1 V° SEMINARIO NAZIONALE EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA EUROPEA Organizzazione e gestione delle reti...

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V° SEMINARIO NAZIONALE

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA EUROPEA

Organizzazione e gestione delle reti di scuole

nei processi di formazione

Rosanna Facchini Sebastiano Pulvirenti

Senigallia, 5 dicembre 2007

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Autonomie e decentramento

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La dimensione europea dell’istruzione:un impegno condiviso

Proposta di risoluzione del Parlamento europeo n. 2041 del 1°.9.2006

Scopo della dimensione europea nell'istruzione, è rafforzare nei giovani la conoscenza dell'Europa e chiarire loro il valore della civiltà europea

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La dimensione europea dell’istruzione

Tutti i sistemi di istruzione devono garantire che al termine del ciclo di studi secondari gli allievi possiedano le conoscenze e le competenze necessarie ad assumere il ruolo di futuri cittadini e membri dell'Unione europea

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Aspetti della dimensione europea che possono integrare i programmi scolastici nazionali

accesso alle informazioni che riguardano l'UE: istituzioni, metodi, prassi e iniziative

conoscenza della storia comune e del patrimonio culturale dell'Europa

sviluppo delle competenze linguistiche

comprensione degli eventi di attualità a livello europeo

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La dimensione europea dell’istruzione Suggerimenti e misure raccomandate

Agevolare l'approccio alla dimensione europea nell'istruzione Ottimizzare gli effetti delle iniziative europee Fornire un accesso universale alle informazioni sulla dimensione europea

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Le otto competenze chiave

1. comunicazione nella madrelingua

2. comunicazione in altre lingue

3.   competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

4. competenza digitale

5. imparare a imparare

6. competenze sociali e civiche

7.  spirito di iniziativa e imprenditorialità

8. consapevolezza ed espressione culturale

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Le otto competenze chiavedi cittadinanza (Regolamento 22.8.2007 Obbligo Istruz.)

1. Imparare ad imparare

2. Progettare3.  Comunicare

4. Collaborare e partecipare

5. Agire in modo autonomo e responsabile

6. Risolvere problemi

7.  Individuare collegamenti e relazioni

8. Acquisire e interpretare l’informazione

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Competenze chiave per l'apprendimento permanente Un quadro di riferimento europeo

Dato che la globalizzazione continua a porre l'Unione europea di fronte a nuove sfide, ciascun cittadino dovrà disporre di un'ampia gamma di competenze chiave per adattarsi in modo flessibile a un mondo in rapido mutamento e caratterizzato da forte interconnessione.

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Reggio Calabria

A Reggio Calabria c’è un lungomare nuovo di pacca, nel senso che dopo anni in cui passava la ferrovia, in riva al mare, separando città ed acqua, finalmente si sono convinti a interrare la ferrovia e a restituire il mare alla città. Per cui adesso se la godono come due fidanzati che lui è tornato da militare. Tutti lì a passeggiare, a qualsiasi ora è una festa. Va be’. Passavo da lì e a un certo punto vedo, sulla spiaggia, due sposi con il solito codazzo di fotografi e parenti. Tacchi a spillo sulla sabbia, la nonna che si arena come una balena suicida, bambini grassi che tirano riso nel mare.

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Mi sono fermato a guardare. C’erano anche delle barchette, tirate su sulla sabbia, barche da pescatori, belle colorate, di legno. E i due sposi sono saliti su quella più bella, era tutta blu e verde, un piccolo peschereccio. Quello che faceva i film (adesso le foto non usano più tanto: agli sposi si fa il film) aveva avuto un’idea. I due sposini sono andati a prua e si sono messi nella stessa posizione di Di Caprio e la Winslet nel Titanic: in piedi, le braccia spalancate, lei davanti lui dietro, a prendere l’aria di prua. Be’, si sono messi d’impegno e nonostante la barchetta, le tonnellate di vestito bianco e l’inesorabile mancanza di vento, si sono girati la loro bella scena, loro due che guardavano l’infinito davanti a sé (che poi era lo Stretto, e appena dietro, la Sicilia) e il fotografo che li riprendeva con la sua videocamera. Puoi giurare che in montaggio, ci schiaffava la canzone di Célin Dion.

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Tutt’intorno parenti e curiosi si sbellicavano dalle risa. E’ partito anche un applauso. Poi sono scesi e se ne sono andati a mangiare da qualche parte. Si gridavano dietro cose in dialetto, incomprensibili.

Ecco riassunto in una domanda tutto quello che non capisco della globalizzazione culturale: ma lì, a Reggio Calabria, in quel momento, chi stava fregando chi? Hollywood si stava rubando l’anima di tutti, o Reggio Calabria esorcizzava definitivamente Hollywood, prendendola per i fondelli? Chi esce sconfitto da quell’immagine. Titanic, i due sposini, nessuno, tutti quanti?

Alessandro Baricco, Next, Feltrinelli, Milano 2002

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Cittadinanza attiva e competenze:la risorsa persona

Competenze tecniche

Competenze “esperte”

Competenze psico-sociali ed emotive

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La rete

Spazio, reale o virtuale, chiuso o aperto, circoscritto o all’infinito

espandibile, per comunicare, collaborare, cooperare e

documentare.

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Autonomie e “decentramento”contro l’isolamento territoriale e progettuale

Collaborazione e “rete”

scambio cooperazione integrazione

comunicazione

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La comunicazione

Diffusione di esperienze e pratiche didattiche

Costruzione condivisa di nuove esperienze

Partecipazione ad aree di discussione e

di lavoro

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Ambiti di intervento

Informazione

Formazione

Progettazione/Elaborazione di processi e prodotti

Area della didattica

Area della gestione

Area della valutazione

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Autoapprendere

(gestire in autonomia la

propria formazione

Apprendimento collaborativo

(interagire per acquisire conoscenze)

Peer learning

(apprendimento tra pari)

I diversi tipi di apprendimento in ambito professionale

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Riferimento normativo di base

Regolamento sull’autonomia delle scuole

(DPR 8 marzo 1999 n° 275)

Art. 1 Le Istituzioni scolastiche sono espressione di autonomia funzionale e provvedono alla definizione e alla realizzazione dell’offerta formativa ... A tal fine interagiscono tra loro e con gli Enti locali …

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Regolamento sull’autonomia delle scuole (DPR 8.3.99 n° 275)Art. 7

1. Le Istituzioni scolastiche possono promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali

2. L’accordo può avere ad oggetto attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento, di amministrazione e contabilità … di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti …

3. L’accordo può prevedere lo scambio temporaneo di docenti

4. L’accordo individua l’organo responsabile della gestione delle risorse e del raggiungimento delle finalità del progetto, la sua durata, le sue competenze e i suoi poteri, nonché le risorse professionali e finanziarie …

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Regolamento sull’autonomia delle scuole (DPR 8.3.99 n° 275)

5 Gli accordi sono aperti all’adesione di tutte le istituzioni scolastiche

6 Nell’ambito delle reti di scuole possono essere istituiti laboratori finalizzati a:

a) ricerca didattica e sperimentazione

b) documentazione … anche attraverso rete telematica

c) orientamento scolastico e professionale

8 Le scuole sia singolarmente che collegate in rete possono stipulare convenzioni con Università ovvero con Istituzioni, Enti, Associazioni o Agenzie operanti sul territorio …

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Possibili strategie per il funzionamentodi una rete di scuole

Uso della rete come “spazio collaborativo”

Organizzazione e gestione di un sito dedicato (per interessi e finalità)

Incontri in presenza

Conferenze telematiche

Scambio sistematico di materiali

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Azioni progettuali

Formazione

Documentazione

Ricerca-azione a livello di scuola e di

gruppo regionale

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Le azioni nell’ambito dell’Autonomia scolastica

Operare in una logica di costruzione di “percorsi formativi”

Favorire la “pluridisciplinarità”

Seguire la metodologia della ricerca-azione

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Come utilizzare in chiave didattica e formativa le conoscenze?

Valorizzare il curricolo implicito

Utilizzare la metodologia della “situazione formativa”

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Caratteristiche della ricerca-azione

Attenzione alla intera situazione di intervento

Condivisione dell’ambito della ricerca tra i protagonisti

Negoziazione delle azioni da compiere

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Caratteristiche della ricerca-azione

Intervento diretto del ricercatore nelle azioni non da esperto ma da conduttore delle esperienze

Costruzione del metodo educativo da applicare

Miglioramento della condizione personale e professionale degli attori della ricerca

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Schema di lavoro

… Individuazione del problema da affidare al gruppo di operatori della ricerca-azione

… Progettazione del lavoro

… Definizione dell’ipotesi di lavoro

… Assunzione di un’ottica sperimentale

… Valutazione e socializzazione dei risultati

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Contatti

Sebastiano Pulvirenti

sepulvi@libero.it

Rosanna Facchini

uopssa.facchini@usp.scuole.bo.it

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Domande, riflessioni, proposte …