBRE
presso la PALESTRA del Circolo
INGRESSO 10€ openbar
dalle 21.30 in poi
l’altra faccia dello sport...
Vi aspettiamo numerosi!
GLI AMICI DEL FIUME SUL WEB...
Puoi seguire gli Amici del Fiume anche sul web:
Attraverso il sito ufficiale www.amicidelfiume.it
Sul profile ufficiale Facebook
Guardare e contribuire all’archivio fotografico su Picasa (per contribuire contattare la segreteria)
I KAYAK PIEGHEVOLI
Nella città di Rosenheim a breve distanza da Monaco di Baviera ha sede il Museo Klepper.
Questo museo raccoglie la storia e gli oggetti di una fabbrica storica che per anni è stata la principale datrice di lavoro della città. Il fondatore della fabbrica, Johannes Klepper comin-cianciò la sua attività fabbricando kayak pieghevoli
Ma cos’è un kayak pieghevole?
Un po’ di storia. Il primo kayak pieghevole fu costruito da Alfred Heuriche, studente di architettura, nel 1905. Navigo sul fiume Isar e brevettò la sua invenzione col nome “Dolphin” l’anno seguente. Aveva un telaio di bamboo e tela per vele come rivestimento.
Ma il successo commerciale fu dovuto a Johannes Klepper che nella sua fabbrica di Rosenheim riuscì a creare un kayak dalle misure compatte e facile da trasportare che lo resero popolare presso il pubblico diventando commercialmente appetibile.
Uno dei modelli che hanno fatto la storia delle esplorazioni e che è ancora uno dei modelli più celebri prodotti dalla Klepper è l’Aerius II (dove il due indica che è biposto). Il Klep-per Aerius II introdotto nel 1951 è ancora in produzione. Questo è forse il più celebre model-lo progettato e costruito dalle fabbriche Klepper. Le caratteristiche principali sono la robu-stezza e la capacità di navigare anche in condizioni difficili. Prova di queste capacità sono le principali imprese compiute da uomini a bordo di questo kayak.
Inoltre la leggerezza e la struttura non metallica di questo modello ha attirato le attenzioni del mondo militare. Nautiraid produce un model-lo modificato dell’Aerius II per le forze speciali francesi, Klepper rifor-nisce quelle tedesche, le SAS inglesi, danesi, norvegesi. Solitamente i corpi che hanno in dotazione questo tipo di imbarcazioni svolgono compiti di pattugliamento costiero, attività di contrasto al contrabban-do e lotta al narcotraffico.
Naturalmente non solo Klepper fabbrica kayak, lui ne è stato il pioniere ma ci sono più di
dieci grandi produttori di kayak tascabili oggi. Oltre Klepper ricordiamo anche :Feathercraft,
Folbot, Pakboats, TRAK Kayaks, Triton advanced, Long Haul, Nautiraid e Pouch.
INFORMAZIONI Museo Klepper
Klepperstrasse 18 D- 83026 Rosenheim Tel. 08031/ 21 67 14
www.kleppermuseum.de
IMPRESE COMPIUTE SU KAYAK KLEPPER
Lindemann
1909 C.E. Layton: Attraversamento del Canale della Manica
1923 Karl Schott: Spedizione Germania-India
1926 Roald Amundsen: Spedizione al Polo Nord
1928 Admiral Byrd: Spedizione al Polo Sud
1928 Kapitän Romer: Attraversata dell’Atlantico
1928 Sven Hedin: Esplorazione dell’Asia
1935 Dr. Sorge: Esplorazione dello Spitzbergen
1954 Herbert Rittlinger: Spedizione dal Nilo al Sudan
1955 Hans Ertl: Spedizione dalle Ande alle Amazzoni
1955 Dipl. Ing. W. Zimmermann: Marsiglia-Tunisi
1956 Lindemann: Spedizione attraverso l’Atlantico
1970 John Dowd: Spedizione Singapore-Australia
1978 Konrad Gallei: Costa est della Groelandia
1979 Charles Porter: Circumnavigazione di Capo Horne
1983 Kimmich & Eckstein:Spedizione sul fiume Maranon (Perù)
1984 Fuchs & Neuber: Circumnavigazione invernale di Capo Horne
1985 Fuchs & Porter: Spedizione al Polo Nord Magnetico
1987 Lindenkamp & Meyer: Spedizione in Tibet
1989 Howard Rice: Circunavigazione in solitaria di Capo Horne
1991 Gail Ferris: Punta Barrow nell’Oceano artico dell’Alaska
1992 Stiller & Brown: Semicircumnavigazione dell’Australia
1996 Michael Vogeley: Spedizione Patagonia-Terra del fuoco
1997 Josef Schächner: Navigazione per 42.000 km
2001 Brümmer & Glöckner: Spedizione in Amazzonia
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Aerius II - versione militare
I materiali più diffusi nella costruzione del telaio sono il frassino, l’abete rosso, il compensa-to. Più recentemente si sono introdotti come materiali da costruzione anche l’alluminio e ancora più recentemente la fibra di carbonio e la vetroresina. Mentre per il rivestimento vengono utilizzati due materiali, uno per la coperta ed uno per lo scafo. Solitamente per la coperta sono utilizzati il cotone o la canapa come ha fin’ora fatto Klepper oppure tessuti sin-tetici come usano fare TRAK, Feathercraft, Folbot, Nautiraid e Pouch. Ogni scelta comporta alcuni vantaggi e svantaggi naturalmente. Gli scafi invece sono generalmente rivestiti di fibra sintetica. Sui primi modelli veniva utilizzata solitamente la gomma come materiale di rivesti-mento. Oggi i materiali più utilizzati sono il polyuretano, PVC il Dacron. La tensione sullo sca-fo è un elemento fondamentale per le prestazioni offerte dal kayak. Il costruttore TRAK ha elaborato un sistema idraulico per regolare manualmente la tensione sulla carena in modo da ricavare le migliori prestazioni in qualsiasi condizione ci si ritrovi.
I tempi di assemblaggio variano a seconda del modello. Attraverso recenti innovazioni alcuni costruttori come TRAK, Folbot and Klepper sono riusciti a ridurre il tempo di montaggio del kayak a un intervallo tra gli 8 e i 10 minuti e per i kayak dal design più complesso i 40/45 mi-nuti. Il tempo di smontaggio solitamente corrisponde a metà del tempo di assemblaggio. Su
TAIMEN
Il kayak “Taimen” è il modello più popolare e comune di kayak tascabile in Rus-
sia. Fu progettato e costruito in un’industria militare nelle vicinanze di Mosca a
partire dal 1975. Da allora ha cambiato poco nel design e viene ancora prodotto
ed esportato in tutto il mondo.
Viene prodotto nelle versioni a due e tre posti ed ha una capacità di carico fino a
350 Kg. E’ uno tra i kayak più economici.
E’ da sottolinera la longevità di questi kayak. La vita media di un kayak pieghevole è di 25 anni. E non è raro in Ger-
mania vedere in circolazione modelli Klepper degli anni trenta. Normalmente i canoisti che utilizzano imbarcazioni
rigide li criticano siccome non li ritengono veri kayak ma oltre ad avere le stesse caratteristiche alcuni modelli come il
Feathercraft Khatsolano o il TRAK T-1600 offrono le stesse performance di un kayak rigido. E’ senza dubbio vero che i
kayak pieghevoli sono costosi. Ma hanno anche un grande valore. Solitamente se la barca è in un buono stato non di
deprezza più del 10% rispetto al prezzo originale nei primi dieci anni, contrariamente ai kayak rigidi che perdono qua-
si il 50% del loro valore. Su un arco di vent’anni se la barca è ancora in buono stato perde solo il 25% del suo valore.
Dan
Copertura ponte in cotone
Seduta ortopedica
Sacche d’aria integrate
Copertura scafo in PVC
Cinghie della
chiglia in PVC
Attacco vela cotrovento
Contorno modellato in gomma
Accessorio per rimorchio Meccanismi a scatto
Telaio in abete e betulla
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Pag.14
Quella che stiamo per raccontarvi è l’impresa semisconosciuta di un Commando della Marina Reale inglese…
OPERAZIONE FRANKTON
ovvero quando il kayak diventa esplosivo
Bordeaux, anno 1942. Nella città occupata dai nazisti ha sede un’importante porto, base di rifornimento per le
truppe stanziate nell’entroterra e sede del comando U-boot tedesco. Qui ha sede anche la base Betasom italiana,
comando del gruppo sommergibili atlantici (mai realmente operativi). I comandi inglesi realizzano che l’eliminazio-
ne del porto comporterebbe un’importante diminuzione dei rifornimenti accorciando secondo le previsioni del pri-
mo ministro inglese Churcill la forza operativa tedesca e di conseguenza la guerra addirittura di sei mesi. Allo Stato
Maggiore viene commissionato un piano d’azione che non contempli l’ipo-
tesi del bombardamento convenzionale siccome comporterebbe un alto
numero di vittime civili. Fu allora che intervenne responsabile delle opera-
zioni combinate lord Louis Mountbatten che ideò una delle operazioni me-
no convenzionali della storia e più difficoltose che in seguito ricorderà
sempre come “il più coraggioso e fantasioso di tutte le incursioni sempre
effettuata dagli uomini di operazioni combinate”. L’obbiettivo della missio-
ne era apparentemente semplice: introdursi nel porto e distruggere più
navi possibili in modo che i rottami rendessero inutilizzabile il porto.
Il 6 luglio del 1942 a Portsmouth viene costituito il Distaccamento della
Royal Marines Boom Patrol (Distaccamento della Marina Reale per il pattugliamento delle frontiere) sotto il coman-
do del Maggiore Herbeet Blondie Hasler ed il capitano Stewart come secondo in comando. Il distaccamento compo-
sto da 34 uomini fu stanziato a Fort Lump.
Il maggiore Hasler elabora un piano d’azione che prevedeva l’utilizzo di cinque kayak
biposto, trasportati fino al bacino della Gironda agganciandoli ad un sottomarino.
Pagaiando di notte e nascondendosi di giorno dovevano percorrere 60 miglie ma-
rittime (97 km terrestri) evitando le navi della Marina tedesca che pattugliavano la
zona con l’intento di entrare nel porto e affondare almeno 12 navi cargo, riparando
poi in Spagna. Il piano viene approvato così come presentato aumentando di un
equipaggio i membri della missione. Il 20 ottobre comincia l’addestramento per il
raid: modifica e camuffamento della canoa, prove di aggancio e sgancio dal sottoma-
rino, fuga, movimenti e preparazione fisica sono le principali materie.
La scelta del kayak ricadde sul modello Mark II a cui venne dato il nome in codice di Cockles. La Mark II è un kayak
semi rigido biposto. Con i lati di tela e a fondo piatto aveva una lunghezza di 4,6 m. Durante il raid il kayak inoltre
avrebbe dovuto trasportare due uomini, otto mine, tre serie di pale, una bussola, una bobina per rilevare la profon-
dità, sacchetto con materiale per riparazioni, una torcia, un kit di camuffamento, lenza per pesca, due bombe a ma-
no, viveri e acqua per sei giorni, la spoletta per attivare le mine e
una calamita per tenere la canoa contro il fianco della nave che l’a-
vrebbe trasportata.
Gli uomini inoltre avevano in dotazione una pistola Colt, un fucile da
combattimento ed il coltello FairmSykes. Il peso totale solo della
barca e dell’equipaggiamento era di 200 kg.
Pag. 15
I marines selezionati per partecipare al raid vennero suddivisi in due squadre:
Prima squadra
Maggiore Hasler e Marine Sparks su “Catfish”
Caporale AF Leaver e Marine WH Mills su “Crayfish”
Caporale CG Sheard e Marine D Moffat su “Conger”
Seconda squadra
Tenente JW Mackinnon e marine J Conway su “Cuttlefish”
Sergente S Wallace e Marine R Ewart su “Coalfish”
Marine WA Ellery e Marine E Fisher su “Cachalot”
Il marine N Colley venne tenuto come riserva.
Alle ore 20.00 del 7 dicembre del 1942 scatta l’operazione Frankton. Il Sommergibile
HMS Tune trasporta le sei canoe ed i 12 sabotatori presso l’estuario della Gironda.
Durante lo sbarco il kayak “Cachalot” viene danneggiato irreparabilmente e per l’e-
quipaggio composto dai marines Ellery e Fisher la missione è finita ancor prima di
cominciare e rientrano alla base con il sottomarino. Per gli altri invece la missione
continua ma le operazioni non proseguono nel migliore dei modi. Durante la prima
notte le forti correnti provocano la perdita anche degli equipaggi “Coalfish” e
“Conger”. All’alba del primo giorno di operazioni dei sei kayak previsti dal piano
operativo solo “Catfish” e “Crayfish” sono in grado di continuare. Per quattro giorni
si nascondono e per tre notti pagaiano risalendo la Gironda. Nella notte tra l’11 ed il
12 dicembre penetrano nel porto di Bordeaux. Qui applicano le cariche esplosive su
sei mercantili e nell’indifferenza tedesca si dileguano. Più in là i marines sbarcanoa
terra, sabotano i loro kayak e dopo essersi divisi si dirigono al confine spagnolo di-
stante 160 km. Intanto nel porto i tedeschi ancora non hanno idea di quanto è successo fin quando i timer si
attivano provocando gravissimi danni agli scafi dei mercantili Alabama, Dresden, Portland e Tannenfels.
Da questo momento il comando inglese delle Operazioni combinate perde ogni traccia dei suoi incursori. Fino
al febbraio del 1943 quando Hasler e Sparks si presentano al consolato
inglese di Barcellona. I racconti della loro fuga rivelano un avventura roc-
cambolesca.
Gli altri marines invece non fecero ritorno in patria. Lavers e Mills furono
catturati e consegnati ai tedeschi. Wallace Ewart MacKinnan e Conway
subirono la stessa sorte. Sheard e Moffatt annegarono nelle acque della
Gironda. Solo al termine del conflitto furono resi noti i particolari dell’o-
perazione e successivamente venne anche realizzato un film nel 1957 che
rese immortali questi marines: “Gli eroi di Cockshell”.
Dan
Chi fosse interessato ad approfondire potrà trovare altre informazioni presso questi link che formano la documentazione su
cui si è basato l’articolo:
Operatiòn Frankton sito in francese che racconta anche la fuga di Hessler
Operation Frankton link alla pagina inglese di Wikipedia
Gli eroi di Cockshell pagina in inglese
I kayak utilizzati link in inglese con foto e dettagli sui kayak utilizzati nella missione
Su Youtube alcuni video e documentari, in inglese
Articolo apparso sul quotidiano The Telegraph in inglese
11/12 dicembre: i due
equipaggi sopravvissuti
attaccano le navi a Bor-
deaux
7 dicembre: le canoe
lasciano il sottomarino
Nascondigli
durante il giorno
HAN SCRITTO DI NOI....il 20 luglio 1984
? Pag.16
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FINO A SABATO 18 DICEMBRE
Presso il Bar Ristorante "La Favorita"
del Circolo Amici del Fiume
MOSTRA: LA RAPPRESENTAZIONE LETTERARIA DEL PO
mostra su
Edmondo De Amicis ~ Francesco Mosso ~ Stanislao Carlevaris
Friedrich Nietzsche ~ Guido Gozzano ~ Augusto Monti ~ Cesare Pavese ~ Massi-
mo Mila ~ Italo Calvino ~ Giovanni Arpino ~ Fruttero e Lucentini ~
Bruno Gambarotta ~ Margherita Oggero ~ Giuseppe Culicchia Giorgio Bocca~
Riccardo Bacchelli ~ Mario Soldati ~ Enrico Thovez ~ Giambattista Marino
dalla tesi di laurea di Claudio Panella
e dagli alunni del SMS Nievo – Matteotti
classe I e II Plesso Matteotti – Prof. A. Lovaglio
I . Annarumma Rossella – Baldan Rebecca – Bidese Marco – Bigliardi Cecilia –
Bini Elisa - Boario Jacopo – Cavavero Gabriele – Ceolan Francesco – Damilano
Luca – De Cicco Manuel - Gallo Gabriele – Iacovone Michele – Jacquemod Virgi-
nia – Macchi Alessandro – Malvicino Marco - Marchiori Umberto – Morino Zeno
– Olivetti Cecilia – Osman Iris – Rossi Gabriele – Rovero Ilaria - Saracco Ilaria –
Sciarrone Sanju – Trabucchi Emanuele
II . Agati Margherita – Aldera Sara – Arnello Edoardo – Baudo Francesca – Cala-
brò Anna - Ciardo Vittoria – Convertini Debora – Corradin Valentina – Ferrero
Andrea – Gravino Edoardo - Guglielmini Tiziano – Guglielmo Gabriele – Hu Bijia
Anna – Icardi Claudia – Maffei Giada - Mihaila Alin Ionut – Morra Claudio – Mus-
so Paolo Maximilian – Nuvoletta Davide - Reaboi Alexei - Ritrovato Giorgia
– Rolle Giorgio – Scremin Giulio – Violato Giovanni
Ricordiamo che l’ingresso alla mostra è LIBERO.
UN PO’... DI TESI
PREMIO TESI DI
LAUREA SU TORINO
Con il patrocinio di
Pag.17
REDAZIONE
Mauro Crosio
Canottaggio
Paola Perino Enrico Gho
Antonio Ravarino Mario Frascione
Marco Drago Enrico Mattioda Marta Ricchiardi
Canoa
Alvise Poggio Roberto Bussolino
Elena Colajanni
Dan
Fotografie di
Archivio Fotografico ADF
www.silverskiff.org
FACCE DA AMICI
DEL FIUME Da sx:
Veglia - Mattioda - Degioanni
ed il valoroso allenatore della
squadra junior Riccardo Zanda
MOMENTI DI STORIA