1 Comportamento di un modulo Silicon Strip Detector dell'esperimento Alice: simulazione e prove con...

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Comportamento di un modulo “Silicon Strip Detector” dell'esperimento Alice:

simulazione e prove con particelle minimo ionizzanti

Federica Benedosso Trieste, 10 novembre 2003

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Sommario

● La fisica di Alice● Il rivelatore Alice● Il programma di simulazione e risultati● Test sotto fascio e analisi dei dati raccolti● Confronto tra i dati della simulazione e quelli

sperimentali● Calibrazione dei parametri della simulazione

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La fisica: diagramma di fase● QGP presente subito dopo il

Big Bang

– Deconfinamento di quark e gluoni

– Ripristino della simmetria chirale

● Scompare con il raffreddamento

● Attualmente presente nelle stelle di neutroni? (bassa temperatura, alta densità)

● Esperimenti mirano a riprodurre alte temperature

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La fisica: evidenze del QGP● Collisioni Pb-Pb per produrre

QGP

● 5 TeV per nucleone nel centro di massa

● 2x104 particelle per evento

● Segnature della QGP

– Riduzione nella produzione di J/

– Aumento coppie elettroniche

– Aumento della stranezza

STAR @ BNL➔AuAu➔200 GeV per nucleoneNA49 @ CERN➔PbPb bersaglio fisso➔150 GeV per nucleone

Inizio presa dati: 2007 prove p-p prove p-Pb prove Pb-Pb

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Il rivelatore Alice @ LHC● Due componenti principali:

– Parte centrale per lo studio dei segnali adronici ed elettronici

● Magnete● TPC● ITS● Altri rivelatori

– Uno spettrometro muonico per lo studio dei quark nella materia densa

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Sistema di tracciamento interno ITS

● Ricostruzione vertici primari e secondari

● Tracciamento particelle basso impulso

● Tecnologia al silicio

● 6 layer

– 2 SPD (interni)– 2 SDD (intermedi)– 2 SSD (esterni)

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Silicon Strip Detector

● Occupa gli strati più esterni dell'ITS, r=40cm(748 moduli) e r=45cm (950 moduli)

● Area=73x40mm², W=300m

● 768 strip per lato, passo 95m, angolo stereo di 35 mrad

● Risoluzione: 15m (x) e 700m (y)

● Lettura effettuata da 12 chip, ciascuno collegato a 128 strip. Gli ADC convertono la carica in numero

x

y

modulo

Chip di lettura e ibrido

Microcavi

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Efficienza di ricostruzione

Angolo stereo piccolo● Risoluzioni molto

diverse (15 m e 700m)

● Riduzione del numero di ghost (utile per la molteplicità)

● Lettura solo su due lati

true

ghost

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Il programma di simulazioneAliRoot è il framework per la simulazione, la ricostruzione

e l'analisi dei dati di Alice. Integra passaggi compiuti da programmi diversi

● Produzione dell'evento fisico● Trasporto attraverso i rivelatori (Geant) e produzione

degli hit (informazione che ingloba posizione e energia rilasciata) GEOMETRIA

● Simulazione della risposta (digitizzazione) GEOMETRIA

● Ricostruzione di punti e tracce GEOMETRIA

In ogni passaggio la geometria è fondamentale

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Geometria per il beam test

● Scopo: calibrare la risposta del rivelatore SSD utilizzando i dati dei beam test

● Condizioni della simulazione il più possibile realistiche

➔ Un solo modulo SSD (oppure un telescopio)➔ Fascio di a 7 GeV/c

● Per introdurre una geometria appropriata, due alternative:

✗ Scrivere programma isolato (Geant)✔ Utilizzare AliRoot

● Grazie alla struttura object-oriented, gli algoritmi di simulazione, di digitizzazione e di ricostruzione non richiedono modifiche

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Simulazione della risposta 1/2

Conoscendo gli hit si ricostruisce quale strip viene attivata e con quale segnale

● Perdita di energia "quasi" continua e produzione coppie elettrone/lacuna

● Le coppie migrano verso le strip con distribuzione gaussiana

● Al segnale viene sommato un rumore gaussiano

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Simulazione della risposta 2/2

● Accoppiamenti capacitivi: a ciascuna strip viene aggiunta una frazione del segnale della strip precedente e di quella seguente

● Conversione in canali ADC

● Vengono scritti su disco solo i valori che superano una certa soglia

Ogni particella attiva più strip (distribuzione di carica, rumore, accoppiamenti). L'insieme delle strip attivate dalla stessa particella forma il cluster

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Risultati della simulazioneSegnale sulle strip Dimensione dei cluster Segnale sui cluster

Rumore

Attivate 2 strip

Picco principale

Cluster di 1 strip

P

N

P

P

NN

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Prove sotto fascio

● Misure effettuate al Cern con fascio di a 7 GeV/c (minimo ionizzanti) dal PS

● Studio della risposta dei moduli: rumore, alimentazione, scansione della superficie, tracciamento

● Prove con moduli singoli e telescopio

● Sviluppo di un programma di analisi specifico

10000 particelle/minutofascio pulsato (3 burst/min)250 eventi/minuto raccolti

da 5000 a 20000 ev/run163 run con modulo singolo

231 run con telescopioConfigurazione de trigger

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Il programma di analisi

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Run di rumore: calcolo del piedestallo I run di rumore servono per conoscere il fondo e analizzare poi il segnale

● Per ciascuna strip, il piedestallo è la media sugli eventi della carica

● Per escudere segnali elevati (dovuti al passaggio di particelle) si utilizzano soglie arbitrarie (piedestallo=0, =50)

● Una strip che produca sistematicamente segnali sopra soglia viene segnalata come non funzionante

● Il calcolo viene iterato usando come soglie il piedestallo e la deviazione standard trovate precedentemente

● Il piedestallo viene sottratto strip per strip ed evento per evento

Lato P Lato N

Strip non funzionanti

Prima Dopo

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Run di rumore: common mode

● Il common mode è una variazione di offset legato al chip di lettura

● Si calcola mediando, evento per evento, il segnale delle 128 strip lette dallo stesso chip

PrimaDopo:ora è ilRUMORE

Strip non funzionanti ???

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Run di rumore: alimentazione

● Il rumore varia in funzione della tensione di alimentazione

● Alimentazione ottimale quando il rumore è minimo

M1 M2 M3

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Run di segnale● Calcolo e sottrazione di pedestal e common mode come per i

run di rumore

Metodo iterativo non richiede analisi preliminare di un run di rumore: aumenta velocità di analisi

● La forma del cluster è la distribuzione di carica tra le strip; permette di ricavare gli accoppiamenti capacitivi

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Rapporto segnale/rumore

PN

S/N=43 S/N=17

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Prove con telescopio

● Tracciamento– Calcolo della

risoluzione spaziale– Risultati preliminari:

x=15m y=650m● Moduli diversi:

differenze minori nel rumore lato P/lato N

● Analisi tuttora in corso

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Calibrazione dei parametri

● Aumento del fattore di conversione delle coppie elettrone/lacuna in canali ADC: da 40 a 65 canali ogni 25000 coppie

● Variazione del rumore: vengono utilizzati i valori misurati. Sul lato N il valore è doppio rispetto al lato P

● Aumento degli accoppiamenti capacitivi (dal 2% a fino al 7%), utilizzando i rapporti ottenuti dallo studio della forma del cluster

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Confronto dopo la calibrazione

???

Segnale singola strip Dimensione cluster Segnale cluster

SimulazioneDati sperimentali

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Conclusioni

● Sono stati calibrati il fattore di conversione, il rumore e gli accoppiamenti capacitivi

– La distribuzione del segnale dei cluster viene riprodotta– La forma dei cluster viene riprodotta nell'andamento– La distribuzione di carica sulle strip è ancora molto

diversa● La calibrazione è soddisfacente, ma si può migliorare il

modello (es. rete capacitiva)

● Moduli in fase di ridisegno per il problema del rumore

● Analisi dei run con telescopio ancora in corso

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Run di segnale: ricerca dei cluster

● Due metodi implementati– Utilizzo di una soglia per isolare eventi associati al

passaggio di particelle e un'altra (eventualmente più bassa) per le altre strip del cluster

– Metodo geometrico: ogni strip incrocia determinate strip del lato opposto: il cluster viene ricostruito solo se c'è corrispondenza geometrica tra i due lati

● I metodi implementati danno risultati analoghi

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Confronto con la simulazioneSegnale singola strip Dimensione cluster Segnale cluster

SimulazioneDati sperimentali